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Acropoli di Atene. Un microcosmo della produzione e distribuzione della ceramica attica
Il volume affronta il riesame della vastissima documentazione ceramica raccolta negli scavi dell'Acropoli di Atene, edita nel monumentale catalogo di B. Graef ed E. Langlotz ""Die Antiken Vasen von der Akropolis zu Athen"""" (1925-33). L'opera dei due archeologi tedeschi costituisce un punto di partenza per condurre un'analisi sistematica complessiva dei dati finalizzata a indagare le pratiche devozionali, l'ideologia della committenza, ed il radicamento dei vari culti nel centro religioso della polis più importante della Grecia antica. Attraverso l'esame della distribuzione delle forme e l'analisi iconografica vengono spiegati i meccanismi di selezione che regolano la domanda e l'offerta di ceramica destinata al santuario poliadico, dettati di volta in volta dalla pratica cultuale, da ragioni ideologiche e di display. Infine la rassegna di pittori e ateliers che hanno prodotto questi materiali consente una valutazione del livello qualitativo ed un loro corretto inquadramento nelle dinamiche socio-economico dell'Atene di età arcaica e protoclassica."" -
La conoscenza del fare. Ingegneria, arte, scienza nel De la pirotecnica di Vannoccio Biringuccio
Durante la sua lunga carriera di ingegnere minerario, metalliere, fonditore e capitano di artiglieria, Vannoccio Biringuccio (Siena 1480 - Roma 1537) realizza il primo compendio generale sulle ""arti del fuoco"""": """"De la pirotechnia"""", edito postumo a Venezia nel 1540. Questo volume è il primo studio monografico sull'opera di Biringuccio, in cui viene affrontata in modo analitico la complessità delle teorie e delle tecniche proposte dall'ingegnere senese, in relazione alla tradizione ingegneristica, all'alchimia e alla filosofia naturale del periodo tardo medievale e rinascimentale. Nella prima parte sono prese in esame le riflessioni di Biringuccio sulla dinamica dei fenomeni di trasformazione delle sostanze (tecniche di fusione, deflagrazione della polvere da sparo, distillazione di sostanze chimiche, analisi qualitativa dei metalli), che lo portarono a sviluppare un atteggiamento critico nei confronti delle teorie comuni presso alchimisti e filosofi naturali. Nei capitoli successivi viene analizzato il bagaglio tecnico di Biringuccio attraverso l'analisi accurata delle macchine, delle attrezzature e dei processi operativi impiegati nell'ingegneria del fuoco. L'appendice iconografica del volume comprende alcune riproduzioni tridimensionali delle soffierie metallurgiche e immagini tratte da xilografie e disegni della tradizione tecnica medievale e rinascimentale."" -
La pittura del cinquecento nel reatino. Dipinti su tavole e su tela
Il repertorio permette di mettere a fuoco, in maniera completa, le caratteristiche di un patrimonio estremamente interessante, nettamente contraddistinto da una scansione cronologica che è puntualmente aderente alla trasformazione culturale del territorio. La produzione cinquecentesca del reatino mostra influenze derivanti da centri propulsori di rilievo quali Roma, da cui si diffonde il raffaellismo e il michelangiolismo, e dei vicini centri molto attivi come quelli umbri e quelli marchigiani. All'inizio del secolo si impongono all'attenzione la presenza di Marcantonio Aquili e, nell' amatriciano, la significativa pittura vernacolare di Dionisio Cappelli, con forme estreme della tradizione quattrocentesca laziale autoctona. Dal terzo decennio la pittura locale è dominata invece dal raffaellismo del siciliano Jacopo Siculo e dei fratelli Torresani, veronesi, oltre che dalla figurazione eccentrica di Cola dell'Amatrice. Nell'ultimo decennio del secolo troviamo infine a Rieti la pittura tardo manieristica del pesarese Giovanni Giacomo Pandolfi che chiude idealmente il Cinquecento reatino. -
The tale of cupid and psyche. Myth in art from antiquity to Canova
Il catalogo della mostra - pubblicato dalla nostra Casa Editrice - descrive attraverso affreschi, dipinti e suppellettili provenienti dai più importanti musei nazionali ed internazionali, insieme al grande affresco di Castel Sant'Angelo di Perin Del Vaga (metà XVI secolo) uno dei miti più affascinanti dell'antichità: la favola di Amore e Psiche narrata da Apuleio nell'Asino D'Oro (II sec. D.C). Il volume si compone di 11 saggi e 76 schede divise in quattro sezioni: le radici del mito, le personificazioni di Eros e Psiche, i patimenti dell'anima, la coppia divina e la Fabula di Apuleio; la favola di Amore e Psiche nel Rinascimento; la scena della lampada: il fascino irresistibile dell'amore misterioso ed in fine il revival romantico della favola in epoca neoclassica. Un percorso di grande valore artistico, ricco di significati simbolici che si sviluppano dall'antichità a Canova documentando questo straordinario mito. -
Le forbici di Solingen
