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Corporate sustainability e competitività delle imprese. Lo sviluppo sostenibile come opportunità per un nuovo modo di fare impresa
Le istanze poste dal perseguimento di uno sviluppo più sostenibile sia a livello globale sia a livello locale pongono nuove sfide alle imprese ma, al contempo, determinano l'emergere di nuove opportunità. Il conseguimento contestuale di obiettivi di integrità ambientale, equità sociale e prosperità economica nella gestione del business rappresenta una delle chiavi interpretative più stimolanti e attuali delle finalità dell'agire d'impresa e delle modalità con cui le imprese possono tradurre tali obiettivi nelle strategie per competere in contesti complessi come quelli odierni. In questa prospettiva, obiettivo del volume è comprendere come l'adozione di un orientamento in chiave di corporate sustainability possa consentire alle imprese di differenziare le modalità con cui esse operano sul mercato attraverso la creazione di ""valori"""" per i clienti, i dipendenti e i diversi stakeholder di riferimento, compresa la società nel suo complesso; l'enfasi è così posta su logiche e approcci legati all'integrazione, nell'ambito delle più generali strategie dell'impresa, di strategie e pratiche sostenibili, finalizzate non solo a creare valore economico ma a salvaguardare il capitale ambientale e sociale a tutti i livelli."" -
Cielo vicino
«Anno Mille. Un monaco deforme fa parlare di sé come della ""perla di Reichenau"""". Incontrarlo cambia per sempre la vita di chi lo avvicina. Quell'uomo oltraggiato nel corpo fa scoprire le ferite nascoste delle propria anima e, insieme, fa sentire che la vita può ricominciare. A dispetto delle apparenze, egli non ha paura di desiderare la felicità, dimostrando che """"a nessuno, in nessun momento, può essere impedito di alzare gli occhi verso il cielo"""". Quando a vent'anni sentii don Giussani raccontare la vita di questo santo, mi invase una certezza che non mi ha più abbandonato: il cristianesimo è questo avvenimento che prende un uomo deforme e ne fa uno così, curioso di tutto, assetato di bellezza, intenso nell'affezione. Mentre la voce di don Giussani ripercorreva la vita di Ermanno, sentivo che finalmente avevo incontrato ciò che il cuore aveva sempre atteso: la possibilità di un'esistenza lieta, in cui niente sarebbe più stato contro di me, neanche me stessa, i miei limiti fisici e morali. Anche Laura Vallieri ha avuto la vita investita da questa commozione e la restituisce in questo romanzo di cui è protagonista il grande monaco di Reichenau, la cui statura umana si riflette nei personaggi che gli gravitavano intorno.» (Dalla Postfazione di Mariella Carlotti)"" -
Il mistero è pasquale. Omelie per il triduo sacro
Il Triduo pasquale, che si estende dalla sera del Giovedì santo alla Domenica di Pasqua, è il centro dell'anno liturgico. In esso il mistero cristiano si concentra e contemporaneamente si dilata ad abbracciare, compenetrare e qualificare tutta la preghiera e la vita della Chiesa. Tutto nella vita della Chiesa parte dalla Pasqua ed è teso alla Pasqua, sorgente e mare che ogni celebrazione eucaristica riunisce ed esprime nel dipanarsi del tempo e della storia. -
La spada intatta di María Zambrano
Se il saggio di Fina García Marruz non sembra specificamente dedicato (come la maggior parte dei contemporanei) alla ""scrittura"""" di María Zambrano, quanto piuttosto ai suoi contenuti, ai nuclei ispiratori profondi, è proprio perché attinge anzitutto alla memoria privilegiata di chi ricevette il suo insegnamento direttamente, dalla sua viva voce. La voce di un'altissima coscienza europea all'inizio del suo esilio, nel momento in cui la sconfitta neonata Repubblica spagnola (già segno dell'""""agonia europea"""" del 1939) ad alcuni sembrava attendere un riscatto nella piccola isola di Cuba, come infatti avverrà, vent'anni più tardi. E di come e perché, mezzo secolo dopo, quella voce abbracci questi due destini storici Fina García Marruz scrive, di come e perché quella voce, impressa nella sua anima, sia di perenne attualità."" -
