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Ti amerò fino alla morte
L'amante dello shopping Elsa Davis ha avuto quasi tutto dalla vita: quattro amiche sempre presenti, un lavoro che la fa sentire realizzata e una cabina armadio che le è costata più di quanto voglia ammettere. Per essere pienamente soddisfatta le ci vorrebbe solo una cosa: una relazione stabile, un amore come quello nei film, con qualcuno che la faccia sentire completa. Proprio nella serata di Halloween, giorno che più odia al mondo, incontra Noah, un ragazzo che con il suo fare misterioso e provocante la attira come la più potente delle calamite. Il vestito da Tristo Mietitore la incuriosisce, così come la maschera che gli cela il viso; Elsa però non si rende conto di come quel travestimento parli di lui e di ciò che è capace di fare. -
Squilibrati comuni. Guidonia Montecelio. Cronaca di un pareggio. Di bilancio
Guidonia Montecelio, 90.000 abitanti, terzo comune del Lazio. Guidonia Montecelio, provincia di Roma, centro di un’Italia in rapida trasformazione sociale e politica. Guidonia Montecelio, laboratorio di un’idea di governo che decide di puntare sulla competenza, in un ambito vitale quale quella delle finanza pubblica. Guidonia Montecelio è, infatti, un comune nel baratro del dissesto finanziario e ha necessità di invertire la rotta, per garantire un futuro di servizi pubblici indispensabili. ""Squilibrati Comuni"""" racconta, in maniera leggera e talvolta ironica, attraverso documenti, testimonianze, cifre, l’impegno di una rara figura di civil servant al servizio della collettività. Un’esperienza faticosa ma appassionante, tecnica ma comprensibile, fantasiosa ma razionale. Una stagione di risveglio, in un tempo che appare sempre più buio. Prefazione di Giuseppe Pisauro."" -
E se Zeus fosse nato a Napoli?
Gennaro Rotondo, ingegnere alla soglia dei quaranta, decide di ritornare a casa, a Napoli. Dopo anni in giro per il mondo e un soggiorno in Inghilterra si concede una seconda possibilità: essere felice nella città in cui è nato. Nel suo nuovo condominio al civico 45 di Vico Lungo Gelso, Ncopp' 'e quartiere, trova una famiglia allargata e nuovi rituali come il banchetto domenicale a casa della signora Virgilia. Ritrova i dialoghi e le passeggiate alla ricerca di una Napoli presocratica, che vive il suo eterno presente nei racconti dei condomini e nella memoria di luoghi, leggende, tradizioni che affondano le radici nella cultura e nella mitologia Greca. Ritrova il parco sommerso di Baia, la Farmacia degli Incurabili e la cappella di San Severo e li riscopre attraverso i racconti del pittore e scultore Peppe o'nano, di Salvatore o'filosofo, di Geppino, estetista femminiello e aspirante youtubber, di Toni Parascandolo, laureato in storia dell'arte ma cantante da matrimonio. In questo teatro ritrovato brulicante di voci e personaggi la parte dell'ingegnere e basta gli sta stretta, decide così di ricavarsi il ruolo del narrastorie. -
Flipper. Il giorno in cui nulla fu più a posto
Dopo anni trascorsi lontana, in un percorso che ha più il sapore dello ‘scappare da’ che dell’‘andare verso’, Marta torna al paese per la cosiddetta ‘Big Reunion’, una rimpatriata liceale a metà tra una comédie dramatique francese e un movie americano con giocatori di football e cheerleader. In un alternarsi di presente e passato, tra una canzone degli Oasis e una vodka alla pesca, Marta si troverà di colpo catapultata in un revival di emozioni, strattonata tra il suo essere una donna adulta e professionalmente affermata e le insicurezze adolescenziali che quei luoghi e quelle persone portano a riaffiorare in lei. A fare da sfondo a quella notte - e ai mesi che seguiranno - un rapporto mai risolto tra la provincia e la città, tra l’andare e il rimanere, il sentirsi parte di qualcosa e la faticosa accettazione di essere inevitabilmente diventata qualcosa di altro. -
L'opposto
