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Premio regionale di giornalismo Emanuele Fonte il cronista. «Realtà economica in Sicilia tra luci e ombre» II edizione 2018
Opere vincitrici e selezionate. -
Di mamma non ce n'è una sola
Età di lettura: da 10 anni. -
Le pallide dita della luna
Prefazione di Nazario Pardini. -
Premio regionale di giornalismo Emanuele Fonte il cronista. «Liberi insieme contro la mafia» III edizione 2019
Opere vincitrici e selezionate del premio regionale di giornalismo ""Emanuele Fonte il cronista"""" edizione 2019."" -
I carusi della solfara. Vergogna e schiavitù. Ediz. per la scuola
Edizione scolastica con apparato didattico a cura di Rosy Alario e M. Catena Sanfilippo. -
Mi chiamo Thiago. Breve storia di un viaggio senza fine
"Mi chiamo Thiago"""" è il racconto di una storia di potere e di intrighi vissuti da dentro """"il Sistema"""". Il romanzo-storia di un uomo dai mille volti, e della tante vite, la cui presenza nella società è scomoda, il cui istinto di lotta e sopravvivenza si innalza e si rafforza dinanzi agli abusi di potere, la cui emarginazione darà l'input per intraprendere una nuova e silenziosa guerra. Un'occasione per discutere cosa rappresenti l'uomo oggi, se stesso e il suo rapporto col mondo. Il percorso narrativo mescola realtà e finzione, unisce storie ricche di simboli ed analisi, attraverso una linea sottile che rifiuta di spezzarsi, dando volutamente alla scrittura un ritmo nervoso e sincopato. """"Mi chiamo Thiago"""" è il viaggio di un'anima complessa che, pagina dopo pagina, diventerà """"altro"""". Un personaggio inventato, il cui cammino verso la libertà è fatto di percorsi incerti e tortuosi, ma anche esperienze irripetibili, tradimenti, eroica umanità, viltà, illusioni e disillusioni. Un lungo viaggio che parte da Tijuana, città messicana di confine, dove i sogni si scontrano con la realtà e riaffiorano ricordi del passato con tutto il loro insopportabile carico. Con prefazione di Pietro Folena." -
Rami secchi. Romanzo fallimentare
Battipaglia, Piana del Sele, Meridione, Italia: una Multinazionale delle telecomunicazioni, una fabbrica tecnologicamente all'avanguardia, un centro di ricerca di sviluppo con giovani laureati. Antonio, uno di essi, riesce a conquistare l'assunzione. Sembra realizzarsi il sogno lavorativo suo e di tanti ragazzi che come lui ruotano, chi a tempo indeterminato, chi come precario, intorno alle produzioni della Multinazionale. Ma è solo l'inizio di un percorso che si delineerà, secondo le ""sacre"""" leggi del profitto, lungo la direttrice di un continuo conflitto, solo apparentemente a bassa intensità, tra gli interessi dell'azienda e quelli dei lavoratori e costituirà per il protagonista lo stimolo più potente per lo sviluppo di una coscienza di sé, attraverso i continui peggioramenti dei rapporti di lavoro."" -
C'era una volta... la festa. Sant'Alfonso, l'occasione sprecata
È un mix di riflessione antropologica, studio storico-religioso, analisi statistica, reportage giornalistico, manifesto di denuncia culturale, inedito book fotografico. Ripercorre la storia della festa e del santo, intervista esperti, spiega come la presenza di questo vescovo e compositore di Marianella (Sant'Alfonso fu, tra le altre cose, anche autore di ""Quanno nascette Ninno"""", canto da cui ebbe origine """"Tu scendi dalla stelle"""") possa tutt'oggi influire positivamente sul territorio di Pagani. Soprattutto, disvela le sempre attese delusioni, di fronte all'incapacità di creare le giuste congiunture perché questa città si trasformi in un punto di riferimento per il turismo storico-religioso, fino ad auspicarne la elezione a città del Natale."" -
Il centro si guarda meglio dalla periferia
Il volume punta a offrire una prospettiva diversa da cui guardare ciò che ci sta intorno e ciò che intorno a noi accade, una prospettiva dalla quale immaginare un nuovo approccio alla realtà stessa. E' per questo che gli autori che hanno profuso le loro energie in questa opera hanno messo nero su bianco la parolaconcetto ""periferia"""", declinandola ciascuno dalla propria dimensione esistenziale. Ne viene fuori un lavoro intrigante e non di rado provocatorio. Come solo un'antologia apripista poteva essere. Perché provocatorio, destabilizzante (per quanti sono arroccati su posizioni comodamente rispondenti alle leggi della massa e, per questo, immuni da critiche ed attacchi), di certo stimolante è il fulcro del dibattito che si intende alimentare: la periferia non è e non è solo quella geografica. Periferia è concetto che va dalla dimensione urbanistica a quella socio-culturale, dalla visione storico-evoluzionistica a quella antropica."" -
All'inferno senza colpa. Farid e Rashida, l'Unico e la Saggia
Conosciamo i loro volti, i loro sguardi che sembrano tutti uguali. Perché i loro occhi hanno visto in faccia la morte due volte: nella terra che hanno abbandonato e durante la traversata del Canale di Sicilia. E quegli stessi occhi raccontano una speranza, quella di una vita lontano dall'orrore della guerra o della miseria. Quello che non conosciamo sono le loro storie: la vita che hanno vissuto e quella che vivranno da quel momento in poi quando, spente le telecamere che raccontano dell'ennesimo sbarco di migranti sul suolo italiano, torneranno nell'ombra. Di loro resterà traccia solo all'interno di una statistica, gelida sì, ma pur sempre meno agghiacciante della tragica contabilità di quanti non ce l'hanno fatta. Contabilità che è perfino approssimativa, come se fosse la somma di unità indistinte e non quella di singole vite umane, ciascuna con la propria storia. -