L' ecumenismo di don Primo Mazzolari
L'indagine sull'ecumenismo di don Primo Mazzolari permette di affrontare uno dei percorsi che hanno reso il prete cremonese figura di particolare rilievo nella Chiesa del Novecento, singolarmente capace di farsi interprete di istanze che si sarebbero imposte nel dibattito ecclesiale negli anni del concilio Vaticano II. Fin dagli anni Venti, in una stagione di accesa polemica contro il protestantesimo, il parroco di Bozzolo, periferico borgo padano situato tra Mantova e Cremona, si segnalò per essere una delle poche voci controcorrente rispetto all'atteggiamento predominante nella Chiesa cattolica dell'epoca. Il volume L'ecumenismo di don Primo Mazzolari raccoglie alcuni documentati studi che ricostruiscono, insieme al quadro dei rapporti tra cattolici e protestanti, le scelte compiute da don Primo tra gli anni Venti e gli anni Cinquanta: nella trama dei suoi rapporti (in particolare con il pastore protestante Giovanni Ferreri e sorella Maria dell'eremo di Campello) come nella sua predicazione e nei suoi libri (soprattutto ne La più bella avventura) percorse le strade impervie dell'ecumenismo, proponendo a tutti i credenti di mettersi alla ricerca delle radici comuni per superare gli ostacoli che per secoli avevano lacerato il cristianesimo. -
Paolo. Un uomo inquieto, un apostolo insuperabile
A distanza di otto anni dall'impegnativo volume scientifico che ricostruisce la vicenda dell'Apostolo (Vita di Paolo, 2003), il domenicano Jerome Murphy O'Connor, grande esperto di Paolo e delle sue lettere (soprattutto 1-2Corinzi e 2Timoteo), come pure noto paolinista televisivo e radiofonico, ripropone in chiave ""divulgativa"""" i frutti della sua ricerca, restituendoci un Paolo dal carattere forte, dagli eccessi d'ira mal celati, e dal destino poco trionfante. Il centro del volume sta nel collocare il pensiero e l'azione di S. Paolo nel contesto della complessa personalità dell'apostolo. L'autore tratteggia una cronologia narrativa della vita di Paolo in un contesto biografico che prende corpo dagli elementi intellettuali, emotivi e religiosi dell'apostolo: appassionato, contraddittorio e fallibile, con un caratteraccio insopportabile."" -
Tata Matilda. Con DVD
"C'era una volta una enorme famiglia con tanti bambini; ed essi erano cattivi, terribilmente cattivi..."""". Inizia così Tata Matilda, il primo libro della trilogia di Christianna Brand, la storia di una incredibile tata che usa la magia per tenere a bada i tremendi bambini che le sono affidati e per cambiare la loro vita per sempre. Quando Tata Matilda apparve per la prima volta, più di quarant'anni fa, affascinò i lettori di tutte le età.Viene oggi riproposto alle nuove generazioni in contemporanea all'uscita italiana del film Nanny Mc Phee, tratto dal romanzo di Christianna Brand e adattato per il grande schermo da Emma Thompson." -
Il libro, la parola e la vita. L'esegesi biblica di Gregorio Magno
