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La vendemmia è finita
Con parole semplici, comprensibili, le poesie di Sirna riescono a trattare temi difficili come la malattia, la sofferenza, la morte, il tempo, l'immortalità dell'anima. ""I fatti vissuti, i sentimenti provati e mai dimenticati non possono spartire con la cenere del corpo. Sono braci, foglie bruciate spinte dal vento per ardere lontane foreste misteriose."""""" -
Lambrusco e pop rock. Un viaggio entusiasmante tra le canzoni che hanno raccontato l'Emilia Romagna
Dalla scuola storica e irripetibile dei grandi cantautori (Dalla, Guccini) ai loro eredi (Carboni, Bersani) sino alla nuova leva (Dente), dal punk filosovietico e dalla scena bolognese più combattente e a volte demenziale (C.C.C.P, C.S.I., Skiantos, Gaznevada) allo spoken word manierista e raffinato a cavallo tra i millenni (Massimo Volume, Offlaga Disco Pax, Le Luci della Centrale Elettrica), dall'impegno sociale e politico dei Settanta (Lolli, Bertoli, i Nomadi) al folk sgangherato e militante di più recente affermazione (Modena City Ramblers). Senza dimenticare le grandi star, ovvero quelli che da sempre riempiono gli stadi, e non più le Feste dell'Unità (Vasco, Zucchero, Ligabue), e qualche ospite ""straniero"""" (il Fabrizio De Andrè di Rimini, il Francesco Baccini di Le ragazze di Modena, addirittura i gallesi Scritti Politti)."" -
Le storie fantastiche dell'Appennino piacentino
Questo libro è il risultato di un laboratorio di scrittura fantastica. Gli autori hanno trascorso giorni a leggere, commentare e discutere di Buzzati e di Poe, di Lovecraft e di Borges, e di come recuperare alcune leggende popolari da rivisitare in chiave moderna, per tentare di arrivare alla produzione di brevi narrazioni fantastiche. Ne sono nati dei veri racconti che hanno trovato casa nel nell'appennino piacentino. -
Piacenza in giallo
"Questo libro si apre con un furto - da Palazzo Farnese è scomparso il fegato etrusco, una delle testimonianze più affascinanti di una civiltà di cui sappiamo pochissimo - e procede con l'assassinio di Kekeba Birkina, stella dell'atletica e favoritissima per l'imminente edizione della Placentia Half Marathon for Unicef. Continuando a sfogliare scopriamo il corpo esanime di una studentessa come tante, iscritta al Liceo Respighi, mentre la morte è già oltre: ora serpeggia nei conventi e nei sotterranei dello Stradone Farnese... E cosa ci fa un cinese senza vita nel cortile della Caserma dei pompieri di viale Dante? Chi traccia scritte infamanti nel quartiere di San Sepolcro? Si può ancora stare tranquilli in una città in cui scompaiono bambini, si cerca su internet come sbarazzarsi dei propri problemi, trova la morte anche chi ha un lavoro e una vita normali e appare insospettabile? Gentile lettrice, caro lettore: ecco dunque che pagina dopo pagina, strada dopo strada, partendo dal centro e arrivando alla periferia, scoprirai una Piacenza piena di colpi di scena.""""" -
Il maestro de L'ottavo colore
Carlo Kross ha quarantadue anni e vive da sempre a Como, dove dirige la piccola casa editrice e tipografica fondata dal nonno. Una mattina riceve un biglietto postale speditogli da Volterra dieci anni prima che lui stesso nascesse. Sono solo poche parole, scritte con la calligrafia giovanile di suo padre, che gli formulano una richiesta tanto criptica quanto perentoria. Quella stessa mattina Carlo riceve la telefonata di Sandra la quale, dopo avergli riferito di lavorare per l'ospedale di Volterra, gli chiede di recarsi personalmente in quella città per riconoscere il corpo di una ragazza sconosciuta, inspiegabilmente rinvenuto nel reparto di Pronto soccorso. Così, per assolvere a questo compito apparentemente molto semplice, Carlo Kross arriva in una Volterra come in sospeso sul trascorrere del tempo, dove nulla è davvero come appare a prima vista e nessuno è realmente chi dice di essere. -
Ribelli all'ombra della Pietra. La Storia e le storie
