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Oltre i 90 minuti. Storie di resistenza nel calcio
Dalle gradinate della curva ovest dello stadio di Ferrara sventola un drappo che raffigura il volto di Federico Aldrovandi. A Parigi, lo stadio del quartiere di Saint-Ouen è intitolato al medico antifascista Jean-Claude Bauer, vittima dei nazisti. A Scampia i pantaloncini li portano le ragazze. Ad Amburgo, all'interno del Millerntor-Stadion c'è un enorme striscione arcobaleno. A Varese c'è Hamdi, arrivato dall'Egitto su un barcone passando per Lampedusa, che sogna di diventare come Salah. Questi sono solo alcuni dei luoghi in cui il calcio diventa portavoce di urgenti istanze sociali e se la società intera è in continua evoluzione e aperta verso nuove realtà, il calcio deve farsene interprete e manifesto. Qui il calcio si mostra fuori dal suo sistema sportivo di riferimento: è parlato, esaltato, tifato soprattutto nei momenti in cui non è giocato. Le testimonianze e le esperienze di un calcio inclusivo e lontano da violenze e business sfidano i luoghi comuni, fanno crollare tutta la letteratura di insulti e di stereotipi, scardinano l'univoca visione maschilista - bomberista - che attanaglia non solo il mondo dello sport, ma la società nella sua interezza. Prefazione di Paolo Sollier. -
Violate. Sessismo e cultura dello stupro
Il «grado zero del linguaggio» di agnelli travestiti da leoni (da tastiera) sottende una cultura maschilista della violenza che non ha radici nella distinzione di genere ma in un problema educativo strutturale e nell'organizzazione patriarcale della società. Si tratta di una cultura che non risparmia nessuno: né quelle donne che l'hanno interiorizzata e non la mettono in discussione, né gli uomini costretti a rispettare determinati canoni di mascolinità. La sociologa Graziella Priulla analizza la situazione attraverso dati, studi scientifici, fatti di cronaca e post sui social. Tutto questo dà la misura di quanto la situazione sia grave e quanto questa gravità spesso non sia percepita, sottolineando la conseguente difficoltà di esprimere opinioni ritenute minoritarie. Questo libro fa chiarezza sulla necessità di mettere in discussione «un intero sistema di significati e comunicazioni rintracciando e svelando gli equivoci su cui si fonda». -
Le tre porte. Ovvero la misteriosa morte di Nino Martoglio
Il 16 settembre 1821 un fatto misterioso accadeva a Catania: il corpo del giornalista, autore e regista Nino Martoglio veniva ritrovato senza vita nel vano vuoto di un ascensore di un ospedale in costruzione. Un tragico incidente come tanti, si potrà pensare. Ma c'è di più. Testimonianze confusionarie, un'indagine medico legale approssimativa, la fretta di dare un finale a questa storia, i dubbi della stampa e di una città intera: come è morto davvero Nino Martoglio? Un personaggio in vista, un intellettuale forse scomodo, o probabilmente la persona sbagliata al momento sbagliato: quello che sembra certo, dai documenti raccolti e contenuti in questo libro, è che l'affaire Martoglio è ancora aperto a quasi un secolo di distanza e la verità aspetta di essere, se non svelata, almeno presupposta. -
Gli eroi son tutti giovani e belli. Le storie di Iqbal, Malala, Greta, Simone
Iqbal ha sfidato la mafia dei tappeti e si è battuto fino alla morte perché nessun bambino venga più sfruttato; Malala ha sfidato i talebani rischiando di rimanere uccisa pur di garantire alla ragazze il diritto all'istruzione; Greta ha sfidato i potenti della terra per difendere l'ambiente; Simone ha sfidato i fascisti di CasaPound reclamando il diritto degli ultimi, che siano rom o migranti, a non rimanere indietro. Tenacia, coraggio, caparbietà, razionalità: sono i termini con cui potremmo definire ciascuno di questi quattro ragazzi. Dei quali Fabrizio Comparelli racconta le storie e le battaglie, ripercorrendo le loro vite giovani e intense, attraverso una ricostruzione documentale e, in un caso, basandosi sulla sua stessa esperienza personale e professionale. L'autore infatti è l'orgoglioso insegnante di Simone e, da appassionato classicista, parte proprio dallo studio dei testi greci e latini e attraversa i millenni per spiegarci perché dovremmo affidare il futuro dell'umanità nelle mani di questi giovanissimi combattenti per i diritti. -
Animalia
