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Ricordi di Napoli 1854 - 1869
Luci ed ombre nella Napoli dei grandi sconvolgimenti politici. Il prima e il dopo messi a confronto. Gli anni su cui si schiude questa preziosa finestra, sono quelli che vanno dal 1854 al 1869. Ad osservarli è una nobile francese che amò la bella Sirena ma che, inevitabilmente, dovette godere di un punto d'osservazione privilegiato, lontano dalle agitazioni politico sociali, dal cataclisma risorgimentale che travolse l'Ancien Régime partenopeo. Come in un'odierna ricostruzione cinematografica, la Sassenay visse da osservatrice quegli eventi, e come tali li ha tramandati a noi. Una narrazione tragica e tenera, una fonte sorprendente di fatti a noi oggi sconosciuti, una storia infinita di malversazioni politiche e militari, che sembrano, ahimé, troppo simili a scenari a noi più vicini... Il testo originale risulta completamente sconosciuto a qualsiasi pubblica o privata raccolta. -
Via Tribunali. La strada, le chiese e i palazzi
Una approfondita, documentatissima guida storico-aneddoticoartistica sul Decumano maggiore, che va a completare la trilogia dedicata ai decumani napoletani. Un libro da leggere come un racconto, o da stringere tra le mani in una passeggiata per l'antica arteria partenopea. -
La Tavola di Cebete Tebano
La ""Tavola di Cebete"""" è una rappresentazione iconografica di un percorso iniziatico nella sua completezza, la cui elaborazione è tradizionalmente attribuita al discepolo di Socrate di cui porta il nome. Essa ha goduto, nel tempo, di una costante fortuna. Alcune versioni pittoriche sono visibili in importanti Musei (una è anche a Napoli), mentre antiche incisioni sull'argomento di quando in quando occhieggiano su cataloghi di augusti Studi bibliografici. L'argomento non ha mai cessato di rapire l'interesse di intellettuali e studiosi di discipline tradizionali, come è stato appunto Onofrio Gargiulli, massone e autorevole rappresentante tardo settecentesco della linea Osiridea, movimento di pensiero che avrebbe poi annoverato, tra le proprie fila, personalità come Domenico Bocchini (il Geronta Sebezio), Giustiniano Lebano e - più prossimo ai nostri tempi - Giuliano Kremmerz. Un filo d'Arianna, questo, che proveremo a seguire, per quanto possibile, nella sua interezza."" -
Prometeo e l'iniziazione
Tra tutti i miti che il mondo Classico ci ha tramandato, quello relativo a Prometeo è forse il più significativo in termini di ""Iniziazione"""". Prometeo è colui che ha rubato il fuoco all'Olimpo per donarlo all'Uomo, """"Fuoco"""" che possiamo declinare in tutte le possibili accezioni. Ma non basta: ha sottratto agli Dei anche la tecnica, la capacità di trasformare la materia grezza e plasmarla per un suo utilizzo; cosa che lo ha reso """"Iniziatore"""" anche per le conoscenze di """"Mestiere"""", avvicinando per questo l'uomo a una dimensione divina da """"Creatore"""". E per questo fu condannato all'atroce supplizio che il mito ci tramanda. Un esaltante viaggio a ritroso, fino alle origini dell'umano genio e della scintilla divina che alberga - o almeno dovrebbe - in ciascuno di noi."" -
L' ombra della loggia. Fragilis est ea populi fortuna quae posita est in unius voluntate
