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Il silenzio di Lampedusa
Lampedusa d'inverno, con la sua quotidianità malinconica e la sua natura sferzata dalla pioggia e dal vento, raccontata dagli scatti fotografici di Gianni Ansaldi e dalle parole di Massimo Ciavarro. L'isola si mostra a chi la comprende e ama come ""un luogo di emozioni e di affetti, di solitudini e mare. Un mare nel quale qualcuno soffre, è vero, ma che, anche di fronte alla tragedia, ha un sapore di libertà: quella che cercano i migranti sui barconi; quella che vive chiunque si avventuri, da turista, nella scoperta delle sue ricchezze nascoste e del suo fascino"""" (Massimo Ciavarro). Lampedusa aspra e intatta, Lampedusa paradiso selvaggio: luogo nascosto da svelare."" -
L'Italia farà da sé. Propaganda moda e società negli anni dell'autarchia. Ediz. illustrata
Nel 1935 l'Italia fascista reagisce alle sanzioni economiche deliberate dalla Società delle Nazioni in risposta all'aggressione italiana all'Etiopia, imprimendo una nuova formidabile accelerazione alla macchina della propaganda autarchica. A ottanta anni di distanza, in un contesto drammatico di prolungata crisi economica e istituzionale, di svuotamento progressivo delle democrazie e di difficile tenuta di un'idea dell'""Europa dei popoli"""", il volume - catalogo della mostra tenutasi al Palazzo Ducale di Genova tra il dicembre 2014 e il febbraio 2015 - propone una riflessione su un passato forse troppo velocemente rimosso."" -
Lettere a destinazione. Lettere di forlivesi, cesenati e riminesi fermate dalla censura durante la seconda guerra mondiale
Durante la seconda guerra mondiale, nei dialoghi tra i vari fronti di guerra e l'Italia, o all'interno della penisola stessa, la censura interveniva con violenza, togliendo dal corso intere lettere o, anche, cancellandone alcune parti. Il lavoro di Elena Cortesi cerca di descrivere l'organizzazione e l'attività della censura postale dall'entrata in guerra dell'Italia (10 giugno 1940) alla liberazione del forlivese (9 novembre 1944). Raccontando la storia della commissione censoria ha voluto far riemergere dal silenzio degli archivi una parte di quelle lettere e di quei brani - di forlivesi, cesenati e riminesi - che la censura decise di non far proseguire. Così i protagonisti di allora possono ora conoscere cose che forse non hanno mai saputo, magari scritte da qualcuno che non è tornato, o ai discendenti di oggi ciò che hanno vissuto in quegli anni i loro genitori, nonni o bisnonni. E le parole stampate rimarranno a disposizione anche di coloro che vorranno leggerle in futuro. -
A est dei miei maremoti
"Mi ami tu? Spezzi lo zero"""". La voce di questa nuova poetessa ci porta dentro una storia d'amore e perciò di continue morti e rinascite. In una Sicilia appena riconoscibile ma vivida nei suoi elementi naturali, la voce rincorre in stazioni dove si alternano abissi e gioie quasi infantili il filo di un amore che parifica finalmente al vivente. Che rende, più di ogni altra cosa, la persona abile a vivere. Voce sempre in bilico sul senso di una inesorabile disabilità, profonda, esistenziale. Sui """"maremoti"""" dell'anima. E voce tuttavia sempre guidata da una lettura dei segni che mostrano """"come un ventaglio di bene / l'accadere del mondo"""". Libro di grande e semplice freschezza e di buona linfa per chi cerca la vita nella vita. (Davide Rondoni)." -
Identità e meticciato
Il possente richiamo all'identità, nelle sue declinazioni più viscerali, è uno dei presupposti dell'ondata reazionaria in atto nella cultura occidentale, che rimanda alla paura per l'altro, per il diverso. Eppure, proprio questa nostra epoca globalizzata, segnata al contempo da incertezza identitaria e da richiami atavici al sangue e alla terra, appare il momento migliore per spazzare via due dinosauri concettuali come ""identità"""" e """"rappresentazione"""", retaggio della metafisica platonica e medievale. L'autore, mostrandone l'inconsistenza ai fini della ricerca nelle scienze sociali e nell'antropologia in particolare, propone di sostituirli con il concetto di meticciato, ovvero di ibridazione culturale, di contaminazione feconda di stili e linguaggi diversi. E ci fa capire come non sia un caso se ancora oggi è in nome dell'identità etnica, religiosa o culturale che si combattono guerre, si consumano genocidi, si indicono crociate securitarie."" -
La guerra di Charley. Vol. 1: 2 giugno 1916-1 agosto 1916.
