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Giordano Bruno: Per Ercole
Un filosofo molto amato ma poco conosciuto, si devono studiare i particolari per vedere l'attualità del sistema intero, che si compone di una metafisica, morale e logica simbolica tutta da meditare. Senza perderci anni, l'Autore sceglie strade oblique per una presentazione una ed infinita, avrebbe detto lui, cioè precisa in un particolare ma dettata dalla visione del tutto. L'obiettivo di questa serie su Giordano Bruno ha già il volume sulla sua bi-logica (estetica e logica, analogica e analitica) che è il capire ed il sapere dell'uomo. Oggetto del Per Ercole è la politica: Bruno girò tutte le corti d'Europa per dare corpo politico al suo progetto di pace nel mondo grazie alla religione naturale, rispettosa della Madre Terra - l'Anima del Mondo - che è anche profondamente cristiana. -
Le sirene. Poemetto di Onofrio Gargiulli collote del medesimo
«Continua - dopo la pubblicazione della Sapienza Anascetica degli Arcani vetusti di Domenico Bocchini, e della Tavola di Cebete Tebano di Onofrio Gargiulli - la nostra esplorazione della linea osiridea campana. Lo facciamo con un secondo poemetto misteriosofico dello stesso Gargiulli ""Le Sirene"""", accompagnato dalla guida di Sigfrido Höbel, che ne fornisce le giuste chiavi di lettura. Sarà questo, nei nostri auspici, un passo destinato ad essere seguito da altri ancora. Si tratta quindi di un passaggio importante per chi ha iniziato a seguire il percorso tracciato da questa nostra collana """"I Polifemi"""" e dall'altra """"Apsaras"""".» Prefazione di Sigfrido E. F. Höbel."" -
L' esperienza terapeutica secondo la sapienza di Giuliano Kremmerz
Gli scritti raccolti in questo volume, ripercorrono i fondamenti dell'approccio magico-operativo alle terapie mediche, operato secondo gli insegnamenti di Giuliano Kremmerz (Ciro Formisano) ed approfondimenti sulla Catena Terapeutica operativa in seno alla Fratellanza di Miriam. L'opera si riallaccia ai già pubblicati scritti di Onofrio Gargiulli e Domenico Bocchini (Geronta Sebezio) ma anche quelli di prossima pubblicazione firmati da Giustiniano Lebano, in una ideale, sistematica opera di documentazione sui significati e contenuti della Linea Osiridea, nonché della sua evoluzione per un arco di circa due secoli. -
I beni particolari tolti ai Borbone delle Due Sicilie. Senza commenti
"Questa preziosa, introvabile testimonianza sui fatti e misfatti legati alla caduta della Dinastia dei Borbone di Napoli e all'annessione al neonato regno d'Italia, si aggiunge al piccolo mosaico sull'argomento, che va faticosamente componendosi all'interno delle collane della Stamperia del Valentino. Oggetto ne è la confisca dei beni personali di re Francesco II e dei suoi congiunti, le cui modalità e i cui risvolti legali verranno ampiamente illustrati negli autorevoli interventi posti a prefazione del presente volume, come nel corpo del suo contenuto. Un contributo il cui recupero non può andare vanificato, per un'esatta ricostruzione di ciò che realmente accadde - al di là di una trita retorica - in quei tristi frangenti legati a un'idea di Risorgimento che andrebbe radicalmente riformata.""""" -
Il barone infingardo. Vanitas vanitatum et omnia vanitas
Nella Napoli del secondo scorcio del XVIII secolo, riportata al rango di capitale di uno stato indipendente da Carlo di Borbone, opera un giudice della Gran Corte della Vicaria, Gennaro Corelli, uomo integerrimo, discreto e giudizioso, un funzionario che non si lascia mai andare a colpi di testa e porta sempre a compimento le proprie inchieste. Un uomo prezioso che il Segretario Di Stato di Grazia e Giustizia don Carlo De Marco segue a sua insaputa e di cui nutre profonda stima. Un giorno un suo vecchio amico, l'avvocato La Porta, gli chiede aiuto in una faccenda in quel di Sicignano, dove si è ritirato in una sua tenuta. Lì nel paese nei pressi di Salerno, si sta per consumare una tremenda ingiustizia ai danni di un povero giovane contadino, accusato ingiustamente di omicidio. Allora don Carlo, senza alcuna esitazione, convoca Gennaro Corelli e lo spedisce ad indagare su quanto accade nel palazzo del marchese Falletti, signore di Sicignano. Corelli con la sua sagacia ed abilità porterà a termine con successo l'incarico e farà anche emergere molti aspetti strani nella piccola corte del Falletti. -
