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Enotri e Brettii in Magna Grecia. Modi e forme di interazione culturale. Vol. 1
Il volume è esito di un progetto di ricerca e di valorizzazione del patrimonio storico-archeologico regionale promosso dall'Università della Calabria per far emergere con adeguata evidenza il quadro variegato di presenze e di relazioni fra culture e popoli diversi del Mediterraneo fiorite all'interno della Calabria nel primo millennio a.C. La denominazione, geografica e culturale insieme, di Magna Grecia utilizzata in senso lato per designare la regione, esprime in forma emblematica il profondo grado di permeabilità dimostrato dalle culture italiche, di epoca protostorica e storica, nel recepire apporti culturali esterni, e greci in particolare, pur senza perdere la loro specifica identità. I saggi raccolti nel volume ne offrono ampia documentazione. -
Euskadi socialista. Il PSOE e la transizione alla democrazia nei Paesi Baschi (1976-1980)
Come nasce una democrazia in una regione percorsa dagli odi prodotti da quarant'anni di dittatura? Come si svolge una normale dialettica democratica quando la polizia spara ad altezza d'uomo e un'organizzazione terroristica come l'ETA non smette di mietere vittime? In che modo la ""questione basca"""" ha condizionato il processo di Transizione alla democrazia in Spagna? E, in questa vicenda, qual è stato il ruolo dei socialisti, il maggior partito dell'opposizione antifranchista? """"Euskadi socialista"""" cerca di rispondere a queste domande, e lo fa ricostruendo la vicenda del socialismo basco negli anni della """"Transizione"""", evidenziando il ruolo della giovane dirigenza di questo partito in anni decisivi per la nascita della democrazia spagnola. È la storia di un partito locale, elemento rilevante per la comprensione della storia basca più recente e dell'attualità politica spagnola."" -
Temi e problemi in materia di cooperazione
Il volume conclude il percorso intrapreso con le giornate di studio (10, 16 e 23 giugno 2008) sul tema ""Aggiornamenti legislativi e problematiche applicative per le imprese cooperative"""", costituendo un'ulteriore occasione di studio e di approfondimento su alcuni profili particolarmente significativi e dibattuti dell'esperienza cooperativa. L'intento è stato perseguito reiterando il tratto distintivo degli incontri ovvero l'alternanza e il confronto tra giovani ricercatori ed esponenti del mondo della cooperazione; ciò ha consentito di affrontare specifiche questioni problematiche, poste da recenti e diversi interventi normativi, coniugando competenze e saperi variegati."" -
Scienza: istruzioni per l'uso
La scienza raccontata in questo libro è vista nella sua natura di artigianato artistico: bella, contemplativa e divertente, opposta alla caricatura scientista di una regina del ghiaccio arcigna e repressiva. Si tenta l'ambizioso compito di fornire al lettore, completamente a digiuno degli argomenti e dei metodi delle scienze naturali, alcuni strumenti per smascherare gli inganni dello scientismo, colpevole della sistematica distruzione dello stupore e della meraviglia del mondo. Queste mistificazioni, perpetrate in maniera sempre più pervasiva e assillante dai mezzi di comunicazione di massa, portano bruttezza, amarezza e ansia alle nostre esistenze. Attraverso una rapida visita nei luoghi dove la scienza prende forma, l'autore compie il tentativo di recuperare senso e armonia, ricostituendo l'integrità (e quindi la bellezza) del sapere. -
Il Sud al tempo degli italiani. Dall'Unità a Berlusconi un Paese a due velocità
Il nuovo orizzonte, per il Sud come per il Nord, è una diversa Unità, sintesi tra nazionalità e cittadinanza, laddove l'una segni l'appartenenza e l'altra le due libertà, quella formale e quella sostanziale, che prescindano dai limiti territoriali. Per questo obiettivo il modello organizzativo è il Federalismo politico, lo Stato dal basso. Quello fiscale è solo un mezzo per riequilibrare l'Unità, non per la separazione dei beni (proventi fiscali) che costituiscono il frutto di un'eredità comune nella quale attività e passività appartengono all'intero Paese: il Nord senza il Sud non sarebbe quel che è. Il Mezzogiorno ha dato all'Italia più di quanto ha ricevuto. Il fondo di perequazione è espressione di una concezione assistenzialistica e stabilizzatrice degli squilibri: il Meridione, prima subordinato al Settentrione attraverso lo Stato, con il sistema introdotto dal federalismo fiscale lo sarà delle Regioni, le stesse che hanno avuto di più dall'Italia Unita. L'autonomia è una dimensione che non bisogna intendere come un insieme di cose garantite ma di condizioni per consentire ai singoli, come ai gruppi, di raggiungere uno status di eguali. -
