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L' Italia del '90. Storia segreta del nostro Mondiale
Italia '90 è stato forse il Mondiale più brutto nella storia del calcio, ma rimarrà per sempre il nostro Mondiale. Quello di chi è stato giovane negli anni Ottanta ed è cresciuto nel mito del trionfo spagnolo di Bearzot e Paolo Rossi, sognando di vivere qualcosa di simile nel proprio paese. Sogni per noi quasi diventati realtà con la Nazionale di Azeglio Vicini, l'ultima che abbiamo davvero amato. Perché quel Mondiale è stato molto più dei gol di Schillaci e di un'uscita sbagliata di Zenga: è stato la fine della parte più bella della nostra vita. Per questo quando uno dei ventidue azzurri di Italia '90 è arrivato al millesimo aneddoto su quell'estate italiana e sulle sue notti magiche gli abbiamo proposto di scrivere un libro in forma di romanzo. Da questa fonte di prima mano arriva il racconto di un gruppo di ragazzi schiacciati da una pressione insostenibile, che per un mese riuscirono a entusiasmare e commuovere l'Italia. Una squadra formata da giovani degli anni Ottanta, nostri coetanei o di poco più vecchi, giovani uomini che avevano tutto per diventare campioni del mondo. Non lo sono diventati, evitando la retorica delle celebrazioni ma dandoci anche un dolore immenso. -
Gli anni di Drazen Petrovíc. Pallacanestro e vita
La biografia definitiva del giocatore più emozionante di sempre, icona della pallacanestro europea e degli anni Ottanta. Ragazzo prodigio nella sua Sebenico, fenomeno di culto al Cibona Zagabria, stella invidiata al Real Madrid, campione che nella NBA ce l'ha fatta contro tutti in un'epoca in cui gli addetti ai lavori guardavano con diffidenza chiunque non fosse nato negli Stati Uniti. Avendo vissuto da protagonista il passaggio dalla Jugoslavia unita alla Croazia indipendente, Drazen non può essere raccontato soltanto attraverso il basket ed è anche per questo che la sua importanza trascende lo sport. La morte a nemmeno ventinove anni nel suo caso non è stata alla base del mito ma lo ha anzi interrotto proprio nel momento più bello, quando aveva conquistato l'America e non aveva più nulla da dimostrare nemmeno a se stesso. Una vita indimenticabile, attraverso cui si può raccontare la storia e trarre ispirazione per il nostro presente. -
Cristiano Ronaldo nel paese degli Agnelli. Il campione della Juventus raccontato dai media italiani
Il racconto delle prime due stagioni di Cristiano Ronaldo con la maglia della Juventus attraverso giornali, televisioni e siti internet che nel 99% dei casi sono stati i megafoni, più o meno consapevoli, di una colossale operazione di marketing. Dimenticando che il club degli Agnelli-Elkann gli scudetti li vinceva già prima dell'arrivo di CR7, che insieme ad altre mosse di mercato ha devastato il bilancio bianconero. Paolo Ziliani raccoglie e commenta tutta la retorica dei media italiani, irresistibilmente ed involontariamente comica, applicata al calcio. Con la consapevolezza che nel nostro paese gli stessi schemi vengono usati anche per argomenti molto più seri. -
Italia 1982. Storia critica del Mondiale più bello
Fatti, personaggi e retroscena della Nazionale campione in Spagna: la ricostruzione di Bernardini, la scelta di Bearzot, i veleni del calcioscommesse, l'ostilità dei media, la lotta con Allodi, i drammi di Bettega e Antognoni, il sorteggio truccato, il pareggio di Italia-Camerun, gli arbitri di Artemio Franchi, il silenzio stampa, i pagamenti in nero, le ammonizioni pilotate, i clan nello spogliatoio. -
Generazione Joe Montana. Storie di football anni Ottanta
