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Parole & immagini. Tra arte e comunicazione
Il rapporto fra le parole e le immagini costituisce da sempre un aspetto caratteristico della comunicazione, in tutte le epoche, ed è perciò argomento di studio affascinante e inesauribile. Concentrandosi soprattutto sulla modernità e sul presente, i contributi raccolti in questo volume affrontano il tema da una molteplicità di prospettive disciplinari e attraverso svariate metodologie. Così, a una prima sezione di riflessione teorica e di sintesi storica seguono contributi dedicati alla letteratura italiana e a quella straniera, allo spettacolo - cinema, teatro, opera - e a diversi media: pubblicità, televisione, fumetti, giornali femminili di moda. Nel complesso il campo delle relazioni funzionali fra parola e immagine è dunque scandagliato in profondità in ambito artistico, pubblicitario, nel mondo dell'informazione scritta e parlata, confermandosi argomento di grande interesse anche per le aperture teoriche che suggerisce. Attraverso opere e autori classici ma anche affrontando forme di comunicazione popolare e di massa, il lettore ricaverà tanti spunti diversi e non scontate interpretazioni trasversali. -
Jerzy Grotowski. L'eredità vivente
Il XXI secolo è destinato a diventare il ""secolo di Grotowski"""" perché, come dimostrano i saggi raccolti in questo volume, in diversi paesi del mondo stanno nascendo nuove riflessioni e nuove pratiche del teatro all'insegna dell'incontro più che della rappresentazione e dello spettacolo e ciò soprattutto per merito del Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards. Contributi in varie lingue di Bénédicte Boisson, Franco Perrelli, Maria Pia Pagani, Madga Romanska, Tatiana Motta Lima, Antonio Attisani, Giulia Randone, Iwona E. Rusek, Éric Vautrin, Yannick Butel, Kris Salata, Isabelle Schiltz, Mario Bagini."" -
La via del rifugio
Lodovico Barbiano di Belgiojoso è figura emblematica del rinnovamento dell'architettura italiana del Novecento ed esponente di spicco del razionalismo. Dopo aver creduto in un primo tempo all'illusorio rinnovamento promesso dal fascismo, fu tra quanti aderirono all'impegno contro il regime, pagato con la deportazione a Mauthausen. Ed è nel sottocampo di Mauthausen-Gusen che poté disegnare su alcuni foglietti gli episodi più significativi della sua vita da deportato. Questi schizzi, insieme ad altri realizzati al momento della liberazione e del ritorno a Milano, sono stati esposti in una mostra organizzata dal Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università di Torino, nell'ambito delle celebrazioni del Giorno della Memoria 2013, presso la Biblioteca ""Arturo Graf"""" e all'interno del progetto """"Scritture disegnate in biblioteca""""."" -
L' architetto nelle città
Due città omologhe ma molto diverse: Torino e Trieste - ma pure ampi percorsi veneziani - in un dialogo mediato dall'architettura e dalle riflessioni di Luciano Semerani, uno dei protagonisti del dibattito architettonico italiano degli ultimi cinquant'anni, attraverso la cattedra dello IUAV, le riviste, i numerosi libri pubblicati e le opere realizzate. Le ""scritture disegnate"""" dell'architetto e intellettuale triestino, dell'antico allievo di Samonà e Rogers, rivelano un temperamento d'artista capace di immettere il cimento progettuale in una corrente di suggestioni che non è riduttivo definire autobiografiche. Il tratto leggero e trasparente - arioso - dei disegni di Semerani sembra fatto apposta per restituire, mediante la sintesi delle immagini, la complessità di una narrazione che altro non è se non l'altra faccia del magistero esercitato a Venezia. Un magistero per il quale teoria e tecnica della progettazione, attraverso la pratica del comporre, si incaricano di celebrare, ancora una volta, i valori simbolici della forma costruita."" -
Esperienze di psicologia clinica di allievi e docenti in una istituzione universitaria
