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Praticare la città. Arte ambientale, prospettive di ricerca e metodologie di intervento. Ediz. illustrata
In ""Praticare la città"""" Massimo Bignardi ripercorre le esperienze di due decenni che l'hanno visto partecipe al dibattito storico-critico e progettista di nuovi interventi di arte ambientale. Esperienze che, per l'autore, hanno assunto i caratteri di un'avvertita identità critica che s'interroga, continuamente, sul """"farsi della ricerca"""" e che affianca una metodologia di operatività ambientale ad un'attenta ricostruzione di eventi e di personalità poco dibattuti, a volte inediti alla storiografia italiana, come è per gli interventi nella Caracas di Villanueva degli anni Cinquanta e Settanta, o nella Barcellona all'indomani della morte di Franco. """"Pratica"""" di una professione socialmente creativa che alimenta domande, spingendo la riflessione sui nodi problematici e sulle dinamiche progettuali. """"Un libro che dà conto - scrive Enrico Crispolti nella prefazione - di quella che nella consistenza delia personalità di studioso di Bignardi, nel quadro della sua identità e creatività storico-critica, rimane forse la più corposa e direi onnicomprensiva esperienza. Il senso di quanto questo libro attesta e documenta, riassunto di esperienze vissute tutte nel vivo della problematicità del loro farsi, viene, infatti, da lontano, e direi che ne porta un segno di autenticità di contro a un certo andazzo in questi anni dilagante del parlar leggero (quando non sconsiderato) di 'arte ambientale'."""""" -
L' importanza di essere costante. I pilastri della fisica sono davvero solidi?
In tutte le leggi fisiche compaiono delle costanti, come quella di gravitazione universale o la velocità della luce, che siamo abituati a considerare invariabili. Recentemente, però, alcune osservazioni hanno portato a dubitare dell'invariabilità di una di esse: l'edificio della fisica è davvero stabile? Come cambierebbero le leggi della fisica se si scoprisse che le costanti in realtà non sono costanti? Siamo all'alba di una nuova rivoluzione scientifica? Questo è il punto di partenza di un'indagine sull'impianto della fisica, che conduce all'esplorazione delle prime teorie gravitazionali, della relatività generale e delle teorie più recenti, come quella delle stringhe. Ne risulta una panoramica profondamente originale, che rinuncia all'esposizione sistematica dello sviluppo della fisica a favore di un'analisi trasversale dei suoi vari settori di ricerca per evidenziarne le linee di pensiero fondamentali. Rifuggendo da ogni tecnicismo, gli autori conducono il lettore nel vivo della pratica scientifica. Come scrive Frangoise Combes nella prefazione, ""ecco come si fa la scienza, e non come si insegna nei corsi accademici""""."" -
Il computer di Kant. Struttura della matematica e della logica moderne
La verità sulla matematica non si può dire, però si può raccontare. Dietro l'odore di eterno che aleggia tra i numeri c'è un'antropologia, la più radicale delle antropologie, che vive di mutamenti cognitivi inauditi, nascosti sotto l'apparente immutabilità delle sue leggi. La Rivoluzione Scientifica è stata in primo luogo una trasfigurazione della matematica: al posto degli enti tradizionali - numeri e figure - da sempre attributi dei linguaggi naturali, si è delineato un universo di enti inesistenti nel linguaggio comune. Simboli algebrici, numeri reali, serie, infinitesimi, derivate e integrali sono stati introdotti per trattare di un mondo di inediti enti meccanici: punti materiali, spazio vuoto infinito, stato di moto, forze ed energie, in una scienza che non è più puro riflesso della realtà, ma costruzione di un discorso sul mondo da trasformare più che da descrivere. Il mondo così delineato è fatto non più di cose, ma di relazioni tra grandezze osservabili, che dissolveranno l'antica ""logica di sostanze"""" per sostituirla con una """"logica di eventi"""". Di questo mondo di segni, il computer è l'epifania, mentre il mondo delle cose ne diventerà via via solo un pallido riflesso. E pensare che tutto è apparso sulla scena con la scrittura della prima, semplice, x..."" -
La luce... vista da vicino. Ediz. illustrata
