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Quello che si adopera alla fabbrica. Nozione dei materiali e dell'arte di costruire nei trattati toscani del Rinascimento
Prima di Palladio, a partire da Alberti, nell'arco di oltre un secolo di trattati, la scienza, sia pure empirica ma sperimentata, dei materiali per la costruzione e l'ornamento dei manufatti trovò una esposizione ordinata e pressoché sistematica: ne furono autori architetti, apprezzati costruttori, toscani per formazione e per cultura che si chiamavano Filarete, Francesco di Giorgio Martini, Pietro Cataneo, Giorgio Vasari. Il riesame di interi libri e capitoli, talvolta trascurati nella storiografia per privilegiare, sotto il profilo critico, la carica ideologica riposta nei criteri estetico formali contenuti in altre parti dei testi, ha consentito di riconoscere in queste personalità una provata competenza professionale maturata nei cantieri e nelle officine artistiche, un magistero che, oltre alle opere realizzate, le carte ci hanno tramandato in modo autentico e fedele. -
Made in Italy. Storia del design italiano
La nuova edizione di Made in Italy. Storia del design italiano si presenta in una versione rinnovata, dal formato più agile e con un diverso apparato iconografico. Collegato alla ""Storia del design"""" (1985), il libro si propone di ridurre tale storia alla sola produzione italiana, approfondendo gli aspetti formali e funzionali dei prodotti più familiari al pubblico e trattando in chiave stilistica il processo evolutivo del design nazionale, assieme a quello delle maggiori aziende, cercando di cogliere l'unità nella più articolata diversità, propria del made in Italy. A questa parte del saggio, si associa una trattazione delle teorie e metodologie che hanno accompagnato il processo formativo dell'Italian Syle. Ne risulta un approfondimento pratico e la tendenza a conferire al design una maggiore dignità culturale."" -
Paper design. Ediz. multilingue
Leggerezza, riciclabilità, economicità, transitorietà, naturalità, sostenibilità, progettualità, trasformazione, manualità, innovazione, temporaneità. Sono solo alcuni degli attributi utilizzati per descrivere carta, cartone e cartoncino, da sempre parte del nostro vivere quotidiano. Oggi anche le performance di questi prodotti sono cambiate, grazie ad una ricerca, aziendale e universitaria, capace di proporre, verificare, diffondere e sviluppare applicazioni innovative che raccontano, fra l'altro, la creatività del Paese. Interessato da anni al linguaggio e alle tecnologie d'uso dei materiali sia tradizionali che contemporanei, il Lab MD dell'Università di Ferrara ha promosso, in collaborazione con aziende o associazioni e consorzi di produzione, esplorazioni e sperimentazioni sui modi d'impiego consolidati dei materiali a base cellulosica, promuovendone evoluzioni e applicazioni inedite, innovative nella contemporaneità, dal packaging, all'arredamento, al design for children, al fashion design, all'allestimento e all'architettura. -
Torino acciaio 1:1. Un materiale per la città che si trasforma
L'idea del libro è quella di pervenire ad elementi critici di riflessione sul progetto e sulla qualità della città a partire dal filo che lega la scelta di un materiale da costruzione con le opere che possono essere realizzate con tale materiale. Si è scelto l'acciaio, perché presenta specificità tali da potere incidere sulla trasformazione della scena urbana in maniera determinante. Nel capoluogo piemontese si possono infatti vedere opere con struttura metallica di rilevante interesse e si può fare esperienza diretta di strategie di progetto sulla città particolarmente illuminanti. Nello specifico, alcuni degli ultimi interventi tengono conto di esigenze di sostenibilità, non solo perché risparmiano energia, come gli impianti del Museo Egizio o le serre della Torre Intesa Sanpaolo o il fotovoltaico della Nuova Stazione AV, ma anche perché stanno cambiando il volto della città e il rapporto delle persone con determinate infrastrutture (nuove relazioni tra quartieri rese possibili dalla Nuova Stazione AV), servizi (crescita culturale al Museo Egizio o al nuovo Museo Nazionale dell'Automobile), modi di vivere nello spazio urbano. -
La filiera del legno per il design equosolidale
