Sfoglia il Catalogo feltrinelli034
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 7841-7860 di 10000 Articoli:
-
La felicità è muta. Poesie (2011-2013)
"Un percorso intimo, che tende a esplorare le parti più recondite di sé nell'analisi introspettiva che l'autrice, partendo da un dato oggettivo, dalle caratteristiche spazio-temporali, riesce a esporre. Ne emerge la quotidianità del vivere e la consapevolezza del tempo che, mentre inesorabile passa, porta con sé maturità d'accenti e nuove riflessioni. Di grande coinvolgimento emotivo e forza evocativa, questa silloge è un inno d'amore per la propria terra e la forza vitale della natura."""" (Dalla Prefazione di Grazia Maria Schirinà)" -
Gorbaciov ti voglio bene
Roma, 13 giugno 1984. Giancarlo, promettente giornalista pugliese, si reca nella Capitale per scrivere un pezzo sui funerali di Enrico Berlinguer. Durante un'intervista a Michail Gorbaciov - presente per l'occasione - incontra la bella Irene, traduttrice e sua conterranea, e ne rimane ammaliato. Tra i due giovani nasce pian piano un forte legame, solidificato dalle stesse idee politiche e da un'intensa attrazione. Irene sente di potersi fidare di Giancarlo e, trascorso un po' di tempo, decide di confidargli la sua tragedia familiare. Sua sorella, molti anni prima, scompare durante la festa del paese dedicata alla ""Madonna dei sette veli""""; le indagini della polizia rivelano poco e niente dell'accaduto, i più pensano a un rapimento da parte di una setta finché si arriva a scoprire qualcos'altro di inimmaginabile."" -
La traversata. Tra maschere e silenzio
Un viaggio insolito e confuso tra incontri e pensieri, tra la solitudine e il silenzio assordante, nella moltitudine di involucri della civiltà capovolta che imbriglia l'uomo moderno e i suoi sé, spezzettati in una trappola di incomunicabilità, di continue falsificazioni, nella contrapposizione tra il dentro e il fuori. È il delirio lucido e il suo riscatto, sullo sfondo di una Sicilia stanca e bellissima, di Caterina Costa: un'esistenza in affitto che catapulta il lettore in un clima di inquietudine, di disagio, di precarietà e di oppressione, nella sua malattia. Un viaggio in cui non si può non riconoscere se stessi e pure l'altro, nella condizione comune di personaggi della società moderna. -
Biscariopoli. Il porto e i mestieri del mare a Catania
"Biscariopoli"""", perché la storia del porto della città di Catania è intrecciata irrimediabilmente con quella della sua classe aristocratica e amministrativa. Gli studi raccolti in quest'opera tracciano una rotta utile per comprendere i motivi che da un secolo all'altro hanno contribuito a privare Catania del suo mare e di un porto all'altezza delle sfide della contemporaneità. Tino Vittorio elabora una filosofia politica del mare (""""Maritorio""""); Daniele Cavallaro racconta la storia del porto-gebbia in età moderna; Gianluca Vittorio affronta i velletarismi portuali del primo Novecento; Angela Bruno raccoglie le testimonianze di portuali, universitari, ingegneri, spedizionieri e pescatori." -
Il bambino con gli occhi chiusi. Vol. 2
Il fil rouge del secondo racconto de ""Il bambino con gli occhi chiusi"""" è l'amore in tutte le sue forme. Anche in questa occasione i due protagonisti, attraverso il cammino della riscoperta, toccheranno le corde dell'anima, soffermandosi sugli aspetti essenziali dell'umano vivere. Sconfiggeranno l'ombra della paura grazie alla sua condivisione e troveranno conforto, l'un l'altro, da una realtà a tratti ostile. Giuseppe aprirà, ancora una volta, il proprio cuore al bambino con gli occhi chiusi che, grazie alla propria sensibilità e curiosità, si rivelerà ascoltatore vigile e amico fidato. Una storia semplice sulle emozioni che mostra come la felicità sia una strada percorribile, se le cose che facciamo sono quelle che sentiamo."" -