I lavori che compongono questo volume originano direttamente dalle esperienze di Psicoterapia e Psicodiagnosi Istituzionale svolte all'interno dei corsi di Specializzazione in Psicologia Clinica dell'Università di Messina. L'idea di riunire questi lavori è una testimonianza positiva dell'opportunità per gli allievi, giovani specializzandi, di intrecciare saperi e visioni in un mutuo scambio con i loro docenti, e il volume testimonia il credo nella formazione delle giovani generazioni che si sono appassionate al lavoro psicologico e psicoterapeutico avendo ricevuto l'ottica psicoanalitica come humus del lavoro clinico. Con reciproca soddisfazione questi giovani psicologi e psichiatri, hanno guardato gli uni al campo degli altri con curiosità, interesse e rispetto reciproco, fino a costruire un insieme condiviso non tanto di nozioni quanto di atteggiamenti mentali, fatti di apertura al non conosciuto e disponibilità a usare le proprie emozioni come strumento principale di lavoro nell'incontro con l'Altro, sia paziente che collega. -
Quattro migliaia di volumi egregi
I libri di Arturo Graf in esposizione nella biblioteca a lui dedicata. Una mostra che si propone di far conoscere al pubblico libri di eccezionale pregio e di grande rilievo culturale (una percentuale esigua dei circa quindicimila che compongono lo ""studio"""" di Graf), e insieme essere una testimonianza, un'occasione per scoprire l'avventura intellettuale di colui che la biblioteca ha fortemente voluto, costruito, utilizzato e infine donato alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Torino, di cui è stato docente e preside."" -
Mimesis journal. Vol. 21
Scritture della performance. Rivista semestrale di studi sulla vita e le forme del teatro. -
Si scrive acqua... Attori, pratiche e discorsi nel movimento italiano per l'acqua comune
Nel contesto politico italiano, caratterizzato dalla personalizzazione della politica, dalle logiche di breve periodo, dalla sfiducia nelle istituzioni, da sentimenti di antipolitica, la mobilitazione per l'acqua bene comune - di cui la vittoria referendaria di giugno 2011 rappresenta il momento più eclatante - presenta chiari elementi di originalità. Senza inseguire leadership carismatiche, ignorato dall'establishment politico e mediatico, questo movimento ha saputo coinvolgere e tenere insieme una coalizione vasta e plurale, riferendosi a principi morali e diritti fondamentali, adottando un'ottica non solo locale ma anche globale, e portando avanti una battaglia paradigmatica per la democrazia e il bene comune. Il presente volume nasce dalla volontà di riflettere sugli elementi e le pratiche che hanno reso possibile questa esperienza e sul suo significato politico più ampio. -
Solomon Michoels e Veniamin Zuskin. Vite parallele nell'arte e nella morte
Vite parallele, quelle dei due grandi attori Solomon Michoels e Veniamin Zuskin, immerse nella speranza suscitata dal nuovo regime che per la prima volta nella storia riconosceva parità di diritti agli ebrei. Il primo Stato socialista del mondo attribuiva al lavoro culturale e artistico un ruolo fondamentale e gli ebrei progressisti contavano su questo presupposto anche per emanciparsi dal conservatorismo che caratterizzava gran parte della loro tradizione. Per quei giovani, moderni e formati in ambienti fortemente permeati dallo ""spirito della musica"""", l'arte e il teatro si incontravano con le istanze della Rivoluzione d'Ottobre. Purtroppo l'utopia defluì nel giro di pochi anni in una violenta reazione opposta, destinata a seppellire sotto la pesante cappa del realismo socialista il critico, gioioso e trascendente grottesco del teatro yiddish, nonché provocando uno scontro che volse in tragedia e si concluse con la morte, l'esilio e il silenzio di quasi tutti gli interpreti russi della cultura yiddish. I due protagonisti di questo libro avevano scelto il teatro come ricerca della verità e ne subirono le amare conseguenze."" -
Disegnare luoghi, scrivere architetture
