Sfoglia il Catalogo feltrinelli037
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 7021-7040 di 10000 Articoli:
-
Manja ganja. 80 prelibate ricette a base di canapa
Finalmente in Italia un ricettario per una delle piante più curative (e proibite) sulla faccia della Terra. Seguite la mano esperta di Epìsch Porzioni mentre vi introduce a un ricettario tutto da scoprire. Addentratevi nelle preparazioni base, i burri, gli oli. Tuffatevi a piene mani negli antipasti e sperimentate i primi. Assaggiate gli intingoli che Epìsch ha in serbo per voi, frutto di una ricerca di anni nel campo delle alternative al proibizionismo e delle politiche di riduzione del danno. Ogni ricetta viene spiegata passo per passo, e ricordandosi di seguire le dovute precauzioni e dosaggi sensibili. -
Nodus concursionis temporis
Il Nodus Concursionis Temporis, nelle zone di cultura latina, è conosciuto da quei pochi che nel corso dei secoli si erano resi conto di questa enorme e misteriosa forza. Una forza misticizzata, spesso demonizzata, comunque incompresa. Terribile a causa di quelle manifestazioni che si materializzano da essa nel momento in cui la psiche di uomini e donne ne entrano in contatto. È la negazione del concetto di destino. -
Genova: Protocollo pioggia nera
Una spy story. -
E nelle vene il cemento
Dalla viva voce del protagonista, ecco la storia toccante, profonda e reale d'un ragazzo chiamato a fare uno dei lavori più duri e massacranti che esistano. Un viaggio a diretto contatto con uomini provenienti dalle più disparate parti del mondo, con la difficoltà e il dolore fisico nell'affrontare le giornate, i mesi, le stagioni immersi nel cemento, con le paure e gli incubi ricorrenti, con il caldo soffocante e il freddo che taglia la pelle. Questo romanzo è il racconto della desolazione ma anche dell'orgoglio di fare il muratore, un lavoro nobile che nessun ragazzo italiano vuole fare più. Un romanzo dedicato a coloro che la fatica l'hanno sentita passare attraverso le cicatrici delle mani, per una vita intera. -
L' abito delle mani. Viaggio nel mondo della guanteria in forma di racconto. Ediz. multilingue
La presente opera, frutto della creatività del giornalista Franco Biancacci e basata su un'idea di Alberto Merola, artigiano-imprenditore leader della storica azienda Merola Gloves, ripercorre la storia del guanto attraverso un viaggio che parte dalla mitologia greca per snodarsi lungo un percorso in cui si incontrano grandi nomi della Storia, dell'arte, della letteratura e dello spettacolo: da Cleopatra a Giovanna D'Arco, da Elisabetta I a Oscar Wilde, da Giorgio De Chirico a Michael Jackson... Una particolare attenzione è dedicata alla storia della Merola Gloves, le cui radici affondano nel mondo dell'artigianato partenopeo di fine Ottocento e i cui guanti sono stati indossati da grandi dive come Audrey Hepburn, Rita Hayworth, Nicole Kidman e Kate Winslet. All'interno del volume è presente anche la traduzione in lingua inglese. -
Spia suo malgrado
Conteso dalle agenzie di spionaggio di mezzo mondo, sedotto dalle donne più belle e tentato da ex spie corrotte... né sesso, né denaro potranno però distogliere Agostino dalla sua unica missione: far breccia nel blocco sovietico con gli spazzolini da denti elettrici. -
Stonehenge. Fra archeologia e storia
Il suggestivo complesso architettonico di Stonehenge è senza dubbio il più celebre tra i monumenti megalitici, nonché uno dei più complessi da studiare e comprendere. Non a caso, nel corso del tempo si sono fatte strada innumerevoli ipotesi e interpretazioni che spaziano dalla storia dei popoli celtici a quella dei cavalieri templari, arrivando a includere tematiche esoteriche ed ""extraterrestri"""". Il presente volume propone invece un tipo di analisi puramente archeologica e storica, suggerendo tra l'altro che l'area monumentale di Stonehenge - eretta in tre fasi successive, tra il 3100 e il 1600 a. C. - abbia raggiunto l'assetto definitivo (quello che possiamo vedere oggi, con le spettacolari strutture ad anello e a """"ferro di cavallo"""") solamente in epoca medievale, grazie però all'abile utilizzo di materiali """"preistorici""""."" -
Giacomo Boni e il restauro architettonico