È la famiglia piccolo borghese, nella cui valva materna e paterna cresce il bambino - nel dialetto della sua città, il ""putìn""""- l'osservatorio di un'Italia anni cinquanta, protesa a risorgere dalle distruzioni della guerra. Nelle piccole vicende di casa il bambino filtra quelle maggiori della Storia, già oggetto di precoci letture nei personaggi del passato, in un dissacratorio confronto fra i grandi di casa e i Grandi della Storia. Nella cruda percezione del divenire di cose e persone si matura nel bambino prigioniero dei genitori la scoperta del nesso vita-morte come seme della scrittura, destinato a dare il suo frutto nel futuro, quando guarirà dall'ansia delle parole che lo estraniava dagli altri bambini. Tutto infatti si colora di mistero, alla sua """"doppia vista"""", puntata a cogliere quel che permane in quello che passa. È arduo capire perché gli uomini si dividano in comunisti e democristiani. Perché i colleghi di banca del padre si animino solo per parlare di calcio. Perché il papa si faccia tanto serio ascoltando le notizie politiche del giornale radio, esultando però di quella sulla morte di Stalin. Perché s'inginocchi la mamma davanti alla televisione quando appare sullo schermo in bianco e nero il successore di Pio XII, un simpatico grassone."" -
La caverna del fabbro
Giulio ha diciassette anni ed è alle prese con la conoscenza di sé dibattendosi tra i tormenti dell'adolescenza. Sono le difficoltà dello studio, la complessa relazione con i coetanei, la paura di non piacere alle ragazze, le pasticche, i conflitti con la famiglia a portare il ragazzo sull'orlo di una forte crisi depressiva ed esistenziale. È così che Giulio intraprende un lungo viaggio interiore nel quale si mescolano emozioni e sentimenti che vengono rielaborati anche con l'aiuto di importanti stimoli esterni: le musiche dello zio Nicola, i film ""La Famiglia"""" e """"Matrix"""". la pittura di Munch, la relazione con Orsini, lo psicoterapeuta. È proprio Orsini che porta alla luce, fuori dalla caverna interiore, tutte le paure e i drammi infantili ed adolescenziali di Giulio, fornendogli cosi le armi per fare di sé un uomo."" -
Le città del dottor Malaguti
Di una città - della nostra città - cogliamo d'abitudine solo gli aspetti più superficiali, le sensazioni di un istante, la monotonia della quotidianità. Ma che cosa accade se ad accompagnarci tra le case e lungo le vie di un paesaggio insieme reale e romanzato è una guida come il dottor Malaguti, di professione oculista, e soprattutto attento osservatore delle malattie dell'anima? Liberata dalle miopie fisiche e psichiche dei suoi abitanti, quella città rivelerà storia e leggende, favole e pettegolezzi, le memorie dei morti e le passioni dei vivi, le incertezze del presente e le immagini di un futuro diverso. E così, in quei luoghi troppo odiati e troppo amati, tra il sindaco Orsucci e l'arcivescovo Belcari, l'aviatore Roberto Fabbri e il bostoniano Alfred Lowell, può accadere di tutto. Che il Papa fugga dal culto televisivo per rifugiarsi nella clandestinità. Che il tradimento di una giovane donna innamorata scateni un intrigo soprannaturale. Che in una notte duemila galline volino tutte insieme, magicamente, per diversi chilometri. Che un'antica Certosa offra rifugio agli immigrati provenienti dai più remoti angoli del mondo. Che un padre e un figlio, un tempo rivali, riescano finalmente a parlarsi. Che diventi possibile spezzare, almeno una volta, l'apatia e la disperazione della provincia. -
Amnesia e altre storie. Piccoli pensieri
Le 11 poesie ed i 5 racconti di varia lunghezza raccolti in questo cofanetto sono tratti da dattiloscritti inediti di Gianfranco Rossi e costituiscono una sintesi della poetica dello scrittore come ben sottolinea Elettra Testi nella prefazione del volume ""Amnesia e altre storie"""": è una """"poetica grazie alla quale la piatta normalità della vita diventa epica in senso brechtiano, ossia esemplare e unica quando sia narrata. A ben guardare, la poetica di Rossi sembra sottendere il concetto del mondo come volontà e rappresentazione di A. Schopenhauer. Soltanto quando il volubile volere degli uomini incontri il narratore demiurgo che lo rappresenta, lo racconta, lo reinventa, la deperibile vita di ogni giorno diventa eterna - epica - quindi diventa ethos""""."" -
Joanna. Luzmarina
Joanna, delicata e sensuale ragazza di Mahè, travolge con disarmante naturalità la solitudine di un consapevole uomo anziano, nel complice paradiso delle isole Seychelles, fino alle conseguenze più imprevedibili. Luzmarina, solare e giovanissima colombiana, cambia per sempre il corso della sua vita dopo un drammatico incontro con quattro uomini diretti al lago Sashatoga. Due donne, due vite, un unico intreccio. Una formula letteraria avvincente per una estrema e spettacolare dichiarazione d'amore di Arnoldo Foà alle donne e all'universo femminile. -
Giallo senza titolo
Pietro Giberti, investigatore di polizia, indaga sull'omicidio di una giornalista televisiva, ma il ""caso"""" su cui sta lavorando è in realtà il fulcro di una intricata spy-story. Sarà l'amico Vittorio, enigmatico uomo dei Servizi, a trasformare Pietro da semplice pedina del gioco a protagonista consapevole e attivo della vicenda. Sarà Giudi, misteriosa figura femminile, a trascinare Pietro verso un inaspettato e sorprendente finale."" -
Nebbia...
