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Voci della polis. 6 racconti di fantascienza
Polis Aemilia è il futuro, una metropoli avveniristica sorta al centro della Pianura Padana. Dove un tempo c'erano Reggio Emilia, Modena e Bologna oggi prospera una megalopoli che ha faticosamente guadagnato la sua indipendenza dalla Repubblica Italiana e che cerca di non soccombere a un mondo in pieno declino. La Necropoli reggiana, la Polis modenese e l'Acropoli bolognese sono teatro di giochi di potere, di rituali macabri o di semplici lotte per la sopravvivenza quotidiana. Ogni aemiliano ha la sua storia da raccontare: eccole raccolte, le voci della Polis. -
California countdown. Freeway Warrior il guerriero della strada. Vol. 4
Il tuo nome è Cai Phoenix, nato in California il Giorno del Ringraziamento dell'anno 2013. Nel 2024 ti trovavi per le vacanze natalizie a Dallas, nel Texas, dove eri stato invitato dagli zii Jonas e Betty Ann. Zio Jonas lavorava come dirigente in uno stabilimento petrolifero dal 2008, anno in cui si era laureato in geologia presso la Texas University. Dall'inizio dell'estate del 2024 era impegnato nella costruzione di un pozzo che doveva estrarre petrolio dagli scisti bituminosi vicino ad Austin, il primo di questo genere in Texas, e come regalo di Natale ti aveva promesso una visita guidata negli impianti sotterranei che, per ragioni di sicurezza, erano completamente autosufficienti. Fu durante quella visita, il 3 gennaio 2025, che avvenne lo scoppio della Bomba. -
Sfida alle tenebre. Lupo Solitario. Vol. 12
Nelle terre settentrionali di Sommerlund è da secoli una tradizione per gli abitanti del regno mandare i loro figli più talentuosi al monastero dei Cavalieri Kai, il giorno del compimento del loro settimo anno di età. Qui, i prescelti apprendono le tecniche e le arti marziali dei loro nobili antenati. Parte del tuo destino si è compiuto quando hai combattuto e sconfitto il Dominatore del Caos, il condottiero dell'armata malefica che minacciava di conquistare il Daziarn. Hai recuperato una delle Pietre della Sapienza e, con l'aiuto di una creatura divina chiamata Serocca, sei riuscito a localizzare un Portale d'Ombra che ti avrebbe riportato nel tuo mondo. La tua ricerca è culminata nello scontro con un tuo vecchio nemico, Vonotar il Traditore, che aveva recuperato l'ultima Pietra della Sapienza e preso il controllo della città in cui si trovava il Portale d'Ombra. Egli intendeva servirsi del potere delle Pietre per ritornare nel Magnamund, ma il tuo coraggio e la tua determinazione hanno mandato in frantumi i suoi piani. In una lotta disperata, proprio sulla soglia del Portale d'Ombra, hai posto fine alla sua vita e hai recuperato l'ultima Pietra della Sapienza, portando così a termine l'Impresa Magnakai. La tua stessa essenza è stata immediatamente pervasa da un'incontrollabile ondata di potere, elevandoti a un livello di coscienza che trascende la tua forma mortale. Ti sei abbandonato a questo abbraccio e, sotto la sua guida, sei stato inesorabilmente spinto verso l'arcata del Portale d'Ombra. Sei quindi entrato spontaneamente nella gelida oscurità, cominciando così il trionfante ritorno al tuo mondo natale. -
Morgan e il buio
Morgan Perdinka, vecchio chitarrista dimenticato, trascina la sua vita tra improbabili bettole, solitari concerti e visioni d'altri mondi. Qualcosa di oscuro che la sua musica è in grado di evocare lo bracca sin dagli anni Settanta. Un'entità che ha a che fare con gli ultimi giorni del pianeta. Un conto alla rovescia che solo una Fender Stratocaster sembra in grado di bloccare... -
Restare in Vietnam. Dalla parte del nemico
