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Luce, dell'ombra
Il titolo parrebbe quasi un ossimoro, ma quella virgola cambia tutto il senso. Personaggi e animali s'incontrano, dialogano, diventano attori di una scena simbolica più grande. Il teatro che è rito e simbolo ha bisogno di questo chiaroscuro sapienziale. ""Luce, dell'ombra"""", un genere che sconfina e intende visitare lo spazio del mito e della sapienza ermetica. Figure che sono testimonianze di un antico mondo perduto, archetipi permanenti nell'immaginario di sempre, presenze misteriose e alchemiche che nascono non dal sogno o da rêveries, ma dalla necessità di dare voce e anima a personaggi che si muovono nella poetica dell'autrice. Fiabe o racconti, prose sapienziali e dialoghi a più voci, in uno spazio sospeso che solo il teatro restituisce, si alternano e si avvicendano."" -
Prurito
"...i disegni di Pietro non si fermano alla semplice battuta dettata dal fatto di cronaca, riesce a dare un fermo immagine di una discussione tra i personaggi estraendo l'attimo più alto del dialogo: la folgorazione, la battuta, la soluzione al problema che l'antagonista pone al protagonista. Ed è lì che il lettore comincia il percorso fantastico mettendo qualcosa di suo, partecipando attivamente a quello che può sembrare un botta e risposta """"frizzato"""" (Dalla Prefazione di Gino Astorina)." -
Cose di vento
Romanzo liberamente ispirato all'album Cose di vento di Gregorio Lui. ""Suono e canzoni son cose di vento"""", così recitava Zia Croce nella famosa commedia pirandelliana """"Liolà"""", come a rammentare l'effimera, eterea, impalpabile essenza di un'arte, come quella musicale. Sì, è vero, suono e canzoni sono inafferrabili e inarrestabili elementi, liberi, come l'aria, di attraversare infiniti ed esigui spazi, senza però donare nessuna terrena certezza. Ma allora, cosa muove Michele Lore a credere ancora in un lavoro come quello di autore di testi musicali? Elvira e Michele sono davvero due inconciliabili universi passionali? E l'anziana signora cosa cela dietro quella sua accentuata immobilità, ancorata al suo prezioso passato, che si specchia nell'antico riflesso di un palazzo cristallizzato nel tempo? Luigi e Gavino, con i loro caratteri opposti ma affini nella sincerità d'animo, insieme al misterioso, quanto generoso, Mattia Reale, saranno di vero aiuto a Michele nell'ottenere l'agognato successo? E chi è Arianna? Un'impotente vittima o la responsabile della sua """"scelta""""? Un romanzo dove, grazie a un caleidoscopio di personaggi, emergeranno intricanti storie personali."" -
Poesie
Il 28 gennaio del 1853 nasce all'Avana José Martí, figura di primissimo piano nella letteratura ispanica e nondimeno quasi del tutto sconosciuto in Italia, anche se tutti abbiamo ascoltato i suoi versi, «io sono un uomo sincero/di dove cresce la palma», tra le note della famosa e appassionata canzone cubana ""Guantanamera"""". La sua fama come patriota e il suo impegno politico e sociale nella lotta per la liberazione di Cuba dal dominio spagnolo ne hanno fatto l'eroe nazionale, osannato e sacralizzato col nome di """"apostolo dell'indipendenza"""". Ma, nonostante tutta la sua ingente opera sia in massima parte dovuta alla passione politica e sociale, è quanto mai singolare che la sua poesia rappresenti la voce più commovente e più pura di tutta la letteratura cubana. Con testo a fronte."" -
Tra un facile e un fragile abbraccio
L'ispettore di polizia Vadalà, passato al settore delle intercettazioni dopo anni in unità operativa, è obbligato a tornare in campo con l'indagine del rapimento della piccola Robertina. La personalità incisiva del poliziotto, attento ai minimi dettagli e con spiccate doti investigative, mostra spesso un lato semplicemente umano fatto di sentimenti, passioni e debolezze che coinvolge emotivamente il lettore. Fra gli aliti salini di un mare di scogliera si staglia una parata di personaggi con volti consumati, morbidi, mascherati e disomogenei. Vadalà cerca la soluzione di un delitto che non lascia impronte, ma segni indelebili nell'animo umano percosso da intimidazioni, tradimenti e delusioni che hanno una sola cura: l'amore. -