Stefan Jugovic, promettente cronista triestino approda a Ferrara come responsabile della pagina culturale del quotidiano ""La Gazzetta Padana"""". È il 22 ottobre 1954 e in quei freddi e nebbiosi giorni autunnali si consuma, nella cittadina emiliana, un inspiegabile delitto. Jugovic ve ne rimane coinvolto. La storia si consuma in meno di cinquanta giorni, con un incedere incalzante, un crescendo di avvenimenti che si concludono l'8 dicembre dello stesso anno, con un finale inaspettato."" -
È sabato mi hai lasciato e sono bellissimo
Giugno 1990, esame di maturità: alla domanda finale della commissaria esterna ""cosa farà adesso?"""" Emanuele ammutolisce """"come un imbecille illuminato dal sole"""". Quel che vuole, in effetti, lo sa benissimo: """"L'inno nazionale mentre sono sul podio, i giornalisti che mi aspettano all'aeroporto, le ragazzine che si strappano i capelli al mio passaggio. Avevo vent'anni e una ruga verticale fra gli occhi. Avevo vent'anni e una vita davanti, come si dice. Del resto avevo vent'anni, e non capivo un granché. Che poi a dir la verità non avevo ancora vent'anni: mancavano otto mesi..."""""" -
Aldro
Federico Aldrovandi, 18 anni, muore la notte del 25 settembre 2005 nel corso di un intervento operato da due pattuglie della polizia, nell'immediata periferia di Ferrara. Dopo quattro anni, a seguito di un lungo processo, gli agenti responsabili vengono condannati. Una sentenza giunta grazie alla tenace battaglia della madre Patrizia e del padre Lino, al coraggio dei suoi legali e alla solidarietà che si è creata attorno alla famiglia. Parte da questo fatto il romanzo di Francesca Boari. Un racconto costruito sul dolore e sulla dignità della famiglia, nel quale la vicenda realmente accaduta fa da sfondo alla rielaborazione narrativa dell'autrice. La battaglia di amore condotta da Patrizia e Lino si unisce al racconto di Federico, un giovane come tanti, con i tratti tipici della sua età; con le grandi qualità, le potenzialità, le sofferenze, i dubbi e gli errori, tipici di chi ha appena compiuto diciotto anni. Una storia forte, a tratti cruda. Ma che tutti coloro che hanno figli adolescenti dovrebbero leggere. -
Un anno appena... Agenda haiku
L'Agenda haiku è un libro quotidiano. È un libro che va letto lentamente, una pagina ogni giorno, per concedersi, ogni giorno, un po' di tempo per stare bene con se stessi e con le proprie emozioni. Ognuno può personalizzarne la lettura come meglio crede; si possono iniziare a gustare gli haiku dal primo giorno dell'anno, oppure dal solstizio d'estate, o ancora dal giorno del proprio compleanno, da quella data importante per la nostra vita. Gabriele Via, poeta, ha scritto un haiku per ogni giorno di un anno. L'Agenda haiku, l'opera che li contiene, è una sorta di diario perpetuo, personalizzabile sul gusto e sull'inventiva di chi lo usa, per accompagnare le proprie giornate con questi componimenti. -
La città volante
D'improvviso, per uno strano maleficio o incantesimo, una città italiana, non specificata anche se facilmente riconoscibile, scompare tra le nuvole come sospinta dal vento, staccandosi con tutta la sua bellezza e la sua storia dalla pianura in cui da secoli si trovava. Gli abitanti così si svegliano una mattina in cielo, accettano di buon grado il loro destino e intraprendono a vivere una straordinaria avventura, che li condurrà a soluzioni estreme: abbandonano, per esempio, la parola per imitare il canto degli uccelli. Ma una ""peste celeste"""" ben presto decima i cittadini e altri guai insorgono, liti e disagi, legati all'incredibile navigazione. Sono solo alcuni episodi di un'odissea che porterà la città a vagare in un firmamento che ribalta la quotidianità della Terra, come enfiata dalla leggerezza del sogno, sfiorata dall'insidia dell'ironia e del puro divertimento. La città volante è un romanzo di grande forza visionaria che allude al contrasto universale fra realtà e sogno."" -