Il pane fritto e altre storie. Antiche ricette popolari siciliane e racconti di nonna Vincenzina
Una nonna, Vincenzina, racconta alla nipotina sua diletta storie e fatti di famiglia, ora lieti ora tristissimi, ma sempre coinvolgenti e tutti, in qualche modo, legati al cibo e per questo, a ogni ""cunto"""", non manca di elargirle una ricetta popolare e, nel mentre, di insegnarle i segreti della sua cucina. Un pretesto per raccontare l'amata Sicilia e per tramandarne le tradizioni, i costumi, gli usi, l'arte culinaria tipica e la sua storia più genuina: quella delle cose di ogni giorno. Un prologo, dei cunti, tanti modi di dire, canzoni, scioglilingua, preghiere popolari e quindici racconti scritti in una lingua antica, parlata, un personale connubio tra la lingua italiana, che ci conduce tra le storie, e il dialetto siciliano, che di esse ne scandisce le emozioni. Quindici racconti di vita vissuta dalla nonna e dalla sua grande famiglia, la stessa dell'autrice: tre generazioni e mezzo nell'arco di un secolo."" -
Storie di principesse
Il ritrovamento di una favola, realmente scritta a sette anni, dà l'avvio a una curiosa rivisitazione della storia personale dell'autrice, per poi lasciare il posto a cinque diverse voci femminili che, incuranti del lettore, vivono le loro vite rendendolo testimone anche di quel che non vorrebbe. -
Il limonaio. Le indagini di Filippo Cardone
Filippo Cardone lascerà presto Carini per essere trasferito, con il grado di capitano, al comando di una nuova compagnia, in un'altra terra. Ma quella sua prima esperienza di comando, in quella meravigliosa cittadina della Sicilia (inizialmente ostile e poi molto amata), la porterà sempre nel cuore tra i ricordi più belli della sua lunga carriera. Ispirato a una storia vera, ""Il limonaio"""" racconta una Sicilia anni Sessanta, ancora sospesa fra tradizione e modernità. Un luogo difficile da decifrare per un delitto che sconvolge l'equilibrio di una comunità apparentemente coesa e per un carabiniere che arriva da fuori e stenta a comprenderne i meccanismi. È la storia di un'indagine, ma soprattutto è il racconto di una presa di coscienza, di una crescita interiore. Ed è, anche, un omaggio a Sciascia."" -
Immagini allo specchio. Poesie d'amore e di vita
«Versi che scavano l'anima denudandola di ogni orpello, di ogni finta illusione in cui è facile riflettersi come in un gioco di specchi dove riconoscersi e immedesimarsi. La poesia di Silvia Campagnolo è paragonabile a un fiume in piena che nella sua semplicità attraversa e sconvolge, poiché racconta con estrema sottigliezza la cruda verità di un quotidiano non sempre facile da vivere e sopportare, con la capacità di non farsi sopraffare dagli sbagli e dagli errori di una vita spesa alla ricerca della felicità». (dalla prefazione di Elisa Guccione) -
Vento di mare
Liberamente ispirato alla biografia del maresciallo Alfredo Agosta. Con la scomparsa di un uomo c'è un mondo ignoto che si spegne. Gli ultimi giorni sono testimoni di quello che porterà per sempre con sé. Quanta vita può contenere un solo attimo? Un inno contro la mafia, sullo sfondo di una Catania violenta dei primi anni '80, avida di morte e assetata di sangue. Vita privata, tra passato e presente, con il ritmo incalzante di un thriller. Dieci giorni scanditi dalla grazia e dalla bellezza di ricordi, di affetti e del suo lavoro. Per lasciare un segno sulla nostra memoria, per non dimenticare mai! -
Nuovi segni