Giacomo Boni (1859-1925), archeologo e architetto, mostrò sempre un vivo interesse per la cultura classica, approfondendo tra l'altro la conoscenza della letteratura e delle lingue greca e latina nonché della storia romana. Egli fu fortemente influenzato dal rapporto con John Ruskin, al cui romanticismo aderì con ardore. Responsabile degli scavi al Foro Romano, brillò anche come restauratore di architettura, rifacendosi alle tesi di Ruskin e a quelle di William Morris. Più di tutti, egli apprezzò però l'opera di Luca Beltrami, quanto di più antitetico si possa immaginare rispetto alle istanze inglesi. Nel complesso, l'esame degli scritti di Boni e la verifica condotta sul monumento per il quale più si adoperò, ossia la Cattedrale di Nardò, ci mostrano un personaggio che aderì pienamente a una metodologia di restauro fondata su un ""metodo storico"""" basato sul concetto di ripristino, così come espresso dalla cultura del positivismo italiano."" -
Rime romane
Al pari di un moderno Pasquino - grazie all'uso di rime intrise di depositi lessicali dei dialetti di Roma, amalgamati con strati di vernacolarità toscana - nella presente raccolta di poesie l'autore attraversa i dubbi e le perplessità del nostro quotidiano: saltando tra personali ricordi e riflessioni di ampio respiro sulla società moderna, si passa infatti dalla Creazione al dramma degli esodati, da Alberto Sordi al tema della vecchiaia, fino ad arrivare alle ultime elezioni e al nuovo papa... Proprio come avveniva un tempo nelle gare tra poeti nelle osterie romane, dove si duellava a forza di ottave rime. -
Anche il silenzio è una risposta
"Cosa accade quando una persona a noi cara esce per un motivo o un altro dalla nostra vita? Dietro di sé lascia un vuoto, un cono d'ombra che difficilmente siamo capaci di colmare. Così, nei momenti di riflessione, ci rifugiamo nella nostra mente e pensiamo a quel che è stato e a quello che sarebbe potuto essere. Come scie luminose nel cielo della notte, seguiamo quei ricordi che ci portano via, lontano. E, molto spesso, ci proiettano in spazi infiniti.""""" -
Margherita e i banchi di scuola
Tra le vacanze trascorse da bambina nella ""scuola in casa"""" della nonna e le esperienze in età adulta dietro la cattedra, tra poesie, dibattiti e aule in tumulto sulla scia del '68, Margherita diviene insegnante e donna attraversando uno spaccato di storia italiana in cui le esperienze più intime, gli incontri e gli amori, si intrecciano con il fluire dei grandi eventi, silenti testimoni pronti a irrompere nella sua esistenza."" -
Le storie della nonna Lina. Fiabe toscane
"Questo libro è una raccolta delle favole che mia nonna Lina raccontava per farmi addormentare. L'ho fatto per lei, che le ha imparate da sua madre, che a sua volta le aveva imparate dalla sua e così via. Radicate nelle generazioni e nelle tradizioni toscane, si tratta di favole, ninna nanne e filastrocche che attingono ai canti popolari e che Nonna Lina ha fatto sue per cullare i sogni della mia famiglia. Protagonisti ne sono la magia, le fate, i bambini, gli orchi cattivi e tanti animali: gatti che ridono, topolini suonatori e pesci vestiti di turchino, per creare quel momento speciale che è la buonanotte.""""" -
La città di Ferrara. Architettura e restauro
La Giornata di Studi organizzata nel settembre 2012 dal Dipartimento di Architettura dell'Università degli Studi di Ferrara, è stata un'utile occasione di riflessione sugli studi di storia dell'architettura della città di Ferrara e sulle tematiche conservative della sua edilizia storica. Per quanto attiene la storia dell'architettura, partendo dalla disamina dell'ampia storiografia ferrarese, a iniziare dai pionieristici studi di Bruno Zevi, sono state proposte nuove linee di ricerca basate su una metodologia storica che pone al centro dei suoi interessi la realtà' dell'architettura. Sotto il profilo del restauro, invece, sono stati affrontati, da un lato, alcuni studi inediti sulla storia istituzionale della tutela del patrimonio storico-artistico, dall'altro, ad oltre cinquanta anni dal ""Convegno sull'edilizia artistica ferrarese"""" (prezioso e altrettanto pionieristico tavolo di lavoro sulla salvaguardia del centro storico della città), nuovi approcci conoscitivi dell'edilizia storica di base di Ferrara finalizzati alla sua conservazione."" -
Gli intellettuali e il cinema
Il presente volume, il cui titolo rimanda a quello di una rubrica apparsa nel 1942 nei Quaderni mensili del Centro Sperimentale di Cinematografia, racchiude una serie di preziose riflessioni sul cinema espresse da vari illustri appartenenti al mondo della cultura internazionale. Tali annotazioni, raccolte con passione e meticolosità da Mario Verdone (1917-2009), destinato a sua volta a divenire uno dei maggiori critici cinematografici del panorama italiano (legando il proprio nome allo stesso Centro Sperimentale di Cinematografia, che arriverà anche a dirigere), sono state pubblicate in forma antologica nel 1952. A 70 anni da quella primissima edizione, la GB EditoriA ha quindi ritenuto opportuno far ""riscoprire"""" al pubblico le suddette riflessioni, di carattere estetico e filosofico, firmate da scrittori, critici, poeti e filosofi di varia estrazione e utili ad arricchire la nostra percezione della """"settima arte"""", anche confrontandola con le altre arti. A sigillo del tutto, il volume, sorprendente per la grande varietà delle argomentazioni offerte al lettore, riporta una premessa firmata dai due """"figli d'arte"""" di Mario: i registi Carlo e Luca Verdone."" -
