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Guerre ibride. I nuovi volti del conflitto
Nell'era della postmodernità il soggetto geopolitico che detiene il monopolio dell'uso della forza non necessariamente si identifica nello Stato quale massima organizzazione politica delle comunità. In una visione classica delle relazioni internazionali la guerra è certamente un atto politico, un modo per continuare le relazioni politiche con altri mezzi. Ma la guerra oggi, pur restando un atto politico, non è più interpretabile soltanto come confronto militare, bensì come impiego della violenza per finalità diffuse e non deterministicamente identificate in un obiettivo di semplice ed esclusivo potere militare. Prefazione di Fabio Mini. -
Stato di emergenza e dittatura. Lezioni da un remoto oscuro
All'atto della promulgazione del Decreto Legge del Presidente della Repubblica del 23 febbraio 2020 anche l'Italia, al pari di tutti gli Stati occidentali, è piombata nel cono d'ombra costituito dall'assunzione dello stato di emergenza come normale paradigma per l'attività di governo. Stato di emergenza e dittatura è il frutto rielaborato di un Corso universitario istituzionale di filosofia morale, necessariamente tenutosi a distanza. Mosso dalla necessità di sganciare categorie fondamentali in seno alle dimensioni politiche di vivere associato dalla riduzione mediatica, il testo vuole porre le basi per quello che è in fondo lo scopo principale del filosofare: la comprensione del reale e del contingente tramite una riflessione critica scientificamente fondata. Il tutto per mirare al cuore di interrogativi decisivi tanto per l'oggi quanto per il domani: si è definitivamente in un margine di profilo associativo ulteriore rispetto alla forma Stato Repubblica italiana? Si è, in altri termini, nel cuneo di una transizione di forma? -
La trilogia delle macchine. E altri racconti giovanili
"La Trilogia delle macchine"""" è una delle prime prove narrative di un giovanissimo Cesare Pavese. Novelle brevi, prose rapide e veloci; talvolta dei soffi sussurrati all'orecchio del lettore; altrove grida di protesta e di lotta, spasimi narrativi sull'inatteso sfondo della realtà urbana e industriale degli inizi del XX secolo. Le storie tratteggiate dal grande scrittore, appena ventenne, hanno in comune il senso di sospensione e inconcludenza. I personaggi lasciano attoniti, in bilico tra l'esaltazione, il titanismo e la costante, catartica idea del suicidio. Ne """"Trilogia delle macchine"""" e ne gli altri racconti giovanili, inclusi nel testo, ritroviamo i temi e gli """"stati d'animo"""" che saranno caratteristici dello scrittore maturo: il senso di inquietudine, lo scoramento esistenziale e l'inettitudine"""". Saggio introduttivo di Giusi Baldissone." -
Le seduzioni. Tre racconti
"Le Seduzioni"""" è una raccolta di tre racconti pubblicata da Mario Carli nel 1909. Riscoperta nella sezione Rari della Biblioteca Nazionale di Firenze, con questa edizione la primissima prova narrativa dell'intellettuale ardito viene riproposta dopo oltre un secolo. Un Carli appena ventenne si misura con il decadentismo francese e con l'estetismo di matrice dannunziana. Tre uomini: un prete; uno sprovveduto orfano di provincia e un contadino, completamente a digiuno di sesso e di erotismo, sono vittime delle malìe seduttive di tre donne inclini all'adescamento e al sensualismo. Pagine che rivelano il vigore di una prosa appassionata e visionaria, tra suggestioni erotiche e superomistiche. Saggio introduttivo di Barbara Meazzi." -
MuoverSi io.donnA. Il movimento come medicina
