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XY dimensione del disegno. Ediz. italiana e inglese. Vol. 7: Immagini e temporalità-Images and temporality
“XY dimensioni del disegno” nasce nel 1986 per i tipi di CEDIS come rassegna critica di studi sulla rappresentazione dell’architettura e sull’uso dell’immagine nella scienza, nella tecnica e nell’arte. Il programma della rivista è di stimolare e divulgare la ricerca teorica e applicata prodotta nel settore scientifico-disciplinare del disegno, nonché di promuovere ogni possibile connessione con altri ambiti di conoscenza che si relazionino con la bidimensionalità dell’immagine cui si riferiscono le coordinate cartesiane che figurano nel nome. Il primo numero raccoglie le relazioni di base del convegno di Roma “I fondamenti scientifici della rappresentazione”, punto di partenza programmatico di un crescente panorama di interessi; la rivista prosegue poi sviluppando temi monografici e interdisciplinari, anche attraverso fascicoli dedicati quali il regesto “1968-1988 vent’anni di architettura disegnata”, la raccolta “Dossier rilievo”, la rassegna delle “Nuove tendenze” e l’indagine sul binomio “Grafica-architettura”. Nel 1989 promuove il convegno di Perugia “Il rilievo tra storia e scienza” di cui due anni dopo raccoglie gli esiti, fondativi per ogni successivo sviluppo disciplinare. Nel 1997 promuove il convegno di Perugia “I luoghi del segno epocale” che per la prima volta pone al centro del dibattito architettonico la questione “periferia” da un punto di vista linguistico e figurativo. Fin dai primi numeri convergono su XY il sostegno e l’apporto di figure di primo piano quali Michele Emmer, Decio Gioseffi, Ernst H. Gombrich, Richard L. Gregory, Corrado Maltese, Ruggero Pierantoni, Franco Purini, Lucio Saffaro, Vittorio Ugo. A partire dal numero 11-12 del 1990 la rivista è edita da Officina Edizioni e dal 1992 le si affianca la collana “I libri di XY”, oggi al 16° volume, con l’intento di offrire un repertorio critico di saggi orientati ad esplorare i temi introdotti dalla rivista, nella convinzione che il miglior strumento di approfondimento della conoscenza sia il confronto intelligente tra saperi diversi. -
La scena dell'immagine
I saggi e gli interventi contenuti in questo libro sono dedicati alla presenza delle immagini negli spazi del teatro e della danza, agli sguardi e alle osservazioni che producono nuove evidenze storiografiche, campi d’azione, matrici dell’operare artistico. La compresenza di studi storici e delle riflessioni degli artisti ci è apparsa necessaria per indicare come qui la pertinenza dell’immagine alle arti performative non sia un dato preventivamente riconosciuto, ma rintracciato e investigato come esito di relazioni, incontri, visioni, ambienti dove le immagini vengono prodotte, elette ad indagine, tramandate. Le parole del titolo, La scena dell’immagine, suggeriscono, infatti, il duplice percorso degli scritti presentati. Se è vero che ogni immagine qui offerta ai lettori testimonia di avvenimenti della scena dove è iscritta, è anche vero che sono le stesse immagini a creare la scena dove abitano, la “cornice” entro la quale si offrono alla riflessione e allo studio. È questa la ragione che ci ha indotto a scegliere per l’apertura e la conclusione del volume due fotografie astratte del 1951 di Pasquale De Antonis. Visconti irruppe nel teatro italiano provocando negli spettatori una serie di choc visivi attraverso la messa in visione di dettagli minuziosi e sconcertanti. Nelle immagini del fotografo quei primi piani rivelatori emergono attraverso il contrasto con le masse scure o fuori fuoco degli attori-personaggi che li osservano. Sono la disposizione delle forme nel buio e nelle penombre a rendere drammatiche le relazioni percettive, gli sguardi, le atmosfere dolorose o incombenti in cui si dibattono le figure “messe a fuoco”. Cogliendo la possibilità, allora assai inconsueta, di fotografare durante una prova generale, quasi senza interruzioni, la sequenza