La valutazione sociosanitaria. Teoria e apllicazioni
Il dibattito che, in generale, ruota attorno al tema della valutazione è certamente uno dei più importanti per chi si occupa di pianificazione e programmazione degli interventi nel sociale e nel sanitario. Rispetto ai tradizionali temi della valutazione, infatti, in questi ambiti il discorso si fa ancora più complesso e di indubbio interesse da molti punti di vista; intanto perché vede (o perlomeno è auspicabile che veda) scendere in campo, da prospettive differenti, tutti gli attori coinvolti nel processo di erogazione di un servizio. Ed è inoltre un aspetto anche metodologicamente molto interessante, considerato che la logica della integrazione fra qualità e quantità (e con le dovute cautele di carattere etico anche quella fra osservazione intrusiva vs azione periscopica) trova humus fertile per permettere ai valutatori di ottenere il risultato migliore possibile. In questo contributo viene affrontato il tema generale della valutazione sociosanitaria, coniugandolo con gli aspetti propri della partecipazione. Il tutto, naturalmente, in una prospettiva di co-produzione di percorsi di salute costruiti nelle diverse realtà territoriali. -
Dizionario del liberalismo italiano. Vol. 1
Il centocinquantesimo anniversario dell'Unità era un'occasione per rimediare ad una lacuna: la mancanza di un Dizionario del Liberalismo italiano, ciò che costituiva un paradosso in considerazione dell'importanza che il liberalismo ha avuto nella storia d'Italia. Gli autori sono storici, economisti, giuristi, critici, giornalisti, tra i maggiori esperti della materia, appartenenti ad indirizzi disciplinari e a scuole di pensiero diversi, che hanno lavorato in piena indipendenza ed autonomia, accomunati dall'interesse scienti e soprattutto ispirati da un ethos civile. La lettura del Dizionario aiuta a comprenden passato dell'Italia, con tutte le sue luci e le si ombre, ma anche il presente, caratterizzato d deficit di liberalismo, che è una delle cause dell'anomalia italiana rispetto alle grandi democrazie occidentali. Il messaggio che se può ricavare è che per un popolo dimenticare proprie radici significa perdere il senso della sua identità. -
McItalia. Il Bel Paese a tavola fuori casa
420 ristoranti, 14.500 addetti, 700 mila pasti al giorno. Sono questi gli impressionanti numeri di McDonald's Italia. Ma cosa c'è dietro la famosa M che campeggia sempre di più nelle nostre città? McDonald's è davvero l'impero del ""junk food""""? E se invece proprio in virtù del buon nome da mantenere vi fossero rigorosi controlli della qualità uniti a un rispetto sempre più evidente per il mangiare italiano come la recente campagna """"Mcltaly"""" ha voluto dimostrare? Due giornalisti, Renata Fontanelli e Giorgio Lonardi, hanno voluto vedere cosa succede """"dietro le quinte"""" dando vita a questa indagine dai risultati tutt'altro che scontati."" -
Scrofole e re. Miracoli politici e piaghe sociali nella Napoli del terzo millennio
Le descrizioni di Napoli si ripetono identiche da oltre un secolo. Finita l'epoca del pittoresco, dei ruderi di Pompei all'ombra del Vesuvio, l'immagine ricorrente è quella di una malata cronica, i cui problemi sono sempre piaghe e la camorra un cancro. E così la città patologica aspetta di continuo, con rinnovata fede, il tocco miracoloso di un re taumaturgo o di un santo medico. Anche Pasolini era stato affascinato da questa metropoli del tempo immobile, di cui si parla sempre come della Parigi di Sue e di Hugo o della Londra di Dickens, ""lo so questo - diceva -: che i napoletani oggi sono una grande tribù, che anziché vivere nel deserto o nella savana come i Tuareg o i Beja, vive nel ventre di una grande città di mare. Questa tribù ha deciso - in quanto tale, senza rispondere delle proprie possibili mutazioni coatte - di estinguersi, rifiutando il nuovo potere, ossia quello che chiamiamo la storia, o altrimenti la modernità"""". Aveva sperato, Pasolini, in una Napoli capitale dell'anti-moderno; per questo vi aveva ambientato """"Il Decameron"""". Aveva scelto Napoli """"contro tutta la stronza Italia neocapitalistica e televisiva"""". E se oggi, invece, questa """"sacca storica"""" fosse un laboratorio del governo neocapitalistico e televisivo? Se l'emergenza del rifiuto fosse la prima esposizione universale della prossima modernità?"" -