Il tempio degli uomini liberi. Il duomo di Modena
"Il Duomo di Modena è stato dichiarato """"patrimonio dell'umanità"""" dall'Unesco, un riconoscimento che merita di essere non soltanto applaudito, ma soprattutto descritto e rappresentato. Di certo questa e un'opera d'arte straordinaria, ma in Italia di monumenti di grande valore ne esistono a migliaia. E allora cosa distingue questo capolavoro e lo rende unico, inarrivabile nel mondo intero? Esattamente, oltre la magnificenza dell'architettura e delle decorazioni scultoree, la sua storia e ciò che rappresenta. Il Duomo di Modena è un libro di pietra, ed è anche qualche cosa di più della Biblia pauperum, cioè una bibbia dei poveri, come la definivano i romantici dell'Ottocento."""" (Dario Fo)" -
Caravaggio al tempo di Caravaggio
La figura di Caravaggio, il grande ribelle della storia dell'arte, non poteva lasciare indifferente Dario Fo, il grande ribelle del teatro contemporaneo. Proseguendo nella sua lettura ""controcorrente"""" delle pagine e delle figure più significative dell'arte italiana, il Premio Nobel per la letteratura ha voluto così raccogliere in questo volume le sue riflessioni in margine all'opera di Caravaggio, corredandole con una serie di schizzi e """"d'après"""" in cui la consumata abilità del Dario Fo scenografo si abbina alla sua vena di interprete acuto e anticonformista dei capolavori dell'arte. Il volume è pubblicato in occasione dell'esposizione """"Caravaggio: una mostra impossibile"""" (Roma, Castel Sant'Angelo, 11 dicembre 2004-15 febbraio 2004)."" -
Bello figliolo che tu se': Raffaello. Ediz. illustrata
«Quando, a Carnevale, il carro delle ragazze smaritate a bellaposta transitava sotto le finestre del palazzotto dove stava Raffaello, da quel carro saliva un coro d'elogio appassionato cantato a tutta voce per il giovane pittore: ""Bello figliolo che tu se', Raffaello, come te movi appresso a lu Papa quanno sorte a passaggiare, tu se' l'àgnolo Gabriele, ìllo pare lo tòo camariere [...]"""". Quando morì aveva appeno trentasette anni. Si racconta che per il dolore anche i sanpietrini si staccavano, rotolando fuori dal selciato, e mezza Roma urlando piangeva disperata.» (Dario Fo)"" -
Lezione sul Cenacolo di Leonardo da Vinci (Milano, 27 maggio 1999). Ediz. illustrata
"Il tema di questa nostra chiacchierataèe il Cenacolo di Leonardo da Vinci, la storia dei come è stato pensato e realizzato, della sua rapida rovina e dei numerosi tentativi di rimetterlo in vita fino a quest'ultimo - e speriamo definitivo - restauro, a opera dell'ineguagliabile Pinin Brambilla, che ha diretto tutta l'operazione. Ma, prima di inoltrarci nella descrizione dell'impianto scenico, dell'uso del colore, della luce e delle suggestioni a dir poco magiche realizzate dentro l'opera in questione, credo valga la pena di tracciare la storia di questo sommo artista a partire dalla sua nascita."""" (dal Prologo)" -
Saggio di ricerche fisico-chimiche sulla decrostazione di certe mura, o pareti
Chiazze di umidità, muri scrostati, aria malsana sono inconvenienti ben noti a chi abita in luoghi lacustri. Ai dolori articolari spesso si accompagna l'avvilimento per dovere vivere in ambienti domestici poco confortevoli. C'è però chi non considera ineluttabile tale degrado e cerca, con mezzi propri, di comprendere le cause per rimuoverle. Quanti hanno dovuto lottare contro i segni dell'umidità nelle proprie case si immedesimeranno in Girolamo Ravagnan che, con metodo, affronta il problema. Teologo e fine letterato, il Ravagnan mette aprofitto tutte le sue conoscenze dimostrando anche in ambito scientifico una buona preparazione, frutto di una stagione culturale che vide operare in città celebri naturalisti. Il risultato è una serie di osservazioni ancoraoggi apprezzate dagli esperti di risanamento.