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Vite immaginate. Capitoli per una storia del personaggio-uomo
Da Petrarca a Boccaccio, da Machiavelli a Foscolo, da Verga a Debenedetti: le vite immaginate sono le diverse forme in cui questi autori hanno rappresentato l'esistenza umana, e le sue molteplici incarnazioni, in alcuni loro testi esemplari. Il protagonista indiscusso di questo sguardo sulla letteratura italiana per capitoli fondamentali è il personaggio-uomo, osservato nel suo ibrido habitat letterario: tra autobiografia e analisi storica, tra realtà e invenzione. -
Amore e guerra. Percorsi intermediali fra letteratura e cinema
Il presente volume intende proporre, attraverso mirati case studies, una riflessione sulle varie stratificazioni intermediali che intervengono nel processo di adattamento di testi letterari per il grande schermo. La prospettiva adottata mira a far rilevare l'ampio spettro delle intersezioni fra media, codici e poetiche dello sguardo: dalle dinamiche performative enfatizzate nel passaggio dal teatro classico al cinema, alle strategie di transcodificazione che pongono l'accento su cromatismi e temperature ideologiche più o meno connotate nel passaggio dal graphic novel al film, o alla tematizzazione della fotografia nel percorso di traduzione/tradimento dal romanzo al racconto delle immagini, con un affondo specifico sulle dinamiche di trasposizione intersemiotica che agiscono nel transito della narrazione dalla letteratura al cinema. Nella scelta dei casi di studio emerge con chiarezza come genre e gender siano spesso strettamente interrelati e come il discorso sul genere, la forma e il codice possa essere funzionale, soprattutto a certe latitudini geografiche e sociali, alla messa in racconto di appassionati gender troubles. -
Verso la poesia visiva. Opere inedite di Lamberto Pignotti. Ediz. illustrata
Questo volume pubblica una serie di collage intitolata ""Donne, donne, donne"""", realizzata tra la fine degli anni Cinquanta e l'inizio degli anni Sessanta da Lamberto Pignotti (Firenze 1926), cofondatore, con Eugenio Miccini, del Gruppo 70 e protagonista indiscusso della poesia visiva. Nel panorama delle neoavanguardie italiane, la poesia visiva si distingue per la contaminazione dei linguaggi iconico e verbale, in un'ideale continuità con lo spirito delle avanguardie storiche e in particolare con lo sperimentalismo futurista e dada-surrealista. Questi lavori inediti di Pignotti costituiscono la compiuta verifica della mescolanza fra immagine e parola, in un'ironica ma pensosa riflessione sulla nascente società dei consumi e sulla cultura di massa, con un'intonazione ante litteram femminista. Le trentacinque opere che compongono la serie sono realizzate accostando immagini pubblicitarie degli anni Venti e Trenta e frasi manoscritte ispirate ai cosiddetti 'linguaggi tecnologici' e aiutano pertanto a comprendere in modo più completo il percorso teorico, metodologico e operativo degli esordi della poesia tecnologica e visiva."" -
Semiosi e conoscenza. Intorno a Peirce
Alcuni aspetti della riflessione semiotico-cognitiva di Charles S. Peirce sono qui inquadrati in un'epistemologia che, mostrando il rilievo gnoseologico dell'intuizione, analizza il lanciarsi in ipotesi, la costruzione narrativa di sé, la forza ingannevole dell'evidenza, la temporalità, il ruolo della credenza. Lungo i diversi itinerari, si disegna un'esperienza cognitiva multiforme, ora raminga ora più analitica. Semiosi e conoscenza si congiungono nell'innata tendenza umana a immaginare, costruire, anticipare o semplicemente pensare il vero, nella scienza come nella vita quotidiana. -
Àne-mos. Ediz. illustrata
À-nemos, proseguendo per etimologia, viene dall'indoeuropeo 'manas' ovvero 'mente', 'pensiero', nel senso però di 'conoscenza dell'intelletto e dei sensi', di 'funzione psichica che nasce dal cuore', visto che il cuore era ritenuto la sede della coscienza e delle emozioni. Dunque quale titolo migliore da affermare ai due pittori. Guardate negli occhi i volti che si susseguono per le sale e troverete un antidoto prezioso a un mondo che costruisce barriere. -
