Sfoglia il Catalogo feltrinelli041
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 7741-7760 di 10000 Articoli:
-
Il restauro dell'autoscala Dodge. Una storia di impegno e collaborazione
Il libro illustra innanzitutto le premesse storiche che portarono alla realizzazione nel 1956 dell'autoscala Dodge. Nella seconda parte del volume viene illustrata, con ampio uso di immagini, la storia del suo restauro ad opera di un gruppo di Vigili del Fuoco volontari e degli studenti di tre Centri di Formazione Professionale. -
La pittura di età moderna in valle del Chiese nelle Giudicarie
Lo studio analizza le testimonianze pittoriche presenti in valle del Chiese dalla metà del XV sec. alla fine del XVIII sec. indagando il fenomeno culturale entro il particolare contesto geografico e socio-economico di quest'area. Estremo confine meridionale del principato vescovile di Trento, la vallata da un lato fu in contatto diretto con Brescia e dall'altro ebbe costanti rapporti con Venezia, ove stagionalmente migravano gli abitanti della vallata alla ricerca di lavoro. Negli edifici religiosi del Chiese si trovano così testimonianze del Rinascimento bresciano che evocano Romanino e Moretto accanto a tele veneziane inviate direttamente dalla laguna, tra cui spiccano le paternità di Palma il Giovane, Mazzoni, Lazzarini, Diziani; un piccolo nucleo di opere si lega poi alla committenza della famiglia Lodron, alla cui giurisdizione era sottoposta parte della valle. In chiusura, l'indagine presenta un approfondimento sulla figura di Antonio Dal Pesce (morto nel 1692), ricco mercante di Condino residente a Venezia che lega il proprio nome ad alcuni importanti dipinti di Joseph Heintz il Giovane, e un'analisi critica di alcuni brani inediti dell'erudito cappuccino Cipriano Gnesotti (morto nel 1796). -
Epistola alli rivani. Contra il mendatio di Francesco Spiera, & falsa dottrina di Protestanti
Ristampa anastatica dall'originale dell'Archiginnasio, anno 1550, nel 500° anniversario della nascita dell'eretico Giorgio Siculo. La pubblicazione dell'Epistola è accompagnata dai saggi del prof. Adriano Prosperi (Università di Pisa), prof. Diego Quaglioni (Università di Trento), Michele Milazzo, giornalista di San Pietro Clarenza (Catania), Federica Fanizza (Archivio storico di Riva) e Graziano Riccadonna (Associazione Pinter-Amici del Museo). -
Giacomo Floriani... ancói. Quaderno dialettale altogardesano
Raccolta di poesie in dialetto rivano. -
ABC. L'alfabeto è tutto qui! Ediz. a spirale
Età di lettura: da 4 anni. -
Cacciar camosci e orsi cacciare l'invasor
Saggio sul poema di Giovanni Battista Sicheri, Il cacciatore dell'Alpi. -
Borghi, ville e contrade. Il nome e il volto dei luoghi di Salò
Ricerca sui toponimi del Comune di Salò (BS). Sono stati consultati gli estimi storici dal 1449 al 1778 e le mappe catastali d'epoca napoleonica (1808) e del lombardo-veneto (1852). Numerosi sono stati gli incontri con informatori del luogo. Di ogni toponimo si dà una spiegazione etimologica, registrando anche le più valide ipotesi proposte negli studi specialistici. Ricca è la serie delle mappe. -
70 ville antiche a san Pier d'Arena. 7 itinerari per ammirare i palazzi esistenti e scoprire le tracce di quelli demoliti o trasformati
Un percorso suddiviso in sette itinerari per individuare la localizzazione, le caratteristiche attuali e quelle scomparse di ben settanta delle ville che, dal Cinquecento al Settecento, hanno fatto di San Pier d'Arena uno dei centri di villeggiatura patrizia più celebri d'Europa. La mappa delle strade attuali, riprodotta per ogni sezione del percorso, e una ricostruzione della veduta prospettica settecentesca con i disegni delle ville, facilitano l'orientamento nella ricerca e arricchiscono le schede dedicate a ciascuno dei palazzi. Le settanta schede sono corredate dai bozzetti delle ville, sia quelle ancora presenti che quelle demolite oltre