Negli anni Ottanta il football americano conquistò tantissimi ragazzi italiani, molti dei quali conobbero questo sport grazie al Super Bowl del 25 gennaio 1981 trasmesso da Canale 5 e introdotto da Mike Bongiorno: Oakland Raiders-Philadelphia Eagles 27-10. Un amore che in quel decennio sarebbe stato alimentato da poche partite in differita, radiocronache rubate alla radio delle basi NATO e racconti di viaggio di pochi fortunati. La scarsità di informazioni non impedì l'esplodere della passione per la NFL ed i suoi campioni: da Joe Montana a Jim Kelly, da John Riggins a Dan Marino. Senza dimenticare le squadre: la University of Miami, i Chicago Bears, i Cincinnati Bengals, i Washington Redskins, fino ai San Francisco 49ers di cui Montana era il quarterback. Nella storia e nella memoria sono rimaste anche la USFL, la lega che provò a fare concorrenza alla NFL, e le riviste che in Italia nacquero sulla scia di quel boom. Roberto Gotta, prima firma e prima voce del football in Italia, racconta tutto questo in un libro in cui lo sport si mescola al viaggio sentimentale, al giornalismo, alla storia statunitense e un po' anche a quella italiana. Un libro per chi c'era e per chi non c'era. -
Le donne della cattedrale. Storia di occupazioni rimozioni immersioni. Senzatetto, femministe e spazi di libertà a Palermo
Nel 2001 il Comitato 12 Luglio, composto in buona parte da donne senzatetto, occupa la cattedrale di Palermo per rivendicare il diritto alla casa. Il centro sociale Zetalab viene sgombrato per l'ennesima volta e per l'ennesima volta rioccupato. Mara vive entrambe le realtà: frequenta i corsi di autocoscienza delle Estranee dentro il centro sociale, aiuta le donne della cattedrale e fa lavoro di quartiere alla Kalsa, alla ricerca della propria dimensione politica e personale. -
Etna vulcano del mondo. A muntagna nel patrimonio mondiale Unesco
Nel 2013 l'Etna entra a far parte del Patrimonio Mondiale Unesco. I protagonisti delle vicende che hanno reso possibile il raggiungimento di questo straordinario traguardo storico ci raccontano i luoghi della meravigliosa Muntagna e le emozionanti tappe del percorso che ha portato il vulcano siciliano nella World Heritage List. -
Canone inverso. Per una teoria generale dell'arte
Il film Matrix, il manga Akira, la musica di Wagner, il sound dei Pink Floyd, l'orinatoio di Duchamp, la serialità televisiva, i romanzi di Dickens: esiste una teoria estetica capace di guardare a tutte queste forme d'arte dando loro pari dignità? Il libro di Ariemma propone al lettore una teoria generale che, utilizzando il principio del canone inverso musicale, prende in considerazione tendenze opposte. La teoria dell'arte deve infatti tenere insieme lo spettatore cinematografico e il visitatore di una mostra, la fruizione temporale e quella spaziale, il flusso e l'archivio, l'arte di massa e l'arte contemporanea. L'esempio più calzante di forma d'arte che tenga assieme mondi diversi è proprio la nuova serialità televisiva anticipata dal romanzo a puntate di Dickens e alimentata dal fumetto giapponese. In questo modo il ""canone inverso"""" si fa opera."" -
No Muos. Un anno di lotte
Un anno di lotta contro il Muos, l'installazione di comunicazioni militari che gli Stati Uniti stanno costruendo nel paesino di Niscemi, dentro una riserva naturale preziosissima, la Sughereta, e contro la volontà degli abitanti. Il racconto appassionante dei protagonisti, le interviste ai militanti, la raccolta degli articoli, dei comunicati stampa, dei volantini prodotti per fare sapere al mondo che anche in un territorio dove gli interessi di mafia, neofascismo, controllo del territorio, politica delle nazioni siintrecciano così strettamente come la Sicilia è possibile resistere per proteggere gli interessi della popolazione. -
Apocalissi e conversione. Sulla catastrofe dell'Occidente
