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L' Asinara (rist. anast. 1974)
"Lo scritto - che raccoglie in un unico volume le notizie sparse qua e là in una estesissima letteratura - vuol, in chi lo legge, se non trasfondere i miei sentimenti, almeno sollecitare un qualche interesse; se raggiungerò questo scopo, mi parrà men greve la riconoscenza che io debbo a quest'isola tanto generosa, e potrò ritenermi pago della mia fatica""""." -
«Sono solo un vestito seduto su una sedia?»
Queste bellissime vignette disegnate da Tullio Meloni vengono finalmente pubblicate ed offerte al vasto pubblico, dopo che Pier Giorgio Caselli le ha viste nascere e le ha spesso usate in incontri e in ritiri di meditazione. L'idea nasce dal fatto che secondo il pensiero di Caselli ogni autentico insegnamento spirituale non solo deve essere leggero, ma soprattutto deve essere alleggerente. Ovvero deve alleggerire la nostra anima da tutto quello che crediamo di sapere su Dio, sull'Illuminazione, sulla Verità... e anche da quello che crediamo di essere: la nostra storia personale, le nostre esperienze (incluse quelle ""spirituali""""), le nostre idee e anche le cose più belle che abbiamo fatto. È allora che il divino in noi emerge. Emerge da sé, senza un nostro sforzo, una nostra intuizione e senza il bisogno di """"sentirci speciali"""". Con la leggerezza accade uno spontaneo, meraviglioso """"mollare la presa"""": che non viene dall'infischiarcene di tutto e di tutti, no. Viene dal superamento della paura. Quella paura che spinge al bisogno di controllare ogni cosa. Che ci illude che saremo felici quando finalmente accadrà proprio quello che vorremmo accadesse. Il grande Gauthama il Buddha ha insegnato, con parole meravigliosamente profonde, che se riuscissimo ad ottenere ognuna delle cose che il nostro ego ha desiderato e desidera, non saremmo comunque felici. Saremmo solo appagati. Non è bellissimo? Queste """"gioiose illustrazioni"""" ci aiutano a riflettere sorridendo."" -
In vino veritas. Storia della Sella&Mosca di Alghero
La presenza della Sella&Mosca, a partire dalla fine del 1800, ha costituito per il territorio di Alghero, una importante realtà socio-economica, nonché una grande opportunità, per la comunità locale che, in un rapporto osmotico, si è identificata come parte integrante della sua storia e dei suoi successi. Presentazione di Nino Calò. -
Voglia d'amare. Ediz. illustrata
Parlare di poesia, in questo tempo che pare aver fatto del freddo pragmatismo il suo imperativo categorico, risulta esercizio assai complicato. Scriverne lo è ancora di più. Il contrasto che intercorre tra la poesia, che è capacità di cogliere un particolare momento del proprio vissuto e renderlo noto ad altri, attraverso l'uso sapiente di parole che donano emozioni, oggigiorno potrebbe sembrare addirittura un atto eroico. E questo il poeta lo sa bene. Sa bene, infatti, che offrire ad un pubblico i propri sentimenti, le proprie emozioni, quello che alberga nella profondità della propria anima, è come spogliarsi di ogni difesa e, senza alcuna intermediazione, esporsi al giudizio. ""Voglia d'Amare"""", la seconda silloge poetica di Franco Ledda, quel giudizio lo dovrà necessariamente affrontare, ma non potrà che essere lusinghiero. La nuova raccolta giunge a poco più di un anno di distanza dalla precedente, intitolata """"Parole d'Amore"""" – anch'essa edita da Carlo Delfino e arricchita dalle immagini di Giuseppe Bosich – nella quale, Ledda, ha toccato il tema dell'amore con la delicatezza di chi lo sa coltivare. Amore verso la compagna di vita, verso i figli, verso la natura e il creato. Ma è in """"Voglia di Amare"""" che il registro della narrazione poetica cambia e si eleva, evidenziando, in tutte le liriche che compongono la raccolta, pienezza nel verso e una raggiunta maturità. In """"Voglia d'Amare"""" la forza del sentimento si fa più pressante, assume i contorni di una sofferenza interiore, comune a molti poeti: l'amore anelato, sognato, accarezzato e vissuto pienamente, rischia di divenire """"quotidianità"""", e perdere quindi la sua magia, la sua unicità. Ed è grazie a quella condizione di sofferenza interiore che il poeta riesce ad immergere il suo sguardo nelle profondità dell'anima, dove sa che c'è il suo mondo. Lì i suoi sentimenti si sublimano e si fortificano. Ed è lì che Egli indaga andando alla ricerca di quella magia, unica e irripetibile, capace di fargli ritrovare la bellezza e la completezza del sentimento amoroso. Le poesie di Franco Ledda arrivano dritte al cuore, fanno riflettere, aiutano a guardare il mondo che ci circonda con occhi ben disposti e pieni di speranza, certi che, finché qualcuno scriverà di poesia, non tutto sarà perduto. """"Voglia d'Amare"""" acquista ulteriore forza con le immagini del pittore Giuseppe Bosich. La passione contenuta in ogni lirica viene frantumata e riaggregata in un'apoteosi di forme e di colori capaci di dare, se possibile, maggiore vigore al messaggio che esprime."" -