un secolo fa e ricostruite sulla base di antiche fotografie. La presente guida è costruita in maniera narrativa e descrittiva, allo scopo di coinvolgere nella lettura e trascinare nella curiosità, alla caccia di tracce storiche spesso trascurate o poco conosciute. Un modo per scoprire fin dove si spingevano i sontuosi giardini, per riconoscerne le recinzioni nei residui di antichi muri, per riordinare le notizie storiche esistenti in merito a ciascun edificio e alle famiglie della nobiltà genovese che vi trascorrevano periodi di svago, in uno splendido contesto artistico ed ambientale che occorre ricostruire con una certa fatica, la quale però intriga e cattura. -
Il re di Spagna Filippo V a villa Spinola di S. Pietro. I 6 gioni che incendiarono San Pier d'Arena
Filippo V di Borbone, Re di Spagna, dall'11 al 16 novembre del 1702, al termine del suo viaggio nei domini spagnoli in Italia, alloggia a villa Spinola dei Dichi di San Pietro, per l'occasione trasformata in Palazzo Reale. San Pier d'Arena in quel tempo è bellissima, splendente nell'architettura delle sue ville monumentali e rigogliosa nel verde dei principeschi giardini. In queste pagine è possibile attraversare le strade del borgo all'alba del XVIII secolo, ammirare i palazzi patrizi nel momento del loro splendore, curiosare nei saloni affrescati, osservare la marina dalle ampie finestre dei piani nobili, risalire le crose verso le alture, percorrere i boschetti al sommo dei parchi nobiliari. Mancuso è narratore esperto e mescola con cura i dati storici del ""passaggio"""" del Re con la vita quotidiana di contadini, artigiani, pescatori, mastri calafati del borgo. Soprattutto però ci racconta nei dettagli la bellezza di San Pier d'Arena, vera protagonista."" -
La candelina. Ombra di un sorriso
"È consapevole della sua forza? No, non lo è. Lo scopre, forse, quando si mette a scrivere, a raccontare i momenti drammatici vissuti dall'incontro con il mostro, quando è costretta a trovare le parole giuste per raccontare il pianto del marito, le paure della figlia, le sue stesse paure che riteneva tali, almeno fino a quando non ha impugnato la penna. È stato il confronto con la scrittura che l'ha resa consapevole della sua forza interiore: riga dopo riga trova il bandolo del racconto. Lo dipana non con la forza delle parole ma con l'ottimismo del pensiero."""" (Stefano Pallotta)" -
Tra domenica e lunedì diario di un terremoto
Se da una parte può sembrare l'ennesimo titolo sul terremoto, dall'altra, è uno scrigno di originalità, lo specchio di un vissuto intimo, quasi inviolabile, esclusivo. Anna Ventura regala con quest'opera quanto di più personale possa esserci nel diario che narra la terribile avventura. -
Quel ramo di mandorlo. Il leggendario ristorante aquilano Tre Marie. Fatti e personaggi tra luci e ombre del Novecento
Vuoi scoprire L'Aquila degli ultimi cento anni? Prego, siediti a tavola con l'autore. Siamo nel leggendario ristorante Tre Marie della famiglia Scipioni, noto nel Mondo per essere depositario della grande tradizione gastronomica abruzzese. Un luogo tra i più conosciuti di quegli anni la cui notorietà rimbalzava dalle guide gastronomiche ai prestigiosi quotidiani come il New York Times. -
L' Italia dei sogni. Fatti e singolarità del bel Paese
"L'Italia dei sogni non è propriamente detto un trattato accademico, ma un compendio dove le esperienze umane emergono grazie alla ricchezza d'una narrazione nitida e intrigante, attenta ai particolari, propria di un osservatore meticoloso e paziente, qual è Goffredo Palmerini. Con riguardo e amore professionale, Palmerini rende infatti un grande tributo alla sua città, L'Aquila, al suo Abruzzo, alla sua Italia. Ne L'Italia dei sogni si trovano ricordi, cronaca che, successi, resoconti, storie e anche rimpianti del personalissimo mondo degli emigrati, evocati dall'autore con acute osservazioni."""" (Salvatore Bizzarro, Colorado College, Colorado Springs, Usa, Docente di Letteratura Italiana e Latinoamericana)" -
