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Dalla parte dei più deboli. Il filo rosso della riflessione politica di Simon Weil
"Perché parlare di Simone Weil oggi. Sono trascorsi più di settant'anni dalla morte di questa giovane e coraggiosa filosofa francese, stroncata a soli 34 anni dopo una vita breve ma intensissima, trascorsa tutta all'insegna della lotta contro ogni forma di violenza e di sopraffazione, di sfruttamento nel mondo del lavoro, di discriminazione sociale e razziale, di potere costituito. A muoverla, a spingerla ad esporsi in prima persona, fisicamente e psicologicamente, attraverso i suoi scritti e le sue azioni spesso ribelli, anticonformiste, temerarie era una cosa soltanto: l'indignazione, genuina, autentica, quasi istintiva nei confronti di qualsiasi abuso venisse perpetrato da parte dei più forti nei confronti dei più deboli, di chi non ha la capacità, la forza, gli strumenti per difendersi, di chi vede quotidianamente calpestati i diritti più elementari: al lavoro, alla casa, alla dignità. Basta questo aspetto per capire l'importanza e l'attualità del pensiero di Simone Weil: oggi più che mai viviamo (come avrebbe scritto un'altra filosofa del Novecento, Hannah Arendt) in """"tempi bui"""", tempi di crisi economica in cui la crisi economica scatena, oggi come in passato, crisi sociali, razzismo, xenofobia, discriminazione, rifiuto dell'altro come essere umano, pericoloso preludio di ogni forma di fascismo. Oggi più che mai viviamo questo clima di sospetto e di paura, di limiti e di barriere, di muri e di violenza; e oggi, più che mai, non ne siamo pienamente consapevoli. Rileggere Simone Weil oggi significa allora recuperare un po' del suo coraggio di esporsi apertamente, pubblicamente, nella sua lotta per un mondo più vivibile, tollerante e dignitoso, un mondo che possa dirsi realmente umano."""" (Angela Chiaino)" -
L'essere persona
Una lucida analisi del personalismo nelle sue applicazioni politiche. Intorno a Maritain. -
Il problema mente-corpo e i neuroni specchio
Il tema di cui tratta questo libro è di grande attualità: le ricerche nel settore delle neuroscienze e dell'IA (Intelligenza Artificiale) sono la frontiera degli studi in cui scienza, tecnologia e filosofia si incontrano. Il volume ha una carattere divulgativo e, come sottolinea Edoardo Boncinelli nella prefazione, offre una rara sintesi dello stadio attuale della ricerca, chiarendone anche - soprattutto sul tema dei neuroni specchio - le implicazioni filosofiche. -
I precetti della dea. Non essere e contraddizione in Parmenide di Elea
Non essere e contraddizione: sono queste Le linee guide deLLo studio di Galgano, che si presenta come un'indagine dettagliata del ""non essere"""" nel """"Poema"""" di Parmenide. L'autore privilegia l'analisi puramente filosofica, senza con questo dimenticare il contesto filologico e storico dell'opera parmenidea. Con l'adozione di misure metodologiche ad hoc, la nozione di non essere viene isolata e resa autonoma rispetto alla problematica dell'essere. Ne deriva un Parmenide osservatore del comportamento della mente umana, un autentico psicologo - uno dei primi della storia del pensiero occidentale - capace di spingere la sua riflessione all'estremo, fino alla negazione della totalità delle cose. Parmenide perviene così ad elaborare un metodo di indagine secondo tre direttive, i tre precetti della Dea. atti a scoprire le caratteristiche dell'ente cosmologico, l'""""eon"""". Prefazione di Thomas M. Robinson."" -
Un universo aperto
Il volume studia la cosmologia di Parmenide da un punto di vista rigorosamente tecnico-scientifico, giungendo a conclusioni originali, fondate sull'analisi dei testi. -
L'infernalità crudele. Benvenuto Cellini e il sacco di Roma del 1527
