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Francoforte religiosa tra Ottocento e Novecento
Una ricerca tra gli archivi parrocchiali e riferimenti di storia locale per cercare di capire se e come la religiosità di una comunità e, estensivamente, di un popolo, sia mutata nel tempo attuale. -
Mye
Facciamo che a partire da quel primo viaggio in nave nel febbraio del 1967 sono state tante, durante il viaggio della mia vita le volte che ho lanciato in mare bottiglie, con dentro messaggi. Sono messaggi, testimonianze di esistenza in vita per aver superato un baratro e poi un baratro. I messaggi sono quel che sono, nulla di più nulla di meno. -
Per Cesare Battisti
Dopo aver pubblicato i testi su Sauro, Slataper e Oberdan, Le Frecce offrono ai propri lettori una biografia su Cesare Battisti, patriota irredentista; le seguenti pagine si affidano alle parole di illustri suoi contemporanei, amici diretti di lotta e di trincea, militari, geografi e intellettuali come Gaetano Salvemini o Nicola Zingarelli, testimoni della grande fama di Battisti tra le due guerre e nella storia d'Italia. -
L' anno del Centenario. Raccontato dai suoi protagonisti
A cento anni dagli eventi che tracciarono il solco storico del Novecento, Le Frecce offrono ai propri lettori un'opera che racchiude le testimonianze dei protagonisti di quegli anni turbolenti; una stagione densa di tragedie, avanguardie e slanci rivoluzionari ma, soprattutto, di scelte che avrebbero cambiato la storia d'Italia negli anni a venire. -
Roberto Sarfatti
Volontario di guerra, appena diciassettenne, rientrato dalla licenza ed avendo saputo che il suo battaglione si trovava impegnato in una importante azione contro formidabile posizione nemica, si affrettava a raggiungere la linea. Lanciatosi all'attacco di un camminamento nemico, vi catturava da solo 30 prigionieri ed una mitragliatrice. Ritornato nuovamente all'attacco di una galleria fortemente munita cadeva mortalmente ferito. Case Ruggi (Val Sasso), 28 gennaio 1918 -
Giosuè Carducci. Il gigante ignoto
"Se noi oggi siamo italiani e parliamo, scriviamo, leggiamo e pensiamo italiano lo dobbiamo, tra gli altri, anche a Giosuè Carducci."""" (Simone Casi)" -
Pedinamento tattico-operativo
Pedinamento tattico-operativo nasce per dare dei riferimenti tecnici e schematici a chi fa dell'osservazione dinamica (pedinamento) il focus della professione. L’impostazione per argomenti tematici e l'essenzialità dei concetti, ne fanno un testo ideale anche per corsi universitari o di perfezionamento in materia di investigazioni e sicurezza. Inoltre, i numerosi riferimenti a casi reali soddisfano anche quei lettori che hanno verso il pedinamento solo una semplice curiosità “giornalistica”. I contenuti sono stati pensati per colmare alcuni spazi tuttora esistenti nei corsi in materia di investigazioni, dove l’insegnamento è orientato ad una trattazione scientifica, psicologica e sociologica senza dettagliare in modo tecnico gli aspetti più operativi. Il lettore troverà in queste pagine indicazioni sul modo di preparare ed effettuare un pedinamento, oltre ad alcuni veri e propri “giochi di prestigio” che possono rivelarsi utilissimi nelle situazioni difficili. -
Imberci. Alla ricerca di un diverso punto di vista
Questo che avete davanti non è (solo) un libro. E’ una visione, un sogno, un delirio, una meditazione, un atto d’amore, un viaggio. Una visione di infinite realtà; un sogno senza sonno; un delirio generatore di mondi; una intensa meditazione; un grazie pieno d’amore all’insondabile mistero della vita; un viaggio di ritorno. E Mauro Frojo non è (solo) uno scrittore, ma un appassionato visionario, un indomito esploratore, un’anima che vive danzando, disegnando, con naturale eleganza, inedite coreografie con l’esistenza. Addentrarsi nei suoi meravigliosi imberci è davvero un’esperienza speciale, una percezione multisensoriale, un silenzioso stupore. Ogni immagine è un magico caleidoscopio, ogni parola un potente mantra. L’incedere avviene tra la voglia trepidante di andare oltre, di esplorare ulteriori orizzonti e la necessità esistenziale di indugiare sul momento presente, sostare o, più semplicemente ed essenzialmente, stare. -
