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Racconti diversi con tre ciliegi
La vita e i suoi angoli. L'inscatolamento dell'uomo nella società moderna. L'assenza di connessione con la terra e con la natura, i nostri bambini. Tutto il nostro che è anche vostro. -
L'altra pelle
Narrazione che indaga l'animo umano nei più intimi meandri. Raccoglie dinamiche di vita, dove i personaggi sono descritti minuziosamente ed ermeticamente. Ricca di sentimento, tocca argomenti attuali, controversi e complessi. Come la natura umana! -
Fizzas de luna. Antiche esperienze di cura delle contadine di Sardegna
Rituali di cura, antichi rimedi nella medicina popolare sarda, frutto di un antico sapere perpetuato nel corso dei secoli. Come se il tempo non fosse mai trascorso. -
Sas meres de su prantu. Rituali arcaici della Sardegna (Orune). Ediz. illustrata
Riti e rituali di una Sardegna antica, indagati e raccontati in un saggio che vi sorprenderà. Volume storico-sociale, scaturisce da una tesi di laurea di circa quarant'anni fa, prendendo come caso studio Orune, in Barbagia, riporta e conserva fino ai giorni nostri, integralmente, una memoria storica ormai remota. -
Il sole che nasceva a nord
Donna vive dinamiche di vita che la portano alla consapevolezza che l'esistenza può essere vissuta come si desidera. -
Se d'io vuole. Il sintomo psichico è la soluzione
L'autore ripercorre la propria esperienza professionale e delinea le correzioni alla prassi psicoanalitica; affronta con umorismo aneddoti legati a Freud e questioni filosofiche, ripercorrendo la storia delle persone in analisi e le conseguenti scoperte di un trentennio di professione. Fa parte di un progetto di condivisione dei pensieri. -
Diabolicamente afflitti. I delitti del pensiero hanno sempre un alibi
Un manoscritto, trovato casualmente, documenta il marciume sociale e le cattive intenzioni nascoste nelle paurose pieghe della coscienza umana. Uno sconosciuto sacerdote, fine e attento osservatore, viene coinvolto in fatti sorprendenti per i doveri della sua missione. Ne lascia un articolato racconto e con una prosa incalzante guida il lettore a scoprire le intenzioni nascoste. Una storia sorprendente e tragica dove soccombono vittime innocenti e carnefici. Il romanzo arriva dritto allo stomaco attraverso la bestialità di cui l'uomo può essere capace, mentre in controluce altre persone si stagliano come figure esemplari per il rifiuto della violenza, per l'amore verso gli altri e per la capacità di vita di coppia. Di ogni personaggio negativo è descritta la modalità con la quale, giunto al bivio, ha scelto il peggio per sé e per gli altri. -
Carolina. Una vita per la vita
Carolina, un'ostetrica del Novecento, una donna che ha saputo immaginare e scegliere il proprio futuro, una professionista che ha scelto la vita in tutte le sue forme. Un approccio moderno e sempre vincente. Un punto di riferimento per la comunità del tempo e un modello d'ispirazione ancora attuale. Il libro ripercorre la vita di Carolina, ponendo l'accento sulla capacità di immaginare e progettare il futuro vivendo il presente con determinazione e forza, anche nei momenti di più grande difficoltà. La biografia è arricchita da aneddoti e racconti che inquadrano il contesto rendendo più fluido e comprensibile il testo, ma anche dalle testimonianze di tante persone che hanno conosciuto Carolina e che aiutano a visualizzarne le bellissime sfumature del carattere. -
Sud
Un viaggio nel viaggio: atmosfere, colori, profumi, sapori e rievocazioni. Cattura l'attenzione del lettore con una fitta narrazione, svelando se stessa in maniera candida e inconsueta: attraverso la cucina mediterranea, i sapori semplici, le abitudini e le vicende memorabili. Guarda con occhi meravigliati il mondo e stupisce gli altri, offrendo immagini intrise di una poetica essenziale, ma di straordinaria potenza perché si può entrare nei suoi ricordi e percepirne gli aromi. Il lettore si sentirà preso a braccetto e condotto alla scoperta di un nuovo universo. L'autrice racconta una vacanza in Tunisia e accompagna il lettore in un itinerario ancora più profondo e affascinante. La delicatezza del suo carattere coglie l'anima delle persone incontrate, la potenza delle parole insieme alla sua visione, genuina e sincera, dipinge quadri di grande potere evocativo. Dalle pagine sembrano fuoriuscire sapori, profumi e raggi di luce. -
Tempo nostro