Il testo raccoglie contributi e spunti evolutisi intorno alla ricerca dedicata a ""Brasil Proximo"""" del Dipartimento di Scienze per l'Architettura (DSA), della Scuola Politecnica di Genova. Il programma è parte di un più ampio progetto di cooperazione Italia-Brasile, che vede impegnati diversi territori, molteplici assi d'intervento e cinque regioni italiane. Il libro riunisce ricerche e contributi da esperti di discipline diverse, dal design alla tecnologia dell'Architettura, dalla psicologia all'economia. La trattazione si articola intorno all'uso sostenibile e alla riqualificazione della filiera del legno nello stato di Amazonas, nel nord del Brasile, inquadrando il problema e lo stato dell'arte, e prospettando scenari futuri, sia dal punto di vista del design sia nell'ottica di uno sviluppo socio-economico equosolidale. Concludono il testo i racconti delle esperienze di workshop nella regione dell'Alto Solimões e a Cogorno, presso Genova."" -
Top model Barcelona 1979-2011. Un racconto urbano tra architettura, politica e società
Dopo la fine del Franchismo, nel 1975, Barcellona intraprese un coraggioso percorso di rinnovamento urbano che la proiettò rapidamente al centro dell'attenzione internazionale. Il conclamato affiatamento tra una intraprendente classe politica e una fertile generazione di progettisti permise interventi spregiudicati per vastità, incisività e disinvoltura compositiva, tanto da rendere la città un referente mondiale nel fare città: il cosiddetto ""Modello Barcellona"""". Top Model Barcelona racconta quell'irripetibile stagione di progetti, focalizzando l'attenzione sulle operazioni del centro storico, scenario privilegiato sul quale ai tre attori principali (politica, società e architettura) si sono aggiunti importanti comprimari come immigrazione, turismo e globalizzazione, alterando in modo inatteso il copione prestabilito. L'evoluzione fisica e sociale del centro storico della capitale catalana è anche un'occasione per riflettere su temi complessi, comuni a molte altre città (in particolare europee e sudamericane) e in buona parte ancora inediti rispetto ai consueti schemi urbanistici di interpretazione del territorio."" -
Il castello di Carpineti. Mille anni di storia nella pietra
Edito in occasione del nono centenario della morte di Matilde di Canossa, il volume pone il castello di Carpineti al centro di un'approfondita indagine interdisciplinare, che ne mette in luce il rilievo nel corso dei secoli. In tre sezioni tematiche si esplorano le vicende che hanno caratterizzato il manufatto nel tempo, in relazione ai mutevoli contesti politici, militari, religiosi e artistici che ne hanno definito la cornice storica. Incrociando le fonti documentarie con le strutture materiali, riscoperte dalle campagne archeologiche e di restauro architettonico e per la prima volta rese note in questo studio, la ricognizione rivela molti nuovi elementi, aprendo al contempo altri orizzonti di ricerca. Un'opera complessa, che si avvale dei contributi di insigni studiosi afferenti a diversi ambiti disciplinari, corredata da numerose iconografie e documenti inediti. -
Territori resilienti. Il patrimonio culturale come opportunità per i paesi del sud-est europeo
I Balcani sono allo stesso tempo uno, nessuno e centomila: esiste una dimensione geografica concreta, frammentata in tanti pezzi dalle guerre e dai conflitti e ne esiste una simbolica, fatta di microstorie, etnie, lingue e religioni differenti. Questi luoghi, nonostante le ferite ancora aperte, hanno rivelato un'intrinseca 'resilienza', una sorprendente capacità di ritrovare nelle permanenze le risorse per una nuova fase di crescita e affermazione e rappresentano oggi un importante campo di sperimentazione, nella ricerca di una nuova molteplice identità cheli proietti verso l'Europa. Il volume cerca di ricostruire una topografia urbana interrotta, indagando nelle trame dell'esistente e dell'abitare il motore di questo principio di resistenza, svelando il valore fondativo e strutturante del patrimonio culturale nella promozione dei processi di trasformazione e tentando di comprendere il suo ruolo nel processo di ri-significazione dei luoghi. -
Studi per la conservazione del patrimonio culturale albanese