Semiogenesi. Forme, figure e motivi dell'espressione
Si dice che qualcosa ha senso o non ne ha, o che diamo senso a qualcosa. Facendo dialogare fenomenologia, linguistica, epistemologia e semiotica, questo libro mostra con rigore e passione che il senso non è un dato e non si trasmette, ma è qualcosa che appare. Osservando le tensioni fra percezione ed espressione nella prassi umana, il senso può descriversi ed esplicitarsi come un intreccio dinamico di eventi, che si manifesta e sedimenta in un processo di costruzione e ricostruzione permanente di forme. Nello snodarsi dei capitoli l’antropologia e le scienze cognitive contribuiscono a dare rilievo all’immaginazione e alla narratività nei processi di semiogenesi; si disegna così un profilo nuovo e attendibile del soggetto parlante e dell’attività di parola. -
La città dimenticata. Lentini (1693-1696)
«Il terremoto, che nel gennaio 1693 colpì Lentini e fece crollare «pietra su pietra» quanto edificato, provocando morti, lutti e sofferenze, può essere considerato quasi uno spartiacque fra la Lentini che fu e quella che sarebbe potuta essere e non è mai stata. Il libro ""La città dimenticata"""" di Franco Valenti, pubblicato nel 1992 ed ora ristampato a cura della sede locale dell'Archeoclub di Lentini, ha il grande pregio di ricostruire, sulla base di fonti di archivio e di una accurata ricerca storiografica, il dibattito sulla 'Ricostruzione' fra le forze in campo nel periodo che va dal 1693 al 1696. Esso è un prezioso, forse anche, unico documento, ed offre utili riflessioni per una maggiore conoscenza della storia della nostra Città. Può, quindi, costituire uno stimolante punto di partenza per chi volesse approfondire le ragioni che portarono alla scelta di ricostruire Lentini nello stesso sito nel quale fu sorpresa dal terremoto.» (Il Presidente dell'Archeoclub di Lentini Pippo Cosentino)"" -
E a noi è caduto il cielo sulla testa. Fototesto del lockdown. Ediz. illustrata
Questo fototesto nasce dall'idea di indagare i modi in cui lo spazio forzatamente ristretto e limitato o le sue modificazioni influiscono sulla dimensione affettiva degli individui e sulle loro relazioni umane. Nelle diverse sezioni tematiche di quello che inizialmente era stato concepito come un diario fotografico destinato a una delle più diffuse piattaforme social, l'accostamento di testo e immagini si configura come una sorta di decostruzione e ridefinizione di aree urbane osservate dalla prospettiva ridotta determinata da un evento inatteso e traumatico: il lockdown imposto dalla pandemia di Covid-19. Interni, esterni, gesti, riti, oggetti, persone, edifici disegnano un assetto spazio-temporale compresso e rallentato insieme, carico della tensione emotiva accumulata durante giorni immobili. Gli elementi costitutivi di un paesaggio di provincia, pur ridotti nell'ottica del confinamento, si dilatano sinesteticamente e si aprono alla dimensione psicologica: nella forma ibrida del fototesto la parola (dis)orienta lo sguardo sulle fotografie. -
Con occhi torbidi e innocenti. Laura Betti nel cinema di Pasolini
Laura Betti ha attraversato l'industria culturale italiana del Dopoguerra con passo felpato, da giaguara, affermando un nuovo modello d'attrice. L'amicizia creativa con Pier Paolo Pasolini ha rappresentato un banco di prova per il suo talento e ha rivelato la natura paradossale del suo animo, sempre pronto a nuove metamorfosi. Questo studio ricostruisce il profilo divistico di Betti con l'intento di segnalare la profonda qualità del suo stile di recitazione, analizzato nel contesto del cinema pasoliniano. Grazie alla inconsueta intesa con il regista-scrittore, i ruoli incarnati sullo schermo offrono angolazioni diverse della maschera di «pupattola bionda», votata a un principio di mutevolezza che la rende unica nel panorama del secondo Novecento. -
Che le orecchie ascoltino e gli occhi vedano. Immagini e narrazioni nell'Olivier de Castille
