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Le confessioni di un nonagenario
Mi hanno raccontato che c'era molta gente (parenti e amici) davanti alla porta della stanza dove la mamma stava per partorirmi. Tutti furono contenti quando seppero che il neonato era maschio (era il 20/12/1924 e non c'era ancora la possibilità di conoscere il sesso del nascituro) e che il parto non aveva avuto problemi. Mio padre, Giuseppe, era avvocato ed era il figlio di Eudemia Borgioni e di Francesco Innamorati, avvocato e ordinario di Diritto Penale all'Università di Perugia. La famiglia di cui entravo a far parte era molto conosciuta a Perugia così come la famiglia di mia madre: Guardabassi. Il bisnonno di mia madre, Francesco Guardabassi, era stato il capo della sollevazione perugina del 14 giugno 1859 contro il Governo Pontificio e, dopo la liberazione, aveva avuto, anche come Senatore del Regno, un ruolo importante nella vita politica e sociale di Perugia. Il padre di mia madre, Francesco, era stato Provveditore agli Studi e (ahimé) anche vice podestà con il podestà Giovanni Buitoni. Due famiglie allietate dalla mia nascita. -
Di tempo in tempo. Poesie 2008-2018
"C'è una poesia, dai toni apparentemente scherzosi, che ha la capacità di aprire una finestra sul mondo ed enftizza gli oggetti e i gesti quotidiani che ci accompagnano e segnano il nostro giorno. Li restituisce in una nuova veste ai nostri occhi, segnando dapprima una vicinanza e poi allontanandoli. Il vissuto di ciascuno, le distopie, le frustrazioni, le ambizioni, le gabbie ideologiche assurgono a protagonisti del verso, attraverso il gioco linguistico raffinato e la rima che segna trapassi concettuali a volte arditi, a volte apparentemente illogici da sconfinare nel nonsense. Le filastrocche di Michelangelo Pascale sono proprio questo riflesso, ironico e non compiaciuto, del distratto guardare le cose che ogni giorno influenzano la nostra esistenza, dai prodotti commercializzati nei supermercati, alle mode, a ciò che mangiamo, a ciò che ingurgitiamo inconsapevolmente. In chiave giocosa riemerge la parte più oscura del trascinarci nelle vetrine patinate della nostra inconsistenza."""" (Dalla prefazione di Donato Loscalzo)" -
Tavolozza d'autore. Il grande libro dei colori fantasiati. Vol. 3: Q-Z.
Si provò a far Teoria dei colori Goethe, e poi anche Wittgenstein nelle sue Osservazioni sui colori. Ma la realtà è che noi vediamo, da un po' più di un secolo in modo «chimico» e inorganico: ciò che ci viene incontro, che ci veste e ci colora, è un universo di reagenti spalmati sulla superficie del mondo; nei secoli che hanno preceduto il XIX, si vedeva e si viveva in modo «organico»: di terra e di letame di «succo di erbe» di «cociole d'ova» e calce spenta, e insieme «simbolico» dell'eterno: di lapislazzuli, di oro e di allume, in un impasto di moriente e d'infinito che mai più ci verrà restituito.Tanto ciò è vero che i Futuristi, che disfecero - con Picasso - il volto dell'uomo, provarono, quasi a risarcimento, a rimescolare i colori del mondo, a reiventare la materia del veduto, a sottrarla al dominio industriale: il prodigioso catalogo di prelievi testuali, approntato da Lino Di Lallo in Tavolozza d'autore, è in parte incentrato su quei testi, testimone Apollinaire: «Nello spazio d'un anno, Picasso visse questa pittura madida, azzurra come il fondo umido dell'abisso, e pietosa» («I pittori cubisti»). Dalla Presentazione di Carlo Ossol. -
Tavolozza d'autore. Il grande libro dei colori fantasiati. Vol. 2
L'autore di Quo lapis? (Einaudi), maestro di pirotecnici esperimenti creativi ci presenta un catalogo di colori immaginari e immaginati, frutto di una ricerca nelle fantasie cromatiche di numerosi scrittori, votati al delirio coloristico: color tacco visto dal di sotto, color gatto vedovo... Secondo volume, dalla lettera F alla lettera P. -
È questo il futuro dei libri?