Finalmente ristampato il primo volume della celebre serie ""Charley's War""""."" -
Le giacche blu. L'integrale. Vol. 1
Fine degli anni Sessanta. Per porre rimedio alla partenza del Lucky Luke di Morris, l'editore Charles Dupuis incarica due giovani autori di provvedere alla sua sostituzione sulle pagine de ""Le Journal de Spirou"""": uno sceneggiatore in erba, Raoul Cauvin, e un illustratore di prospettiva, Louis Salvérius. Niente più eroi solitari... Assistiamo all'esordio e alle facezie di un gruppo di soldati dell'Unione - le famose Giacche Blu - messi dinanzi a indiani più simpatici che bellicosi e ai tormenti della guerra di Secessione. In breve ne spiccheranno due, il caporale Blutch e il sergente Chesterfield. Le Giacche Blu fanno il loro ingresso ufficiale sul """"Journal de Spirou"""" nell'agosto del 1968 per non abbandonarlo più."" -
Occhi cerchiati di azzurro
Lui, lei e l'altra. Il triangolo ha tutti i vertici al loro posto. Lui è un ricco conte con il doppio cognome, come si conviene. Livio Moltesi-Dauri. Ingegnere per titolo di studio, non per quotidiana professione. Lei, Baldina Reani, è una caparbia fanciulla col caschetto nero e gli occhi cerchiati d'azzurro. Una vergine solitaria, conquistata dal giovane Moltesi nel lugubre castello che l'ha vista reclusa fino ad allora, nero con le finestre cerchiate di bianco. L'altra è la donna che appare qualche pagina dopo la loro promessa di matrimonio, ma che in realtà da dieci anni svolge il ruolo di amante corrisposta del Moltesi. Ilda Miari. Donna matura e bionda, tanto abbondante e florida quanto Baldina è sottile, le gambe lunghe, il profilo caparbio. E si consuma il dramma della gelosia... -
Nella mente del tuo gatto. Ediz. illustrata
Chi ha un gatto lo sa bene: questi animali vivono da secoli nelle nostre case eppure, nonostante gli sforzi, per molti versi rimangono misteriosi, difficili da decifrare, indipendenti e con una personalità che sembra impossibile da spiegare. Per entrare nella mente del gatto, Bo Söderström spiega al grande pubblico tutte le più recenti scoperte sul comportamento felino, con un linguaggio accessibile, immediato e divertente. Quand'è che l'uomo è riuscito ad addomesticare il gatto? Il gatto desidera la compagnia di altri felini o sta meglio da solo? Riconosce la nostra voce? È vero che si affeziona più alla casa che alle persone? Come si fa a evitare che graffi i mobili? È meglio tenerlo in casa o farlo uscire? Quali sono i punti e i modi giusti per accarezzarlo? Perché gli piacciono così tanto le scatole vuote? A queste e a tante altre domande risponde il libro di Bo Söderström, con l'aiuto di consigli pratici, approfondimenti e infografiche. Per imparare a vedere il mondo come i nostri amici a quattro zampe. -
Il comune in rivolta. Sul potere costituente delle lotte
I saggi e gli articoli raccolti nel presente volume - in buona misura pensati e discussi all'interno dell'esperienza collettiva di UniNomade - formano un materiale prezioso per molteplici aspetti. Innanzitutto per il metodo, cioè per il processo di produzione e costituzione del pensiero dentro la materialità delle composizioni sociali e dei conflitti. Mettendo in discussione la statica separazione tra teoria e prassi, Antonio Negri mostra come non esista creazione di sapere critico al di fuori delle lotte. E in questa direzione che vengono riletti Marx e Foucault, per strappare la cassetta degli attrezzi marxiana ai polverosi sgabuzzini della filosofia della storia e quella foucaultiana alla lettura edulcorata dell'accademia. Si profila così una genealogia materialista della modernità: da Spinoza e Machiavelli, fino a Nietzsche e il post-strutturalismo francese. È qui dentro che emerge la scoperta del comune. Nelle pagine di questo volume il concetto si precisa e si afferma, trova la sua radice nel lavoro vivo: non origine, ma produzione. C'è comune solo quando c'è potenza costituente. Lo dimostrano le lotte dentro la crisi, dalla Tunisia alla Spagna, fino ad arrivare ai riot inglesi. Attraverso le pratiche e le questioni che i movimenti pongono, Negri individua le tracce attraverso cui inventare il comune degli uomini e delle donne. -
Ruolo, funzioni e prospettive dell'ispettore tecnico del lavoro