Un industriale dalla vita brillante, promotore e sostenitore di attività culturali e sportive nella Napoli della metà degli anni Venti, scompare la sera dopo il veglione del martedì grasso organizzato presso il Circolo Canottieri, sulla banchina di Castel dell'Ovo. Il commissario Ruffo è chiamato ad indagare sulla scomparsa. Quando infine il cadavere di Giorgio Arcella è rinvenuto in una scoscesa cupa dalle parti di Capodimonte, le modalità dell'assassinio, le origini ebraiche della vittima e l'affiliazione a una loggia massonica fanno sorgere nel poliziotto il sospetto di un omicidio politico. Tuttavia, continuando a scavare nella vita privata dell'uomo, verranno alla luce trame di ben altra natura, che coinvolgono persone assai vicine all'industriale. Nonostante le difficoltà dell'indagine, condotta in maniera felpata per evitare di scontrarsi con esponenti del Partito, Ruffo e il suo fido Lezzi riusciranno a portare a termine la loro missione, che è, come sempre, quella di arrivare a scoprire la Verità. -
Giordano Bruno e l'urbanistica del Terzo Millennio. Verso l'Ingegneria gestionale per lo sviluppo sostenibile delle città e dei territori (SDG 11)
Questo libro nasce da una ipotesi, che il mago bruniano possa essere inteso come il manager dei sistemi complessi, ed in particolare dei sistemi più complessi tra tutti, le città e i territori. Se la ""teoria universale delle cose"""" corrispondesse all'epistemologia della complessità; """"Incatenare"""" volesse dire applicare forme di regolazione che nascono dalla democrazia partecipativa; l'andamento a spirale rinascimentale corrispondesse al ciclo di Deming e al modello della quintupla elica; l'unica forza, l'Amore, che lega e dà vita a nuovi mondi fosse la forza solidaristica alla base dello sviluppo sostenibile e di tutte le organizzazioni formali e informali che costituiscono la società? Le analogie sono tante. Sembra quasi che ora che con l'approccio scientifico si stanno iniziando a studiare i sistemi più complessi tra tutti, le città e i territori, si stiano iniziando a riutilizzare finanche gli stessi termini usati da Bruno cinque secoli fa. Sono interrogativi che val la pena di porsi, interrogativi che comunque danno l'occasione di approfondire temi come lo sviluppo sostenibile, la sua storia centenaria e la connessa evoluzione dell'urbanista nel terzo millenio."" -
Dal mare. Notazioni sull'antica marineria napoletana. Regole, storie e sentimenti della gente di mare
Il titolo dato a questo volume, non osserva la raccomandazione espressa qualche anno dopo da Leo Longanesi, secondo la quale un libro che parla di Napoli dovrebbe sempre riportare il nome della Città in copertina. Non ne ha colpa il bravo Autore, come non l'aveva Virgilio allorché il Padre Dante gli inibì l'accesso al suo Paradiso: solo una questione di diacronie... Sapendo quanto fossero rari gli scritti sulla marineria napoletana, e quanto fosse ristretta la cerchia - quasi iniziatica - all'interno della quale venivano e vengono prodotti, è stata davvero una felice sorpresa la riscoperta di questo lavoro del 1911, che tocca aspetti davvero non comuni sull'argomento, spaziando - in un arco di cinquecento anni - dalle regole sulla pesca, a quelle che regolamentavano l'attività delle Coralline di Torre del Greco, per poi tracciare un accurato elenco dei legni armati del Re Borbone, con le rispettive caratteristiche, le storie tormentate di uomini e bastimenti, fino al disarmo della potente flotta militare delle Due Sicilie, passando per la Napoli del 1799 e gli emblematici personaggi ""marinari"""" che si agitavano in quella tumultuosa temperie..."" -
L' immaginario del mare tra folklore e mito
Napoli e il suo mare, nell'immaginario comune hanno da sempre rappresentato un binomio inscindibile. Nel mare trovarono sostentamento i primi abitanti, dal mare giunsero i primi colonizzatori, in tempi che si confondono oramai con il mito; al mare sono collegati proprio i miti della fondazione, che affondano le loro radici in un periodo precedente alla Storia propriamente detta. Dal mare si avvicinarono alle sacre sponde gli eroi omerici prima, quelli virgiliani poi, lasciando le tracce di lontane tragedie e avventure, in toponimi che ancora oggi ammiccano al mondo contemporaneo. Questo lavoro intende muoversi sul discrimine tra folklore e mito, per far luce sul fecondo rapporto che fin dai primordi unisce la Città della Sirena al liquido amniotico, al magico elemento acqueo che la circonda. -