A partire dall'8 settembre del '43 la vita a Travo cambia radicalmente, e l'occupazione nazifascista spinge tanti travesi a salire in montagna per diventare ""ribelli"""", combattenti, partigiani, all'ombra della Pietra che domina la valle. Uomini e donne comuni, ma anche eroi ed eroine di una guerra combattuta senza esclusione di colpi. In un inedito intreccio di storie e di Storia, """"Ribelli all'ombra della Pietra"""" raccoglie i preziosi racconti di Travo com'era allora, e di come la guerra cambi radicalmente il volto del paese e le vite dei suoi abitanti, e la Storia della Resistenza partigiana sul territorio comunale attraverso inediti documenti e fonti d'archivio. Un volume che intende essere un vero e proprio """"monumento"""" per ricordare la Storia e le storie della Resistenza a Travo e i suoi """"eroi""""."" -
Il sentiero del Tidone. Camminate piacentine
Il Sentiero del Tidone è uno straordinario itinerario naturalistico, che si snoda per 69 km lungo il torrente che dà il nome alla più occidentale delle valli piacentine, attraversando due regioni: Emilia Romagna e Lombardia. Il percorso inizia nei pressi di Boscone Cusani e, passando per Pianello e Nibbiano, risale il torrente fino alla diga del Molato dove, costeggiando il lago di Trebecco, entra in provincia di Pavia. Qui prosegue sotto il castello di Zavattarello, sale sulla costa del Lazzarello, raggiunge il Giardino Alpino di Pietra Corva e termina a Case Matti, lungo le pendici del monte Penice. La guida propone un percorso a tappe con sezioni dedicate alle informazioni su vitto e alloggio e alle emergenze turistiche della zona. -
Le fiabe illustrate dei Bersani. Il mondo incantato di un piccolo borgo delle colline piacentine
C'erano una volta uno scrittore che somigliava ad Hagrid e dieci apprendisti volonterosi. In un caldo fine settimana estivo, si ritrovarono nella locanda del Bianconiglio, nel magico borgo piacentino dei Bersani. Per due giorni, lo scrittore istruì gli apprendisti, spiegando loro tutti i segreti del mondo delle fiabe; poi li aiutò a risvegliare la loro immaginazione, che è da sempre una delle più potenti magie. Grazie a quella magia, ognuno di loro è riuscito a scrivere la sua fiaba: le trovate tutte in questo libro! Età di lettura: da 5 anni. -
Correnti emozionali
"Le poesie raccolte in questo volume nascono come frutto di una riflessione sulla vita concreta, vissuta in un certo tempo e in una certa circostanza. Con la loro concretezza di esperienza esistenziale servono a chiunque come specchio in cui ritrovarsi. Di fronte a tanti problemi della vita ci si chiede come affrontarli, oppure come fare scelte che valgono per la vita. Quindi leggendo frasi di queste riflessioni in forma poetica, mi accorgo di quanto possano servire per cambiare e fare crescere la vita di chi legge.""""" -
Una giornata di Hemingway in val Trebbia. Diciannove racconti fra mito e realtà
"«Oggi ho attraversato la valle più bella del mondo», scrisse sul suo diario Ernest Hemingway - romanziere formidabile con gli hobby della caccia e della pesca - dopo aver conosciuto la val Trebbia. Era il... Non lo sappiamo, in realtà. È inutile sforzarsi a sfogliare e risfogliare le sue carte. Perché anche se la si cita spesso, quella frase non l'ha mai scritta. Forse l'ha detta a qualcuno. O forse, chissà, neanche quello. Del resto è uno scrittore per molti versi leggendario: non è strano che attorno a lui gli aneddoti si moltiplichino. Il punto però è un altro. Non importa che quella frase l'abbia scritta o detta o pensata. Non importa neppure che in val Trebbia ci sia stato davvero. Importa ricordarsi che le leggende sono belle solo se vengono raccontate. Altrimenti a cosa servono? Gli autori dei racconti presenti in questa antologia - nata dal contest lanciato in occasione della prima edizione del festival """"Da Annibale a Hemingway, fra mito e realtà"""" - hanno afferrato ognuno a modo proprio la leggenda per metterla su carta. E così, tra queste pagine, ecco che Hemingway in val Trebbia ci scorrazza alla grande. Buon viaggio a lui e ai lettori""""." -
Atlante del vino piacentino. Storie, luoghi, terre
