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Artisti in viaggio. Nella valigia dei grandi pittori fra otto e novecento
Il presente volume racconta l'anima vagabonda di alcuni grandi artisti alla ricerca di se stessi e di nuovi stimoli creativi, conducendo il lettore in un affascinante tour che, sulle orme di Delacroix, Gauguin, Picasso e Kandinskij, giungerà fino ai mari del Sud attraverso l'Oriente delle Mille e una notte e le magiche atmosfere africane. -
Il progetto di restauro e di riuso delle monumentali Scuderie della Rocca Albornoz di Viterbo trasformata da Bramante per Giulio II
In questo secondo volume si intende aggiornare quanto presentato ne ""Le Scuderie del Papa a Viterbo. Le Scuderie della Rocca Albornoz trasformata da Bramante per Giulio II"""". La loro storia e un progetto di riuso, alla luce delle modifiche progettuali seguite, con lo sgombro delle macerie, al rinvenimento di nuovi elementi architettonici dell'originario edificio bramantesco. L'avvenuta acquisizione delle Scuderie da parte dell'Amministrazione Comunale ha reso esecutivo il progetto che, a seguito del rinvenimento di tutte le colonne bramantesche durante le operazioni di sterro, è stato modificato al fine di esaltare le parti autentiche del monumento - con un restauro essenzialmente di ricomposizione limitando la ricostruzione dell'edificio originario alle parti necessarie a una rifunzionalizzazione. L'azione portata a compimento ha visto attuata l'auspicata sinergia tra un Dipartimento Universitario con specifiche competenze, gli Enti locali e il mondo bancario, che hanno creduto in un progetto che consegna a Viterbo un importante monumento di cui si era la memoria, trasformando così la situazione di marginalità e degrado di una zona interna alla città in una nuova risorsa culturale."" -
Le città antiche e altre poesie
"... poesia suggestiva, quella di Miro Gabriele,che ci fa accettare quasi con complicità la parola 'anima'. Con delicatissimi strumenti ci immette nel mistero,ci inserisce nella trama dei suoi 'fili invisibili','sospesi fra le dita della sera'..."""" (Maria Luisa Spaziani)" -
Carta di Cracovia 2000. 10 anni dopo. Ediz. italiana e inglese
La conferenza internazionale ""Carta di Cracovia 2000 - 10 anni dopo"""", tenutasi a Cracovia nel novembre del 2011, fu preceduta da una pubblicazione che raccoglie saggi e contributi di 42 specialisti della conservazione, architetti, operatori, giuristi e amministratori. Il documento pubblicato in questa sede sintetizza in un preambolo e 5 articoli, le conclusioni più salienti e condivise del dibattito, stigmatizzando gli attuali pericoli che minacciano la conservazione del patrimonio costruito, dall'archeologia ai grandi monumenti, alla città storica, ai siti, al paesaggio."" -
Desideri cinestetici
Conoscere la natura tramite la sensibilità tattile, annusandone con le mani la forma e la materia. Una totalizzante immersione nel subconscio, in cui sono però il corpo e i gesti a divenire protagonisti, in cerca di contrasti, del lato oscuro, degli opposti che si attraggono. Una critica radicale dell'odierno in cui sono forti gli echi della Russia profonda, madre putativa dell'autore. Ed è esaltante la descrizione di una natura selvaggia e imponente, come il Feng Shui. Forze incontrollabili e sovrastanti, gorgoglianti vortici di passione, spirali di malinconia, ma anche esaltazione dell'essere e analisi del presente: il tutto invocando una radicale ribellione olistica contro il quotidiano degenere. Una corsa verso visioni globali e poetiche totalizzanti: è questa l'ultima impresa di Alessandro Dall'Oglio. -
Ritmi per la vita. Psicoterapia transpersonale e transculturale
Il presente volume, figlio di una ricerca trentennale nell'ambito clinico, si basa sulla psicoterapia transpersonale, secondo la quale i traumi e gli stress perinatali - facendo da barriera a esperienze emozionali più profonde - sono alla radice del nostro modo di comportarci. Nella nostra pratica terapeutica il ritmo della respirazione è lo strumento chiave per leggere e decodificare il linguaggio dell'organismo, ossia i numerosi segnali del ""corpo-pelle"""". Quest'ultimo è infatti il palcoscenico di un linguaggio ricco, costellato di emozioni, e la lettura di tale linguaggio intimo può senza dubbio permettere di collaborare alla cura..."" -
