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Safety walk around. Esperienza di un'azienda sanitaria della Calabria
Questa opera nasce per promuovere la sicurezza del paziente attraverso un approccio sistemico e l'adozione di metodi e strumenti diversificati, in relazione agli scopi specifici, al contesto socioculturale ed organizzativo e allo stato di avanzamento della cultura della sicurezza. Uno degli strumenti ampiamente utilizzati che ha dimostrato di essere efficace nello sviluppo di quest'ultimo aspetto, oltre che di contribuire all'identificazione dei rischi, degli eventi avversi ed all'adozione di strategie di miglioramento a tutti i livelli dell'organizzazione è il Safety Walk Around. Gli autori - entrambi medici legali - hanno condiviso l'esperienza di un Azienda Calabrese: organizzare le visite in forma strutturata e sistematica, applicando una metodologia rigorosa, che comprenda la preparazione, i giri nelle unità operative, la raccolta ed elaborazione dei dati, l'analisi e definizione delle priorità, l'identificazione delle strategie di miglioramento, la loro implementazione e la successiva verifica. -
Motivi, account e neutralizzazioni
«Di tanto in tanto, i sociologi potrebbero sottrarsi dalle occupazioni correnti per indagare se i loro interessi di ricerca contribuiscano in qualche misura alla domanda fondamentale della sociologia, ovvero alla questione hobbesiana: com'è possibile la società? Le risposte a tale domanda potrebbero ben contribuire a unificare una disciplina che forse non s'è ancora dimenticata dei suoi fondatori, ma che nondimeno ha dimenticato il perché è stata fondata.» -
Le morti felici
Non si tratta di morti nel senso convenzionale: vi appaiono Franz Kafka che, nell'agonia, sente di aver raggiunto la capacità di sentimento a cui aveva sempre aspirato; Bella Chagall che, pur morendo giovane, si rallegra di essere diventata, nell'arte di suo marito, l'immagine stessa dell'amore; Jean Sibelius che aspetta di fondersi alla natura finlandese... Sono morti felici perché cariche di senso, perché l'artista raggiunge in quell'istante la perfezione inseguita in tutto il suo percorso spirituale; perché l'arte fa il lavoro della morte, folgorando un istante sublime per renderlo eterno. Prefazione di Marco Ercolani. -
Ciao. Fogli d'album. Ediz. illustrata
"... Roma, come tutti sanno, prima che romana è etrusca, cioè zingara, cioè indiana del popolo Mahagi che arrivò qui quattromila anni prima che Fellini nascesse. Sulla pelle etrusca, zingara, e indiana Mahagi di questi quadri c'è anche il maestro Mafai, che forse sorriderebbe sereno a queste parole, scritte in un maggio incerto con grano irresoluto e verde, e vigne pettegole con foglie minime. Ciao."""" (Germano Lombardi). Nel XXV della scomparsa questi fogli d'album - costituiti da articoli di varia committenza e da una raccolta inedita di disegni - si propongono di ricordare la figura di un artista solitario e significativo dell'affollatissimo panorama del secondo Novecento italiano." -
E se non potrò camminare, allora volerò. La storia di Silvana Morelli
Silvana Morelli (Genova, 1940-2013) all’età di vent’anni, il 24 maggio 1960, a pochi giorni dalla data delle nozze, scopre di essere malata di sclerosi multipla, una malattia a quel tempo ancora poco conosciuta e che non lasciava grandi speranze a chi ne soffriva. Con l’aiuto dei genitori, dei colleghi e dei numerosi amici, dopo un primo periodo di sconforto, Silvana accetta la propria condizione e la trasforma in un’opportunità: da quel momento dedicherà l’intera sua esistenza alla fede e alle centinaia, migliaia di persone che le si avvicineranno per la forza e per il conforto che riesce a trasmettere – lei, costretta su una carrozzina – con una sola parola di affetto o di riconoscenza. I pomeriggi in spiaggia, i pellegrinaggi a Lourdes, le passeggiate in Corso Italia e le parole crociate, le lunghissime chiacchierate con le amiche e con i suoi amici preti e seminaristi, le risate con i ragazzi e i bambini delle scuole, le giornate trascorse nella natura: Silvana trova sempre un motivo per ringraziare la propria fede per i momenti belli che la vita le ha concesso, e ringrazia la sua stessa malattia per averle permesso di non diventare una semplice madre di famiglia alle prese con la fatica quotidiana del dover gestire una casa, ma di essere “madre” di una famiglia infinitamente più grande e variegata. Questo libro nasce proprio dalla volontà dei suoi amici, e dell’Associazione fondata alla sua scomparsa, di ricordare la vita straordinaria di questa donna. -