Anche se la luce è continuamente (e letteralmente) davanti ai nostri occhi, la sua natura e le sue caratteristiche spesso restano... oscure. Uno scatenato ""botta e risposta"""" fra tre intuitivi ragazzini e il loro nonno, astrofisico, è l'occasione per chiarire le mille curiosità di grandi e piccoli lettori riguardo alle proprietà della luce e alle loro conseguenze pratiche: il meccanismo della visione, i colori dell'arcobaleno, la luce delle stelle, ma anche i pannelli solari, il forno a microonde, il lettore CD... Questo e molto altro diventa finalmente chiaro, grazie anche all'aiuto di divertenti illustrazioni. Il volume contiene inoltre la descrizione di alcuni semplici esperimenti da fare con la luce, facilmente realizzabili anche da parte dei lettori più piccoli. Età di lettura: da 9 anni."" -
Le avventure di un taxista riluttante
"Si ride, si sorride e si condivide. Questo è ciò che succede nel secondo volume di racconti di Marco Salomone, dove ognuno di noi si può ritrovare, si può identificare. Perché, è inutile negarlo, a tutti sarà capitato di vivere almeno un episodio come quelli raccontati in questa breve raccolta. E se ancora non vi fosse capitato, state bene attenti alle richieste che vi arriveranno dalle persone più disparate perché trovarsi a fare il taxista è un attimo. A quel punto, non vi resterà altro che mettervi in macchina e guidare. E lo farete con sempre maggiore riluttanza… Nel frattempo, fatevi una buona lettura. Tra un tragitto e l'altro...""""" -
L'uomo degli aquiloni
Il racconto è ambientato principalmente su di una spiaggia in un luogo imprecisato ed un tempo imprecisato. Il giovane Isaac è un adolescente molto sensibile, che si sente spesso diverso dai suoi coetanei ed estraneo alla società in cui vive. Fatica a conformarsi e sente di non vivere liberamente. Conoscerà Luis, l'uomo degli aquiloni, un “lupo solitario” che fa il pescatore e che vive in un'umile baracca; egli è considerato un escluso dalla società e per questo viene temuto da tutti, deriso per i suoi modi di fare ed evitato da più. Per Isaac, invece, Luis diventa dapprima un amico e poi un esempio da seguire. Proprio grazie agli insegnamenti che l'uomo degli aquiloni impartisce al ragazzo attraverso il suo comportamento ed il suo modo di pensare, Isaac acquista a poco a poco sicurezza in se stesso, serenità e forza per affrontare i problemi quotidiani e riappacificarsi con la propria vita. -
Pensieri dalla nebbia
"Ore cinque del mattino: state viaggiando in autostrada con la vostra macchina. Nessun altro autista percorre la carreggiata, con voi solo la surreale nebbia bluastra dell'alba che limita la vista a qualche metro più avanti. Improvvisamente il veicolo si ferma, e così anche il tempo. Il motore è andato, e ci siete soltanto voi con le mani sul volante. Per qualche motivo sapete che l'orologio non supererà mai le 05:00; il telefono non ha campo, siete incastrati lì senza nessuno che possa soccorrevi, probabilmente in eterno. Scendete dalla macchina e vi guardate attorno, ma tutto quello che vedete è il bianco nulla. Volgete lo sguardo alla vettura, poi alla strada, poi a qualcosa che non trovate. Probabilmente l'ansia sta corrodendo il vostro stomaco, poiché spera che una forma di vita senziente si materializzi dalla nebbia, ma allo stesso tempo il cuore si accartoccia e prega che non ci sia alcun essere vivo nel raggio di chilometri, dato che la paura gorgogliante in fondo alle viscere potrebbe causarvi facilmente un infarto. “Forse, se insistessi, la macchina potrebbe ripartire”. “Forse, se camminassi qualche metro più avanti, troverei una stazione di servizio e potrei chiamare un carro attrezzi”. “Forse, se aspettassi, qualcuno verrebbe a salvarmi”. Quante possibilità. Siete voi, l'automobile, e i vostri contrastanti pensieri generati da una condizione atmosferica. Chiamatela nebbia, se volete. Io lo chiamo dubbio.""""" -
Luce oscura
Il bene e il male in continua contrapposizione, luce e oscurità a contendersi spazio e tempo. Un omicidio e un testimone, un ignaro tassista, sono al centro di una buia storia noir che il commissario Oliva dovrà illuminare. Non poteva mancare il tassista tra i protagonisti del romanzo, d'altronde è a bordo di un taxi che è stata scritta questa storia. Quando spengo il motore accendo la fantasia. Buon viaggio! -
Un sogno che sapeva di buono
Un bagaglio, questo, che ci consente di vivere a pieno il presente, con la consapevolezza della nostra maturità e la capacità di stupirci ancora e di farci sognare! -
Algida Soleros