Ottobre 1990. L’Italia del volley, guidata da Julio Velasco, vince il suo primo mondiale. Nasce la generazione di fenomeni che insegnerà a tantissimi ragazzi che la vittoria è una gara con se stessi. Francesco gioca a pallavolo da opposto, ispirato dalle gesta di Andrea Zorzi e dalle pagine della sua rivista preferita Supervolley. Frequenta la scuola e condivide con il suo amico Antonio partite e panchine, birre e giornate difficili. Mentre l’OMS cancella l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali, e Antonio colleziona flirt e storielle, Francesco rivela ai suoi genitori che gli piacciono i ragazzi: ne ricava attacchi di panico, bugie e quella costante sensazione di essere perennemente sbagliato e fuori posto. Eppure, quando tutto sembra segnato e sempre più lontano la possibilità di diventare un campione di pallavolo, arriva l’amore capace di trasformare un sogno in un tricolore. -
Gli zoccoli delle castagne
Finalista Premio Andersen 2021. Miglior libro 9/12 anniUna storia per ricordarci chi siamo e da quale paese veniamo.Lina ha 10 anni, vive in una Calabria rurale e contadina. Un giorno di ottobre parte per andare a raccogliere le castagne. La sua vita, ancora non lo sa, sta per cambiare. In una natura selvaggia, a volte ostile, altre accogliente, il gioco e le risate si mescolano al lavoro duro e lasciano piano piano il posto alla fatica. Era il tempo delle castagne e dopo il raccolto, lontano da casa, Lina torna cresciuta. È cambiata. Una storia realista che mescola il profumo della terra alle lotte di classe, l'anelito alla libertà con il desiderio di crescere e scoprirsi grandi. Il testo di Barbara Ferraro procede in maniera ritmica e decisa come la stagione che racconta. Le illustrazioni di Sonia Maria Luce Possentini completano la narrazione con tocchi di colore vivi e pulsanti: gli sguardi, i volti, i luoghi – nella luce imperiosa della natura – si tingono di magia. -
I mostri del buio. Una strana storia di amicizia
Volevo raccontare della paura del buio, mi ha accompagnata per tanti anni, dei mostri che lo popolano, così diversi nell'immaginario di ogni bambino e anche della possibilità di sconfiggerli. Mio figlio da piccolo mi disse che per sconfiggere un mostro del buio lo faceva diventare comico e rideva di lui. Ho pensato che una volta conosciuti di persona davvero i mostri avrebbero potuto avere aspetti imprevedibili e magari non essere così diversi da noi umani. È nata così la storia di Camillo, detto Millo, un bambino insicuro e molto fifone, che vede la sua notte popolata da mostri che si nascondono nelle cose familiari della sua stanza, come il cuscino, l'armadio, le mensole o la scatola dei giochi. Ed ecco che una sera, nel tentativo di vincere la sua paura spegnendo la luce, si materializza il Mostro della Scrivania - Mi chiamo Scrì 800.000º ma tu chiamami semplicemente Scrì. Il mostro però è anch'egli un bambino e, a quanto pare, pieno di insicurezze e tentativi di riscatto. Nasce così un'insolita amicizia che li porterà ad affrontare un viaggio che consoliderà la loro amicizia, pur essendo così diversi, e che sarà un passo in avanti nel loro percorso di crescita. -
Il Convento Cappuccino di Tortolì
Una ricerca storica che racconta in modo lucido, corretto e responsabile la storia dei frati Cappuccini nella città di Tortolì. Un volume di 100 pagine in cui emergono tutti i particolari dei 40 anni circa di permanenza dei religiosi in Ogliastra, dai primi albori della venuta agli ultimi giorni di permanenza, fino alla chiusura del convento, che mille strascichi e controverse teorie ha sollevato fino ai giorni nostri. Una vicenda in cui entrano in scena elementi storico-antropologici di notevole interesse, che evidenziano lo spaccato socio-culturale ed economico di una Tortolì mille settecentesca, in cui ai tanti poveri, per lo più contadini, mastri artigiani e allevatori, facevano da contraltare le poche famiglie nobili dell'epoca; una storia di fede e di fedeli che, in numero di circa 1000 anime, pur di foraggiare la fabbrica per l'edificazione del convento, raccolsero l'equivalente odierno di un milione di euro, fra donazioni, lasciti e giornate di lavoro, in una terra dilaniata dalla fame e dal terribile flagello dell'anofele, ma che nonostante tutto riversava attenzione alla funzione religiosa, alla cura delle propria anima. -