Pensare l'animalità significa ridisegnare il confine delle riflessioni sulla vita umana. Cosa rimane del presunto primato per cui l'essere umano è sempre stato considerato il vertice del biocentrismo? Possiamo ancora considerarci superiori in quanto appartenenti a una specie che mette a rischio persino la propria sopravvivenza? Animalia suggerisce un cambiamento di prospettiva, in cui l'arroganza dell'umano viene messa in discussione dallo sguardo con cui veniamo scrutati dagli altri animali, i quali compongono una molteplicità splendente e millenaria. Alberto Giovanni Biuso indaga gli scenari filosofici, letterari e antropologici che sostengono il reticolato fitto e complesso dell'animalità, svelandone somiglianze e differenze: «un'anatomia comparata» come viene definita da Roberto Marchesini nella sua Prefazione. Una riflessione necessaria non per decretare un vincitore unico all'interno del regno animale ma per creare una connessione diversa, nel rispetto della vita di tutti gli animali. Umani e non. -
La sinistra radicale in Europa. Memoria, sfide, prospettive
La sinistra radicale è una protagonista poco raccontata di quell'organismo sovra- e internazionale che è l'Europa di oggi. Un'istituzione che si scontra con un panorama economico sollecitato, e a tratti sconvolto, da crisi ed emergenze di vario genere, come le questioni dell'immigrazione o del corretto equilibrio uomo-natura. Un'Europa che, senza la spinta di una sinistra che sia in grado di far fronte alle diverse questioni, rischia di non essere in grado di opporsi concretamente al pericolo rappresentato dai nazionalismi che sembrano riaffacciarsi sul panorama politico facendo leva sul clima di incertezza generale. Un libro che raccoglie il pensiero di alcuni fra i più accreditati intellettuali e attivisti europei, coinvolti nella rete di transform!europe, impegnata nella discussione di una politica che guardi all'Europa in modo inedito e promuova l'azione della sinistra per l'affermazione di una prospettiva democratica e sociale per tutto il Continente. -
Una mucca alla finestra
Sembra incredibile, ma in Svizzera le donne hanno votato per la prima volta soltanto nel 1971, dopo un paio di referendum e un secolo di battaglie: per il suffragio femminile, ma anche per il diritto delle ragazze all’istruzione. Fra le donne più appassionate in queste rivendicazioni c’è Adelaide Lechner, maestra italiana esule a Zurigo al seguito del fratello socialista. Tutto ruota intorno alla Spiegelgasse, la strada dove si trova l’appartamento in cui vive da pensionante Adelaide, che presto diventerà la tata delle bambine e dei bambini di tutto il vicinato; la stessa strada in cui ha sede il Cabaret Voltaire, luogo di ritrovo di artisti e rivoluzionari. È qui, fra la casa dei signori Kammerer e il circolo, che Adelaide farà la conoscenza di personaggi fondamentali della vita intellettuale dei primi del Novecento e maturerà politicamente, mettendo sempre in primo piano la difesa dei diritti delle donne. -
Quaderno di idraulica narrativa
Qual è il modo più corretto per scrivere una storia? È questa la domanda che, almeno una volta, chi ama scrivere si è posto; e che si insinua all'interno di un più complesso meccanismo – quello dell'invenzione letteraria –, a cui non è facile dare una risposta univoca e lineare. Salvatore La Porta, scrittore ed editore, ci viene incontro e scioglie ogni dubbio con un saggio «fluido» e per nulla pedante, che offre soluzioni giocose per procedere con tecnica nell'intricato universo della scrittura. ""Quaderno di idraulica narrativa"""" è un pamphlet che si avvale della metafora delle condutture per spiegare con ragionata semplicità le strutture narrative, le valenze dei ruoli e dei personaggi, la costruzione di un motore narrativo e altri temi nodali della scrittura creativa. Tra rubinetti, snodi e flussi idraulici, la letteratura viene analizzata attraverso le opere di grandi autori, da Dostoevskij a Chandler; e dei più rappresentativi protagonisti, da Don Chisciotte ad Aureliano Buendìa."" -
Labyrinthos. Un modello di scrittura
Labyrinthos svela le strade potenzialmente infinite della narrazione, esplora la complessità del linguaggio, dello stile e della struttura di un progetto narrativo. «Scava un piccolo solco all’interno della tua narrazione, fissa una bandiera in questo piccolo deserto di caos silenzioso. Immagina un’unica strada e percorrila. Scrivi a partire da questo punto. Non esiste scrittura senza pensiero razionale, senza una consapevolezza profonda e libera da un flusso emotivo estremamente caotico». Erica Donzella ci fornisce il giusto indirizzo verso cui dirigersi, per ritrovarsi e riavvolgere, finalmente, il filo delle parole nel nostro labirinto personale. -