Crimini al microscopio
"Niente può fermare la scienza"""". Questo, almeno, è ciò che il capitano Alfredo Piana, fresco di promozione, ha sempre creduto e che il suo lavoro ha puntualmente confermato... finora. Perché il ritrovamento di un cadavere fuori Roma fa vacillare questa sicurezza: nessuna traccia, solo le palpebre spillate ed una puntura d'ago sul collo. Unico indizio: un oggetto """"fuori epoca"""". Il quadro porta una certezza agghiacciante: l'assassino non si fermerà. Al fianco di Piana in questa """"caccia all'uomo"""" il tenente Gregorio Matino, romano DOC, fresco di nozze con il sottotenente Elvira Borghesi, anche lei nella squadra da anni, e tre elementi appena arrivati da altre sedi e reparti: il sottotenente bolognese Luca Ferrari, mago dei computer, il tormentato sottotenente calabrese Francesco Russo, esperto di armi ed esplosivi, e l'ambizioso tenente siciliano Rosita Arena, psicologa e interprete. Ma le sfide non finiscono in laboratorio, per Piana. Lo aspetta, infatti, l'impresa più difficile di tutte: la paternità!" -
A me pare che il mondo resti fermo. La storia di un Primo Maggio
In questa edizione, così come nella prima, sono raccolti i pensieri e gli appunti di Galante Oliva sul Primo Maggio a Nocera Inferiore, con una puntatina fuori cinta a dir la verità. Nocera, città che si configurava (e penso che lo sia tutt'oggi) come una delle più importanti dell'intera provincia e probabilmente quel giorno, era il suo giorno, quello dedicato ai lavoratori: il più importante del salernitano. E' vero, secondo un paragone calcistico, partiva dall'uno a zero, grazie alle numerose industrie esistenti e al bacino straordinario di lavoratori che ruotava intorno alla città, detta non a caso delle cento ciminiere. I pensieri di Galante esposti in questo libro vanno dal 1956 al 1974, anni in cui era stato protagonista attivo della storia sindacale di Nocera Inferiore e della provincia di Salerno. -
Cocci di cuore
Un incontro: Ocram, Roma e la loro storia non storia veicolata da FacciaLibro. La domenica pomeriggio fiacca e senza pretese come fondale per una panchina galeotta, in una più che mai letteraria Nofi. Una sigaretta, lo smalto per le unghie dei piedi. La vita reale vissuta per dovere e necessità, un'esistenza diversa sfiorata con la punta delle dita e poi rinchiusa in una polverosa cassapanca dal lucchetto arrugginito. Il mistero della collina: Un finto prete. Un letto d'ospedale. Una donna per la quale nella clessidra della vita resta poca, pochissima sabbia. Un segreto (o un mistero se volete) da confidare per alleggerirsi la coscienza nell'impossibilità di rigirare la clessidra. Una vita, tante vite senza diritto di replica o d'appello. -
Capaccio Paestum tra ethos e pathos. Argomenti sull'identità, la creatività e lo sviluppo territoriale
Un saggio atto a elogiare le bellezze artistiche e paesaggistiche di una città: Capaccio Paestum, appunto, ma che comunque si può replicare in ogni luogo da noi amato. Comunità, collettività, polis, sono solamente alcuni degli argomenti trattati e esaminati. Una simbiosi tra uomo e luogo quella descritta dall'autore, che produce un ampio discorso sia tecnico che letterario, rivolto ai giovani e a coloro che giovani sono stati, invitando a uno scambio in grado di coadiuvare un cambiamento di attitudini, di atteggiamenti e di interessi, e volto a una crescita futura. L'amore per la propria città e il rispetto per i luoghi che si abitano traspaiono nitidamente dalle pagine del libro, catturando l'attenzione del lettore che in esso può trovare una valida guida, se interessato all'aspetto tecnico, o comunque una precisa dissertazione con i cui argomenti trattati non può che concordare. Forte il messaggio di conservazione dei beni culturali e paesaggistici, così come quello rivolto alla necessità imprescindibile di collaborazione tra individui costituenti e appartenenti alla stessa polis, quindi alla stessa comunità, per costruire un futuro migliore. -
In alto a sinistra. Storia del partito comunista italiano a Scafati
La storia di uno dei più importanti partiti comunisti della provincia di Salerno. Il libro, partendo da una mostra fotografica del 2016, prova, con testi e foto, a spiegare la lunga storia del partito intrecciandosi con quella della vita politica e civile della città di Scafati. ""Questa pubblicazione è un piccolo omaggio a una lunga e grande storia di libertà ed uguaglianza. È, pertanto, inevitabile una ricostruzione storica parziale. Molti i fatti, tanti i compagni e le compagne che andrebbero meritato di esser ricordati""""."" -
Giochi di luna
Immaginate di risvegliarvi in un luogo buio e umido, in un tempo che non vi appartiene. La vostra sopravvivenza dipende dal nascondere agli altri la vostra vera natura. Il vostro cuore batte per una creatura speciale, ma lontana dalla realtà che vivete, e inevitabile è la scelta tra vita e morte, tra giorno e notte, mentre la luna sta a guardare intessendo giochi d'amore e d'odio. Tra i fantasy popolati da vampiri moderni che guidano automobili di lusso e si aggregano in nuclei famigliari, torniamo al mistero dell'antica figura incantatrice e tormentata, e al fascino di un essere simbolo dell'atavica paura del diverso -
Alla ricerca di senso...