Il bambino con gli occhi chiusi
Un racconto lungo, un romanzo breve. Un viaggio alla riscoperta del valore dell'esistenza attraverso le sensazioni di chi guarda il mondo per la prima volta e di chi lo riconosce dovendo soffermarsi a descriverlo. Un cammino, segnato da odori e suoni, lungo il quale la paura viene vinta da due mani che si stringono. Un bambino non vedente protagonista di una storia fatta di silenzi e attimi condivisi con Giuseppe, un ragazzo come tanti, distratto da una realtà illusoria e frenetica, che, grazie alla lentezza della riflessione, restituisce significato all'insignificante. -
Ritratto biografico di Vincenzo Bellini
"Pur essendo questa biografia il frutto di un approfondito studio sulle lettere di Bellini, essa non segue - benché scrupolosamente cronologica - i soliti dati biografici (noti e rintracciabili in una marea di biografie più o meno riuscite), ma lo fa, direi, quasi con la sofferenza (e, a volte, forse con la permalosità) dello stesso personaggio ritratto, ricordando le critiche e le accuse, vecchie e moderne, rivolte al musicista e alle sue opere, e lo difende con la passione dell'incondizionato ammiratore. Se Neri entra in queste polemiche, lo fa però con la coscienza dello studioso che cerca di corroborare il suo punto di vista con ben documentate argomentazioni. Questo libro si distingue fra l'altro per l'esteso utilizzo di periodici d'epoca (non ultimo grazie ai motori di ricerca online, impensabili fino a poco tempo fa), che ci tuffano nell'immediato vissuto del nostro eroe. Ma Neri non offre soltanto la mera narrazione, tramite le vecchie fonti, bensì sorprende con inattesi concatenamenti e deduzioni che forniscono un valore aggiunto a questa biografia."""" (Dalla Presentazione di Reto Müller)" -
Racconti della foresta di Eternavita. Ediz. illustrata
Alivento, Violablu e Fulmine sono tre lupetti vivaci e svegli che vivono nella foresta di Eternavita, dove incontrano nuovi amici, compagni di tante avventure che li faranno crescere, sempre sotto la guida dei lupi adulti. Racconto extra ""Millo e Nurayev"""", quando l'amore tra un bambino e il suo cane compie miracoli. Età di lettura: da 4 anni."" -
Il sogno di Leo. Ediz. illustrata
Leo è un bambino che vive la sua infanzia, come gli altri suoi coetanei, tra la scuola, i compiti e i giochi con i compagni. Le sue giornate trascorrono come sempre, sino a quando la normalità viene interrotta dall'arrivo di una strana creatura. Una fata lo porterà a fare un viaggio sorprendente, alla scoperta del bello e del buono, che scuoterà l'anima del piccolo Leo, fino a quel momento abituata alla routine di tutti i giorni. Riuscirà la fata nel suo intento benevolo? Età di lettura: da 4 anni. -
Fantasticando. Centosessantuno favole da tutto il mondo riscritte in catanese
C'è voluto poco per coinvolgermi in questa nuova avventura. È bastata una sola parola, un solo suggerimento buttato lì senza un preciso intento, per fare scattare quella foga, quel fuoco che mi ha messo di fronte a delle scelte forse mai, prima d'ora, immaginate ma che, piombando all'improvviso e togliendomi il sonno, mi hanno costretto, gioco forza, a immergermi dentro a delle realtà mai esplorate, ma che tuttavia si rifanno a reminiscenze infantili, per la verità, non molto intense. Quindi è stato necessario entrare in questo fantastico e immenso mondo. E allora via con Re, Regine e Reginotte, Principi e Principesse, fate, mavare, orchi e mamme-trave, gatti, cani, volpi, topi, uccelli e altri animali di ogni genere, alberi, montagne, fiumi, astri, incantesimi e tante di altre cose, tutti parlanti, tutti pronti a esprimere teorie e suggerimenti con quella strisciante bonomia tipica di chi, attraverso fantasmagoriche avventure, perviene alla fine alle immancabili conclusioni che da sole rappresentano dei veri capitoli di spicciola filosofia morale e di saggezza, penetranti, talvolta, come vomere, nello sterile terreno dell'umana stupidità. -
Dino Campana. Alla ricerca di spazi nascosti