delle sue foto racconta di una presenza appena dileguata, quella di Visconti, che sapeva imprimere alle prove, attraverso il corpo a corpo con gli attori, quella continua tensione che dava vita allo spettacolo attraverso una comunità di attori ogni volta raccolta intorno all’energia fisica ed emotiva del regista. Se queste foto hanno finito per identificarsi, col passare degli anni, con la memoria di quelle scene, lo si deve alla particolare testimonianza del fotografo che non identificandosi professionalmente con il suo compito, ha finito per raccontare non gli spettacoli ma il teatro di Visconti, una possibilità che non ebbe il suo effettivo compimento nelle scene italiane, ma che il regista dovette far emergere di volta in volta, spettacolo per spettacolo, aggirando le inerzie dei modi produttivi, fronteggiando accuse di formalismo e di eccezionalità, di inutile spreco. Le fotografie astratte di De Antonis, esposte a Roma in due occasioni nel 1951 e nel 1957, si trovano invece al centro delle sue relazioni con i protagonisti italiani dell’astrattismo. Accolto come nuovo compagno di strada, De Antonis operò in sintonia con le ricerche degli amici pittori. Quelle immagini nascevano dal libero gioco impresso al suo sapiente artigianato, dalle tecniche del fuori fuoco all’uso di piccole lampadine o cartoni forati da cui filtrava la luce (come nei due esempi mostrati in questo libro) sperimentata come matrice della costruzione dello spazio. Le foto astratte e le immagini create... -
Territori post-rurali. Genealogie e prospettive-Territoires post-ruraux. Généalogies et perspectives
Introduzione Marta De Marchi Hessam Khorasani Zadeh; Figures de l’agencement territorial entre villes et campagnes de la Picardie aux Flandres (ca 1760-1860) Jean-Pierre Jessenne Terres habitées et substrats cultivés. Esquisse d’une pensée du sous-territoire Sébastien Verleene; Penser la résilience morphologique des formes du paysage Sandrine Robert; La costruzione sociale del territorio. Antropologia storica e territori Lucia Carle; Liens sociaux et territoires. Les sociabilités dans les espaces ruraux en voie d’urbanisation Fabrice Boudjabaa; La généalogie familiale comme outil d’analyse spatiale. Familles paysannes, exploitations agricoles et paysages en Vénétie et Flandres françaises (ca 1830-2020) Hessam Khorasani Zadeh; Territoires de l’industrialisation diffuse. Paysages, economies et société du Nord-Est italien David Celetti; Transizioni e geografiche critiche del cibo. Il caso di Matera Mariavaleria Mininni; Leggere il sistema cibo nella città diffusa. Paradossi e scenari Marta De Marchi; La “città promiscua”. Osservazioni sulle trasformazioni del paesaggio agrourbano del Veneto dal dopoguerra ad oggi Viviana Ferrario; Una genealogia possibile del progetto riformista agrario nel paesaggio Luca Filippi; Postfazione Paola Viganò. -
Leonardo e la città ducale
Il volume raccoglie i risultati della giornata di studi promossa dal Politecnico di Milano nell’ambito del programma di celebrazioni del V centenario della morte di Leonardo da Vinci e dedicata alla Milano sforzesca e al tema delle relazioni fra il potere ducale e i modi di rappresentazione e costruzione urbana. In particolare, oltre al ruolo svolto da Leonardo da Vinci nel dare forma a questa “politica delle immagini”, viene affrontato lo studio degli strumenti legislativi e delle forme cerimoniali e teatrali che nell’età sforzesca furono elaborati dal potere ducale volti a legittimare il proprio status principesco sia nei confronti dei propri sudditi, sia degli altri potentati italiani ed europei. -
XY. Ediz. inglese e italiana. Vol. 8: Texture. Themes and figures of geometric patte
Rassegna critica di studi sulla rappresentazione dell'architettura e sull'uso dell'immagine nella scienza e nell'arte. -
Il terrore nell'arte. Mostri, fantasmi, vampiri, demoni, lupi mannari, streghe e alieni