Attraverso un percorso delle immagini che fanno da corredo a manoscritti e alla principes dell'Olivier de Castille, si affronta la questione di come un libro del secolo XV potesse essere fruito dai lettori. Viaggiando tra i temi e i motivi dell'opera, nonché leggendo le immagini, si opera una riflessione sul fatto che queste ultime fossero fruite attraverso un meccanismo fondato sul dialogo immagine/parola che avrebbe in qualche modo spezzato la linearità della parola. Non sarà, pertanto, ozioso chiedersi che funzioni hanno le immagini, e se c'è qualche differenza tra la lettura di un libro manoscritto con immagini e tra uno a stampa corredato da silografie. -
Uno zaino già pronto per il viaggio. Scritti su Etty Hillesum
Il diario e le lettere di Esther Etty Hillesum (1914-1943) rappresentano un singolare documento sugli orrori della Shoah, ma sono anche il racconto intimo di un cammino di maturazione interiore e di un'esperienza personale del divino. Di fronte alla ""banalità del male"""" si ergono come oasi nel deserto i """"pensieri liberatori"""" di questa giovane ebrea olandese, risposte importanti per comprendere non solo il suo tempo, ma anche la contemporaneità: l'unico nemico dell'uomo è l'odio; estirparlo e vivere con una consapevolezza storica è la garanzia di un futuro per l'Europa, al riparo dai totalitarismi."" -
La saggezza del gabbiano
Può Antonio Valenti ritirarsi in Turchia andare in pensione e abbandonare quella che fino a quel momento è stata la sua ricerca di verità?:«Mi mancano le riuture», ripescò nella mente quell'espressione che gli aveva insegnato sua madre quando, verso la fine di Agosto, al caldo afoso delle giornate, seguiva un temporale breve, intenso e rinfrescante che annunciava il cambiamento con tuoni che sembravano bordate di cannoni e fulmini che attraversavano con la loro luce azzurrina nuvole grosse e bianchissime 'Austu e riustu, principiu di mmennu' e, poi, la sera, passato il temporale, si andava a raccogliere crastuni e 'ntuppateddi nelle saie di pietra lavica. -
Un gallo ad Esculapio. Vita e morte di Socrate
Pensare, capire, non mentire a se stessi, non mentire agli altri, sentirsi cittadini del mondo prima ancora di un mondo che allora si chiamava pòlis, alle cui leggi si doveva però il massimo rispetto e che per tutti, quale che fosse il suo nome, andava considerata un'istituzione da servire col massimo dell'onestà; distinguere tra bene e male non tanto in nome di una logica utilitaristica quanto della chiara convinzione che non ci possono essere distanze tra il capo di una fazione politica e il mandriano che ha acquisito la perizia di chi si intende di buoi o di cavalli; e dirle, queste cose, nelle strade e nei simposi, tra i giovani che lo seguivano e i tanti che si fermavano ad orecchiare [...] Questo e molto altro ancora, che non compete dire a uno che non è né storico né filosofo né psicanalista, fu la strabiliante novità che rese cosa unica e irripetibile, nel mondo di quasi duemila cinquecento anni fa, l'umanità che popolava le strade e le piazze di Atene. Nelle quali prese forma la rivoluzione dolce di Socrate [...] -
Donne in scena. Saperi, poteri, religioni
"Donne in scena"""" è l’esito di una ricerca avviata a partire da un’esigenza didattica, nella quale hanno finito con l’incontrarsi una personale (e pluridecennale) passione per il cinema e un filone di studi (ormai fecondo a livello nazionale e internazionale), che si dedica alle relazioni fra religioni, cinema e arti. Relazioni antiche, anzi originarie, che sono ancora variamente declinate, attive e vivaci. Il volume presenta cinque personaggi femminili e sette film, esempi di ricezione contemporanea: riscritture per immagini e parole di storie diventate miti, di leggende diventate storia, di donne diventate simboli. Il volume si chiude con un saggio sulla ‘più donna fra le sante’, Maria la Maddalena, in forma di giro virtuale dentro le sale del Louvre, alla scoperta, o alla riscoperta, di alcune rappresentazioni del personaggio, tra celebrazione della bellezza e dell’enigma femminili." -
I calippssi di Villa Borghese. I miei ricordi tra nostalgie e sogni
