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Fino all'ultima mezz'ora
Matteo si sposta tutti i giorni in moto per andare a lavoro. Il percorso non cambia, eppure il viaggio non è mai lo stesso. Merito dei ricordi, che si affacciano come case sulla strada. Matteo li visita, lasciando che la mente segua i propri itinerari. E così, si ritrova a giurare vendetta a un piccione. A sorprendere Branduardi in salotto. A piangere su un flipper. A navigare cn Long John Silver. Ad ascoltare il canto delle sirene, ma della polizia. A giocare al campetto. A incassare un pugno. A conquistare gli amici. A fallire un furto. A vergognarsi. A ridere. A crescere. A diventare, una volta di più, se stesso. -
Inverno rosso
In una Torino sepolta dalla neve, i senza fissa dimora stanno misteriosamente morendo. Sembrano banali decessi per assideramento, ma sono troppi in troppo poco tempo per una città di un milione di abitanti. Werner capisce subito che c'è qualcosa di strano. Immigrato dalla Germania Est dall'oscuro passato, lui per le strade di Torino ci ha vissuto, lui quei barboni li conosceva ed erano suoi amici. Per le vie di una metropoli senza colore, tra periferie fatiscenti e quartieri post industriali, si aggira un killer. Werner si mette sulle sue tracce in cerca di vendetta. La città in piena crisi economica e sociale fa da sfondo a una ricerca disperata di giustizia che porterà Werner al centro di una ragnatela fittissima di intrighi, tra lobbies di potere e interessi occulti. -
Novelle crudeli. Dall'orrore e dal grottesco quotidiani
Stimati professionisti schiavi del delirio consumato nel segreto dei propri appartamenti, donne sadiche e vendicatrici che trasformano l'omicidio in virtù, vite stravolte da logiche subumane e percezioni allucinate che non possono avere un lieto fine. Con ironia, stupore e malcelato disgusto, il narratore ci porta al centro di un inferno fatto di piccole tragedie domestiche dai toni splatter, morbosità patologica dei rapporti interpersonali e ripugnanti legami di parentela che possono tormentare sino alla follia. I personaggi di Cusa sono guidati da meccanismi mentali deformi, esseri mostruosamente banali che solo nell'incoscienza e nella morte si riscattano da un'esistenza apatica. L'autore usa il fantastico, l'horror più macabro e il surreale per raccontarci ciò che di più basso smuove i vizi, gli istinti e le morbosità dell'uomo contemporaneo. Cinico e impietoso ci descrive un'umanità malata incapace di redimersi. -
Mox Nox
Le storie senza dialoghi disegnate da Joan Cornellà, tinte dal cinismo e dalla sua personale ricerca estetica, cercano di scioccare attraverso l'assurdo. Dietro il loro aspetto quasi infantile, i disegni nascondono un'autentica violenza, a volte gratuita e surrealista, che non sarebbe probabilmente dispiaciuta a due precursori del genere come Bunuel e Dalì. Il suo gusto per l'improbabile, sfonda le barriere del politically correct e del tabù senza però cadere in moralismi o in una deliberata critica, ma sempre e solo mettendo il lettore di fronte a un umorismo dell'assurdo. Il linguaggio di sole immagini adottato da Cornellà genera un perfetto meccanismo di lettura, universale, veloce, quasi istantaneo, e ipnotico. Questo è senz'altro uno dei motivi che spiega la sua popolarità sul web, anche se non è per la rete che nascono i suoi comics ma per un utilizzo prima di tutto editoriale (libri e riviste). E pur appartenendo di diritto al mondo del fumetto, per l'impostazione a vignette e per il taglio delle storie, le tavole di Joan Cornellà possono anche essere osservate e considerate come delle opere di arte pittorica dei giorni nostri. Non a caso il mondo dell'arte gli ha dedicato molte attenzioni. -
Il muretto