Guida ai luoghi vergiliani di Napoli e dei Campi Flegrei
Excursus storico-mitico su un personaggio che - conteso proprio tra storia e mito, ha visto in territorio campano attecchire una sua seconda personalità, significativa e intrigante quanto mai. Virgilio, poeta di immensa grandezza, proprio a Napoli, in periodo ducale, vede crescere una interpretazione misterica della propria figura, assumendo dimensioni taumaturgiche da protettore della città che ne accolse le spoglie, e dei suoi amati concittadini. Naturalmente le due facce della figura devono necessariamente avere una contiguità logica. L'Autore, ricostruendo vicende storiche e valenze letterarie e sapienziali dell'opera vergiliana, prende per mano il lettore svelando ai suoi occhi la magia di un fenomeno che da ben più di mille anni tormenta affannate menti, fa discutere filologi, religiosi, politici, esegeti e semplici appassionati. Ed è una guida sicura, quella di Massimo D'Antonio, che condurrà il lettore al disvelamento dei percorsi attraverso i quali si snoda il mito vergiliano. Non il mistero, quello no. Non perché ciò sia calcolato ma perché un Mistero, per sua natura, sfugge agli angusti limiti di una definizione. -
La Napoli del Commissario Ricciardi, 1930-1934. Divagazioni per una guida
"Quelle della Napoli degli anni Trenta, complice forse le tumultuose temperie politiche, sono forse le ricostruzioni meno percorse e frequentate della recente storia cittadina. Lo riconosce lo stesso Maurizio de Giovanni, che impreziosisce con una sua prefazione questo lavoro di Teodoro Reale. E de Giovanni lo sa bene, visti gli sforzi da lui compiuti nel ricostruire i contesti in cui si muove il primo dei suoi personaggi letterari, quello che lo ha portato alla ribalta del grande pubblico: il Commissario Ricciardi. Teodoro Reale contribuisce, con questo suo lavoro, a meglio definire e tratteggiare quella Napoli di novant’anni or sono, in un intrigante affresco. E Ricciardi? Naturalmente ammiccherà ripetutamente tra le righe, quando ci si affaccerà su luoghi e scenari che già lo videro attore, nel dipanarsi della sua appassionante saga “Déco”..."""" Prefazione Maurizio De Giovanni." -
Il mito di Leda e l'uovo di Elena. Ermeneutica delle figure decorative su un vaso fliacico esistente nel Museo Provinciale di Bari
Giacomo Catinella (Napoli 1876 - Bari 1943) è stato un fine cultore di discipline iniziatiche, possedute dal vivo grazie alle diverse forme di iniziazione ricevute e intimamente vissute, dalla martinista alla kremmerziana. Fu curatore di pregevoli opere e traduttore, raffinato cultore e conoscitore di lingue arcaiche come Sanscrito ed Egiziano; studioso di classici e mitologia, si pone a ragione in una tradizione il cui fil-rouge annoverava tra le sue fila personaggi come Onofrio Gargiulli, Domenico Bocchini (dal quale attinge metodi ermetici di decriptazione dei testi), Giustiniano Lebano (cui fa a piena voce riferimento anche nella presente opera) e Ciro Formisano (Giuliano Kremmerz) di cui fu discepolo, divenendo membro attivo della Schola Philosophica Ermetica di Miriam. A Bari, luogo dove vide termine il suo passaggio terreno, fondò un importante Cenacolo, frequentato da esoteristi che vi convenivano da ogni parte d'Europa. I sodali, intesi a gettare le basi a nuovi orizzonti dello spirito, sembra si riunissero in una sala affrescata con simboli geroglifici e alchemici. -
I due volti del tempo. Su caso e sincronicità
