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Giro di vite
Una giostra s'avvita a spirale, sino ad accartocciarsi: anime inquiete che provano a farsi una ragione di cose che una ragione non possono avere. Come superare il senso di colpa per aver commesso uno dei gesti più gravi, di quelli per i quali non è lecito attendere perdono terreno: sottrarre la vita al tuo migliore amico? Come coltivare se stessi, percorrere i sentieri delle proprie più complicate congiunture, evitando nel contempo di procurar ferite alle persone care? Una famiglia comune: Attilio, Ludovica, Vera, si ritrova a fare i conti con un dramma i cui risvolti esterni si dimostrano cinici al punto da far ribollire il sangue in corpo: un incidente d'auto che coinvolge il primogenito, Alex, e costringe ognuno di loro a misurarsi con un'esistenza mai completamente compresa. E non basterà ad Alex allontanare da sé le cose, provare a seminarle, fuggire da sé, non fino al momento in cui avrà contezza della gravità della condizione altrui. Eppure devi trovare un varco, rendere le cose sopportabili. Altrimenti ti ritrovi di fronte a te stesso, alla prospettiva del dissolvimento di ciò per cui hai lottato, e allora non puoi chiedere ai tuoi nervi un'improbabile guerra di trincea... -
C'è chi si lamenta della pioggia
Questi pensieri in fila sono pioggia. La pioggia delle informazioni quando ci piomba addosso, intercettandoci comunque in qualche modo. La pioggia nella quale ci trasformiamo raccontandoci. Sottiltemporale. Tempo sottile, tempo irreale. A guardare chi non ci guarda. A prendere una storia, raccontarla male. Ci sai rimanere? Qui dentro, più dentro. Ad aprire le gambe dell'acqua che cade, affogare. -
081
Felice è un clochard che ""abita"""" nel centro storico di Napoli, con un passato incerto alle spalle e pochi amici a fargli compagnia. Il suo è un mondo fatto di sbornie, stati depressivi e battaglie per la quotidiana sopravvivenza fino a quando s'imbatte in Elena, un'attrice bellissima per la quale prova un'attrazione irresistibile. Una vera e propria scintilla che riaccende in lui una nuova vitalità, e lo porta a scoprire i segreti della vita di Elena e del suo amante Maurizio. Si aziona così un meccanismo intricato di inseguimenti, appostamenti e incursioni che infittiscono un mistero che sin dall'inizio brama una spiegazione. Quello di un cadavere penzolante attaccato a una corda."" -
Maiden voyage
Mentre la Terra è sull'orlo di un conflitto devastante, l'umanità affida le sue poche speranze al volo inaugurale di un'avveniristica astronave governata da un'intelligenza artificiale. In un'estrema trattativa per scongiurare la guerra, sul campo neutro della Marie Blue si incontrano le delegazioni diplomatiche dei due blocchi transnazionali contrapposti. Ma il contatto con la nave è presto perduto. Incidente? Attentato terroristico? E da parte di chi? Prima che la notizia venga divulgata, scatenando il panico e forse la guerra, dalla Terra viene inviata un'investigatrice specializzata in analisi di dati complessi. Ma la ""datamancer"""" trova una nave vuota, senza alcuna traccia dei delegati e dell'equipaggio. Cosa è successo sulla Marie Blue? A raccontarlo sono quattordici personaggi, a ciascuno dei quali dà voce un autore diverso. Un esperimento letterario che coniuga narrazione collettiva, fantascienza e il classico delitto della stanza chiusa. E il colpevole non è il maggiordomo... """"Eliminato l'impossibile, ciò che resta, per improbabile che sia, deve essere la verità"""" (Sherlock Holmes)."" -
Una vita fa
