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Il furto della gazza ladra
Tutto cominciò quando a nonno Erio rubarono una delle due gazze ladre. Il fatto sorprese e sconcertò l'intera famiglia. La questione era: com'era possibile che una gazza ladra si fosse lasciata rubare? E chi aveva avuto il coraggio di rubare una gazza ladra proprio a nonno Erio che notoriamente era un ladro? Una storia divertente, dai risvolti gialli, con protagonista un ragazzino sveglio e intraprendente, che con aria disincantata e consapevole osserva il mondo degli adulti. Al seguito del nonno zingaro, incorreggibile e romantico ladro - che riesce a rubar anche al Commissariato di Polizia! Gianni si avventura per i vicoli di Roma alla ricerca della gazza sottratta al nonno; ma anche alla ricerca delle proprie radici gitane, e delle motivazioni che spingono i suoi genitori a rifiutarle. Età di lettura: da 8 anni. -
Il futuro di Fortini
In questo volume Romano Luperini raccoglie le testimonianze di una lunga fedeltà: venticinque anni di recensioni, articoli, interventi, saggi dedicati a Franco Fortini, di cui è stato amico e interlocutore (talvolta anche polemico) per trent'anni, dal 1965, quando l'ha conosciuto poco dopo essersi laureato, fino alla morte del poeta, ed era ormai suo collega all'Università di Siena. Li ha divisi il tempo di una generazione, li ha uniti la stessa passione politica. Gli interventi qui riuniti definiscono il profilo di Fortini, ma ne colgono anche aspetti diversi, con il commento di singole poesie, l'esplorazione di alcuni temi (soprattutto quelli della memoria e dell'oblio, del passato e del futuro) e l'analisi delle posizioni teoriche in campo critico-letterario. In particolare Fortini viene considerato in contrappunto rispetto ad altre due personalità - quelle di Pasolini e di Calvino - con cui è stato protagonista del dibattito letterario negli anni Sessanta e Settanta. Ne esce così un affresco storico delle patrie lettere nel secondo Novecento, quando gli scrittori erano ancora dei grandi intellettuali capaci di scrivere poesie o romanzi, ma anche di elaborare saggi critici, filosofici, politici, storici, sociologici, e di occupare una posizione di primo piano nella formazione dell'opinione pubblica e della cultura nazionale. -
Il verismo italiano fra naturalismo francese e cultura europea
Il naturalismo ebbe un epicentro francese e si allargò ben presto a tutta Europa. In Italia prese il nome di verismo ed ebbe in Verga e Capuana i massimi propugnatori delle sue teorie. I due siciliani avevano ben chiare le matrici francesi della nuova poetica. Questo libro mostra tale consapevolezza, illustrando i rapporti fra Verga e Capuana da un lato e Zola dall'altro e allargando lo sguardo anche ai grandi maestri del realismo francese (Flaubert soprattutto). Inoltre i saggi raccolti mettono in luce la rete delle relazioni internazionali che la cultura del realismo e del verismo italiani aveva intrecciato, grazie anche alla apertura cosmopolita di una rivista come la ""Rassegna settimanale"""", a cui collaborarono Verga, Serao, Fucini, Pratesi e De Marchi. Infine un intervento dedicato al cinema evidenzia l'influenza della linea Verga-Zola su Visconti e sulla stagione del neorealismo."" -
La cucina della Valle dei Trulli
Un viaggio attraverso i sapori autentici della valle dei Trulli, un panorama completo della cucina pugliese in sei sezioni: pane e rustici, antipasti, primi piatti, secondi piatti, dolci, liquori. Pietanze genuine e appetitose con i soli alimenti che la terra fornisce: verdure varie, granaglie, legumi, ortaggi, vino e olio, oltre ai prodotti derivanti dall'allevamento del bestiame. Insieme agli ingredienti e al procedimento ogni ricetta, debitamente illustrata a colori, indica il tempo di preparazione e la difficoltà. -
Giovanni Paolo II e la sofferenza. Un mistero vissuto