MuoverSi io.donnA è un breve vademecum di semplici esercizi per tutte le donne. Il volume illustra dei metodi pratici per prendersi cura del corpo e ritrovare il proprio benessere. Schede di esercizi da eseguire in autonomia e consapevolezza, disegni, informazioni e consigli aiuteranno le lettrici a ristabilire l'equilibrio psicofisico valorizzando la bellezza della natura femminile. -
L' alfier nero-Il pugno chiuso-Iberia-Il trapezio-Novelle
Quattro racconti di Arrigo Boito, dal sapore grottesco e orrido, schiudono paure inconsce e superstizioni collettive proprie del XIX secolo ma che inquietano ancora il nostro tempo. La novella ""L'alfier nero"""", considerata una delle le migliori opere di genere fantastico dell'Ottocento italiano, avvince il lettore con una cervellotica e luttuosa partita a scacchi tra un bianco americano e un uomo di colore, una sfida condotta sul sottile e simbolico filo degli odi di razza. Ne """"Il pugno chiuso"""" un usuraio ebreo sogna di ricevere in dono un fiorino d'oro, al risveglio non è più capace di aprire la mano nella quale è convinto sia custodita la preziosa moneta. Completano la raccolta la novella """"Iberia"""", storia chimerica ambientata in una Spagna ostile, fiabesca e senza tempo, e """"Il trapezio"""", nella quale il picaresco protagonista affronta una serie di avventure al seguito di un Circo itinerante. Saggio introduttivo di Mario Musella."" -
Scritti africani
Le pagine redatte da Rimbaud durante il periodo africano rivelano aspetti inediti della sua personalità. Con l'Europa Rimbaud abbandona la poesia per un nuovo linguaggio, una letteratura odeporica ed epistolare, tutta sua: resoconti pionieristici e reportages di viaggio, da ""inviato speciale"""", coi quali descrive le tradizioni, la cultura, i costumi dei popoli esplorati. E poi la corrispondenza: le lettere alla madre, alla sorella, agli amici, in cui le impressioni e le osservazioni personali danno il polso della sensibilità, dell'emotività, degli interessi, del carattere dell'uomo; fino alla descrizione più tragica: l'amputazione della gamba e i giorni della fine. Questa edizione, con una traduzione e uno studio critico del tutto nuovi, presenta gli Scritti africani come la """"Terza Opera"""" di Rimbaud dopo le """"Illuminazioni"""" e """"Una Stagione all'inferno"""", offrendo al lettore una chiave interpretativa dell'intera produzione del poeta francese. Arthur Rimbaud (1854-1891), emblematica figura di scrittore ribelle e spregiudicato, poeta decadente e """"maledetto"""" per antonomasia. Il suo mito non ha mai cessato di affascinare generazioni di lettori, artisti e letterati. Fu coinvolto negli scandali dovuti alla sua turbolenta amicizia con Paul Verlaine. In seguito abbandonò progressivamente la poesia; nel 1873 esce Una Stagione all'inferno e nel 1886 le Illuminazioni, """"prose poetiche"""" pubblicate da Verlaine. Dal 1874 al 1879 vagabondò per l'Europa e nel 1880 partì come agente commerciale: ad Aden (Yemen) a Gibuti e ad Harar (Etiopia). Un decennio di esplorazioni e viaggi alla ricerca della ricchezza con ogni sorta di traffici. Poi la malattia, il ritorno a Marsiglia nel giugno del 1891, l'amputazione di una gamba e, poco dopo, la morte. Gabriel-Aldo Bertozzi, artista e accademico, teorico dell'arte e della letteratura, fondatore dell'Inismo (Parigi, 1980), condirettore della rivista Bérénice. È tra i massimi conoscitori dell'opera e della figura di Arthur Rimbaud."" -
La NATO dopo la NATO. Perché l'Alleanza rischierà di implodere