A scegliere di restare con il nemico è Marlin McDade, soldato americano impegnato per quattro anni sul fronte della guerra del Vietnam. Originario del Kansas, proveniente da una famiglia cattolica e con tradizioni militari (padre e nonno sono decorati di guerra) Marlin è partito poco più che ventenne, abbastanza convinto di quello che stava andando a fare. Poi gli eventi: l’addestramento inutile; convivere con la paura per tutto il giorno; le perdite di amici; le azioni crudeli; il ritorno momentaneo a casa dove, convinto di essere accolto come un eroe viene insultato e chiamato assassino. Una nuova partenza verso il fronte dove viene ferito, i primi dubbi su quello che stava facendo. Un’amicizia, poi sfociata in amore, con un’infermiera nord-vietnamita, in una Saigon che “vive” nascondendo le atrocità della guerra. E alla chiamata di ritiro delle truppe la sua risposta: «No, io mi fermo qui». La storia di Marlin è stata raccolta dall’autore in una lunga intervista realizzata nell’estate del 2016 in un bar a Da Nang. -
Ildegarda di Bingen. Sibilla e dottore della chiesa
Tra i vari epiteti riservati a Ildegarda di Bingen, Sibilla renana è tra irnpiù evocativi. Consacrata a otto anni alla clausura, il suo fu unornstraordinario destino di mistica, visionaria, profetessa, badessa,rnfondatrice di conventi, musicista, teologa, guaritrice, guida spirituale edrnesorcistarnrnIn un'epoca in cui alle donne era preclusa la partecipazionernalla vita culturale, i lavori di Ildegarda hanno superato quelli di moltirnsuoi contemporanei uomini per ampiezza, ricchezza dei temi e forzarnevocativa. La sua guida e i suoi consigli ‘ispirati’ furono ricercati darnpellegrini, fedeli, papi, prelati e imperatori, ai quali sapeva rivolgersirncon compassione, ma anche, se necessario, con rigore e severità. Nonrnpriva di incoerenze, egocentrica ed elitaria, nel 2012 Ildegarda è statarnproclamata Dottore della Chiesa, quarta donna insignita di questo titolornnella storia del Cristianesimo. A prescindere dall'orientamento religiosorndel lettore, il valore e la peculiarità della sua esistenza e dei suoi scrittirnfanno di questa mistica una figura di grandissimo interesse. -
Hippie. La rivoluzione mancata. Ascesa e declino del movimento che ha sedotto il mondo
Movimento nato più di quarant’anni fa e che ancora oggi riesce a far parlare di sé. Gli hippie, a metà degli anni Sessanta hanno vissuto un grande sogno: sono riusciti a liberarsi dei pregiudizi, a fuggire dal consumismo, ad affermarsi in campo artistico e hanno lottato per un mondo liberato dalla violenza, senza barriere razziali e discriminazioni. Un’ideologia – fatta soprattutto dall’amore, inteso come modo di porsi di fronte alle cose, alle persone, alla vita – che ha sedotto giovani e intellettuali, rockstar e gente comune.rnTra storie, leggende e aneddoti, questo libro racconta i quattro anni chiave del movimento: dal 1965 al 1969. -
Il turbine umano
"Il turbine umano"""" di King Camp Gillette, inventore dell'omonimo rasoio e creatore della futura multinazionale della Gillette, è un particolarissimo volume, a metà tra il saggio politico-urbanistico e la digressione poetica. Nato all'interno del vivacissimo dibattito sulle prospettive politiche degli Stati Uniti della fine del XIX secolo, il libro, di impronta chiaramente utopistico-socialista - ma con un occhio attento ai rapporti di produzione capitalistici - è un'opera altamente spiazzante, se non altro per la storia imprenditoriale e la personalità dell'autore, che si può dire visse in una sorta di doppio universo (socialismo e capitalismo), risultando una figura estremamente affascinante e contraddittoria. """"Il turbine umano"""" fu la prima delle sue pubblicazione di taglio utopistico, ma è certamente quella più riuscita, sia per l'originalità della visione politica che per la grande creatività dell'autore, il quale si cimenta nei più svariati campi, dall'economia all'urbanistica, nel tentativo di rendere reale quello che restò solo il miraggio di un grande uomo che fu certamente un sognatore ma anche un concretissimo imprenditore dal profilo internazionale." -