Nel Segno del Destino
Il romanzo ricostruisce la condizione rurale dell'Ogliastra e di parti della Sardegna degli anni cinquanta e sessanta (1950 1960) del secolo scorso. Racconta la crisi progressiva del sistema agropastorale e la sua dimensione arcaica sotto il profilo economico e in tanti dei suoi risvolti sociali, culturali e umani. Con il contesto generale si intrecciano la vicenda di crescita e maturazione di un ragazzo, che diventa testimone protagonista principale di eventi famigliari di povertà, marginalizzazione sociale, e la sofferta acquisizione di consapevo lezza individuale e co llettiva. L'angoscia famigliare è complicata e, di fatto resa irrisolvibile, dal drammatico alcolismo del pater familias e dalla violenza che scatena dentro la casa. Questa violenza scardina ogni logica di sopportazione e sacrificio del giovane protagonista, e voce narrante dei fatti, fino a determinarne la fisica esclusione con l'emigrazione e l'abbandono dei luoghi. -
L' Emigrato
Carlo Serra, ormai giunto all'età di 71 anni, dinamico uomo d'affari e protagonista del sociale nella sua realtà d'origine, è costretto a comprimere la sua vitalità a causa del lockdown imposto dalla pandemia da Covid 19. L'isolamento determina nell'uomo una radicale e profonda riflessione sul vissuto proprio, della propria famiglia, della propria comunità, della propria terra in generale. 8 Il peso della pandemia ingenera ipotesi di cambiamento ""del modo di vivere"""" futuro, cambia riti ed abitudini, inculca insicurezza e paura. Nello stile del protagonista di tante battaglie esistenziali, Carlo Serra si ribella culturalmente e letterariamente e tenta una rilettura del futuro e delle prospettive prossime sulla base di una rilettura critica della propria vita. Il percorso della propria vita assume toni letterari significativi, derivati dalla semplicità e dalla profondità dei personaggi minori ma ad un tempo grandi che hanno marcato la sua vita."" -
Eco in città Milano e provincia. Guida agli stili di vita sostenibili
La Guida è uno strumento utile sia per i residenti sia per chi è di passaggio; un vademecum di consigli, idee e suggerimenti per vivere nella propria città adottando uno stile di vita rispettoso dell'ambiente. Pagine utili verdi con preziose indicazioni per scoprire tutto ciò che è ecologico nel proprio contesto urbano. -
Il riserbo, la scrittura. La Shoah di Katia e Luigi Meneghello
Per celebrare i cento anni della nascita di Luigi Meneghello la Biblioteca Bertoliana gli dedica l'esposizione Il riserbo, la scrittura. La Shoah di Katia e Luigi Meneghello. La mostra documentaria è fuori dagli abituali percorsi meneghelliani ed esplora la scrittura civile di Luigi Meneghello dedicata alla Shoah. Con lo pseudonimo di Ugo Varnai, tra la fine del 1953 e aprile del 1954, lo scrittore vicentino pubblicò sulla rivista «Comunità» di Adriano Olivetti tre articoli sullo sterminio degli ebrei a recensione del libro The Solution Final. The Attempt to Exterminate the Jews of Europe, 1939-1945 di Gerald Reitlinger, pubblicato a Londra nel 1953. La narrazione è coinvolgente e scrupolosa, arricchita da uno straordinario corredo fotografico: per la prima volta gli italiani ebbero un lucido resoconto della Shoah, risposta civile all'ignoranza, alla rimozione e al negazionismo dell'epoca. La mostra nasce dalla convinzione che questi documenti possano ancora dialogare con l'attualità e rispondere all'esigenza di cultura storica e civile delle nuove generazioni. -
Il maresciallo e la fioraia
Bolzano, 2019. L'ex maresciallo dei carabinieri, maestro di sci Raffaele Lettu, badiota ma attualmente residente a Bolzano sta collaborando con l'agenzia di investigazioni L&S di Bolzano. Chi suona alla porta dell'agenzia? È Marlene Kostner in Laganà ha il sospetto che il marito Federico Laganà la stia tradendo. Partono le indagini. L'ex maresciallo con la sua esperienza e le sue intuizioni scopre che sì Federico Laganà sta tradendo la moglie. Le vicende si intrecciano quando un omicidio fa dirottare le indagini alla ricerca dell'assassino. Molti sono i protagonisti di questa storia. L'autore li ha voluti autonomi. Ha forzato più che negli altri suoi romanzi i dialoghi e le riflessioni di ciascuno, siano protagonisti che comprimari. Tutti sono definiti con la loro personalità, perché il suo intento è quello di condurre il lettore dove e come si sta svolgendo l'azione e quali percezioni sensoriali stiano vivendo i personaggi. Alberto Sulligi ha scritto questo romanzo come fosse una piece teatrale. Sulla scena gli attori si muovono autonomamente, il regista non c'è l'autore nemmeno così si muovono i protagonisti del romanzo. Non mancano i colpi di scena. Non è solo noir... -
