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L' Italia nello spazio. San Marco, CosmoSkymed, Vega... il contributo italiano alla conquista dello spazio
Nell'anno in cui l'astronautica italiana può vantare la prima donna ad aver trascorso 6 mesi in orbita sulla Stazione Spaziale Internazionale, il Capitano dell'Aeronautica Militare Samantha Cristoforetti, appare ancor più doveroso ripercorrere le fondamentali tappe della conquista dello spazio e il ruolo avuto dall'Italia in questo settore. Fra le prime nazioni al mondo a lanciare un proprio satellite in orbita, il San Marco del 1964, l'Italia ha infatti sempre mantenuto un altissimo profilo tecnologico e scientifico e un ruolo da protagonista nelle attività spaziali. -
Lo schiopparello e altri racconti
"L'essenza di questi racconti, ciò che li anima e li fa essere, è la meraviglia. Che è, poi, la meraviglia per l'Isola d'Elba. Anche se ci si è nati e cresciuti, anche se la si guarda da dentro. Meraviglia per le pietre, i sassi, i minerali, i pesci e la vita del mare. Meraviglia per i venti, le onde, le mareggiate e le tempeste. Meraviglia per i sentieri, i paesaggi, la ricchissima e verdissima flora, dalle tonalità infinite, il semplice camminare e sciare sull'acqua con una semplice tavola. Meraviglia di un bambino... Che diventa amore..."""" (Claudio Damiani)" -
I soggiorni di Dostoevskij in Europa e la loro influenza sulla sua opera
Dostoevskij è sempre stato legato all'Europa, in gioventù per formazione culturale e in seguito per i suoi quattro anni di esilio volontario, dal 1867 al 1871, trascorsi fra Germania, Svizzera e Italia, in compagnia della seconda moglie. Una fase di profonde esperienze e di significativi mutamenti nell'animo dello scrittore russo. È durante la permanenza in Europa che concepirà Delitto e Castigo e scriverà L'Idiota, che termina a Firenze, un romanzo chiave di tutta la sua opera. E sempre nella città toscana, lo scrittore riprenderà a leggere molto e questo gli permetterà di avere spunti per altri tre grandi romanzi, I Demoni, L'adolescente, l fratelli Karamazov. Questo libro racconta questi anni di mutamento nella sensibilità e nell'ottica dello scrittore. -
Al tempo dell'aerostatica. 250 anni di audaci imprese, dai pionieri a oggi
Questo saggio vuole ripercorrere in modo organico e inedito la storia degli eventi che portarono all'evolversi della scienza aeronautica del nostro Paese, andando così a coprire una lacuna negli studi aeronautici. Assolutamente originale l'attenta ricostruzione cronologica, sviluppata nelle pagine dedicate a Milano e a Roma, come pure il lungo capitolo sull'evoluzione e sul futuro delle aeronavi dirigibili, i grandi ""vascelli del cielo"""", che per decenni non si rassegnano alla scomparsa e tentano di riaffermarsi. Altrettanto singolare, infine, l'analisi degli aspetti che legano il volo all'arte, al costume e alle lettere."" -
Metodo per una caduta naturale delle dita sulla tastiera del violino d'imposto fisiologico della mano sinistra
Metodo per violino di Giorgio Vanni (Firenze 1916-2002) pubblicato postumo. Diplomatosi in violino con Nucci nel 1934, Vanni si era perfezionato alla scuola di Sandro Materassi. Dal 1946, anno del concorso vinto per il Maggio, ebbe la fortuna e il privilegio di vedere all'opera direttori del calibro di De Sabata, Guarnieri, Marinuzzi, Gavazzeni, Serafin, Furtwängler [...] Direttore artistico dell'attività decentrata del Teatro Comunale. Dai primi anni '80 fino alla scomparsa, si dedicò all'insegnamento e alla didattica musicale, forse la sua vera ""vocazione""""."" -
Espressione pittorica e musica. Arte, didattica e società
Il volume nasce dalle esperienze di laboratorio che l'atelier fiorentino de Angelis ha operato all'interno dei corsi di Scienza della Formazione dell'Università di Firenze, insieme con Maurizio Gagliardi, avvalendosi di quelle attività che l'atelier negli anni ha promosso e sviluppato. Principio fondante è l'espressione pittorica e la musica, applicate in campo terapeutico e pratico, con la speranza di fare dell'Arte un strumento per la formazione e la crescita di una libera e umile indagine del sé. -
La memoria musicale di Dante