Il fallimento in psicoterapia. Una prospettiva sistemico-relazionale tra clinica e formazione
Qual è il significato della parola “fallimento” nell’ambito della psicoterapia e, nello specifico, della psicoterapia sistemico-relazionale? Partendo da questo quesito, il testo, nell’analizzare il difficile lavoro dello psicoterapeuta, parte dal presupposto che sia importante abbandonare quella idealizzazione che spesso decanta il terapeuta come colui che è deputato alla guarigione o alla salvezza di qualcuno. Il testo, strutturato in una narrazione sotto forma di dialogo tra un docente e un allievo in psicoterapia, apre alla possibilità di interrogarsi, chiarire passaggi, promuovere spazi di pensiero su quanto può emergere dal fallimento terapeutico, che va considerato anche un’esperienza formativa, perché contribuisce a dare forma al lavoro clinico e al terapeuta stesso. Prefazione di Maurizio Andolfi. -
L' agenzia coltivazioni tabacchi di Perugia. Una scheda di rilevazione
"Il lavoro di Matteo Pacini [...] in primo luogo fornisce elementi preziosi per comprendere la natura e i caratteri tipologici del sito; in secondo luogo riconferma il valore di un metodo (l'indagine conoscitiva puntuale in cui si intrecciano ricerca archivistica e rilievo sul campo); infine consente di definire le occasioni perdute e i potenziali danni che derivano da interventi che non prendono nella dovuta considerazione le preesistenze. È, in altri termini, un utile esercizio di stile che definisce lo stato dell'arte nel campo del patrimonio industriale, soprattutto in una città come Perugia che sta progressivamente distruggendo quanto rimaneva della sua industria, lasciando come inutili e solitari simboli ciminiere di cui si perde il senso in un contesto urbano profondamente cambiato. Al degrado delle aree dismesse si è sostituito quello delle nuove edificazioni che, a pochi anni dalla loro costruzione, vedono deperire le stesse funzioni cui erano destinate. Una sorta di vendetta del passato su un presente incapace di conquistare il futuro."""" (dalla Prefazione di Renato Covino)" -
Africa perduta. Il continente che non esiste più e dall'incerto avvenire
Nell'uomo Roberto Cirocco ci sono due caratteristiche apparentemente contraddittorie: da una parte c'è un uomo di passione, pieno di umori e malumori, graffiante e perfino feroce nei suoi giudizi su fatti e malefatte della politica italiana ed europea. Ma quest'uomo che inclina volentieri alla satira e salva ben poco delle persone e degli avvenimenti in mezzo a cui si è trovato a vivere per decenni, è anche un documentatore onesto fino allo scrupolo e alla pignoleria delle cose che racconta, degli ambienti che descrive, della variopinta fauna umana in cui egli è capitato di imbattersi nel suo lungo lavoro di funzionario di uno Stato che lo ha mandato spesso all'estero per cercare di fornire qualche concreta pezza di appoggio a uomini politici che assai spesso non conoscevano bene neppure quello di cui dovevano parlare per ragioni di ufficio... -
Due storie... prese per la coda
Ritrovarsi dopo tanti anni, per caso, appena in tempo, per viverne il tratto estremo tra il dolce consolante di un'amicizia riscoperta, miracolosamente intatta, e l'amaro dell'ultima separazione. Una bella, triste storia... presa proprio per la coda. Come l'altra, singolare, d'una ben avventurata sopravvivenza a una malefica inoculazione [...] Che con la prima s'è dolorosamente intrecciata in un abbraccio affettuoso. -
La Valnerina. Taccuino di viaggio
