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Michel Leiris etnologo. Un terreno di lacerazione
Michel Leiris non è stato solo uno dei più importanti scrittori francesi del Novecento, ma anche un etnologo di professione. Un ""secondo mestiere"""" per lui fonte di passioni, ma anche di delusioni e incertezza emotiva. Per Leiris la scrittura aveva funzione curativa e non solo letteraria: era il balsamo per quel conflitto interiore che diventa lacerante quando il racconto di sé entra in contrasto con l'etnografia dell'altro. In Michel Leiris etnologo, Renzo Guolo fa emergere il ruolo significativo che l'autore de L'Africa fantasma ha avuto nella storia dell'antropologia, non solo per i suoi contributi a temi come il sacro, l'erotismo, il sacrificio e la possessione, ma anche per aver evocato, prima di altri, questioni scottanti come la soggettività del ricercatore e l'incoerenza dell'etnologia con i suoi dichiarati propositi scientifici ed emancipativi, decostruendo in tal modo i canoni allora dominanti, che ne facevano un """"fuorilegge della disciplina""""."" -
Pensare la fine. Discorso pubblico e crisi climatica
La recente accelerazione della crisi climatica e ambientale non trova soluzioni adeguate. L'ipotesi da cui prende le mosse il saggio di Marco Pacini è che per imboccarne una via d'uscita risulti indispensabile la pratica di un pessimismo attivo e creativo, anziché la predicazione di un ottimismo ottuso. In altre parole, sarebbe necessario maturare culturalmente e psicologicamente un ""pensiero della fine"""" così da poterla evitare, un pensiero che si sottragga ai cortocircuiti responsabili dell'inazione o, peggio, di azioni prigioniere di una sorta di doppio legame tra doveri green e standard di vita irrinunciabili perché presunti sostenibili. La maturazione di un pensiero in grado di sostenere la sfida dovrà partire dalle parole che nutrono il discorso pubblico, così da sottoporle a uno """"stress test"""" in quello che Bruno Latour ha definito """"nuovo regime climatico""""."" -
Granelli di sabbia. Il coraggio del pessimismo
Il coraggio del pessimismo si propone di raccogliere in un unico volume i principali scritti teorici e interventi più direttamente politici di Danilo Zolo, grande giurista e filosofo del diritto italiano. Dalle prime due sezioni, emerge un realismo politico vivido, capace di mettere in luce le aporie dei sistemi democratici, le patologie della globalizzazione, la sottomissione del diritto internazionale agli interessi delle grandi potenze e alle logiche della guerra, cui l'affermazione del pensiero e delle politiche neoliberali ha purtroppo dato giustificazione etica e giuridica. Nella terza sezione sono invece raccolti alcuni dei dialoghi tenuti da Zolo con intellettuali come Bobbio, Beck, Lukes, Negri, de Benoist e Cassese, che rafforzano il senso di una ricerca intellettuale radicale, aperta e non conformista, ma sempre ispirata dalla responsabilità verso le sofferenze degli oppressi e le tragedie della contemporaneità. -
L' atto di vedere
"Credo che l'idea di un film debba nascere da un sogno, da un sogno vero e proprio, oppure da un sogno a occhi aperti"""". Bastano poche parole per cogliere l'affascinante personalità di Wim Wenders. Autore introspettivo e sensibile, si batte per una """"moralità delle immagini"""" fatta di rispetto per le persone, i luoghi e la storia. Dopo la Road Trilogy - serie cinematografica ambientata per le strade della Germania occidentale -, Wenders emigra negli Stati Uniti, attirato dalla loro cultura visiva, ma prende presto le distanze dal cinema americano per tornare alle proprie radici, dedicandosi alla costruzione di un cinema europeo e alla ricerca di quella dimensione rimossa del """"sentirsi tedesco"""". L'atto di vedere raccoglie gli interventi e le interviste del regista dal 1988 al 1992, un periodo di grande creatività e, soprattutto, di riflessione: dalla globalizzazione alla trasformazione digitale del cinema, dall'action film ai nuovi prodotti televisivi, Wenders discute i grandi cambiamenti nel panorama delle immagini in movimento." -
Dark media. Cultura visuale e nuovi media
Non abbiamo mai abitato un mondo solo umano; anzi, per la maggior parte è sempre stato altro dall'umano, un mondo oscuro che ha permesso alla stella ""uomo"""" di brillare con intensità per un limitato periodo di tempo. La catastrofe è però giunta: valori fondamentali come l'amicizia hanno mutato profondamente il loro senso a causa della Rete, che, attraverso l'evoluzione dei social network, si è trasformata in un grande dispositivo di identificazione di massa in cui persino ciò che credevamo uno scherzo digitale - il meme - si è rivelato enormemente pericoloso. Il nostro presente ci apparirà indecifrabile se non riusciremo a ripensare la sua cultura visuale e la relazione che essa stringe con i nuovi media, accusati di essere in qualche modo agenti malvagi, presenze maligne che assomigliano ora a diavoli seduttori, ora a vampiri dei nostri dati, ora a mostri distruttori della cultura e della verità. Sono l'oggetto di questo libro, sono i dark media."" -
Dal segno all'immagine. Saggio su Gilles Deleuze
