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L' invasione delle tortore migranti
Devono lasciare il luogo natio. Fuggono da guerra, miseria, fame. Superano catene montuose, attraversano mari. Vogliono sopravvivere. S'insediano in quello che a loro sembra un eden, una cittadina di nome Livellate. Gli abitanti sono pacifici, è vero, ma quando si sentono invasi... La presenza sempre più numerosa delle tortore viene vissuta come una minaccia alla quale bisogna reagire con tutti i mezzi, in difesa della civiltà e del territorio. Le strategie adottate provocano vittime alate e umane, in un gioco al massacro che contraddice i valori conclamati. L'ipocrisia della politica apre le porte agli odiatori di professione, manovrati da chi vuole dominare. A Livellate c'è bisogno di umanità. Una scrittura agile, leggera e divertente, metafora di una tragedia storica. -
I guardiani della Valle. La prima inchiesta di Dea e Ciano
Un cadavere in una valle abitata da spiriti, un'improvvisata indagatrice con un accompagnatore speciale. Questa è la prima inchiesta di Dea Ferrari, una giornalista originaria di Lesa, sul Lago Maggiore, tornata nel suo paese natale dopo essere andata in pensione. A suo fianco c'è Luciano, detto Ciano, un arzillo novantenne, ex partigiano, profondo conoscitore del proprio paese e delle persone che lo abitano, facilmente reperibile al Circolo che per lui è quasi un ufficio. Questa storia ha ispirato il fumetto Dea e Ciano - I piccoli demoni della Valle disegnato da Bruno Testa. -
Ancora un 26 maledetto
Pensava di essere come al solito in anticipo... Gli ingranaggi del tempo sono determinanti per cambiare la vita. Un piccolo ritardo e tutto cambia; il destino di molti improvvisamente prende una direzione diversa da quella originariamente tracciata. Così accade a Elena costretta a misurarsi con eventi imprevedibili che le cambiano più volte la vita in questo poliziesco che ha il ritmo delle storie di spionaggio e i colori di un noir. Licia Perna è attenta ai particolari con una scrittura incalzante che cattura il lettore fin dalle prime pagine. -
La bella storia del Circolo Sette Martiri di Casalino. Vol. 1: Dalla fondazione alla Liberazione.
La storia del Circolo di Casalino racconta le vicissitudini più che secolari di una comunità, composta da gente normale che ha contribuito in maniera significativa alla crescita democratica del nostro Paese. I protagonisti di questo racconto sono contadini, braccianti, mondariso, artigiani, lavoratori che con le loro azioni, le loro lotte, le loro vittorie, ma anche le loro tragiche sconfitte, hanno saputo sottomettere il pensiero primitivo e regressivo dei grandi proprietari terrieri. E poi hanno avversato il fascismo fino alla sua sconfitta con una lunga e spesso sanguinosa lotta. -
L' occasione non torna
Un po' romanzo disordinato, un po' agglomerato di racconti. Il centro dell'intreccio sembra essere collocato negli eventi genovesi del luglio 2001; ma poi si va molto distanti da lì, nello spazio e anche nel tempo. Si parte dall'anno 2003 e poi si torna ai cortei contro il G8 genovese e poi... -
Onde Ondine Onde anomale
Le parole sono importanti. Bisogna saperne fare buon uso. E Giorgio Rava lo fa. Trasferisce in questa raccolta di poesie la sua arte culinaria anarchica di dosare gli ingredienti per creare una pietanza da donare ai suoi lettori. Fa un uso sapiente delle parole che utilizza all'interno della sua grammatica intima dei sentimenti e delle emozioni che vuole condividere. Ci porge i suoi piatti di parole e noi ci nutriamo del suo mondo intimo. -
Tallulah
Era nata cantando ma non ne sapeva il motivo. Suo padre era Mare e sua madre Onda. Lei era Tallulah, ""acqua che salta"""" e aveva milioni e milioni di sorelle. Un mattino, mentre l'aurora annunciava il passaggio dal buio alla luce, iniziò il suo primo viaggio alla scoperta del mondo. Non è facile capire il mondo dei grandi, nemmeno per una piccola onda e, soprattutto, non è facile difendere il Bene, sempre e comunque. Tallullah trova il coraggio di farlo. La sua voce diventa quella degli ultimi della terra, degli invisibili, dei più deboli. La sua è una fiaba, semplice e delicata, che canta il rispetto di ogni vita, la bellezza di un abbraccio, la potenza dell'amore. Età di lettura: da 6 anni."" -
La manutenzione dell'Eugenio e altre cose