"Nella Vita di Benvenuto Cellini, ampia caratterizzazione narrativa assume la descrizione degli eventi bellici del 1527, annus horribilis del """"sacco"""" di Roma. Il presente saggio non si pone come obiettivi né una trattazione specifica su Cellini e sulle sue opere, né una analisi storica sul """"sacco"""" di Roma, di cui per entrambi tuttavia si delineano i tratti principali, ma si muove nell'ottica di collocare la vicenda personale dell'autore, impiantata su dati storici reali, su un piano più squisitamente letterario, mettendo in luce, ove possibile, piani narrativi diversi e interconnessi tra loro. La sezione della Vita dedicata al «gran sacco», infatti, nelle cui vicende Cellini operò in modo diretto, e che costituisce uno dei nuclei narrativi più felici dell'opera, rappresenta il terreno più consono per analizzare l'epocale passaggio da una narrazione macrostorica degli eventi generali ad una visione più decisamente microstorica; i grandi avvenimenti della storia sembrano infatti ivi confluire e confondersi in una dimensione intima e privata dell'esistenza, in cui tali fatti trovano compiuta e totale realizzazione."""" (Dall'Introduzione)" -
Umberto Eco. Una nuova idea di cultura
Il volume ricostruisce la produzione filosofica e letteraria di Eco, studiando tutte le fasi della sua vita, dalla formazione agli anni della maturità e del successo letterario. Particolare attenzione è rivolta allo sviluppo della sua personalità, nelle singole attività professionali di cui è stato al centro: docente universitario di riferimento per l’area degli studi sulla comunicazione (a livello internazionale), intellettuale impegnato con costanza, per anni, con interventi sulla stampa periodica, studioso di semiologia e di filosofia, scrittore di successo. Neri riserva particolare attenzione alla ricostruzione dell’ambiente culturale italiano della seconda metà del Novecento. -
Migrazioni. Responsabilità della filosofia e sfide globali
Il volume raccoglie i testi del Congresso della Società Filosofica Italiana del 2016, dedicato al tema delle migrazioni. I testi presentati sono una testimonianza delle modalità con cui la filosofia può dare un contributo alle gravi questioni del nostro tempo. -
Dunque padre, si può andare in paradiso anche prima di morire?
L'Eros annulla la volontà? Opera di narrativa, ma di argomento filosofico, mette in scena una vicenda caratterizzata da forti e contrastanti passioni, soprattutto erotiche ma non solo, sul modello della grande narrativa ottocentesca a cui allude l'immagine in copertina. -
Emmanuel Levinas e una nuova idea di etica. Uscire dal conformismo etico, aprire un varco verso il «Prima della legge»
In etica Lévinas apre un varco verso il ""prima della Legge"""". Che cosa c'è ancor prima che essa nasca? Non esiste un comando esteriore, nulla è imposto, per cui compare uno spazio di libertà etica. Libertà di approccio all'Altro, un principio da cui partire per abbracciare o rifiutare l'etica. Non siamo all'interno della Regola Aurea e nemmeno tra i principi morali cristiani, ma immersi in un ambito nel quale il soggetto, mosso dal Volto dell'Altro, costruisce la sua via etica che non originerà principi o leggi, ma solo adesione alla sofferenza del proprio """"dirimpettaio"""" che sta chiedendo aiuto, non a parole, ma con la sua muta sofferenza."" -
Sole sulla Vistola
"La Vistola scorreva maestosamente nel luminoso tramonto di quell'autunno del 1924..."""" Cracovia: il fascino della piccola città regale, la singolare fisionomia di Kazimierz, ai piedi del Wawel, separato e unito alla città da un ramo della Vistola, ora interrato, e da alterne vicende storiche, ma soprattutto sede di una civile convivenza tra Ebrei e Cristiani, comunità raccolte intorno ai propri simboli religiosi ma non in conflitto fra loro, anzi, in qualche circostanza, unite da intenti patriottici. Da qui l'idea di ambientare a Kazimierz, negli anni tra le due guerre mondiali, una storia familiare interreligiosa, partecipe della vita del quartiere e della città tutta." -