Nella sua lotta contro “l’immagine del pensiero” in filosofia, ovvero contro il presupposto impensato di cosa significhi pensare, Gilles Deleuze trova nell’arte un’alleata formidabile. La forma dell’arte è infatti quella dell’espressione, non del discorso: letteratura, pittura e cinema possiedono un’inesausta capacità di produrre segni e immagini che esulano da qualunque sintassi predefinita. La destrutturazione del discorso logico operata dall’arte mette in campo anche una diversa concezione della temporalità, che non è più riducibile al paradigma della successione. Dal segno all’immagine ripercorre questa traiettoria nel pensiero di Deleuze, a partire da Marcel Proust e i segni per arrivare alle sue due monografie sul cinema, in cui l’autore francese sviluppa, in tutta la sua portata, l’idea di un’immagine-tempo come “potenza del falso”. -
Viaggi
"L'amore non ha sempre ragione e confonde lo sguardo come vento di sabbia che gli occhi ferisce. Lungo la stretta strada che l'ombra dei sicomoro nasconde là, inizierò il mio viaggio.""""" -
Una ragazza in ballo. Come si diventa #superEROI di Milano25
Erica Scoccati era una ballerina professionista quando qualcosa più grande di lei le ha strappato via tutti i sogni: un cancro al cervello. Dopo un percorso lungo e difficile, oggi Erica sta bene, vive e lavora a Grosseto come insegnante e ha ricominciato a ballare nel tempo libero. -
Vi canto un fatto se me lo permettete
Il mio primo incontro con Annarosa Bacci è avvenuto sotto l'egida del canto popolare della Garfagnana. Circa un paio d'anni or sono, un amico mi condusse da lei affinché mi cantasse la melodia di una befana di Trassilico che dovevo ricostruire per un progetto editoriale. Sbrigato assai celermente il problema della befana, Annarosa mi fece sentire alcuni altri canti garfagnini, chiedendomi la disponibilità a fissarli sul pentagramma, per l'eventuale pubblicazione di una raccolta, frutto di un progetto didattico a cui aveva lavorato già dal 1979, realizzato con i bambini della scuola elementare di Gallicano. Pur nella consapevolezza dell'impegno richiesto dal progetto, ritenni di accogliere l'invito. Un ""Sì"""" che fu anche frutto dell'entusiasmo che Annarosa riesce a trasmettere per le cose in cui crede."" -
Hänsel e Gretel. Finestrelle in puzzle. Ediz. a colori
Voli di fantasia, un mondo di immaginazione, tanta meraviglia: le più belle fiabe classiche con un testo semplice per i più piccoli e 7 puzzle da scoprire! Età di lettura: da 4 anni. -
Biancaneve. Finestrelle in puzzle. Ediz. a colori
Voli di fantasia, un mondo di immaginazione, tanta meraviglia: le più belle fiabe classiche con un testo semplice per i più piccoli e 7 puzzle da completare! Età di lettura: da 4 anni. -
Fashion designer. Ragazze glamour. Ediz. illustrata
Creare look, make-up e t-shirt superfashion è facile con questi libri glamour e divertenti! Un mondo di gioco per stimolare creatività e fantasia, un libro creativo per piccole, grandi fashion girl! Età di lettura: da 8 anni. -
La savana. Libri in legno. Ediz. a colori
Coloratissimi, didattici e da manipolare, sono libri davvero speciali, in legno e indistruttibili! Sono libri educativi con le prime paroline da leggere in associazione all’immagine, ma sono anche libri per i bambini più piccoli, da guardare, da scuotere e da manipolare. Età di lettura: da 3 anni. -
Il mare. Libri in legno. Ediz. a colori
Coloratissimi, didattici e da manipolare, sono libri davvero speciali, in legno e indistruttibili! Sono libri educativi con le prime paroline da leggere in associazione all'immagine, ma sono anche libri per i bambini più piccoli, da guardare, da scuotere e da manipolare. Età di lettura: da 3 anni. -
La fattoria. Libri in legno. Ediz. a colori
Coloratissimi, didattici e da manipolare, sono libri davvero speciali, in legno e indistruttibili! Sono libri educativi con le prime paroline da leggere in associazione all’immagine, ma sono anche libri per i bambini più piccoli, da guardare, da scuotere e da manipolare. Età di lettura: da 3 anni. -
Veicoli. Libri in legno. Ediz. a colori
Coloratissimi, didattici e da manipolare, sono libri davvero speciali, in legno e indistruttibili! Sono libri educativi con le prime paroline da leggere in associazione all'immagine, ma sono anche libri per i bambini più piccoli, da guardare, da scuotere e da manipolare. Età di lettura: da 3 anni. -
Il mio supercolor
Età di lettura: da 4 anni. -
Panfilo, cane pittore
È proprio strana la coda di Panfilo: prima è rossa, poi diventa blu, poi gialla, poi rosa... e sai perché? Perché Panfilo è un cane pittore! Proprio così; lui ama colorare i sassi: a righe, a strisce, a macchie, per regalarli ai suoi amici animali. Ma quando un giorno Panfilo vede nel cielo tre piccole nuvole bianchissime, gli viene un'idea strepitosa... e se provasse a dipingerle? Età di lettura: da 4 anni. -
Bruno lo zozzo
Tutti gli amici di Bruno hanno un amico invisibile. Ma lui no: non è facile trovare un amico invisibile che sappia salire sugli alberi, entrare in un passaggio segreto o fare le bolle con la cicca. Ma un giorno appare Giovanni. Età di lettura: da 6 anni. -
La cattedrale della paura
La famiglia di Irene si è trasferita a Evreux, in Normandia. Qui la ragazza viene avvicinata da una dama sconosciuta che, dopo averle mormorato oscure parole sul pericolo a cui sarebbe esposta sua madre, si dilegua misteriosamente. È solo il primo di una serie di eventi inquietanti di cui Irene, Sherlock e Lupin cercheranno di venire a capo. I tre ragazzi si troveranno infatti alle prese con una cripta segreta nei sotterranei di Parigi e con un'antica reliquia che si dice abbia un immenso valore... Età di lettura: da 10 anni.