Siamo quello che ci è stato dato. Una storia. Un tempo. Una vita. In occasione del centenario della nascita della madre, Rosalia Chendi ricostruisce la storia della propria famiglia. Emigrazione dalla provincia di Ferrara e realizzazione di una nuova vita a Fagnano Olona, in provincia di Varese. Sistemi, valori, tradizioni e costumi che, pur modificandosi, rimangono. ""La nostra famiglia è stata segnata dalla forza, dalla volontà di fare e non di lasciarsi fare""""."" -
Parola di bersagliere. Prigioniero degli Inglesi, un soldato italiano, rievoca la sua guerra
Aveva appena ventuno anni, Vincenzo Occhipinti quando andò al fronte. Nel suo pensiero il conflitto mondiale si configurò come un uragano che doveva attraversare. Una guerra nella guerra, lo sforzo di rimanere fedeli al proprio paese e ai propri principi, cercando di far salva la propria vita e quella di amici e nemici. Parola di Bersagliere non è un automatismo o un modo di dire, ma è la dichiarazione di chi si assume le proprie responsabilità, attestando con semplicità la propria onestà nello scrivere, nel pensare e nell'azione. Il libro è un diario, quasi una confessione, tramite cui l'autore, con una prosa genuina, immediata ed efficace, rievoca la propria guerra. Il viaggio inizia nel settembre del 1943, quando si diffonde la notizia dell'armistizio, poi riprende dal 1940, con la campagna di Francia e di Albania. Un racconto di vita militare illuminante per gli storici e avvincente per il lettore che si trova in mezzo ad avvenimenti drammatici descritti in maniera essenziale. Uno straordinario documento, libero da ogni ideologia, sulla barbarie e stupidità di ogni guerra. Arricchito da pagine del manoscritto, foto, cartine e una nota affettuosa del figlio. -
La realtà della fantasia
Una serie di scritti conservati e raccolti. Notazioni, ricordi, abbattimenti e rinascite. Un misto di poesia e racconti per far emergere la vera Sandra: dolce nei ricordi degli affetti, creativa nella fantasia, potente rispetto alla malattia e capace di aiutare gli altri mentre pensa a curarsi. Parole semplici ed efficaci, tali da far risorgere in ognuno la gioia della vita. -
Cronache dalla terra di nessuno
Una poesia intensa, semplice e ricca di speranza. Uno sfogo immediato, improvviso e liberatorio dove si manifesta la capacità di assumere l'esperienza personale del disagio per collegarsi al malessere generale del nostro tempo. Maria Giovanna Massironi ha scritto di getto, non pensando di comporre versi. ""Quando ho iniziato a scrivere, ero in una condizione singolare: uno stato della coscienza che ora potrei definire di presentimento. Le Cronache costituiscono un punto di arrivo e un punto di partenza, una riflessione che è durata all'incirca due anni ed è rappresentata figurativamente nell'alternarsi di sessantaquattro giorni e notti."""""" -
tutte le porte che ho aperto. L'educatore domiciliare dentro e fuori dai paradossi
Con la sincera emozione di un diario, l'Autrice racconta la propria esperienza di educatore domiciliare, la passione con cui è emersa dalle situazioni complesse, il modo in cui ha appoggiato lo sguardo sugli ostacoli e le meraviglie che ha incontrato nel suo agire. È un'opera indispensabile per coloro che sono impegnati nelle educative domiciliari e coinvolgente per il lettore che si troverà in immerso negli affetti e nel percorso di Silvia. -
Omur. Il muro sognatore. Ediz. italiana e inglese. Con aquilone
A Omur piacciono gli spazi aperti, i colori, la musica, il movimento ma purtroppo la sua natura lo costringe a stare fermo e, cosa ancora peggiore, a chiudere spazi o stabilire confini. Omur, come è scritto nel nome, è un muro. Nonostante la pesantezza e rigidità della sua struttura, Omur ha la leggerezza e la testardaggine di chi sogna ed è questa la sua forza. Uno spazio aperto fa più paura di uno spazio chiuso ma i tanti confini che ognuno di noi contribuisce a tracciare farà sì che il mondo di domani sarà fatto di piccoli recinti silenziosi e chiusi alla gioia della scoperta e dell'incontro con l'altro. Il sogno di Omur, alimentato giorno per giorno, è più resistente dei mattoni con cui è stato costruito e ci offre ancora una possibilità di una nuova vita. Il libro è pubblicato in italiano ed inglese ed è corredato da un aquilone richiudibile. -
Il mio Salento. Ediz. illustrata