Gli inaffondabili
Che cosa hanno in comune Marilyn Monroe e Winston Churchill, Gigi Riva e Anna Karenina, Cappuccetto Rosso e Federico Fellini? Nulla ovviamente, tranne il fatto che sono tutti degli “unsinkable”, inaffondabili: persone (o personaggi) che hanno segnato un’epoca nella storia e nella vita di molte persone.Questo libro, dedicato a trenta icone della cultura Pop di tutti i tempi, è figlio di un blog, www.mollybrown.it che festeggia il suo primo anno di vita con una selezione dei ‘pezzi’ più cliccati dai lettori. A sua volta il blog è dedicato a una donna incredibile, che ha avuto una vita avventurosa e spericolata. Molly Brown è sopravvissuta al naufragio del Titanic e per questo è passata alla storia come The Unsinkable Molly. Nell’infinito mare della rete, dove chiunque ha finalmente i quindici minuti di notorietà profetizzati da Andy Warhol, scontrarsi con qualcosa d’inaffondabile è diventata un’esigenza. Così come leggere, pensare, sorridere e ricordare. -
Il respiro del cielo
In una Roma scossa dai venti di guerra che fanno da preludio al primo conflitto mondiale, Emma, della quale avremmo seguito le orme già dalla sua infanzia, incontra Ottaviano, un promettente studente d'architettura, di famiglia borghese e determinato a far carriera. I pochi mesi trascorsi insieme sanciscono un legame profondo, la promessa di un amore che durerà per sempre. Almeno fino a quando la famiglia di Ottaviano non decide di trasferirsi in Brasile. La coppia è costretta a separarsi, nonostante Emma aspetti un figlio, e ad affidarsi a una fitta corrispondenza nella speranza di potersi presto riunire. Dal ritrovamento di queste lettere l'autrice ripercorre i passi di una storia d'amore, di fiducia e di perseveranza, narrando una saga familiare che giunge fino ai nostri giorni indagando sugli equilibri del destino, per poi comprendere che al di là dei luoghi geografici prescelti per inscenare il teatro della vita, la distanza maggiore da colmare resta quella che ci divide da noi stessi. -
Woodstock non è mai finito. Agosto 1969: quando l'utopia divenne realtà
Il Festival di Woodstock è stato il punto più alto di un percorso iniziato all'alba degli anni Sessanta: tra la nomina di Kennedy alla nascita dei Beatles e dei Beach Boys, dall'arrivo di Bob Dylan a New York fino ai primi movimenti studenteschi a Berkeley. Ma soprattutto si è manifestata la presa di coscienza da parte di un'intera generazione di giovani che aveva iniziato a immaginare una vita diversa, e quell'enorme campo dove si sono riuniti in 500mila è stato il punto geografico in cui è convogliata tutta questa energia fatta di sogni, progetti, immaginazione, senza violenza o rivolta, solo per affermare, positivamente, la propria volontà. Sono passati 50 anni, non pochi. Eppure il mito di Woodstock resta saldamente in piedi, anzi, se è possibile, con il passare degli anni si è andato espandendo, è cresciuto a dismisura, trasformando i tre giorni di pace e musica in una sorta di totem inattaccabile, facendo diventare Woodstock il festival-che-non-finisce-mai. Perché la sua musica continua a circolare, a farsi ascoltare, a farsi amare da generazioni sempre nuove. Tra storie, documenti, leggende e aneddoti il libro racconta l'impatto che il Festival ha avuto nella storia del rock e non solo. -
L' inferno degli angeli. Quando ad abusare è lei
