Sfoglia il Catalogo feltrinelli042
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 7221-7240 di 10000 Articoli:
-
Studi su John Locke. E su altri pensatori cristiani agli albori del secolo dei lumi
I saggi riuniti in questo volume presentano, attraverso l'approccio filologico caratteristico del loro autore, il volto di alcuni pensatori cristiani del Seicento maturo e del primo Settecento. Sullo sfondo di un'Europa orgogliosa dei frutti della rivoluzione scientifica e delle scoperte geografiche, ma ferita dalla frantumazione della cristianità e in cerca di un'identità culturale che la esprimesse meglio della recente sintesi hobbesiana, emerge la figura del saggio e modesto Locke, difensore delle possibilità e dei limiti della ragione - ""humana facultas"""", """"candle of the Lord"""" - individuata come fondamento di una convivenza civile e fraterna tra uomini di fedi diverse. Agli studi lockiani (dalla giovanile edizione di testi tratti da un manoscritto della Lovelace Collection ai lavori presentati nei Colloqui Internazionali dell'Istituto per il Lessico Intellettuale Europeo del CNR) si affiancano gli studi su Robert Boyle, William Law e Samuel Clarke, che operarono oltre Manica, gli studi su Jean Le Clerc e Pierre Bayle, attivi in territorio olandese, e quelli sul cartesiano Jean-Robert Chouet che insegnò a Saumur e a Ginevra e su personaggi quali Pajon e Papin, a lui in vario modo legati. Unitamente a questi studi, che illustrano dibattiti caratteristici dell'età cartesiana, spinoziana e lockiana, e che contribuiscono a una più adeguata conoscenza dei rapporti tra aristotelismo e cartesianesimo in età moderna, viene riproposta l'edizione italiana della voce Revealed religion..."" -
Sul limite della vita. Lettere teologiche a un amico
Quest'opera postuma di Romano Guardini raccoglie dieci lettere scritte negli ultimi anni della sua vita a un amico parroco. Non sono lettere elaborate e compiute, ma abbozzi, spunti, intuizioni da sviluppare: quasi un approdo provvisorio e aperto di una lunga ricerca teologica. Non risposte ma interrogativi. Non è forse questa la posizione dell'uomo nei confronti del mistero di Dio? Un libro, dunque, di riflessione teologica e meditazione. Ma soprattutto pagine da leggere come testimonianza di un'intera esistenza spesa nella ricerca di Dio e del senso della vita. -
La politica
Un saggio su come vivere e pensare la politica del filosofo Denis Diderot. -
Volume unico per la scuola dell'infanzia e primaria. Manuale per la preparazione al concorso e per l'esercizio della professione. Con espansione online
Rivolto ai candidati del concorso a cattedra per la Scuola dell'Infanzia e Primaria per la preparazione a tutte le fasi della selezione concorsuale.Il testo è articolato in Parti. La Prima Parte (Bambini, contesti di sviluppo e problematiche educative e didattiche) affronta argomenti quali lo sviluppo psico-fisico del bambino, igiene scolastica, psicologia dell'età evolutiva, integrazione di bambini con disabilità. La Seconda Parte delinea l'assetto ordinamentale del sistema dell'istruzione. La Terza Parte passa in rassegna teorie educative e pratiche didattiche. La Quarta Parte propone esempi di Unità di Apprendimento sia per la Scuola dell'Infanzia che per la Scuola Primaria. Al termine di ciascun capitolo le schede riassuntive consentono di focalizzare l'attenzione sui concetti chiave e costituiscono nel contempo valide ipotesi di risposta in sede d'esame. Ciascuna Parte è completata da test di verifica che favoriscono l'autovalutazione e contribuiscono a fissare le nozioni. Il testo è completato da ulteriori materiali didattici, approfondimenti e risorse di studio accessibili online dalla propria area riservata. -
Sineddoche. Artemisia e le altre voci