La sofferenza degli ultimi anni di vita di Giovanni Paolo II è rimasta impressa negli occhi e nel cuore di ognuno di noi, ha squarciato il XX secolo lasciando una testimonianza di fede e speranza. La sofferenza del vecchio papa non è mai stata fine a se stessa e non è mai stata vissuta con disperazione e rassegnazione. La sua fede fonte di speranza leniva le piaghe del suo corpo. Egli ha sperimentato su di sé la passione redentrice di Cristo e l'amore incondizionato per l'uomo. Amore, sofferenza, fede e redenzione sono le cifre della vita di Giovanni Paolo II. -
Innocenza primordiale e contemplazione sacrale dell'universo
Una vecchia leggenda marinara racconta di un paese in Bretagna sommerso dalle acque del mare dopo un misterioso cataclisma. Riferiscono i pescatori che, in alcune notti di luna, fra lo sciabordio delle onde, si può udire il suono delle campane della cattedrale, fatte risuonare dagli angeli, preludio al suo futuro trionfale riemergere dalle acque. ""L'innocenza primordiale - scrive Plinio Corrêa de Oliveira - non è qualcosa che il diavolo riesca a sradicare interamente dalla nostra anima. Vi resta come una cattedrale sommersa dalle acque del peccato ma che ancora esiste in noi. Di tanto in tanto le campane di questa innocenza rintoccano, e ci fanno sentire come una melodia interiore, una nostalgia, una speranza"""". A più di un lettore, questo libro farà forse sentire il suono, allo stesso tempo grave e armonioso, di antiche campane sommerse nel fondo della sua anima."" -
Casa di carne
Storia di viaggi e di attraversamenti sia fisici sia esistenziali, e sulla ricerca di sé. Trieste, Brest, Rio de Janeiro, Lisbona, ogni città è per Angela una frontiera da oltrepassare. Trova finalmente un lavoro stabile come cameriera in un albergo, prepara le colazioni, ma vive con profonda inquietudine e curiosità: ha sempre lo zaino pronto, si innamora di Miriam, incontra Alessio, va a vivere con Tiago e non smette mai di credere nell'amore come unico luogo a cui tornare. Salvo poi prendere atto che la fine di ogni sentimento è un addio preparatorio all'ultimo addio della vita. Tra partenze, amicizie, avventure Angela è pronta a gettare via le sue maschere. Ma a quale prezzo? E sapranno fare lo stesso anche i compagni che incontrerà lungo la strada? Un romanzo che ha in sé tutta la meraviglia e il pericolo dello sconfinamento. -
La pecora nera. L'Italia di oggi e l'eurozona
Nell'ultimo decennio due grandi crisi hanno definito l'Europa: quella del debito sovrano dell'Eurozona nel 2010 e quella del Covid-19 nel 2020. Dal punto di vista economico si tratta di due accadimenti diametralmente opposti. La crisi del debito sovrano, evento asimmetrico, è stata il prodotto di un decennio di divergenza economica ma ha innescato una convergenza senza precedenti all'interno dell'Eurozona. Politicamente, ha aperto una frattura profonda in tema di solidarietà fiscale, facendo emergere una narrativa, ancora in auge, che ha visto l'Europa dividersi tra «santi» e «peccatori». La pandemia scatenata dal Covid-19 è invece uno shock simmetrico, con origini esterne alla politica economica, che rischia però di compromettere quella convergenza faticosamente raggiunta negli ultimi anni. Dal punto di vista politico, sembrerebbe un'occasione indiscutibile per dispiegare solidarietà fiscale a livello europeo, eppure raggiungere un accordo su questo fronte è stato molto difficile. Al centro di questo intreccio di tensioni, destinate a definire il futuro dell'integrazione europea, si trova oggi proprio l'Italia, in virtù delle dinamiche economiche e politiche che la caratterizzano. E il piano per la ripresa concordato a Bruxelles, il cosiddetto Next Generation EU, assegna al nostro paese una responsabilità chiave: dimostrare che la fiducia concessa non è stata mal riposta. In caso contrario, la nostra posizione in Europa sarà sempre più marginale, in un insostenibile gattopardesco isolamento. -
Dizionario del cinema italiano. I film. Vol. 41: Tutti i film italiani dal 1970 al 1979. A-L.