Il libro racconta, attraverso i grandi capolavori dell’arte e grazie ad un apparato iconografico di oltre 220 fotografie a colori, la storia delle più celebri e terrificanti creature che infestano il mondo dei vivi. Le origini delle creature fantastiche ed i mostri riempivano storie e leggende degli antichi, che esploravano un pianeta Terra ancora misterioso; il diavolo piombava sull’uomo medievale, terrorizzandolo con gli incubi infernali e la paura della dannazione eterna; nel Rinascimento, la guerra della Chiesa contro la stregoneria sfociò nella caccia alle streghe che imperversò per secoli in tutta Europa, mentre nei villaggi regnava la paura dei lupi mannari; nel ‘700 comparve l’angoscia per i vampiri, che si credeva riemergessero dai sepolcri per succhiare la linfa dei vivi; nell’800, lo spiritismo riportò in auge spettri, apparizioni e case infestate. L’arte ha impresso in modo indelebile le visioni, le allucinazioni, le paure dell’uomo; dai mostri della mitologia classica raffigurati da Giotto, Caravaggio, Botticelli e Michelangelo ai demoni creati dal pennello di Bosch e Memling e tanto altro ancora. Una lettura particolare della storia dell’arte universale -
L'amica del cuore
L’amica del cuore è la storia dell’amicizia tra due donne, dal momento in cui questa nasce durante l’adolescenza, alla sua fine. I caratteri delle protagoniste, pur essendo molto diversi anche a causa dell’educazione ricevuta, finiscono per integrarsi alla perfezione, dando vita ad un legame apparentemente indissolubile, fino a quando gli eventi non prendono una piega che porterà alla sua distruzione. Il racconto è articolato su diversi piani temporali: la nascita e l’evoluzione del rapporto tra le due ragazze e il presente, nel quale una delle due protagoniste, ormai quarantenne, viene assalita dal senso di colpa per aver involontariamente concorso a provocare la morte dell’unico figlio dell’ex amica. Caduta in uno stato di fortissima depressione - pur se con molti tentennamenti - alla fine deciderà di affrontare l’incontro con l’amica, dando così vita a un confronto sincero e allo stesso tempo liberatorio per entrambe. -
Bianca
Novembre 1925: Bianca, una giovane ragazza dal carattere ribelle di Lavina, un paesello perso fra le montagne liguri, lascia la sua famiglia per trasferirsi a lavorare in città, a Imperia, presso dei ricchi signori, entrando così in una realtà per lei totalmente nuova. Sarà questo l'inizio di un percorso di vita che la porterà a diventare una donna forte e indipendente, decisa a vivere secondo i propri valori e con le proprie forze, passando inoltre per esperienze come la Resistenza e diversi rapporti d'amore, spesso però impossibili e destinati a cocenti delusioni, vivendoli comunque sempre nel segno della passione e dei veri sentimenti, sfidando anche i pregiudizi del tempo. Riuscirà allora Bianca a trovare finalmente l'amore della sua vita? E riuscirà a viverlo fino in fondo, senza complicazioni di sorta? -
Mi chiamo Scrivo (benvenuti nella mia testa)
Svegliatasi in un letto d'ospedale in seguito a un coma durato due anni, Scrivo si ritrova in uno scantinato con dodici sedie ad assistere a delle sedute psichiatriche di gruppo. Sarà così costretta a lottare contro il dolore degli altri impregnandosene come una spugna e servendosene come di uno sciogligrasso per lavare via il suo. L'unico modo di trovare sollievo sarà mettere nero su bianco le storie di questi dodici folli. Quella di Howard, l'uomo che in seguito alla morte di moglie e figlia è convinto di vivere in una cartolina; quella di Colin, il bambino di appena dieci anni che soffre di attacchi di panico; quella di Stew che, accecato dal buio, si protegge con un accendino; quella di Gwen, la ragazzina scontrosa che ha trasformato il suo giardino in un gigantesco parco giochi con tanto di montagne russe. E proprio come una vertiginosa corsa sulle montagne russe, la vita di Scrivo si trasformerà in un'alternanza di adrenalina pura, incoscienza e panico totale; scricchiolii, pendii e riprese; conforto dato e ricevuto, in un vortice che va affrontato a parole, sino alla fine della corsa. -
¡Tú la pagarás!
