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Il tempo di comunità. La comunità psichiatrica e il ciclo di vita della famiglia
Gli autori applicano al lavoro riabilitativo in psichiatria di comunità un pensiero di tipo relazionale, volto a connettere costantemente elementi, persone e sistemi che partecipano al percorso di cura. Ciò si realizza, ad esempio, con il coinvolgimento delle famiglie e dei volontari, con la formulazione di una diagnosi sistemico-relazionale accanto a una individuale, e soprattutto attraverso una ristrutturazione emotiva e cognitiva dell'idea di comunità nella mente e nell'esistenza delle persone che vi entrano in contatto. Il percorso riabilitativo comunitario - propongono gli autori - può essere considerato e vissuto come una fase del ciclo di vita della famiglia. Il volume, che è arricchito da una serie di storie cliniche, vuol essere uno strumento di approfondimento e di intervento per clinici e operatori, ma anche un'occasione di riflessione per quanti, presenti sulla scena della psichiatria di comunità, agiscono a un livello più informale: associazioni di familiari, volontari e operatori del terzo settore. -
Lettera scritta dagli occhi
Il libro è una lunga lettera-divertissement il cui contenuto è tutto autentico: i personaggi vivacemente descritti, i luoghi, una Parigi inconsueta, Torino, il Centro di Igiene Mentale, la Comunità Terapeutica, il lungo percorso attraverso il disagio, le difficoltà di chi ha ritrovato il mondo ma ancora non ce la fa ad affrontarlo, le amicizie, l'amore. Con un linguaggio poetico, ironico, a tratti sperimentale, sempre avvincente, l'autrice ci parla di sofferenza ma anche di speranza, vitalità e creatività, raccontandoci una storia che a volte è così paradossale da sembrare frutto di fantasia. -
Il dubbio di Teodora
Anna, giornalista e scrittrice affermata, ha da tempo un desiderio: raccontare in un libro la storia di Teodora, la psicoanalista che trent'anni fa le ha consentito di vivere un'esperienza fondamentale per la sua vita. Teodora, che oggi ha ottant'anni, accetta, e il libro che vanno costruendo insieme metterà in luce non solo le curiosità intellettuali, gli aspetti umani e le emozioni di una persona eccezionale, che è stata idealizzata, amata e odiata dai suoi pazienti, ma anche i retroscena di una professione che, ai non addetti ai lavori, può apparire misteriosa. La storia si popola delle vicende di vita dei pazienti di Teodora, e si colora del rapporto fra Teodora e Stefano, un vecchio compagno di liceo ritrovato in circostanze impreviste e sorprendenti: un incontro cruciale, in cui Teodora si è trovata messa in crisi, costretta a rendersi conto della propria fragilità, a mettere alla prova il proprio equilibrio. -
Allegre incompletezze
Il romanzo segue Sonia, che lavora con i ""matti"""", Marco, un educatore dall'etica rigorosa, e Tommaso, un assistente sociale impegnato con gli anziani, su un periodo di due anni, tra il 2006 e il 2008. Altre storie e altre persone appaiono e scompaiono lungo la narrazione, e ci mostrano il mondo degli operatori del sociale, in cui gli attuali trenta-quarantenni (i """"figli dei figli dei fiori"""") devono fare i conti con l'eredità della generazione precedente, quella dei sessantottini, e accettare la sfida di trovare un senso nuovo alla propria esistenza, pur nella percezione del restringersi degli ideali e dell'ampliamento dei compromessi nello spazio di pochi decenni. A meno che non ci si accontenti di """"lasciarsi vivere"""" e basta."" -
La notte dei bambini cometa
Tutti i bambini hanno un amico immaginario, ma quello di Zeno è addirittura un ""mostro"""" che parla in prima persona, ed è proprio lui a narrarci la sua storia. Tra il racconto fantastico e il romanzo di formazione, il libro ci affascina per le molteplici invenzioni narrative e per l'originalità del linguaggio, che risulta felicemente adeguato nel rappresentare - evitando sia i toni introspettivi sia la visione dall'esterno propria dell'osservatore adulto - le attese, la meraviglia e lo sgomento di un preadolescente di fronte alle situazioni inaspettate e a volte indecifrabili che la vita gli fa incontrare. Ma poi, """"quando diventi grande non ci sono più misteri, solo problemi"""", si stemperano gli ingenui innamoramenti infantili, si fanno strada le prime confuse rivelazioni della sessualità. Zeno finirà per dimenticare il suo amico immaginario."" -