Intellettuale, artista e architetto, Aimaro Isola è impegnato da tempo nella costruzione di una poetica dell'architettura radicata nei luoghi e nelle loro proiezioni mitologiche. Leggerezza, esattezza e rapidità caratterizzano insieme alla sapienza e al garbo del segno grafico acquerellato, l'inconfondibile cifra stilistica dei disegni di Isola; schizzi e dipinti di soggetto non strettamente disciplinare ma che dalla riflessione sull'architettura sempre scaturiscono. -
Dizionario della terminologia filologica
Questo dizionario raccoglie e studia, sotto diversi aspetti (soprattutto quello storico, quello etimologico e quello semantico), tutte le parole italiane relative alla filologia, la disciplina che ripercorre la trasmissione dei testi (manoscritta, a stampa, ecc.) e si occupa della loro ricostruzione e comprensione, nelle forme e nei contenuti. È opera innovativa nel campo della lessicografia italiana, trattandosi di un 'dizionario storico' (in cui si forniscono, cioè, le attestazioni più significative delle parole lungo tutto l'arco della loro storia) relativo a un linguaggio settoriale. Contraddistinguono inoltre l'opera l'arricchimento dei materiali attualmente presenti in ambito lessicografico, le puntualizzazioni grammaticali, le numerose retrodatazioni dei termini, gli approfondimenti etimologici e di storia delle parole. -
Pensare concrete architetture e concretamente rappresentarle
Dalla matita al computer i progetti di Pietro Derossi sono sempre al passo con le tecniche e le tecnologie iconografiche. Dai fotomontaggi utilizzati tra anni Sessanta e Settanta dagli architetti più attenti alle esigenze di quelle categorie sociali coinvolte solo raramente nelle ragioni dell'architettura, ai rendering virtuali degli ultimi anni in cui si muovono abitanti alle prese con momenti di vita quotidiana, Derossi sceglie non solo di progettare ma pure di disegnare un'architettura sempre contemporanea o postmoderna, considerando l'attitudine ironica dell'espressione figurativa, l'azione interpretativa rivolta all'occasione e la caduta del divario tra arte e vita. Quello di Derossi è, dunque, un percorso nella storia, pure molto recente, dei modi di rappresentazione dell'architettura. -
Lugné-Poe e l'oeuvre simbolista. Una biografia teatrale (1869-1899)
Il volume, nato dall'esigenza di rivalutare l'esperienza teatrale simbolista affrancandola dall'annoso pregiudizio sulla sua anti-teatralità, propone una ricostruzione storico-biografica della figura di Lugné-Poe - attore, regista, direttore, nonché principale animatore del teatro simbolista francese - e del suo teatro, l'OEuvre, per riconoscerne i tentativi di sperimentazione scenica. Ripercorrendo la prima parte della vita del protagonista di questa affascinante stagione, lo studio traccia - con un criterio rigorosamente cronologico - un capitolo fondamentale della storia del teatro, affrontato finora quasi unicamente dal punto di vista della teoria, della poetica e dell'analisi testuale. Partendo da un attento studio del contesto della nascita del teatro simbolista, la ricostruzione delle fortune alterne dell'OEuvre si sofferma, stagione per stagione, sui singoli spettacoli e sulla loro fortuna critica, oltre che sulle vicende interne delle relazioni umane e professionali intrattenute con artisti, scrittori, poeti, attori che per una ragione o per l'altra sfiorarono le vicende del teatro. Il volume, frutto di un ampio lavoro di documentazione, ricontestualizza l'esperienza dell'OEuvre alla luce della consapevolezza contemporanea, rilevandone l'importanza per gli sviluppi delle avanguardie e dando inoltre maggiore spessore alla personalità di Lugné-Poe. -
La meglio Italia. Le mobilità italiane nel XXI secolo