Il volume dà conto di alcune delle ricerche per la conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale svolte in Albania. La zona di Saranda, città a vocazione turistica della costa albanese del sud, viene descritta e raccontata nel suo ricco patrimonio storico attraverso i contributi di diversi studiosi di differenti discipline che indagano aspetti relativi alla conoscenza, tutela e conservazione di alcune delle più importanti testimonianze del passato di questo territorio. Il quadro che si compone ricostruisce gli sforzi di un lavoro decennale per la valorizzazione del patrimonio culturale albanese nato dall'impegno di Gianclaudio Macchiarella al cui ricordo questo volume è dedicato. -
Architettura e città. Problemi di conservazione e valorizzazione
Questo convegno ha fra le sue priorità l'individuazione delle linee metodologiche per una corretta reinterpretazione dell'edilizia caratterizzante le frange urbane. Mentre nelle periferie le linee di futura pianificazione architettonica dovranno interessare non solo l'arredo urbano ma soprattutto ripensare ad una progettazione o un recupero funzionale di un'immagine architettonica degli immobili, per quello che riguarda il tessuto storico della città fondamentale sarà il recupero e la valorizzazione di quegli spazi, edifici e superfici che oggi anche in città rappresentano una risorsa fondamentale nel rilancio economico e professionale. -
Una storia di corallo: il Museo Ascione
Osservare il disegno, la produzione e tutti i fenomeni connessi alla lavorazione del corallo offre un'occasione per verificare la fertile fusione tra le dimensioni estetica, culturale, tecnica ed economica che connotano la condizione postindustriale in cui viviamo. Il Museo Ascione è una realtà napoletana di grande interesse, espressione di una tradizione antica e peculiare, che ha le sue radici a Torre del Greco. Questo saggio, nell'illustrare i contenuti e le ragioni del museo e raccontandone la storia, nonché la proiezione nel presente e nel futuro, consente di comprendere le ragioni di una importante declinazione del sapere e del saper fare, e inoltre i suoi legami con la sensibilità estetica e la cultura dei tempi che ha attraversato, le dinamiche imprenditoriali e il costume. Sulla base della consapevolezza di queste connessioni, questo museo di impresa si mostra non solo quale luogo della memoria, della nostalgia e dell'orgoglio, ma dichiara la propria volontà di essere luogo di progettualità ad ampio raggio, responsabile verso la vita culturale e produttiva del territorio in cui è profondamente radicato, di cui rappresenta una testimonianza di eccellenza. -
Dèsintérieur. Ediz. multilingue
Un libro di due autori da anni impegnati nella ricerca progettuale sullo spazio interno e sul design artigiano. Un percorso di sperimentazione maturato dentro vincoli e limitazioni di spazi e di costi. Un tragitto teso ad affermare un linguaggio progettuale dove l'imperfezione si trasforma in potenza espressiva e in continua ricerca plastica. -
La tecnologia che serve agli architetti. Particolari costruttivi e «sistema costruzione». Mappe cognitive e sistematizzazione dell'informazione per raggiungere una conoscenza operativa
Nell'era dei Big Data e dell'informatizzazione, conoscenze e architetture innovative popolano uno scenario variegato d'informazioni per il mondo delle costruzioni, senza proporsi ancora come 'archetipi' o 'prototipi', controllati scientificamente e utili allo sviluppo del settore. Anche le proposte nate dal noto ""The Big Rethink"""" per incoraggiare gli architetti a modificare la loro professione e rispondere alle sfide poste dai cambiamenti in atto, non hanno prodotto soluzioni operative, utilizzabili dal professionista con ridotte risorse. In questo scenario gli autori hanno sviluppato una struttura della conoscenza, in cui i principali temi della progettazione tecnologica sono presentati in forma sintetica per favorire la loro comprensione attraverso il collegamento alle 'conoscenze certe' della scienza. La proposta riguarda una conoscenza approfondita e operativa del 'sistema costruzione', basato sullo studio dei particolari costruttivi di architetture antiche e moderne, opportunamente ordinati e classificati. In questa pubblicazione si presenta la ricerca illustrandone la struttura metodologica e le possibili procedure di utilizzo."" -
Le ragioni di un ambientalista ""Sì TAV"". Una valutazione del progetto della Nuova Linea Torino-Lione nel contesto europeo, italiano, locale. Nuova ediz.