Un Atlante serve a orientare. Attraverso mappe, testi, foto e numeri l'autore racconta un mondo e trasporta chi legge nel territorio complesso e poco conosciuto dei vini piacentini. Perché poco si sa dei vini prodotti - e che si potrebbero produrre - in quest'area di confine. I primi a saperne meno sono proprio coloro che abitano queste terre, i piacentini, convinti di trovarsi in un posto da vini frizzanti, mentre i colli piacentini in realtà sono più adatti a produrre vini fermi e vini Passiti/Vin Santi. Un po' come quando, circa un secolo fa, ci si era convinti che Piacenza fosse la capitale dell'uva da tavola: un altro equivoco. Questo volume è un viaggio alla scoperta di un mondo inesplorato e, forse, sognato, che si pensa di conoscere da cima a fondo e che invece regala sorprese continue e inaspettate. Prefazione di Michele Serra. -
Pap la palla bislunga e quel fantastico pomeriggio
"Quel pallone ovale, o bislungo, era l'oggetto più affascinante che Pap avesse mai visto. Lo raccolse e decise che lo avrebbe portato a casa. Quell'ovale stava bene in mano, a differenza di quelli tondi, quello si appoggiava tra le braccia e stava lì buono, non sembrava che volesse stare a tutti costi per terra. E poi aveva una sua dignità: prenderlo a calci o a sberle era difficilissimo, non sapevi mai dove sarebbe andato e l'unico modo per mandarlo in qualche posto era portarcelo a mano, proprio come un cucciolo o un bambino. Mentre pensava a queste cose Pap si dirigeva a casa, quando si sentì chiamare"""". Una fiaba moderna e struggente in ricordo del grande Busca, ex pilone dei Lyons rugby di Piacenza e persona di un'umanità straordinaria, che ha insegnato a generazioni di giovani rugbisti il rispetto per l'avversario e per l'arbitro, il saper sempre trovare un punto d'incontro, il saper sempre rispettare le opinioni di chi ti è di fronte." -
La prima neve
Quando arriva la prima neve i bambini alzano il naso increduli e osservano i fiocchi appiccicarsi a ogni cosa, con ammirevole tenacia, per rendere ogni spigolo un po' più morbido e attutire i rumori troppo intensi. Che anche una stagione aspra come l'inverno possa regalare una tale bellezza è, da sempre, motivo di meraviglia per tutti. Come se Dio volesse sancire una tregua nell'incessante battaglia della vita, per farci prendere il fiato e perdere lo sguardo sul manto candido della neve. C'è qualcosa che ha il colore della speranza e cade dal cielo, in quiete, ricoprendo il giaciglio improvvisato di un barbone e i cappotti malmessi dei passanti. Anche se è inverno e fa freddo, quando cade la neve tutto il mondo sembra rallentare e stringersi a sé, e ogni cosa si abbraccia all'altra per riscaldarsi un po'. -
Se una notte di settembre l'alluvione
Nella notte tra domenica 13 e lunedì 14 settembre 2015 una pioggia eccezionale si riversò con inaudita violenza sul territorio piacentino. I torrenti Nure e Trebbia esondarono travolgendo argini, strade, paesi e soprattutto vite. Quella di Martina Picca cambiò per sempre quella notte, quando ""Il mostro"""" si portò via la sua casa e la sua adolescenza. Questo libro non è solo il drammatico racconto di uno degli eventi più gravi che hanno colpito il nostro territorio; è il grido di una giovane donna che ha subito una ferita profonda, ma non si è arresa al dolore e ha trovato nella scrittura la via per la sua guarigione."" -
Educare al (buon) gusto. Tra sapore, piacere e sapere
Il volume documenta il lavoro scientifico di un gruppo di studiosi che, nel riflettere sul gusto, privilegiano un approccio ecologico e dimostrano quanto sia fragile la pretesa di ancorare, in modo esclusivo, il concetto al sapore. In aggiunta a questo, il gusto intreccia il sapere e il piacere, dove l'esperienza gustativa si arricchisce di inediti significati che aprono la ricerca e la pratica educativa a promettenti sviluppi. In questo volume ""buon gusto"""" non significa, riduttivamente, gusto buono oppure cattivo. Il riferimento è piuttosto alla """"persona di buon gusto"""". Un soggetto capace di gustare le esperienze di vita nelle numerose declinazioni del concetto: estetica, corporeo-sensoriale, cognitiva. Educare al (buon) gusto significa rafforzare nei soggetti - bambini, adolescenti, adulti - sia capacità di discernimento nelle decisioni e nelle scelte che guidano i comportamenti di acquisto e di consumo di tutti quei prodotti che veicolano gusto, sia capacità di attribuire originali valenze alle esperienze gustative."" -
CLIL e didattica tre punto zero