Negli ultimi anni in Italia è ripresa l'emigrazione giungendo a superare, secondo le statistiche ufficiali, le centomila unità annue. L'attenzione dei media, nel denunciare i tagli alla ricerca, le cattive condizioni del mercato del lavoro e la mancanza di meritocrazia diffusa nel paese, si è focalizzata sulla perdita di giovani talenti verso l'estero. A lasciare l'Italia, però, non sono più solo lavoratori altamente specializzati, o cervelli in fuga, ma anche studenti, professionisti, tecnici, imprenditori, ricercatori, pensionati, cooperanti e altre figure, qualificate e non, che partono da ogni regione. Questo soggetto difficile da definire - emigranti, expat, cervelli in fuga? - non ha nemmeno una dimensione precisa. Come calcolare infatti il numero di chi si muove nell'Europa di Schengen o che attraversa frontiere con un visto turistico o di studio e che poi decide di fermarsi? Cosa differenzia la nuova emigrazione che alle guide dell'emigrante ha sostituito blog e social network, che al posto del telefono usa Skype, da quelle del secolo scorso? Rispetto alle migrazioni del passato cambiano anche le motivazioni, oltre alla ricerca di lavoro, si emigra per studiare, cercare una migliore qualità della vita o per amore. L'inchiesta del Centro Altreitalie intrecciando fonti diverse - statistiche, un questionario e interviste - traccia lo spaccato del nuovo e complesso fenomeno migratorio italiano. -
Fra materia e memoria
I disegni che Mario Botta espone nelle sale storiche della Biblioteca ""Arturo Graf"""" dell'Università di Torino non sono disegni di progetto o tavole di studio destinate a concorsi. Sono invece disegni per molti versi singolari, per taglio, tecnica e linguaggio, che riassumono in un bianco e nero espressionistico e con semplice immediatezza il carattere di alcune significative opere dell'architetto. Qui è l'impiego della matita grassa a condurre il gioco e lo fa pure nei fogli che ospitano altre e non di meno architettoniche forme: sono i vasi che configurano tipi, ovvero tipologie di vasi che discendono direttamente dalla concezione che Botta ha dell'architettura, una concezione che comporta una ricerca tipologica costante."" -
Metamorfosi dei Lumi. Vol. 7: Il corpo, l'ombra, l'eco.
Il settimo volume delle Metamorfosi dei Lumi è dedicato alla ricerca attorno al corpo emancipato dall'anima, che percorre tutto il Settecento e che costituisce lo snodo fondamentale del dibattito illuministico sulla natura e sull'uomo. I saggi raccolti illustrano alcuni aspetti di questa dinamica culturale che impone l'affermazione positiva del corpo, la sua libertà, la sua bellezza, ma che, con il passare degli anni, tende a stravolgere i fondamenti antropologici dell'Illuminismo. Negli ultimi decenni del Settecento, la denuncia del presupposto di leggibilità del mondo, per mezzo del razionalismo materialistico, pone l'individuo in un contesto spazio temporale non direttamente leggibile accentuando una soggettività in preda ad ansie metafisiche. La profonda dignità della dimensione corporea è ormai da ricercare in un'unità cosmica, tra corpo e natura concepita come organismo vivo. Di questa metamorfosi epistemologica che inaugura l'epoca moderna il corpo è soggetto privilegiato. -
Ora questo è perduto. Tipo, architettura, città
Ripercorrendo la storia della trattatistica da Vitruvio fino al periodo illuminista per approdare al ""dibattito tipologico"""" italiano degli anni Sessanta e Settanta, si tenta qui di far luce su alcuni indispensabili strumenti critici per indagare il tema del rapporto tra tradizione e modernità, rapporto che, nello specifico, implica la definizione stessa di che cosa sia l'architettura e su cosa si costruisca il sapere architettonico in relazione alla nozione di tipo e allo studio della tipologia. Sebbene le differenti interpretazioni e il presunto ruolo operativo degli studi tipologici possano sembrare privi di una immediata attualità, se non addirittura ridotti a una consuetudine accademica, si ritiene infatti ancora utile interrogarsi sul ruolo che essi hanno avuto e possono tuttora avere in relazione alla pratica architettonica e agli obiettivi dell'insegnamento. Ciò soprattutto in vista di una lettura critica capace di stabilire il valore degli strumenti utilizzati di fronte alla condizione dispersa della città contemporanea."" -
Inchiesta su Gramsci. Quaderni scomparsi, abiure, conversioni, tradimenti. Leggende o verità?