Quando ci si accosta alla poesia di Dino Campana, assaporandone i contenuti, è facile accorgersi di trovarsi alla presenza di una personalità di grosso spessore, che denuncia i segni di una mente non tranquilla e di una necessità di viaggiare, con la stessa, al di là dei confini dell'arcobaleno. Il poeta toscano esibisce una poesia nuova nella quale possiamo notare intriganti situazioni, spesso di difficile interpretazione, e riflessioni nelle quali rimaniamo coinvolti. Campana cavalca ritmi che richiamano la distrazione, la vertigine, la rivolta che annichilisce non soltanto il creatore di versi e di sospensioni, ma anche il lettore più attento e sensibile. Egli compie tentativi di emergere dalla nebbia, di trovare terreni solidi e accoglienti, di arrampicarsi per raggiungere vette da cui esplorare un panorama di limpidezza soffusa e di orizzonti lontani. È fondamentale per Campana l'esigenza del viaggio, come si era verificato nella poetica e nella vita dei poeti maledetti francesi. E nella descrizione del viaggio emerge pure quel filo sottile che separa i sogni dalla realtà. Ma qual è la realtà campaniana? Visione o visitazione? -
La voce a te donata
"La voce a te donata"""" non nasce su ispirazione dell'opera di Salinas da cui - per calco - è tratto il titolo, ma in essa si riflette. Dal """"dovere"""" al """"donare"""" una voce, non c'è grande spazio di manovra quando poetare è una necessità, ma nel centimetro di differenza è racchiuso il volto di un """"Tu"""". L'incontro come viaggio dalle fattezze solite e panorama ignoto, prepotente si riflette e conduce. Tu, maschera e specchio, ma soprattutto sguardo. L'Altro sguardo per sentirsi, per narrare ciò che di me tracci tu coi tuoi occhi. Tu, doppio e unità, presenza-assenza, a formare un noi di nuova identità soggettiva. Per cantare il """"Mondo"""" senza cui non esiste Mondo, per cantare alla """"Vita"""" senza cui non esiste Vita. Dire fondo oltre il dolore fondo, sporti al margine del tempo finzione dell'esistere. Per trovarti, al di là, più oltre di te." -
Il professor Lepidus e la strana magia degli alluci
Viky, Bruno e Andrea sono tre ragazzini molto curiosi. Ogni giorno, rientrando da scuola, passano davanti a una casa molto strana, senza finestre né porte, protetta da una lunga staccionata fatta di assi malridotte. Strane voci corrono su quell'abitazione: che sia abitata da uno stregone malvagio? Un giorno i tre decidono di esplorare la casa e, dopo avere risolto alcuni enigmi, riescono a entrare. Lì conoscono il professor Lepidus, un vecchio burbero mago di centocinquant'anni che, con la sua strana magia, farà vivere ai tre amici delle avventure indimenticabili. Ma un giorno Viky è pensierosa e si rifiuta di partecipare a uno dei viaggi spazio-temporali. Una grossa sorpresa la aspetta e un'importante decisione cambierà per sempre la sua vita. Una storia di coraggio, di amicizia e di solidarietà con tre protagonisti dalle caratteristiche diverse, pronti a vivere magiche avventure. Età di lettura: da 12 anni. -
Chiarìa. Antologia di poesie scelte in lingua poetica siciliana. Testo italiano a fronte
La Lingua Poetica Siciliana in ""Chiarìa"""" costituisce una testimonianza della piena dignità sociale del parlato aulico siciliano, ed è una conferma della sua statura storica, proponendosi alla lettura e al servizio di un pubblico vasto ed eterogeneo, non limitato ai soli «specialisti»."" -
Il trionfo dell'umiltà. Santa Teresa di Lisieux
"Il trionfo dell'umiltà"""" è per Teresa, """"la rosa colta tra le spine"""", la vittoria sull'umiliazione inflittale da Léo Taxil, trionfo icasticamente rappresentato dal gesto paolino di deporre sul letame la lettera della fantomatica Diana Vaughan che aveva forse suscitato anche nel Carmelo qualche mondana speranza di trionfo della fede sulle pompe del demonio. """"Il trionfo dell'umiltà"""" è la lettera scritta da Teresa alla priora faticosamente rieletta in cui l'agnellino, messaggero divino, confida a Madre Maria di Gonzaga il desiderio di Gesù che ella vinca con l'umiltà l'umiliazione patita trasformandola in forza propulsiva nell'ancora lungo cammino verso il Cielo e la Santità. """"Trionfo dell'umiltà"""" in Teresa è tutto questo, tutto ciò che Annalisa Bonadonna ha raccolto in questo volumetto comodo e prezioso nell'accompagnare anche noi, lettori e amici della Santa di Lisieux, alla decisione di scegliere sempre """"l'umile amore"""" trionfatore."""" (Dall'Introduzione di P. Giacomo Gubert ocd)" -