Ancora oggi, troppo spesso, la pedofilia femminile è considerata un argomento tabù, con scarsissimi studi sull'argomento, e soprattutto di matrice straniera. Nonostante la cronaca abbia dimostrato che non è fenomeno raro, vi sono resistenze e difficoltà a immaginare che una donna possa violare l'innocenza di un bambino, la donna che per antonomasia è madre, predestinata, dal famoso istinto materno, a essere tale, e dunque la pedofilia può assumere i volti più diversi di madri, insegnanti, babysitter, turiste: atti violenti contrabbandati per atti d'amore e cura. Spesso le vittime non hanno il coraggio di denunciare l'abusante, e allora quali sono i segnali da individuare per capire se un bambino è stato abusato? E cosa fare se si ha il sospetto che l'evento sia già accaduto? Molti sono i modi per prevenire che un bambino diventi vittima di un abuso, così come molte sono le possibilità che una donna abusante possa essere recuperata. -
Come eravamo. Da dove siamo partiti e dove siamo arrivati
Un campo di calcio della periferia milanese, coperto di fango in inverno, secco e polveroso d'estate. È qui che si ritrovavano una ventina di ragazzi giovani e meno giovani che pur non conoscendosi non mancavano mai, con qualsiasi condizione meteorologica, all'appuntamento del sabato mattina. Un'ora e mezza a correre dietro un pallone per scaricare la stanchezza e le tensioni della settimana di lavoro. Settimana che allora era ancora fatta di 5 giorni lavorativi. Il sabato era dedicato agli interessi personali e al disbrigo delle incombenze famigliari. Meglio ti fossi ricordato di fare la spesa perché la domenica la città chiudeva i battenti: niente supermercati o centri commerciali. Il giorno di riposo valeva per tutti. Come eravamo descrive un percorso di vita dove le tematiche del lavoro incrociano quelle della quotidianità, degli affetti e delle relazioni ma, anche, dell'impegno politico e sociale. Un lavoro che, nelle intenzioni dell'autore, vorrebbe far comprendere al lettore, soprattutto a quello giovane, che è esistita e, forse, può ancora esistere la possibilità di vivere in un modo e in un mondo diverso dall'attuale. -
La picciona innamorata
In un mondo non identificato che però si riconosce dopo poche pagine, una donna e una picciona vivono avventure simili e incrociate, un po’ come Nel castello dei destini incrociati di Calvino. Il racconto si srotola come un giallo e dunque la verità si saprà alla fine. Il tempo è un non tempo e le interpretazioni restano aperte, si accavallano la prima e le terze persone al punto che i personaggi si scambiano fra loro. Sul fondo una vecchia madre che ci sta per lasciare. Una narrazione semplice ma ricercata sulla vita e sulla vecchiaia, senza parlarne, perché la vecchiaia non esiste più, esiste la malattia ma tutto il resto è vita, l’età solo un fatto anagrafico. -
L' Oggetto piccolo b. noi due, gli altri e una travolgente normalità
Una storia d'amore... una storia di amori. Personaggi fragili, alla perenne ricerca di bisogni mai pienamente soddisfatti... Personaggi catapultati in un sistema di relazioni, di valori e di passioni ambivalenti, oscillanti, contraddittori, non per questo privi di dolore e contemporaneamente di speranza. Un racconto scorrevole, leggero, ironico, denso di richiami fra cultura alta e bassa, un gioco fra scrittura e multimedialità. -
Il cattivo soggetto
Carlo Brambilla - per tutti Carletto - aveva sette anni quando suo padre ha fatto fallire l'azienda di famiglia e si è dato alla macchia. Costretto a trasferirsi con la madre in casa dell'odiato zio Onofrio, da allora coltiva il sogno di lasciare l'hinterland milanese per seguire la sua vocazione di scrittore. Sua madre però ne coltiva uno di segno opposto: farlo assumere da Onofrio nel suo florido negozio di ferramenta. Di conseguenza, dal giorno del diploma la vita di Carletto è diventata una vera e propria corsa a ostacoli. Ma lui non si lascia abbattere, e pur di coronare il suo sogno è disposto anche a scendere a qualche compromesso. Persino quando scendere significa in realtà precipitare. -
Perché ci hai messo tanto?
