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Un amore durato una vita
Cinque amici. Una storia. Amanda e Alessia, studentesse. Tommaso e Stefano, figli di famosi avvocati. Marco, giovane barista. Cinque giovani molto diversi, che si conoscono durante il periodo dell'università e che la vita, come spesso capita, divide a causa del lavoro e di situazioni sentimentali. Ma le strade che si separano possono anche riunirsi. Un romanzo che racconta di come l'amicizia possa durare tutta la vita, nonostante le difficoltà, e che l'amore, quello vero, non smette mai di esistere, malgrado tutto. -
La prova del nove
Nove racconti con protagonisti immersi in scenari irreali, calati in realtà quotidiane in cui l'effetto a sorpresa è sempre in agguato. Un viaggio tra passato e presente, con personaggi quali il tenente del RaCis Berni, la super manager Reali, l'ingegnere informatico Mantovani, il laureando Cerbi, il romantico Zago. Misteri da svelare, assassini da catturare, storie del passato che s'intrecciano con il presente, puntate nell'aldilà, originali storie d'amore e, persino, un bizzarro... ""non racconto""""."" -
Tratto d'una vita
La vita con le sue contraddizioni. La vita come un mosaico composto da mille frammenti. La vita che si fa verso, inchiostro, carne. Perché ogni cosa ha una sua giustificazione, un tratto distintivo che la caratterizza. Sta a noi leggerne il senso e metterla a fuoco, anche quando sembra distorta e priva di significato. -
Ascesa della parola dalla polvere
La vita è questo cuore che batte indifferentemente. E lascia ogni cosa sospesa tra il tutto e il niente. La metafora dell'ascesa assume una funzione strutturante nella silloge di poesie di Mario Passerini dal momento che essa è incisa persino nel titolo. Un continuo divenire che si fa esplicita conquista intorno al senso della vita. Passerini, tra vuoti e risposte, offre al lettore un percorso, una scuola di pensiero alla ricerca di certezze contro la sospensione delle cose. Una vera e propria ascesa, nel senso etimologico del termine. -
Meraviglioso è il suo nome
Versi intrisi di preghiera, di intenso dialogo con se stesso e con Dio quelli del poeta Davide Pizzi. La vita non risparmia sofferenze e tristezze, nemmeno al cristiano che ricerca, anche col massimo impegno, una relazione e un dialogo costante con Dio. È proprio questo il filo che l'autore intende tessere, partendo dalla sua esperienza personale e con spirito di condivisione. Versi struggenti, colmi d'interrogativi, rivolti a sé, ma soprattutto a Dio; tuttavia, anche quando le risposte tardano ad arrivare, alla fine la Fede porta a conclusioni sorprendenti e insperate rispetto alla premesse: serenità, fiducia nel futuro, speranza in Cristo e certezza del Suo ritorno. -
Le ombre nella nebbia
"Le ombre nella nebbia"""" è una silloge ricca, variegata, disomogenea, sorprendente. Versi che si dipanano attraverso tematiche mai banali e attuali, con stili di scrittura alternati e ogni volta diversi. Silloge che punta lo sguardo sull'evoluzione continua dei sentimenti e delle emozioni che ci rappresentano. Solo come la poesia sa fare, il lettore sarà """"costretto"""" a soffermarsi, a osservare ogni virgola, soppesare ogni verso e a rispondere dentro di sé al quesito che l'autrice pone, pagina dopo pagina: avete fatto abbastanza nella vostra vita?" -
Mi rimane negli occhi
Il cielo e le stelle, la terra e le stagioni, l'amicizia e gli affetti... sono temi ricorrenti nei componimenti della Chini ma capita anche di trovarvi oggetti di uso quotidiano, come l'inchiostro, tramite per dar voce all'ispirazione. Scrivere è una necessità, una passione che aiuta a vivere e, specialmente quando l'ispirazione nasce dal dolore, la poesia è una macchina terapeutica, una medicina alternativa che permette di curare un animo ferito, di elaborare il lutto, di partorire la pena. Una maieutica... E nulla come le liriche di Patrizia Chini, riesce a insegnarcelo. -
Deriva
La maturità anagrafica. La fine della libertà e l'inizio di una vita schematica e frenetica. ""Deriva"""" è il naufragio dalla società lavorativa verso una nuova esistenza, alla riscoperta delle """"semplici cose"""", del proprio io e dei propri bisogni."" -
Il teorema della scatola