Credevo di essere nato nel Salento. Ma la scelta mediatica e unilaterale dei leccesi di limitare il Salento ai soli territori della Provincia di Lecce non mi ha affatto portato chiarezza. Anzi... per capirne di più ho interrogato l'ISTAT, il Piano Paesaggistico della Regione Puglia, il Barocco e la Storia. Ho girato in lungo e in largo tutta la Penisola Salentina, da turista evoluto, scattando fotografie meravigliose e cercando di cogliere lo spirito del luogo in rapporto anche al passato come è nel mio ricordo. -
Emilio Cecchi. L'etica del visivo e lo stato liberale con appendice di testi giornalistici rari. L'etica e la sua formazione antropologica
Nei sette saggi, dal 1997 ad oggi, del presente volume, vengono privilegiate, nei confronti dello scrittore fiorentino, le interpretazioni critiche degli anni '30 (Contini, Falqui, Bigongiari, Ferrata), concordi nel rilevare come il sensibile-emozionale della percezione, tendente all'infinito, all'origine, al primordio, eccede la dimensione verbale della parola; per realizzarsi, la parola passa attraverso il limite dell'oggetto-immagine («Perché io ho bisogno di immagini»); e si riconfigura secondo una metaforicità plastico-tattile-visiva: i «détails prerogativi» di Contini; le «tessere di mosaico» di Falqui; gli «oggetti-alfabeto» di Bigongiari; «l'atto naturale del pensare disperso tra le cose» di Ferrata. Si tratta di una verbalità mediata dal movente etico-classico delle radici greco-fiorentine (Atene, Firenze) che sottendono l'immagine visiva: la quale, a sua volta, si appella all'atto della lettura, ovvero al «di più» di Berenson (l'arte sollecita la percezione più di quanto non la solleciti la realtà). -
Frate Roberto Caracciolo da Lecce e la predicazione anti-ottomana
Nel corso del Quatrocento le prediche francescane divennero strumenti assai importanti per l'organizzazione del 'consenso', spesso in collegamento con le autorità ecclesiastiche e politiche. In questo saggio si esamina la figura del celebre frate Minore leccese Roberto Caracciolo e, in particolare, il suo contributo alla coeva attività di propaganda contro l'avanzata ottomana. Per esortare l'intera Cristianità alla riscossa, egli utilizzò sistematicamente nei suoi sermoni - sovente carattirizzati da toni drammatici ed espedienti 'teatrali' - il repertorio tradizionale della controversistica anti-islamica. Descrivendovi gli 'infedeli' come gli 'esecutori' delle punizioni divine per i peccati dell'umanità, egli amplificò nei suoi ascoltatori la sensazione di angoscia per la consapevolezza dei propri misfatti, garantendo al tempo stesso ancor maggior autorevolezza al proprio 'messaggio' religioso. -
Sotterranei amniotici
Nella poesia di Davide il lettore s'imbatte in una lezione intima di coraggio: è coraggioso non il gesto con cui l'uomo forte compie qualcosa, bensì ha coraggio chi sa guardare con la creativa intensità del cogliere l'interiore sciogliersi di ogni crudezza, l'interiore fondersi di ogni destino. Che non è il determinato che ci sovrasta, ma il trascendersi di ogni confine, il compiersi dell'incontro con la libertà. Libertà dell'individuo senza il proprio capriccio, libertà con amore che rende individuo chi la sente, sì da farne il proprio destino. Il destino della libertà è rendere amore il destino: dunque, inclinazione e sensibilità. Sì da sentire sgomento se ""un tulipano in fiore si è disfatto""""; sì da rimanere intatto """"fiore di giglio"""" , pur se si cade dentro un mondo violento come """"un frullatore"""", che frammenta e frantuma.."" -
Per amore del mio Popolo. Scritti magisteriali di S. E. Mons. Domenico Umberto D'Ambrosio Arcivescovo metropolita di Lecce (2009-2017)
Mon. D'Ambrosio, a tutti si rivolge con il fuoco dell'amore e la spada della verità. La parola del Vescovo è sempre indirizzata a tutto il popolo, ma una predilezione si evince ed è quella per i sacerdoti. E' un vero itinerario, quasi vademecum nel duro ed esaltante impegno di vita spirituale e di servizio alla gente di questi suoi primi e necessari collaboratori. Ciò è espresso soprattutto nelle omelie di ordinazione, lì dove spazia tra fede del presbitero e carità verso e con la gente. Audace e scommettitore sui giovani, il Vescovo afferma con coraggio, con parresìa: ""La scommessa su di voi, cari giovani, la nostra chiesa, il sottoscritto e tutti noi non vogliamo perdere, vogliamo giocarla perché guarda con voi non come solitamente fa il mio mondo, quello degli adulti [...]. Siete una risorsa, una ricchezza che forse abbiamo accantonato per la difficoltà a cercarvi, ascoltarvi, capirvi, entrare nel vostro mondo che è poi quello che noi adulti abbiamo in qualche modo propiziato"""".""