Gli individui della nostra specie vivono ognuno nel proprio piccolo formicaio, così schiacciati nel presente che diventa loro impensabile solamente provare a immaginare quello che avverrà tra cinquecento anni o, addirittura, tra un milione di anni. Forse siamo nella fase infantile della nostra specie, dato che esistiamo solamente da poche decine di migliaia di anni. In un futuro che ora ci appare lontano probabilmente esisteranno altri strumenti di intrattenimento e di studio, rispetto al libro. Nel frattempo, oggi ci si pone il problema di cosa fare di tutti quei libri che non riescono a trovare dei lettori. C'è anche da considerare che ogni libro non venduto è la dimostrazione di un nostro fallimento, perché non siamo riusciti a individuare il potenziale lettore. In questa ricerca ci manca forse una sufficiente determinazione, quella posseduta, per esempio, da Pidocchietto. Pertanto, senza fare discriminazioni tra editori, abbiamo deciso di utilizzare i libri invenduti, per farci dell'altro, per provare a dar loro ancora un valore, economico e culturale. -
Speriamo che nasca asino
"Ogni famiglia, quando nasce un bimbo lo vuole intelligente; io coll'intelligenza ho rovinato tutta la mia vita; spero solo che il bimbo si dimostri stupido ed ignorante; coronerà così una vita placida diventando Ministro. Sou Che, per la nascita del suo bambino, Dinastia dei Sung""""." -
Studi narnesi. Diciannove saggi dell'autore per orientarsi nella storia della città e una panoramica degli studi negli ultimi cinquant'anni
Ho raccolto in questo volume saggi, appunti e riflessioni scritti in momenti e occasioni diverse [...]. I saggi non hanno l'intenzione di un approfondimento monografico [...], intendono invece offrire una ricognizione su eventi, personaggi e problemi poco conosciuti della città e del territorio e soprattutto indicare la direzione in cui si dovrebbe rivolgere la ricerca suffragata dai requisiti irrinunciabili della documentazione. [...] È questo il motivo per cui ho dedicato un'attenzione più vigile a quanto è stato scritto e pubblicato sulla città in questi ultimi cinquanta anni che hanno visto un promettente progredire di studi e approfondimenti rispetto al passato e che giustifica la terza parte di questo libro; si tratta di un'essenziale bibliografia ragionata in cui ho segnalato i lavori di alcuni studiosi sui quali ho anche espresso le mie considerazioni per il taglio dell'impostazione e i risultati acquisiti [...]. -
Repertorio dei monumenti artistici della provincia dell'Umbria
"Eppure, alla scadenza di centocinquant'anni dalla sua prima uscita [1872], l'Indice-Guida di Guardabassi resta ancora un libro attuale, o meglio ancora un libro di rapida consultazione. Certamente un libro superato, perché di buone guide dell'Umbria ne sono state scritte molte e perché la gran parte dei musei comunali dispone oggi di un catalogo a stampa con puntuali notizie sulla provenienza di ciascuna opera, quasi sempre riprese da Guardabassi. Epperò una fonte imprescindibile, da consultare ogni volta con rinnovato interesse, non fosse altro per controllare quanto è ancora conservato, quanto è perduto e quanto è stato rimosso e trasferito altrove.""""(Dall'introduzione di Elvio Lunghi)" -
Come vivere felici rinunciando all'istituto dell'eredità
Dopo i disastrosi tentativi di rendere felice l'umanità con il superamento della proprietà privata dei mezzi di produzione, la curatrice di questo volume ci indica una nuova strada da percorrere. Infatti, se è impossibile vincere il desiderio di accumulare all'infinito una riserva di ricchezze per soddisfare il desiderio di sicurezza verso le avversità della vita, è più facile intervenire alla fine della vita di ognuno di noi. In questo modo, in pochi anni, scomparirebbero le disuguaglianze economiche e, nello stesso tempo, si libererebbe una minoranza della popolazione dall'ossessione della ricchezza. La soluzione consiste nel legiferare, magari dopo un referendum consultivo, che tutto quello che è intestato ad ognuno di noi, immobili, liquidi, partecipazioni azionarie, prodotti finanziari, ecc., subito dopo la morte verrebbero ereditati dalla collettività: Stato, Regioni, Comuni, Associazioni Onlus e altro. In questo modo le energie e le potenzialità degli uomini, liberate dalle catene di un desiderio anacronistico che affonda le radici nella nostra preistoria, farebbero fare uno scatto di grande progresso a tutta la specie umana, perché non più asservita dalla ricerca di una illusoria sicurezza materiale. L'umanità tutta avrebbe la possibilità di raggiungere un livello di saggezza, di equilibrio psichico e uno sviluppo delle capacità intellettive (tra cui la comunicazione telepatica e il viaggiare senza muovere il proprio corpo) ora immaginabili. Il merito di Piet Luxemburg è stato quello di trascrivere tutti i testi dedicati agli aspetti positivi di questa ipotesi rivoluzionaria: testi religiosi, di filosofi ed economisti di ogni epoca, dalle tavolette di creta ai libri cartacei e digitali. -
