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Ideali dell'Oriente. Lo spirito dell'arte giapponese
"L'Asia è una. L'Himalaya separa, accentuandone i tratti distintivi, due potenti civiltà - la cinese del comunismo confuciano e l'indiana dell'individualismo vedico. Nemmeno le barriere innevate possono però interrompere per un solo istante l'ampio fluire dell'amore per l'Ultimo e l'Universale, retaggio ideale che accomuna i popoli di tutta l'Asia. Spetta però al Giappone il sommo privilegio di realizzare, con particolare chiarezza, una tale unità nella complessità. La storia dell'arte giapponese diventa allora quella degli ideali asiatici, la spiaggia su cui il susseguirsi delle onde del pensiero orientale lascia la propria traccia andando a toccare la coscienza nazionale. Come la rete di diamante di Indra, in ogni suo anello l'arte riflette l'intera catena. Non esiste un momento storico in cui abbia forma definitiva. Si tratta invece di una crescita ininterrotta, che sfida il bisturi dello storico. Dissertare su una particolare fase dello sviluppo artistico significa considerare infiniti cause ed effetti, dal passato al presente. L'arte è per noi, come per ogni popolo, l'espressione più elevata e più nobile della cultura nazionale. Una storia degli ideali dell'arte giapponese è pressoché impossibile finché il mondo occidentale resta all'oscuro della mutevolezza dell'ambiente e dei correlati fenomeni sociali, in cui l'arte è incastonata come una gemma.""""" -
Fra terra e cielo. Vita di Daniele stilita
«Quando tirarono giù la ringhiera, lo trovarono con le ginocchia piegate al petto, le cosce attaccate ai talloni e ai polpacci. E dopo che il suo corpo venne disteso a forza, ci fu uno scricchiolio d’ossa sì da pensare che fosse andato in pezzi; ma una volta disteso, non mancava assolutamente nulla, anche se i piedi erano consumati dalle infezioni e mangiati dai vermi. La massa dei capelli che scendeva dal capo era divisa in dodici trecce, ciascuna delle quali lunga quattro cubiti; allo stesso modo anche la barba era divisa in due, e ciascuna treccia era lunga tre cubiti; tutto questo lo vide la maggior parte degli uomini devoti a Cristo. Lo rivestirono con una tunica di pelle, come era suo costume, e, portata una tavola, la collocarono sulla colonna ed egli fu deposto sopra di essa». -
L'eroe
«Quanto illustre ti voglio! M’accingo a formare con un libro nano un uomo gigante, e con brevi periodi immortali imprese. Creare un uomo superiore è miracolosa perfezione; e poiché costui non sarà sovrano per natura ma per le sue doti, questo è un pregio. […] Avrai qui non una ragione politica né una ragione economica, ma una ragion di stato di te medesimo, una bussola per navigare verso l’eccellenza, un’arte di essere illustre con poche regole di saggezza». -
La casa dell'incesto
Nell’aprile del 1932, facendo riferimento a La casa dell’incesto, Anaïs Nin annota nel proprio diario: «Ho scritto le prime due pagine del mio nuovo libro in uno stile surrealista. Sono influenzata da “Transition”, da Breton e da Rimbaud, che danno alla mia immaginazione l’opportunità di scorrere liberamente». Testo, in effetti, di natura audacemente sperimentale, sospeso com’è tra il romanzo e la prosa lirica, La casa dell’incesto rappresenta il felice e per molti aspetti irripetibile punto d’incontro tra i due momenti fondamentali dell’ispirazione di Anaïs Nin: da una parte, la ricerca di una totale e potente naturalezza nell’esprimere la vita e l’emozione dei sensi; dall’altra, il proposito di «procedere dal sogno per entrare nel dato sensibile», cioè di immergere l’esperienza onirica nel flusso della vita quotidiana, accostandosi così alle ricerche del gruppo surrealista. Nasce in questo modo quello che è, forse, il libro letterariamente più elaborato e intenso della Nin: un racconto allucinato, «stratosferico», caratterizzato da una prosa sontuosa e musicale, da una ragnatela sottile ma fortissima di immagini e di suoni, «la mia stagione all’inferno», come ebbe a definirlo l’autrice stessa. Con uno scritto di Gunther Stuhlmann. -
Dèi senza età. Dalla culla del mito alla terra degli Etruschi. Tra antico e contemporaneo alla scoperta del mito di Demetra, Persefone e Ade. Catalogo della mostra (Ferrara, 24 febbraio 2018-24 m...