Mondello e «dintorni». Ediz. illustrata
Il volume intende raccontare, nelle linee essenziali la storia e le tradizioni della spiaggia di Mondello nota non solo per il lido con al centro lo splendido Stabilimento Balneare in stile art nouveau, ma anche per le numerose e meravigliose ville in stile liberty, non sempre note ai suoi molti estimatori come ai suoi più distratti e meno rispettosi visitatori. L'autore si è avvalso, a questo scopo, anche di immagini significative dei cambiamenti avvenuti nel corso degli anni che vanno dai primi del Novecento ad oggi, le ultime scattate da droni ed elicotteri: alcune sono raccolte nella rassegna fotografica che coglie e confronta alcuni momenti dei luoghi e della vita di Mondello ieri e oggi, mentre altre costituiscono la documentazione iconografica che accompagna il testo. Il titolo del libro, ""Mondello e dintorni"""", non è inteso geograficamente, ma in senso metaforico: per dintorni si intendono infatti le curiosità, i personaggi, le varie e diverse forme di vita che nella località balneare si conducono, quella di spiaggia e quella dei ristoranti, delle ville e dei circoli culturali."" -
La strana indagine di Thomas Winslow
Thomas Winslow è un uomo in fuga. Ma non fugge come una persona normale, egli segue il suo metodo. Scappa di storia in storia, spostandosi di storia in storia quando avviene il climax del racconto e attraversando tutti i generi narrativi. Non sa perché fugge, sa solo che deve scappare. La fuga gli ha annebbiato il cervello ma gli ha lasciato quella basilare informazione. Finché un giorno viene catturato dagli uomini grigi che lo portano dal loro capo, tal Ghilligan, il quale gli rivela che lui altro non è che un personaggio di una storia, dalla quale è fuggito, che giace in stallo in attesa del suo reinserimento. Così viene riportato all'interno della sua storia originale, nella quale è un detective degli anni trenta che deve investigare su un misterioso omicidio... ma l'indagine sarà più profonda di quanto possa aspettarsi. L'indagine più spaventosa e atipica di tutte. Quella dentro se stesso. Un libro che gioca con le citazioni, che omaggia un genere, e nel farlo cerca di rendere giustizia a tutti gli altri. Perché non c'è nulla di più importante al mondo di una storia, qualunque essa sia. -
Le fiabe del castello
Le fiabe del Castello è un lavoro corale, che ha unito diverse competenze ed esperienze con lo scopo di creare un unico strumento educativo polifunzionale, che si presti a più livelli di lettura e di interpretazione. È un'opera che trae ispirazione da un luogo in particolare, ma diventa globale per scelta. La metafora narrativa diviene mezzo di comprensione e analisi del mondo, anche per il genitore, l'insegnante, l'esperto. Abbiamo scelto quattro piccole eroine, perché crediamo che dalle loro storie si possa innescare una riflessione ampia sulle potenzialità di ogni individuo, a prescindere dall'appartenenza di genere. La nostra società continua a trasmettere una scissione fra maschile e femminile che si ripercuote sullo sviluppo dei bambini. L'identità non è costituita solo da una componente biologica, è data anche da messaggi e regole di comportamento che vengono a poco a poco assorbite dai bambini e dalle bambine. Per questo riteniamo fondamentale che l'educazione tenga conto della necessità di ogni essere umano di sviluppare potenzialità, capacità e funzionamenti che superino i pregiudizi sociali legati al genere. (Associazione Ex-Duco laB). Età di lettura: da 5 anni. -
Revolution. Ediz. illustrata
Roberto Collodoro ripone nell'invito alla lettura tra le righe, il senso della vita e i sui contorni, confini di un tempo che scorre e leviga le rocce e scava rughe e solchi sulle facce. Infatti RoBiCo opera in tal senso su superfici irregolari di calcestruzzo e tele di cotone, là dove nulla può scorrere regolarmente e l'unica regola in vigore è quella di sopportare le irregolarità, specie ogni qualvolta si presenti la presunzione in noi di ottenere una linea retta. -
A mani nude. La memoria della terra nel cammino di Besnik Harizaj
