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Inventario illustrato degli alberi
Albero della pioggia, albero del pane, baobab, ginkgo biloba, sequoia sempreverde, guapuruvu... In questo ampio Inventario scoprirete 57 alberi e arbusti in Europa e nel mondo. Di arboreto in foresta, Emmanuelle Tchoukriel ha rappresentato le loro silhouette, le foglie, le cortecce e gli animali che vivono attorno a loro. Il volume è diviso in tre sezioni (latifoglie, conifere e palme) introdotte da un piccolo vocabolario illustrato che ne spiega le rispettive peculiarità. Età di lettura: da 6 anni. -
Le spiritualità indiane
La storia dell'India è tutto un susseguirsi di invasioni e conversioni. Ariani, Greci, Sciti, Parti, Arabi, Persiani, Moghul, portoghesi, inglesi e francesi hanno l'uno dopo l'altro occupato le diverse parti del paese, influenzando la sensibilità del suo popolo. Segnate da questi apporti successivi, le spiritualità indiane hanno sviluppato credenze originali e culti inediti: Vedismo, Jainismo, Induismo e Sikhismo furono e rimangono religioni tipicamente indiane, come il Buddhismo reca le tracce della sua genesi nella valle del Gange. Diverso tanto dal Vicino quanto dall'Estremo Oriente, il subcontinente indiano è uno spazio spirituale senza pari. Dall' Indo al Brahmaputra, dalle nevi dell'Himalaya fino alle acque dei fiumi sacri, Odon Vallet indaga storia e specificità delle spiritualità della ""Madre India""""."" -
La prima sfida di Matteo Hidalf
Ad appena dieci anni Matteo Hidalf è una leggenda. La sua specialità? Rovinare il compleanno del re con una marachella spaventosa. Anche a costo di mettere a repentaglio il suo sogno più caro: entrare alla celebre scuola dell'Elite. Ma stavolta la festa rischia di volgere al dramma. I terribili fratelli Estaffes hanno infranto un giuramento magico e minacciano di uccidere il re. Questo è troppo per Matteo: non permetterà che nessuno saboti al posto suo l'anniversario reale. Età di lettura: da 11 anni. -
Comics sketchbooks. Gli schizzi degli artisti più creativi del momento
Dai cartoni animati alle graphic novel, dall'umorismo ai supereroi, i comics sono la forma di illustrazione più popolare del mondo. ""Comic Sketchbooks"""" presenta i carnet privati di 80 tra i più creativi artisti del calibro di Posy Simmonds o Russ Braun, e di nuovi illustratori emergenti. Un'esplosione di storyboard, illustrazioni e scarabocchi schizzati dalla mente dei geni del fumetto. I veterani, come R. Crumb, Victor Mosoco e Kim Deitch, si sono affermati nell'età d'oro del fumetto underground americano. Arnold Roth, il vignettista del Newyorker, l'artista più anziano, storico collaboratore della rivista MAD. Gary Panter e Charles Burns, esponenti di spicco del periodo punk, quando la rivista RAW ha rivoluzionato il fumetto, introducono, sulla scia di Art Spiegelman, una maggiore introspezione nonché l'umorismo nero e le atmosfere horror. Senza dimenticare il grande Jim Steranko, lo storico collaboratore della Marvel Comics."" -
Dove sei?
Nascondino! Due volpi giocano fra gli alberi della foresta e le loro tane, con tanto di gallerie sotterranee. Questo libricino coi buchi invita il lettore a partecipare alla ricerca, giocando ad entrare ed uscire di volta in volta dalla tana, proprio come fanno le volpi. ""Dove sei?"""" fa parte di una collana di tre titoli in stile Munari, ideata da Anne Crausaz per i bambini di due anni. Semplici e raffinati, i ritagli e i buchi di questi album rendono la storia particolarmente coinvolgente per il bambino."" -
Lluis
Una storia d'amore sembra essere al centro di questo racconto, ma un breve incontro, una piccola amicizia riesce a dare nuove proporzioni agli eventi e nuove risorse al protagonista della storia. Un piccolo ricordo come unità di misura delle cose importanti della vita. Una dimensione sfuggevole, per quanto minuta, ma determinante. Quanto un piccolo pedone bianco che inaspettatamente chiude un partita senza possibilità di rivincita. -
Malinky Robot
Vincitore del ""Prix de la Meilleure BD"""" (premio miglior fumetto) all'Utopiales SF Festival di Nantes, Malinky Robot è intriso del succo della fantascienza e della storia stessa del fumetto. Le atmosfere rese in questi brevi episodi narrano le avventure minimaliste di due amici che si dividono tra il centro futuristico e la periferia rurale della metropoli asiatica."" -
Benedetta
Benedetta racconta la tragica storia dell'emigrazione nelle miniere del Belgio. Benedetta racconta di come è rimasta sola. Benedetta vede il gatto nero ma sa che non c'è. Secondo capitolo dei ""Carnet 107"""", la collana dedicata alle storie di vita che hanno incrociato lo sguardo attento di Paolo Cossi. Piccoli capolavori stampati su carta avorio e allestiti in modo elegante. Ogni volume racconta un personaggio, una vita che attraversa quella di un protagonista-narrante (sempre lo stesso) che fa da sfondo alla serie."" -
