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F. R. A. C. Foutons rapidement avant catastrophe. Fottimi rapidamente prima della catastrofe
“Come faccio a dirti cosa c’è dietro il sipario?”, chiede Aldo Augieri, autore di “F.r.a.c. Foutons Rapidement Avant Catastrophe (fottimi rapidamente prima della catastrofe)”, volume che raccoglie i testi delle cinque produzioni di Asfalto Teatro, ideate e dirette da Aldo Augieri, frutto di un lavoro di ricerca scenica, percorsi laboratoriali e progetti di collaborazione durati due anni, dal 2017 al 2019.“Arrivano le bestie”, “La mite. In morte di Antonia Baccelli”, “Gli altri bambini. Uno spettacolo che ti mantiene sveglio giovane e in tensione”, “Il castello dei tranelli alias dove devo andare”, “Lo zoo dei signori Bentivoglio”, sono gli ultimi titoli portati in scena da Aldo Augieri, che con Asfalto Teatro conduce un originale percorso di ricerca teatrale dal 2001, realizzando diversi testi drammatici e riscritture sceniche. Il testo è corredato dalle immagini fotografiche e da due scritti di Piero Marsili Libelli e Giuseppe Affinito. -
Tra le pietre
Elisa Lynch, irlandese, lasciato il marito incontra a Parigi Francisco Solano López, futuro presidente del Paraguay. Delfina Vedia sposa a Montevideo Bartolomé Mitre, futuro presidente dell'Argentina; il loro amore nasce tra i riferimenti a ""La Divina Commedia"""". Elisa sarà l'amazzone della resistenza del Paraguay nella cruenta guerra contro Argentina, Brasile e Uruguay - con Mitre al comando della coalizione - durata cinque anni malgrado la disparità di forze: la donna seppellirà con le sue mani il marito e il figlio. """"Tra le pietre"""" attraversa le pieghe del XIX secolo con rievocazioni testuali, tra cui primeggia la traduzione della Commedia che occupò Mitre per quaranta anni. Incontreremo Flaubert, la figlia di Marx, Hugo, Napoleone III, Sarmiento, successore di Mitre, Juan Manuel de Rosas, controversa figura della storia argentina, avventurieri, il nonno di Borges, Dante Gabriel Rossetti, Alberdi, figura di spicco nello sviluppo dell'Argentina dell'Ottocento, e Ernesto Guevara, che nel suo rifugio di Praga è catturato dalle note di Rubber Soul. Il mistero scorre sulle pietre di un edificio crollato, forse a Buenos Aires, sotto lo sguardo di uno spettatore immobile nelle macerie."" -
Poesie
Vittorio Pagano (Lecce, 1919-ivi 1979) è stato l'ultimo custode di una koiné ermetica in un'epoca, fra il secondo dopoguerra e la fine degli anni Sessanta, segnata da tante adesioni o conversioni al neorealismo, e dall'emersione delle istanze neoavanguardistiche; è stato un cesellatore delle forme chiuse quando si iniziava a diffondere un dettato sempre più lasco o magmatico. La sua poesia innestava nella grammatica ermetica, alla quale si avvicinava con reverenza e devozione, inquietudini rivenienti da una lunga confidenza con la letteratura francese medievale, con Villon e con i Maudits, di cui fu apprezzato traduttore, riaggiornando con una sensibilità contemporanea, e senza castrare la sua inclinazione a un virtuosismo formale funambolico, un repertorio di allucinate perlustrazioni urbane, malinconie e perdizioni, ricucite su un soggetto lirico perennemente scisso e decentrato, polveroso superstite di una turris eburnea in macerie. Il volume raccoglie, a 100 anni dalla nascita e quaranta dalla scomparsa, tutte le opere poetiche pubblicate in vita, da tempo irreperibili: ""Calligrafia astronautica"""" (1958), """"I privilegi del povero"""" (1960), """"Morte per mistero"""" (1963) e """"Zoogrammi"""" (1964)."" -
Creso. L'uomo più ricco del mondo