«Si tratta, come si avverte fin dalle prime battute, o anche aprendo liberamente il libro, di un'opera in cui Scalise continua e approfondisce, secondo modalità stilistiche e accenti inconfondibili, il suo percorso iniziato ormai mezzo secolo fa. È questo un libro a volte misterioso, pur nella lucidità razionale del suo procedere, che passa da componimenti brevi, fino alla sintesi estrema dell'epigramma in versi, per arrivare al poemetto per frammenti connessi attraverso un filo sotterraneo. Scalise ribadisce, dunque, la scelta - meglio: la personale necessità espressiva - di mettere in scena la aleatorietà di un discorso poetico, di una meditazione poetica, internamente scossa o scompaginata da un io che comprende l'impossibilità di costruire una attendibile rappresentazione organica del reale. L'impossibilità di una visione del mondo non increspata da ritmiche e frequentissime fenditure di senso che conducano la narrazione del mondo, da parte del poeta, sempre a un passo, come si accennava, dall'assurdo». (Dalla Prefazione di Maurizio Cucchi). -
Ultima fragmenta. Testo spagnolo a fronte. Ediz. bilingue
"Lettrice, lettore che ti accingi ad aggirarti tra questi """"Ultima Fragmenta"""", sappi che errando fra questi """"delubri"""" in essenza stai per inoltrarti lungo """"il bramato sentiero della ricognizione""""! È un sentiero, questo, che Miguel Ángel Cuevas sta tracciando ormai da qualche decennio per mezzo di un originale poetare; in cui la """"parola, / tratto occulto"""" è tale giusto perché in cerca di una reale nominazione. Lo scopo di Cuevas essendo quello «...di togliere protezione alle parole così da impedire loro di mostrare solo ciò che è familiare, riconoscibile e riconosciuto» (Vito Bonito). Come faceva Paul Celan, ad esempio; procedendo sillaba per sillaba, nella tensione verso la reine Sprache (la lingua pura, originaria, adamica) di cui forse tra questi """"Fragmenta"""" talvolta """"apparirà l'impronta, accadrà l'orma"""". Ed è una poesia, questa, che a dispetto della sua essenzialità (poiché le verità del frammento sfiorano quelle del silenzio) reca in sé grandissima memoria di due letterature - quella spagnola e quella italiana -; e che si colloca, in una linea che risale a San Juan de la Cruz, in una posizione di particolare misticismo.""""" -
Lumachina
I sentimenti del bambino, alle prese con la scoperta del mondo, sono raccontati attraverso l'avventura di due lumachine che, accettando la loro natura lenta ma riflessiva, affrontano, non senza timori, la complessità della vita e del tempo. Gelsomina e Mirabella compiono un viaggio di conoscenza, imparando che l'essere lente, come una lumaca, può essere una risorsa. Età di lettura: da 4 anni. -
Il Professor Lepidus e la grande battaglia
L'estate passa in fretta quando si è in compagnia di buoni amici. Lo sa molto bene il Professor Lepidus, stregone ultracentenario che, dall'ultimo scontro con il cugino Maleficus, trascorre le sue giornate con i gemelli Bruno e Andrea e con Viky, streghetta apprendista. I mesi procedono serenamente, ma al rientro dalle vacanze i tre ragazzi trovano a scuola una grande novità: l'arrivo di una nuova insegnante, la signorina De Maris. Una donna bellissima, molto raffinata e dai modi affettuosi, soprattutto nei confronti di Andrea. Forse sin troppo affettuosi, pensa Viky. Più la osserva e più, nella nuova insegnante, c'è qualcosa che non la convince. E poi, non si diceva che fosse bruttina, sgraziata e molto severa? A causa di un improvviso malessere e dell'irritabilità eccessiva di Andrea, i tre amici inizieranno nuove indagini che faranno loro vivere molte avventure magiche e altrettanto pericolose. Un'altra storia di coraggio e di solidarietà, di amicizia e di giuste scelte, davanti a una delle più incredibili e straordinarie avventure che un ragazzo vorrebbe vivere. Età di lettura: da 12 anni. -
Thedian Nhu e la rivelazione dell'ultimo Ailiin