Benché la nuova linea Torino-Lione sia da tempo al centro di un acceso dibattito, l'autore ritiene che molti aspetti del progetto siano stati considerati dagli oppositori in modo sommario o improprio. Da cui discende, per esempio, l'associazione alquanto incongrua del nome TAV a una linea essenzialmente votata al trasporto merci. O la confusione tra montaggio giuridico e finanziario del sistema dell'AV italiana e la fisionomia di un'opera internazionale. O la mancanza di spiegazione del perché la Svizzera abbia intrapreso lo scavo di nuovi tunnel ferroviari per contrastare un traffico stradale pesante inferiore alla metà di quello tra Italia e Francia. Scopo del libro è restituire alla discussione contorni più precisi nonché offrire un quadro aggiornato di riferimenti alle diverse realtà legate alla realizzazione dell'infrastruttura, come politiche dei trasporti e della logistica, obiettivi e regolamenti comunitari, nuove prospettive e nuovi standard di prestazione ferroviari. Con puntuale disamina degli errori di valutazione in cui sono incorsi negli anni sia gli oppositori sia i sostenitori istituzionali del progetto. -
Il restauro archeologico. Materiali per un atlante delle patologie presenti nelle aree archeologiche e negli edifici ridotti allo stato di rudere. Il rischio nelle aree archeologiche
La formazione degli operatori in questo ambito professionale esige un curriculum formativo specifico e tirocini appropriati perché la degenerazione delle strutture allo stato di rudere si presenta con forme patologiche che hanno, il più delle volte, soglie di tollerabilità molto ridotte. Soprattutto in condizioni di emergenza quando si è obbligati a eseguire analisi diagnostiche tempestive e predisporre i più opportuni interventi nella consapevolezza che agli eventuali errori sarà molto difficile porre rimedio. Fondamentale risulta l'individuazione e la determinazione dei rischi immediati e quelli che sono destinati a presentarsi con forme ancor più pericolose in tempi successivi. Sempre più frequentemente si creano le condizioni per interventi che esigono decisioni quasi improvvise e cambi di programmi in tempi Ristretti. La conoscenza dei meccanismi degenerativi, la capacità di riconoscerli sul terreno e la valutazione preventiva dei rischi possono, allora, diventare determinanti. -
Esotismo. Architettura e arti deecorative nelle Esposizioni Universali 1851-1900. Ediz. illustrata
Con il diffondersi, nell'ultimo trentennio del XIX secolo, della pratica di riprodurre fedelmente monumenti architettonici del Medio Oriente e dell'Asia, le esposizioni universali hanno efficacemente affiancato il contemporaneo sforzo degli architetti impegnati a fondare su basi di correttezza scientifica lo studio delle architetture del mondo islamico, della Cina e del Giappone. A questa ricerca di maggiore rigore filologico, le esposizioni hanno dato un contributo non trascurabile anche nell'educare il gusto del grande pubblico a rifuggire dalle manipolazioni stilistiche approssimative e ad apprezzare costruzioni che si fregiavano di parti eseguite da maestranze orientali. Uno dei meriti principali dell'ambiziosa sintesi storica offerta dal volume consiste nell'avere fornito un quadro ampio dei rapporti tra le esposizioni e l'esotismo dell'architettura del periodo, mettendo in luce i molteplici stimoli che le esposizioni hanno dato alle industrie d'arte collegate al settore delle costruzioni perché rinnovassero e ampliassero i loro repertori di modelli orientalisti, impegnandosi in un'operazione di aggiornamento che in molti casi ha consentito anche di raggiungere nuovi mercati. -
La città e l'acqua. Progetti per un nuovo paesaggio urbano accogliente
