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Chiedilo al vulcano
Questo romanzo, apparentemente, racconta la storia di un'adozione. Ma la copertina del libro, un vulcano in eruzione, bene esemplifica simbolicamente il complesso contenuto del romanzo. Il vulcano, stagliandosi verso l'alto, è simbolo di ascesa spirituale, finanche luogo di rivelazione e di visione o addirittura dimora degli dei, ma anche luogo simbolico, al tempo stesso, della ""discesa"""" (involuzione) degli elementi (aria, terra, acqua, fuoco) che nel suo grembo si uniscono, si trasformano, si trasmutano. Così, in questo romanzo, Vito Di Ventura traccia abilmente, con leggerezza di scrittura, passioni umane sotterranee, covate talora in silenzio, talora con moti d'animo appena percettibili, che si intrecciano, si confondono, ora contrastanti ora divergenti, in una tensione taciuta ma sempre perfettamente avvertibile. È la vita che scorre, accesa bruciante inarrestabile come lava fumante. Eruzione come simbolo psicologico di passioni umane contrastanti, talora confuse, caotiche, ma fonte della nostra energia e del nostro divenire, sempre che si riesca a trasformarle e a domarle. Lasciamo al lettore il finale di come evolveranno i mille movimenti sotterranei del romanzo."" -
Andy Warhol il Narciso pop. I Flowers come simbolo di una sensibilità Camp per una società liquida
«In buona sostanza notiamo che l'autrice è riuscita, e questo è forse il suo merito più rilevante, a mitigare e contenere l'ansia dell'illimite, andando a scovare dietro ai segni del mondo visibile, la trasfigurazione dei segni allusivi e evocativi, mettendo a nudo, e offrendolo al lettore nel suo disarmante (e disarmato) mimetismo, l'io dell'artista, il quale è (forse) un peccato non possa più leggere queste pagine». Dalla Prefazione di Jacopo Chiostri. «Il saggio monografico che Ana Maria Silvia Brechler presenta sull'artista Andy Warhol si muove su due ipotesi centrali: dimostrare quanto l'opera dell'artista possa essere percepita come rivelatrice d'identità e in seconda istanza quanto lo stesso Warhol possa considerarsi il precursore della società moderna o liquida così descritta e definita da Bauman (2008)». (Dalla Postfazione di Vittorio Tubi). Prefazione di Jacopo Chiostri. -
Il poeta ellenistico tra Eros e Muse
Nella letteratura greca l'amore è un tema dominante: i poeti sono estremamente sensibili a questo sentimento, che sanno descrivere e cantare con straordinaria efficacia. Vi riescono grazie all'aiuto delle Muse: ogni poeta è loro servo devoto. Eros per i Greci è un dio. Chi sia Eros, lo spiega il mito, cioè il libro sacro del popolo greco. Il mito dà di Eros due narrazioni diverse, che corrispondono alle due forme dell'amore. Divinità primordiale, possente e terribile. Questa è la prima delle due declinazioni di Eros. La tragedia insegna l'imprevedibilità della vita, e l'Eros cosmico, tiranno di uomini e dèi, è imprevedibile nel suo agire. Una pazzia, una malattia, un delirio: il lessico che il greco usa per descrivere l'eros tragico evoca l'idea di una forza alterante, sconvolgente, con conseguenze rovinose. C'è poi un altro Eros, un dio ben inserito nel mondo sereno delle divinità olimpiche. Eros è un tyrannos cosmico, contro di lui non c'è difesa. Ma chi è amico delle Muse ha gli strumenti per cantarlo (o maledirlo), quindi per intrattenere con il dio un rapporto più profondo; il poeta e il musico, dialogando con Eros, si espongono ai suoi colpi, ma anche ai suoi doni. -
La saga norvegese di Teoderico di Verona
Teoderico il Grande ha vissuto una doppia vita: figura storica che ebbe un ruolo nelle vicende della penisola italiana tra Età antica e Medioevo e sovrano leggendario cantato nei componimenti poetici medio-tedeschi come esule in costante attesa di una buona sorte che rifiuta di arridergli, o come avversario di guerrieri arditi e di creature mitologiche. Forse per bocca dei mercanti che percorrevano le rotte anseatiche, questi racconti approdarono nel vivace ambiente commerciale di Bergen e della corte reale, che cercava nuovi e più raffinati modelli culturali, ispirandosi alla letteratura cortese in voga a quel tempo. Da tale incontro nacque la Þiðreks saga af Bern La saga di Teoderico di Verona, qui tradotta per la prima volta in italiano dall'antico norvegese, che narra di un Þiðrekr-Teoderico il quale, alla stregua di Artù e Carlo Magno, attrae a sé in giovinezza una cerchia di valorosi compagni, in parte noti da altri cicli leggendari. Nella nuova ambientazione, il sovrano non conclude la sua parabola da esule, ma riconquista il regno e continua a calcare la scena, indomito avventuriero, fino alla sua misteriosa scomparsa, ormai vecchio, in groppa a una demoniaca cavalcatura. -