Mamma li Turchi! Napoli, la pirateria saracena e la Confraternita della Redenzione dei Captivi
La conflittualità tra due mondi, quello cristiano e quello musulmano, in una kermesse di storie di pirati, corsari, ammiragli, tra razzie, scorribande, tragedie del mare e della terraferma. Il tutto in un miscuglio di intrighi, interessi politici, gesti eroici, atti di crudeltà, inseriti in un più vasto disegno di supremazia ideologica e religiosa. Temi che da sempre attirano l'attenzione degli studiosi e dei lettori di tutte le età. Si erge l'azione caritatevole delle Confraternite, quelle dedite alla liberazione dei prigionieri. Prima fra tutte, cronologicamente ed organizzativamente, la Real Arciconfraternita della Redentione dei Captivi, sorta a Napoli. -
L' Atlantide
Questa ""Atlantide"""" di Domenico Bocchini (1775-1840) - il celebre Geronta Sebezio (o Nicodemo Occhiboni, come anche talvolta si firmava), maestro osirideo e discepolo del grecista Onofrio Gargiulli, come ci ricorda nel saggio introduttivo Luca Valentini, alla cui sensibilità è dovuta questa proposta editoriale - è tratta da un manoscritto inedito nel quale l'autore coniuga i miti relativi alla favolosa isola delle origini - da Esiodo a Platone, fino alle tradizioni rinascimentali ed oltre - con la concezione ermetica caldaico-egizia partenopea, della quale fu autorevolissimo rappresentante e portavoce. Molte altre sorprese ancora saprà riservarci questa viva fonte del pensiero partenopeo. Per ora, il lettore potrà godere di un nuovo tassello per quell'articolato mosaico che è il pensiero dell'enigmatico avvocato-filosofo napoletano."" -
L' occultismo contemporaneo. Le sue dottrine e i suoi diversi sistemi
L'inizio del XX secolo trovò un fermento culturale turbolento. Molte correnti di pensiero avversavano apertamente l'impostazione fideistica del credo ecclesiastico e se ne distaccavano, talvolta in modo drammatico. Numerosissime le organizzazioni che, con alla guida un caposcuola, si scagliavano le une contro le altre ma anche venivano dilaniate da lotte intestine condotte da correnti di pensiero interne ad esse. E tutte insieme, naturalmente, contro la Chiesa cattolica. I fermenti di cui innanzi, erano stati portati avanti o creati da personaggi come la Blavatsky, Encausse (Papus), Constant (Eliphas Lévi), Peladan e tanti altri nomi noti ai cultori di letteratura iniziatica. Non staremo qui ad elencare la pleiade di scuole di pensiero che si incrociavano in quel caotico periodo: lo ha fatto con sufficiente chiarezza l'Autore, Carl Godard, approfondendone e confrontandone i contenuti. Un saggio utilissimo e chiarificatore che non ha accusato il trascorrere del tempo. -
Il basilisco. Tra coccatrici e draghi
Nella colorita mitografia iniziatica, un posto emblematico è occupato da un cangiante mostriciattolo - il Basilisco - che ha prestato il proprio nome e la propria immagine a diverse bisogne, coadiuvato in questo da un largo stuolo di animali fantastici distillati dalla creatività dell'umana immaginazione. E così, accanto a grifoni, chimere, fenici e tanti altri, lo ritroviamo - ad esempio - nei racconti fantastici che fino al Medioevo inoltrato videro al proprio centro le favolose gesta di un Alessandro Magno. Cangiante, dicevamo, poiché l'umano pensiero ha voluto imporgli nel tempo sostanziali variazioni di aspetto e personalità, facendolo evolvere prima in Cocatrix - verso il 1200 - quindi nella figura del Drago così cooptata nell'iconografia religiosa dell'ultimo millennio, e non soltanto in quella cristiana. Il resto di questa fantastica avventura del nostro Basilisco, è tutta - o quasi - in questo libretto, che attende di essere letta e meditata... -