Lettere d'amore
Diciannove lettere d'amore. E una serenata. Diciannove uomini innamorati di diciannove donne diverse. O forse della stessa? Amori disperati, amori folli, amori felici o rassegnati. Amori passati, amori nuovi, amori persi. Quanti amori possono esserci? E quanti amori possono vivere in quella breve parentesi che è la vita? O forse è un solo Amore... E gli diamo solo nomi continuamente diversi. E una stessa serenata. ""E io in te, quella sera, trovai questa parte di me non conosciuta, quella strana malìa che chiamai amore non riuscendo a dire altro. Quella parte di me a cui io, creatore di fiumi di parole, non seppi dar nome diverso dal tuo"""". Fotografie di Alberta Dionisi."" -
Il recupero del monastero di San Nicola l'Arena
"L'autore di questa memoria descrive con attenzione la consistenza e la geometria delle murature residue dell'edificio cinquecentesco e di quello ricostruito dopo il sisma del 1693. Le tecniche costruttive impiegate sono rilevate al fine di riconoscere e di interpretare il modello strutturale adottato. Il progetto di intervento dimostra la volontà di definire un riassetto delle fabbriche con una soluzione definita passiva, caratterizzata: dalla realizzazione di nuovi organismi strutturali nella conservazione del regime statico esistente; dalla introduzione di elementi strutturali passivi per assecondare il sistema statico esistente e per essergli di supporto in caso di necessità; dal ripristino dell'originario assetto statico con interventi mirati e puntuali."""" (Dalla Prefazione di Giuseppe Pagnano)" -
Il gallo canta alle sei
«Un silenzio assoluto mi circondava e mi isolava dal resto del mondo. Non c'era nessuno accanto a me, non avvertivo alcun rumore. Nessuna presenza umana. La sola cosa che percepivo era il canto di un gallo, in lontananza, e un orologio appeso alla parete che segnava le sei». Giulio, un adolescente in crisi, viene rapito da un barbone col quale aveva instaurato un particolare rapporto d'amicizia. Inizia così una strana relazione, fatta di timori e sospetti, tra il rapitore e il rapito, l'adulto e il giovane. Nel tentativo di riscattare se stesso sul piano sociale e umano, l'uomo organizza un piano per liberare il ragazzo. Le indagini vengono svolte dal Commissario Fragalà e conducono alla scoperta del vero ideatore del rapimento. Fa da sfondo un casolare di campagna, l'atmosfera malinconica e misteriosa dei navigli e il canto di un gallo. -
Il maestro Giò e Mau
Non mi pare che Torrisi possa essere accostato ai disegnomalisti, mentre senza dubbio si può affiancare, sia pure un passo indietro, a Zerocalcare. (Moreno Burattini) Maurizio mi ricorda i fumetti underground che leggevo negli anni '70 insieme a Magnus, grande estimatore di Robert Crumb. Ecco, Mau mi ricorda questo modo di raccontare, crudo, grottesco, nervoso e di getto. (Giovanni Romanini). Per un pubblico adulto. -
Rosa come coccodrillo
«Il tema della perdita, della sottrazione, è forse tra tutti il tema poetico per eccellenza. Che cosa racconta da sempre la poesia se non il correre delle stagioni, il denudarsi inerte dei boschi, la morte dell'amore, il declinare lento ma inesorabile dell'esistenza? Il poeta lo sa benissimo, ed è il repertorio che esprime la vocalità ricca e articolata di Anna Maria Di Brina in ""Rosa come coccodrillo"""", la sua prima silloge di versi uscita per Algra Editore. Lo strappo più terribile - un distacco fatale, che chiede inevitabili recuperi e riscatti d'arte - è quello dall'infanzia dei giochi e delle piccole cose, un mondo perduto all'interno del quale la Di Brina compie la sua personale """"recherche"""", un'operazione che solo le parole hanno il potere di attuare, e solo quelle che vengono dal cuore». (Luigi La Rosa)""