Ci sono tanti modi di accostarsi ai Padri della Chiesa e altrettanti sono i modi di giudicarli. Questo volume riesce non soltanto a far conoscere culturalmente i Padri della Chiesa, ma anche a farsi contagiare dal loro modo di accostarsi al testo biblico. San Gregorio Magno, in particolare, ha fatto scuola per tutte le generazioni successive di credenti occidentali nell'approccio alla Scrittura. Basti ricordare alcune delle sue massime più felici: ""Le parole di Dio lievitano in parallelo con la crescita di chi le accosta"""" oppure: """"Possiamo trovarci fuori dal tempo in cui sono avvenute le cose descritte dai libri ispirati, ma non fuori dal mistero in essi contenuto"""". Egli è riuscito a rendere popolare la convinzione agostiniana che scopo di tutte le Scritture ispirate è quello di rendere l'uomo stesso una Scrittura vivente. Da cui la bellissima massima: Viva lectio vita honorum, cioè leggere la vita stampata sul volto dei buoni è come leggere la Scrittura ispirata divenuta vita."" -
La medicina al tempo dei faraoni
Piramidi, mummie e necropoli, le vestigia della civiltà egizia hanno permesso agli storici di riportare alla luce le conoscenze mediche di questo antico popolo. Dermatologo e docente di Storia della medicina presso l'Università Parigi VI, Bruno Halioua descrive le principali patologie diffuse nell'Antico Egitto, spesso dovute a scarsa igiene e agli stili di vita degli egizi, le cure praticate, i procedimenti di imbalsamazione, gli amuleti utilizzati. -
Storia dell'avvenire. Dai profeti alla futurologia
Sin dalla preistoria l'uomo non ha mai smesso di voler conoscere il futuro e di inventare stratagemmi per tentare di controllarlo. Dai procedimenti divinatori inventati dai popoli dell'Antichità, ai metodi ""scientifici"""" messi a punto dai futurologi di fine XX secolo, i mezzi per predire l'avvenire non si somigliano più molto. Ma ogni epoca ha avuto bisogno di fantasticare sul futuro, sia nel bene che nel male: ci sono stati i falsi profeti del Medioevo, gli astrologi rinascimentali, o ancora i veggenti del Grand Siècle. E anche i filosofi illuministi hanno tentato, a modo loro, di leggere fra le righe del futuro, ma senza riuscire a mettere a tacere l'irrazionalità: magnetismo, sonnambulismo e altre forme di spiritismo hanno conosciuto un successo sempre maggiore nel XIX secolo, mentre i nuovi profeti annunciavano un mondo migliore. Oracoli, profezie, predizioni, utopie: tutte le anticipazioni che gli uomini hanno elaborato nel corso dei secoli non si sono mai realizzate, tuttavia esse sono il riflesso di speranze e di paure."" -
Un nuovo individualismo? Individualizzazione, soggettività e legame sociale
L'importanza assegnata all'individuo è un carattere essenziale della società moderna, e l'individualismo ne è un fenomeno distintivo. Ma l'individualismo ha una storia e delle fasi. Negli ultimi decenni si è parlato molto di un ""nuovo individualismo"""", descritto spesso come rischio esiziale per la tenuta del legame sociale. In questo volume alcuni dei più noti sociologi contemporanei, da Ulrich Beck a Hartmut Rosa e Danilo Martuccelli, in dialogo con affermati studiosi italiani, propongono una rilettura dell'individualismo contemporaneo attenta, articolata e aliena da derive ideologiche. È subito evidente che il fenomeno è ricco di sfaccettature. L'individualismo universalista della modernità trionfante non è stato meramente sostituito, in un'ottica privatistica, dall'auto-referenzialità degli individui resi socialmente più fragili dall'espansione delle logiche del consumo e dalle """"tirannie dell'intimità"""". Con un percorso parallelo, si sono andate delineando nuove esperienze di socialità e di partecipazione. In un clima di intensa accelerazione sociale, il vuoto lasciato dall'indebolimento delle forme di organizzazione politica degli ultimi due secoli, ma anche delle forme del pensiero che hanno accompagnato la parabola della modernità, non è stato ovviamente colmato. Proprio per questo l'approfondimento analitico di questi processi appare urgente, perché può contribuire a gettare luce sulla relazione tra crescita dell'individualismo, forme del legame sociale e dinamiche di partecipazione civile."" -
La balena che si credeva un pesciolino