Rosie si trascina ogni mattina sino a scuola e sempre più spesso non entra. Se ne torna a casa ad annoiarsi nel tentativo che il tempo passi. Il tempo a tredici anni è un concetto strano. Soprattutto dopo che i suoi genitori l'hanno lasciata sola a doverlo gestire. La madre ha seguito all'estero un altro uomo e il padre lavora fuori città per lunghi periodi. I giorni passano tutti uguali e Rosie calcola la distanza tra le proprie esigenze e il mondo che c'è fuori. Poi incontra qualcuno che la capisce, con le sue ansie e le sue incertezze. Stare in silenzio ore ad ascoltare la Mano Negra e i Bauhaus tra i poster dei Crass e di Robert Smith e percepire l'inquietudine che accompagna la trasformazione della propria identità. Rosie non sa come si fa a non sentirsi estranea e inadatta. Ma oltre la musica, oltre i dischi, c'è un modo diverso di vivere, stando ai bordi del mondo. Guardando dritto davanti a sé. -
Misantromorfina
5 ragazzi. 5 diversi aspetti dello stesso quartiere: un anonimo grigio cemento anni '70, fuso con un'illusione di verde urbano, in cui esistere. ""Misantromorfina"""" è il racconto feroce e surreale di un gruppo di amici che non può vivere senza farsi del male. Si feriscono senza rimorso e preferiscono il dolore, proprio o altrui, alle relazioni umane inconcludenti che li legano. Armin Barducci ci racconta la cattiveria e il gusto per l'odio di 5 anime geneticamente caratterizzate da bisogni frustrati e aspirazioni abortite. Ma il gusto per l'improbabile e per l'assurdo dell'autore crea una narrazione unica nel suo genere, da cui sono banditi i pietismi e i moralismi dell'indagine sociologica e gli stereotipi sulla violenza """"facile"""". Questa graphic novel è una semplice storia di quartiere, una storia del volersi male."" -
L'officina del macello. 1917 la declinazione della Brigata Catanzaro
Prima guerra mondiale. Nel 1917 la realtà della trincea è chiara e atroce, molti soldati sono da tempo lontani da casa. Nel mese di giugno alla Brigata Catanzaro viene promesso un mese di riposo. Questi fanti sono contadini molisani, calabresi e siciliani, figli della Questione meridionale. Vogliono solo una pausa. Ma dopo essere arrivati da poco a Santa Maria la Longa, un piccolo paese del Friuli Venezia-Giulia, la promessa è disattesa. Devono tornare in prima linea sul Carso, dove già erano stati impegnati a lungo. I fanti non ci stanno. ""L'officina del macello"""" racconta di questo rifiuto e di come sia stato punito. Il 16 luglio 1917, a Santa Maria La Longa un plotone di carabinieri esegue l'ordine ricevuto e procede alla decimazione della Brigata Catanzaro. Finisce così una delle più importanti rivolte scoppiate durante la prima guerra mondiale nell'esercito italiano. Gli autori ci raccontano una pagina nera della storia italiana e di come il senso di umanità e di giustizia e il diritto non sempre progrediscano insieme e congiuntamente. Il libro è completato da quattro saggi di Sergio Dini, Lorenzo Pasculli, Silvio Riondato, Giulia Sattolo, Massimo Vitale e Matteo Polo."" -
Amganco
Nel Ventitreesimo secolo, dopo un terzo conflitto mondiale che ha devastato il pianeta e decimato la popolazione, l'umanità, per sopravvivere e preservare la pace, ha dovuto scegliere tra l'etica e il consumismo. Ormai le uniche attività ammesse sono quelle legate alla conoscenza e alla ricerca, gli unici lavori possibili quelli legati all'istruzione e all'elaborazione di dati e informazioni. L'essere umano si dedica solo alla speculazione mentale e il corpo è diventato obsoleto in ogni ambito della vita. I rapporti diretti tra individui sono destinati a scomparire a favore della velocità di relazione e la robotica permette a chiunque di dedicarsi esclusivamente al sapere. L'intera società umana è pronta a cambiare per raggiungere il suo apice evolutivo e l'équipe guidata dal dottor Neumann si appresta a realizzare il sogno di tutta la propria specie: andare oltre il limite imposto dalla natura grazie alle ultime tecnologie scoperte, unendo una conoscenza assoluta con una vita senza fine. Sacrificando a questa fede in un futuro migliore tutto ciò l'uomo ha ancora di umano. -
Novel
Tutto parte da un'opera d'arte. Ogni scrittore ne trae una storia alla quale viene affidato un disegnatore per diventare un racconto per immagini. Nove giovani studenti e studentesse dell'Accademia Albertina di Belle Arti di Torino con stili, segni e intenzioni diverse si fondono con il proprio racconto per crearne una storia. Avete tra le mani un libro che per sua natura è un viaggio fatto di percorsi narrativi e di comunicazione diversi che si intrecciano in un unico progetto unendo parole e disegni. -