Son tornate. Racconti di mestruazioni e altri tabù
Francesca Auteri, Beatrice da Vela, Erica Donzella, Arianna Garofalo, Giulia Impellizzeri, Loriana Lucciarini, Serena Maiorana, Patrizia Maltese, Mirella Mancuso, Benedetta Pintus, Natasha Puglisi, Rossana Maryam Sirignano. Prefazione di Graziella Priulla Per scelta di chi lo ha scritto, gli introiti dei diritti d'autrice di questo libro saranno interamente devoluti al centro antiviolenza Thamaia. -
La scelta negata. Il diritto all’aborto nel paese dell’obiezione
Nel 1978 il diritto all'aborto veniva finalmente riconosciuto dalla legge italiana, grazie a una lunga battaglia femminista per la tutela della salute e dell'autodeterminazione delle donne. Oltre quarant'anni dopo l'approvazione di quella legge, Patrizia Maltese ripercorre la strada tortuosa della sua applicazione, restituendo voce alle donne e mettendo in luce la storia di un diritto garantito solo sulla carta. Un libro necessario, un'inchiesta rigorosa e amara che ci racconta l'ipocrisia e le storture di un sistema che continua ad arricchirsi sul corpo delle donne. -
Corpi e identità. Donne dal Subcontinente indiano all'Italia
Quanta libertà di scelta intercorre nell'indossare un abito rispetto a un altro? Quanta coercizione esercita una cultura, una religione o la comunità, nell'esteriorizzazione della bellezza o di una simbologia religiosa? Quanta cura e bellezza vengono trasmesse nei valori tradizionali di un popolo? Katiuscia Carnà e Sara Rossetti hanno verificato sul campo quanto la bellezza e la cura di sé possano rappresentare una pratica identitaria per le donne originarie del Subcontinente indiano residenti in Italia: quaranta donne a campione, fra i diciotto e i cinquantacinque anni, residenti in Italia e provenienti da India, Pakistan, Bangladesh e Sri Lanka, di due generazioni differenti, che le ricercatrici hanno intervistato con l'obiettivo di rendere un quadro più completo possibile. -
I morti non parlano. La guerra infinita in Colombia
Stato, esercito, partiti di estrema destra, paramilitari, servizi segreti. Sono gli attori della guerra decennale in Colombia contro un solo nemico inerme: il popolo. Flavia Famà cerca di ricostruire le origini di un conflitto storico – fatto di uccisioni, sparizioni, deportazioni, violazioni continue dei diritti umani – e i tentativi di realizzare una tregua mai realmente raggiunta e forse nemmeno realmente voluta, almeno da alcune delle parti in guerra. Perché dietro tutto c’è il denaro, molto denaro – quello dei proprietari terrieri che non intendono redistribuire fra i contadini le terre incolte e quello dei narcotrafficanti o delle multinazionali –, oltre che un groviglio spaventoso di rapporti fra la politica e i grandi criminali, interessati a mantenere quello che l’autrice definisce «un eterno stato di caos». -
I dieci cattivi più cattivi della storia del cinema
Dracula, Sauron, Darth Vader, Alien, Hannibal Lecter, Joker, Agente Smith, Norman Bates, Annie Wilkes, Pazuzu. Crudeli, spaventosi, cattivi. Anzi, cattivissimi. I più cattivi della storia del cinema. Quante volte abbiamo sussultato sulla poltrona di una sala cinematografica alla vista di uno di questi dieci villain? Tra paura e fascino, il Male, attraverso le molteplici narrazioni dell'arte cinematografica, si presenta come vera e propria celebrazione iconica di personalità in rotta con l'esistenza e con l'ambientazione del mondo circostante, sia esso ispirato alla realtà (storica o contemporanea) che totalmente immaginario. Il libro dei cattivi è lo studio originale, condotto dalla redazione de LaScimmiaPensa, sulla genesi dei personaggi cinematografici più complessi e iconici: un volume che raccoglie alcune fra le interpretazioni più singolari in ambiti che spaziano dalla letteratura, alla musica, fino a giungere alla psicologia per riuscire a restituirci aspetti inediti dei personaggi più contorti. Solo per chi ama i cattivi. Anzi, i più cattivi della storia del cinema. -
MalaScuola. «Gender», affettività, emozioni. ll sistema «educativo» per abolire la ragione e manipolare i nostri figli. Nuova ediz.