L'obiettivo di questo lavoro di tesi è di descrivere il ruolo e le funzioni assegnate all'ispettore tecnico del lavoro operante, nell'ambito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, come controllore del rispetto della normativa in materia di sicurezza e salute dei lavoratori. Se ne esegue un'analisi dal punto di vista della Psicologia delle Organizzazioni e del Lavoro per cercare di individuare possibili prospettive di sviluppo futuro. Nella prima parte si introduce il concetto di sicurezza e le implicazioni economiche derivanti dal numero di infortuni mortali e invalidanti che accadono ogni giorno in Italia. Si mostrano gli sforzi e la tendenza dell'Unione Europea ad uniformare e standardizzare le normative e viene evidenziata la variegata platea di diverse figure istituzionali aventi responsabilità di controllo in materia. Il secondo capitolo è dedicato all'esame degli aspetti psicologici inerenti il lavoro dell'ispettore tecnico. Vengono analizzate diverse teorie psicologiche riguardanti la soggettività del ruolo, evidenziando l'importanza della condotta e del codice etico. Anche le dinamiche del potere di Mc Murray e le relative degenerazioni sono esposte, seguite dalla teoria dei confini del ruolo. Quest'ultimo è anche analizzato congiuntamente ai concetti psicologici di negoziazione, in modo da comprendere se sia possibile cambiare la struttura dell'ispezione, come teorizzato nell'ultimo capitolo. Prefazione di Gianmichele Bonarota. -
Cina e India: identità, Stato, territorio. Kashmir e Xinjiang, terre di confine sospese tra India, Cina, Pakistan e autodeterminazione
L'India è oggi un prototipo di Stato multiculturale, una sorta di ""federalismo irregolare"""" capace di intercettare la diversità? La Cina è una struttura ibrida, tra partito unico e capitale, centralista ma portatrice, volente o nolente, di pluralismo """"geneticamente asimmetrico""""? Due """"architetture istituzionali"""" destinate a influenzare i modelli occidentali? Partendo dalle tradizioni filosofiche di due grandi paesi, il libro prova a entrare nell'anima di due territori, il Kashmir dall'India amministrato e la Regione Autonoma dello Xinjiang (Turkestan orientale) cinese. Luoghi straordinariamente estremi per posizione strategica, bellezza naturale, sentimento violento e contraddittorio, identità fragile e frazionata. Lo Stato dello Jammu, Kashmir e Ladakh, parte dell'Unione indiana; l'Azadi Kashmir e il Gilgit-Baltistan amministrati dal Pakistan; l'Aksai Chin e la Valle Shaksgam controllati dalla Repubblica popolare cinese, sono aree complesse di straordinaria importanza geopolitica e geostrategica, disputate da superpotenze nucleari, ma anche luoghi meravigliosi e crocevia di molteplici civiltà, abitati da differenti gruppi etnici, portatori di tradizioni, culture, linguaggi e religioni. In particolare la Valle del Kashmir amministrata dall'India, a maggioranza musulmana, presenta due motivi di tensione. Il primo di natura egemonica in cui grandi potenze si fronteggiano armate, lungo confini mai reciprocamente accettati, per il controllo del """"tetto del mondo"""". Il secondo motivo di contrasto è tra autorità centrali e popolazioni locali che rivendicano l'autodeterminazione. Il governo indiano, ha gradualmente militarizzato l'area, una vera e propria occupazione secondo la popolazione locale, per difendersi da una duplice minaccia: esterna, rappresentata da Pakistan e Cina; interna, costituita dal separatismo alimentato, secondo Delhi, dallo stesso Pakistan, coinvolto nella cosiddetta """"guerra indiretta"""". La Regione Autonoma dello Xinjiang è abitata in maggioranza dall'etnia uigura, di fede musulmana. Cospicui flussi migratori di cinesi Han, favoriti da una costante politica di controllo e assimilazione attuata dalle autorità centrali, hanno determinato conflitti identitari a sfondo autonomista e separatista, moltiplicatisi in modo preoccupante dal 2009 ad oggi. Conflittualità che ha una duplice valenza. Interna, laddove reiterati atti di natura terroristica o proto-terroristica, potrebbero indebolire l'unità del paese e incrinare l'idea di forza del partito unico. Esterna, in quanto frange più oltranziste, indottrinate e addestrate in territori turbolenti e incontrollati, tra Pakistan e Afghanistan, potrebbero andare a ingrossare le fila degli """"eserciti islamisti"""", di varia natura e provenienza."" -