Acqua e vento. Storie di bellezza e verità
Leggere l'animo del nostro tempo alla luce del binomio-dualismo bellezza-verità è l'autentico telos della presente raccolta poetica: dal trittico centrale dell'opera (""Verità"""", """"Bellezza"""", """"Bellezza e Verità"""") prende infatti vita un tragitto di fusione tra il romanticismo e un nuovo decadentismo sinonimo di libertà nel corrodere i nuovi conformismi borghesi attraverso uno stile fluido e ispirato alla leggerezza, vero stilema della poesia di Dall'Oglio. Una leggerezza eterea come il volo dell'uccello e lieve come l'infinito che rivela, elevandoci verso un soffice e superiore livello di coscienza, laddove attendono le nostre emozioni. Per questo viaggio il poeta sceglie il mezzo dei versi in prosa, forse suprema espressione e """"olio essenziale"""" dell'arte, sigillando l'intera opera con la potenza rivelatrice delle allegorie in un percorso che è nobilitato da percezioni, sentimenti, consapevolezze e iperboli dell'anima sintetizzate in toni ermetici ma dalla decisa e immediata comunicatività."" -
Le arti sorelle. Dialoghi tra immagini, parole e musica
Un romanzo ispirato da una statua, un quadro che contiene una musica, un racconto che si trasforma in un'immagine, fiabe che diventano balletti, note musicali che rendono omaggio a un celebre dipinto. Un intreccio senza fine lega le numerose ""arti sorelle"""" dell'espressione creativa: parole, immagini e musica dialogano tra loro per raccontare i grandi temi della cultura."" -
Ville e giardini storici della Tuscia-Villas and hostoric gardens of Tuscia
Agile guida dedicata ai giardini e alle ville storiche del territorio viterbese, tra i più famosi siti turistici della Tuscia, visitati ogni anno da migliaia di turisti. Ad arricchire l'opera partecipano inedite fotografie a colori, corredate da testi che in maniera sintetica ma puntuale ci ""raccontano"""" la Storia e le storie dei personaggi e degli artisti che """"hanno abitato"""" questi luoghi incantevoli, dal grande fascino e dall'inimitabile potenza comunicativa: dalle palazzine gemine di Villa Lante a Bagnaia, con i suoi ricchi giardini di verzura e le grandi fontane, al magnifico e austero complesso di Villa Farnese a Caprarola, attraversando l'autentica esperienza mistica che ci riserva il Sacro Bosco di Bomarzo, godendo infine degli splendidi giardini all'italiana che costellano il severo Castello Ruspoli di Vignanello. La guida è stata patrocinata dalla Regione Lazio in sinergia con il Comune di Viterbo, nell'ambito dell'Expo 2015, con lo scopo di valorizzare questi tesori anche al fine di potenziare l'economia locale."" -
L' uno e l'altro volto. Michelangelo, Vittoria Colonna e la Vergine del Giudizio Sistino
Forse non esiste un'opera d'arte altrettanto complessa e grandiosa del Giudizio Universale di Michelangelo, che alla sua apparizione nel 1541 suscitò immediate e contraddittorie reazioni. Questo saggio avvia una nuova riflessione sul Giudizio, partendo da una piccola ma decisiva ""scoperta visiva"""" fatta dagli autori: il doppio volto adombrato nel capo della Vergine, dove un profilo maschile appare delineato nella parte posteriore del velo. Il doppio volto ben esemplifica il ruolo della Madre di Dio come Janua Coeli, porta del Cielo, e apre la strada a una riflessione sulla virtù prudenziale di Maria, ma contiene anche un più intimo mistero, quello del complesso e profondo legame che unì Michelangelo alla grande figura di Vittoria Colonna. Collocato su quel delicato crinale storico che vede la cultura umanistica arricchirsi di sofisticate allusioni simboliche, nutrite anche dal nuovo afflato religioso, l'affresco michelangiolesco si configura come vasta metafora, un'opera eccezionalmente innovativa, coraggiosa e profonda, in cui l'artista, mettendo a nudo la propria coscienza religiosa e umana, mise a nudo anche le sconfitte e le aspettative del proprio secolo."" -
«Diverso è lo scrivere». Scrittura poetica dell'impegno in Vincenzo Consolo