Balena si sentiva sempre molto sola, perché, a causa della sua mole, le sembrava che tutti avessero paura di lei. Eppure sentiva di avere un cuore grande quanto la sua coda gigantesca… Sconsolata, se ne andò lontano da tutti, piangendo. Le sue lacrime, però, illuminarono il fondale di un incantevole arcobaleno, e i pesci presero a guizzare nella sua scia. Balena, allora, continuò a donare all'oceano le sue lacrime colorate, anche se, da quel momento in poi, le sue furono lacrime di gioia. Un albo illustrato dedicato al valore dell'empatia e all'importanza di valorizzare le proprie potenzialità. Età di lettura: da 5 anni. -
Avventisti, Christian science, mormoni, testimoni di Geova
Le quattro realtà religiose del titolo hanno in comune il fatto di essere ""nuovi"""" movimenti religiosi nati nell'Ottocento negli Stati Uniti. La loro riconduzione a un medesimo denominatore """"cristiano"""" è problematica, per quanto le Scritture siano per tutti un punto diriferimento essenziale. Potrebbero forse essere accomunati come """"millenaristi""""?... Il libro ne tratteggia in breve l'identità, cercando di cogliere il loro approccio alla modernità."" -
Igino Giordani e la sua Tivoli
Giordani nasce a Tivoli nel 1894 in una famiglia di estrazione sociale molto umile. Una lunga esistenza, 86 anni, vissuta con intensità di pensiero e ardore d'ideali (sarà chiamato ""Foco""""). Un personalissimo timbro nel battersi per grandi traguardi umani: libertà, giustizia sociale, pace. Membro dell'Assemblea Costituente, deputato alla Camera, consigliere comunale a Roma, dirige le testate cattoliche più importanti (La Via, Fides, Il Quotidiano). Subentra a Guido Gonella nella direzione de Il Popolo. Fu al fianco di don Sturzo e successivamente di De Gasperi nel Partito Popolare. Gli Autori ricostruiscono la biografia di Giordani soffermandosi sul poco conosciuto contesto sociale e politico tiburtino determinante per la sua formazione umana e spirituale."" -
Il profumo delle parabole
Il profumo, in ebraico, indica non solo ciò che la parola esprime, ma anche l'essenza di una realtà. Così le parabole di cui sono disseminati i Vangeli mostrano, ma in modo ""velato"""" il divino. Gesù parlava in parabole per salvaguardare la libertà dell'ascoltatore. Suscitava sensazioni facendo ricorso ad immagini frequentemente lasciate senza conclusione, per permettere a noi di riprenderle in ogni epoca e apportarvi il nostro contributo."" -
Fare Artaud. Il Teatro della Crudeltà in Italia (1935-1970)
«Quello di Fabio Acca - afferma Marco De Marinis nella prefazione a questo volume - è un altro libro su Artaud, indubbiamente, ma non è l'ennesimo libro sul grande francese. Frutto di una ricerca rigorosa e paziente, dopo lunghissima gestazione vede finalmente la luce. Si tratta di un lavoro necessario, che ricostruisce con originalità di scelte, di prospettive critiche e anche di scrittura [...] un capitolo non secondario di storia della cultura teatrale nel nostro Paese [...]: quello riguardante ""la fortuna critica e scenica di Artaud in Italia"""", fra teoria e pratica, pagina scritta e scena, interpretazione critica e lettura teatrale». Cosa significa, dunque, """"fare Artaud""""? A cosa associamo un aggettivo come """"artaudiano""""? Nelle pagine di questo libro si tenta di dare a queste domande, se non proprio delle risposte, almeno delle possibili chiavi interpretative, con l'obiettivo di chiarire, attraverso alcuni esempi significativi, italiani e stranieri, l'andamento storico del rapporto tra ricezione dell'opera artaudiana da parte della cultura teatrale italiana e i primi esiti di questo incontro, dagli anni Trenta agli anni Settanta e oltre."" -
Noi italiani neri. Storia di ordinario razzismo