L' invasione degli ultracorpi. Il volto tragicomico del razzismo
Dalla matita di Stefano Scagni, convinto seguace di Vauro, una serie di dissacranti vignette per riflettere sull'eterno problema del razzismo dilagante in Italia. Il libro che i leghisti non vorrebbero mai mostrarvi! ""Io non sono razzista, però..."""" è una delle frasi più ricorrenti di chi cerca ostinatamente una scusante a un'idea di civiltà non propriamente includente. Nato insieme all'uomo il fenomeno del razzismo attraversa i millenni, figlio della paura e dell'ignoranza ma anche di squallide logiche economiche e di potere. Dal mito della donna """"perbene"""" in fatto di morale sessuale, concetto stranamente mai applicato all'uomo, a quello dell'omosessuale come essere deviato e contro natura, dal confronto col professante un'altra confessione, definito di volta in volta """"eretico"""", """"senza Dio"""", """"infedele"""", """"blasfemo"""" e così via, a quello con lo straniero visto come minaccia per l'occupazione e la casa. Tante tematiche, quasi sempre trasversali, del grande teatro umano dove va eternamente in scena una commedia dell'assurdo che comincia con l'insofferenza verso il vicino di casa e termina con lo sterminio pianificato di milioni di persone. La frase """"Il riso uccide la paura"""" che il venerabile Jorge pronuncia nel finale de """"Il nome della rosa"""" restituisce bene lo spirito di questa breve raccolta di scritti e vignette. Non è un libro."" -
Immortale odium
Roma, 1881: un gruppo di fanatici anticlericali attaccano di notte il corteo funebre di papa Pio IX cercando di buttare la salma nel Tevere. Assolti dalla magistratura, vengono addirittura premiati dalla massoneria con una medaglia la cui incisione evoca l""'immortale odium"""" per il papato. Poi, tutti ben sistemati nella società liberale, cominciano a venire uccisi uno dopo l'altro da un misterioso gruppo, """"I sette Maccabei"""", e partono due inchieste: una da parte del Ministero degli Interni (il ministro è direttamente interessato in (pianto è stato uno dei partecipanti all'assalto) e una dalla Santa Sede, che vede indagare un ex poliziotto ora prete, don Gaetano Alicante. Verrà alla luce un mistero scandaloso, legato alle vicende della Repubblica Romana di Mazzini, tra inseguimenti e società segrete, cunicoli sotterranei e ville esoteriche, esorcismi e antiche sette."" -
Abraxas
Dopo la morte di Ruggero Mondo, uno degli ingegni più ermetici e straordinari del nostro tempo, Sophia Ipazia, una giovane studiosa che ne ammira il pensiero, ottiene il compito di ordinare le carte e trovare un senso compiuto nelle ultime e criptiche riflessioni dell'intellettuale. Le carte, provvidenzialmente sopravvissute alle ultime volontà di Mondo che ne aveva ordinato la distruzione, giacciono in un disordine inimmaginabile. Ma ad attirare l'attenzione di Sophia è Innumerabilis requies: un fascicolo lasciato in bella vista nello studio dello scrittore. Si tratta di un'opera frammentaria e incompiuta, eppure messa lì come fosse la chiave d'accesso più diretta all'anima dell'autore. Comincia così per Sophia una lunga ricerca sulle opere la vita e il carattere del pensatore scomparso che la porterà a esplorare orizzonti inaspettati. Scritto con uno stile avvincente, questo romanzo ci guida nei meandri più profondi dell'animo umano e nei recessi più oscuri e inafferrabili del genio. -
Racconti giallo pallido
Questi racconti, ambientati nelle magiche terre della Garfagnana, ne ripropongono le atmosfere, i suoni, le leggende, i profumi e i misteri. Sono ""gialli"""" perché c'è sempre un omicidio o un tentato omicidio, più o meno efferato, ma anche """"pallidi"""" perché in essi il giallo si tinge di un forte elemento esoterico e, personaggi reali si intrecciano con figure angeliche, demoniache, spiriti e streghe, il tutto in un'ottica che vede il mondo dell'aldilà e quello in cui viviamo come un continuum in cui i vivi e i morti in qualche modo interagiscono ma senza entrare in conflitto, poiché rappresentano le due facce della stessa medaglia."" -
Scatenati. Dieci anni di Teatro Necessario in carcere. Ediz. illustrata