Ritrovare il fiore di bergamotto e ricollocarlo al suo posto: è questo il comando che Dio ha assegnato al serafino Soleil. Si tratta di una missione che si compie attraverso un itinerario spazio-temporale dinamico tra presente e passato, partenze e ritorni, azioni retroattive e traguardi che tuttavia non possono cambiare gli eventi, frutto di un ineluttabile destino, bensì “attutirne la drammaticità, contenere le sofferenze, alleviare il peso del dolore e acquietare il ruggire dei tormenti che ancor ci assillano qui in su la Sfera Celeste e nel dedalo della nostra anima”. Il timoniere della spedizione è un angelo senz’occhi che racconta ai suoi compagni di viaggio la storia di Artemisia Gentileschi, la prima donna a denunciare il suo stupratore. Accanto alla sua voce si alzano quella di Giulia, vittima di assurde congetture tessute da menti malefiche; la tenera voce di Nino, il cherubino burlone vissuto soltanto un giorno; quella di Bice, che in vita fu Beatrice Cenci, e la voce di Vivì, l’angelo a due teste che simboleggia l’amore proibito in terra a causa dell’ignoranza e del pregiudizio. “Sineddoche” è un’espressione metaforica che custodisce segreti, amori, passioni, vite spezzate i cui personaggi si muovono spinti da pietas reciproca, vigore e talvolta senso dell’umorismo, consapevoli di rappresentare soltanto “una parte di un meraviglioso tutto ignoto ai più”. -
Omar Galliani. Notturno. Catalogo della mostra (Firenze, 2 febbraio-2 marzo 2008). Ediz. italiana e inglese
Il volume è il catalogo della mostra di Firenze (Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, 2 febbraio-2 marzo 2008). Centro dell'esposizione è ""Notturno"""" (2007), un trittico di notevoli dimensioni di Omar Galliani. La monumentale opera del maestro contemporaneo è una inedita e originale vanitas dal significato alchemico, esemplificata da una pioggia di rose, di teschi e da un pianoforte al centro, interamente realizzata in grafite su legno di pioppo. L'allestimento della mostra prevede, oltre al trittico, una serie di 45 studio a carboncino e inchiostro di china blu, rosso e nero."" -
Non ti scordar di me. Guida per curiosi e ficcanaso al Cimitero Monumentale di Milano
Il Cimitero Monumentale di Milano è un magnifico e sorprendente museo a cielo aperto. Circondato e assediato dal frastuono e dalla frenesia della città dei vivi, si erge silenzioso ed elegante offrendo l'eterno riposo a illustri milanesi che hanno lasciato un segno nella cultura e nella storia della metropoli lombarda. Al di là dei templi, delle statue e dei tanti capolavori disseminati in gallerie e lungo viali fiancheggiati da alberi secolari, i veri protagonisti di questa guida, unica nel suo genere, sono i personaggi, più o meno famosi, che trascorrono l'eternità in questo magico luogo di pace e che, con le loro azioni, con i loro meriti, ma anche con i loro difetti, hanno contribuito alla grandezza e allo sviluppo di Milano, come in una grande ""commedia"""" in cui ognuno ha recitato la sua parte. Le loro storie avvincenti e originali si intrecciano con quelle dei palazzi, dei giardini, delle chiese, delle piazze e delle strade di una città dinamica, veloce, a volte scontrosa, che da sempre preserva le sue bellezze e le sue virtù più nascoste."" -
Dallo Stato alla nazione. Costituzione e sfera pubblica in Toscana dal 1814 al 1849
Il lavoro di Antonio Chiavistelli costituisce un'occasione per osservare le tappe della storia della Toscana durante l'età della Restaurazione fino all'appuntamento con quel 1848 che segnò - per tutti gli Stati della penisola - il primo, vero contatto con la modernità istituzionale e la scoperta di una dimensione nazionale della politica. Condotta sulla scorta di una documentazione d'archivio in buona parte inedita e di un'amplissima bibliografia internazionale, la ricerca ricostruisce la complessa evoluzione ideologica dei ceti dirigenti toscani di primo Ottocento, nel loro sforzo di divenire quella sfera pubblica autocosciente che il progetto della Restaurazione tendeva invece programmaticamente a negare. -
Forme di vita e natura umana. Una mappa per il sapere antropologico