Creso, re della Lidia, era conosciuto come l'uomo più ricco del mondo. La sua ricchezza proveniva dai territori conquistati e dal fiume Pattolo, che con acque aurifere attraversava Sardi, capitale del suo regno. Creso pensava che con la ricchezza avrebbe ottenuto vantaggi dagli dei, ai quali offriva oro e argento, e sentendosi protetto si riteneva invincibile. Un giorno, dopo aver consultato l'oracolo di Delphi, dichiarò guerra a Ciro, re dei Persiani. Sconfitto, fu fatto prigioniero. Condannato a morte, fu salvato dall'intervento del dio Apollo. Ciro lo nominò suo consigliere. Una notte, approfittando della fiducia del re dei Persiani, fuggì. Si farà chiamare Sardo. Dopo una peregrinazione per terra e mare giunge a Focea, in Asia Minore, dove incontra il comandante Dionisio, con cui giungerà a Olbia, ultima meta del suo viaggio. Antonio Rosato unendo gli eventi storici del VI secolo a.C. a episodi tratti dalla mitologia e dai poemi omerici, racconta di un re valoroso e saggio, dotato di pietà e profondità d'animo. Creso coniuga in sé le doti di Ulisse ed Enea, e il suo viaggio è il viaggio di ognuno di noi, attraverso le età della vita, fino al compimento di un'esistenza. -
La gravità terrestre
Sono versi, quelli di questa nuova raccolta di Elio Tavilla, in cui sembra cadere la soluzione di continuità tra mondo naturale e mondo dell'uomo, nel combaciare di due universi che trova compimento nel componimento, ""La gravità terrestre"""", che dà il titolo alla raccolta. Leggiamo, in un incrociarsi di riverberi, segnali, tra passato e presente, il trascorrere del tempo nelle stagioni dell'uomo, dall'infanzia alla maturità. Il racconto di un mondo """"vegetale"""", appartato, che è un ritorno al passato, dall'immediato Dopoguerra al proliferare delle fabbriche, con la trasformazione del paesaggio dovuta all'industrializzazione. Un mondo visto da parte di un'""""avanguardia grigia che preme alla battaglia / come grigie sono le perentorie zone / metropolitane"""", dove è costante il desiderio di recuperare un contatto umano, """"la voce cristallina dei parenti stretti ti dirà / che sei esistito una volta sola e quella / neppure la più importante""""."" -
Alfabeto affettivo
«Metti in versi la vita, trascrivi / fedelmente, senza tacere / particolare alcuno, l'evidenza dei vivi.» i versi di Giovanni Giudici, autore posto in esergo a questa nuova raccolta di Dario Goffredo, costituiscono il dettato di questo «Alfabeto affettivo»: la persona, la linea che divide ciò che è pubblico da ciò che è privato, lo spazio poetico di ciò che riesce, ancora oggi, a smuovere un'umanità nell'incontro col reale, nelle esperienze e nelle inconsistenze di un mondo reso freddo, di un buio che non fa più paura. Le assenze di mescolano ai rimandi della poesia recente, alle presenze di echi in una scrittura che mescola la materia dei cinque sensi al desiderio di fare ritorno in un luogo che era, un tempo, il luogo della serenità e della quiete. La vita non si impara vivendo, ciò che resta sembra essere un residuo poco soddisfacente rispetto all'azione intrapresa, senza morale, senza esito certo, nei segnali di un alfabeto che può essere interpretato e allo stesso tempo può allontanarci da ogni ricerca di significato possibile, dove simboli di questo spaesamento sono «Numeri, lettere. Parole segrete alfanumeriche. / Maiuscole a caso. / Infanzia sbiadita. / Idilli da poco.» -
Donne da macello
A Rawson, città sperduta nel sud dell'Argentina, si insedia la nuova Giunta di governo che sostituisce i comandanti militari morti nelle isole M, a causa di una sindrome misteriosa contratta durante le celebrazioni per la conquista delle tanto agognate isole. Jacinto, un grigio impiegato statale, partecipa a un folle progetto di cui non coglie subito tutti gli aspetti. Si tratta di selezionare alcune donne da inviare nelle isole M, dove è rimasto segregato un manipolo di soldati sopravvissuti alla malattia letale e contagiosa che ha decapitato lo Stato maggiore. Le donne vengono scelte per soddisfare gli appetiti sessuali dei soldati, che dovranno renderle gravide per dare vita ai figli alla patria, i primi bambini nati nelle isole riconquistate. La famiglia di Jacinto è composta dal fratello Leopoldo, facente parte della Giunta e ideatore del piano, dalla madre psicologa, che predilige il fratello a Jacinto, dal padre, macellaio, il cui carattere stride con quello del figlio vegetariano, suo bersaglio prediletto. Su questi elementi si fonda una narrazione piena di eventi imprevedibili, con una scrittura densa, fluida, implacabile. -
