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Antoni Simon Mossa. Testo sardo
Antoni Simon Mossa è considerato il padre del moderno nazionalismo sardo. Viene ricostruita la vita e le opere dell'intellettuale e il suo impegno politico, civile e professionale in favore della Sardegna e del suo popolo, la sua battaglia permanente per la lingua sarda e per l’affermazione e la pratica del bilinguismo. Architetto, politico e uomo di cultura si è battuto per un’architettura “mediterranea”, che rispettasse l’ambiente e il paesaggio e che fosse in sintonia con la tradizione e il territorio. -
Aìnas po faìnas de poetas. Su rimariu campidanésu
Il volume costituisce un ausilio per gli appassionati di poesia. Il testo è basato sullo studio e sull'applicazione delle regole della prosodia, della metrica e quindi della rima, facilitando il lavoro di coloro che si dedicano o vogliano dedicarsi a scrivere in poesia. Si tratta di un rimario con oltre 37.000 vocaboli. -
S' anima de cuattu. Is arregodus e sa lingua
Le storie, le leggende e le fiabe di Quartu S. Elena e del suo territorio ci propongono curiosità, piccole e nascoste e ci fanno (ri)scoprire modi di dire, usi e costumi, tradizioni, immagini, colori, emozioni e espressioni ormai dimenticate. Appartengono ad un passato ormai scomparso, ma neppure tanto lontano, e costituiscono la memoria storica delle piccole comunità. Memoria storica che rischia di scomparire con l'imperversare dei nuovi modelli culturali che non ci appartengono. L'uso della variante quartese del campidanese consente di mantenere inalterate quelle espressioni linguistiche che ogni comunità della Sardegna ancora conserva. -
Franziscu Masala. Testo sardo
Franziscu Masala, poeta di Nugheddu San Nicolò, intellettuale scomodo e renitente, indipendentista radicale. In tutta la sua opera non si limita a registrare la realtà, cerca di superarla. Non si limita a fotografare gli errori ma ""li denuncia, li colpisce, li punisce"""". In tal modo la sua arte, mai edulcorata mai falsa né normalizzata, mira a """"vendicare i vinti"""", attraverso i propri eroi, """"simboli dell'umana liberazione"""": i vinti ma non convinti. Come per lui sono storicamente i sardi."" -
Zuanne Maria Angioy. Testo sardo
Zuanne Maria Angioy, personaggio tragico, eroe sfortunato della rivoluzione antifeudale sarda del Settecento, nonostante studi e ricerche, è ancora oggi un personaggio misterioso e da scoprire. Il giudice di Bono infatti, uomo di scienza e di vasta cultura, uomo politico e imprenditore di avanguardia, dopo un primo momento in cui è seguito dai contadini in armi contro feudatari e baroni, viene abbandonato e lasciato solo. Tradito dai suoi stessi seguaci politici. Così la sua stella, che per un periodo sembrò brillare, fu inghiottita dal buio. -
Amsìcora. Testo sardo
Amsìcora, ancora oggi un personaggio mitico, avvolto dalla leggenda. Secondo Tito Livio, Amsìcora sarebbe stato un latifondista sardo-punico originario di Cornus e protagonista della rivolta, che nel 215 a.C. vide contrapposti i sardi ai romani. Ma il racconto liviano presenta troppe contraddizioni e aporie, che in questo volume vengono documentate. -
Marianna Bussalai. Testo sardo
Marianna Bussalai, poetessa di Orani. La sua vita, la sua azione e i suoi comportamenti possono ancora oggi, essere di insegnamento e di esempio per tutti i sardi e in particolare per le donne e i giovani. Militante antifascista e sardista, tanto da essere conosciuta come signorina Mariannedda de sos Battor Moros. -
Giuanni Battista Tuveri. Testo sardo
Giuanni Batista Tuveri, l'intellettuale di Collinas. Il suo nome e le sue opere vengono qui riproposti. Fu lui a descrivere le condizioni disumane in cui versava la popolazione sarda del suo tempo. Fu lui a delineare i termini della doppia sovranità fra il potere federale centrale e quello degli enti federati e, fu lui a coniare, per la prima volta l'espressione, questione sarda. -