La rivolta di Corso Traiano. Torino, 3 luglio 1969
Gli scontri tra polizia e dimostranti, avvenuti a Torino il 3 luglio 1969, segnano una data emblematica. Per i partecipanti, quello fu un giorno ""lunghissimo"""": iniziò alle prime luci dell'alba con i picchetti davanti ai cancelli di Mirafiori; proseguì nel primo pomeriggio con la manifestazione indetta dall'Assemblea operai e studenti; si protrasse fino a notte inoltrata, dopo che la polizia aveva impedito il corteo e i gruppi di manifestanti, invece di tornarsene a casa, decisero di rimanere in Corso Traiano dando vita, assieme agli abitanti del quartiere, a un duro e ripetuto confronto con le forze dell'ordine. All'epoca, l'episodio trovò vasta eco sui giornali, fu oggetto di discussioni e di interpretazioni, divenne il simbolo e lo spartiacque della ripresa della lotta operaia con contenuti e forme organizzative nuove. Era l'inizio di quello che sarebbe passato alla storia come """"l'autunno caldo"""". Gli anni Settanta, con i movimenti di massa antagonisti al sistema capitalistico, erano alle porte. In appendice testimonianze di Mario Dalmaviva, Luigi Bobbio, Renzo Gambino."" -
La città perduta. Storie e personaggi di Carrara e del territorio apuano-versiliese tra '800 e '900
Questo libro raccoglie, oltre ad alcuni testi inediti, più di sessanta articoli e saggi di Rosaria Bertolucci - dedicati a Carrara e al territorio apuano-versiliese - pubblicati tra il 1978 e il 1990 sulle cronache locali di quotidiani, tra cui «La Nazione» e «le Città», in libri collettivi o riviste. L'idea della raccolta era nei progetti dell'autrice, che già a metà degli anni Ottanta aveva in mente una pubblicazione complessiva sulla storia della città del marmo, un tema questo che è stato al centro dei suoi interessi di studiosa negli ultimi quindici anni della sua vita. Il volume è, dunque, prima di tutto una testimonianza viva dell'amore che la scrittrice provava per la storia di questa città e del suo territorio, e il maggior pregio degli scritti che proponiamo dovevano svolgere - nelle intenzioni dell'autrice - quella funzione di traghettare verso le nuove generazioni la consapevolezza e la conoscenza critica del suo ricco e vivace passato. -
Corrispondenze berlinesi
Clemente Manenti è stato militante politico, organizzatore culturale, insegnante, scrittore e altro. Le carte lasciate alla sua morte includono, oltre a 38 taccuini, un dossier di 24 fascicoli catalogati Corrispondenze Reporter. Sono testi quasi tutti dedicati alla vita politica e culturale delle due Germanie negli anni 80, quando Clemente vi ha a lungo soggiornato. Delle Corrispondenze si pubblicano qui i testi completi, dattiloscritti, corretti a mano e datati o databili. Solo alcune di esse uscirono in «Fine Secolo», il settimanale culturale del quotidiano «Reporter». Le completano gli articoli usciti sulla rivista «Diario della Settimana», negli anni 90.Oltre alle Corrispondenze edite e inedite, si propone una selezione delle note dei taccuini scritti a partire dal 1980, l'anno di inizio di un soggiorno berlinese, ma le date di composizione non sono certe perché, in qualche caso, mancano riferimenti testuali e contestuali che consentano di ipotizzarne la cronologia. Dei pensieri, delle note di lettura, degli aforismi dei taccuini, Michele Battini ha fatto qui una scelta ragionata e commentata. -
La mia divisa. Scritti e discorsi