7 italian architects in Abha. Mediterranean forum. 'Asir municipality Abha city
Nuova mostra di architettura degli studi Hoflab, Iodicearchitetti, Danilo Lisi, Sandro Raffone, Massimiliano Rendina, Scau Studio, Tuzzolino+Margagliotta. -
Dopo la sconfitta: che fare. Contributi per una riflessione a sinistra
"Il voto del 27 ottobre 2019 non è stata una semplice sconfitta elettorale, un infortunio, ma rappresenta l'esito ultimo di un lungo processo che aveva investito la società umbra e che vedeva al suo interno un impasto di molteplici elementi, dal progressivo logoramento della formula politica del centro-sinistra, che ormai stancamente si riproponeva legislatura dopo legislatura, alla crisi economica che in Umbria aveva colpito più duramente rispetto ad altre realtà del centro-nord. Partendo da queste considerazioni tra novembre 2019 e luglio 2020 abbiamo avviato, sulle pagine di """"micropolis"""", supplemento umbro de """"il manifesto"""", un dibattito chiedendo a dirigenti politici e sindacali, studiosi, economisti un contributo di riflessione sul """"che fare"""", da dove e come ripartire a sinistra dopo questa sconfitta. Nel libro sono raccolti i quattordici interventi apparsi su """"micropolis"""", nonché il redazionale che apriva il dibattito e un contributo di chiusura"""". (dall'Introduzione)" -
Carbone, lignite e acciaio. La battaglia per l'energia. L'Acciaieria di Terni e le miniere di lignite umbre dal 1860 al 1960
Per novant'anni dopo l'unificazione, i governi che si sono succeduti alla guida dell'Italia hanno cercato di far sviluppare l'industria siderurgica in assenza di carbone. Produrre acciaio partendo dalla fabbricazione di ghisa con i minerali elbani o grazie alla fusione dei rottami ha sempre comportato la ricerca di combustibili succedanei o sostitutivi dei carboni importati. Il caso dell'Acciaieria di Terni e delle miniere di lignite umbre è probabilmente il più interessante tentativo compiuto da una grande industria italiana per raggiungere l'autonomia energetica: acqua, elettricità e lignite per produrre, usando rottami, acciaio per usi bellici. L'integrazione energetica dovuta all'uso di carboni esteri, combustibili nazionali ed elettricità variò nel tempo, in relazione al corso del prezzo dei carboni esteri e alla conseguente incentivazione o disincentivazione dell'estrazione della lignite. Per tutto il periodo trattato si studiarono tecniche di utilizzo della lignite sempre più perfezionate, consentendo di far funzionare durante la Seconda guerra mondiale i forni Martin escludendo del tutto i carboni importati. Naturalmente... -
Bibliografia della medicina omeopatica italiana dal 1822 al 1939-Bibliography of homeopathic medicine in Italy from 1822 to 1939. Ediz. bilingue
"Dopo undici anni dalla pubblicazione della Bibliografia omeopatica italiana, la Fondazione Negro per l'omeopatia, ha ritenuto necessario un aggiornamento che tenesse conto delle nuove ricerche bibliografiche e delle più recenti acquisizioni effettuate dalla Fondazione stessa. Si è voluto estendere il tempo di osservazione portando l'elenco delle voci fino all'anno 1939... Questa nuova bibliografia vuole essere una guida, quanto più possibile completa, sulla storia dell'Omeopatia"""". (Dalla introduzione di Francesco Eugenio Negro, Presidente della Fondazione Negro)." -
Ippolito Scalza. IV centenario, 1617-2017. Atti della giornata di studi (Orvieto, 2 dicembre 2017)
Il Convegno è stato promosso dall'Istituto Storico Artistico Orvietano Indice: Augusto Roca De Amicis, Relazione introduttiva: Ippolito Scalza architetto - Luca Giuliani, famigli ""Germoglia dove sei seminato"""". Ippolito Scalza e la sua famiglia - Flavio Leoni, Gli strumenti dell'architetto - Maurizio Damiani, I disegni architettonici di Ippolito Scalza - Alberto Satolli, Ippolito Scalza cartografo - Raffaele Davanzo, Alessandra Cannistrà, Il Duomo di Orvieto: l'approvvigionamento dei marmi per il ciclo dell'Apostolato - Laura Caon, Ippolito Scalza a Montepulciano: la committenza del Duomo - Fabiano T. Fagliari Zeni Buchicchio, La presenza e gli interventi di Ippolito Scalza a Bolsena - Luca Pesante, Ippolito Scalza a Bagnoregio - Guy Devreux, Il complesso restauro di un'opera dello Scalza: la facciata di San Nicolò a Baschi."" -