C'è una linea temporale alternativa in cui l'Italia è suddivisa in Padania, Etruria ed Enotria; in cui la tecnologia social domina le esistenze; in cui, al compimento del cinquantacinquesimo anno di età, si viene espulsi per non gravare sulla società. La maggior parte dei pensionati si rifugia nei villaggi costieri dell'Enotria, l'assolato Sud, nel quale sono stati recuperati ritmi di vita ancestrali. È qui che vuole dirigersi Eros, il cui compleanno si avvicina inesorabile. La sua esistenza s'intreccia con quella dell'amico Ale, di Elena e Noemi e di altre vecchie conoscenze. Come particelle sottoposte alle leggi fisiche dell'entanglement, i protagonisti si influenzano a vicenda: nel loro passato riecheggiano le esperienze sessuali consumate attorno a una scatola, mentre il futuro è ancora da scrivere. -
Il percorso della Dea
Quando la poesia diventa bisogno, necessità, visione. Un dialogo durato quarant'anni nel quale la poetessa Santucci ha attraversato la barriera della dimensione universale del verso, carpendo la percezione di cose e consapevolezze con le quali esprimere se stessa. Se è vero che l'arte è flusso di energia interiore, inarrestabile, che produce la riconciliazione con l'anima e il proprio io, siamo di fronte a una prova estrema che ha spinto l'autrice a dare un nome a questa energia: Dea Sophia. E ciò che vi apprestate a leggere è il Percorso verso la Dea. -
RossoOroBlu
"Se il dettato primo della poesia è fondamentalmente trasformativo, metaforico sì ma anche metamorfico, i versi di Duska Kovacevic ne sono un'incarnazione centratissima e risonante. L'universo di ispirazione ed espressione a cui attingono è quello, preso in tutte le sue declinazioni possibili, della poesia d'amore; ma nel poetare di DK non resta nemmeno una briciola, e men che meno una lacrima, di romanticismo.""""" -
Le conseguenze della morte
"La maggior parte di queste poesie le ho scritte nel periodo più difficile della mia vita. Avevo diciassette anni ed era appena morta mia madre, perciò da esse traspare il devastante senso di disperazione che era in me; all'epoca non mangiavo, non dormivo ma scrivevo soltanto, era l'unica cosa che facessi: scrivere in modo furioso, con la mente lontana e il tempo sottratto al sonno. Scrivere mi dava (mi dà ancora) quel senso intenso di sollievo sottratto al dolore che purtroppo era il mio compagno. Queste poesie sono state scritte ovunque, anche in classe durante le lezioni quando i professori avrebbero voluto togliermi quel diario su cui annotavo ogni pensiero.""""" -
Kumulipo, il grande mistero
"Sono sempre stata attratta dalle antiche filosofie e quella degli Huna mi ha affascinato, per la sua semplicità, la sua immediatezza e la sua chiarezza. Per gli Huna, Dio e L'Universo, ossia tutto ciò che è, era o sarà, sono la stessa cosa. Il nome hawaiano di questa presenza eterna è Kumulipo, la fonte della vita, in altre parole Il Grande Mistero. Ciascuna delle sillabe di questo nome trasmette la nozione di unione, appunto quella con l'Energia della Fonte, con Dio. Tutto al mondo e nell'Universo è meraviglia: basta guardare con gli occhi del cuore. La mente gioca brutti scherzi perché ha un brutto vizio: quello di mentire. Il cuore invece è sempre sincero.""""" -
I sentimenti
Gabriella Mantovani descrive emozioni e pensieri, interpreta regalando alle parole la capacità di aprire i cuori, concedendo lo spazio d'una riflessione, osservando ogni attimo in cui tutto diventa poesia. In quest'epoca dove i sentimenti si stanno affievolendo, cerca di sconfiggere aridità e vuoto interiore portando alla luce le emozioni, trasmettendo ogni istante vissuto, che può essere trasformato nella capacità rigeneratrice che alberga in ognuno di noi e visto in modo nuovo. L'autrice interpreta col verso la musica che le viene dal cuore, insegnando come con la gioia di vivere tutto possa essere trasformato e compreso. -
Romanticus dei