Dalla conclusione dell'avventura degli Stati Uniti in Asia centrale ogni esperienza politico-militare che non guardi al mondo nuovo che si scorge all'orizzonte rischia di avvolgersi su sé stessa ed implodere. Con l'allargamento del gruppo dei Brics ad altri partner e la formazione di un non-Western World a guida sino-russa, i rapporti di forza sembrano mutare relegando l'occidente ai margini di una nuova storia. Nel 1948 John King Fairbank, storico di Harvard, ricordava che «La prospettiva storica non è un lusso ma una necessità» e che «la storia continua senza corsie preferenziali, senza scorciatoie». Negli ultimi tempi stiamo assistendo agli errori di una Nato troppo atlantica e poco europea, una Alleanza che perde di aderenza con il cambiamento dei rapporti di forza politici ed economici in corso, che si affida alle lusinghe geopolitiche del dominus d'oltreoceano a danno del Vecchio continente. -
Gli ultimi giorni di Gotamo Buddho. Dal Mah?parinibb?nasutta? del Canone P?li
Quest'opera di Giuseppe De Lorenzo, composta negli ultimi anni di vita, è un tributo alla figura a lui tanto cara del Buddha. Il testo è la traduzione del Mah?parinibb?nasutta?, uno dei discorsi del Tipi?aka? trasmessi nella lingua p?li. È il racconto degli ultimi mesi di vita dello Svegliato; vi sono narrati gli spostamenti del Buddha che insieme col suo fido attendente ?nando incontra per l'ultima volta i suoi discepoli. Il sutta? è una gemma di rara bellezza, rivela la calma olimpica dello Svegliato che serenamente si avvia a lasciare questo mondo, tra la commozione, l'affetto e la venerazione dei discepoli sia monaci che laici. Sommamente composto ed equanime, anche in prossimità del trapasso il Buddha dispensa consigli e ammonimenti che saranno di ispirazione nei millenni a venire. Giuseppe De Lorenzo (1871-1957) fu un insigne geologo, professore all'Università di Catania e all'Università di Napoli. Parallelamente agli studi di geologia coltivò lo studio di autori come Byron, Schopenhauer, Shakespeare e Leopardi, alla ricerca di una soluzione al problema del dolore della vita. Un cammino che lo condusse allo studio del messaggio del Buddha. Fu il primo in Italia ad aprire la pista non ancora battuta dei testi p?li traducendo insieme a Neumann e poi in solitaria il Majjhima Nik?yo in tre volumi (1907-1927). Tra le sue opere si annoverano una traduzione del Buddhistischer Katechismus di Friedrich Zimmermann (1897 e 1922) ed alcuni saggi come II buddismo in Europa (1899); La magia nel buddismo (1900); Paragoni geologici nella Bibbia e nel Buddismo (1901); La terra e l'uomo (1912 e 2018); Leonardo da Vinci e la geologia (1920); Shakespeare e il dolore del mondo (1921); Il sole del Gange (1924); India e buddhismo antico (1926 e 2022); Oriente ed Occidente (1931); Religioni e filosofie dell'Estremo Oriente (1948); Scienza d'Occidente e Sapienza d'Oriente (1953). -
Bodhipakkhiyadīpanī. I requisiti dell’illuminazione
Questa opera si prefigge l'obiettivo di sgomberare il campo da una lunga serie di equivoci che hanno l'infausta capacità di sbarrare la via alle alte realizzazioni spirituali contemplate nell'insegnamento del Buddha. Comprendere tale insegnamento può richiedere molti anni di sforzo e studio. Alle persone di cattiva volontà, che inorridiscono davanti ad una prospettiva di lungo sforzo, l'autore rammenta il grande dolore causato dall'ignoranza che fa sprofondare nei reami infernali. Il venerabile Sayādaw fu un prolifico scrittore birmano oltreché monaco theravāda. Molti dei suoi manuali, ancóra popolarissimi, espongono gli insegnamenti in modo chiaro e comprensibile anche ai non specialisti. Per la sua attività di studioso il governo britannico lo insignì del titolo di Aggamahā-paṇḍita nel 1912 e del titolo di Dottore in Letteratura nel 1922. In entrambe le occasioni egli rifiutò i riconoscimenti. Tra i numerosi discepoli di Ledi Sayādaw si annoverano U Po Thet che imparò da lui la meditazione Vipassana e divenne in séguito uno dei più noti insegnanti laici di meditazione in Birmania, nonché maestro di Sayagyi U Ba Khin, maestro di S. N. Goenka. -
Profezia