L'Eugenio, Casaciok, Bocca di rosa, la Nanda, il signor Müller, la bella Carlina... sono alcuni dei personaggi di quindici storie narrate con tratto arguto, talvolta irriverente, ma sempre delicato. Silvia ha fatto molti viaggi e ascoltato molte storie: vite vissute per davvero, vite immaginate o desiderate, aneddoti, problemi, perfino quelle che lei chiama ""balle colossali"""". Poi un bel giorno si è messa a scrivere, andando ad attingere da quel pozzo di parole che si è alimentato con gli anni. Così pagina dopo pagina, si sono materializzati alcuni personaggi e lei ha preso al volo quelli che per primi l'hanno chiamata, i primi quindici..."" -
Casomaicipenso. Nuovi dialoghi surreali con un libraio napoletano
Con uno scritto di Pino Imperatore. Dopo Stupidario Librario, ecco un nuovo appuntamento con gli aneddoti di un libraio napoletano alle prese con un pubblico sempre più confuso in merito all'esistenza e all'identità dei libri. Napoli è un teatro a cielo aperto, lo sanno tutti, ma forse qualcuno ancora non sa che in una libreria della storica Port'Alba questo teatro prende vita tutti i giorni sotto gli occhi serafici del libraio Pasquale che deve fare i conti con personaggi a dir poco surreali. Pino Imperatore, nell'esilarante racconto che apre il testo, lo dice chiaramente citando anche Campanile: l'umorismo involontario è quello che più fa sbellicare dalle risate. E scorrendo le pagine di questo libro si ride tanto. Eppure, quando si arriva in fondo affiorano anche mille domande. Davvero i libri sono diventati un oggetto così misterioso? Veramente c'è chi pensa di acquistarli al metro come la pizza? Sul serio qualcuno è convinto che una libreria venda carta da forno o che abbia libri da buttare? -
Bozzetti napoletani
I ""Bozzetti napoletani"""", presentati qui per la prima volta in traduzione italiana a cura di Catia De Marco, raccolgono alcuni racconti che Anne Charlotte Leffler (1849-1892), apprezzata scrittrice e drammaturga svedese, scrisse durante il suo soggiorno napoletano, tra il 1888 e il 1892. Quando giunse a Napoli Leffler certo non immaginava che quel viaggio avrebbe cambiato per sempre la sua vita. Nell'antica capitale, infatti, trovò un nuovo amore, il figlio sempre desiderato, ma anche, poco tempo dopo, la morte. Soprattutto, conobbe il Sud: lo stupore, l'ammirazione, così come le perplessità, nei confronti di una realtà a lei sconosciuta e così differente dalle sue precedenti esperienze emergono prepotenti dalle sue pagine. Questi Bozzetti offrono però anche lo sguardo di una donna moderna, forte e indipendente, forse troppo per i suoi tempi, a suo agio in una terra il cui genius loci sta nella libertà, nell'apertura: «Quello che offre il Sud non è una casa, non è sicurezza, conforto e protezione. Ma niente di tutto ciò è necessario, in realtà, perché [...] se non hai muri che ti proteggono, non hai nemmeno ostacoli che ti rinchiudono e ti separano dalla natura, dalla vita»."" -
Gli struffoli di Aristofane
"Gli struffoli di Aristofane"""", raccolta di sei racconti inediti di Nino Leone, usa il Natale come spunto per un viaggio nella memoria. Il passato, rievocato in pagine di struggente lirismo, è quello delle scorribande solitarie da adolescente in un antico giardino incantato sui versanti del Monte Somma, oppure quello della Pomigliano del dopoguerra, in cui un calcio di punizione tirato su un campo di periferia diventa metafora della speranza di ripresa di un'intera generazione, o, ancora, quello degli amori che, come nei """"musicarelli"""" d'epoca, andavano e venivano sulle note di Peppino di Capri e di Modugno. Ma memoria è anche rievocare una cena tra intellettuali in un'osteria di campagna, alla presenza del nume tutelare Michele Prisco, per fare i conti a posteriori con una variegata esperienza letteraria che aveva avuto l'ambizione di ridiscutere il contribuito di Napoli al dibattito culturale nazionale. Infine, memoria è la descrizione degli ambienti """"rustici"""", ormai pressoché scomparsi, che fa da sfondo alla ricerca di uno scialle di lana in un paesino lucano sotto la neve o di un ramo di pino da adibire ad abete tra le colline selvatiche di Sorrento." -
Elogio di san Gennaro-In praise of san Gennaro. Ediz. bilingue