Fra il 1970 e il 1979 è stato realizzato un numero impressionante di film, spesso ascrivibili a uno dei tanti generi cinematografici cari al decennio, dall'horror alla commedia sexy, dal western nostrano al poliziesco. Di tutti i film realizzati in Italia in quel periodo, incluse le opere dei maestri come Fellini e Visconti, il volume fornisce ogni genere di dati, con prioritaria attenzione al cast artistico e al credit tecnico e sempre tenendo fede al principio di rigorosa equiparazione - quanto allo spazio loro dedicato - tra grandi capolavori e film di puro consumo. Compatibilmente con le fonti bibliografiche e anagrafiche disponibili, a loro volta sottoposte dagli autori a una complessiva opera di revisione e di confronti incrociati, cui si è aggiunta la visione di centinaia di pellicole (nonché dei relativi titoli di testa e di coda), per ciascuna pellicola viene proposta una scheda quanto più possibile dettagliata, comprensiva di note particolari, trama e recensioni dell'epoca. -
Memorie di un gentiluomo di campagna. Storie di vita nella piccola Ruhr del Canavese
Ogni paese ha la propria storia, fatta di date, personaggi e avvenimenti. Ciascuno di noi, invece, filtra la storia attraverso il proprio ricordo: è così che nasce ""Memorie di un gentiluomo di campagna"""", ovvero dai racconti, dagli aneddoti, dai «C'era una volta...» di un paesello un po' isolato, Forno Canavese, visto attraverso gli occhi di un uomo nato poco prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale e che ha attraversato la storia del boom economico del Secondo Novecento. Tante sono le storie su Forno e paesi limitrofi e tante le curiosità custodite nello scrigno dei suoi ricordi, dischiuse con entusiasmo nella sua personalissima narrazione."" -
Prospettiva Van Orton. Catalogo della mostra (Ascoli Piceno-San Benedetto del Tronto, 14 luglio 2023-7 gennaio 2024). Ediz. italiana e inglese
«Prospettiva Van Orton» è la prima monografica dedicata ai Van Orton, ovvero Stefano e Marco Schiavon, artisti digitali piemontesi conosciuti a livello internazionale, che racconta la mostra con doppia sede, quella del Forte Malatesta di Ascoli Piceno e della Palazzina Azzurra di San Benedetto del Tronto, visitabile dal 14 luglio 2023 al 7 gennaio 2024. Il catalogo trasferisce in modo suggestivo e caleidoscopico lo stile inconfondibile dei Van Orton, in una sequenza coloratissima e movimentata di temi, icone, personaggi, ritratti, che in dieci anni ha ridisegnato il perimetro del neo pop grazie alle numerose collaborazioni di respiro nazionale e internazionale con nomi illustri dell'industria del design, della musica, della moda, del cinema e dello sport. Il volume presenta un folto e accurato apparato iconografico ed è aperto sia dai testi dei curatori Stefano Papetti e Elisa Mori e Giorgia Berardinelli che valorizzato dai saggi di Massimiliano Vado, celebre attore e regista, e dello storico dell'arte Matteo Piccioni, così da restituire al lettore originali e molteplici interpretazioni del mondo Van Orton. -
Luogo del sigillo
"Luogo del sigillo"""", libro cardine dell'esperienza poetica di Alfonso Guida, è una vera e propria discesa agli inferi, paragonabile a """"Il Battello ebbro"""" di Rimbaud, per il temperamento poetico disperato eppure controllato, e alla collezione dei morti dell'antologia di Spoon River, per la sequenza dei ritratti umanissimi e tragici delle persone conosciute nell'ospedale psichiatrico. Luogo del sigillo si legge quasi come un romanzo, eppure è un compendio di poesia altissima." -
Fiori nudi