Anno 2060: una donna sessantacinquenne, nubile e sola, appena pensionata, esce dalla banca in un'insperata tiepida giornata quasi autunnale. Decide allora di riempire il proprio tempo vagando tra i luoghi ove trascorse la sua giovinezza e i ricordi che quegli spazi affettivamente connotati le susciteranno. Soler, donna dall'ormai trascorsa e luminosa carriera, ripercorrerà tanti e tanti chilometri di ricordi, entro pochi chilometri di spazio: da quelli che furono i suoi primissimi amori infantili, fino all'epoca in cui arrivò a prendere consapevolezza di quella che sarebbe stata la sorte della propria vita amorosa e privata. Lo svelamento di un'esistenza narrata al termine di un'ineccepibile carriera professionale, il cui destino più intimo e personale, però, pare fosse stato presto segnato dalla ""profezia"""" del nome proprio. Un romanzo tra il genere distopico e il non troppo utopico, in cui i paradossi di un Paese dall'inaspettato Regime Monarchico e Protezionista, accompagneranno il racconto delle memorie di quell'anima pia - non meno travagliata e contraddittoria - quale risulta essere Soler."" -
Libertà di vivere
"Un momento di crisi mi ha fatto scrivere queste poesie.""""" -
Eterni amori
"Eterni amori"""" è una storia di intrecci amorosi che vanno oltre il tempo. In questo romanzo il protagonista principale è l'amore che non conosce barriere: accade come previsto, per destino prestabilito, ritorna dal passato in una storia che non è mai finita del tutto e non conosce nemmeno le barriere dei pregiudizi, perché amore omosessuale ed eterosessuale sembrano naturalmente convivere e intrecciarsi in un altro amore del presente, i cui protagonisti, Davide e Arianna, si amano appassionatamente. La morte è vista come causa di profonda metamorfosi per chi resta qui sulla Terra. Mistero, destino, morte e comunicazione ultraterrena sono altri temi che caratterizzano queste intricate vicende amorose, oltre il tema dell'unione omosessuale che può durare una vita intera e dare origine ad una famiglia felice e ad un amore che va oltre questa vita terrena." -
La nebbia nell'anima
La voce umana non potrà mai raggiungere la distanza coperta dalla sottile voce della coscienza (Mahatma Gandhi.) Una è solo un mezzo. L'altra non ha bisogno di nulla per esistere, se non, la creazione immediata di ciò che vuole comunicare a se stessa, poiché coscienza e anima sono molto affini, oserei affermare che sono la cosa medesima. La coscienza è essenza ed esistenza perpetua fino a che viene creata, e quando essa si spegne e muore, diventa nera, arida come la sabbia di un deserto infuocato e la sua forma si sfalda in minuscoli granelli e si disperde trasportata dal vento incessante della crudeltà umana. Comunicare a qualcuno, con un cenno di rimprovero o mostrando ribrezzo, che ha compiuto un'azione ai danni dei suoi simili, non lo farà rinsavir e passerà come l'acqua di un ruscello che scorre lungo la valle. Ma, la coscienza, è come una nebbia che ti avvolge e penetra nelle tue ossa, ti pungola come il più brutale dei torturatori, silenziosa, invisibile ai più, eppure sempre presente. Come un bambino insistente, che ossessiona la madre fino ad ottenere ciò che sta desiderando in quell'esatto momento, così la coscienza morde e si perpetua dal passato al presente fondendo in un solo flusso temporale il tempo andato e quello che ha da venire e non si fermerà fino al raggiungimento di ciò per cui sta lottando, finché sarà viva -
Fuori tempo. Fra sogni e realtà
Frammenti di vita comune, spesso volutamente esasperati, a volte amari e dolorosi, senza dolcificanti e anestetici. Mai esagerati, perché la realtà spesso supera l'immaginazione. Con i sogni che rendono credibile anche l'incredibile. E, in fondo, una velata apertura alla speranza. -
Album di memorie familiari
“Il criterio, che mi ha ispirato nella ricerca e nella raccolta di memorie familiari, nasce dal desiderio di offrire testimonianze della vita in un arco di tempo presso un piccolo antico centro agricolo. La collezione costituisce un’interessante documentazione del gusto di un’epoca e quella della storia privata della mia famiglia. L’immagine dei luoghi e dei personaggi ci viene restituita, più che dalla rigida ufficialità, da quella privata di piccole dimensioni. I documenti, le foto e il materiale d’epoca è un ritrovamento lasciato dalla mia famiglia e dai miei antenati e l’attenta consultazione ha stimolato in me la conoscenza del mio ramo genealogico, come fatti e storie vissute dai miei avi dal 1880 al 1960 circa. Il mio impegno è rivolto nell’ordinare il materiale fatto di documenti e foto in ordine cronologico e di appartenenza per capirne il significato, coglierne la cultura, l’indole, le abitudini, i costumi e il modo di fare dei personaggi, come ciò che li circondava e l’evoluzione delle cose nell’arco temporale sopra indicato. Nello scorrere dell’album l’obiettivo che non vorrei abbandonare, è che chi si appresta a sfogliarlo si incuriosisca e che lo riporti ad rievocare fatti e cose a lui appartenenti, magari anche stimolare una metodologia operativa per una raccolta delle proprie memorie familiari.” -