Il volume raccoglie gli interventi della giornata di studi dedicata a Vincenzo Consolo, tenutasi il 20 marzo 2013 nel Dipartimento di Scienze Umanistiche dell'Università di Catania. Alcuni tra i maggiori studiosi di Consolo si sono confrontati attorno al tema della scrittura declinata ora come altisonante tragedia, ora come riscrittura della prosa di un autore secentesco, ora come poetica dell'ecfrasi, ora come desiderio agitato dalla questione della verità, ora come investimento di una lingua altra, ora come sorprendente e calcolata arte musiva, ora come una poetica della scrittura attraversata dal tema del silenzio e dell'afasia. In appendice un raro testo dello scrittore su Catania, e alcune fotografie inedite provenienti dall'Archivio Cavallotto. -
Sangue del mio sangue
Gerald vive nella parte ricca di Dublino, frequenta una buona scuola e sembra destinato ad avere un'ottima carriera come scrittore. Kevin vive nella parte povera della stessa città, accanto alla casa di Bram Stoker (""sono cresciuto sotto l'ombra di un vampiro...""""), e la sua vita non sembra altrettanto destinata al successo. Loro due non si sono mai incontrati, ma la loro impressionante somiglianza ha già per diverse volte causato degli episodi (non sempre gradevoli) di scambio di identità. Quando finalmente si incontrano, decidono di approfittare della loro somiglianza, specialmente per quanto riguarda le ragazze. Ma quello che all'inizio sembrava un gioco, una maniera per facilitare la vita a entrambi, diventa qualcosa di molto più oscuro quando, già adulti, decidono di scambiare un'ultima volta la loro identità."" -
Black hats
Wyatt Earp, lo sceriffo del selvaggio West che sparava prima e chiedeva poi, negli anni Venti ha lavorato come detective privato a Los Angeles. Quando la vedova del suo migliore amico, Doc Holliday, lo supplica di salvare il figlio, coinvolto nei traffici della mafia newyorkese dello spietato e giovane Al Capone, l'attempato uomo di legge e il suo amico cronista sportivo Bat Mateson cercheranno con le loro vecchie maniere da cowboy di tirare fuori il ragazzo dai guai. Wyatt Earp contro Al Capone in una storia di gang, mitragliette, belle donne, proibizionismo, scommesse clandestine e amicizie leali, sullo sfondo della New York degli anni Venti, il tutto raccontato da uno dei più noti scrittori di polizieschi d'America. -
L' alibi della vittima
A Rocca Persa, cittadina dell'agro pontino a pochi chilometri da Roma, fa ogni tanto la sua comparsa Memè, individuo di cui non si sa nulla tranne che fa girare cocaina purissima. Il Maresciallo Trevisan è sulle sue tracce da mesi, ma l'identità dell'uomo resta ancora un mistero. Perfino per Greta, giovane femme fatale che frequenta assiduamente Memè per ""lavoro"""" e che fa di tutto per sostituirsi a lui nel traffico clandestino. Al Servizio per le Tossicodipendenze del paese, intanto, l'ostinata assistente sociale Holy Mary e la diplomatica psicologa Lina lottano per debellare il flagello della dipendenza, mettendo a punto percorsi di riabilitazione per un'utenza che spesso si rivolge a loro per problemi ben più gravi della droga. La sera del 2 settembre viene ritrovato il cadavere di Memè in un appartamento di via Merulana a Roma. La stessa sera molti abitanti di Rocca Persa si trovano nella capitale, ognuno con un alibi più o meno ferreo ma tutti con un movente altrettanto credibile. Chi è stato allora a uccidere Memè? Il docile Marco, nipote della proprietaria dell'appartamento nonché tossicodipendente di Rocca Persa? Gaetano, ex detenuto per rapina a mano armata? Oppure l'affascinante Greta?"" -
La stagione degli scapoli
È il 1910, all'Eghoist Club di Londra il critico letterario Cyril Billing-west sta festeggiando l'addio al celibato, quando il suo ispirato discorso viene bruscamente interrotto da una telefonata che lo informa che la sua futura moglie è scappata con i regali di nozze. Scioccato dalla notizia, Cyril decide non solo di rimanere per sempre lontano dalla perfidia delle donne, ma addirittura di salvare gli scapoli londinesi dalle insidie del matrimonio. Così, dopo aver scritto di suo pugno un ""manuale dello scapolo"""" insieme allo scaltro cugino George fonderà un sindacato maschile: lo Scapolificio Billingwest. Ma gli uomini possono davvero fare a meno delle donne? A quanto pare, aiutare gli scapoli a rimanere tali non è semplice come Cyril e George pensavano e la sopravvivenza dello Scapolificio di famiglia è sin da subito minacciata da fidanzate abbandonate, mogli furiose e segretarie dal sorriso irresistibile. Ecco allora che prende vita una divertente commedia """"d'altri tempi"""" in cui bugie, arguti sotterfugi e strampalati colpi bassi vi faranno correre da una sponda all'altra del Tamigi verso la resa dei conti."" -