Il teatro visto come cura dell'anima. Un teatro necessario, dunque. È da questa convinzione che dieci anni fa un gruppo di insegnanti e di attori ha dato vita ad un'idea apparentemente folle, utopistica, irta di ostacoli. Ma, si sa, volere è potere; e questo progetto - coinvolgere i detenuti della casa circondariale di Marassi a Genova nella realizzazione di una serie di spettacoli teatrali, da portare all'esterno del carcere - è stato fortemente voluto. Dai detenuti, innanzitutto, inizialmente diffidenti ma di anno in anno sempre più partecipi e consapevoli dell'esperienza straordinaria che stavano portando avanti insieme. Dal direttore penitenziario Salvatore Mazzeo, dalla presidente dell'Associazione Teatro Necessario Onlus Mirella Cannata, dal regista Sandro Baldacci con tutti i componenti della compagnia, dagli agenti penitenziari, dagli enti pubblici liguri e dai donatori pubblici e privati. Il successo di questi dieci anni si è concretizzato nell'inaugurazione del nuovo Teatro dell'Arca, costruito ex novo con il contributo degli stessi detenuti proprio all'interno degli spazi carcerari. Prefazione di Moni Ovadia. -
Sogni di parole. Sei poeti del Novecento italiano
Nella scansione binaria propria a questa nuova collana, che presenta testi letterari accompagnati da letture di approfondimento interpretativo, il volume raccoglie, accanto ai testi di sei tra i maggiori poeti italiani del '900 e contemporanei, studi che hanno l'obiettivo di varcare idealmente i confini delle aule accademiche e rendere il linguaqgio poetico più familiare al grande pubblico. In particolare vengono qui analizzate, con libertà di metodo ma comune attenzione alla chiarezza opere di Ungaretti, Montale, Luzi, Sereni, Pusterla e Zanzotto. Autori degli interventi sono: Francesca Bernardini Napoletano, Paolo Luparia, Giovanni Bardazzi, Maria Borio, Stefano Verdino, Georgia Fioroni, Sabrina Stroppa, Gabriella Addivinola. -
Il colore dei sogni
Dal Re Umberto II di Savoia ai Duchi d’Aosta, dalla Principessa Grace di Monaco all’Infanta Maria Cristina di Spagna, dal Re Juan CarlosI di Spagna alla Principessa Maria Gabriella di Savoia e alla Principessa Claude de France, e ancora – ma l’elenco potrebbe non finire mai –da Rita Hayworth a Brigitte Bardot, da Marta Marzotto a Claudia Cardinale, da Ezra Pound aVittorio Sgarbi: la vita di Guky Polleri, discendente dalla famiglia Pollera giunta in Liguria dal Portogallo agli inizi del Cinquecento, è costellata di incontri importanti e di esperienze indimenticabili. Diviso tra il lavoro in banca e la sua vera passione, la pittura (con oltre 35 mostre personali, tre delle quali nel Principato di Monaco sotto l’Alto Patronato della Principessa), legatissimo ai genitori, amante del mare e della vita in barca, Polleri ha sempre creduto profondamente nei valori dell’amicizia, del rispetto e della lealtà. E in questo libro rende omaggio proprio ai tanti amici e amiche di cui lui e la sua famiglia si sono sempre circondati. Arricchisce il volume una serie di scatti straordinari dei momenti, unici per chi racconta e affascinanti per chi legge, vissuti nei luoghi a lui più cari. Portofino, con i suoi tramonti sul mare; il Principato di Monaco, “la mia seconda patria più preziosa” – come la definisce l’autore – e la Francia; l’Oltrepò Pavese, sede delle case di campagna di famiglia, il Castello di Monastero Bormida e il “San Peppino”; la Toscana e la Lucchesia, territorio raffinato e dai colori magici. Immensamente grato per quanto di bello la vitagli ha offerto, pur nel dolore di aver perso tante persone care (primi tra tutti il padre e la madre), l’artista Guky Polleri sembra qui voler descrivere a parole quello che ha sempre impresso nella sua pittura “romantica, evanescente, sognante”. Appunto, il colore dei sogni. -
Quale impresa per il bene comune?
Il volume raccoglie e seleziona in modo tematico le schede inviate settimanalmente ai soci dell’Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti (UCID) nel triennio 2015-2017. Esse riguardano diversi temi di carattere economico e sociale interni e internazionali che caratterizzano la nostra epoca, alla luce dei grandi principi della dottrina sociale della Chiesa. Si tratta di schede brevi per favorire la discussione sui temi dell’economia globale e dell’economia europea; dell’Italia, della globalizzazione e dell’Unione europea; dei grandi valori della dottrina sociale della Chiesa, dell’economia e della società.