Questo libro si sofferma su vari aspetti del princìpio di sincronicità: dal punto di vista della Magia Tradizionale, dal punto di vista di diversi sistemi divinatori (I Ching, Tarocchi, Astrologia tradizionale), secondo la scienza, secondo la psicologia junghiana e alla luce di ciò che dicono le grandi Tradizioni, quella ermetica e quella cristiana in particolare, sul nostro rapporto con il Tempo sacro e profano, i simboli, lo Spirito e la Grazia. -
Il segreto delle Mopse rivelato
L'Ordine dei (o delle) Mopses, ha costituito da sempre un mistero nel mistero. Oscure le sue origini, le tracce scritte sul fenomeno sono pressoché azzerate. Il lavoro che proponiamo in questo volumetto, datato alla metà del Settecento, ne rappresenta una rara testimonianza. -
Il Cagliostro. Commedia di cinque atti in prosa
La diffusione della fama di Cagliostro - soprattutto dopo il suo arresto romano del dicembre 1783 e il trasferimento in Castel Sant'Angelo - toccò incredibili vertici, permeando nel modo più sfrenato l'immaginario popolare. Un prodotto di consumo, dunque, che non tardò a divenire vittima di un vero e proprio ""sciacallaggio mediatico"""" ante litteram. Ne è triste testimonianza questo lavoro teatrale, uscito alle stampe nel 1791, quindi nel pieno della tempesta giudiziaria che sottopose il Conte alla delirante onnipotenza del Sant'Uffizio. Il contenuto di questo volumetto è un indicatore di valori e una testimonianza unica di cosa accadde, in quegli anni terribili, al Balsamo, trasformandolo in una vittima illustre che il tempo, sempre galantuomo, ha ulteriormente nobilitato, fino a renderlo un martire, un'icona del Libero Pensiero."" -
Il Paladino Orlando e il Cantor di Rinaldo al molo. Riflessi della Chanson de Geste sulla cultura popolare partenopea tra Sette e Ottocento, in un inedito manoscritto d'epoca
L'antico manoscritto proposto in questo libro, è una flebile voce che ci giunge dal passato; ci racconta le mirabolanti imprese dei Paladini di Francia, di esecrande azioni di Mori infedeli, di Carlo Imperatore impegnato nella difesa della cristianità, di conversioni tribolate, di follie e di amori. Su tutti una voce narrante, quella del Cantor di Rinaldo, e un proscenio, il Molo di Napoli (poi l'Arco della Neve). ...Il segaligno declamatore, circondato da una torma di popolani vestiti di stracci - sfaccendati, vastasi, scugnizzi, servette - ha in una mano una bacchetta che solo in apparenza è tale, mentre ha l'animo della Durlindana, e un logoro brogliaccio che gli serve da ""suggeritore"""", mentre una mimica ispirata aiuta a compiere il miracolo. Una partigianeria sfegatata portava i singoli - non a caso definiti Patuti - ad immedesimarsi nel personaggio amato, con il rischio che le zuffe letterarie prendessero corpo anche nel mondo reale, portando a scontri, coltello alla mano, per motivi razionalmente inspiegabili. In questi fogli c'è un mondo scomparso duecento anni or sono, al quale guardiamo con la nostalgia riservata a un bene prezioso, perso, ormai per sempre."" -
L' arte di far peti
Pierre Thomas Nicolas Hurtault, figlio di un mercante di cavalli, fu professore di latino presso la scuola militare e pubblicò il suo primo libro, Le Voyage d'Aniers, nel 1748. Interessato ai misteri del corpo umano, scrisse diversi libri tra cui L'arte di petare ed Essai de médecine sur le flux menstruel. È stato anche uno storico e membro della Société du bout du banc, durante le cui riunioni si tenevano cene condite ""da idee geniali e scoppiettanti battute"""". Il sodalizio veniva così chiamato perché gli esterni al gruppo che erano talvolta invitati a parteciparvi, pur di essere presenti a questa sorta di cena-spettacolo, si adattavano ad accomodarsi anche alle estremità delle panche poste intorno al tavolo, in posizione particolarmente scomoda. Se qualcuno ritenesse futile una simile aggregazione, sappia che vi facevano stabilmente parte personaggi come Duclos, Rousseau, Voltaire, Saint-Lambert, Marivaux, il conte di Caylus, il marchese d'Argenson, d'Alembert e Madame d'Épinay."" -