Antonio Gramsci è oggetto non soltanto di studi e ricerche, ma anche di polemiche che negli ultimi anni hanno conosciuto una notevole recrudescenza, segnale in fondo di una inesausta vitalità del pensiero di uno degli autori italiani più studiati e tradotti a livello internazionale. Ma le polemiche testimoniano altresì che esistono momenti e vicende della biografia gramsciana, su cui ancora necessitano scavi documentari, ipotesi di lavoro, o semplici riletture di testi e documenti già noti. Il libro nasce, da una parte, dalla registrazione delle polemiche tuttora in corso, ma dall'altro, dalla consapevolezza che anche le contese apparentemente stolte e superflue, possono aiutare a sciogliere nodi, o quanto meno a porre nuove domande: purché si sia animati da autentica volontà di sapere, come la rivista ""Historia Magistra"""", dal cui seno il libro è in qualche modo scaturito. Fondato su un Questionario, il volume ha raccolto le risposte di 26 studiosi e studiose, coordinati da Angelo d'Orsi, autore anche della robusta Introduzione. In appendice un testo del nipote di Gramsci, Antonio junior."" -
Transmediterranei. Generazioni a confronto tra Italia e Nord Africa
Cosa significa diventare adulti oggi in Italia fra i giovani stranieri? Vi sono differenze nella costruzione dell'identità fra i pionieri dell'immigrazione e i loro figli? Quali sono i fattori che possono intervenire nei processi di definizione dell'appartenenza? Il passaporto, la lingua degli affetti, la religione, le relazioni amicali sono alcuni degli aspetti intorno ai quali prende forma la risposta al 'chi ero, chi sono e chi sarò'. Il volume presenta, a quarant'anni dai primi arrivi degli immigrati dal Nord Africa, un'indagine esplorativa sui figli di quella migrazione e su come il loro percorso identitario si intrecci e si differenzi da quello dei genitori. L'attenzione verso la sponda sud del Mediterraneo si è riaccesa con gli eventi della ""Primavera Araba"""", non solo a causa degli sbarchi ma anche del coinvolgimento transnazionale degli emigrati e dei loro figli verso i paesi d'origine. Queste dinamiche sono state approfondite a Torino, contesto che è stato sin dall'inizio approdo importante di marocchini ed egiziani e dove oggi le seconde generazioni crescono e si definisco in una città alle prese con una drammatica crisi economica."" -
Teorie e visioni dell'esperienza «teatrale». L'arte performativa tra natura e culture
Anziché in base a un intento di ricostruzione della loro evoluzione nel tempo, le teorie e le visioni che hanno descritto l'esperienza del teatro e delle arti performative, secondo la condizione peculiare dello spettatore, sono qui affrontate sulla base di un campionamento di momenti e posizioni di rilievo nelle diverse epoche e culture, dove la cronologia assume la funzione di riferimento e indice del mutare di circostanze sociale, economiche e religiose, entro le quali il fenomeno di tale esperienza assume valenze talvolta antitetiche, spesso discordanti. ""Tra natura e culture"""", sulla scorta della tradizione e alla luce degli sviluppi recenti degli studi scientifici sull'esperienza cosciente, può delinearsi l'orizzonte ideale per indagare una modalità del comportamento umano che, per la sua qualità non ordinaria, è forse in grado di fornire elementi per un approccio più completo alla realtà.""