Tu
La crepa nell'anima di un bambino, provocata da un abbandono, è più forte di un brutto ricordo: lascia dei segni per sempre. Il piccolo Marco si ritrova a dover affrontare la vita con la maturità di un adulto nel corpo di bambino. La sua personalità da uomo maturo porta i segni indelebili del suo passato: difficoltà nel fidarsi delle persone, scarsa capacità di socializzazione, ansie e demoni da sconfiggere. Ma lui cerca in ogni modo di non trasformarli in alibi, non vuole perdere e lasciarsi scivolare addosso la vita, la vuole invece condurre, trasformare la debolezza in forza, disperatamente mosso dalla ricerca maniacale di obiettivi per raggiungere una felicità tuttavia sempre labile. Amore, lavoro e ambizione sono solo dei mezzi per percorrere questa corsa affannosa di cui non riesce a godere. Una inattesa e difficile scoperta sarà la svolta per una vera e concreta rinascita. -
Il sapore dei baci
Marco ed Elena stanno insieme da sempre, sono la coppia fissa, quella coppia che nessuno si aspetterebbe di vedere separata. Stanno crescendo insieme e a tutti sembra che le cose tra loro vadano a gonfie vele. Ma il sapore dei baci non mente mai e se dapprima questi erano timidi, impacciati perché carichi di emozione, ora sanno di abitudine. Qualcosa tra loro sta cambiando, le emozioni sono sempre meno, alcuni gesti vengono dati per scontati e, lasciando tutti a bocca aperta, Marco commette il grande errore. Il cuore di Elena è distrutto, ma lei continua ad andare avanti. Conosce David, trova un nuovo equilibrio e anche Marco sembra abbia iniziato una vita nuova. Ma alle volte l'amore ti stravolge, ti confonde e dopo anni, lui incontra di nuovo quegli occhi e riaffiorano i ricordi di sei lunghi anni. Quel primo bacio, la loro prima volta. Quel primo amore che, si sa, non si scorda mai. I dubbi attanagliano il loro cuore. Cos'è successo? Cos'è quella passione che vibra tra i loro sguardi? Quel fuoco si era spento o solo assopito? È forse troppo tardi per tornare indietro? -
Il volo di Matteo
Il volo di Matteo è una storia semplice di vita dove un ragazzo diventa uomo e si apre alla vita e alle altre persone partendo da un avvenimento triste che lo segna ma contemporaneamente da inizio a una nuova fase della sua esistenza. In questo periodo di tempo acquisterà una maggior consapevolezza di se e del suo valore scoprendo anche la bellezza dei rapporti umani superando ansie e timidezza che lo bloccano anche nei rapporti col mondo femminile. Una piccola storia dove si può trovare uno sguardo delicato e sensibile al tema della timidezza. -
Mi riprendo la vita
"Il titolo del prosimetro di Teresa Commone """"Mi riprendo la vita"""", esprime la ferma dichiarazione di un importante progetto esistenziale, attuato attraverso la metafora del viaggio dell'autrice dalla adolescenza alla maturità, sostenuto dal coraggio di fronte a percorsi impervi, da rinnovata forza contro inevitabili cedimenti, da crescente convinzione umana e ricca temperie poetica. L'input è un atto d'amore della poetessa per la propria vita, arricchito dal desiderio di condivisione esemplare con i lettori. Quando tutto sembra frantumato, disperso, perduto, diventa necessario ed improrogabile fare ordine fra i tasselli scombinati, focalizzare il vissuto per ricomporlo, riconoscerlo per ritrovarsi, acquisirlo, liberato da scorie deterrenti, per farne il trampolino di lancio verso la dimensione più vera ed autentica dell'IO. Il percorso ha un esito felice, perché, conclude Teresa Commone, """"ho abbracciato la bambina che è in me, quella che sembrava essere scomparsa..."""" (Elena Deserventi)" -
Il piccolo quaderno delle grandi idee
Il piccolo quaderno delle grandi idee è il posto più originale dove puoi custodirle per evitare che ti scappino. Cosa troverai nel quaderno? Ventisei illustrazioni originali da colorare. Sei pagine da riempire con idee davvero speciali. Uno spazio tutto tuo in cui disegnare la tua testa piena di idee. Tantissime lampadine da accendere con la tua fantasia. Cosa aspetti a riempirlo? -
Colpa di uno sguardo
È una calda mattina di Settembre e Samuele deve affrontare il primo giorno di scuola, sta entrando svogliatamente in classe quando all'improvviso seduta sulla cattedra vede Stefania, una ragazza di quinta che si trova lì per accogliere i nuovi studenti. Casualmente gli sguardi dei due ragazzi si incrociano e da quel momento tutti e due si rendono conto che le loro vite sono destinate a cambiare per sempre.