Recluso! ...ma non colpevole. La mia vita dentro. Memorie e racconti di un direttore di carcere
Dirigere un carcere non è una passeggiata. Soprattutto se al suo interno i detenuti sono considerati mafiosi ""di grosso calibro"""" o picciotti con curriculum da killer, camorristi, brigatisti rossi, narcotrafficanti o terroristi. Dentro un carcere però non ci sono solo i detenuti. Ci sono i poliziotti penitenziari, gli impiegati amministrativi, gli educatori, i medici, gli psicologi, il bar, la mensa, i fornitori esterni e tanto altro ancora. È come stare dentro una città. Tutto si muove quotidianamente in maniera continua e costante. Gianfranco Pala è stato direttore in diversi carceri per trent'anni e ha vissuto recluso. Ma non colpevole. È stato un servitore dello Stato, uno dei pochi, se non l'unico, in Italia, ad aver contribuito alla chiusura di due carceri importanti tra cui il Carcere dell'Asinara. Nel libro puoi cogliere episodi e memorie raccontati con naturalezza da un direttore di carcere onesto ma anche autocritico che ha sempre dato valore alle persone. Una memoria storica di chi ha avuto grandi responsabilità e un carico di lavoro importante. Una narrazione vera di chi ha conosciuto personaggi di spessore."" -
Ruches
Ruches, ""croci"""" in sardo, è la descrizione più o meno reale di diversi personaggi incontrati in più di 40 anni di lavoro nella sanità sarda; persone che hanno, in vario modo, influenzato la professionalità e la personalità dell'autore: compagni di lavoro, infermieri e medici, personale ausiliario, preti e suore, primari e, non ultimi, pazienti incontrati in diverse realtà dell'isola negli anni Ottanta del secolo scorso. Trastalai, la località di riferimento di quasi tutti i racconti, non è inventata, se non nel nome, così come i profili disegnati traggono origine da persone realmente esistite. Emergono, in particolare, i ritratti di un ex partigiano, dei dirigenti dei servizi, di pazienti conosciuti in un ospizio, dei degenti della psichiatria, di una suora che nasconde una primula rossa del banditismo sardo. Ricordi mai sopiti. Il taglio descrittivo si pone a metà strada fra il drammatico e l'ironico con numerosi richiami alla lingua sarda nuorese."" -
Una piccola biblioteca. Ediz. illustrata
Una biblioteca con i libri nuovi può sembrare poco utile. Nonostante i tentativi del suo devoto bibliotecario le cose si mettono male, ma l'arrivo di un unico lettore può cambiare le cose. La breve storia di una Biblioteca, dei suoi libri, di un bibliotecario, di un lettore e delle opportunità che la Vita ci sussurra. ""Una Voce che tutti i bibliotecari devono ascoltare. Un'ispirazione indispensabile a tutti coloro che amano i libri""""."" -
Partigiani con le fiamme gialle
La storia della Guardia di Finanza è costellata di figure eroiche che hanno scritto pagine davvero memorabili, prodigandosi per il bene del Paese. La generosità di questi ""Eroi senza nome"""" si è concretizzata durante il periodo dell'occupazione nazi-fascista, allorquando il Paese fu travagliato da una guerra civile culminata con il ritorno della Libertà il 25 aprile 1945. Ebbene, fra i tanti Eroici Finanzieri che si diedero alla Resistenza, moltissimi furono i sardi: uomini dalla dura tempra, che seppero combattere, spesso sino all'estremo sacrificio. Alcuni di loro finirono nei lager tedeschi e ci morirono; altri, avendo aderito al Movimento di Liberazione Nazionale, si prodigarono per salvare i profughi ebrei ricevendo Medaglie d'Oro alla Memoria e persino quella israeliana di """"Giusto tra le Nazioni"""" mentre, purtroppo, alla maggioranza dei militari nessun riconoscimento fu conferito. Il libro rende onore alle figure che la bellissima Isola del Mediterraneo offrì al Paese, delle quali la storia aveva perso traccia, nella consapevolezza che esse sono tanti piccoli """"tasselli"""" senza i quali il mosaico che illustra la Storia del Corpo non potrebbe mai essere completato."" -