Briciole sparse su una tovaglia da scuotere
Compongono questo romanzo il diario e le lettere che Nicoletta M., ormai sola e stanca, scrive tra il 1975 e il 1980, dando ampio spazio alla rievocazione degli anni universitari: le prime prese di coscienza, la contestazione, l'impegno politico, ma anche entusiasmi e delusioni per grandi amicizie o per amori un po' fraterni, sempre casuali ed effimeri, sempre inadeguati rispetto all'ideale segretamente sognato. Ma al di là delle vicende personali e spesso rocambolesche di Nicoletta e dei suoi interlocutori, Astrologo ci offre in queste pagine una vivacissima ricostruzione del periodo sessantottino e post-sessantottino, anche a partire da testimonianze dirette raccolte intervistando numerosi protagonisti. Fra le tematiche più interessanti, le fasi iniziali del movimento delle donne in Italia: possiamo leggerne una cronaca fatta di episodi dove si confondono realtà storica e realtà romanzata, come nella prima ""vacanza femminista"""" in Calabria nell'agosto 1973."" -
Lui era mio papà
Nel gennaio '77 Luciano Re Cecconi giunge puntuale al tragico appuntamento col destino, e il calcio piange la scomparsa di uno dei più forti centrocampisti degli anni '70. Tutto è andato avanti: nuovi volti, nuove vittorie, tanti momenti amari, ma la gente laziale, e non solo, ancora lo ricorda. Allora un bambino rimase solo: quel bimbo oggi è un uomo che racconta la storia di un grande campione, ma soprattutto del suo papà. Nel volume ricordi, emozioni e pensieri di Vincenzo D'Amico, Guido De Angelis, Bob Lovati, Maurizio Maestrelli, Gigi Martini, Mauro Mazza, Giancarlo Oddi, Michele Plastino, Felice Pulici. Il libro è curato da Sandro Di Loreto, giornalista e scrittore, autore di diversi libri sul calcio. Prefazione di Walter Veltroni. -
Aldo Moro politico. Dalla Costituente a via Caetani, sviluppo e crisi del pensiero di uno statista
La morte di Moro rappresenta la tappa più tragica della storia repubblicana. Da prigioniero Moro propone lo scambio di prigionieri, ricollegandosi a una visione della politica che a ben vedere contraddistingue tutto il suo percorso. Fin dal dopoguerra Moro matura il concetto di allargamento della base democratica del Paese. Un progetto di ampio respiro, con l'obiettivo di rendere matura la democrazia italiana. Un progetto interrotto, che l'autore ricostruisce unitariamente, per ricordare Moro non solo come la più illustre vittima del terrorismo. Apre il volume una riflessione di Walter Veltroni sull'attualità di Moro. In appendice un ampio contributo di Marco Follini fa riemergere la profondità del pensiero dello statista pugliese. -
La vita è un gioco fatto di centimetri. Conversazioni con Oliver Stone (1999-2008)
Un decennio di interviste con uno dei registi più controversi di Hollywood. Oliver Stone parla a tutto tondo di cinema, di politica e dell'America di George W. Bush all'indomani della fine delta sua Presidenza. Dalle paludi del Vietnam alle sabbie dei deserto dell'Iraq, passando attraverso i frammenti e le ceneri del World Trade Center, Stone racconta la sua esperienza di soIdato, di patriota, di infaticabile critico del suo paese, ma anche e soprattutto di cineasta curioso e ""scomodo"""". Tra passato e presente, il regista descrive sogni e ambizioni personali, attraverso i suoi film e la sua filosofia di vita utilizzando la metafora del football di """"Ogni Maledetta Domenica"""" e del celebre monologo di Al Pacino """"La vita è un gioco fatto di centimetri""""."" -
Dentro una vita. I 18 anni in regime 41 bis di Vincenzo Stranieri
In Dentro una vita il cronista Nazareno Dinoi racconta i 18 anni di ""carcere duro"""" vissuti dal numero due della Sacra Corona unita pugliese Vincenzo Stranieri, tra privazioni, abusi, violenze psicologiche e fisiche. La storia di un bullo di paese diventato boss, tra rapine, sequestri, riti affiliativi. Dal 1984, il carcere. Dal 1992 il 41 bis, il regime carcerario riservato a chi è accusato di reati di criminalità organizzata. Niente ergastoli, nessun omicidio. Eppure non si sa se e quando Stranieri tornerà libero. L'ex boss, cinquantenne, è sull'orlo della pazzia. Non è un """"pentito"""", ma sa di aver sbagliato: """"Se mi si darà una possibilità d'inserimento, dimostrerò che sono cambiato"""". Siamo certi che l'Italia sia ancora un paese civile?"" -