Davide Schiavi, avvocato in crisi, è disposto a tutto pur di aiutare la moglie pittrice, Marianne Camille De Monner, vittima di una grave psicosi. Anche di accettare gli ambigui compromessi del terapeuta Martin Dei, tanto da ospitarlo nella Tuscia Viterbese dove hanno una villa. Dei definisce il male di Marianne “Parapsicopatologia”, un disturbo così grave da manifestarsi attraverso sindromi extrasensoriali capaci anche di distorcere la realtà. Davide viene affiancato dal dottor Benjamin Stane, collaboratore di Martin, per supervisionare il monitoraggio della terapia tramite telecamere installate in ogni zona della villa, e giorno dopo giorno diventa testimone di incredibili fenomeni paranormali, nonché di una perversa intimità tra Martin e Marianne. I protagonisti, rinchiusi nella villa, scopriranno come il passato sia macchiato da traumi ed eventi tragici, e che chiudere i conti non sarà affatto semplice. -
Ti ho nel sangue
Esistono realtà altre. Lo sa bene il protagonista, che fin da bambino nota una consistenza più trasparente in alcune persone. Da sempre affascinato dal tema del suicidio e in particolare del dramma rivestito da sfumature eroiche di Antigone, divenuto docente di letteratura greca incontra Lucrezia, ragazza che possiede quella particolare forma trasparente e che così tanto assomiglia ad Antigone. Insieme inizieranno un viaggio nel lato buio del mondo, fino a che il protagonista troverà la risposta alla sua domanda fondamentale: c'è un mondo nel quale i personaggi dei libri esistono e che lo sta attendendo? Una storia nera dagli influssi psicologici, che non lascia indifferenti. -
Controtempo
Nicola ha 51 anni, un matrimonio fallito alle spalle e una causa per bancarotta fraudolenta in corso. Ripercorre la propria vita e i propri fallimenti, determinato a riprendersi e a ricostruire se stesso ed è proprio nel mezzo di questa crisi che la sua strada incrocia per l'ennesima volta quella di Chiara, il grande amore dell'adolescenza e mai dimenticato. La loro storia è intensa e tormentata, strade destinate a incrociarsi ma sempre al momento sbagliato, incapaci di stare insieme e di vivere lontani, in perfetto sincrono ma controtempo. Sono passati trent'anni, Nicola e Chiara si incontrano di nuovo. Forse potrebbe essere il tempo giusto, ma sarà la vita a scegliere, come sempre. -
L' amore va oltre la percezione di se stessi
Cosa sia l'amore nessuno lo sa, come nessuno ne è immune. Per Arthur ed Elinor l'amore è qualcosa di anomalo, mai provato. Arthur è intelligente, il migliore in ogni materia, e si distingue per intelletto e forza di volontà. Elinor è silenziosa, timida, uno scrigno chiuso per chiunque voglia conoscerla. Compagni per forza e nemici giurati, costretti a dividere la scuola con la persona che reputano la più antipatica nell'intero universo e che vorrebbero sparisse. Un antico faro cambierà il loro rapporto, ma le cose, quando di mezzo c'è l'amore, non sono mai così semplici perché l'imperfezione umana è sempre in agguato. -
Il posto vuoto
Laura e Paolo sono il nucleo narrativo di una storia d'amore ambientata in una città di provincia verso la fine degli anni '70. Sfidano i pregiudizi e le convenzioni di un'epoca moralista e ipocrita per vivere i loro sentimenti. Ma l'amore a volte non basta. Sullo sfondo di anni in cui si avvertiva il bisogno di rinnovamento di una società inadeguata, Laura e Paolo non riusciranno a liberarsi dei retaggi di una morale ancora troppo radicata nella mentalità comune. Fuggiranno per vivere nuovi o vecchi amori e per scoprire come il posto vuoto non è solo l'assenza fisica della persona amata, ma soprattutto l'incapacità di realizzare i propri sogni e le aspirazioni più vere, l'impossibilità di lottare per ciò in cui si crede. E i ricordi che si vestono di nostalgia ne rappresentano il limite. -
La ragazza con lo chignon
Francesca, una giovane timida e riservata, incontra per caso il suo cantante preferito, il cinquantottenne Massimiliano Corsi. Lui, convalescente dopo un serio intervento chirurgico, ha dovuto interrompere i concerti e la sua carriera sembra a rischio. Tra i due, molto diversi per età, carattere e condizione sociale, scocca subito una scintilla. Per Francesca, lui è il grande amore, l'uomo che ha adorato sin da ragazzina. Per Max, lei rappresenta l'ultima occasione della vita. Tuttavia l'amore ha molte facce e Francesca lo scoprirà, suo malgrado, frequentando un Max che stenta a riconoscere... Possessivo, insensibile, pieno di sé... Francesca cadrà in un profondo stato di sconforto, da cui neanche le amiche riescono a risollevarla. Finché, in una sera di pioggia, Max si presenta davanti alla sua casa... Perché l'amore, ha molte facce.