La polizia del lavoro: il definirsi di un ambito di controllo (Messina, 30 novembre-1 dicembre 2007)
Il mondo del lavoro è sempre stato oggetto, in qualsiasi tempo, di forme di controllo. Quali fossero, come si modificassero, che fini avessero queste forme di controllo è l'oggetto dei saggi qui pubblicati, con uno sguardo comparativo sullo spazio europeo e una prospettiva di lungo periodo. L'attenzione muove dalle corporazioni di mestiere medievali e d'antico regime, e dagli apparati di para-polizia attivi al loro interno, impegnati nel controllo dei lavoranti e delle complesse procedure che regolavano la loro attività. Sempre relativamente all'antico regime vengono anche indagate le figure di magistrati o di esecutori attivi nel territorio con finalità di controllo esteso a molti ambiti della vita sociale: figure, queste, che naturalmente spingevano la loro indagine alle multiformi discipline del lavoro, sempre rigidamente e capillarmente regolamentato. Naturalmente trova spazio anche il controllo del lavoro relativo alla stagione industriale, sia nella classica prospettiva della repressione portata dallo stato liberal-borghese, attraverso le sue forze di polizia, sul mondo del lavoro e le sue organizzazioni, sia nella direzione, meno sondata, del ruolo di mediazione svolto dalla polizia ottocentesca, in difficoltà nell'applicare nella loro rigidità disposizioni di legge che faticavano a recepire le esigenze di un mondo del lavoro in rapidissima trasformazione. -
La rinascita economica dell'Europa. Dall'European Recovery program all'integrazione economica europea e alla Banca europea per gli investimenti
Nel secondo dopoguerra, in un quadro di rinnovato rilancio dell'economia europea, favorito da una maggiore cooperazione tra gli Stati (a partire proprio dall'European Recovery Programm conosciuto meglio come Piano Marshall), la creazione della Bei è un esempio del ruolo che può rivestire un'istituzione nelle politiche di sviluppo economico. A tale riguardo, le riflessioni contenute in questo lavoro, vogliono evidenziare come la Bei, seguendo l'orientamento comunitario degli interventi abbia coordinato la propria azione, nei primi venti anni di vita, ad esempio, con quelle delle autorità italiane e l'abbia adeguata alla realtà interna dello sviluppo regionale. -
Luce che sgorga dall'abisso
"In un freddo giorno di fine febbraio, un carro conduceva al cimitero una poetessa di ventitre anni, una ragazza bella, di quelle che questo popolo generava così facilmente e altrettanto facilmente distruggeva. Dietro il carro, su cui oscillava il corpo senza vita della giovane, procedeva una sola persona: sua madre"""", così Ismail Kadare nel presentarci questo libro che raccoglie le confessioni di un'anima inquieta. Un'anima che, seppure oppressa dallo Stato e dalla malattia, mantenne in tutte le circostanze la sua classe raffinata. Drita Çomo, poetessa albanese, visse sotto la dittatura di Enver Hoxha. La sua famiglia, considerata dal regime """"nemico del popolo"""", fu perseguitata aspramente nelle carceri e nei campi d'internamento dalla dittatura comunista. Drita morì il 19 febbraio 1981, completamente sola, in un letto dell'Ospedale Oncologico di Tirana. Scrisse per sé il diario e le poesie, senza sapere che un giorno sarebbero stati pubblicati. Le sue annotazioni e i suoi versi, creati sotto la minaccia del controllo improvviso della polizia, giungono oggi al lettore italiano nella traduzione dall'albanese di Klara Kodra e con la prefazione di Ismail Kadare." -
Sulle tracce di Norman Douglas. Avventure fra le montagne della vecchia Calabria