"Libro di recisione, di abbandono e però di roccia, di boschi. Una poetessa rupestre, una voce che non strappa via da sé mai la parte aspra della natura, nemmeno per farne letteratura. Intendo che in questa voce esordiente e caparba avviene uno scarto rispetto a ogni consolazione letteraria. Semmai la poesia gira di più il coltello nella ferita, quasi come sfida di resistenza e antidoto all'oblio. In una forma estrema di amore si cerca di scoprire nell'amore la verità, anche quando ha occhi dolenti in cui però si fa largo un'aurora. Capace di vivide visioni o di curiosi avvistamenti nella materia che le si offre (la fine di un rapporto, il ricordo, la casa, la percezione del proprio corpo e tempo) la poesia di Gaia Boni non cerca l'effetto: mette giù i suoi versi come un chirurgo i suoi strumenti o un killer finito il lavoro. Perché in lei la poesia è innanzitutto un lavoro del cuore precedente alla scrittura, ed è un buon segno rispetto a troppa scrittura di facile reazione, quasi sempre letteraria, cioè formata su modelli, che vediamo in giro. Invece Gaia no, un po' non se ne cura, presa come è in una fatalità che la urge a riconquistare la sua età e il suo tempo. Libro di fredda urgenza, di trattenuta violenza. E di straziante boschiva luminosità"""". (Davide Rondoni)" -
Racconti orfani
Pillole amare di vita, fotogrammi di attimi quotidiani, sensazioni dipinte in modo limpido e veloce. L'universo di ""Racconti orfani"""" pullula di personaggi orfani, recisi, feriti, soli, spesso ridicoli. Una lente d'ingrandimento sulle nostre fragilità, i nostri silenzi e i nostri disordini. Dal buco della serratura osserviamo Rossana che vede un tailleur in vetrina e se ne ossessiona e Roberto, che si prepara davanti allo specchio prima di un evento importante. Marco che non doveva essere lì, ma in quell'automobile incontra il proprio destino. Claudia e il suo male profondo, Sara che domani si sposa. Poi c'è Damiano che deve fare i conti con una vita stravolta, e Laura dispersa all'interno del labirinto di un matrimonio. Una costellazione di vite ai margini, spettatrici della transitorietà dell'esistenza."" -
Giorgina Saffi. Una gentile mazziniana di ferro
Giorgina Craufurd Saffi (Firenze 11.10.1827-Forlì 30.7.1911) nacque da Sir John Craufurd e Sofia Churchill, un'illustre famiglia inglese di tradizioni liberali e sostenitrice della causa nazionale italiana. Nel 1851 conobbe a Londra Aurelio Saffi, che sposò nel 1857. Validissima collaboratrice del marito, legata a Mazzini da una quanto mai salda amicizia, ne condivise appieno le idealità, adoperandosi per la loro diffusione. Particolarmente attenta alla condizione delle donne, di cui evidenzia il ruolo fondamentale nell'ambito familiare e sociale, promosse l'associazionismo femminile e aderì nel 1875 alla campagna dell'inglese Josephine Butler per l'abolizione della prostituzione.""La vita è un dovere""""; """"I diritti sono la naturale conseguenza dei doveri assolti"""": queste le convinzioni a cui si attenne, con assoluta fermezza, per l'intera esistenza."" -
La forma di tutti
«Leggendo 'La forma di tutti' (...) quello che mi arrivava era anche (se non principalmente) il contegno che emana dalla pagina, e rimane impresso a libro chiuso. Lo so, il termine contegno sembra inappropriato, quando si parla di un'opera di poesia; ma non ne trovo un altro che esprima - o cerchi di esprimere - la mia esperienza di lettura. L'atteggiamento implicito nella scrittura di questo autore è quello della discrezione, della sobrietà, direi quasi della mansuetudine, e in genere rimanda a una totale mancanza di arroganza (anche letteraria) e a una grande apertura verso gli altri, verso l'umano. Ciò non significa che gli aspetti formali siano trascurati, o rimossi: l'impressione morale di cui parlo non potrebbe manifestarsi senza un accurato lavoro sul linguaggio, sul ritmo, sul tono. La lingua di Bultrini è una lingua chiara, limpida, prossima al parlato ma senza cedimenti alla blaterazione corrente.» (dalla prefazione di Umberto Fiori) -