A metà degli anni '30 il piccolo Gennaro Annoni rimane solo nel mondo: i genitori muoiono quando ha soli tre anni e lui, nonostante l'interessamento dell'amatissima nonna, reclusa in un ospizio, è abbandonato dai parenti e costretto a cercare riparo sotto il portone di un palazzo della provincia napoletana. Da questo giaciglio di paglia si alzerà ogni mattina con l'unico intento di procacciarsi del cibo, giorno per giorno, lanciandosi in avventure spericolate e manifestando notevole sagacia. Gennaro è forte e caparbio ed è fermamente intenzionato a non arrendersi alla miseria, con questo spirito passo dopo passo inizia a costruire la sua incredibile scalata, a partire dagli anni trascorsi in orfanotrofio. Fra gioie e dolori, fra amori impossibili ed estremi, Gennarino riesce a realizzare il sogno di una vita piena e dignitosa, difficile quanto esaltante, una vita che valga la pena di vivere e, a beneficio di molti, di raccontare. -
Animali fragili
Enzo è un fotografo e un creativo, Simona insegna in una scuola media. E in breve il loro matrimonio fallisce. Stanco di reportage di nozze, Enzo parte per Milano per affermarsi come fotografo di moda. Simona, invece, vuole solo lasciarsi alle spalle il fallimento coniugale e cerca un rapporto, un ""chiodo scaccia chiodo"""", che possa dare un senso alla sua vita sentimentale. Michele, altro animale fragile, è l'assistente occasionale di Enzo che resta incautamente coinvolto in una vicenda che lo porrà nel mirino della malavita organizzata. Il tutto sullo sfondo di Napoli e della sua periferia, dove la vita scorre in una normalità sospesa. Mondi diversi, concentrici, si sfiorano costantemente e la malavita ci striscia accanto; è intorno, eppure non ne avvertiamo la presenza o ci siamo talmente abituati da non saperla più riconoscere. E così può avvenire il contatto, la sovrapposizione, fino a farci risucchiare in traiettorie non nostre."" -
Bumerang!
Peppe Montana è un piccolo spacciatore di hashish e marijuana che sogna di diventare un boss. Cresciuto a pane e film di gangster, ha un debole per Scarface, da cui il soprannome. Nel tentativo di compiere il grande passo, richiede l'aiuto dei suoi amici di infanzia: Tonino a Tiella (la padella), aspirante chef che si arrangia lavorando come cameriere e Sergio, detto Sergiolino, studente universitario figlio di papà, pigro e ampiamente fuori corso, giocatore esperto di Play Station. In parallelo, Luigi detto Giggino 'a Faina, giunto al culmine dell'ossessione per la provocante e disinibita Angelica, per riuscire ad andarci a letto chiede una mano ai suoi ""amici"""": Stefano 'o Nanett', metallaro complottista, e Michele 'a Tipo, amante dell'house e delle automobili modificate. Gli unici due poveracci che in qualche modo gli vogliono bene, solo perché Faina, andando contro la sua natura, non li ha ancora fregati. Due storie, due piani, due """"gang"""". Ma siamo sicuri che tutto filerà liscio?"" -
Vivo tra puntini sospensivi
La vita e la verità attraversano le pagine di Giuseppina Dell'Aria, poetessa multiforme e complessa dal canto accorato di denuncia. Le sue poesie non cercano certezze, non si accontentano delle menzogne comuni, rifuggono la sterile retorica e decidono di svelarsi nude e ricche di profondità. Versi indocili e insieme docili che raccontano i pieni e i vuoti, l'identità sofferta dell'amore, della solitudine e del dolore attraverso uno sguardo femminile che racconta cosa vuol dire essere donna oggi, ed esserci veramente. -
Canto di vento per strada
Cento poesie, un unico percorso: dal centro della terra, umiliato dalla guerra e dalla continua, ripetuta sopraffazione del più forte sul più debole, fino alla scoperta della propria, personale, debolezza, esposta alla follia del mondo e alle incertezze dei rapporti umani. Il foglio è il cielo dove cade il canto, uno spicchio di matita e tutto il resto: emozioni percorsi, cecità limiti, espansioni e miserie, memorie e sogni. Nel tempo della necessità e del dolore la poesia è compagna di veglia, voce dolente su nodi individuali e collettivi, parola sorniona che arde. L'hic et nunc di Maria Marmo è qui: il condominio bolle, borbotta, si spegne. Ma lei guarda in alto e trova conforto. -
Nero. Diario di una ballerina