Finzione infinita
In un futuro distopico l'umanità vive in perenne crisi economica a causa di una fantomatica minaccia aliena. La difesa della Terra è in mano a due eserciti privati che si contendono gli sponsor pubblicitari e l'audience televisiva. Unici a rubare alla scena bellica l'interesse del pubblico sui teleschermi sembrano essere i programmi di cucina, in grado di fermare il mondo quando va in onda la finale che decreta il nuovo amatissimo tele-cuoco. Alexander è un figlio perfetto del suo tempo. Ex soldato in congedo, sessista, alcoolista. Vive truffando i suoi ex commilitoni con la scusa di una malattia quasi incurabile. Uno scarto umano che passa il tempo libero, come tutti, a guardare immagini pornografiche disegnate e altamente realistiche di provocanti ragazze in una società dove le fotografie femminili sono invece bandite. -
Una città perfetta
Guido è un ragazzo di periferia, va al solito bar dove si ritrova con gli amici e occupa sempre il suo posto in curva allo stadio. Ma non gli basta. Guido è curioso. Cerca qualcosa di più e trova un'altra casa da affiancare al proprio quartiere che l'ha cresciuto. Le case occupate della Torino anni '90, una radio indipendente che non guarda in faccia a nessuno e tanti nuovi amici. Amici che vedono che la città sta cambiando, ma non è una vera trasformazione. È tutto finto, come una grande scenografia di cartapesta. Amici che bruciano di una rabbia che Guido non conosce e che hanno il coraggio di urlare davanti a tutti che la città viene svenduta insieme alle sue valli solo per il profitto. Ma il tempo non si può fermare e trascinerà con sé nel baratro sia Guido che i suoi nuovi amici. È Guido che ci racconta la sua storia, molti anni dopo essere sopravvissuto al baratro. Ricorda quei giorni senza riconoscersi e solo rivivendo quanto gli è successo riesce a ritrovare quella forza, l'amore, che gli ha impedito di tradire se stesso e distruggere tutto. -
Fate fuori il vostro capo: licenziatevi!
Questi scritti appassionati sono molto più di un pamphlet contro il lavoro e molto più di una critica al lavoro moderno. (…) Un elogio all’ozio, una sua etica per imparare a vivere la propria vita e non quella d’accatto basata sul carrierismo che ci propinano i media mainstream, televisione in testa. L’autrice non ha dubbi: viviamo nell’epoca della privatizzazione del tempo e siamo educati a essere consumatori bulimici e lavoratori remissivi, senza una reale educazione all’ozio il tempo libero si consuma nell’intrattenimento fino a diventare banalizzato e impersonale. Che non ci ristora, che non ci nutre. E allora la letteratura e la scrittura possono aiutarci a capire cosa stiamo diventando e qual è l’imprevedibile direzione verso cui ci sta trascinando la società ipervelocizzata che considera il tempo del pensiero e della riflessione sprecato e improduttivo. Se la letteratura nell’era del libero mercato deve essere competitiva o sparire e gli autori sono marchi registrati e non intellettuali, l’ozio davvero può essere sovversivo e fare la differenza. Ecco la rivoluzione di queste pagine: un invito a cambiare il punto di vista e uscire dalla corrente in cui tutti nuotano sempre più disperatamente. Perché è possibile, perché cambiando strada cambiano tutti i riferimenti del mondo intorno a noi, perché nelle parole dell’autrice non dovete cercare una formula di vita da applicare al vostro quotidiano, ma la possibilità di essere voi a decidere come creare quella formula affrancandovi da tutti gli –ismi della nostra epoca, conformismo, arrivismo, conservatorismo. -
Quello che mi sta succedendo