Per quanto si possa essere miscredenti, indifferenti o atei senza freni, bisogna sempre fare i conti con san Gennaro, con il suo miracolo e con il suo sangue. Perché, per quanto si possa essere devoti alla logica, bisogna sempre fare i conti con il mistero. Ogni napoletano lo sa. E ogni 19 settembre che il Padreterno manda in terra, il suo primo pensiero è sapere se san Gennaro ha fatto il miracolo. Non sarà vero, sarà un trucco clericale, ma che costa crederci? Il miracolo del sangue è rassicurante e gratuito. E mette di buonumore. San Gennaro è così indissolubilmente legato alla storia di Napoli da esserne, assieme al suo acerrimo nemico, il Vesuvio, uno dei simboli internazionali della città che non conosce confini geografici. Il suo sangue è come la lava del vulcano, che però vivifica senza distruggere. Questo ""Elogio"""" vuole essere una confessione di impotenza verso l'ignoto e un invito a chi non ha avuto la fortuna di nascere napoletano a godere del mistero che come il sole illumina questo paradiso abitato da diavoli. La riedizione a 10 anni dalla prima edizione è bilingue: italiano e inglese. Ed è arricchita dalle foto di Sergio Siano. Prefazione di Paolo Iorio."" -
Gli altarini
Napoli la vogliono vedere tutti. La fissano, la visitano, l'attraversano distrattamente, la vivono, la cantano, l'accusano, la condannano, la proteggono, la violentano, l'amano... eppure nessuno sembra mai esserne sazio. Nessuno ha la sensazione di aver visto abbastanza. Perciò le storie che la riguardano affollano chilometri e chilometri di carta. Fiumi di libri scorrono senza tregua. Tutti vogliono vedere Napoli, ma soltanto una donna nel 1884 ha saputo raccontarla partendo dal suo ventre. ""Gli altarini"""", lo scritto che Langella Edizioni Napoli ripropone, è tratto infatti da quel Ventre di Napoli descritto da Matilde Serao. Uno scritto in cui viene sviscerata la forza della fede, del misticismo, della pagana sensualità e della selvaggia stregoneria di un popolo ribelle per natura. Se poi uno scritto di tale portata viene accompagnato dalla profondità degli scatti del fotografo Sergio Siano, allora siate certi che l'incantesimo è compiuto. La pozione sarà micidiale e il suo sapore resterà attaccato ai vostri pensieri."" -
Zia Natascia. Ediz. limitata
"""""La vita ci costringe a volte a scelte singolari e fuori degli schemi, non per questo meno riuscite di quelle considerate regolari"""" Mammà me lo diceva sempre: - Tu faie 'a fine 'e zia Natascia! Così è. Chi nun sta 'a sentì a mamma e pate va a fernì addò nun sape. Zia Natascia faceva la zoccola"""". Con una poesia Inedita stampata su carta d'Amalfi firmata e numerata dal poeta Claudio Pennino." -
La biblioteca di Virginia Woolf
Stefano Manferlotti ci accompagna nel luogo più caro a Virginia Woolf: la sua biblioteca. Che cosa leggeva la grande scrittrice? Quali autori prediligeva, quali erano le impressioni che ricavava dalle sue sconfinate letture? Ne viene fuori il ritratto, animato e ricco di suggestioni, di una delle più insigni figure della letteratura europea del Novecento. -
La salute con l'acqua. Diamo una risposta a che tipo di acqua bere: «acqua salutare»
Perché un libro divulgativo sull'acqua da parte di un oncologo? L'acqua svolge un ruolo fondamentale nella promozione della nostra salute, ma anche nella prevenzione e nella cura delle malattie più gravi. -
La tecnologia della guerra. Come vincere senza combattere. Ediz. illustrata
Il puro testo originale di Sun Tzu, il più grande stratega di tutti i tempi, riportato alla luce. -
Senza parole
Davanti a quello che accade nel Mediterraneo rimaniamo «senza parole»: un'avventura di mare, di lotta e di solidarietà raccontata dai disegni e dalle illustrazioni. Un silent book, e anche un libro gioco da scrivere e disegnare. -
Lascio il lavoro. Racconti favolosi
Fabio Leggieri è (anche) un musicista, e questo suo primo libro è pieno di ritmo, di ritornelli, di urla e di danza, è pieno di musica. Questi racconti brevi e fulminanti sono surreali e grotteschi, e i protagonisti hanno nomi corti e strani (Siep, Beach, Darf). La lingua che qui si parla è una lingua che viene da dentro. Da questi pezzi «favolosi» si affaccia un alfabeto di figure oniriche e stranianti. -
Portami al mare. Un viaggio nel Mediterraneo per piccoli scienziati. Ediz. a colori
Il nostro mare è in pericolo. L'inquinamento è alle stelle e il sistema economico sembra non esserne preoccupato. Ci penseranno i bambini a salvarlo! Una guida curata da due scienziati - biologi del mare - che ci insegna che l'ecologia non è un gioco e che - per salvare il nostro pianeta - bisogna prima conoscerlo. Il libro contiene i disegni (da ritagliare) di tutti gli abitanti del nostro mare Mediterraneo. Età di lettura: da 6 anni.