Il volume, a partire da un confronto con alcune delle emergenti forme assunte dalla socialità e soggettività (relazioni familiari, di genere, soggettività migranti), e della relazionalità col mondo (l'immaginare mondi nel tempo, la categorizzazione sociale, il senso del sé), in contesti sociali e culturali vicini e lontani, vuole introdurre a un sapere a vocazione globale come è quello antropologico, mettendo al centro delle proprie analisi non solo lo studio delle forme, ma anche quello delle condizioni e possibilità (naturali e sociali) che rendono possibile il loro generarsi, andando oltre l'idea modernista dell'unità (della natura) contrapposta alla molteplicità (delle società e culture). Un obbiettivo che chiede al sapere antropologico di ridefinire la propria mappa concettuale, confrontandosi con le concezioni sulla socialità, soggettività e relazionalità col mondo, rilevate in contesti sociali e culturali vicini e lontani dalla ricerca etnografica contemporanea; con le idee e concezioni dualiste sulla natura dell'uomo proposte dal pensiero filosofico e antropologico modernista; con le evidenze e riflessioni elaborate da quei saperi naturalistici (psicologia dello sviluppo, neuroscienze) che indagano i livelli non visibili allo sguardo etnografico che in questi ultimi anni si sono confrontati con importanti temi di grande interesse antropologico (la cooperazione, il senso del sé, l'empatia). -
Studi storici (2017). Vol. 58
La rivista affronta i maggiori quesiti storico-storiografici nell'arco cronologico dall'età antica a quella contemporanea. I temi che hanno costituito il filo conduttore della sua storia sono stati: la formazione dello Stato italiano a partire dalle origini del processo di unificazione nazionale al regime fascista, fino al secondo dopoguerra; le grandi trasformazioni economiche a livello italiano e internazionale; la storia del movimento operaio e del socialismo, sia dal punto di vista della storia del pensiero (con particolare attenzione alla figura di Antonio Gramsci), sia dal punto di vista di ricostruzione storica dei partiti e dei movimenti in Italia, nei paesi dell'Est europeo e nell'Unione sovietica. -
Putnam
"Penso che Aristotele fosse profondamente nel giusto quando sosteneva che oggetto dell'etica è il modo di vivere e la felicità umana, e che avesse anche profondamente ragione a stabilire una differenza fra questo tipo di conoscenza (la 'conoscenza pratica') e la conoscenza teorica. Una concezione della conoscenza che riconosca la maggiore ampiezza della sfera conoscitiva rispetto alla sfera della 'scienza' mi pare che sia una necessità culturale se miriamo a un'idea sensata e umana di noi stessi e della scienza.""""" -
L'estate del Mundial
Comincia l'estate del 1982, l'estate del mundial, e Pietro Binda, che tra un paio d'anni andrà in pensione per raggiunti limiti d'età, è un onesto e coriaceo maresciallo alla squadra Omicidi. Ha due indagini di cui occuparsi: una gli viene affidata dal suo superiore, il generale Casiraghi, ed è legata alla misteriosa morte del banchiere Roberto Calvi, impiccato a Londra sotto un ponte; inoltre, perché gliel'ha chiesto Loris, il suo amico anarchico, s'impegna nel giallo che gli sta più a cuore: l'inspiegabile omicidio di un'ex soubrette dell'avanspettacolo, Lavinia Marbella, uccisa dopo aver passato la serata in una sala da ballo. -
Dolci. 365 ricette
Un ricettario completo e illustrato che vi guiderà passo dopo passo nel meraviglioso mondo dei dolci. Nella sezione introduttiva, molto utile sia per chi muove i primi passi nel mondo della pasticceria come per chi ha maggiore esperienza, troverete esposti in modo chiaro i procedimenti necessari per realizzare le preparazioni di base, oltre a una rapida panoramica dell'attrezzatura indispensabile. Dopo aver imparato i primi trucchi, potrete finalmente lanciarvi nella creazione dei dolci più complessi e... scoprire il pasticcere che è in voi. 365 ricette dolci, una per ogni giorno, perché non c'è niente di meglio che gustare una bella torta calda in inverno o un gustoso gelato nella stagione estiva. -
Luoghi e paesaggi
Vengono qui raccolti, ordinati e proposti in un insieme coerente gli scritti in prosa dedicati da Andrea Zanzotto al tema del paesaggio. Questi testi, inediti o da tempo irreperibili, permettono di seguire l'evoluzione dell'immaginario dell'autore attraverso cinquantanni di impegno letterario. La scrittura di Zanzotto racconta un""'idea di paesaggio"""" in cui l'uomo e la natura interagiscono e si confrontano, nonostante l'impatto del primo sulla seconda si faccia sempre più invasivo. Ai luoghi reali della vita dell'autore, il grande Veneto che si estende dalle Dolomiti alle Lagune, si affiancano i paesaggi immaginati, viaggi compiuti o sognati in un'Europa sospesa tra lontananza e prossimità. Il ritratto dei luoghi si intreccia con quello dei personaggi che l'autore incontra e insegue nelle sue peregrinazioni, compagni di viaggio fidati e sorprendenti nella loro caratterizzazione umana e linguistica. Il risultato è un rapporto con il mondo che si completa nella scrittura, """"vero luogo del nostro stare"""", ricercato e difeso con la forza di una passione intima e civile, come solo la poesia può essere."" -