Salnitro
Con il piglio veloce della lingua di tutti i giorni, la cadenza della poesia e una buona dose di ironia sottile, le intuizioni filosofiche diventano storie di comune originalità. Gloria Zanardo delinea ritratti esilarati e commoventi, interpreta la metafisica delle bambine e i criteri stravaganti delle prozie. Ma soprattutto racconta occasioni afferrate al volo o perdute clamorosamente, attese snervanti che non danno mai tregua, congedi dolorosissimi che non chiudono davvero i conti. E alla fine, atti dovuti e atti mancati che si risolvono in una resa incondizionata. Intanto, il tempo trascorre e lascia il segno sulle cose, come l'odore di muschio nel baule del nonno, un nome tra le pagine custodite sottochiave, una vespa che ormai perde colpi. O come il salnitro sui vecchi muri. -
Amami per rendermi forte
In perfetto equilibrio tra tessitura seduttiva della prosa e cadenza risoluta della poesia, Aino Suhola punta il dito sui tratti più impietosi della smagliante civiltà hole-in-one, votata alla strategia vincente e all'uniformità del protocollo, che genera soggetti efficienti come macchine, tirati a lucido, talmente pieni di sé da non concedere spazio a nessun'altro. Senza mezzi termini, Suhola descrive la fatica di stare al passo e la miseria della vita intera messa da parte, ma soprattutto racconta di quelli che sbagliano fatalmente mira e per aggiustare il tiro ricorrono a violenza, alcol e stupefacenti. Ma in fondo, con i piedi nel fango o il sedere in business class, siamo tutti animali storditi e ingabbiati. E nonostante la corazza dura e le unghie affilate, tendiamo sempre le braccia per ricevere amore e non avere più paura. -
Esse di seta
Tre secoli fa Francesca Sulis fondava la prima impresa femminile nel settore della seta. Alle operaie provenienti dal popolo venivano impartite una formazione tecnica e un'istruzione scolastica: il lavoro al setificio diventava per le ragazze un'opportunità di riscatto sociale. Nel secolo della Rivoluzione Francese e dell'ascesa di Napoleone Bonaparte, l'esperimento di Francesca ha avuto un successo strepitoso. La storia dell'imprenditrice temeraria e illuminata è raccontata dalla nipote e arricchita dalle testimonianze di vita vera tratte dai diari dell'epoca. -
Cattivissimo Natale
In un'atmosfera luccicante di palline colorate e buoni sentimenti, appostato dietro l'albero di Natale il diavolo lancia la propria sfida. Si insinua tra espiazioni improbabili e aspettative deluse, pungola rancori insospettati, piega le coscienze fino a renderle subdole. E alla fine stravince, con stile e senza clamore. Scanditi da una scrittura nitida, che ricalca esitazioni e slanci della lingua parlata, i racconti affilati di Manuela Zucchi svelano infime vendette camuffate da maniere gentili, scelte vigliacche scaturite da sani propositi. Perché anche a un'anima candida, se tormentata, capita l'occasione sbagliata al momento giusto. Critica disincantata della festa più convenzionale? Sabotaggio di un rituale frivolo? No, solo la cronaca di un Natale molto cattivo. E dannatamente vero. -
L' approdo invisibile
Un desiderio implacabile muove Grazia Livi, giornalista disincantata e scontenta, sulle tracce di ""un ordine segreto, un approdo invisibile"""". Per questo torna nella sua Londra, dove ogni dettaglio insinua un'occasione e anche episodi minimi rivelano colpi di scena: un viaggio con il tube, un incontro inatteso, un ricordo folgorante, la lettura di un libro. Fino all'intuizione esplosiva. Determinata e fiera, Grazia Livi decide una volta per tutte di abbandonare il giornalismo e affilare la penna, diventando una delle scrittrici italiane più autorevoli del Novecento. La prima edizione de """"L'approdo"""" è del 1980, quando da un capo all'altro del mondo numerose donne sveglie sono impegnate a fare i conti con un ordine simbolico che non ammette espressioni adeguate alla loro esperienza. Così Grazia Livi si rimbocca le maniche e intraprende una paziente contrattazione con la parola per articolare buchi e scarti. Con un saggio di Paola Azzolini.""