Quale senso ha la vita, in una situazione di disuguaglianze abissali prodotte dal finanzcapitalismo, dove settanta ""Epuloni"""" posseggono la ricchezza di tre miliardi e mezzo di poveri """"Lazzari""""? Quale senso ha la vita, in una situazione nella quale intere popolazioni, per la fame e per le guerre e, ancora più domani, per la crisi ecologica, sono condannate a """"migrare"""" e a sottoporsi a sofferenze inaudite e, sempre più spesso, a morte sicura? Quale senso ha la vita quando, di fronte a questo fenomeno epocale delle """"migrazioni"""", appare, sempre più spesso, nei comportamenti delle persone e delle comunità, l'inumano, come considerazione che l'altro uomo è nulla? Attraverso un """"itinerario intorno all'uomo"""", concluso da un capitolo su Gesù di Nazareth, nella prima parte, sviluppato, poi, più ampiamente, nella seconda parte, il libro giunge alla conclusione che il senso più profondo della vita è indicato dal progetto rivoluzionario di Gesù di """"cambiare se stessi (matànoia), per cambiare il mondo"""", di passare, cioè, dalla supremazia dell' """"ego"""" e della categoria del """"potere"""" alla supremazia del """"noi"""" e della categoria della """"condivisione""""."" -
Da sud
L'idea è quella di comporre una antologia nella quale i diversi saggi, divisi per relative e specifiche tematiche, siano legati da un unico filo conduttore rappresentato da una visione diversa, innovativa e creativa della parola e del luogo geografico ""sud"""". Il punto di partenza della nostra riflessione è quello di uscire da una narrazione canonica del Mezzogiorno d'Italia, stretta tra le opposte visioni di rivendicazioni anti-storiche ed una inesistente questione settentrionale. In particolare, l'idea sarebbe quella di immaginare tutti gli aspetti della vita e dello sviluppo del """"sud"""" connessi ad una dimensione ed uno sguardo non solo italiano, ma inserito in un contesto più ampio e globale. Il volume è un'antologia di 13 capitoli che vede autori prestigiosi i quali analizzano l'argomento Sud da un altro punto di vista, oserei affermare singolare"" -
Prospettiva sul mondo. Polis SA Magazine (2015-2017)
Il volume è un racconto di tre anni di attività sui territori e cresciuto grazie al lavoro dei tanti collaboratori impegnati dal nord al sud della nostra penisola. Produzione supportata da 3 anni di lavoro, 80 voci, più di 1000 articoli, 2 canali social attivi, siti web, due gruppi di lavoro in costante contatto, crescita e cambiamento. Le Arti, la Società, il Territorio, la Storia e poi ancora le Opinioni, i Personaggi, l'Ambiente e le Voci. La selezione mette insieme un libro che è la restituzione del nostro impegno sotto forma di racconto attraverso lo spirito critico di chi l'ha vissuta. Vi è disegnato un percorso e le aspettative intorno al volume sono grandi e noi, ovvio, lo speravamo. -
All'ombra di un castagno
A dimostrazione del fatto che sono un essere vivente che compartecipa alla vita di chi viene a trovarmi, vi racconterò alcuni aneddoti di persone buone e di autentiche canaglie con l'avvertenza che dovrete sempre tener presente che io sono solo un testimone, è questo il mio ruolo, non quello di interloquire e di giudicare. E quello che ascolto e che vedo lo spando nell'aria, facendo ricorso alla linfa che traggo dalla terra e utilizzando i miei rami e le mie foglie. È questo il modo che uso per trasferire agli uomini i miei racconti, sapendo che prima o poi ci sarà una persona sensibile, uno scrittore geniale, che avrà un olfatto più fine di quello di un cane, che annuserà l'aria e sarà capace di leggere uno dei racconti che io vi ho sparso, ne sarà colpito e gli verrà la voglia di metterlo nero su bianco facendolo diventare un romanzo.