C'è tutto. Nella storia di Besnik c'è il coraggio, c'è la forza, c'è l'amore e la follia, c'è il caldo rimpianto per quel che poteva essere e non è stato. C'è il successo e la gioia per quel che oggi è diventato. Dalle campagne del sud dell'Albania, dove Bes nasce 48 anni fa, alle cime delle Alpi albanesi dove viene inviato durante la guerra tra Serbi e Croati, e poi le campagne cretesi dove raccoglie l'uva sultanina e fa l'artigiano nelle botteghe, fino ad arrivare da clandestino sulle coste del sud Italia e in Sicilia, a Caltagirone. Un cammino lungo e doloroso, fatto di rinunce e umiliazioni, di false identità e mortificazioni, pieno di solitudine, di silenzio e di notti interminabili. Una scelta dettata dalla voglia di libertà e dalla passione per l'arte, dalla forza di non piegarsi ad una vita che non sentiva sua. -
Il tesoro di Rosanna e Francesco
"Il tesoro di Rosanna e di Francesco"""" racconta un'estate vissuta da due bambini, Rosanna e Francesco, e dalla sorella maggiore Federica lungo un tratto di costa siciliana sul mare Ionio. Piccole, realistiche occasioni del nostro oggi si alternano, con la complicità di una specchiera magica, all'animazione notturna degli oggetti del """"tesoro"""" dei due bimbi, oggetti che altro non sono che giochi costruiti da loro stessi con plastilina e cartoncino, o giocattolini riciclati, che costituiscono nel loro insieme il """"mercatino"""" pomeridiano che Rosanna e Francesco montano davanti alla loro villetta in un viale del villaggio marino dove trascorrono la villeggiatura. Occasioni realistiche e """"storie"""" notturne rimandano a problemi contemporanei legati all'ambiente, alla guerra, all'emigrazione, ai moderni strumenti di comunicazione, il tutto sospeso fra fiaba e quotidianità, una quotidianità che coinvolge anche un grosso cane pastore dalle belle macchie nere sul dorso quale se ne vedono nelle nostre masserie. Età di lettura: da 10 anni." -
Radici
Sicilia terra di leggende, dove si fondono vita, orgoglio, amore e morte. Dove si incrociano popolazioni diverse, dove tradizioni tra loro lontane si intrecciano per formare nuove narrazioni. Sicilia terra di stranezze, tra il magico e il macabro, il religioso e il profano. Le opere di Domenico Pellegrino esaltano l'isola con il suo immaginario antico ed incredibilmente contemporaneo. Le sue luci trasportano lo spettatore in un universo onirico, fatto di luci, profumi e colori e lo fa attraverso un percorso sensoriale in cui rivivono le tradizioni e le antiche leggende. -
La musica muta della immagini. Sondaggi critici su poeti d'oggi e arti della visione
Riccardo Donati propone un attraversamento di alcune esperienze decisive della poesia italiana degli anni Duemila, indagando il rapporto che intercorre tra scrittura in versi ed esperienze scopiche. Lo studio interdisciplinare di media verbali e media visuali consente al critico di intercettare lo sguardo di autori quali Anedda, Benedetti, Buffoni, Calandrone, Frasca, Inglese, Italiano, Magrelli,Mancinelli, Matteoni, Mazzoni, Pugno, Socci, Targhetta, indagando i modi in cui i poeti d'oggi partecipano al lavoro dell'immagine. Con una nota introduttiva di Daniela Brogi. -
Una vernice di fiction. Gli scrittori e la televisione. Atti del Convegno (Catania, 3-4 dicembre 2013)
Questo quaderno raccoglie gli atti del convegno ""Una vernice di fiction. Gli scrittori e la televisione"""" (Catania, 3-4 dicembre 2013), dedicato all'analisi delle interferenze e degli scambi fra pratiche letterarie e immaginario televisivo. Nel giro di pochi anni il panorama mediale e degli studi di settore è molto cambiato, la serialità televisiva si è imposta con grande evidenza e così anche le ricerche a essa collegate. I casi analizzati all'interno del volume, pur occupando una zona a margine rispetto al dibattito sugli ecosistemi narrativi, sollecitano l'attenzione di studiosi e lettori/spettatori perché richiamano con forza il principio di continuità (e di concreta convergenza) fra vecchi e nuovi media. L'alternanza fra contributi critici e testimonianze d'autore offre un quadro mosso dell'industria culturale del nostro paese, fra ricostruzioni del passato recente e tentativi di mappatura del presente. Il volume contiene una conversazione tra Walter Siti e Antonio Moresco."" -
Carlo Ludovico Ragghianti e i linguaggi della visione