Simona è una ragazza molto fortunata. Ha una famiglia benestante, un padre avvocato, una madre che viene dalla Napoli bene, un talento naturale per la danza classica. La sua vita scorre su binari ben lubrificati dal denaro, circondata dall'affetto e avviata a una carriera luminosa nei teatri più prestigiosi. Fin quando l'ingranaggio si inceppa: Massimiliano, il marito ballerino nonché partner al Teatro San Carlo, manca una presa e Simona crolla sul palcoscenico, fratturandosi i talloni. Da quel momento tutto si tinge di nero, e solo i suoi diari, che compila in maniera ossessiva utilizzando un codice elaborato sin da bambina, conoscono quel che realmente le accade. Un viaggio che porta in fondo a un'anima, percorrendo tutte le stazioni dolorose che ne determinano la corruzione. Nero, come un velo che oscura la vista. Nero, come un drappo che copre la coscienza. Nero, come la morte. -
Di vento di pietra di polvere. MaterAfrica
Gli autori hanno vissuto sulla loro pelle quell'Africa viva, sempre diversa, unica tutte le volte. L'hanno conosciuta prima di tutto vivendo in una città, Matera che, come l'Africa, tra anni Sessanta e Settanta, poteva significare poeticamente un mondo diverso, al bivio tra antico e moderno e che tra antico e moderno, attraverso una terza via, tutta poetica, avrebbe potuto diventare altro. L'hanno letta prima nelle pagine di Levi e Pasolini, nelle loro parole e nelle loro immagini, e poi l'hanno vissuta, anno dopo anno, fino ad arrivare qui, di nuovo sulle pagine di un libro. Per raccontarla a noi. -
Matera. La bella stagione. Ediz. italiana e inglese
Questo libro si sfoglia con il cuore. In ogni pagina c'è un'emozione da leggere e guardare. Passo dopo passo, si conosce Matera, la città dei Sassi. Un cammino di sensazioni racconta l'anima di questa terra, in un contesto paesaggistico tra i più belli della regione Basilicata. Dal fascino eternamente nascosto sotto il volto della storia, panorami e angoli inaspettati si susseguono, creando scenari particolari, unici. I testi della Siepe ben si legano alla fotografia orbicolare di Formica. -
Sub tutela Virginis. L'icona marmorea dell'abbazia di Santa maria Banzi e alcune note sull'arte del Trecento tra Puglia e Basilicata
L'abbazia benedettina di Santa Maria a Banzi è la più antica della Basilicata. Poco è sopravvissuto della sua facies medievale: la chiesa, difatti, venne completamente ricostruita nel XVIII secolo, ma in tale occasione si decise di porre in facciata un'icona marmorea trecentesca di soggetto mariano; l'opera, mai dettagliatamente analizzata dalla critica, è qui al centro di uno studio che ne scandaglia ogni aspetto. Particolare attenzione è dedicata all'iscrizione alla base del manufatto, in cui vengono riportati l'anno di esecuzione, il nome del committente, quello dell'artista e persino la sua provenienza. Questo piccolo volume è dunque dedicato alla figura di Petrus de Baro, scultore ignoto al panorama degli studi e finalmente restituito agli onori della Storia. La disamina del singolo manufatto diventa un pretesto per indagare le dinamiche di contaminazione artistica attive nel Regno di Napoli tra Duecento e Trecento, al tempo degli Angioini. -
Come piace a me. La cucina lucana. Ediz. illustrata
Nicola Popolizio è tra i cuochi più promettenti della scena nazionale. Dall'esclusivo ristorante ""Ego Gourmet"""", nel cuore della città dei Sassi, Matera, lo chef si esprime in piatti di rara armonia ma ricchi di sapore: alta cucina di schietta ascendenza popolare. Un viaggio lungo 15 ricette spiegate nel dettaglio per tutti gli appassionati dell'alta cucina. Prodotti tipici della campagna lucana e le eccellenze del territorio sono reinterpretati in chiave moderna, senza disdegnare influenze orientali. Sempre alla ricerca di nuovi equilibri del gusto."" -
De' pittori, scultori, architetti, miniatori et ricamatori napolitani e regnicoli