"Rappresentiamo il Mediterraneo... Rimuginai a lungo su quella frase. Duemila anni di storia e di mescolanze, migrazioni e integrazioni, di conquiste violente e dominazioni secolari, quanto avevano imbastardito i ceppi etnici? Cosa rendeva """"italiano"""" un nativo dell'Italia? La lingua? Chiunque può impararla bene dopo qualche anno. La religione? E gli italiani doc che si convertono all'islam non sono più italiani? Le usanze alimentari? Ma anche una ragazza dai tratti maghrebini nata qui può amare al massimo gli spaghetti e la pizza. E allora? Come si misura l'appartenenza? Con quanto si ama quel Paese?""""." -
Il sogno (folle) di Francesco. Piccolo manuale (scientifico) di ecologia integrale. Ediz. illustrata
Una guida snella, corredata da foto e grafici che descrivono l'enorme problema dell'ecologia. Non tutti hanno il tempo di leggere i documenti pontifici o i rapporti dell'ONU, quindi Luca Fiorani conduce il Lettore per mano tra i concetti chiave dell'enciclica ""Laudato si'"""" di Papa Francesco, i recenti risultati della negoziazione internazionale sui cambiamenti climatici e i più aggiornati risultati scientifici sullo stato di salute del nostro pianeta."" -
L' impronta genetica. Come il DNA ci rende quelli che siamo
La famiglia, la scuola e l’ambiente circostante sonornimportanti, ma non sono influenti quanto i geni. Questo è il motivo per cui gli insegnanti e i genitori dovrebbero accettare i bambini per quellirnche sono, anziché cercare di spingerli in una certa direzione.rn«È il momento di stimolare un confronto pubblico più ampio sulle applicazioni e sulle implicazioni della rivoluzione genetica in psicologia» - Repubblica ScienzernIl modello su cui è costruita la nostra individualità risiede in quell’1% del DNArnche differisce da una persona all’altra. Le nostre capacità intellettive, il nostrornessere introversi o estroversi, la nostra vulnerabilità alla malattia mentale, persinornse siamo mattinieri o nottambuli, tutti questi aspetti della personalità sonornprofondamente plasmati dalle nostre differenze genetiche ereditarie.rnRobert Plomin, un pioniere nel campo della genetica del comportamento, attingernalla ricerca di una vita per sostenere che il DNA è il fattore più importanternnel determinare chi siamo. La famiglia, la scuola e l’ambiente circostante sonornimportanti, ma non sono influenti quanto i geni. Questo è il motivo per cuirn– sostiene – gli insegnanti e i genitori dovrebbero accettare i bambini per quellirnche sono, anziché cercare di spingerli in una certa direzione. -
Il limite del mondo
Una notte di aprile del 338, il giovane Terenzio lascia la sua casa nell’alta Germania sapendo che non potrà più farvi ritorno, perché per salvare l’onore di una donna ha commesso l’omicidio di un uomo. Scendendo dai limiti del mondo, quello che attraversa è un Impero in declino, con ai confini i barbari che premono per entrare, e all’interno i conflitti religiosi tra chiese cristiane e pagani. Grazie al suo addestramento militare, e alla capacità di piegare a sé le divisioni di quella società – tra donatisti e ariani, italici e germani, barbari e romani –, Terenzio riuscirà con una spregiudicata e fortunosa scalata della carriera a diventare un agente segreto al servizio dell’Impero. La sua vicenda si intreccia con quella del futuro imperatore Giuliano “l’Apostata”, che a sei anni ha assistito alla strage della propria famiglia, nelle lotte tra gli eredi del grande Costantino. Sarà colui che riporterà alla vita – ultimo tra tutti gli imperatori – gli antichi Dèi. “Il limite del mondo” è un affresco epico dal ritmo serrato, una storia di “spionaggio internazionale” al tramonto di Roma. Basato su una rigorosa documentazione storica, è sospeso sopra inattese e inquietanti analogie con i nostri tempi.