Origine e struttura del cosmo
Questo ""Origine e struttura del Cosmo"""" di Robert Fludd, sebbene veda la luce - in questa collana - come terza tranche dell'Utriusque Cosmi Historia, ne costituisce tuttavia l'apertura, comprendendo precisamente i primi due di cinque libri del primo trattato, quello su La Struttura del Macrocosmo e le origini delle creature che lo popolano. Contiene quindi la spiegazione del Mito della Creazione dell'Universo secondo la chiave interpretativa di Fludd, attraverso la descrizione della furibonda lotta tra la Luce nascente dei primi tre giorni della Genesi e le avverse nebbie della tenebrosa Hyle, nonché la formazione dei tre cieli, del mondo sublunare e dei quattro elementi, che dell'intera architettura della Creazione costituiscono la struttura..."" -
Bruno Mago. Ombre e luci
Bruno scrisse di teatro per comunicare con tutti, visse la politica al seguito dell'ideale della pace con tanto coraggio da diventare vittima. Il suo pensiero più attuale, sempre alto e incredibilmente robusto, è relativo a una teoria della scrittura in immagine. Nel '500, il Rinascimento riempie l'Italia di opere che sono tutt'oggi la sua ricchezza. Bruno porta le Muse nel Firmamento, con la madre Mnemosyne, ma soprattutto scrive un libro sulle ombre e le luci che impressionano la memoria dell'immagine in modo permanente! Se sapessimo pensare con la stessa efficacia! La logica insegue lo stile elegante con troppe parole: l'immagine ha quel senso del 'compiuto' con cui il pittore smette di cercare, ha trovato la luce... è il segno della Bellezza - è la 'certezza', l'altra faccia della verità. Quella che ci fa decidere, quando matura la fede che rende capaci di agire: anche al radicale rinnovamento di un'era della nostra vita. -
Il concetto di Morte nelle Società arcaiche e nell'antico Egitto
L'idea che il dissolvimento dell'involucro fisico, la morte biologica, non costituisca la fine di tutto ma un semplice passaggio di stato, permea da sempre le religioni e i culti ad esse collegati. Nell'antichità l'iniziazione ai Misteri oggi detti ""Pagani"""", tendevano proprio ad anticipare l'esperienza di morte, inducendo nell'iniziando lo sgomento del passaggio attraverso la realizzazione di psicodrammi che facessero presagire un Aldilà in cui ogni azione commessa in vita avrebbe avuto un suo contraccambio, nel bene e nel male. Lo testimoniano le varie catabasi tramandateci dalle letterature greca e latina prima, e da quelle cristiana e islamica in tempi a noi più vicini. Il tutto per permettere all'iniziato di soppesare i propri comportamenti in vita, ed eventualmente adeguarli a miglior consiglio. Non si trattava però sempre e solo di un monito! Spesso era una vera e propria preparazione ad affrontare il viaggio nell'Oltretomba..."" -
Un uomo da poco. Avarus nisi cum moritur, nihil recte facit
Un personaggio torbido, ex titolare di postriboli e implicato in loschi affari, trova la morte in drammatiche circostanze nella Salerno del primo Novecento. Le indagini affidate al commissario Acquaviva - che si estenderanno anche alla città di Napoli - porteranno a scoperchiare un vero ""Vaso di Pandora"""", rendendo evidente come la vittima fosse stata, in vita, anche e molto a lungo un feroce carnefice, la cui morte appariva, per questo, a molti auspicabile. Ma la giustizia è svincolata da simili valutazioni e il suo corso dovrà inesorabilmente compiersi. La narrazione, calata in una ricostruzione di fatti e situazioni di impeccabile fattura, condurrà il lettore per mano in un inquietante mondo parallelo, solo in apparenza appartenente al passato. Riuscirà il nostro Acquaviva a dipanare l'intricata matassa? È quello che il lettore potrà scoprire seguendo il fil rouge di questo avvincente giallo storico."" -