Pensare mondi tra realtà e immaginazione. Viaggi letterari in Italia e nelle culture del Mediterraneo
La letteratura italiana è nata molto prima che l’Italia acquisisse una dimensione politica unitaria, e si è sviluppata in dialogo con diverse culture mediterranee ed europee. Il volume ripercorre per epoche (dal Medioevo al Novecento) questo intreccio mostrando la ricchezza degli incontri e delle contaminazioni. Con una testimonianza di Antonio Debenedetti. -
Galla Placidia. Ostaggio. Regina dei Visigoti. Imperatrice d'Occidente
Le vicende della vita di Galla Placidia, nota al grande pubblico per il celebre Mausoleo a Ravenna, sono simili alla trama di un romanzo o di un film: nel corso di peregrinazioni lungo migliaia di chilometri (da Roma alla Calabria, poi verso la Francia e la Spagna) prigioniera dei Visigoti, si innamora del loro re, lo sposa e diviene la regina di questo popolo - lei, figlia di un imperatore romano. Pochi anni dopo diventa imperatrice e regge l'impero per anni. Vicende pubbliche e passioni, molto forti, private. Una trama da romanzo. Il volume è corredato da 30 ampie foto a colori. -
Il benessere salverà il mondo. Scienza e filosofia del vivere bene
Ecco il tema del volumetto: gli ingredienti del benessere e la ""regia"""" della mente. L'uomo è corpo, mente e capacità cognitive e il suo benessere richiede che queste componenti siano in armonia fra loro e con il mondo. I fattori che contribuiscono a determinare l'equilibrio del benessere sono: il cibo, l'acqua, la conoscenza, l'attività fisica, le relazioni sociali, l'ambiente, il lavoro e fondamentale è la """"regia"""" della mente. I nutrimenti citati sono tutti essenziali, ma cibo, acqua e conoscenza, lo sono di più. E se mangiare e bere permette al 'sistema uomo' di funzionare, la conoscenza è basilare per nutrire l'io cognitivo e per armonizzare fra loro il corpo, la mente e il mondo. L'essenzialità di questi tre nutrimenti è sancita nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (1948) dove si riconosce che l'accesso al cibo, all'acqua e alla cultura è un diritto di tutti gli uomini."" -
In cima alla scala. Nardone, Agamben, Foucault
La filosofia contemporanea può essere concretamente utile per l’uomo del XXI secolo? L’autore studia come tre studiosi a noi molto vicini possano offrire spunti di grande interesse per attrezzarci ad affrontare i temi caldi del nostro tempo: i cambiamenti climatici come le crisi economiche, e così via -
Il Creatore alla sbarra. Auschwitz e il problema del male
C'è stato chi Dio lo ha davvero chiamato in giudizio, istruendo un processo vero e proprio con tanto di capi d'accusa, giudice e difensore d'ufficio. Una storia di questo genere ci viene presentata da Elie Wiesel in un testo teatrale del 1979, ""Il processo di Shamgorod"""", in cui il premio Nobel ebreo, sopravvissuto ad Auschwitz e Buchenwald, racconta di un Dio che sta dietro i banchi degli imputati, gravato dal peso di accuse infamanti e prove - come si direbbe in ambito forense - schiaccianti e apparentemente inconfutabili. Molto probabilmente l'intento di inscenare un processo contro Dio, l'insolito proposito di chiamare a giudizio il divino, era già contenuto in una pagina del suo romanzo più letto e conosciuto, """"La notte"""", in cui il rantolo di un bambino agonizzante impiccato dai nazisti fa dire ad uno dei protagonisti che in quel frangente, di fronte a tanto dolore senza ragione, il Dio che molti invocavano e cercavano doveva essere considerato morto."" -
Filosofia in ascensore. Ediz. ampliata
Un professore di filosofia e altri inquilini di un condominio rimangono chiusi in ascensore e, prima che i tecnici riescano ad aprire le porte, nasce una piacevole conversazione filosofica, breve e brillante, capace di catturare l'attenzione di una vasta gamma di lettori, dal più dotto al più superficiale. La filosofia fa da specchio al carattere delle persone e alle loro convinzioni sulla vita e sul mondo. -