"L'agitazione faceva trepidare i loro cuori. Stavano infrangendo troppe delle regole della congrega a cui tanto avevano desiderato di appartenere e, soprattutto, stavano infrangendo delle regole in nome di un avvertimento e di una sensazione a cui nessuno di loro cinque sapeva dare una risposta pragmatica. Che ci fosse o meno una congiura in atto era a loro sconosciuto, che avevano e avrebbero messo sotto innumerevoli rischi la loro vita, per difendere quel presentimento, era ormai dato certo. Allo scoccare della mezzanotte della nona sera i cinque presero ad attuare il loro piano""""." -
Tre racconti
Tre racconti, tre storie vere snocciolate come le perle di una collana tra le rughe della vita. -
Invisibili fili
La famiglia di Roberto, a causa di un avanzamento di carriera del padre, si trasferisce dalla Sicilia a Milano. Il ragazzo in breve tempo dimentica la sua fidanzata di sempre, Francesca. Gli anni passano e nel loro trascorrere Roberto si trova ad affrontare la separazione da un matrimonio durato poco, la crescita di un figlio con il quale non vive la quotidianità, la perdita dei genitori e una monotona convivenza. Molti anni dopo, un Roberto stressato e insoddisfatto della sua vita ritorna in Sicilia per motivi di lavoro e ritrova per caso Francesca. L'incontro lo stravolge e, mentre ricordi ed emozioni del passato riemergono in un miscuglio di luoghi reali e irreali di un piccolo paese siciliano, Roberto e Francesca narrano se stessi e le loro verità. Conclude il racconto Alberto, innamorato da sempre di Francesca. Tre personaggi, tre vite, tre versioni di un'unica storia, la storia di Francesca. -
Pezzi di cielo
Permettiamo agli altri di rubarci la vita, per un bisogno d'amore che è dipendenza, permettiamo a loro di ferirci, di ucciderci, con le parole e con i fatti. Usciamo distrutti da questi avvenimenti, mentre loro, i carnefici, godono una vita piena, spensierata, ricca di tutto ciò che ci hanno rubato, e hanno il coraggio delinquente di dirci che ci amano; ma noi soltanto li abbiamo amati, coccolati, perdonati, accolti. Questi ""altri"""", per cui abbiamo vissuto in silenzio, che hanno dato senso ai nostri pensieri e a i nostri atti, ci abbandonano, senza neanche un saluto, ci lasciano al livore di giornate lunghe e complesse. Nonostante ciò, è talmente veemente il nostro desiderio di autodistruzione da non riuscire ad augurar loro il male ed essi, benedetti, se ne vanno per le vie del mondo, dispensando altro dolore."" -
Il misterioso individuo in nero
Una catena di efferati delitti terrorizza gli abitanti di una cittadina di mare. La polizia non riesce a trovare una spiegazione logica a tali crimini e ipotizza che sia opera di uno spietato serial killer ma, quando la serie di omicidi comincia ad andare oltre il paesino, una donna, affascinante ed enigmatica, incarica il detective Jack Selfieri di occuparsi dell'inchiesta. Nel corso delle indagini si viene a scoprire di un misterioso individuo in nero che appare poco prima di ogni assassinio per poi scomparire nel nulla... -
Femminea estasi. Sulla poetica di Gabriella Cinti
Con profondo intuito critico, non solo estetico ma anche antropologico, Franco Manzoni individua la singolarità della figura di Gabriella Cinti, caso unico nel panorama della lirica italiana contemporanea. Una poesia saffica e dionisiaca, pensata nei suoni, calata nella voce, che si fa corpo prima ancora di essere trascritta sulla carta. Altro tratto distintivo, l'attualizzazione della dimensione mitica originaria e archetipica, non solo greca ma soprattutto universale, attraverso cui leggere le vicende umane collettive e personali. Il mondo antico rivive così nelle sue liriche e nelle ""azioni"""" da performer con modalità iniziatiche ed esoteriche di fascinosa suggestione.""