La formazione e l'azione dei partiti politici a Quartu S. Elena nel XX secolo. Una storia tutta nostra
I Partiti nel Novecento e ciò che essi hanno rappresentato, le passioni che hanno suscitato e gli ideali che hanno trasmesso. I Partiti politici che hanno operato a Quartu Sant'Elena nell'arco di un secolo e gli avvenimenti che hanno portato il paese agricolo a diventare la terza città della Sardegna. I Partiti politici nella storia quartese fin dalla loro istituzione; i loro massimi rappresentanti e gli uomini che hanno dato corpo alla formazione delle amministrazioni comunali; gli eventi che hanno determinato le diverse coalizioni fra i Partiti... Fra gli artefici principali, oltre ai quartesi che sono stati i primi attori nel rimodellare la città, particolare rilievo hanno coloro che hanno guidato le diverse amministrazioni civiche: i sindaci di cui vengono tracciati i profili biografici, diversi dai soliti. Una storia scritta sul filo della memoria, conservata nella memoria dei protagonisti, con la loro interpretazione dei fatti, con i loro comportamenti, con i loro giudizi... I Partiti politici storici, base della nostra democrazia, hanno garantito e garantiscono il diritto alla libertà di associazione e sono espressione della sovranità popolare. -
S' annu de su messaju-L'anno del contadino. Ediz. italiana e sarda
Una collana dedicata alla Sardegna, che raccoglie materiale di testimonianze, di studi, di memorie su aspetti di una cultura sommersa, su persone, fatti, cose di un mondo che scompare. Un repertorio al quale fare riferimento per quanti voglio conoscere e comprendere l'universo campidanese che Ugo Dessy ricostruisce con dovizia di informazione e con largo uso della lingua che a quell'universo appartiene. -
Pittura e mito in Giovanni Nonnis
Uno studio su Giovanni Nonnis, del suo percorso umano e artistico portato avanti da Placido Cherchi. Saggio critico su un artista non allineato che spiega le ragioni di un ""risarcimento storiografico"""" dovuto al pittore nuorese e la necessità di portare alla luce uno dei tanti """"sommersi insegretiti"""", artisti ed eventuali sardi spesso rimasti nell'ombra."" -
Federalismo, autonomie, nazionalità. Ediz. italiana e sarda
Contributo critico nell'ambito del dibattito in corso, con riferimento privilegiato ai suoi sviluppi in Sardegna soprattutto sul rapporto tra federalismo e minoranze etnico-nazionalitarie e su autonomismo e indipendentismo. Prefazione di Giuseppe Usai. -
Educazione popolare come movimento di liberazione in Sardegna
Questo lavoro testimonia alcuni aspetti del movimento popolare di liberazione, emerso e delineatosi contemporaneamente alle iniziative di educazione degli adulti promosse in Sardegna nel decennio 1958-1968. Documenti e testimonianze inedite in gran parte ignorati dallo stesso settore della cultura ufficiale che si occupa di pedagogia. Presentazione di Elisa Nivola. -
Giuseppe Dessì. Testo sardo
Giuseppe Dessì, lo scrittore con le profonde ""radici"""" a Villacidro, dove vive gran parte della sua infanzia. È definito il Proust sardo. Nelle sue numerose opere rievoca e ricorda la Sardegna, la vera linfa che alimenta la sua scrittura."" -
Montanaru. Testo sardo
Montanaru è considerato tra i più grande poeta in lingua sarda. La popolarità nella comunità sarda, unita a un successo di critica rilancerà la sua opera anche oltre i confini dell’isola. Ma anche grazie ""alla sua """"sarditudine"""" che travalica il livello folcloristico e raggiunge l’essenza dell’etnia"""". E poi c’è la lingua sarda, per il cui insegnamento nelle scuole si batterà per tutta la vita."" -
Gratzia Dore. Testo sardo
Gratzia Dore, poetessa e scrittrice di Olzai. I suoi articoli sono stati pubblicati in giornali e riviste. Il suo saggio più importante e più impegnativo è la storia dell’emigrazione in America. -
Le torri di Cagliari (Is turris de Casteddu)