La Tavola di Cebete Tebano
La ""Tavola di Cebete"""" è una rappresentazione iconografica di un percorso iniziatico nella sua completezza, la cui elaborazione è tradizionalmente attribuita al discepolo di Socrate di cui porta il nome. Essa ha goduto, nel tempo, di una costante fortuna. Alcune versioni pittoriche sono visibili in importanti musei (una è anche a Napoli), mentre antiche incisioni sull'argomento di quando in quando occhieggiano su cataloghi di augusti studi bibliografici. L'argomento non ha mai cessato di rapire l'interesse di intellettuali e studiosi di discipline tradizionali, come è stato appunto Onofrio Gargiulli, massone e autorevole rappresentante tardo settecentesco della linea Osiridea, movimento di pensiero che avrebbe poi annoverato, tra le proprie fila, personalità come Domenico Bocchini (il Geronta Sebezio), Giustiniano Lebano e - più prossimo ai nostri tempi - Giuliano Kremmerz. Un filo d'Arianna, questo, che proveremo a seguire, per quanto possibile, nella sua interezza."" -
I misteri orfici nell'antica Pompei
La scoperta, nei primi anni del Novecento, di quel complesso archeologico che oggi conosciamo sotto il nome di Villa dei Misteri, va ad arricchire di iconografie la scarsissima conoscenza che fonti come le opere di Plutarco ed Apuleio ci avevano trasmesso sui Misteri orfici. Qui, in particolare, parliamo della cerimonia iniziatica femminile per la realizzazione del matrimonio mistico con Dioniso. Le sacerdotesse del dio dell'enthousiasmòs, meglio conosciute come Menadi, o Baccanti, vengono immortalate in tutti i passaggi che l'iniziazione ai misteri per loro prevedeva. Dall'epoca della scoperta della Villa le pubblicazioni sono state tante, più o meno di valore. Su tutte prevale, probabilmente, la monumentale opera prodotta dal Maiuri per il Poligrafico dello Stato. Quella che qui proponiamo, molto meno pretenziosa, fu scritta dall'Autore nel 1934 per la ""Anonima Romana Editoriale"""" di Roma e rappresenta un approccio convincente ad un argomento del quale - lo abbiamo premesso - ancora oggi si conosce poco o nulla. Interviene in nostro aiuto la preziosa postfazione di uno studioso di rango, Luca Valentini, che di questi argomenti ha fatto il suo pane quotidiano."" -
Napoli nella storia marinara d'Italia
Questo volume sull'antica marineria napoletana, segue a ruota un'altra opera di Carlo Bruno sullo stesso argomento, da noi di recente ripubblicata. Si tratta qui di una conferenza tenuta al circolo Filologico di Napoli agli inizi del Novecento, che tradisce inequivocabilmente l'amore che l'Autore porta alla sua città ed in particolare al rapporto di questa con il mare. Emergono qui nuovi elementi rispetto alla prima pubblicazione, dalla quale lo separano una diecina d'anni, cosa che rende questo volumetto un degno arricchimento del primo, trattando in modo diverso e innovativo argomenti già trattati ma anche affrontandone di nuovi e interessanti, senza dunque cadere in inutili ripetizioni. I lavori di Bruno sono sempre fonte inesauribile di ricostruzioni storiche. Qui in particolare brillano le notazioni sulle dolorose vicende del 1799 e su quelle della resistenza suicida dei Martiri al forte di Vigliena. Imperdibile rievocazione, come ogni altra - da Alfonso d'Aragona in poi - contenuta in questo prezioso volumetto. -
La Melusina