Poincaré e Bachelard. La rivoluzione dei modelli di razionalità
Filosofia e scienza nell'epoca delle rivoluzioni scientifiche: sotto il profilo della storiografia filosofica, questo libro tratta di due momenti dello sviluppo del pensiero occidentale rispettivamente precedenti e successivi alla comparsa della teoria della relatività. Le figure di Poincaré e di Bachelard sono descritte rispetto al loro tempo, e sono questi loro tempi, e non solo le loro figure, ad essere separati dalla comparsa della figura di Einstein (di cui Quaranta qui non esamina il pensiero filosofico: lo assume come terzo rispetto al focus del suo interesse, rappresentato da Poincaré e Bachelard). Sottotraccia, questo libro tratta quindi di una cosa diversa, indipendente dalle caratteristiche di quello che per ciascuno è il proprio tempo: il rapporto tra filosofia e scienza. Da qui l'interesse di queste pagine anche per chi non si occupa in modo specialistico dei due protagonisti. Da qui anche la scelta del sottotitolo del volume, perché a muoversi tra le due età storiche in cui sono vissuti Poincaré e Bachelard sono i modelli di razionalità e la nozione stessa di modello di razionalità. -
Altavilla. Ascesa e decadenza di una famiglia normanna
Avvincente come un romanzo, la storia degli Altavilla in Sicilia e nel Meridione d'Italia continua a colpire per la modernità delle scelte e la capacità politica. Passioni, amori, guerre, oro, immense ricchezze e, sullo sfondo, un Regno mediterraneo in cui Normanni, Arabi, Ebrei e Greci sono vissuti in armonia. Un'epoca, letteralmente, d'oro. Il racconto dell'ascesa e della decadenza degli Altavilla si snoda in queste pagine tra storia e romanzo. -
La ragazza del calendario
«Il Lettore respira subito, tra le pagine del mio romanzo, la presenza di un modo molto siciliano di ""sentire il Mondo"""" e ne coglie le sfaccettature. C'è, innanzitutto, Liborio Lazzaro, incarnazione di una Sicilia antica che viene dal Feudo ma che sa aprirsi ai tempi nuovi con prudenza e comprensione degli scenari che cambiano. Liborio è morto da tempo ma è una figura incombente che guida l'azione del nipote Filippo e incarna quasi le valenze di un Nume Tutelare. Filippo crede ciecamente nella famiglia, la difende con ogni mezzo e stravede per la figlia Eleonora. L'uomo è incarnazione di una """"cultura mafiosa"""" duttile, vive tra le maglie del Potere e sa che deve farsi Massone per aumentare la possibilità di essere regista occulto degli avvenimenti. La figlia Eleonora, da parte sua, rappresenta quasi un esempio di """"Sicilitudine esportata."""" Esercita la professione di avvocato a Milano, """"fonde"""" il cinismo palermitano con quello milanese, arricchisce e quasi costruisce una solitudine che finirà con l'avvolgerla. Dall'altra parte della """"barricata culturale"""" ci sta la famiglia Lo Nardo. Il padre avverte la vita:come lavoro e sacrificio, la madre Rosaria conosce la """"logica della sofferenza"""" e il figlio Bartolomeo viene sentito come un dono del Signore che la premia oltre i suoi meriti. I due coniugi, poi, sono legati da un vero amore, sopporteranno quasi in simbiosi le avversità e le loro morti, soprattutto se confrontate con quella di Filippo Lazzaro, avvengono nel segno di una dignità che sa farsi poesia. Due parole, infine, per Bartolomeo. Testa calda e tentato dal brigatismo rosso, si ritroverà in carcere per colpe non commesse ma, grazie anche all'incontro con Padre Lorenzo, supererà la difficile prova, maturerà in senso riformistico le sue convinzioni politiche e riuscirà a costruirsi una vita normale, accanto ad una donna che saprà come amarlo. Ho cercato di restituire la Sicilia a se stessa, evitando scorciatoie e unilateralismi e sfuggendo le """"tentazioni caricaturali"""" che certa facile letteratura potrebbe suggerire.» (Emilio Angelini)""