Allenati sempre. Esercizio e apprendimento continuo per ringiovanire invecchiando
Dovremmo «capovolgere il consueto punto di vista di chi vede l'esercizio come una strategia per migliorare il proprio aspetto fisico. Infatti, muoversi è la cosa migliore che possiamo fare per il nostro cervello. L'attività aerobica, come la bici e la corsa, ""influenza la tua concentrazione, la memoria, la creatività e la resistenza allo stress. Permette di pensare più in fretta, e di gestire meglio le risorse mentali""""». (Dalla Conclusione dell'autore). «Procedendo nella lettura del libro di Luciano Ballabio si scopre però che il titolo è un invito a un impegno molto più complesso, intendendosi per allenamento una continua evoluzione del nostro essere, finalizzata a raggiungere livelli di autostima incentrati su uno stile di vita per il quale l'autore offre linee guida ineccepibili e di cui egli stesso rappresenta un perfetto modello. Ecco quindi l'importanza di questo libro, che induce il lettore ad attivarsi per superare la pigrizia insita in ciascuno di noi, a memorizzare nuove scelte, finalizzate al benessere psicofisico, e a metterle in pratica». (Dalla Prefazione di Enzo Soresi)"" -
Liturgia dei giorni
«""Più si conosce la poesia più ci si accorge ch'essa è figlia della liturgia, la quale è il suo archetipo"""", ebbe a dire Cristina Campo. I riti sono i veri modelli, gli archetipi della poesia, e la poesia è figlia della liturgia! Così la Bonfiglio costruisce, memore di una religiosa """"Liturgia della Parola"""" o """"Liturgia delle Ore"""", una sua particolare """"Liturgia dei giorni"""", che qui diventa una sorta di cerimonia laica della vita quotidiana. Solo la vera poesia è capace, nel suo linguaggio essenziale, di costruire e modellare una poetica liturgia del quotidiano, così forte da far vivere e sentire quanto il cuore e la mente intuiscono o vedono, e di far vivere il momento magico e misterioso che apre, spalanca, il mondo poetico». (dal saggio introduttivo di Francesco Solitario)"" -
Comunione nell'amore
Accostandosi a queste meditazioni - tenute in occasione delle diverse festività liturgiche - il lettore non si troverà di fronte a parole, bensì a un'esperienza di fede, a una vita nello Spirito che ripercorre l'itinerario di ogni discepolo, dalla chiamata del Signore alla necessaria risposta di chi ascolta. I temi affrontati da Matta el Meskin abbracciano così l'intera esistenza cristiana e la illuminano con la luce che emana dal Risorto. -
Il ventaglio chinese e altre novelle
Trentaquattro novelle in gran parte sconosciute e mai pubblicate prima che aprono nuovi scenari sul processo di germinazione del verismo. -
Mito memoria identità. Ricerche storico-religiose sulla Sicilia antica
Memoria e identità sono temi centrali della nostra contemporaneità e al contempo costituiscono una chiave di lettura ineludibile per la comprensione del passato più remoto. La tendenza delle tradizioni ""mitiche"""" e dei processi cultuali a strutturarsi come un palinsesto di codici dell'immaginario fanno della Sicilia un campo di indagine di straordinaria intensità, grazie alla molteplicità interculturale e alla ricchezza della documentazione trasmessa fino a noi. Da Eracle al santuario ericino di Afrodite, da Kokalos alla """"Madre Mediterranea"""", il territorio dell'isola è un banco di prova della complessità tanto della memoria quanto delle costruzioni dell'identità etnica e/o politica. I saggi raccolti in questo volume seguono il filo comune dello scambio ininterrotto tra passato e presente, perché il passato è un bisogno irrinunciabile: colui che vorrà limitarsi al presente, all'attuale, non comprenderà l'attuale medesimo (Jules Michelet)."" -
Pastori e intellettuali nella Chiesa sarda del Novecento