"La memoria musicale di Dante"""" è un omaggio postumo al lavoro manoscritto e inedito di Clemente Terni, e anche un modo per renderlo fruibile a musicisti e studiosi che vogliano approfondire questo aspetto peculiare del Sommo Poeta: ovvero le sue conoscenze e frequentazioni musicali. Il lavoro coniuga le competenze musicali di Terni con quelle letterarie e poetiche sue e di Francesco Mazzoni, esimio e compianto dantista, che sollecitò la composizione dell'opera terniana quando era Presidente della Società Dantesca. La commissione ebbe luogo nel 1988 e ha avuto varie esecuzioni sia da parte del Quintetto Polifonico Italiano, fondato e diretto dallo stesso Terni, sia, in anni più recenti, dal rinnovato Quintetto Polifonico, ora denominato """"Clemente Terni"""". Scientificamente e musicalmente alto è il risultato di questo seppur breve lavoro compositivo, che l'Istituto """"Clemente Terni"""" è lieto di dare alle stampe in occasione del 750° anniversario dalla nascita del Sommo Poeta." -
Piloti malati. Quando il pilota non scende dall'aereo
Questo libro riporta non pochi casi di incidenti, dagli anni Cinquanta ad oggi, tutti dovuti all'incapacità temporanea o permanente da parte del pilota. Infarti, malori, stati mentali non ottimali, alcolismo... sono molte le cause sulle quali vale la pena riflettere per ipotizzare nuovi metodi di valutazione dell'idoneità dei piloti, la gestione dei loro turni di servizio, la mancanza o l'assenza a bordo di altro personale capace di portare il velivolo a terra. -
I volti di Euterpe. Bruno Rigacci musicista fiorentino
L'avventura artistica e umana di un musicista ""a tutto tondo"""", nato e vissuto nel fertile terreno del capoluogo toscano, erede diretto dei valori di Alfredo Casella, Dimitri Mitropoulos, Leonard Bernstein e di molti altri protagonisti della nostra storia musicale. Bambino-prodigio, pianista, direttore d'orchestra, cantante, docente adorato, compositore prolifico, musicologo e divulgatore indefesso di pagine celebri e scoperte d'archivio, Bruno Rigacci (1921) è sicuramente una delle figure più geniali e poliedriche della Firenze del seconda metà del '900, testimone partecipe di un mondo che fu. Alla continua ricerca di una mediazione tra le esperienze dell'avanguardia e la custodia della tradizione lirica italiana, egli diviene il paladino di una musica raffinata, ma immediata, colta ma comprensibile, autentica e mai artificiosa, assumendo la figura di Giacomo Puccini come il faro della propria missione artistica."" -
Was ist Deutsch? Ediz. multilingue
A più di cent'anni dalla loro prima pubblicazione nei Bayreuther Blätter, questo volume presenta al lettore italiano due testi wagneriani finora inediti, la cui lettura è in grado di rivelare alcuni fondamentali aspetti del pensiero del compositore tedesco che in altri, assai più celebri, scritti non emergono con la stessa forza e incisività. I due saggi posti a loro commento firmati da Giovanni Guanti e Francesco Ragni - assieme a un ricco apparato critico-bibliografico, forniscono al musicologo e allo studioso gli strumenti necessari per districarsi in un fitto labirinto ideologico-concettuale, che ancora non smette di svelare il suo fascino e le sue contraddizioni. -
Bella quanto l'originale istesso. La copia del Cenacolo della Royal Academy di Londra. Vicende, fortuna, attribuzione
Il Cenacolo, dipinto da Leonardo nel Refettorio delle Grazie a Milano tra il 1494 e il 1498, ebbe subito una grande fortuna presso gli artisti lombardi per essere poi imitato e copiato fino all'Ottocento e parafrasato nell'arte contemporanea. Molta della sua fortuna all'estero è dovuta alla circolazione delle stampe e delle incisioni che ne furono subito tratte, ma anche alle peregrinazioni delle copie antiche che furono inviate in Francia e, più tardi, anche in Inghilterra. Questo studio ha come oggetto una delle sue copie più fedeli di primo Cinquecento, quella che, acquistata per la Certosa di Pavia alla fine del Cinquecento, fu trasportata in seguito a Londra per essere poi venduta alla Royal Academy of Arts nel 1821. La sua presenza in Gran Bretagna dette nuovo impulso ad un revival leonardesco che, grazie a figure di spicco del panorama artistico, collezionistico e intellettuale londinese come Thomas Lawrence, Henry Fuseli e John Ruskin, è continuato per tutto il corso dell'Ottocento. -