Victor ha studiato per fare il geologo, come sognava fin da bambino, quando parlava con le pietre e indagava su minerali vecchi come il mondo. Ma ora la sua laurea, come succede a tutti i suoi amici e a sua sorella, non gli serve a trovare un buon lavoro. È semplicemente un giovane precario senza stabilità e senza prospettive. Passa da un impiego poco dignitoso all'altro e nulla gli valgono i corsi su come imparare a vendersi meglio. Ma una mattina si ritrova nel bagno di casa circondato da allucinazioni e amici immaginari e giorno dopo giorno scivola sempre più in questo vortice di deliri onirici che gli mostrano però una visione più lucida e sincera della realtà di quella propinata da telegiornali e media. La dimensione del sogno e del fantastico, dove tutto è possibile se ci credi, è la vera protagonista della storia creata da Miguel Brieva che dà corpo al desiderio di cambiare il presente in cui viviamo trascinandoci in una sfida impossibile tra quello che vorremmo fosse il mondo e quello che il mondo vorrebbe fare di noi. -
Come il colore della terra
Due bambini camminano nel bosco, gli animali intorno a loro sembrano spaventati. I corvi si alzano in volo, sulle strade i mezzi dell'esercito scendono a valle minacciosi. E poi il fumo e le fiamme. La paura. Attraverso gli occhi di Josè e Juana, viene raccontata la rivoluzione zapatista degli anni '90 in Messico. I due protagonisti, ancora bambini, sono costretti a vivere l'occupazione militare delle proprie terre ancestrali in risposta alla lotta per una vita dignitosa del loro popolo. Sono gli eredi dei maya, sfruttati per secoli dai conquistadores e poi da multinazionali e grandi proprietari terrieri. Questa favola magica dal linguaggio poetico e simbolico, creata secondo la tradizione degli indios, segue Josè e Juana che, adulti, vivono l'odierna realtà delle comunità autonome zapatiste. I ritmi di vita sono scanditi dai cicli naturali e l'armonia con la selva è un valore da preservare giorno dopo giorno. Questa graphic novel è la storia appassionata di una terra, il Chiapas, dove una volpe e un corvo discutono sui comportamenti degli esseri umani e sognare è ancora possibile. Come il colore della terra è evocativo e coinvolgente anche per i lettori più piccoli. Età di lettura: da 9 anni. -
Io non sono come voi
Non sono molti soldi, ma abbastanza per potersene andare e mandare tutto al diavolo. Le occasioni vanno colte quando arrivano e quello zaino pieno di banconote era lì ad aspettarlo. Facile lasciarsi tutto alle spalle, la propria città, le relazioni umane. E vagare per l'Italia alla ricerca di una tana in cui stare bene e trovare un equilibrio, dimenticandosi di tutto il resto, delle proprie fragilità e incoerenze. Francesco non è più un ragazzino, ormai lo sa che qualsiasi cosa faccia il mondo è quello che è e non potrà mai cambiarlo. È libero di fare quello che vuole, ma con tutta questa libertà, si chiede, è libero di far cosa? Di continuare a sentirsi inquieto, con quella rabbia che lo mangia dentro, che gli fa sputare veleno su tutti, insofferente verso chi parla e non agisce e ha paura di passare il limite. Perché le regole e i limiti esistono per essere infranti, per autoaffermarsi non permettendo che qualcun altro scelga la tua strada. Pronto a qualsiasi conseguenza, perché le conseguenze, anche questo sa, arriveranno. -
Il complotto delle statue di cera
Il complotto delle statue di cera, attraverso diverse epoche storiche, da Arduino e la sua lotta contro il Papato, alla trasformazione del ducato dei Savoia in regno, sino ai giorni nostri, segue il percorso di un antico sapere esoterico e alchemico. Uno strumento che può essere usato per il bene o per il male, per amore del sapere o per il potere fine a se stesso. Ai nostri giorni, attraverso un incontro casuale, Milo, insegnante disoccupato, si trova incastrato in una storia antica, che fa paura di quel terrore che si prova quando si vedono cose che il cervello dice essere impossibili. In una Torino misteriosa, dove chi parla di magia non ne sa niente e chi ne sa qualcosa si nasconde dietro a rispettabili istituti finanziari, laboratori di ricerca scientifica e case editrici, Milo dovrà riuscire a capire perché si trova invischiato in situazioni surreali e fatti senza spiegazione. Da quando ha deciso di aiutare Erik, un ragazzino che ha conosciuto per caso, la sua vita e quella di Tamara scivolano nell'incredibile, e le cose, quelle che non possono essere, le stanno per incontrare. -