La fine del mondo è l'incubo ricorrente della civiltà occidentale, ne ha permeato miti, religioni, filosofie. Perché l'Occidente è così strettamente legato all'""apocalissi"""", a una catastrofe di dimensioni globali? Scandito in tre momenti che ripercorrono tre diversi significati della catastrofe, questo libro tenta di fornire una risposta all'interrogativo mostrando gli aspetti più inquietanti e nascosti dell'umanismo occidentale, e rintraccia nella """"conversione"""" una possibile via d'uscita per il singolo."" -
I racconti di Azina: bicicletta e partigiana
"Io ero la bici di Bogart. Non era un gran bel nome da partigiano. Ma tant'è. Bogart era un torinese secco come una corda, e dove ti saresti aspettato un gran naso adunco trovavi invece il volto piatto d'un gatto, dalle labbra minuscole"""". Un gioco narrativo che reinterpreta la letteratura del dopoguerra attraverso un punto di vista sorprendente: quello di una bicicletta comunista e partigiana. I racconti di Azina descrivono la lotta antifascista attraverso l'Europa invasa, da Parigi ad Alba, con malinconia ed un po' di amarezza, ma anche con nostalgia per uno dei pochi episodi della vita nazionale che vale la pena ricordare con orgoglio." -
Il ragazzo dalla faccia pulita
Nel terzo millennio si avverte l'assenza del poeta, del sognatore, del pazzo ispirato. La poesia è stata estirpata, non attrae più nessuno, se non nei casi di commemorazione. Non un canto riesce a sconvolgere un'alba: si odono voci rauche. È a partire da queste considerazioni che Elio Ria ha inteso ricomporre un affresco del ""poeta maledetto"""" che lo libera da quel tratto malinconico dominante, restituendoci un'immagine finalmente diversa di Arthur Rimbaud. Attraverso una narrazione emozionale della sua vita, dei suoi viaggi, dei suoi incontri e della sua poetica, riscopriamo un """"ragazzo dalla faccia pulita"""" che non può smettere di appassionare e ispirare nuove generazioni di poeti e di amanti della parola."" -
Nel latifondo siciliano. La violenta tasformazione del feudo Polizzello 1920-1964
Il fondo Polizzello ha una storia che non è soltanto la sua: è una storia che appartiene a tutta la Sicilia e che porta in sé i segni di vicende che hanno coinvolto l'intera nazione. Attraverso l'esempio del territorio nisseno, viene raccontata un'intera isola scissa tra il timore e la volontà di cambiamento, spaventata ma attratta dai piani di intervento economico, dalla trasformazione del latifondo e degli obsoleti modelli produttivi locali in direzione di un proficuo sviluppo economico. -
Apocalitticamente scorretto. Vol. 1
L'edizione ""Apocalitticamente scorretto"""" (dall'omonimo concorso letterario per racconti brevi) è frutto dell'incontro tra il gruppo letterario """"Il Mago Sara"""", Villaggio Maori Edizioni e Accademia delle Editorie. Tutto ciò che è apocalittico e scorretto potrebbe andare bene: il tema è tutto qui. Unici limiti, quelli imposti dalla legge, dal buon gusto e soprattutto dall'intelligenza. Sono quattordici racconti sensazionali, storie che spaziano dalla fantascienza all'avventura all'umoristico e che interpretano in modo assolutamente personale il tema dell'Apocalisse."" -
Piombo quotidiano
Silvia fa parte di quella generazione in cerca di una ragione per resistere, quando nessuno ha più voglia di farlo. Dopo aver mollato l'Italia e un lavoro che la mortificava, si ritrova spaesata tra i boulevard di Parigi, inseguendo la speranza di una nuova vita. Trova un impiego al bar ""La commedia"""", gestito da una coppia di italiani: Marco e Cinzia. Lui sempre sorridente e tenace, lei caotica ma gentile. Silvia scopre in loro un motivo per andare avanti, in una città che non è la sua, ma anche un motivo per lottare e, in fondo, illudersi. Perché Marco e Cinzia non sono chi vogliono apparire e il bar non è quello che sembra, così come tutti gli avventori del locale nascondono un'altra identità, forse anarchica, forse cospiratoria. Di questo si convince Silvia, nella cieca speranza che gli anni di piombo non siano mai finiti, che sia possibile ancora oggi ribellarsie distruggere il sistema."" -