La città. Saggi in onore di Giovanni Persico
Questa antologia raccoglie le relazioni presentate nella giornata di studio organizzata in onore di Giovanni Persico nel febbraio del 2008, a pochi mesi dalla sua improvvisa scomparsa. Il tema centrale dei contributi è la città, letta in chiavi diverse e in riferimento ad aspetti diversi della vita urbana. Il tema della città è sempre stato caro a Giovanni. Sia come studioso che come cittadino, Giovanni ha sempre avuto un rapporto molto stretto con la (sua) città, oggetto principale dei suoi studi e luogo privilegiato di impegno civile. Allo stesso tempo, ha sempre vissuto questo rapporto in estrema libertà: dai vincoli delle categorie analitiche, come studioso, e da quelli del conformismo sociale, come cittadino. I quattro saggi raccolti in questo volume evidenziano i limiti di una lettura dicotomica della vita urbana. Seguendo la lezione di Jane Jacobs, la città va studiata penetrandola nelle sue dinamiche più profonde, cogliendone le contraddizioni, i processi complessi, percorrendo le sue strade, ascoltando le narrazioni dei suoi abitanti. Questa era anche la convinzione di Giovanni Persico per il quale la prospettiva dicotomica, nella vita come nello studio dei fenomeni sociali, limita l'angolo di visuale, limita la libertà. -
Vorrei essere come...
Età di lettura: da 3 anni. -
La casa stanca
Età di lettura: da 4 anni. -
Il tempo che non venne
Un libro che torna a riflettere su quel secolo grande e terribile che è stato il Novecento, un secolo che ha visto alternarsi o addirittura camminare insieme l'attesa e la sconfitta, il sangue e la gloria, la grandezza e la miseria. Per nomi e luoghi, nominati o solo allusi, passano le immagini degli scrittori che nutrirono il sogno di una comunità nuova (ad esempio Robert Walser) o di un compimento della storia all'insegna del materialismo messianico (Walter Benjamin) e poi dei combattenti, dei partigiani e dei miliziani che militarono da una parte sola della barricata, in difesa dell'umanesimo europeo e internazionalista. Poi c'è il paesaggio italiano e le ombre dei poeti e degli autori amati visti come emblemi di una formidabile modernità che ancora abbaglia il presente, da Baudelaire a Nabokov, da Mandel'stam a Celan, da Durrell a Pasolini. E, infine, ci sono gli amici, i compagni di strada, i maestri più prossimi eppure già lontani, perduti. -
Albacete
Romanzo impossibile popolato di voci che, di capitolo in capitolo, si ripropongono attraverso situazioni analoghe sostanzialmente irriducibili se non ad un'ambigua istanza temporeggiante giocata sul solco ironico di diversi moduli retorici (l'epistola, i frammenti di diario, le pagine di una confessione). Quello che fingo è, scopertamente, antecedente gozzaniano del ""ciò che non siamo, ciò che non vogliamo. di Montale, alle origini d'una tradizione novecentesca insuperata e fuori tempo massimo che va da Landolfi a certi esercizi del primo Arbasino. Due parti compongono il libro: nella prima, che racconta passo passo la tragica commedia di esistenze colpevoli al cospetto della loro inconsolabile solitudine, tutto ha la cadenza dell'allusione lirica a un fatto """" o a uno scandalo """", la sintesi del consuntivo e la laconica freddezza di una sentenza. Nell'altra, esempio unico nel suo genere, letteralmente, di teatro da camera, le identità si moltiplicano in diversi climi, quadri e latitudini al cospetto di loro stesse come l'uomo di fronte allo specchio borgesiano: battibecchi estenuanti, infimi litigi, goffe seduzioni inscenano il piccolo dramma borghese d'una coppia d'amanti sfiniti dall'impossibilità di vivere, al contempo, con e senza l'amato."" -
Il mio Vajont. Con DVD
Paolo Cossi e Marco Pugliese ritornano sul tema del disastro del Vajont per ripercorrerlo dal punto di vista opposto a quello giornalistico e investigativo. Se infatti ormai, grazie anche ad artisti come Paolini, si conosce tutto o quasi delle vicende del disastro, soprattutto quelle storiche, tecniche e giudiziarie, è anche vero che a distanza di anni l'aspetto umano, quello di chi si avvicina alla valle e alle sue persone va affievolendosi con l'incedere delle nuove generazioni. Il recupero degli autori è dunque volto alla freschezza, non solo narrativa, alla trasmissione dei fatti, alla riscoperta dei luoghi non solo per come erano e per cosa hanno subìto ma anche per come oggi sono. Al volume è allegato il DVD con il documentario ""La valle del Vajont"""" della Sunfilms."" -