Il mondo cambia e si trasforma sotto i nostri occhi. Si fatica stargli dietro, capire cosa ci aspetta. Un disagio sottile ci sorprende alle spalle e ci trova impreparati di fronte alle minacce più oscure. Ogni età ha le sue spine nel fianco e cerca risposte diverse. Ma è nell'amore che trova la propria ancora di salvezza. Perché, nelle sue varie forme, l'amore non ha regole e, nell'eterna lotta contro la follia, sa come giocare le sue carte. David e Martina a Torino, Ruth e Filippo a Milano, Sergio e Riccardo lungo l'autostrada che lega le due città. Tre storie che si rincorrono una nell'altra, seminando una trama di identità prospettiche, aperture interiori e richiami temporali che rendono fluida e vaga ogni attesa. -
Gli Ottanta. L'Italia tra evasione e illusione
La cronaca, i fatti, le mode degli anni Ottanta. Un decennio complesso, per l’Italia, difficile e indecifrabile, vissuto dalla prima generazione post-ideologica; dove la ‘leggerezza’ si contrappone alla ‘pesantezza’ dei Settanta, dove l’evasione e il non-sense si sostituiscono all’impegno e alle ideologie. La cultura diventa ‘usa e getta’, si viaggia di più e si è convinti di essere moderni e cosmopoliti: in realtà si è un po’ naif, provinciali che imitano lo yuppismo americano. E poi i giovani: una generazione educata a colpi di telefilm, di musica d’evasione, che non si ribella più ma, anzi, sembra perfettamente allineata al sistema. All’invasione britannica di dark e metallari l’Italia risponde con il Paninaro nostrano, teenager che ha come obiettivo il benessere a tutti i costi. Chi è nato in quegli anni non ha fatto la guerra, non ha partecipato a scontri di piazza, non ha né vissuto il terrorismo, né votato per il referendum sull’aborto. Ma ha dovuto ben presto scontrarsi con il falso mito della leggerezza. -
Restare in Vietnam. Dalla parte del nemico. Ediz. ampliata. Con Segnalibro
A scegliere di restare con il nemico è Marlin McDade, soldato americano impegnato per quattro anni sul fronte della guerra del Vietnam. Originario del Kansas, proveniente da una famiglia cattolica e con tradizioni militari (padre e nonno sono decorati di guerra) Marlin è partito poco più che ventenne, abbastanza convinto di quello che stava andando a fare. Poi gli eventi: l'addestramento inutile; convivere con la paura per tutto il giorno; le perdite di amici; le azioni crudeli; il ritorno momentaneo a casa dove, convinto di essere accolto come un eroe viene insultato e chiamato assassino. Una nuova partenza verso il fronte dove viene ferito, i primi dubbi su quello che stava facendo. Un'amicizia, poi sfociata in amore, con un'infermiera nord-vietnamita, in una Saigon che ""vive"""" nascondendo le atrocità della guerra. E alla chiamata di ritiro delle truppe la sua risposta: «No, io mi fermo qui». La storia di Marlin è stata raccolta dall'autore in una lunga intervista realizzata nell'estate del 2016 in un bar a Da Nang."" -
Staying in Vietnam. On the enemy's side
A scegliere di restare con il nemico è Marlin McDade, soldato americano impegnato per quattro anni sul fronte della guerra del Vietnam. Originario del Kansas, proveniente da una famiglia cattolica e con tradizioni militari (padre e nonno sono decorati di guerra) Marlin è partito poco più che ventenne, abbastanza convinto di quello che stava andando a fare. Poi gli eventi: l'addestramento inutile; convivere con la paura per tutto il giorno; le perdite di amici; le azioni crudeli; il ritorno momentaneo a casa dove, convinto di essere accolto come un eroe viene insultato e chiamato assassino. Una nuova partenza verso il fronte dove viene ferito, i primi dubbi su quello che stava facendo. Un'amicizia, poi sfociata in amore, con un'infermiera nord-vietnamita, in una Saigon che ""vive"""" nascondendo le atrocità della guerra. E alla chiamata di ritiro delle truppe la sua risposta: «No, io mi fermo qui». La storia di Marlin è stata raccolta dall'autore in una lunga intervista realizzata nell'estate del 2016 in un bar a Da Nang. Prefazione di Brock Ruggles.""