Seguendo le labili tracce di un eccentrico e colto viaggiatore britannico dei primi del novecento, un moderno innamorato del viaggio a piedi solca antichi sentieri di montagna. il primo è Norman Douglas, sceso in Calabria quando ancora tutto era avvolto nella caligine del mito. Il secondo è Francesco Bevilacqua, estatico escursionista e commosso narratore. E su quelle montagne, Bevilacqua cerca, nello stesso tempo, lo spirito di Douglas e il genio dei luoghi. sulle montagne impervie, solitarie e selvagge del Pollino, della Sila, delle serre, dell'Aspromonte. Osservandole con occhi incantati, facendone la sua patria, percorrendole sino a sfiancarsi, contemplandone la bellezza, riflettendo sulla Calabria da ri-scoprire per i suoi straordinari paesaggi naturali e su quella da ri-coprire per le tante nefandezze perpetrate dagli uomini. Introduzione di Giuseppe Merlino. -
Mattia Preti architetto
Leggere delle vicende di un uomo è sempre cosa interessante. Se poi si tratta di un personaggio come il ""Cavalier Calabrese"""" ancor di più. In questo volume, la storia di Mattia Preti è indagata da un punto di vista del tutto singolare, poiché al rigore della ricerca scientifica si coniuga una evidente attitudine affettiva. Cosa non sorprendente, se è vero che l'autrice ha, per così dire, trascorso con Mattia Preti più tempo di quanto dedicato alla famiglia e agli amici negli ultimi anni. Né manca il motivo. Il grande pittore Mattia Preti, secondo nel Seicento solo a Caravaggio, fu anche un architetto creativo e operoso. Dimostrarlo non era impresa da poco. Tuttavia l'autrice ha vinto tale sfida. In questa opera, infatti, vengono dimostrate le architetture costruite e disegnate e in parte dipinte firmate """"Mattia Preti"""", al fine di offrire al lettore un ampio diorama dell'attività del """"Cavaliere"""" nell'ambito dell'arte edificatoria."" -
Home entertainment che funziona
Tra gli amanti del digitai-life style, l'Home entertainment, cioè il sistema che permette la fruizione di contenuti multimediali in ambiente domestico, riscuote sempre maggiore interesse. Solletica l'idea di scaricare o vedere in streaming filmati e spettacoli, e guardarli sullo schermo della TV, anziché sul PC? Oppure, perché non guardare comodamente seduti in salotto le fotografie archiviate nel disco fisso del PC, o ascoltare in surround i brani musicali registrati sull'iPod? Tuttavia, la scelta delle sorgenti audio/video e dei vari tipi di componenti per la costruzione di un impianto di Home entertainment è molto articolata e costringe a riflettere bene sulle scelte più appropriate, elemento per elemento. Questo libro ne illustra le caratteristiche: monitor TV, amplificatori Home theater, casse acustiche surround, ricevitori TV digitali, sono analizzati puntualmente, aiutando a comprenderne pro e contro. Infine, al lettore viene spiegato come far ""circolare"""" tutti i contenuti immagazzinati sul PC all'interno di quella che viene definita media home."" -
Post-design
Negli ultimi anni il design ha messo a punto eclettici scenari governati da una frammentazione delle pratiche e da una moltiplicazione delle aree lontane da ogni consolidata tradizione del progetto, dando così origine a un contraddittorio contesto che Post-design si è proposto di esaminare. Non c'è dubbio che il design sia ormai onnipresente perché strumento di definizione di ogni aspetto della vita quotidiana; in apparenza coerentemente con i presupposti di quella società estetica teorizzata dalle avanguardie del Novecento ma in realtà in funzione delle strategie dello sviluppo economico. Da dimensione minoritaria della cultura e della produzione seriale, il progetto si è trasformato in componente strategica di una economia post-fordista che ne ha progressivamente sfruttato la capacità di innovazione, utilizzata dal marketing come strumento utile alla costruzione del valore economico di prodotti messi in circolo dagli attori dell'economia globale. -
Lo sguardo dell'altro. Cultura, individuo e socializzazione nel pensiero di Georg Simmel