Torri di fumo. Una storia di Trieste
Una delle pagine più tristi della storia italiana si consuma tra le alte mura della risiera triestina di San Sabba dove il comando tedesco decide di seguire le scellerate direttive dell'operazione Reinhardt. Tra il 29 ed il 30 Aprile 1945, vista la disfatta, la guarnigione tedesca di alla Risiera di San Sabba si ritira completamente dal campo, lasciandolo sguarnito e liberando i prigionieri ancora vivi. Il forno crematorio viene fatto esplodere quella stessa notte, per lasciare meno tracce possibili degli agghiaccianti fatti avvenuti nello stabilimento. Sullo sfondo di questa grande Storia, l'autore ci racconta una storia, minore, di un'amicizia straziata dagli eventi. E con questa storia minima, Belgrado ci porta per mano nella descrizione dei giorni che precedono e in quelli che vedranno l'orrore che attanagliò la città. Ci porta a frequentare i luoghi, le persone, l'insostenibile clima politico che precede l'occupazione tedesca e infine l'assurdo della detenzione sotto l'allucinata e criminale razionalità dell'ideologia nazista. -
Il presentimento
L'avvocato Charles Benesteau decide improvvisamente di trasferirsi in un quartiere popolare di Parigi abbandonando la famiglia, gli amici, il lavoro e una vita agiata. Stanco di vivere in un ambiente circondato da ipocrisie, un mondo incapace di atti altruistici, prova a rifugiarsi nella solitudine e nell'esilio interiore. Tale scelta, però, mostrerà presto la sua ingenuità: le invadenti figure della sua vita precedente non lo abbandoneranno, e la generosità che Charles rivolgerà a una bambina del nuovo quartiere non riuscirà ad allontanarlo dalle bassezze degli uomini. Uno dei lavori più rappresentativi dell'universo di Emmanuel Bove, ispirato alla fondamentale questione kafkiana: abbiamo il controllo del nostro destino, o siamo vittime di una mano invisibile? -
Ciccio B. Vomitor e altre storie
Ecco le avventure di Ciccio B che con la sola potenza dell'immaginazione vaga nella natura selvaggia o vola nello spazio, che passa dalla preistoria al traffico della metropoli. Età di lettura: da 6 anni. -
La contemplazione
"La contemplazione"""" racconta il viaggio di un individuo (uomo? donna?) che cerca di riconquistare la persona amata. Questo tentativo sarà però messo in opera senza considerare che la crisi di coppia era a suo tempo dovuta a un problema rimasto irrisolto: quello con il proprio """"corpo nemico"""", con la propria esistenza estranea. Il destino di questo individuo sarà la calle 11. Nel corso di questo visionario viaggio a bordo di un treno dal quale è molto difficile riuscire a scendere, ci si rende conto che il fantomatico compagno di cui si va alla ricerca potrebbe essersi trasformato nel frattempo in un Altro, in un """"Signore Anonimo"""" che attenta contro il sistema. Lei potrebbe essere Lui, e viceversa." -
L'ultimo regalo
Lo scrittore, di fronte alla perdita della madre, partecipa allo sgretolarsi di quello che rappresenta l'argine principale dell'esistenza di ogni uomo, prima dell'ultima e decisiva fase della maturità. Senza più schermi di protezione egli prova allora, per l'ennesima volta, a confrontarsi con i suoi fantasmi mentre intravede, annunciata da un sempre più invadente oblio - dal ""morbo incalzante"""" - la morte da un'angolazione del tutto nuova, in parte inattesa. E una volta percepita questa sconcertante sensazione - la sensazione della fine - in tutta la sua assurdità; una volta constatata una semplice, banale verità (che senza genitori non si è, né si potrà mai più essere, figli), la scrittura diventa strumento di riflessione e di rispecchiamento che conduce a un inedito genere di sdoppiamento, a un sentimento di disincanto forse definitivo."" -
Pietro Savorgnan di Brazzà. Esploratore di pace
"Pietro Savorgnan di Brazzà. Esploratore di pace"""" ripercorre con piglio a tratti avventuroso, a tratti commovente e realistico la vita e i misteri che aleggiano intorno alla figura di questo grande esploratore di origini italiane. Misconosciuto in patria, Brazzà è l'unico uomo bianco a cui sia mai stata intitolata una capitale africana, Brazzaville, capitale del Congo francese. Visionario scalzo e aristocratico idealista, rappresenta la dimostrazione che un colonialismo pacifico sarebbe stato possibile. Naturalizzato francese, Brazzà passò la maggior parte della sua vita in Africa, realizzando tre grandi spedizioni, ognuna portata a compimento con uno scopo diverso, ma sempre col medesimo cuore e rispetto per l'Altro, in un'Europa che viveva la scoperta dell'Africa attraverso il colonialismo brutale e schiavista di Stanley."