Storie della guerra aerea, della corsa allo spazio e di ciò che (in proposito) non è mai stato detto. Dal 1940 al 1986
33 articoli raccolti in un volume illustrano retroscena della ""Battaglia d'Inghilterra"""", di """"Pearl Harbour"""", della """"Battaglia di Stalingrado"""", delle bombe atomiche sul Giappone. E poi della Guerra in Corea, del Ponte aereo di Berlino, dell'abbattimento della U-2, della corsa allo spazio, di vari momenti della Guerra del Vietnam, fino alla """"Battaglia aerea della Bekaa"""" e all'operazione """"El Dorado Canyon"""" nella Libia di Gheddafi."" -
Dalle rive dell'Arno ai ghiacci del Don. Lettere di Elio Foresi, fiorentino, socio della Canottieri «Firenze» e alpino della «Julia»
Questo carteggio inedito ripercorre momenti di pace e momenti di guerra di Elio Foresi, fino all'ultimo desolato biglietto postale inviato il 6 gennaio 1943. Poi il tragico silenzio. Elio Foresi, classe 1911, si spense sul fronte russo nel febbraio 1943. Favorito dalla prestanza fisica, Elio praticò diversi sport: sci, tennis, bicicletta, nuoto, cavallo, ma la vera passione fu il canottaggio. Iscritto alla Società Canottieri di Firenze, partecipò ad alcune competizioni ufficiali. Dopo gli studi al Liceo ""Dante"""" di Firenze, scelse la Facoltà di Agraria e da neolaureato fu inviato a contribuire alla valorizzazione dei latifondi siciliani. Professione e affetti furono bruscamente interrotti dallo scoppio della seconda guerra mondiale. Alpino della Divisione Julia (Btg. """"Val Cismon""""), partecipò con l'ARMIR alla campagna di Russia. Dove si spense nel campo di Oranki, sul Don."" -
Saudade Bossa Nova. Musiche, contaminazioni e ritmi del Brasile
La storia della mùsica popular brasileira è argomento intrigato e intrigante, difficile destreggiarsi fra contaminazioni di etnie diverse. Ma da anni le ricerche e gli studi di Gildo De Stefano segnano uno spartiacque, e le storie precedenti sono di colpo invecchiate. E questo ha fatto di questo libro forse il più importante studio in circolazione, e lo rende musicologicamente apprezzabile per il sapiente lavoro di ricostruzione dei fatti e delle storie, scavando in terreni diversi per rintracciare elementi tali da poter imporre una nuova visione d'insieme a una materia dai mille volti. De Stefano offre una copiosa ricostruzione storica, una innovativa sistemazione di dati e fatti, interpolati all'interpretazione di vicende umane e stilistiche, capace di scavalcare steccati ideologici, vecchie teorie e vecchi schemi. -
I soggiorni di Dostoevskij in Europa e la loro influenza sulla sua opera
Dostoevskij è sempre stato legato all'Europa, per formazione culturale e per i suoi quattro anni di esilio volontario in compagnia della seconda moglie, dal 1867 al 1871, fra Germania, Svizzera e Italia. Una fase di profonde esperienze e di significativi mutamenti nell'animo dello scrittore che si perderà ai tavoli da gioco, avrà il dolore di perdere una figlia di soli tre mesi, ma riuscirà ad accettare la sua malattia, l'epilessia, e a raggiungere la maturità creativa. E se agli inizi dell'esilio per Dostoevskij contava solo la nostalgia per la madre Patria, l'attenzione ai problemi sociali e alla giustizia, col tempo il soggiorno europeo lo fa appassionare anche all'arte, all'architettura e alla pittura che in seguito troveranno sempre più spazio nelle sue opere. È durante l'esilio che concepirà ""Delitto e castigo"""" e scriverà """"L'idiota"""", che termina a Firenze, un romanzo chiave di tutta la sua opera, e dai risvolti autobiografici. E sempre a Firenze progetterà altri tre grandi romanzi, """"I demoni"""", """"L'adolescente"""", """"l fratelli Karamazov"""". Questo libro racconta questi anni di mutamento nella sensibilità e nell'ottica dello scrittore."" -
Dal nemico alla coralità. Saggi critici