Il pensiero umanistico di Carlo Ludovico Ragghianti si è mosso in svariati ambiti, dalla critica d'arte alla letteratura, dal teatro alla filosofia, fino ad approdare al cinema, territorio nel quale il suo contributo si proietta nel più ampio contesto europeo, in stretta relazione con teorici del calibro di Rudolph Arnheim, Béla Balázs o Sergej M. Ejzenstejn. Precursore della interdisciplinarietà come modello ermeneutico, Ragghianti amava definirsi un «linguista delle arti figurative», scavalcando così i limiti di un sapere specialistico. A trent'anni dalla sua scomparsa, questo volume mira a esplorare le riflessioni del critico nel campo dei linguaggi della visione per riannodare il suo sguardo all'attuale panorama della visual culture. -
Umberto Eco. Epifanie, ossessioni, gnosi
«Invecchiando mi sono accorto che nella mia vita ho inseguito una sola idea profonda. Il problema è che non so quale. E allora scrivo per saperla». Così si raccontava Umberto Eco in una delle ultime interviste. In questo libro la ricerca delle ossessioni viene indagata considerando l'intenso commercio che corre tra l'attività speculativa e la scrittura narrativa: si scopre così la funzione dell'epifania, si affrontano la sindrome del complotto e il tema del falso e delle falsificazioni, fino a svelare l'agone tra una linea genuinamente cristiana, su cui Eco si è formato, e il suo fantasma gnostico. -
Canonicus fecit. Le incisioni di Pietro Annigoni negli anni Trenta. Ediz. illustrata
Dall'Introduzione di Paolo Bellini: «Dopo tanti anni di quasi silenzio, era ormai opportuno un lavoro catalogatorio che desse conto con organica scientificità di questa parte della produzione artistica di Annigoni, offuscata negli anni dalle notorietà che aveva acquisito come apprezzato ritrattista di personaggi celebri. Acciecati da tanta luce non si era presa allora nella giusta considerazione la sua produzione incisoria degli anni Trenta; ma poi, quando quella luce con il passare del tempo si è affievolita, dalla penombra sono emerse queste stampe, acquisendo un ruolo e uno spessore più consono alla loro reale importanza. Ora esse, con questo volume, vengono consegnate alla storia dell'arte con schede di catalogo ricche di tutti i dati necessari, per inquadrarle e comprenderle». -
Alla prova dei fatti. Ricerche empiriche sulla didattica musicale
Questo volume contiene le relazioni di alcune ricerche condotte nell'ambito di un corso di formazione alla ricerca nella didattica della musica organizzato a Bologna dalla SIEM (Società Italiana per l'Educazione Musicale) in convenzione con l'Accademia Filarmonica. Ciascuna delle ricerche condotte è stata concretamente svolta all'interno di contesti scolastici e secondo i metodi tipici sviluppati dalle scienze dell'educazione e della formazione. Diversi saggi si occupano delle attività didattiche realizzate nella scuola secondaria di primo grado; vengono anche considerate l'educazione vocale nella scuola dell'infanzia, la formazione nei gruppi musicali bandistici e le rappresentazioni sociali del concetto di musica degli studenti delle scuole medie a indirizzo musicale. -
Cavalcare un raggio di luce
"Cavalcare un raggio di luce"""" è il racconto di una vita mancata, persa dietro mille sogni passati nel dimenticatoio, alla continua ricerca di una stabilità mentale in equilibrio tra la dura realtà di tutti i giorni e la forte tendenza alla poesia. E poiché quest'uomo non riesce a relazionarsi e a trovare un contatto con le persone della sua vita quotidiana, egli cerca scampo e una ragione di vita nei libri, nella letteratura e nell'arte perché, dice, soltanto là «trovo chi mi capisce»." -
Un estratto di vita. Goliarda Sapienza fra teatro e cinema
Questo quaderno raccoglie gli atti del seminario «Pindaro aveva previsto il cinema». Goliarda Sapienza fra scena e grande schermo (Catania, 14 novembre 2016), dedicato all'analisi delle pièce di Goliarda Sapienza. Nonostante un rinnovato interesse degli studi per la scrittrice catanese mancava ancora un'indagine sulla sua produzione drammaturgica che provasse a mettere in chiaro lo spessore dei suoi personaggi, la tensione dei dialoghi, la modernità dei temi proposti. I contributi che animano questo volume si muovono proprio in tale direzione, secondo linee interdisciplinari, e offrono per la prima volta letture appassionate e rigorose di un corpus di testi che per vivacità e toni richiama la grandezza de ""L'arte della gioia"""" e di """"Io, Jean Gabin"""".""