Profezia è un poemetto dimenticato, ora emerso fortunosamente da un lungo oblio, che chiude la stagione poetica e simbolista di Mario Morasso. Lo scrittore affida a versi evocativi il suo sistema ideologico basato «su una interpretazione dinamica della vita individuale prevalente sulla vita sociale» e l'annuncio oracolare di una sintesi tra volontà e voluttà, non priva di ascendenze dannunziane. Introduzione di Pier Luigi Ferro. -
La dimensione etica e sociale nell’insegnamento del Buddha. Antologia di discorsi dal Canone pali
I conflitti e la violenza affliggono l'umanità da tempo immemorabile. Quali che siano i generi di conflitto, sembra che soltanto le facce cambino mentre le dinamiche sottostanti alle lotte di potere rimangono le stesse. E da questo problema non era immune la società al tempo del Buddha. Una volta che ebbe iniziato a insegnare, la missione principale del Buddha fu quella di far conoscere il sentiero che culmina nella pace interiore. Ma il Buddha non voltò le spalle alla condizione umana a favore di una ricerca puramente ascetica. Mosso a compassione cercò di portare armonia nell'arena travagliata delle relazioni umane. Il Buddha non era un vagabondo solitario che insegnava a coloro che venivano a cercare la sua guida per poi abbandonarli a se stessi I suoi discepoli si raccolsero in una comunità monastica che il Buddha regolò stabilendo un dettagliato codice disciplinare. Egli istruì anche le persone che sceglievano di seguire suoi insegnamenti nella propria casa, come discepoli laici, vivendo con le loro famiglie e attendendo alle loro normali occupazioni. Affrontò quindi il compito aggiuntivo di stabilire linee guida per la società nel suo insieme ed espose princìpi per garantire che genitori e figli, mariti e mogli, dirigenti e sottoposti fossero in grado di convivere in armonia. Così l'àmbito di applicazione del Dhamma si espanse: dal suo carattere originale di percorso verso la liberazione spirituale sfociò in un'etica ampia che si applicava non solo alla condotta individuale, ma anche ai rapporti tra persone che vivevano in condizioni diverse. -
La dottrina di Gotama Buddha
La dottrina di Gotama Buddha è un'opera che espone in forma chiara e concisa le caratteristiche del pensiero filosofico buddhista. Un testo che contiene molte osservazioni originali e tante altre assenti dal panorama culturale degli ultimi decenni. Partorito in Italia un secolo fa, è un piccolo gioiello che offre ancora oggi al lettore interessanti spunti di riflessione. -
Alcools. Testo francese a fronte. Ediz. bilingue
Apparsa per la prima volta nel 1913, Alcools è l'opera più rappresentativa di Guillaume Apollinaire. Inclusa tra i cento libri del secolo dal quotidiano «Le Monde», questa celebre raccolta è un classico della letteratura poetica che segna il passaggio dalla tradizione simbolista agli stilemi delle avanguardie storiche del XX secolo. Viene qui presentata in una nuova traduzione in italiano e con testo francese a fronte. Guillaume Apollinaire (Roma 1880-Parigi 1918); animatore e protagonista indiscusso della scena culturale europea, poeta, romanziere, drammaturgo e critico d'arte, è stato uno dei personaggi più emblematici e influenti della letteratura del Novecento. -
L'io e il tu. Martin Buber teorico della reciprocità
In questo volume Alain de Benoist traccia un suggestivo quanto accurato profilo filosofico-culturale del grande pensatore ebreo Martin Buber. L'Autore passa in rassegna le diverse sfumature del pensiero e i diversi interessi di questa eccezionale figura di intellettuale a cavallo dei secoli XIX e XX: la sua formazione neoromantica, la prolifica attività dentro e fuori il mondo ebraico, i rapporti con gli ambienti del sionismo e la fortuna delle teorie espresse nella sua opera principale Io e Tu. Il Tu politico di Buber è il popolo palestinese, riferendosi al quale egli dirà: «Guardiamoci dal far subire agli altri ciò che hanno fatto subire a noi!» Buber perora la causa di uno Stato binazionale, ebreo-arabo, di ispirazione federalista, purtroppo mai presa in considerazione, ma nella quale risiede forse la formula di una vera pace per la tormentata area mediorientale. -