Bologna. È quasi finita la notte quando, in una sala da ballo di salsa, viene ritrovato il cadavere di un uomo, Thomas Delgado, barista del locale e inguaribile sciupafemmine. I potenziali indiziati sono molti, prima tra tutti La Guerrera, fidanzata di Thomas e abituale frequentatrice del posto. Disincantata, impulsiva, un po' vanitosa e un po' maschiaccio, La Guerrera è vera salsera, uno spirito combattivo. Di giorno lavora presso la redazione-garage di un giornale diretto da un becero individuo e, oltre alla salsa, ha due grandi passioni: Dante Alighieri e le patatine fritte. Vive con Catalina, l'amica cartomante, appassionata come lei di balli latinoamericani e santeria. Le indagini vengono condotte dall'ispettore Basilica e si incrociano con quelle della stessa Guerrera, che lo guida nel mondo della salsa, svelandogliene fascino e incoerenze, verità e mistero. Nel frattempo, un altro cadavere viene ritrovato nella campagna emiliana: una nuova vittima legata all'ambiente dei locali di salsa. E così, tra insegnanti di danza, animatori pugliesi che si spacciano per latinoamericani, ballerine bellissime e signore ambigue, esibizionisti, suggestivi e arcaici rituali religiosi, storie di sesso torbido, gelosie e superstizioni, l'ispettore Basilica si trova catapultato in un mondo per lui sconosciuto e pressoché incomprensibile. Però, in qualche modo, proprio dagli orishas, gli dei della santeria cubana verrà un aiuto inaspettato che porterà Basilica di fronte a una verità sorprendente... -
Fuego
Una torrida estate bolognese, un piromane che semina incendi per la città e una morte strana, molto strana, apparentemente legata a oscuri culti sciamanici. L'autopsia conduce la polizia ai locali notturni latino-americani della provincia, il regno della Guerrera, al secolo Elisa Guerra. Capoerista convinta, studentessa di criminologia nonché giornalista pubblicista disoccupata che attualmente consegna pizze a domicilio. La Guerrera è concentrata in una personale lotta per la sopravvivenza: gli ostacoli sono il disinganno della vita, la precarietà e un'occupazione di cui si vergogna. Quando l'ispettore Basilica la coinvolge nelle indagini, lei ci si tuffa nel suo modo incosciente, senza riserve, così come balla e beve rum. Le ambigue notti di salsa sono una calamita non solo per i personaggi che le animano - la fascinosa Princesa, El Tigrón, El Chupa-Chupa, Catalina, con la sua dolcezza azzurra e i suoi studi di alchimista, il sensuale cantante Roelvis, un amante cubano tornato dal passato - ma anche per i curiosi. E qualcuno, nascosto nell'ombra, sta macchinando un nuovo delitto. Nel frattempo il fuoco continua a bruciare impietoso nelle strade di Bologna e nel cuore duro della Guerrera. -
Momento zero
Il mortale incidente d'auto in cui scompare Frank Altobelli, testimone chiave di un importante processo contro la criminalità organizzata, dapprima sembra riconducibile semplicemente a una tragica fatalità. Polizia, giornali e opinione pubblica, infatti, sono tutti d'accordo: si è trattato di un incidente causato dall'eccessiva velocità del veicolo su cui viaggiava Altobelli. Due uomini però. Paolo Assi e Francesco Gualtieri, notano alcune anomalie. Al primo, poliziotto di giorno e killer di notte, appare subito chiaro che la dinamica dell'incidente è del tutto simile a quella che sette anni prima ha distrutto la sua famiglia e la sua vita. Il secondo, ricercatore scientifico attualmente ingaggiato dai servizi segreti, si è reso conto che nella faccenda c'è qualcosa di inspiegabile e illogico. Assi decide così di avviare sulla morte di Altobelli un'indagine personale, che lo pota a scoprire l'esistenza di un'organizzazione segreta, attiva nel sistema economico, militare e politico da oltre duecento anni, in grado di compiere un'impresa straordinaria definita Momento Zero: provocare la morte presunta dei suoi ricchi e famosi clienti e dare loro una nuova identità, un nuovo volto, un nuovo destino. Intanto, sullo sfondo, si muovono gli agenti dell'organizzazione, in lotta tra loro per il controllo del potere e delta misteriosa ""sequenza inversa"""" in cui si celerebbe il segreto dell'immortalità. Un segreto che riguarda da vicino proprio Paolo Assi e la sua famiglia..."" -