Il volume si configura come la prima edizione critica completa ed aggiornata del ""De' pittori, scultori, architetti, miniatori et ricamatori napolitani e regnicoli"""", il preziosissimo lavoro sugli artisti meridionali redatto nel XVII secolo dal sacerdote napoletano Camillo Tutini (1594-1666) e rimasto a lungo ai margini degli interessi degli studi. La raccolta dei medaglioni tutiniani costituisce la più significativa attestazione seicentesca sopravvissuta in area meridionale nel genere della biografia d'artista, un filone nel quale si sarebbero inserite solo assai più tardi le """"Vite settecentesche"""" di Bernardo De Dominici (1683-1759). Il fulcro dell'opera è rappresentato dai pittori e dagli scultori attivi tra Quattro e Cinquecento, per i quali l'autore può trarre informazioni dalla periegetica partenopea e da fonti toscane e romane. La collazione dei tre diversi esemplari redatti da Tutini - proposti qui in trascrizione integrale - ricostruisce gli stadi di redazione dell'opera. Lo scandaglio dei numerosi documenti autografi, conservati presso la Biblioteca Nazionale di Napoli, ha consentito infine di far luce sulla personalità dell'autore."" -
Quando la mollica aveva i buchi stretti. Ricette materane della tradizione
Oggi l'offerta gastronomica materana si è molto ampliata e variegata ma il vero patrimonio della città sta nelle abitazioni familiari, nelle riunioni domenicali, nei preparativi dei pranzi di festa, nelle scampagnate, nella raccolta delle erbe spontanee e... nel pane. Tentare di non perdere quanto la comunità di Matera ha acquisito, difeso e valorizzato nel tempo è stata una delle motivazioni che ci ha fatto agire nella stesura di questa raccolta di ricette, che pescano nella memoria e tra i fornelli di nostra madre, Anna Maria Loperfido, consapevoli che un patrimonio culturale è il frutto di inquinamenti e contaminazioni che la comunità accetta o scarta. Sarebbe un peccato perdere ricette uniche, semplici e gustose che altri ci invidiano, oscurate da un'invadente cultura del ristorante che non sempre è artefice di innovazione e ricerca gastronomica. -
La chiesa di Santa Lucia a Melfi. Storia di un contesto rupestre e del suo apparato pittorico. Ediz. illustrata
Il volume, dedicato agli affreschi collocati in un oratorio rupestre di Melfi, è un piccolo scrigno di preziose informazioni. L'autore rivolge la sua attenzione ai modelli iconografici e ai linguaggi pittorici utilizzati. Emergono dinamiche sofisticate di committenza e intrecci di stili e media artistici. Per la prima volta si riflette sulla dipendenza da specifici manufatti lignei e si legge con minuzia il ciclo agiografico luciano, vero unicum nel panorama pittorico medievale peninsulare. -
La Puglia e Limoges. Manufatti medievali nei tesori e nelle collezioni museali della regione. Ediz. illustrata
Il volume indaga la presenza dei manufatti smaltati di origine limosina presenti nelle collezioni pugliesi e afferibili all'età medievale. Dopo aver tracciato la storia della loro tecnica esecutiva dall'antichità ai tempi moderni, con riferimento ai trattati e ai primi episodi noti di tale produzione, si analizzano singolarmente gli oggetti presenti in Puglia e se ne ricostruisce la storia. -
I misteri delle cento caverne
La storia, liberamente ispirata a fatti realmente accaduti fra il 1961 e il 1962, narra l'avventura di quattro ragazzi che scoprono le chiese rupestri della Murgia materana e i dipinti murali che le adornano. La sete di scoprire, di sapere, di conoscere li conduce a una appassionante ricerca in un territorio ricco di storia e di umanità. Ben presto la vicenda si complica, il mistero iniziale si tinge di giallo e i ragazzi dovranno affrontare grossi pericoli per salvare tesori preziosi. -
Mzungu. Un safari a pedali sotto il solleone
Su due ruote attraverso l'Uganda. Un racconto semiserio corredato da tavole illustrate, ispirate agli schizzi realizzati sul taccuino dell'autore durante il safari. Di viaggi nelle terre selvagge sono pieni gli scaffali, ma un'impresa così sgangherata e divertente aspettava ancora di essere scritta.