Nell'anno sacerdotale indetto dal Papa in concomitanza con il 150° anniversario del dies natalis del santo Curato d'Ars, l'autore di questo volume raccoglie e ripropone numerosi suoi articoli pubblicati già negli anni scorsi su riviste specializzate o in libri miscellanei ormai non più facilmente reperibili, tutti dedicati al ricordo e allo studio di importanti e affascinanti figure ""sacerdotali"""" di spicco nella storia ecclesiale e civile della Sardegna tra Otto e Novecento. Emerge così una sorta di mosaico storico, le cui tessere sono costituite appunto da una nutrita serie di profili di preti che sono stati impegnati nel campo della pastorale parrocchiale, in quello della fondazione di nuovi istituti religiosi e in quello della pubblicistica e del confronto culturale. Ne risulta un libro destinato agli studiosi di storia e, al contempo, ai preti di oggi, in particolare ai più giovani, affinché questi ultimi, superando la tentazione di sterili nostalgie di un tempo passato, sappiano cogliere il senso del divenire storico e trarre da esso spunti di riflessione per capire il presente e guardare con ottimismo al futuro."" -
Maksim Grek. Un emulo di Savonarola nella Moscovia del '500
Allievo di G. Moschos, greco di natali, Maksim Grek giunse a Firenze nel 1492 insieme a Giovanni Lascaris che lo introdusse fra i banchi dello Studium quale allievo di A. Poliziano e M. Ficino. Affiancò in Venezia (1496 - 1498) Aldo Manuzio nella preparazione dell'edizione greca del Salterio. Visse in Firenze il supplizio del Savonarola, prese i voti in San Marco, poi trascorse un decennio nella lavra di Vatopedi sul Monte Athos. Nel 1518 giunse a Mosca su invito ufficiale dello zar. Temuto dalla Chiesa ufficiale, ""consacrò alla predicazione della parola di Dio"""" il proprio stilo e perseguì """"la salvezza delle anime"""" come imponeva il valore intrinseco del voto domenicano al quale mai venne meno."" -
Leonardo Sciascia. La tentazione dell'arte
"Avventurosa e intrigante è l'esplorazione dei rapporti fra letteratura e arti figurative, specie nell'opera di Leonardo Sciascia - appassionato di pittura e 'amateur d'estampes' - il cui approccio all'universo artistico si configura come fondamentale esperienza ermeneutica e, insieme, approssimazione alla felicità. Un atto di 'lettura' che coniuga razionalità e diletto e, soprattutto, uno stimolo all'immaginazione creativa. Ne consegue l'intrecciarsi di una fitta e stratificata rete intertestuale - qui adeguatamente scandagliata - all'insegna della ricorsività di motivi e simboli iconografici, in un vitale cortocircuito fra immagini e parole""""." -
Danilo Dolci e l'utopia possibile
L'originalità di questo volume nella letteratura critica su Danilo Dolci sta nell'offrire al lettore una coerente e approfondita sintesi dei molteplici aspetti della sua personalità e delle sue opere, dei legami che intercorrono tra il suo notevole impegno sul terreno sociale e civile e il suo essere sociologo e insieme filosofo, educatore, poeta. Emerge, poi, netta l'attualità del suo messaggio utopico nei nostri anni, che non solo confermano le critiche di Dolci, ma anche evidenziano i primi segnali positivi di quella ""svolta epocale"""" che egli si augurava e prevedeva."" -
La parola e l'eterno. Su sentieri di Divo Barsotti
In alcuni saggi l'autrice espone le sue riflessioni sulla spiritualità di Don Divo Barsotti. -
Figure di santità nella Chiesa di Monreale nel Novecento
I saggi contenuti in questo volume riguardano alcune figure di santi della Chiesa di Monreale. Tra questi: Maria Rosa Zangara, Giovanni Bacile, l'Arcivescovo Mons. Intreccialagli, Pina Suriano e altri ancora. -
Le Serve dei poveri del Boccone del Povero. Tra Ottocento e Novecento (1888-1912)
Il periodo studiato va dalla morte del fondatore della Congregazione delle Serve dei Poveri (padre Giacomo Cusmano) alla morte del primo successore (padre Francesco Mammana). -
Le sante protettrici di Palermo e altre storie della Chiesa siciliana
Il libro, costituito da sedici saggi storiografici, ripropone la narrazione della vicenda umana di personaggi elevati alla gloria della santità e di altri episodi appartenenti alla Chiesa siciliana. -
Affricana. Altri studi per Ungaretti
Il volume analizza la produzione di Giuseppe Ungaretti durante il suo periodo ""africano""""."" -
L' oscura foresta. Simboli del fantastico in Landolfi
L'intento del presente lavoro è di trattare quattro simboli chiave dell'operare di Landolfi che caratterizzano la sua poetica del fantastico: lo spazio dell'anima, soprattutto della Ciociaria, la casa, l'amore, lo scrivere. -
La Sicilia del IX secolo tra bizantini e musulmani
Il volume raccoglie i contributi scientifici presentati da illustri studiosi al convegno annuale organizzato da SiciliAntica, sede di Caltanissetta. Viene trattato uno dei periodi tra i più complessi della storia della Sicilia.