Poesie (1970-1983)
Salvatore Toma nasce l'11 maggio 1951 a Maglie, in provincia di Lecce. Inizia a scrivere fin da giovanissimo, pubblicando le sue prime raccolte, da tempo introvabili, presso case editrici minori. Negli anni Ottanta la sua poesia inizia a circolare presso un pubblico più esteso grazie all'interessamento di Maria Corti, che dopo averne promosso la pubblicazione su «Alfabeta», curerà l'antologia Canzoniere della morte, uscita postuma nel 1999, divenendo rapidamente un caso letterario. Muore a trentacinque anni, il 17 marzo del 1987, dopo un breve ricovero presso l'ospedale di Gagliano del Capo. «L'età in cui muoiono i grossi poeti» - scrisse il suo sodale Antonio L. Verri. Nel presente volume si raccolgono le sei opere poetiche edite in vita: Poesie. «Prime rondini» (1970), Ad esempio una vacanza (a Babi) (1972), Poesie scelte (1977), Un anno in sospeso (maggio 1977-luglio 1978) (1979), Ancóra un anno (1981), Forse ci siamo (1983). L'apparato critico che correda il testo si compone degli interventi di Benedetta Maria Ala, Lorenzo Antonazzo, Annalucia Cudazzo, Simone Giorgio, studiosi del Centro di Ricerca PENS-Poesia contemporanea e Nuove Scritture (Università del Salento). -
Mutomutas
Sono versi, quelli di Oronzo Liuzzi, dal forte impatto emotivo, che plasmano la varietà di forme di vita e di schemi delle relazioni tra gli uomini non solo dell'ultimo periodo della storia dell'umanità. Oronzo Liuzzi attraversa i momenti tossici delle durezze, sofferenze, tensioni e delle crudeltà che affliggono il destino dell'uomo. Come sostiene l'autore ""ogni giorno sopportiamo inutili spettacoli. Sedotti dal mercato incontrollabile e selvaggio, l'ipocrisia, la falsità e l'ingiustizia dominano e predominano la nostra epoca. Molti esseri umani periscono l'esplosione, ma la principale vittima è l'umanità. Il dialogo può far cambiare il modo di vivere dell'uomo su questa terra, la vita chiede giustizia."""" La speranza di cambiare radicalmente il nostro ritmo di vita, diventa soprattutto un esercizio di autogestione terapeutica e di responsabilità individuale, per una continua conquista solitaria dell'essere. Dalle buie profondità dell'oceano Oronzo Liuzzi nuota per risalire verso la luce."" -
Un abbraccio sospeso
L'incontro di Gloria e Luca avviene per caso, quando un banale imprevisto diviene il pretesto per approfondire una conoscenza. Ciò che avviene giorno dopo giorno è la costruzione di un'amicizia che diviene sempre più salda. Gloria vive una storia difficile con Michele, e trova sostegno nelle email e nei messaggi che scambia con Luca, con cui finisce per raccontarsi, giorno dopo giorno. Si tratterà di un incontro che cambierà le loro esistenze. Chat, squilli, notifiche, messaggi, la realtà di una vita virtuale affianca la quotidianità di Gloria, tra gli studi universitari a Milano e l'amata città di Castro, che la attende in ognuno dei ritorni in questo romanzo dove - come scrive Chiara Armillis nella sua postfazione - ""Lo stile semplice ed etereo, rende la lettura immediata e scorrevole, la scrittura depurata da virtuosismi e sovrastrutture è una Prosa viva ed elegante, dal taglio intenso e deciso, dal movimento elastico, dalla cadenza delicata e ordinata, capace di destare l'entusiasmo del Lettore e di scatenare la voglia di Leggere e Ri-leggere""""."" -
Poesie che la guerra ha dimenticato in tasca al poeta. Biografia poetica. Testo arabo a fronte