Il viaggio si svolge in Valnerina toccando i comuni di Arrone, Cascia, Cerreto di Spoleto, Ferentillo, Monteleone di Spoleto, Montefranco, Norcia, Preci, Poggiodomo, Polino, Sant'Anatolia di Narco, Scheggino, Sellano, Vallo di Nera, Visso. Come tutti i viaggi che si rispettano quello che Egildo Spada compie in Valnerina è un viaggio nello spazio e nel tempo, non è un viaggio immaginario o immaginato nel chiuso di una stanza ripescando nella propria memoria o consultando libri e brochure di carattere turistico. Lo spazio, naturale e soprattutto quello umano in cui si svolge il cammino è quello del territorio della Valnerina, che l'autore conosce in profondità perché qui è nato e ha lavorato per una lunghissima parte della sua vita. La Valnerina che Spada ci racconta, fatta di tanti piccoli Comuni che fondano la loro identità in una storia plurisecolare, non è quella che appartiene agli stereotipi correnti, ma è quella che si è formata in un difficile rapporto fra l'uomo e l'ambiente naturale che ha consentito di costruire un territorio a misura d'uomo. -
Le donne nel cantiere di San Pietro in Vaticano. Artiste, artigiane e imprenditrici dal XVI al XIX secolo
Nel cantiere petriano sin dal Cinquecento ampi e variegati furono gli impieghi femminili in ambiti considerati da sempre appannaggio esclusivo degli uomini. Nel cantiere vaticano le donne ebbero un ruolo importante: figlie e mogli partecipavano in diverso modo all'attività di famiglia, garantendone la prosecuzione e lo sviluppo in caso di morte del padre o marito, e potendo godere di una sostanziale parità economica rispetto all'uomo. Tuttavia il lavoro delle donne nella basilica vaticana non è stato sempre un completamento di quello del capofamiglia, ma anche un'esperienza autonoma vissuta da donne scelte per le loro rare capacità artistiche, e non perché eredi di un defunto padre o marito. Riemergono così, dalla documentazione dell'Archivio Storico della Fabbrica di San Pietro le figure di carrettiere, 'mastre muratore', 'pozzolaniere', 'capatrici' di smalti per i mosaici, 'fornaciare' di laterizi e vetri, stampatrici, 'vetrare', ma anche intagliatrici di legno e pietre dure, fino ad arrivare alle 'patentate', ovvero le fornitrici accreditate presso l'Istituzione. Questa originale raccolta di saggi ha il merito di raccontare La presenza femminile nel cantiere vaticano. -
Il Palazzo oltre il tempo. Simboli del potere fra tradizioni giuridico-letterarie e archeologiche. Con un'appendice sulla ricerca archeologica in Germania di Annarita Martini
Il titolo riprende e sviluppa lo studio di un documento, relativo ad un modello palaziale in dodici ambienti, del quale è stata evidenziata la natura di ""luogo simbolico e ideologico prima ancora che materiale"""", forma archetipica che, dall'Oriente antico fino alla prima età moderna, ha espresso la natura del potere e la funzione del sovrano. Questi, associato all'astro solare che, nel suo moto annuale, sosta nelle dodici case dello zodiaco e dall'alto tutto controlla esercitando la giustizia, è stato considerato da molteplici culture e civiltà il garante della pace e dell'ordine cosmico. Nelle tradizioni giuridico-letterarie e negli ambienti eruditi, che hanno conservato e trasmesso il documento nella duplice versione ampia e breve, nonché in un glossario intitolato de domiciliis - il palazzo in dodici ambienti, in cui il sovrano dimora, costituisce il simbolo politico-giuridico, la rappresentazione tangibile della sovranità. I principali vettori della circolazione, conservazione e trasmissione del modello letterario della forma palaziale in dodici ambienti sono individuati dall'autrice: nell'ambiente politico culturale ostrogoto, espresso da Cassiodoro - che della politica, anche edilizia, del sovrano Teodorico fu indiscusso ispiratore - e dalla città di Ravenna già capitale imperiale e, successivamente capitale del Regno; dal mondo longobardo, non solo nella capitale, Pavia, ma anche nei ducati di Spoleto e di Benevento, segnatamente nell'area beneventano cassinese che del glossariolum de domiciliis assicurò la conservazione. E che nei palatia si concentri la simbologia del potere imperiale è chiaramente espresso dalla legislazione dell'imperatore, in considerazione del fatto che ne formano l'oggetto principale. Il volume è completato da un'appendice - ampia e circostanziata, con ricco corredo di piante, relative ai siti esaminati - nella quale l'archeologa Annarita Martini, presenta lo stato degli studi relativi ai più rappresentativi impianti palaziali fatti realizzare dai sovrani carolingi e sassoni, ne illustra le caratteristiche architettoniche, espressione non solo di precise funzionalità, ma anche di una simbologia che rendeva riconoscibili i complessi architettonici come palatia e traccia, in conclusione, un bilancio della ricerca archeologica in Germania."" -