Per la vita buona. Teologia e scienze umane in dialogo
Questo saggio prende spunto dagli Orientamenti pastorali dell'Episcopato italiano per il decennio 2010-2020, chiamati appunto Educare alla vita buona del Vangelo, per proporre un invito di riflessione per la vita buona, intesa come stimolo propositivo e costruttivo, il più possibile condiviso da tutta la società educante. Un invito che riguarda tutte le dimensioni della vita umana, ricondotte a unità vitale e feconda dalla fede e dal rapporto con Dio. Il saggio dunque tenta di presentare, in maniera quasi antologica, lo stato dell'arte, il punto della situazione riguardo al rapporto tra teologia e scienze umane, scegliendo e analizzando alcuni contributi che possano aiutare a comprendere perché questo rapporto è necessario e quale tipo di legame possiamo ipotizzare e definire fra l'ambito teologico e quello delle scienze umane. -
Tra Inghilterra e Italia. Incroci di storia del pensiero politico contemporaneo
Degli incroci tra le culture politiche nazionali il rapporto tra l'Italia e l'Inghilterra non ha certo rappresentato il modello, troppo sbrigativamente identificata l'Inghilterra dell'800 e del 900 con la causa filosofica dell'empirismo e con la causa politica dell'individualismo. In realtà quest'equazione interpretativa è distorcente tanto nella sua premessa filosofica quanto nella sua conclusione politica. È distorcente nella premessa filosofica generale di dedizione coerente dell'Inghilterra alla causa dell'esperienza, perché in una tradizione di pensiero mai compiutamente sistematica, non c'è sempre continuità di metodo nel passaggio dalla filosofia della conoscenza alla filosofia pratica. Ed è distorcente nella conclusione politica di dedizione altrettanto certa dell'Inghilterra alla causa dell'individualismo, perché l'individualismo non è se non una faccia dello stesso pensiero ottocentesco. Certo la faccia più nota per la visibilità che si è conquistata, al centro di una scena costruita a misura della sua egemonia sull'opinione pubblica, ma non l'unica faccia, neppure la faccia di maggiore spessore culturale e politico. Da Coleridge a Carlyle, da John Stuart Mill a Green, e poi nella variegata pattuglia dell'emergente socialismo di fine secolo, matura, su uno sfondo organicistico, l'idea di una cultura dei valori da coniugare, talvolta a fatica, con i problemi della modernità. Ed è proprio a quest'altra faccia dell'Inghilterra, nelle sue pur diverse componenti, non solo socialiste, appunto, ma anche conservatrici e liberali, che i saggi contenuti in questo volume guardano come specchio di sollecitazioni di cui la storia del pensiero politico italiano prende coscienza nell'opera di minoranze intellettuali ovvero ai margini delle comparazioni della ricerca storiografica. Claudio Palazzolo è professore ordinario di Storia delle dottrine politiche nella Facoltà di Scienze politiche di Pisa. È autore di numerosi studi sul pensiero politico inglese contemporaneo, tra cui i volumi Introduzione al pensiero politico di Coleridge, Torino 1988, e Dal fabianesimo al neofabianesimo. Itinerario di storia della cultura socialista britannica, Torino 1999. Più recentemente si è dedicato allo studio dei rapporti tra religione ed economia in Riforma e genesi del capitalismo, Pisa 2004. -
Il paradiso della verità. Incontro con il pensiero di Emanuele Severino