In the pines
Questi cinque racconti a fumetti nascono dall'incontro tra lo stile inconfondibile di Erik Kriek e il suo amore per la musica folk e le popolari ballate tradizionali dei paesi anglosassoni. L'autore, uno dei maestri del fumetto olandese, non si limita a tradurre in immagini cinque storiche murder ballads, ma si immerge nelle vicende e nell'immaginario che le hanno ispirate, rafforzandole con il suo background, il suo gusto per le atmosfere cupe, cariche di tensione e di incubi, e le trasforma in cinque storie a sé. Dentro a In the pines c'è tutta la poesia di questo genere musicale: dalle vecchie leggende degli uomini di mare all'America del vecchio West, dove le forche facevano da monito a chi era tentato di lasciare la ""retta via"""", con tradimenti, storie d'amore clandestine, banditi e tesori sepolti. Il tutto condito da paesaggi oscuri, con boschi ancora selvaggi dove un cadavere può sparire senza difficoltà per ricomparire solo a primavera, dopo che il buio e il gelo dell'inverno sono finiti."" -
Revolushow
Il momento della messa in onda è vicino. Il telegiornale sta per passare la linea a Revolushow. Il pubblico in studio sta col fiato sospeso, nel camerino King Hashtag si prepara a una puntata storica. Ha una grande sorpresa per i suoi fan, fra pochi istanti intervisterà colui che rappresenta il potere, quello vero, quello inscalfibile, l'uomo che comanda il Bazura Empire. L'esperto di social-media del programma sta già preparando i suoi interventi per svelare i volti e i nomi di coloro che minacciano l'uomo più potente che abbia mai varcato le porte della C.C.TV. Anche i telespettatori a casa stanno col fiato sospeso, ma nel mondo, fuori, più di un'ombra si muove nelle strade, pronta a minacciare lo status quo che la trasmissione si accinge proprio a celebrare. Revolushow, tra colpi di scena, violenza e un fiume di hashtag, è una diretta televisiva senza interruzioni, con personaggi assurdi, battute demenziali e il peggio che il mondo distopico della City abbia mai partorito. Acida, grottesca e dissacrante, la nuova graphic novel di Alessandro Caligaris, questa volta affiancato dalla penna di Antonio L. Falbo, è un'esplosione di cattiveria. -
Itero Perpetuo
Un uomo, un astronauta, disperso nelle profondità infinite dello spazio, vuole solo tornare a casa. Ma dov'è? Qual è il suo mondo? Sembra non ricordare nulla, l'unica consapevolezza è che ha una casa, e ovunque questa sia, lì c'è anche la sua famiglia che lo aspetta. Quindi non può che mettersi in viaggio, nel tentativo di tornare da chi lo ama. Ma l'universo è pieno di insidie, mostri, complotti, guerrieri psichici, minacce aliene e soprattutto mondi che si assomigliano l'un l'altro. Fortunatamente non è solo, al risveglio dopo l'incidente che probabilmente è la causa della sua amnesia, ha trovato un prezioso alleato, uno strano polletto, che gli offre aiuto e lo accompagnerà nei meandri più insondabili dell'universo. -
La repubblica del Catch
In una città che ricorda New York-sur-Loire, Mario, un piccolo e goffo ometto, si ritrova a entrare in guerra con la sua famiglia. Ma se Mario è un dolce e buffo venditore di pianoforti, che condivide le sue giornate con il suo amico pinguino, un pianista d'ineguagliabile bravura, la sua famiglia è invece il potente clan mafioso che controlla la città e tutti i lottatori di catch che ne fanno parte. Mario non potrà mai brillare come stella del ring e tutto ciò che vorrebbe è solo una donna da amare. Ma ormai è guerra, e contro la sua famiglia non ha davvero speranze di sopravvivere. Grazie alla musica, Mario scoprirà che in città può trovare molti più alleati di quello che immaginava, tra spettri - figli della cultura giapponese dove il fumetto è uscito inizialmente a puntate sulla rivista Ultra Jump - e bambini malefici, combattimenti di catch e melodie che trasformano pianoforti in mezzi di locomozione, questo graphic novel ibrido a cavallo tra manga e bande dessinée francese...