Nel volume vengono presentate in modo schematico, e raccolte per la prima volta in un unico volume, ben quindici torri ancora presenti a Cagliari-Casteddu e nei suoi immediati dintorni: dalle più note Torri dell'Elefante e di San Pancrazio a quelle meno conosciute. Dopo un breve inquadramento storico generale, viene fornita, per ogni torre una scheda principale accompagnata da immagini che agevolano il lettore nella preventiva scoperta di angolazioni, scorci, vedute e panorami che è invitato a ricercare, direttamente sul posto, magari nel corso di ""una bella passillada"""" in giro per la città e i suoi pittoreschi dintorni. Paolo Bullita, nato a Cagliari nel 1945, laureato in Economia e Commercio, è stato dirigente dell'Università degli Studi di Cagliari. Autore di due importanti opere sulla storia dell'Ateneo cagliaritano, è studioso e cultore della storia, delle tradizioni e dei """"tesori"""" della sua città natale."" -
La lingua sarda e l'insegnamento a scuola. La legislazione europea, italiana e sarda a tutela delle minoranze linguistiche
L’insegnamento della lingua sarda nelle scuole di ogni ordine e grado non è più dilazionabile. È questo il messaggio fondamentale che con questo volume lancia Francesco Casula, confortato in questa sua tesi dai circa 40 anni di docenza nei Licei e negli Istituti superiori. In sintonia con pedagogisti, linguisti, glottologi, psicologi e persino psicoanalisti e psichiatri secondo cui la presenza della lingua materna - e della cultura locale- nel curriculum scolastico si configurano non come un fatto increscioso da correggere e controllare ma come elementi indispensabili di arricchimento, di addizione e non di sottrazione, che non “disturbano” anzi favoriscono lo sviluppo comunicativo degli studenti perché agiscono positivamente nelle psicodinamiche dello sviluppo. -
Intrare in sonu. Sonos e colores de su sardu
È un libro pieno di immagini che cercano di raccontare meglio al lettore le suggestioni della lingua sarda anche attraverso i colori delle nostre campagne, la fatica del lavoro in montagna, i rituali della famiglia e della quotidianità, il mutare del tempo e delle stagioni. In ""Intrare in Sonu"""" ci sono molte pagine fatte di quei colori e di quei rumori che hanno popolato un vissuto non tanto lontano nel tempo; pagine che cercano di raccontare una lingua, quella sarda, che, aldilà delle indiscutibili differenze tra le diverse varianti, può essere considerata come una lingua comunque unica. La novità del libro sono dunque le 100 tavole illustrate che costituiscono il tentativo di creare un legame tra il lessico e le regole della lingua, oltre che documentare visivamente alcuni termini messi insieme secondo criteri di coerenza logica e semantica. L'autore ha cercato di creare un nesso tra le parola e l'immagine inducendo una lettura sincronica di colori e fonemi, di immagini e suoni, come in un'estensione della teoria degli impulsi subliminali applicata all'apprendimento del sardo ed al suo insegnamento nelle scuole."" -
Istòria de sa segnorina von Sternheim
"Istòria de sa segnorina von Sternheim"""" è la traduzione in lingua sarda di """"Geschichte des Fräulein von Sternheim"""", romanzo tedesco scritto da una donna e pubblicato nel 1771 dall'editore Christoph Martin Wieland in forma anonima, senza il nome dell'autore: Marie Sophie von La Roche che nella letteratura tedesca introduce lo stile epistolare. """"La Storia della signorina von Sternheim"""", romanzo di formazione della letteratura tedesca al quale Goethe, ammiratore di Sophie von La Roche, si ispirò per il suo """"I dolori del giovane Werther"""". Grazie al prestigio derivatole dal suo libro, che descriveva in maniera realistica i sentimenti e le aspirazioni di una giovane donna, Sophie von La Roche, considerata una """"esperta"""" di problemi femminili, divenne editrice di una rivista rivolta alle donne, """"Pomona"""", in cui i consigli di vita si alternavano ad argomenti letterari. Morì ad Offenbach nel 1807."