Emanuele Severino, riflettendo sugli esiti della civiltà occidentale, invita l'uomo contemporaneo a ""guardare in faccia"""", con Leopardi, la illusorietà del paradiso della tecnica e ad assumersi di conseguenza la """"responsabilità"""" del tempo presente, nel quale - per dirla con Nietzsche - """"Dio è morto"""". Se è vero, infatti, che """"gli dei sono fuggiti"""" (Hölderlin), non si può sperare, come vorrebbe invece Heidegger, nel loro """"ritorno"""". Allo stesso tempo, tuttavia, Severino si fa testimone di una """"salvezza"""" alla quale l'uomo è destinato nel superamento dell'angoscia, del dolore e dell'orrore della morte - una salvezza che, com'egli cerca di argomentare, non può essere neppure quella promessa dalla fede cristiana, ma risiede nel """"paradiso"""" della verità che da sempre appare, anche se non le si dà attenzione e a cui la filosofia presta il linguaggio. Questo """"incontro di pensiero"""" con Emanuele Severino intende fondamentalmente ripercorrere le tappe che vanno dalla iniziale armonia tra la filosofia e la fede cristiana che egli professava da giovane filosofo, fino al suo spezzarsi negli anni della maturità filosofica."" -
Costa Concordia. L'altro volto della verità
Cosa ci fanno un filosofo, un economista, un giornalista e un ingegnere a riflettere insieme sul naufragio di una delle più grandi navi da crociera del mondo? Ci segnalano che esiste una verità molto più complessa di quella distribuita dai media fin dalle ore immediatamente successive alla tragedia e che non può essere ridotta al solito ritornello ""Fu-tut-ta-col-pa-di-Schet-ti-no"""". Così, con chiavi di lettura diverse e inquadrando l'evento nel più ampio fenomeno del crocierismo, gli autori ci invitano a riflettere. Infatti, ciò che è avvenuto davanti all'isola del Giglio il 13 gennaio 2012 non può essere ricondotto soltanto all'errore umano, né ridotto a mero fatto tecnico. Esistono molti altri aspetti - simbolici, culturali, economici - che entrano in gioco: sono fondamentali per inquadrare il problema e per spiegare gli esiti di un'indagine che, a una parte dei naufraghi, sembra essersi sviluppata in una sola direzione. Diversamente, senza un punto di vista del genere, troveremmo ancora del tutto normale che una nave come il Titanic si lanciasse a tutta velocità di notte in un mare pieno di iceberg con due soli marinai infreddoliti a fare da vedetta."" -
Anarchici. «Matrix», «Cloud Atlas»
Adesso appenderò il telefono e farò vedere a tutta questa gente quello che non volete che vedano. Mostrerò loro un mondo senza di voi"". Con queste parole Neo - il protagonista del film """"Matrix"""" - sfida le macchine creatrici del mondo finto che domina gli esseri umani. Un anarchico moderno, tra i vari che il cinema di oggi immagina in futuri super tecnologici. Dalla Trilogia di """"Matrix"""" (1999-2003) a """"Cloud Atlas"""" (2012), questo libro si sofferma su una galleria di ribelli un po' speciali. Da Neo, Smith e il Merovingio della Trilogia, ai sei protagonisti di """"Cloud Atlas"""" dei fratelli Wachowski, scopriamo alcune possibili concezioni dell'anarchia, un concetto tanto sfuggente quanto centrale per il nostro presente."" -
Elsa Morante e il cinema
La produzione letteraria di Elsa Morante è certamente nota a tutti. Da ""Menzogna e sortilegio"""" a """"L'isola di Arturo"""", da """"La Storia"""" ad """"Aracoeli"""", da """"Alibi"""" a """"Il mondo salvato dai ragazzini"""" e a """"Lo scialle andaluso"""", intere generazioni di lettori hanno amato i romanzi, gli scelti racconti e le numinose poesie di questa scrittrice riservata e schiva. E probabilmente molti conoscono i film che ne sono stati tratti (a opera di Damiano Damiani e di Luigi Comencini). Ma forse non tutti sanno della sua pluridecennale passione per il cinema, e della sua considerevole operosità all'interno di quel mondo. Amica, mentore e consigliera di tanti attori e registi (da Visconti a Pasolini, da Carlo Ludovico Bragaglia ad Alberto Lattuada, da Zeffirelli a Bellocchio, da Liliana Cavani a Bernardo Bertolucci, da Anna Magnani a Laura Betti, da Carmelo Bene a Carlo Cecchi, per citarne solo alcuni), nel corso degli anni Elsa Morante è stata pure, in modo discreto, e talvolta anonimo, soggettista, sceneggiatrice, aiuto-regista, attrice, consulente musicale per colonne sonore, paroliera, nonché scrupoloso critico cinematografico. Attraverso una ricca collezione di materiale inedito o raro, il presente volume intende fare luce su questo capitolo poco conosciuto della sua attività e della sua vita.""