Heysel 29 maggio 1985. Prove di memoria
Sono passati 25 anni dal 29 maggio 1985. 39 persone, per lo più tifosi bianconeri, persero la vita allo stadio Heysel di Bruxelles, dove si giocava la finale di Coppa dei Campioni Juve-Liverpool. Il giornalista Emilio Targia, sopravvissuto per caso a quella notte di follia, prova a mettere insieme appunti e ricordi. Di quel che accadde prima. E di quel che non accadde dopo. Una prova di memoria a più voci, con testimonianze di ex-giocatori, scrittori, politici, giornalisti, artisti, e col racconto inedito di alcuni sopravvissuti. Un lavoro dedicato a quelle 39 persone, morte per una partita di calcio: dimenticare sarebbe ucciderle una seconda volta. Prefazione di Walter Veltroni. Con un contributo di Sandro Veronesi. -
Nuvole rosse sulla trincea invisibile
Nuvole rosse sulla trincea invisibile è un pamphlet snello, lucido, struggente. Un po' il compendio dei trenta anni trascorsi dalla morte di Aldo Moro. La figlia maggiore Maria Fida, insieme al ""nipotino Luca"""", traccia un bilancio di questi terribili anni segnati dal dolore. Il testo, dolente ma lieve, vuol anche essere una sorta di """"contro-trentennale"""" da lasciare agli atti: tanti hanno parlato, anche chi forse non aveva titolo. Maria Fida e Luca hanno voluto dire la loro, nel tentativo di lasciare un segno piccolo ma ineludibile nel solco di una vicenda mai chiusa, che grida vendetta al cielo. Nella seconda edizione compare la prefazione - intensa, colma di vera emozione - del presidente Oscar Luigi Scalfaro."" -
Chi ha ucciso Stefano Cucchi? Storia di un ragazzo morto di morte (in)naturale, mentre si trovava nelle mani dello Stato
Il 22 ottobre 2009, nel reparto detentivo dell'ospedale romano Sandro Pertini, muore Stefano Cucchi, 31 anni. Da allora comincia la battaglia condotta dalla sua famiglia per avere la verità su questa morte. La invocano la famiglia, i legali e la politica. La invoca la coscienza di ogni cittadino che spera di vivere ancora in un Paese civile. Stefano era stato fermato pochi giorni prima in un parco perché in possesso di venti grammi di ""fumo"""". Una odissea breve ma mortale, quella di Stefano: dal Tribunale, al carcere di Regina Coeli, all'ospedale Fatebenefratelli. Sette interminabili giorni durante i quali la famiglia ha tentato invano di vederlo e di parlare con i medici che lo avevano in cura. Nelle foto scattate dopo l'autopsia si vede un ragazzo che pesa 37 chili, con il volto devastato, l'occhio destro rientrato nell'orbita, l'arcata sopraccigliare sinistra gonfia e la mascella destra con un solco verticale, segno di una frattura. Prefazione di Luigi Manconi e Valentina Calderone."" -
Con le mani nella monnezza. I disastri della partitocrazia. Il caso Malagrotta: l'ottavo colle di Roma
La discarica più grande d'Europa è il capolavoro di Manlio Cerroni. Se quest'uomo di 86 anni chiude Malagrotta, Roma rischia di finire peggio di Napoli. Perché la capitale si è ridotta così male? Il libro attraverso retroscena, pareri di esperti, documenti pubblici, atti inediti, mette il dito nella piaga e tratteggia uno scenario alternativo. Il quadro è chiaro: la partitocrazia di ogni colore per miopia e inadeguatezza di visione ha contribuito a creare un ""mostro"""" di 220 ettari. L'ottavo colle di Roma. Prefazione di Gian Antonio Stella."" -
La pena di morte nel mondo. Rapporto 2011
Dopo la battaglia vinta da Nessuno Tocchi Caino sul pronunciamento dell'Assemblea Generale dell'Onu a favore di una moratoria universale delle esecuzioni capitali, il Rapporto 2011 fotografa i fatti più importanti relativi alla pena di morte avvenuti nel mondo nel corso del 2010 e nei primi sei mesi del 2011. Diminuiscono i paesi che la praticano, eppure nel 2010 sono state quasi 6.000 le persone giustiziate nel mondo in 26 paesi (il 99 per cento delle esecuzioni avviene in paesi totalitari e illiberali come Cina, Iran, Arabia Saudita, Pakistan). Fatti e numeri contenuti nel rapporto ne fanno lo strumento indispensabile per chi voglia conoscere le prospettive della battaglia contro la pena di morte e le torture nel mondo. Introduzione di Emma Bonino, vice presidente del senato. -
La pena di morte nel mondo. Rapporto 2012