Ciruzzo. Il piccolo dinosauro-The little dinosaur. Ediz. multilingue
Ciruzzo. Il piccolo dinosauro è un racconto per bambini corredato da disegni, musiche e canzoni. Il libro è in edizione bilingue, italiano e inglese, e narra l'avventurosa storia di una amicizia sorta tra un ""nano-dinosauro"""" ritrovato ai piedi del Vesuvio e una bambina di nome Susanna. Età di lettura: da 10 anni."" -
L'orrore dentro. Quattro incubi dai Miti di Cthulhu
Un professore di filosofia. Un antico guerriero cimmero. Una band black metal. Una donna stuprata. Quattro storie, quattro incubi, dove in un vortice di terrore e dolore emerge il male che è dentro ognuno di noi. L'orrore cosmico di Lovecraft con i suoi Miti di Cthulhu trova nuove dimensioni: lo spirito, la mente e l'animo umano. Non soltanto la fobia dell'ignoto oltre l'umana natura, ma la tremenda consapevolezza dell'imperscrutabile che ci sostanzia. Daniele Magliuolo è nato a Napoli nel 1982. Autore di narrativa horror e fantasy, in questi racconti si confronta con i Miti di Cthulhu del maestro dell'orrore H. P. Lovecraft. -
Indoeuropei. Alla ricerca della culla d'origine
La secolare questione degli Indoeuropei, i preistorici antenati delle antiche popolazioni europee, non cessa di essere discussa da linguisti, archeologi, storici e antropologi. Col solito piglio rigoroso e scientifico Alain de Benoist passa in rassegna i diversi dibatti sorti in seno alle disparate discipline che tentano di risolvere l'enigma degli Indeuropei, della loro patria di origine e della loro etnogenesi. In questo volume il filosofo francese traccia un documentato quadro storico-descrittivo per gli specialisti e gli appassionati di questo affascinante campo di studi. -
Meno dodici all’apocalisse. Racconti distopici
Dodici racconti distopici che rivelano l'incombente Apocalisse morale e materiale di un mondo in bilico tra catastrofi naturali e l'abissale alienazione delle coscienze degli uomini, artefici e vittime del disfacimento in atto. La dissoluzione ecologica e l'automatizzazione della tecnica sono nemesi dell'irreversibile crisi della civilizzazione contemporanea, karma tragico di cupi scenari di decadenza che si riflettono nella mente degli individui. -
Osservazione. Quaderni di pedagogia per il terzo millennio
Con l'""Osservazione"""" si apre la linea dei Quaderni di lavoro di Pedagogia per il Terzo Millennio, metodo pedagogico sviluppato da Patrizio Paoletti e dalla sua équipe. Ciascun volume è dedicato ad una delle idee base sulle quali si sviluppa il sistema educativo: l'osservazione, la mediazione, la traslazione e la normalizzazione. Il quaderno si caratterizza come uno strumento operativo, sintetico ed efficace, strutturato secondo un percorso di acquisizione e stratificazione dell'idea presentata, sia attraverso l'esposizione dei contenuti teorici, che con esercizi e schede. Il presente volume sull'osservazione rappresenta la porta d'accesso all'idea di """"educarsi per educare"""", pilastro della pedagogia per il Terzo Millennio, che asserisce che solo chi abbia compiuto in sé un efficace processo educativo, può essere un buon educatore per altri. Il punto di partenza è dunque l'osservazione di sé, dell'educando, della relazione educativa. Osservazione che per avere carattere di scientificità, richiede conoscenze e metodi sperimentati ed efficaci, questo è quanto il presente testo propone""