Molti conoscono Guido Picelli come l'animatore delle «Barricate di Parma» del 1922, quando al comando degli Arditi del popolo guidò la vittoriosa resistenza dei rioni proletari contro migliaia di fascisti. Ma la sua vita fu segnata da molte altre battaglie. Dopo la Grande guerra fu un dirigente del Partito socialista e poi di quello comunista. Deputato dal 1921 al 1926, venne perseguitato durante il fascismo. Rifugiò in Urss, nel settembre 1936 si diresse in Spagna per combattere nelle Brigate internazionali. Morì in battaglia sul fronte di Madrid nei primi giorni del 1937. Di Picelli sono stati messi in risalto il carisma di dirigente e le abilità di uomo d'azione ma poco è stato studiato il suo percorso politico. In questa edizione critica dei suoi scritti e discorsi parlamentari, per la prima volta emerge con completezza il suo pensiero, segnato dalla radicale opposizione alle classi dominanti. Una concezione coerente con il suo modo di vivere, con la lotta come «sua divisa». Rileggerne i testi è il modo migliore per sottrarlo a quella distorsione politica che è stata fatta della sua figura e per restituirle lo spessore umano e intellettuale che ebbe. -
Franco Serantini. Cinquant'anni di memoria contro l'ingiustizia 1972-2022
Nel 50° anniversario della morte di Franco Serantini, giovane anarchico brutalmente picchiato dalla polizia durante una manifestazione antifascista e lasciato morire in carcere, vogliamo ricordare che a tutt'oggi non esiste una verità giuridica sul caso o meglio esiste la sentenza del giudice istruttore Angelo Nicastro del 1975 nella quale si afferma di «non procedere in ordine al delitto di omicidio preterintenzionale in persona di Serantini Franco per esserne ignoti gli autori». Ci chiediamo se verrà mai individuata la responsabilità per i fatti accaduti tra il 5 e il 7 di maggio 1972, se qualcuno di coloro che furono coinvolti in quella vicenda non si sentirà mai in dovere di fare ammenda e riconoscere le proprie colpe, e se qualche autorità non riterrà che anche per questo caso non sia necessario fare giustizia, come per altri avvenuti in quel periodo ed oggetto in questi anni di grande enfasi, sia nel mondo politico che sulla stampa nazionale. Questa è la ragione del libro: offrire uno strumento di approfondimento basato su una minima parte dei documenti, gli scritti e le testimonianze sulla storia di Franco e sulla sua memoria, per trasmetterle alle future generazioni. -
Giorni di tarda estate. Guerra civile nell'Italia del duce
L'autore ritorna su uno dei suoi argomenti di ricerca privilegiati: la guerra civile che ha interessato l'Italia tra l'autunno del 1943 e la primavera del 1945. Le seguenti citazioni chiariscono quali sono gli obiettivi della ricerca: «Il nostro compito odierno è quello di distruggere la capacità della tirannide di continuare a tenere in catene vittime e testimoni molto dopo che la prigione è stata smantellata» (Z. Bauman). «Nessuna sindrome può veramente essere strappata alla sua tragica fissità se prima non spingiamo l'immaginazione dentro il suo cuore» (J. Hillman). L'immaginazione di cui si parla non è tuttavia sinonimo di fantasia o invenzione, ma si riferisce all'uso di una narrazione più ""umana"""", meno arida, capace di far intuire i moti dell'anima. Ampio è il ricorso a testimonianze - scritte o orali, coeve ai fatti o rilasciate a posteriori - capaci di evocare esperienze di vita e stati d'animo illuminanti la realtà di quel conflitto, spesso intrecciato alla vita ordinaria di un popolo. Lo studioso di storia, qual è l'autore, affianca a ciò il riscontro puntuale con le fonti, l'attenzione per ogni sfumatura rivelatrice, il rispetto per il senso di ciò che ha rintracciato."" -
Erich e la città di sale
Erich, giovane bardo di Jua, parte verso la leggendaria città di Ie Ajn per rispettare le ultime volontà di suo nonno. Una volta lì sfrutta l'occasione per cercare di scrivere la storia che lo renderà famoso. Ha inizio così un'avventura incredibile, fatta di nuove razze nel panorama fantasy, misteriosi intrighi e giochi di potere. ""La curiosità ci spinge oltre il limite consentito"""", Erich ha fatto di questa massima un'arte. Per scrivere il suo libro farà di tutto e si troverò a ficcare il naso in cose che non lo riguardano o forse sì...""