Libro polemico contro la legge detta ""Buona Scuola"""" e l'educazione sessuale che essa promuove, particolarmente riguardo al tema del """"gender"""". Testo appassionato ma molto ben documentato, sia per quanto riguarda le disposizioni di legge (legge di riforma della scuola varata durante il governo Renzi) e la loro applicazione sistematica da parte del ministero della Pubblica Istruzione, sia per quanto riguarda le direttive provenienti dagli organismi internazionali (ONU, UE). La professoressa Frezza Bortoletto (che è una giurista e anche una madre di famiglia con cinque figli) riconduce intelligentemente tutte queste nuove norme pedagogiche, sia nazionali che internazionali, alla loro radice culturale (l'ideologica libertaria e nichilista, ormai globalizzata), rifacendo la storia redente (soprattutto americana) che ha portato alla nascita del progetto di """"educazione di gender""""."" -
Un vescovo scrive alla Santa Sede sui pericoli pastorali del relativismo dogmatico. Lettere scelte e annotate da Antonio Livi
Queste lettere - inviate a papa Giovanni Paolo II, a papa Bendetto XVI e al prefetto della congregazione vaticana per la dottrina della fede - documentano la resistenza che parte dell'episcopato cattolico ha opposto all'invadenza di quel relativismo dogmatico che è oggi prevalente in teologia e che appare come un ""pericolo pastorale"""" in quanto corrompe la fede e i costumi del popolo cristiano. Monsignor Mario Oliveri, vescovo di Albenga-Imperia per oltre venticinque anni, affronta in queste lettere temi di grande attualità nel dibattito teologico del Duemila, come il culto eucaristico dopo la riforma liturgica, l'ecumenismo e il dialogo con gli ebrei. Le risposte che il vescovo di Albenga riceve dalla Santa Sede, particolarmente quelle di papa Bendetto XVI, testimoniano la gravità dei problemi messi in luce in queste lettere e la giustezza delle iniziative pastorali che con esse venivano suggerite alla suprema autorità ecclesiastica."" -
L' ordine giuridico e l'ordine morale. Riflessioni sul diritto naturale e sulla deontologia dei giuristi, a proposito della «Correctio filialis» a papa Bergoglio
Da semplice laico, di professione giurista, l'autore di questo saggio individua nel magistero di papa Francesco, e in particolare nell'esortazione apostolica post-sinodale Amoris laetitia, l'ingiustificato abbandono dei principi del diritto naturale e pertanto l'adozione di categorie filosofiche antimetafisiche che rendono impossibile un discorso sul matrimonio e la famiglia che sia rispettoso dell'ordine morale e consenta la promozione dell'ordine giuridico nella società. Per questi motivi di natura filosofico-giuridica l'autore si sente in sostanziale accordo con gli argomenti addotti dai firmatari della nota ""Correctio filialis de haeresibus propagatis"""", pur non entrando giustamente nella discussione sull'ortodossia delle dottrine teologiche proposte da papa Bergoglio o da lui in qualche modo favorite. Il saggio è preceduto da un'ampia Introduzione epistemologica di Antonio Livi ed è completato da due documenti: il testo latino-italiano della """"Correctio"""" e la dichiarazione di uno dei firmatari a testimonianza delle vere intenzioni che hanno indotto tanti studiosi cattolici di ogni parte del mondo a chiedere al Papa un autorevole chiarimento sulla conformità dei suoi insegnamenti con i principi dogmatici e morali che la Chiesa ha già definitivamente stabilito."" -
Tommaso d'Aquino e la similitudine antropologica dell'incarnazione. La ricezione e l'elaborazione di un'immagine del mistero nel discorso teologico
Prefazione di Antonio Livi. -
Reggia. La casa delle bambole. Con adesivi
Libro illustrato con sticker da incollare. Età di lettura: da 3 anni. -
Fattoria. La casa delle bambole. Con adesivi
Libri per bambini con stickers da incollare. Età di lettura: da 3 anni.