Country girl
Il suo primo romanzo, ""Ragazze di campagna"""", fu ritenuto talmente scandaloso da essere messo al bando nella cattolicissima Irlanda del 1960. Questo non impedì al libro di diventare comunque un grande successo internazionale, permettendo a Edna O'Brien di emanciparsi e di costruirsi una vita libera, anticonvenzionale e creativa, consacrata alla scrittura e all'amore per la letteratura e costellata di eventi e incontri irripetibili. Cinquant'anni dopo quell'esordio, l'autrice ha raccolto i suoi ricordi in questa autobiografia che inizia dall'infanzia trascorsa in una grande e decadente casa nella campagna irlandese, per proseguire con gli anni terribili trascorsi in convento; poi il primo lavoro a Dublino e la fuga d'amore con un uomo sposato, che sarebbe diventato suo marito, lo scrittore Ernest Gébler, da cui divorzierà dopo una lunga battaglia per l'affido dei due figli. Seguono gli anni della maternità da single, ma anche le feste e le folli serate nella swinging London degli anni Sessanta, la vita a New York, gli incontri e le amicizie con personaggi come Philip Roth, Gore Vidal, Harold Pinter, Norman Mailer, Marlon Brando, Richard Burton, Robert Mitchum, Sean Connery, Paul McCartney, la principessa Margaret, Jackie Onassis e R.D. Laing, solo per citarne alcuni. """"Country Girl"""" è il racconto di un'epoca di grande fermento culturale e di un'esistenza unica che ha """"conosciuto gli opposti di gioia e dolore, amori incrociati e amori non corrisposti..."""""" -
Mia madre è un fiume
Il racconto di un amore tra madre e figlia ""andato storto da subito"""". Un romanzo potente e vitale, in cui le vicende personali si uniscono alla storia corale di un'Italia contadina, ritratta dagli anni di guerra fino ai nostri giorni. Quando Esperia mostra i segni di una malattia che le toglie la memoria, è tempo per la figlia di prendersi cura di lei e aiutarla a ricostruire un'identità smarrita. Inizia così, giorno dopo giorno, il racconto di un passato dal quale riaffiorano ricordi dolcissimi e crudeli, riprendono vita le figure dei familiari e degli abitanti della piccola comunità montana che le ha viste nascere e crescere entrambe. In un Abruzzo luminoso e aspro, che affiora tra le pagine come una terra mitologica e lontana, le fatiche della campagna, l'allegria dei matrimoni, la ruvidezza degli affetti, l'emancipazione dall'analfabetismo e la fine della sottomissione femminile si intrecciano al racconto di una lenta metamorfosi dei sentimenti in un indissolubile legame madre-figlia che oscilla tra amore e odio, nostalgia e rifiuto."" -
La crociata dell'ispettore Ghote
Ganesh Ghote è un ispettore della polizia di Bombay (oggi Mumbai). Timido, nervoso e ossequioso, Ghote non è né un detective geniale come Holmes né un duro scafato come Philip Marlowe, non è un criminologo alla N.C.I.S., né uno scienziato come in C.S.I., ma un uomo umile che sottovaluta sempre i suoi nemici, e la cui forza sta nell'integrità, nella perseveranza e nella benevolenza verso le persone. Ha una moglie, la bellissima Protima, donna bengalese piena di spirito, polemica ma amorevole, e un figlio di nome Ved. Molto del suo tempo Ghote non lo passa solo combattendo la criminalità, ma soprattutto facendo fronte all'ingombrante sistema burocratico della giustizia indiana. ""La crociata dell'Ispettore Ghote"""", pubblicato la prima volta nel 1966, vede l'investigatore alla prova con il caso di un filantropo milionario americano, Frank Masters, trovato morto avvelenato. Un uomo ricco, certo, il cui patrimonio potrebbe far gola a molti, eppure chi mai avrebbe potuto uccidere un benefattore che si dedicava agli orfani senza casa di Bombay? Un caso complesso per uno degli eroi non convenzionali più amati della letteratura del crimine internazionale."" -