Il mio nome è Kurdistan
Il lungo percorso tra le valli e le alture del Kurdistan ricostruisce il mosaico di una terra piena di contraddizioni. Questo diario di viaggio, attraverso luoghi di guerre e controsensi, di confini labili e vite incerte, diventa testimonianza diretta di un popolo e lotta per il riconoscimento della sua stessa esistenza e che ha dovuto difendersi nei secoli per custodire la propria lingua e cultura. Paesaggi urbani pervasi dall'odore di petrolio e anonimato; piazze e mercati dove lampeggiano fuochi. Miscugli di lingue e bandiere che disegnano la storia controversa di chi rivendica allo stesso tempo autonomia e desiderio di protezione. Nei frammenti di esistenza e di sguardi rubati con la telecamera, tra muri troppo alti e fili spinati che diventano parte integrante del paesaggio, si tenta di ricostruire un territorio impervio, stridente di paradossi e contraddizioni insanabili, dove le umiliazioni storiche hanno rafforzato la voglia di combattere per la propria identità, troppo spesso omessa, sussurrata sottovoce, insegnando ad alcuni a fare della lotta un'esigenza di vita. -
Il giradischi trascendente
Il giradischi è un prodotto tecnologico ormai superato da decenni: nuovi formati e dispositivi digitali hanno rimpiazzato l'analogico. Tuttavia, per i fedeli amanti del suono, la riproduzione analogica di un brano musicale conserva ancora una ""magia"""" altrimenti perduta. Con l'aiuto della filosofia, della scienza e dell'ironia letteraria, La Porta tenta di dimostrare che dietro quella magia si annida in realtà il concetto stesso di """"trascendenza"""". Qualcosa che non possiamo misurare, ma che ci emoziona e che ci porta al di là del numerabile. Un nuovo tentativo di raccontare quel che è più antico: l'infinità che c'è nello spazio tra l'""""uno"""" e il """"due""""."" -
Lettere del ritorno
Attraverso l'esperienza del colore, Hugo von Hofmannsthal nelle Lettere del ritorno del 1907 compie il suo più spericolato esperimento di una scrittura estatica della visione quale figurazione della fantasia immaginativa: l'atto della visione viene introiettato e inscenato come processo cognitivo, immaginativo e poietico a un tempo. Ne deriva un panorama di forme in divenire, di immagini dinamiche e metamorfiche, sfocate e fluttuanti, generate dal principio energetico del colore colto e trasformato dalla parola. In tale scrittura si genera una forma di pensiero che, nell'abolizione dei vincoli logico-razionali dell'impianto gnoseologico occidentale, rende manifesta la trasformazione interiore, emotiva e psichica determinata dall'esperienza artistica. Si tratta di una esperienza in grado di afferrare la segreta e invisibile trama di sensi non manifesti, intrecciati nella dimensione dell'invisibile, inteso come sfera di latenza dell'essere, catturato dalla fantasia e dall'immaginazione. -
Critica dell'«Anti-Hegel»
Lo scritto di Feuerbach qui offerto in lingua italiana si delinea come una difesa della filosofia hegeliana non solo nella specifica risposta allo scritto di Carl Bachmann, ma come un'esposizione e difesa generale dei suoi principi. -
Agua Real
Agua Real è un paese che non c'è più, eppure vive ancora: nelle case senza tetti, nei muri disfatti, nei tunnel vuoti della miniera e soprattutto nelle sue anime, che attendono soltanto di raccontarsi. Vite inghiottite dal sottosuolo, imbrogliate da un amore, custodi di biechi segreti: una Spoon River di pietre parlanti riarse dal sole, di esistenze che si sfiorano e si inseguono in uno scenario soffocato dalla calura e dal silenzio. Attraverso l'ascolto paziente di Ernesto, i racconti prendono forma e trasportano il lettore in un mondo dominato dalle leggi della terra, dello zolfo, della guerra. I morti, come i vivi, sono guidati da un'unica ambizione, motore universale dell'agire: il possesso.