Il volume è un lavoro monografico su Georg Simmel. I capitoli che lo compongono sviluppano una riflessione a tutto tondo su un autore che, a cento anni dalla sua scomparsa, ha ancora molto da dire sull'epoca che stiamo vivendo. I tre grandi temi che caratterizzano le indagini di questo volume sono la cultura, i processi di socializzazione e il concetto di individualità nella modernità: si tratta di argomenti affrontati da Simmel trasversalmente nei suoi capolavori e che ricoprono nel suo pensiero una posizione eccentrica. L'autore del presente volume affronta i temi in oggetto con un'attenta ricognizione testuale e attraverso un confronto con le attuali piste di ricerca della sociologia della cultura e negli studi simmeliani. La chiave interpretativa del moderno, insegna Simmel, è l'azione reciproca e questo meccanismo è tanto più in opera quanto più pluralistica, contingente e complessa si fa la società che viviamo. Nel concetto di cultura e all'interno delle dinamiche (inter)individuali riecheggia fortemente il carattere interattivo della modernità. Solo in una logica pluralistica e aperta è ancora possibile comprendere il senso della nostra società: lo sforzo di sostenere lo sguardo dell'altro ci consente non solo di affrontare la sfida della multiculturalità e della globalizzazione, ma anche di comprendere meglio quello che noi siamo agli occhi di altri, con gli occhi degli altri. Prefazione di Sergio Belardinelli. -
Chi ha inventato la democrazia? Modello fraterno e modello paterno del potere
C'è una ""storia canonica"""" della democrazia, che incombe nel pensiero occidentale: racconta che il """"governo del popolo"""" fu inventato dai greci, poi si eclissò, forse baluginò qua e là in qualche piega della storia d'Occidente, per risorgere infine nelle rivoluzioni liberali moderne e dilagare per tutto il pianeta nel tardo Novecento. Questa narrazione è lontanissima dal vero. Se fu democrazia quella dei greci, lo furono non di meno le forme politiche dei tanti popoli che, in tutte le epoche e in tutti i continenti, si sottrassero al dominio dei regni e degli imperi, praticando, con mille variazioni sullo stesso tema, quello che qui è chiamato il modello fraterno del potere. Il Peristan, quella vasta e impervia regione montuosa fra Hindukush e Karakorum che ospitò le culture dei Kafiri, ha coltivato per millenni questo tipo di forme politiche in un lungo confronto con l'opposto modello paterno dei potentati che lo circondavano, fino a traghettarle vive e vegete sulla scena del terzo millennio. Presentazione di Luciano Canfora."" -
Eurosovranità o democrazia? Perché uscire dall'euro è necessario
Il rifiuto dell'euro, e con esso dell'unità europea, viene identificato da una parte dell'opinione pubblica con il ritorno al nazionalismo, assumendo così una valenza regressiva e reazionaria. L'Europa attuale, invece, non rappresenta né un fattore di progresso né di superamento dello Stato nazione. L'euro attiene alla riorganizzazione dell'economia e dello Stato, ridefinendo i rapporti di forza a favore dello strato superiore e più internazionalizzato del capitale e a scapito del lavoro salariato e delle classi subalterne. Secondo l'autore, ad essere messa in crisi è la sovranità democratica e popolare, la possibilità per la maggior parte della popolazione di incidere sulle decisioni dello Stato. In questo saggio controcorrente, Moro ripensa una realistica politica di difesa della democrazia e del welfare, che non può prescindere dalla rottura della gabbia europea e dal recupero delle funzioni statali delegate alle istituzioni europee. -
Le forme dell'aria. Atmosfere come stati d'animo fra arte, letteratura e architettura
Un legame invisibile unisce spazi e atmosfere agli stati d'animo. Una corrispondenza risonante fra la transitorietà dei fenomeni atmosferici e quella dei nostri pensieri, che travalica i confini fra l'interiorità dell'uomo e l'esteriorità del mondo. Fin dall'antichità, attraverso l'arte, la letteratura e l'architettura, l'uomo ha cercato di raffigurare e padroneggiare tali rapporti, approntando tecniche capaci di catturarne l'essenza pur di tentare quel viaggio di ritorno al tempo dell'infanzia dell'umanità, quando lo spazio interiore era tutt'uno con quello della vastità dell'orizzonte, con il lento incedere dei corpi celesti e con le evanescenti forme disegnate dalle nuvole. Spazi ineffabili si sono condensati nelle forme delle cose e dei nostri pensieri, permettendoci l'illusione di essere divisi da questo mondo che, di fatto, filtra da ogni poro della nostra esistenza, consegnandoci alla sua primaria e indivisibile unità.