Dopo la battaglia vinta da Nessuno Tocchi Caino col pronunciamento dell'Assemblea Generale Onu per la moratoria universale delle esecuzioni capitali, il Rapporto 2012 esamina i fatti più importanti circa la pena di morte avvenuti nel mondo nel 2011 e nel primo semestre 2012. Diminuiscono i paesi che la praticano, eppure nel 2011 oltre 5000 persone sono state giustiziate nel mondo (il 99 per cento in paesi totalitari come Cina e Iran). Nessuno tocchi Caino (di cui la curatrice del volume Elisabetta Zamparutti è dirigente) è una lega internazionale di cittadini e di parlamentari per l'abolizione della pena di morte nel mondo. Introduzione di Ernest Bai Koroma, presidente della Sierra Leone. -
Dossier libertà controllata. Polizia, potere politico e movimenti per i diritti umani e civili (1945-2000)
Cosa hanno in comune Ernesto Buonaiuti, esponente di spicco del movimento modernista e dirigente della Lega internazionale per i diritti dell'uomo e Lena Lin Solaro, attrice e dirigente della Lega italiana naturista? E Carla Corso, presidente del Comitato per i diritti civili delle prostitute con Cesare Pogliano, presidente della sezione italiana di Amnesty International? Apparentemente niente, se non il fatto di condividere l'obiettivo di aver agito, ognuno con la propria sensibilità e passione, allo sviluppo dei diritti umani e civili in Italia. Per questo, sono stati controllati, vigilati, schedati insieme alle organizzazioni che hanno diretto. Una sorveglianza spesso discreta tesa a monitorare le attività con relazioni da inviare alla dirigenza del ministero dell'Interno e, in non rare occasioni, diretta a limitare la libertà di esercizio dei diritti costituzionali. Grazie ad un lungo lavoro di ricerca archivistica, Andrea Maori è riuscito a rintracciare rapporti di polizia che testimoniano una realtà molto viva nel nostro Paese, quella dei movimenti per i diritti umani e civili. -
La discesa in campo di Comunione e Liberazione. Organizzazione, politica e collegamenti finanziari nei report del Ministero dell'Interno degli anni Settanta
Andrea Maori traccia brevemente un profilo di Comunione e Liberazione attraverso le numerose carte depositate all'Archivio centrale dello Stato dagli uffici di pubblica sicurezza del Ministero dell'Interno. Emerge un'organizzazione che oltre a svolgere la propria missione evangelica ed organizzare incontri spirituali ed ecumenici, dal referendum sul divorzio del 1974 comincia ad avere un rapporto molto stretto con la politica e con la Democrazia Cristiana in particolare e a creare una rete di potere che si svilupperà negli anni successivi. Il volume è aperto da una accurata prefazione di Massimo Bordin. -
In volo con l'aquila. La mia Lazio
Giancarlo Governi è un magazzino di memoria inesauribile. Lui ha visto la Lazio vincere il primo scudetto il 12 maggio 74, il giorno del no all'abrogazione del divorzio. Ha visto la Lazio vincere il secondo scudetto in un campionato durato 74 minuti in più. Ha visto Chinaglia con il dito alzato verso la curva romanista, e lo ha scappare di notte in aereo. Ha visto morire Maestrelli, Paparelli, Re Cecconi, Frustalupi, Sandri. Ha visto giocatori in manette. La zampata di Fiorini, il gol in cielo di Poli. E molto altro. Governi cuce i frammenti della sua personale Storia Laziale, con grazia appassionata e malinconica, con infinito affetto. Un libro per ogni tifoso della Lazio. Ma forse anche per ogni innamorato di calcio. -
Radicale perché. Raccolta di scritti e interventi
Questo libro è nato per essere il regalo di Valter a Sergio, in occasione del suo novantesimo compleanno, il 1° marzo 2013. E così è stato. Il 17 ottobre 2013 Sergio se ne è andato, lasciando per sempre la ""sua"""" stanza negli uffici del Partito Radicale a Roma, in via di Torre Argentina. Ma lasciando anche una traccia indelebile del suo agire politico, impregnato di una passione e di una onestà intellettuale oggi rarissima, nella asfittica vita politica attuale, tutta media e social network. A un anno dalla scomparsa il volume intende ricordarlo. In questa raccolta di scritti il meglio della militanza radicale di Stanzani è stato raccolto con la cura che solo un vero amico come Valter Vecellio poteva mettere. Interventi parlamentari, relazioni a convegni, discorsi a congressi radicali, scritti. Lungo un arco di tempo smisurato, dal 1959 al 2012. Il tempo in cui Sergio Stanzani ha dedicato la sua vita alla causa della democrazia e delle libertà individuali, in Italia e nel mondo.""