Doppio specchio
Liza è un'affermata manager che una sentenza ingiusta ha estromesso dalla guida della società di famiglia. Frustrazione latente, rancore covato per lo smacco subito e un incontro fortuito generano in lei una forte ""scossa"""" emotiva, alimentando un delirante desiderio di vendetta che turba l'esistenza del magistrato Alessio Andreati, ignaro responsabile della sentenza. La vendetta di Liza, che assume l'inusuale ruolo di stalker al femminile, si insinua come un tarlo: non è per nulla scontata o eclatante, ma subdola e sottile, come la protagonista."" -
Frammenti di essere
L'autrice si interroga su sé e sugli altri sondando in primis il tempo dell'attesa, della memoria e dell'illusione. Non esprime giudizi, non disegna i contorni del peccato, della colpa o della follia, ma sottolinea la fragilità dell'esistenza, il bisogno continuo di creare universi simbolici, la ricerca spasmodica di un confine da oltrepassare... L'opera si rivela quindi un inno alla vita nel senso più ampio, un piccolo omaggio alle nostre identità. -
Elegantiores statuae antiquae. Parole e immagini per una fruizione «turistica» dell'antico nella Roma del Settecento
Legato al genere degli ""atlanti"""" statuari e quasi ultimo esito di una più che secolare tradizione che tendeva a proporre uno status di prestigio per determinati modelli scultorei, il volumetto di Dominique Magnan, offrendo una selezione aggiornata delle più apprezzate statue antiche, si connota come uno dei numerosi canali di divulgazione della cultura antiquaria operativi nel secondo Settecento. Organizzando il testo secondo strategie comunicative mutuate dalle più aggiornate """"guide di Roma"""" e coniugando nell'apparato iconografico le immagini di consolidate e nuovissime eccellenze statuarie, Magnan realizza un prodotto editoriale nuovo e di sicuro impatto commerciale (come testimoniato dallo straordinario numero di esemplari dell'opera conservati nelle biblioteche di tutta Europa). Configurate dunque come un'antologia del """"più bello"""" delle collezioni romane di antichità e quasi anticipando le rubriche """"da non perdere"""" o """"vale il viaggio"""" delle guide turistiche a noi contemporanee, le """"Elegantiores2 si proponevano come un agile prontuario che poteva essere acquistato ad accompagnamento di altri prodotti dell' """"industria"""" culturale basata sull'Antico."" -
Lo spadaccino
Tra duelli reali e metaforici, tra carismatici briganti e irriducibili filoborbonici, tra amori, intrighi e passioni, si narrano, nel contesto di un Italia in divenire, le peripezie dell'ufficiale del regio esercito Amedeo Grossi Gazzana, sullo sfondo di un meridione turbolento ma sempre ricco di fascino e bellezza. -
Guerra a tappeto. Storia dell'Afghanistan nelle trame dei tappeti di guerra
La storia afgana è da sempre legata ai tappeti e alle loro trame: sui tappeti le donne e gli uomini afgani hanno dormito, con i tappeti si sono coperti dal freddo, attraverso i tappeti hanno raccontato le proprie origini, sopra di essi hanno mangiato e pregato, spesso arricchendoli con simbologie care ad Allah. Durante l'occupazione sovietica del 1979, i mujaheddin iniziarono però a far realizzare un nuovo tipo di tappeti, facendovi tessere simboli guerreschi in segno di protesta e di propaganda. Le classiche e preziose armonie geometriche che avevano contraddistinto la scuola afgana vennero sostituite da kalashnikov e bombe a mano, carri armati ed elicotteri. Nacquero così i Tappeti di Guerra. Con l'arrivo dei talebani, la produzione di questi manufatti trovò ulteriore vigore, ed ecco che apparvero le torri gemelle in fiamme o la mappa dell'Afghanistan con la sua triste Rout of terror. Questo libro contiene la storia di tutto ciò, raccontata attraverso il continuo intreccio tra l'Afghanistan e i suoi tappeti. -
Seguendo Tiziano. Viaggio nel '500 sulle orme di un grande maestro
Il presente volume, redatto con piglio sintetico e divulgativo, intende rappresentare per il lettore un immaginario viaggio attraverso la vita di Tiziano Vecellio e i grandi temi artistici da lui affrontati, evidenziando il ruolo cruciale che il grande Maestro veneto ha svolto nel contesto storico e culturale del Cinquecento italiano.