Didattica 3.0 è questa la nuova formazione. È un dato tangibile che i governi della maggioranza dei paesi sviluppati abbiano elevato nel corso degli anni i finanziamenti destinati a potenziare nelle università lo sviluppo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione. Per la prima volta nel 2011 è stato presentato uno studio sul ruolo dell'e-learning nella formazione imprenditoriale a confronto nei principali mercati europei: il barometro europeo dell'e-learning realizzato da Crossknoledge, Féfaur e Ipsos in 8 paesi comunitari (Francia, Regno Unito, Italia, Spagna, Paesi Bassi e Belgio) ha dimostrato che maggiore è l'uso dell'e-learning, maggiori sono le aspettative di ampliarlo negli anni a venire, soprattutto con l'aumento dei supporti e dei dispositivi. -
L'infanzia in una stagione di crisi
Il lavoro dai chiari riflessi pedagogici, prende spunto dall'idea di una giornata di studi sul tema ""L'infanzia in una stagione di crisi"""" (Napoli, 12 maggio 2011), che nasce dalla considerazione che la crisi esplosa nel 2008 e che ancora oggi si avverte in tutta la sua drammaticità ha effetti e conseguenze negli stili di vita e nei modelli comportamentali di famiglie, bambini ed adolescenti. È allora necessario procedere ad una verifica per disvelare ciò che si nasconde al di sotto di alcune scelte comportamentali, per capire che cosa davvero sia necessario per non rubare l'infanzia ai bambini e alle bambine e soprattutto per dare loro ciò di cui ciascuno ha bisogno, senza cedere alle lusinghe del consumismo e senza sfuggire al compito di educare."" -
Identità relazione apprendimento. Percorsi di pedagogia culturale
Dialettica tra conservazione e rinnovamento, esigenze entrambe irrinunciabili per la crescita della persona e per lo sviluppo delle società: quali sono i compiti educativi? Il presente volume si focalizza sulle emergenze educative delle realtà postcoloniali, considerate quale lente di ingrandimento di sfide che, altrove, appaiono latenti o mascherate. La trattazione si sviluppa analizzando alcune antinomie che vanno a costituirsi nelle sfere dell'identità, della relazione e dell'apprendimento, per effetto di una perenne e drammatica oscillazione tra il rischio dell'immobilismo e il pericolo della dispersione, conseguenti ai processi di globalizzazione in atto. Il lavoro, delinea poi, in direzione del superamento di ciascun conflitto antinomico, dei compiti educativi il cui assolvimento si rende necessario al fine d'innescare un movimento dialettico tra conservazione e rinnovamento, esigenze entrambe irrinunciabili per la crescita della persona e per lo sviluppo delle società. -
L'agire didattico
I grandi temi della didattica (l'apprendimento, la progettazione educativa, la formazione degli adulti, la comunicazione educativa, la valutazione) insieme a questioni più circoscritte e legate all'esperienza sul campo, in un volume che nasce da una ricostruzione paradigmatica di una scienza, la didattica, che nella sua autonomia ritrova i suoi principi, le sue regole, i suoi criteri. Un discorso puntuale, rigoroso, serrato, sempre aderente al suo oggetto e sempre disposto a confrontarsi con la frattura (o le fratture) della modernità, là dove la illimitata fiducia nella ragione non riesce a gestire la complessità del molteplice. Una prospettiva d'analisi nella quale la formazione resta pur sempre un compito operoso, senza il rischio di trasformarsi in un'attesa priva di speranza o in una illusione senza futuro. -
Programmare e valutare l'intervento didattico. Fondamenti epistemologici
Il presente volume intende offrire un contributo di riflessione su una delle questioni che continuano ad essere cruciali nel fare scuola: la programmazione dell'intervento didattico. Il lavoro ripropone una ricognizione di ciò che è emerso dalla letteratura più recente sulla programmazione dell'itinerario educativo. Il percorso di studio si apre con l'analisi di alcune delle coordinate che storicamente, sia in ambito internazionale che nazionale, hanno favorito l'attuale dibattito sulla programmazione. Un argomento di grande attualità sull'individualizzazione dell'insegnamento che trova, tra l'altro, la sua naturale collocazione all'interno della programmazione per obiettivi.