Priapo e il culto degli organi generatori. Nei reperti pompeiani del Museo Archeologico di Napoli
Il dio Priapo ha subito una strana parabola nella sua percezione da parte della gente comune: da forza generatrice della natura a semplice custode di orti suburbani, per poi finire spodestato da comuni spaventapasseri o, peggio, ridicolizzato con le lepide reazioni che la vista dei suoi attributi ha suscitato in osservatori, i quali dell'originaria sacralità non serbano neppure il sospetto. Occorre, di tanto in tanto, richiamare l'attenzione su simili, importanti temi e restituire una dignità, che gli è propria, ad argomenti ed entità i cui risvolti antropologici, storici e cultuali fanno parte - lo si voglia o no - di una nostra genetica imprimitura. Lo si è fatto qui recuperando questo prezioso saggio francese dei primi del Novecento, che si appoggia sull'eccezionale materiale - soprattutto di provenienza pompeiana - riguardante questo culto primigenio, e conservato presso in Museo Archeologico Nazionale (MAN) di Napoli. -
Il delitto delle Fosse del Grano
Il ritrovamento del cadavere di un giovane nobile nelle Fosse del grano, il deposito delle scorte di grano nella Napoli del Settecento, fa scattare un'indagine per scoprire il colpevole, affidata al capitano di giustizia Pietro Trematerra. L'affare è delicato, trattandosi di famiglia in vista nella società napoletana del tempo e diventa ancora più delicato quando si scopre che possono essere coinvolte altre famiglie di antica nobiltà e molto potenti, al punto che il re Carlo III in persona si interessa dell'evolversi della vicenda, informandosi attraverso il segretario di Stato Bernardo Tanucci. La trama si sviluppa in una Napoli popolata da personaggi tipici, appartenenti a tutte le classi sociali, comprese le suore di clausura di un antico convento, tra colpi di scena, cunicoli sotterranei, delitti che si susseguono, fino alla soluzione dell'enigma. -
Il simbolismo dell'uovo
L'impenetrabilità degli insegnamenti che la Natura saprebbe trasmetterci, è alla base della ricerca filosofica e scientifica dell'uomo. I risultati vanno conquistati con sudore e sofferenza, affinché cose ritenute incredibili, vengano infine illuminate dalla luce della comprensione. L'uovo è un esempio attuale del conflitto tra la saggezza della Natura e l'imperfezione dell'umano intelletto: forma pura da un punto di vista geometrico e funzionale, è divenuta - l'esperienza di Colombo lo dimostra - paradigma di semplicità geniale. Eppure ancora oggi si fatica a trasformare la sua perfetta forma in una equazione precisa, cosa che ne determinerebbe, da parte nostra, una definitiva acquisizione. Ci si avvicina, sì, ma mai abbastanza da conquistarla. Per questo motivo, ancora oggi quello dell'Uovo ha molto del concetto astratto, eminentemente filosofico, proveniente inoltre da lontane origini sacrali. Abbiamo provato, in queste pagine, a riassumerne gli aspetti salienti. -
I Dante a Napoli
Questa breve disputa, relativa a un'ipotetica presenza dell'Alighieri a Napoli tra il 1289 e il 1295, appoggia su un altrettanto ipotetico rapporto amicale del Poeta con Carlo Martello, in quel lasso di tempo tra il quale il monarca fu a Napoli incoronato, e vi morì. Oggi l'argomento, dissonante da qualsiasi altro approfondimento sul Sommo Poeta, appare quasi un'esotica curiosità, che non abbiamo però il cuore di lasciar cadere e disperdere tra le pieghe del tempo...