Paolino e Guendalina
"Quella mattina Paolino si svegliò presto. La giornata prometteva bene e il cucciolo, dopo essersi stiracchiato, scese dall'albero e si incamminò sperando in una nuova avventura…"""". Età di lettura: da 4 anni." -
Paolino e le formiche. Ediz. illustrata
"Quella mattina Paolino si svegliò presto. La giornata prometteva bene e il cucciolo, dopo essersi stiracchiato, scese dall'albero e si incamminò sperando in una nuova avventura…"""". Età di lettura: da 4 anni." -
Sardinia Sacra. Seu de episcopis Sardis historia
La pubblicazione in edizione anastatica del prezioso volume ""Sardinia Sacra seu de episcopis sardis historia"""", edito a Roma nel 1758 dal conventuale Felice Antonio Mattei, offre occasione agli studiosi per approfondire la conoscenza della storia della Chiesa sarda e di aspetti importanti della società isolana su un vasto arco di tempo. L'opera, complessa per la vastità della materia trattata, costituisce un corpus di dati ricco e originale, frutto degli studi giovanili del Mattei che dimostra di conoscere quanto di meglio poteva offrire la storiografia del tempo, utilizzando bibliografia e fonti documentarie con criterio metodologico rigoroso. Per questo suo lavoro lo storico poté far tesoro degli studi di scrittori celebri che lo hanno preceduto tra i quali Baronio, Muratori, Mabillon, Martene e Durand, Wadding, Mittarelli, Costadoni."" -
1802. La rivoluzione che non ci fu. Lo sbarco di Sanna Corda e Cilocco sul litorale di Isola Rossa, Vignola e Longosardo
In tutti i libri di storia sarda c'è traccia degli avvenimenti in Gallura nel 1802. Un tentativo rivoluzionario fallito nel sangue. Ciascuno di questi autori, in modo sintetico o particolareggiato, narra di queste vicende con trasporto, sia esso dettato dall'idea di ""sardità"""" che l'autore ha maturato in sé, sia quando si esprime a favore del governo del tempo. In ogni caso nessuno (o quasi) pronuncia un lamento per le vittime innocenti, coinvolte in un'avventura più grande di loro e, soprattutto, senza avere la coscienza della portata delle proprie azioni. Per i sostenitori della """"nazione sarda"""" tutto si ammanta di eroismo; per i difensori del potere costituito non si tratta che di avventurieri e ribelli locali; per quanti si collocano in uno spazio di netralità assettica gli avvenimenti in Gallura del 1802 vengono considerati con troppa sufficienza e mai con un'effettiva analisi del territorio e delle condizioni del popolo. Una storia, quindi, monca e mai esaustiva, per non dire di parte. Ecco, questo libro rovescia questa impostazione e, attraverso l'analisi dei documenti d'archivio, ricostruisce i fatti del 1802 avvalendosi di una critica serrata, dimostrando in questo modo lo spazio minimo possibile da concedere agli """"eroi"""", non sempre adamantini, e la considerazione dovuta a quanti, senza troppi clamori, sono stati vittime di progetti che si collocavano ben al di là della loro portata. In mezzo, la dura legge della """"conservazione del potere""""."" -
Vernaccia di Oristano
La Vernaccia classica ha da sempre rappresentato nel panorama enologico internazionale il vino più importante dell'isola. Il simbolo enologico di una terra posta al centro del Mediterraneo, baciata dal sole e particolarmente vocata alla viticoltura. Possiede delle particolarità qualitative originali che lo differenziano dalla gran parte di tutti gli altri vini bianchi: è un vino da dessert secco, altamente alcolico, ottenuto senza aggiunta di alcol etilico; il suo affinamento avviene grazie alla mirabile azione e metabolismo di particolari lieviti che, affiorando in superficie a fine fermentazione, formano un velo (flor). È un vino legato strettamente alla storia e alla cultura del territorio oristanese che lo ha generato. -
Storie e testimonianze di vita barbaricina. Sa paraula e sos libros. Vol. 1
Nel volume sostengono la narrazione fatti e personaggi comuni a molti paesi della Sardegna dell'interno. Queste storie sono popolate di preti e altra gente devota, di abigei e grassatori, molti iscritti nei libri di giustizia e pochi, pochissimi incensurati. È il mondo delle accabatòras e delle fattucchiere, di matriarche e prefiche, di pastori e tzeracos. E feste e canti e balli a Babbu Mannu e a S'Annossata. Uno dei motivi ricorrenti sono le lampade votive perennemente accese nei Santuari. -