L' Aquila 60 anni di teatro amatoriale 1954-2014
"So che la gente di teatro lo deve amare profondamente, con un sentito attaccamento a tutto ciò che il teatro pretende dalla gente di teatro. E la gente di teatro è differente da tutti gli altri. È differente proprio perché il teatro pretende una abnegazione e dedizione totali, ineffabili e senza limiti: chiede tutto ciò senza mai promettere nulla e la gente di teatro sa che non deve e non può aspettarsi nulla in cambio dei suoi sacrifici. È proprio questa certezza o questa incertezza che rendono la gente di teatro differente da tutti gli altri."""" (Franco Villani ricorda così quanto scritto da Carlo Giuffrè)" -
Le radici e le ali. Storie, curiosità e annotazioni sulla più bella Italia nel mondo
Il libro è una raccolta di storie, annotazioni e curiosità sulla più bella Italia nel mondo. Un caleidoscopio di personaggi, fatti ed eventi culturali che raccontano la nostra comunità all'estero, alcune interessanti singolarità dell'Abruzzo e perle di quel grande scrigno d'arte e tradizioni suggestive della intrigante provincia italiana. Il volume raccoglie 52 scritti, una curata selezione di articoli pubblicati su numerose testate all'estero (Argentina, Australia, Brasile, Canada, Cile, Danimarca, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Messico, Perù, Repubblica Dominicana, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Svizzera, Sud Africa, Uruguay e Venezuela), su agenzie internazionali e su diverse testate in Italia e abruzzesi, specie on line. Molti gli argomenti, che spaziano dalla cultura all'arte, dall'emigrazione a personaggi illustri, dai grandi eventi tenutisi in Abruzzo e nel resto d'Italia alle attività delle comunità abruzzesi nel mondo. È quanto Palmerini propone con questa sua ulteriore pubblicazione che, al pari delle precedenti, non manca di regalare sorprese in pagine di avvincente e intensa narrazione. -
Grand tour a volo d'aquila
Prefazione di Tiziana Grassi. -
Le favole di Ice
Età di lettura: da 3 anni. -
Canto esemplare
«Una poesia che guarda la vita. Quella di Giuseppe Braga, pur non essendo retoricamente impegnata, è una poesia che guarda il mondo, il turbine di persone e avvenimenti che ci circondano, ma che nulla concede alle mode e agli stereotipi dei nostri anni.» Umberto Piersanti -
Poesie scelte
Di fronte alla comunicazione imperante della modernità, l'opposizione del silenzio. Non il tacere: l'assenza di parola, bensì un silere della tranquillità, della scoperta di uno spazio dove il palpitare delle cose. Il luogo della comunicazione include il rumore, il frastuono, la paura all'ascolto: ""Ascoltare è appartenere a ciò che al dirlo si sente, / a ciò che al dirlo ci nomina"""". Nella nominazione la parola e /è/ silenzio: pensiero in atto, pensiero poetico del reale nella sua riformulazione, nel suo costruire-costruirsi: """"Il reale, non la realtà, / è la parola fuori del linguaggio, l'irripetibile""""."" -
Canti orfici (rist. anast. 1914)
Il caso di Campana per troppo tempo, e ancora oggi, continua a destare quella curiosità e quel fascino che hanno gli spiriti incompresi i quali sembrano avere molti più cose da dirci da morti che da vivi. La verità è che poeta incompreso Campana non lo fu mai, e se di lui e delle sua opera si cominciò a parlare diffusamente solo dopo l'internamento a Castel Pulci ciò non significa che il messaggio dei ""Canti Orfici"""" non fosse già stato ben recepito. Al poeta non si chiederà mai di avere fama e gloria nel mondo, ma più concretamente e durevolmente di rendersi """"opera"""", di rendere cioè l'esistenza più bella e più degna di essere vissuta. Per quanto ad una prima lettura la sua poesia possa apparire orfana di riferimenti essa in realtà respira appieno il clima culturale italiano, e non solo, di quegli anni.""