Questo libro intende costituire un'occasione di dialogo internazionale fra studiosi che riconoscono nella guerra una questione inevitabilmente comparatistica, fornendo una vasta panoramica delle possibili declinazioni e rappresentazioni dell'altro, inteso tanto come der Andere che come das Andere, all'interno delle diverse narrazioni della guerra degli ultimi cento anni. Si spazia così dalla figura del nemico (interno ed esterno, hostis e inimicus, fratello, doppio e assassino) alla dimensione collettiva e corale del ""noi"""", dalla rappresentazione del corpo e della donna al trauma individuale e allo choc tecnologico, sino al """"grande altro"""" della morte, al fine di avvicinare e interrogare la perturbante socialità ed enigmaticità dell'evento bellico. L'esperienza dell'altro, per dirla con Merleau-Ponty, determina tanto una """"specificazione del problema dell'io"""" quanto una elaborazione del """"problema del mondo"""". Concetti che qui si è cercato di indagare allo scopo di penetrare più a fondo la dimensione culturale, simbolica, antropologica e ideologica della guerra, nonché i rapporti fra guerra, individuo e società."" -
Ryanair nel Bel Paese ovvero cronaca di una colonizzazione
La Ryanair vola in 33 nazioni e nell'anno 2016 ha trasportato 117.000.000 passeggeri. Una media di 3.545.000 passeggeri per ogni nazione servita. In Italia, nello stesso anno, risulta aver trasportato 32.615.348 passeggeri, il che equivale a dire che dal nostro Paese la compagnia ricava il 28% del totale complessivo di passeggeri, in pratica quasi un terzo di tutto il suo traffico che pur si svolge su altri 32 Paesi. Di fronte a tali cifre crediamo che l'aver usato il termine ""colonizzazione"""" nel titolo, non possa affatto considerarsi una forzatura, e spiega anche perché ci siamo voluti cimentare in questa opera. Se l'Italia è capace di contribuire con queste cifre al volume di traffico assicurato da una compagnia straniera ciò significa che gli altri paesi sono tutti al di sotto, molto al di sotto di ciò che noi, come mercato-Italia, siamo in grado di generare. Il dato merita una particolare analisi, una riflessione sulle cause e sul perché ciò sia potuto accadere, soprattutto alla luce del perenne stato di crisi del nostro principale vettore aereo, crisi che a bruciapelo oseremmo imputare alla caratteristica tutta nostrana, di farsi male da soli."" -
Il Dante dei moderni. La «Commedia» dall'ottocento a oggi. Saggi critici
Il 750° anniversario della nascita di Dante è stato l'occasione per rivisitare la ""Commedia"""", divina ma al contempo così umana, e la figura versatile del suo autore, un classico sempre moderno, universale e attuale con cui continuare a misurarsi e confrontarsi. Il volume analizza i molteplici usi e riusi del poema dantesco dall'Ottocento a oggi nella lingua, nella letteratura, nelle arti visive, nella cultura di massa in Italia e all'estero."" -
Gioielli delle Alpi italiane. Ediz. illustrata
I minerali alpini: più che semplici cristalli, autentici e sorprendenti ""gioielli della natura"""". Un volume dedicato ai minerali delle Alpi italiane. Un volume tanto per i neofiti che per i più esperti di mineralogia. Molti di essi del tutto inediti e mai esposti al pubblico, frutto di una ricerca capillare che ha svelato i segreti nascosti nelle più preziose collezioni private, italiane e straniere. Centinaia di fotografie realizzate con le tecniche più moderne. Ad arricchire l'opera, aneddoti storici, note scientifiche e suggerimenti utili alla ricerca e all'identificazione delle specie, oltre agli indirizzi delle collezioni museali visitabili e molto altro ancora. Il libro è dotato di indici analitici comprendenti oltre tremila referenze. Il lettore può pertanto effettuare rapidamente la ricerca degli specifici soggetti di proprio interesse."" -
L' impero dell'aria. Saggio di ornitologia applicato all'aviazione
Louis Mouillard, è un pioniere francese del volo umano. Questa è la traduzione integrale della sua opera più famosa. Una lettura d'antan, godibile per la prosa e lo stile dell'epoca e perché densa di osservazioni appassionate e acute, talvolta anticipatrici talvolta più visionarie e anche semplicemente ingenue, ma che ci fanno comunque apprezzare la grande passione per il volo di un uomo che è stato praticamente contemporaneo di Otto Lilienthal ma che non ha fatto in tempo a sapere che i fratelli Wright ce l'avevano fatta.