Mito eminentemente nordico, quello della Melusina riverbera le Eco di altri mitologemi comuni alle più diverse civiltà del mondo, da quelle dell'antica Grecia alle tradizioni dei nativi americani, passando per l'India come per i paracelsiani spiriti elementali, e per tante altre realtà di un passato remoto ormai avvolte nelle nebbie del tempo. Parente prossima delle più note sirene (la Nostra era uno spirito delle acque dolci, come le Ninfe), la sua visione più vicina a noi alberga principalmente nel Medioevo europeo, in particolare nella Francia del Duca di Berry (quello del famoso ""Libro delle Ore""""), in cui l'eterea creatura - divisa tra gli elementi Aria e Acqua - popola l'immaginario attraverso antiche leggende, a volte tenere, altre volte crudeli, rivestendo tra l'altro - attraverso la sua manifestazione - l'inquietante funzione di messaggera di morti eccellenti. Un'atmosfera tutta da riscoprire, da cui lasciarsi rapire, proprio come capitava a chi - prigioniero d'amore - impalmasse queste sfuggenti entità, spesso rimanendone annichilito."" -
Filostrato a Napoli
Tra il secondo e il terzo secolo d.C., Flavio Filostrato lasciava le sue impronte nel passaggio terreno. Scrittore molto in vista fu anche un gran viaggiatore. Passò per Napoli? È molto probabile. Se tale passaggio c'è stato il Nostro avrebbe potuto trarre gran piacere dalla condivisione di vibrazioni che una città - greca al pari di lui - poteva trasmettergli. È quello che immagina Ruggiero Cianci di Sanseverino in questo breve ma divertente opuscolo degli anni Cinquanta del Novecento. E allora vediamo il letterato aggirarsi in un'ipotetica Neapolis del tempo. Ipotetica perché è lecito, in un simile contesto, abbandonarsi a congetture, sebbene auguste, visto che l'estensore adotta come suo mentore nientemeno che il mitico don Bartolommeo Capasso e la sua Napoli Greco-Romana. Una fonte che - complice il beneplacito di Benedetto Croce - è notoriamente da ritenersi al di sopra di ogni possibile sospetto, sia di banalità che di pressappochismo. Un'avventura, dunque, tutta da godere! -
Saggio sulla Setta degli Illuminati
Questo 'Essai sur la Secte des Illuminés' vide la luce a Parigi nel 1789, mentre erano in pieno atto gli sconvolgimenti rivoluzionari. L'autore Marchese de Luchet, un titolato, registra tutte le angosce legate all'epocale cambiamento di stato della società del tempo che - come da più parti è stato giustamente rilevato - stava lentamente abbandonando la chimera della Salvezza, di una Redenzione che passava per un'obbedienza assoluta alle Istituzioni, sia secolari che ecclesiastiche, per avvicinarsi sempre di più ad una ""Ricerca della Felicità"""", mutamento che passava inesorabilmente attraverso l'abbattimento dei vecchi idoli, riferimento dell'Ancien Régime, che sarebbe culminato nel mesto lavoro della ghigliottina e dei sui boja...."" -
Dante celato. Alchimia e bagliori d'Islam nel suo viaggio iniziatico
L'avventura intellettuale di Dante, si inserisce in un filone che la memoria dell'uomo riesce a ricostruire solo fino ai tempi della Mesopotamia, ma il cui evidente successivo sviluppo attraversa il pensiero e le tradizioni egizie, greche, latine, quindi quelle Cristiane e - dal settimo secolo - le islamiche. Dunque l'opera dell'Alighieri ha potuto contare su un substrato dottrinario riconoscibile quanto blasonato e risalente. In questo volume - imperniato sull'aspetto iniziatico della sua opera - si analizzano le influenze islamiche subite dal pensiero del Sommo Poeta, nonché le catabasi narrate in quella tradizione, precedenti alla ideale discesa agli inferi descritta nella Divina Commedia, e alla conseguente risalita al Purgatorio e quindi al Paradiso. Mustafa Tolay, studioso dantesco di grande rilievo, dal privilegiato punto d'osservazione fornitogli della nazionalità turca, può dunque dischiudere con competenza ai nostri occhi un panorama ai più insospettato, compiendo i dovuti raffronti tra antiche opere concepite nella realtà intellettuale mediorientale e il lavoro del nostro grande e sempre attuale Dante Alighieri.