Jan Dost compone in questo libro, compatto per temi e forme, un diario esistenziale di acuta valenza poetica, nel suo farsi 'altro' da sé, nel suo trasformarsi da privato in denuncia e condanna: la voce del poeta forse non ha, malgrado la potenza delle sue parole che si incidono nell'animo di chi legge, altro scopo che quello - lamento e sfogo, slancio di passione. Ma quanto sollievo possono dare le semplici parole del poeta che si guarda intorno (e dentro) smarrito e cerca 'compagni al duolo', uomini desiderosi come lui di pace e fratellanza. La lezione della poesia non può che essere quel che è: parola che comunica e si comunica, messaggio che cerca e trova, esperienza che si fa conoscenza partecipata. Anche gli oggetti parlano, si confessano nella loro fragilità di impotenza, che diventa paradossalmente vita nuova offerta a chi guardandoli sappia coglierne il riflesso, l'ombra di ciò che sono o almeno furono: un orologio, una bicicletta, una porta, una finestra, un tetto, elementi di un paesaggio/ambiente che vivono ormai soltanto in queste parole, conservate per parlare di un tempo in cui vivevano davvero poiché erano parte della vita umana di chi li viveva e ne aveva parte. -
Gli zoccoli sul piatto
Due eventi di sangue sconvolgono i giorni che precedono il Palio a Siena, dal 29 giugno al 3 luglio. Achille, il migliore tra i cavalli scelto per correre il Palio muore in uno strano incidente, durante la prima prova. Il secondo evento sarà ancora più terribile. Su entrambi indagherà il commissario Luca Martini, coadiuvato dal fedele ispettore Guido e dalla dottoressa Teresa Suma, sostituto procuratore. Il commissario Martini, grazie al suo intuito e anche all'aiuto provvidenziale dei suoi amici ""esperti"""" di cose senesi, passate e presenti, cercherà di fare luce nella costellazione di indizi e piste da seguire, tra le ingerenze di massoneria e servizi segreti, in una girandola in cui i """"poteri forti"""" si mescoleranno ai fatti criminosi della provincia. """"Gli zoccoli sul piatto"""" unisce i pregi di un ritmo incalzante nel racconto ai modi informali, ma efficaci, di Luca Martini, portando sulla scena, per il lettore, un nuovo commissario."" -
Emozioni in circolo
"Fernanda Filippo - scrive Giusy Agrosì - compie un'operazione di svestizione completa, lasciandosi leggere fin dentro l'intimo suo, senza ritrosie. [..] La scrittura caratterizzata da un'architettura semplice e intellegibile, ci consente di muoverci fra le varie stanze della sua Anima e di non sentirci mai fuori contesto. [..] La capacità di comunicare profondamente le proprie emozioni consente alla Filippo di entrare nel dolore e nella rabbia del lettore. Ella si sottopone per prima a questa azione di scavo continuo, senza limitazioni e si mostra forte nella sua apparente debolezza [..] Se l'approccio iniziale consente di rilevare un linguaggio semplice ed immediato, il significato del testo poetico costringe contemporaneamente ad una interpretazione decisamente più profonda, in cui il flusso di coscienza cattura la comprensione e la complicità del lettore. [..] La Filippo si interroga sulla presenza della Poesia e sul ruolo del Poeta. [..] La sua poesia delinea in maniera equilibrata l'approccio necessario a comprendere il rapporto con se stessi e con gli altri, per contribuire alla costruzione di un mondo in cui si possano conciliare le libertà individuali nel rispetto reciproco.""""" -
Fiato minimo
"La vita, l'amore e la morte cucite come un drappo col filo della malinconia. Una malinconia che avanza e torna indietro e col suo moto inquieto, cadenzato, circolare, cerca in ogni lingua un po' di asilo per narrarsi. Per dire di sé in ogni intimo parlare. Sei canti per dare fiato e fuoco all'esistenza, per uscire dal limine sospeso del silenzio e decidere di nascere e abitare il tempo. Sei canti roventi di passione per venire al mondo, a piedi scalzi, con le bianche vesti del perdono e attraversare, contro luna e contro vento, il sogno trasformativo dell'amore e volgere, infine, lo sguardo al tempo del commiato, soli, a bordo di una panca e di un bastone. Canti come una liturgia di un rito che prova a unificarsi, assemblando sepolcri, albatri e fossili scampati al furore buio della tempesta. Ciò che si compone in queste pagine, sul dorso di un fiato minimo, è un urlo di gratitudine che si ripete come la litania di un Kyrie Eleison. L'Autrice canta a squarciagola la sua lode alla Vita, canta come un kyrie il suo perdono."""" (Annalisa Montinaro)" -
I giorni dell'ombra. Diario degli occhi disarmanti