«E tu ti devi dare una calmata — bofonchia il medico di turno all’ospedale, mio amico — fai troppe cose, devi avere una vita meno stressante». Come se fosse facile, ormai cambiare, alla mia età! E uno ci nasce camurriusu, mica poi ci può diventare, puoi solo peggiorare lo status di nascita! E uno ci nasce ancucchiauddichi, mica poi ci può diventare…Failla ripercorre, attraverso un espediente letterario, tra fiction e realtà, alcune tappe della sua, straordinaria, esistenza. Chissà se quei puntini luminosi roteanti ed indagatori, puntati su di me possano anche entrare nella mia mente ed estrapolare quanto fatto fin’ora... -
La sala di Malagigi. L’èkphrasis come chiave di lettura di un cantare del XIV secolo. Ediz. critica
Il volume presenta per la prima volta un’edizione critica de La sala di Malagigi, cantare redatto intorno alla fine del secolo XIV, ma circolante nel XV e nel XVI. Si tratta di un testo breve che potrebbe essere ascritto alla tipologia dei cantari novellistici e che ha per protagonista il cavaliere-mago Malagigi e la bella Lucrezia. Oltre a presentare il testo in edizione critica, il volume è corredato da una introduzione che illustra i processi narrativi e l’uso dell’èkphrasis quale chiave di lettura della narrazione. -
Il medico cacciatore. E altre storie di vita vissuta
Bennato ricordava le parole del nonno «Ricordati, se vuoi davvero guarire un paziente, non fermarti alle medicine, Le medicine sono importanti, ma c'è una medicina più potente dei farmaci, è la tua parola! Parla coi tuoi malati, confortali, incoraggiali e li vedrai rivivere»... Postfazione Santi Terranova. -
Santa Giulitta e san Quirico. Il martirio che commosse il mondo antico
"Questo libro è la risposta alla curiosità di conoscere a fondo la storia di un martirio che si diffuse in modo sorprendente nel mondo medievale, entrando con i nomi dei protagonisti finanche nella toponomastica di molte nazioni e nell'arte di piccole e grandi chiese. Mi ha coinvolto particolarmente la vicenda della chiesa di Santa Maria Antiqua in Roma, per il suo grande destino di eloquente presenza nella storia della Chiesa e dell'Arte; lo stesso destino che attualmente, al suo ritorno alla luce dopo una millenaria sepoltura, la pone anche al centro dell'attenzione del mondo culturale, interessato all'aspetto scientifico di comprendere e conservare l'opera d'arte, in particolare quella pittorica. Quanto agli affreschi del martirio che mi hanno commosso tanto da indurmi all'avventura di questo libro, mi basta sottolineare ancora una volta che essi costituiscono un altro primato di Santa Maria Antiqua, in quanto sono l'espressione di un nuovo stile pittorico che segna il superamento degli astratti moduli bizantini e dà l'avvio ad una evoluzione che porta alla grande pittura italiana, concreta ed espressiva.""""" -
Quanto conta l'arte nella nostra vita. Ricette di buona cucina per lo spirito ovvero riflessioni sull'arte e dintorni
L'autrice, dopo aver delineato nel suo primo saggio i criteri estetici fondamentali con cui suggerisce di avvicinarsi alle opere di arte contemporanea, in questo lavoro cerca di rispondere alla questione dell'importanza dell'arte nella nostra società con riflessioni che mettono in evidenza come il contributo dell'arte, indispensabile in ogni società ed epoca che aspirino ad un vero progresso, oggi diventi essenziale per la salvezza del pianeta stesso poiché è più che mai convinta che ""solo la bellezza salverà il mondo""""."" -
Incontri nell'aula 18. Due antologie di racconti in un unico libro
Per un intero anno scolastico, insieme allo scrittore Guido Conti, i ragazzi delle due classi hanno scritto racconti, li hanno letti in classe, hanno riscritto e rielaborato i materiali, per poi approdare ad un indice e infine alla costruzione vera e propria di questa antologia. Un lavoro lungo e complesso che ha portato nella scuola un'altra idea di scrittura, che non sia quella del tema o del saggio breve. Questo è il risultato di un lungo sforzo collettivo, per una idea di scuola che si apre alle esperienze più vive del territorio, che vuole mettere al centro i nostri ragazzi. Un libro divertente, ricco di storie che raccontano anche l'immaginario di questa generazione di ragazzi che hanno molto da raccontare e da esprimere.