Dov'è il cuore della matematica? Lettera a un giovane insegnante di matematica. Ovvero ciò che ho imparato fino all'ultima ora di lezione
"Dov'è il cuore della Matematica? Questa domanda non è priva di senso. C'è chi ritiene la matematica una materia fredda, puramente meccanica, priva di fantasia e di bellezza. Stereotipi molto diffusi! Questa domanda, però, una volta accolta, si apre, diventa esigente e si proietta come un fuoco artificiale in tante direzioni, interne ed esterne alla Matematica stessa, mostrando tutto il suo calore, i suoi colori, la sua sorprendente bellezza! Ma la matematica non è un monolito (nel corso della storia avrebbe potuto prendere anche strade diverse di linguaggio e di contenuti, se i nostri antenati avessero fatto scelte diverse...""""" -
La bella figura
L'autrice italo–francese, è nata e ha vissuto a Napoli per 18 anni, e vive ormai da anni a Parigi. « Immaginate la nostalgia che si può provare a stare tanti anni distanti dalla madre patria... Il mio romanzo è un tentativo di lenire la lontananza dal Paese, e dagli anni benedetti della mia adolescenza. Napoli è camorra, è monnezza, è deliquescenza sociale. Ma è anche estro creativo, speranza, e un sistema sociale unico. Se pure questo periodo è agitato e caotico per la nostra città, la Napoli che porto nel cuore è bella, e comunque è quella che ho conosciuta e amata. Ho voluto testimoniarne nelle pagine del libro. Ho voluto riproporre in chiave umoristica e in parte autobiografica, la struttura ierarchica originale partenopea, secondo la quale il « signore » aveva bisogno del « popolino » quanto il « popolino » del « signore » - sistema che ha cominciato a scomparire con l'arrivo del Fascismo ma che ancora sussisteva alla fine degli anni ottanta. » (Laura Robyoni) -
La licenza
Nel romanzo La licenza (la cui prima stesura, risalente al 1992, aveva il titolo provvisorio di Fatti di provincia) viene rappresentato un frammento della società italiana nell'immediato secondo dopoguerra. Protagonisti ne sono tutti i personaggi: chi detiene il potere in maniera spregiudicata e chi lo sostiene per trarne vantaggio, chi partecipa al ricco banchetto del potente e chi spera di averne le briciole. Tutti, quindi, sono colpevoli del dilagare di malcostume, clientelismo, prevaricazione, legittimati in nome di una democrazia arbitrariamente interpretata. Un quadro vivace e sferzante dipinto da un «post-verista» che non rinnega, ma che anzi rivendica, le sue ascendenze verghiane (in cui, tuttavia, è presente una venatura siloniana). -
I giorni delle pietre e dei fiori
Un gruppo di donne cerca di reagire alla prematura scomparsa di due degli uomini della famiglia. Sono donne difficili, particolari e complesse, che dovranno andare avanti cambiando dentro e fuori. -
La vita come dialogo
Martin Buber (Vienna, 1878 - Gerusalemme, 1965) fu uno dei maestri della svolta dialogica del pensiero filosofico del Novecento. Nell'assegnare il primato alla «relazione» rispetto al «soggetto» della tradizione e della modernità occidentali, egli, ebreo, anche alla luce del Chassidismo, autentico motivo di rinascita dell'Ebraismo, interpreta la crisi dell'Occidente prospettandone la rigenerazione grazie al pensiero «dialogico». Ai suoi occhi esso alimenta la cultura e l'esistenza degli uomini, le loro comunità e la loro educazione. Lo stesso Buber improntò la propria vita al dialogo, sia nella difficile temperie politica dell'Europa fra le due guerre sia nella genesi dello Stato di Israele sia nell'intensa attività di educatore. Il volume, oltre a ricostruire nell'Introduzione il percorso speculativo di Buber, ne documenta le tappe attraverso passi antologici tratti dalle sue opere più significative (dai Discorsi sull'Ebraismo a Il problema dell'uomo, da L'Io e il Tu a Sentieri in utopia ai Discorsi sull'educazione). Il lettore vi troverà spunti di riflessione particolarmente attuali per fronteggiare le sfide del mondo contemporaneo, che sempre più spesso invoca il dialogo fra gli uomini come condizione della sua stessa sopravvivenza