Alessandro Errico, nella sua prefazione a ""I giorni dell'ombra. Diario degli occhi disarmanti"""", la raccolta di versi di Luca Imperiale, scrive: «La lingua si concede un salto temporale e dalle cesellature antiche si tuffa nel presente coi suoi scrostati confini, le sue mani rugose e i suoi cieli non limpidi. Sillabe che sfogliano pagine in un farsi discorsivo di parole ora lisce come schiaffi, ora ruvide come carezze. Squarci di luce improvvisa nel dominio del buio, come flash a fotografare la fuga di un istante, il respiro evaso dall'apnea mentale. Una scrittura che prende in prestito gli oggetti della consuetudine cercando di elevarli al tono del canto alato, far ascendere la quotidianità di tutti a registro alto, dar voce alla materia per incastonarla nella versificazione che dà vita e dignità alle cose talmente familiari da apparire inutili, ripetitive, noiose.». Nel volume, insieme alla prefazione menzionata, sono presenti gli interventi di Valentina Murrieri, Valerio Capasa, Marcello Buttazzo. L'illustrazione di copertina è opera dell'artista Fabio De Donno."" -
Vite di C'era. L'invisibile nell'impercettibile
E se Diabete di Tipo 1, Alzheimer, Neoplasia, Schizofrenia, Fibrosi Polmonare, Depressione, Cardiomiopatia, venissero raccontate tramite le emozioni? In questo libro si aiuta a meditare sulle dinamiche sociali e sull'intramontabilità delle vicissitudini umane, in sei racconti che presentano sentimenti forti tramite la polisensorialità di immagini e suoni, immergendo il lettore in una realtà che appartiene a tutti noi. Sei storie di reazioni, riflessioni, ricordi, speranze che raccontano la convivenza con la cronicità di una patologia, per valutare nuove prospettive, lasciare un'impronta. Nepente, infermiere protagonista dei saggi narrativi, instaura un rapporto unico con l'assistito, finché un colpo di scena lo assorbirà nella sua trama con un'esperienza inattesa che muterà il suo modo di scrivere, interpretare e pensare, in un orizzonte inedito. Lo schema di riferimento per la costruzione delle descrizioni è basato sull'originale approccio del Nursing Narrativo, differente dalla classica impostazione e dai particolari strutturali del saggio poiché l'articolazione delle narrazioni deriva da ciò che emerge dai soggetti. -
Io, Ulisse
"Per tutta la vita, sono balzato da un'avventura all'altra, senza fermarmi mai. Sempre in movimento, sempre in azione, sempre pronto a sperimentare. Piroette, capriole, giravolte. Ecco com'ero: un fascio di muscoli pronti a guizzare. E la mia mente cercava continue novità, per terra e per mare."""" Età di lettura: da 10 anni." -
Il mio amico don Chisciotte
Felipe ha dieci anni ed è magrolino, ma invece di far crescere i muscoli impiega il suo tempo a leggere libri. Un giorno parte, per un incarico, con il suo asino Pepe. Sulla riva di un ruscello incontra un anziano e bizzarro cavaliere, che crede di essere fortissimo. Così l'immaginazione sfrenata di don Chisciotte incontra la passione per il ragionamento del bambino e un'amicizia improbabile diventa possibile. Due mondi diversi finiranno per mescolarsi trasformando il cammino dei due protagonisti in una fantastica avventura. Età di lettura: da 8 anni. -
Tutti amici. Ediz. a colori. Con Poster
Una classe di scuola elementare raccoglie a caso tanti bambini, ognuno con il suo carattere, le sue virtù e i suoi difetti. Per cinque lunghi anni devono condividere lo studio, il gioco, le difficoltà e le conquiste. Per farlo devono imparare a essere amici, anche se certe volte essere amici non è facile. Anzi, Edoardo pensa che essere amico di tutti non sia proprio possibile. Una foto di gruppo per vivere una giornata con gli alunni di questa simpatica classe. Età di lettura: da 7 anni. -
L' altra meta di Yusuf
Tre storie sulla criminalità organizzata tratte da episodi poco noti al grande pubblico. Un modo per fare chiarezza sulle dinamiche mafiose. Perché occorre raccontare il brutto per averne memoria e trasformarlo in bello. Età di lettura: da 10 anni.