Banlieue. Tra emarginazione e integrazione per una nuova identità
Partendo dagli ultimi attentati successi in Francia e dalla questione migratoria contemporanea, lo studio si propone di dimostrare come i due fenomeni non siano direttamente collegabili, ma abbiano un punto in comune. Tramite la disamina delle periferie sensibili parigine, nelle quali gli attentatori avevano origine, inquadrando gli aspetti caratterizzanti le banlieues dove vivevano, si vuol dimostrare come il problema del terrorismo sia essenzialmente sociale e che se non verrà risolto si ripresenterà sempre sotto nuove e diverse insegne, indipendentemente da Daesh. Attraverso l'analisi del contesto francese, da anni meta d'immigrazioni, la ricostruzione storica e sociale di queste, potremmo capire come operare conseguentemente per evitare gli stessi errori. -
L' arco di Agostino di Duccio nel rione di Porta San Pietro a Perugia. Ediz. illustrata
La storia di una delle porte più importanti di Perugia, quella sita nel rione di Porta San Pietro, è descritta a partire dalla porta gemina sino alla costruzione della porta nuova di Agostino di Duccio, uno dei rari esempi di architettura rinascimentale cittadina. Attraverso iconografia e documenti sono indagate anche le vicende successive fino a giungere alla valutazione dello stato attuale attraverso rilevamenti geometrici, costruttivi e materici riportati nelle numerose tavole della seconda parte del volume. -
Storie dalla Valnerina. Donne e uomini del Novecento
Ventiquattro biografie di donne e uomini del Novecento, legati da un filo rosso alla Valnerina. Alcuni hanno passato la loro vita di amministratori, politici, di sacerdoti, d'imprenditori, di uomini di cultura nella Valle. Altri vi sono nati e, pur mantenendo un forte legame con i luoghi di origine, se ne sono fatti ambasciatori in Italia e nel mondo. Altri ancora, pur essendo esterni all'area, ne hanno compreso le potenzialità e il ruolo strategico. Tutti hanno avuto un sottile e tenace legame con il territorio e con le sue comunità, che ne costituiscono il vero motore, costruendo e ricostruendo la propria identità e il proprio destino in un difficile equilibrio tra passato, presente e futuro. Questo ha consentito di affrontare non solo la sfida della modernità, ma anche eventi traumatici come quelli sismici che a più riprese hanno funestato la Valnerina nel corso dei decenni. È questa la forza che può permettere di affrontare e vincere anche le attuali difficoltà. -
Dal ricordo all'oblio. La memoria della grande guerra nel territorio di Foligno. Catalogo della mostra (Foligno, 25 novembre-9 dicembre 2017)
Questo volume conclude il ciclo di iniziative dedicato da ""L'officina della memoria"""" alla Grande Guerra, avviato il 5 luglio 2015 da una lezione inagurale tenuta dal prof. Fabio Bettoni nell'aula del Consiglio comunale di Foligno."" -
L' economia umbra e la Grande Guerra
È il quarto volume dedicato alla Grande Guerra. Dopo ""Lontano dal fronte. Dieci pannelli per una mostra su Foligno e la Grande Guerra di Fabio Bettoni"""" (2015), """"Foligno e la Grande Guerra (1914-1918). Economia, società, istituzioni lontane dal fronte"""", a cura di Fabio Bettoni (2017), """"Dal ricordo all'oblio. La memoria della Grande Guerra nel territorio folignate"""", a cura di Luciana Brunelli, Manlio Marini e Simona Bonini (2017), questo nuovo volume analizza le problematiche economiche in tutto il territorio regionale.""