L'architettura del paesaggio, attraverso un approccio multidimensionale e transdisciplinare, propone progetti capaci di costruire relazioni tra lo spazio ridisegnato e il suo contesto, suggerendo, con forte autonomia espressiva, una mediazione per facilitare il dialogo tra discipline, esigenze, tempi e modi di trasformazione. Al progetto di paesaggio si chiede oggi una capacità di ricucitura, di ricostruzione di una dimensione collettiva, soprattutto in quei luoghi dove si avverte una discontinuità, come nel caso del margine urbano verso l'acqua, area con grandi potenzialità per migliorare la qualità della vita degli abitanti. Il volume raccoglie contributi di ricerca sul progetto contemporaneo dello spazio urbano, con specifico riferimento al tema del waterfront, e progetti degli studenti del Laboratorio di Progettazione del Paesaggio degli anni accademici 2015/2016 e 2016/2017. -
La tecnologia che serve agli architetti. La copertura. Vol. 5
Questo libro, dedicato alla copertura, fa parte di una serie di pubblicazioni su alcuni temi della progettazione tecnologica, presentati in forma sintetica per favorire la loro comprensione attraverso il collegamento alle «conoscenze certe», ma spesso 'innaturali', della scienza). Il tema è affrontato con la convinzione che la complessità dei problemi non cambia l'impostazione 'generalista' del progetto da parte dell'architetto. Solo una cosciente comprensione delle problematiche da affrontare può ricondurre all'unitarietà le decisioni da prendere. Per questa ragione, le informazioni contenute in questo libro, trattate come parti di un unico sapere, possono guidare la formazione dell'architetto contemporaneo. -
Le Corbusier. Sette architetture. Conoscenza e conservazione dell'architettura del XX secolo. Ediz. illustrata
Ricomporre la vicenda progettuale ed esecutiva di sette realizzazioni fondamentali nel percorso di Le Corbusier, a 50 anni dalla sua scomparsa, ha l’obiettivo di fornire un contributo utile a delineare strategie per la conservazione di un brano rilevante del patrimonio del XX secolo. Lo studio considera un arco temporale che va dal 1914 al 1929, permeato da uno spiccato carattere sperimentale nel mondo delle costruzioni. Produzione e impiego di nuovi materiali e tecnologie entrano nel dibattito sull'architettura contemporanea sconvolgendone, talvolta, princìpi consolidati. Il volume, realizzato con il patrocinio della Fondation Le Corbusier, si compone di due parti: gli atti della giornata di studi “Le Corbusier. Sette Architetture” tenutasi all'Università IUAV di Venezia nel dicembre 2015 e il catalogo della mostra, allestita in quell'occasione nello spazio “Gino Valle” dell’Ateneo. Le sette architetture sono indagate non soltanto attraverso gli elaborati grafici di progetto, ma attraverso le lettere, i computi metrici, i capitolati, i documenti fotografici, in un dialogo continuo tra architetto, committenza e impresa, che prosegue fino alla chiusura del cantiere. -
Sorella pietra fratello ferro. Un percorso nella cultura tecnologica del progetto
Se nel titolo l'autore mira a collocarsi al di fuori della canonica pubblicistica universitaria, il sottotitolo, che fa viceversa riferimento a uno specifico corso della facoltà di Architettura, sembra invece smentire palesemente la prima ipotesi. Ma volutamente contraddittorio è l'intero contenuto del testo: un artifizio che l'autore utilizza per suscitare interrogativi e stimolare una lettura critica di eventi, personaggi e manufatti. Un testo quindi anomalo, che l'autore non vuol definire 'saggio' ma piuttosto 'antologia di racconti' e che «è frutto di interpretazioni personali, di personali riflessioni, a volte anche dichiaratamente faziose, spesso poco confortate da giudizi criticamente accettati e, qualche volta, palesemente provocatorie». Di questo racconto, in una visione convintamente animistica, sono protagonisti i materiali e i manufatti che da loro acquisiscono consistenza. Sono attori a volte bizzarri e indubbiamente dotati di forte e cogente personalità, ma, attraverso la sensibile regia del Progetto, è possibile apprezzarne i pregi e perdonarne i difetti, instaurando un buon rapporto di amicizia e collaborazione, piuttosto che di asettico utilizzo.