Battaglia per la terra. Vol. 1
Nell'anno 3000 non ci sono nazioni né città... La Terra è un deserto desolato. Nelle cupole di otto impianti minerari sparsi per il globo i malvagi alieni Psyclo prosciugano le risorse minerarie del pianeta, di cui distrussero quasi totalmente la popolazione mille anni prima. I pochi sparuti resti di umanità si nascondono in villaggi e aree remote: una specie in pericolo, sull'orlo dell'estinzione. L'apatia e la superstizione hanno abbattuto ogni speranza quando un uomo, Jonnie Goodboy Tyler, osa lasciare il suo villaggio alla ricerca di una vita migliore. Contro ogni difficoltà, organizza gli ultimi superstiti e ottiene il loro appoggio in un tentativo disperato di cacciare gli alieni Psyco da questo mondo prima che l'uomo sia perduto per sempre. -
Antonello Colonna. Un anarchico ai fornelli. Da Labico a New York
Un libro-intervista dove Antonello Colonna è ritratto nella sua bizzarra genialità e in una dimensione umana che non sempre traspare nella quotidianità del lavoro frenetico e pulsante. Colonna racconta se stesso e il suo mondo, disegna un pezzo di storia a cavallo tra la Prima e la Seconda Repubblica. E racconta, insieme ai genitori, le sue ""ricette segrete""""... In chiusura una galleria di ritratti firmata da Marco Delogu, dedicata ai personaggi più rappresentativi del mondo di Antonello Colonna."" -
Gli sposi non promessi. Parafrasi a contrapposti dei Promessi sposi
A lungo ritenuto una semplice parodia dei ""Promessi sposi"""", """"Gli sposi non promessi. Parafrasi a contrapposti dei Promessi sposi"""" di Cletto Arrighi si ripresenta in questa riedizione nella loro realtà di strumento per una polemica operazione scrittoria avente come oggetto aspetti politici, culturali, ideologici e religiosi del suo tempo, intendendo contrapporsi a quanto aveva significato l'apparizione dei promessi sposi in un'età di marcato anticlericalismo, e rivendicando a sé ora quest'ultimo in un'epoca di forte rigurgito clericale. Di qui l'aspetto più interessante del testo, ricco di riferimenti assai più articolati di quanto possono essere a prima vista, e che si è cercato di enucleare nelle ricche note di commento. Certo, Arrighi opera anche sul piano del ribaltamento dei personaggi manzoniani, facendo di Renzo un contrabbandiere ubriacone, di Lucia «una specie di cocotte campagnola», della Signora di Monza «una Suora di Carità, spiritista convinta e medium potente» e così via. Ma a essi si accompagnano personaggi richiamanti il presente: come il cardinal Ferrari speculare a Carlo più che a Federico Borromeo, o Ferrer in cui rivede le autorità milanesi contemporanee. Sicché, se proprio si vuol tener presente l'ipotesi di un testo come questo di Arrighi a livello di parodia, più esatto sarà parlare allora, nella migliore delle ipotesi, di «parodia eversiva»."" -
Tumulti e indignatio. Conflitto, diritto e moltitudine in Machiavelli e Spinoza
La filosofia moderna ha reagito con violenza tanto contro Machiavelli quanto contro Spinoza. Le loro opere vennero condannate dagli autori del giusnaturalismo contrattualistico, della Ragion di Stato e del liberalismo. Essi furono spesso accomunati come una minaccia per l'ordine morale e politico. Per Machiavelli e per Spinoza questo ordine non esiste, è solo una chimera frutto di rapporti di forza che si affermano con le armi ma anche con le parole, cioè attraverso la superstizione e l'ignoranza, poiché anche le parole sono armi. Realismo, conflitto e moltitudine sono gli assi portanti seguendo i quali l'autore attraversa il pensiero di Machiavelli e Spinoza, nell'invito a compiere l'""autopsia"""" del politico agli albori dell'età moderna.""