Nel mondo mediterraneo. Spiriti e dei nella Sardegna preistorica. Ediz. illustrata
Il libro che Giorgio Murru, appassionato direttore del Menhir Museum di Laconi, dedica alle testimonianze della Sardegna preistorica nei secoli che precedettero la fioritura della civiltà nuragica, dunque dei Sardi prima degli antichi Sardi, ci guida nell'album di famiglia, portandoci per mano attraverso la favolosa galleria d'immagini di Nicola Castangia, un altro che da anni scava e studia la sua isola con gli occhi curiosi e incantati di un bambino rivolto a scoprire sempre nuovi tesori e a documentarli in soggettiva con la pretesa obiettività dell'indagine iconografica. Così l'archeologo e il fotografo ci portano nel loro viaggio condividendo tutto, ricerche, emozioni, intuizioni, fatiche e, prima di tutto, un grande desiderio di mostrare e far comprendere la Sardegna nella sua intimità, quella che non basta vedere ma occorre percepire. -
Fiore di giugno
Gabriele è un giovane agronomo che vive e lavora alle Canarie assieme alla sua compagna Inés. È impiegato come ingegnere del territorio per una rinomata impresa di Madrid che appalta grandi opere. Nel fiore dei suoi trent'anni affronta la vita in maniera entusiastica, colmo di prospettive future. Il libro racconta, in un parallelo tra la sua vita e quella di suo fratello, gli ultimi sei mesi della sua rutilante avventura e l'incalzare degli avvenimenti che fecero seguito alla sua prematura scomparsa. Una storia come tante altre ne succedono ma unica nel suo genere, così come lo è ognuno di noi nel suo passaggio su questa terra. -
Oh, si che mi ricordo
Una grande storia d'amore e di passione che la morte non cancella. La narrazione si svolge nello sfondo sociale degli anni Settanta-Ottanta, con i movimenti giovanili studenteschi e il movimento femminista che dai primi anni Settanta ha una crescita molto forte. Una generazione in pieno cambiamento, con relazioni difficili e intriganti: amicizie, amori, convivenze, vita da single, matrimoni, separazioni. -
Figure e tradizioni del nuorese. Sa paraula e sos libros. Vol. 2
Come le pagine di un diario. Continua la narrazione del mondo magico, luoghi e persone che hanno tutti nomi significativi. Ziu Monzu che fa le parti di una pecora rubata con il rosario in mano. Pede 'e Voe viene riportato ucciso in paese sopra un carro coperto di frasche. Missu 'e Deu è uno dei tanti poveri di spirito però intoccabile perché mandato da Dio. Uno spazio particolare se lo ritaglia tzia Grimenta, attittatòra ufficiale dei morti in guerra. In appendice una raccolta di muttos. -
Antonio Gramsci. La vita e il pensiero. Vol. 2
Il presente lavoro, figlio del Concorso internazionale a fumetti “Antonio Gramsci: la vita e il pensiero”, bandito dal Comune di Ghilarza nel 2016, intende valorizzare, utilizzando le peculiarità stilistiche e narrative del medium fumettistico – peraltro molto amato dal grande Ghilarzese – la straordinaria personalità di Antonio Gramsci (Ales 1891 – Roma 1937) ripercorrendone la tormentata esistenza: dagli affetti familiari all’impegno politico, dalla questione linguistica a quella operaia, dalla Sardegna fino alle grandi metropoli europee; argomenti spesso non raccontati o confinati in lavori accademici di difficile accesso. -
L' amazzone di Nulvi
Sardegna, prima metà del Settecento fase di passaggio dal dominio spagnolo a quello dei Savoia. Un cambiamento politico, economico e culturale che sconvolse profondamente una terra già difficile, devastata da carestie cicliche e dalla malaria, ancorata a un sistema politico ed economico di tipo feudale, con un ambiente culturale quasi arcaico nel quale il bigottismo religioso si mescolava a tradizioni pagane, a culti e credenze animiste. In questo contesto nacque e visse Lucia Delitala, nobildonna ricca e potente di Nulvi che ad un certo punto della sua vita decise di lasciare il suo agiato mondo nobiliare per ""darsi alla macchia"""" e mettersi a capo di un gruppo di banditi che guidò in imboscate e attentati contro le truppe piemontesi. Il racconto, che attinge da documenti storici le informazioni sugli avvenimenti fondamentali, cerca di ricostruire, in modo romanzato ma verosimile, gli eventi della vita della nobildonna, di ricreare l'atmosfera sociale e culturale in cui essi si svolsero, di scoprire i motivi che la portarono a maturare la scelta che la rese famosa e ammirata in tutta l'Anglona e in buona parte della Sardegna.""