Lettere sulla Sardegna
Il volume, inedito, è la prima traduzione italiana integrale delle ""Lettres sur la Sardaigne"""", pubblicate a puntate negli anni 1847-48 e come monografia nel 1849. L'autore rielabora in 6 lettere gli appunti del suo affascinante viaggio compiuto negli anni '40 del XIX secolo, quando l'isola era ancora un luogo esotico. Dall'epistolario traspare il forte desiderio di girovagare senza un fine preciso, contrariamente a quanto si faceva all'epoca, e questo da ad ogni racconto il sapore della scoperta e suscita meraviglia. La narrativa appassionata e le impressioni personali caratterizzano questo libro di viaggio. Prefazione di Luciano Marrocu."" -
Dizionario gastrosofico di culture e politiche alimentari
Un originale dizionario composto da voci di cultura e politiche alimentari che riporta, per ogni temine, un'analisi interdisciplinare basata sulla Gastrosofia, materia che abbraccia storia, antropologia, semiotica, nutrizione, fisiologia, marketing, arti culinarie e degustazione sensoriale. In questo libro sono raccolte nozioni che hanno la finalità di chiarire, con immediatezza e semplicità, la visione di un approccio consapevole al cibo. Ciascuna sezione alfabetica è introdotta da una ""Dama del Gusto"""", creata dalla graphic designer Irene Innocentini, dove in ogni icona sono presentati visivamente i principali prodotti gastronomici di una regione italiana."" -
Come si dovrebbe vivere. Perché la città si è fatta straniera
In una serie di dialoghi con Heinrich Vormweg, il grande scrittore e premio nobel per la letteratura Henrich Boll riflette su alcuni importanti temi della nostra civiltà e sui cambiamenti avvenuti nel secondo dopoguerra: il modello di sviluppo e la crescita economica, la qualità della vita nelle grandi città e l'educazione dei nostri figli. Completano il quadro le riflessioni sul ruolo della letteratura e della cultura, sul rapporto tra le due Europe, dell'est e dell'ovest, sulle nuove istanze dei movimenti giovanili e ambientalisti. Un dialogo condotto con garbo e ironia, con la sensibilità artistica, morale e intellettuale di uno dei più grandi scrittori del Novecento, sempre attento alle più profonde trasformazioni dell'uomo. -
Il diritto del bambino al rispetto
Korczak e stato uno dei rari adulti che ha saputo comprendere un mondo che appare oggi sempre più misterioso e irraggiungibile, quello dell'infanzia. Korczak permette al lettore di ritrovare il bambino che è stato, e che in parte è rimasto, difende i diritti dell'infanzia, insiste sulla responsabilità di ogni pratica educativa. Scritta nel 1929 questa perorazione non ha perduto nulla della sua forza provocatoria, insieme pedagogica e politica. Prefazione di Grazia Honegger Fresco. -
Ricci, limoni e caffettiere. Piccoli stratagemmi di una vita ristretta
Un agile manuale scritto da donne per donne e nato all'interno della Casa Circondariale femminile di Rebibbia. Nelle istituzioni totali esiste una vita sotterranea fatta di stratagemmi e rimedi, tollerata dagli operatori che maggiormente condividono le restrizioni dei detenuti e delle detenute. Il manuale raccoglie piccoli stratagemmi che vanno dalla cucina alla salute, dai giochi alla poesia tutti necessari per la sopravvivenza. Questo manuale raccoglie ricette, espedienti, istruzioni e scritti oltre a alle foto realizzate durante un laboratorio.