"La mostra di Alessandro La Motta presso il Museo dell'antica città di Spina, concretizza lo spazio di un incontro fra le statuette antiche di dee e devote, rinvenute nelle tombe, e le opere moderne ad esse ispirate. Le trasfigurazioni proposte, trascolorate e rarefatte, quasi a voler manifestare lo scorrere del tempo su quegli antichi archetipi, trasmettono un vigore ancestrale, che ne rivela l'imperitura essenza. E proprio dal rispecchiamento puntuale delle moderne forme, gemmate su prototipi greci, sugli originali spineti si genera lo spazio del dialogo e si riannodano i fil di una remota radice comune."""" (Paola Desantis)" -
I want you. Reclutati per la santità
Chi dice che la santità non possa essere una faccenda per tutti? Un’esperienza alla portata di ciascuno di noi? Perché non può essere un mestiere di ogni giorno? ... tipo che ci si alza ogni giorno e si va a fare il santo? -
Perimetro del sensibile. Giuseppe Spagnulo Raffaele Quida. Ediz. illustrata
Il progetto espositivo Perimetro del sensibile desidera perlustrare due prospettive visive contemporanee, quelle di Giuseppe Spagnuolo e Raffaele Quida, promotrici di nuovi spazi e forme del sensibile. Tale perlustrazione avviene negli spazi seicenteschi della Chiesa della Madonna del Carmine (1608-1610) di Matera - inglobata nel Museo Nazionale di Matera, Palazzo Lanfranchi). -
Eccola! Le ricette di mamma Iris di Riccione
Nelle ricette di mamma Iris, c'è lo spirito della gente di Romagna: innata cordialità e quel suo carattere forte e determinato da ""padrona di casa"""" che sa il fatto suo."" -
Quaderno d'esercizi per imparare l'arte della gratitudine
Perché dire ""Grazie"""" è così importante? È intuitivo capire che ricevere testimonianze di gratitudine fa bene: ciascuno di noi ha bisogno del riconoscimento e della stima altrui. Non è altrettanto immediato rendersi conto che anche chi esprime questo sentimento ricava benefici impagabili. Eppure gli psicologi lo sanno: provare gratitudine è uno dei più potenti promotori della felicità. Impariamo dunque a riconoscere i motivi per cui possiamo ringraziare le persone e la vita, e ne guadagneremo in serenità, ottimismo e salute. Tirate fuori penne e matite colorate e riempite di parole e colori la vostra vita quotidiana: questo quaderno, pieno di facili esercizi e di note positive, vi aiuterà, vi divertirà e vi rilasserà."" -
Manuale di un monaco buddhista per liberarsi dal rumore del mondo. 37 esercizi per ottenere la tranquillità dell'anima
"Apriamo gli occhi al suono della sveglia, ascoltiamo musica in macchina o sui mezzi pubblici, mentre dal taschino o dalla borsa esce spesso il suono del cellulare. In città risuonano i clacson delle automobili, le sirene della polizia, in casa lo stereo e il televisore. Siamo circondati da un turbinio di rumori. Ma non esistono solo quelli esterni: ci sono rumori che emergono dal nostro mondo interiore, come la gelosia o l'attaccamento ai beni materiali, che mettono a repentaglio la tranquillità dell'anima."""" In questo libro il monaco buddhista Keisuke Matsumoto con parole precise e lievi ci spiega il percorso per disintossicarci dal rumore e scoprire la serenità." -
Lamb to the slaughter-The wish
Un salotto perfetto e accogliente, una moglie incinta di sei mesi, premurosa e innamorata, e un marito poliziotto che di punto in bianco le comunica che sta per lasciarla. Un cosciotto surgelato di agnello può diventare allora un'arma impropria, ma anche una cena squisita per i poliziotti che indagano sull'incomprensibile morte del loro collega... Ci vuole un'immaginazione fervida e una forza di volontà incredibile per camminare senza cadere su un tappeto colorato dove i disegni rossi sono carboni ardenti e quelli neri serpenti velenosi pronti a mordere e uccidere. Solo gli spazi gialli sono sicuri, ma ce ne saranno abbastanza? Età di lettura: da 12 anni. -
Racconti dell'amore e del caos
Cos'è il libro ""Racconti dell'amore e del caos""""? Non è solo un libro, ma un trattato di follia umana. Dove incespicano i nostri peccati, le nostre astrazioni, i nostri amori? Quel posto è l'arte, ovvero uno sgambetto razionale agli istinti non controllati che ci insegna che sbattere di faccia sull'asfalto fa parecchio male. Se si vuol cercare l'uomo, la violenza, la carne e il delirio, Dio, la vendetta, è inutile cercare al di fuori di sé, ma in sé, ed è questo il massimo insegnamento di tale opera. E il Male, cos'è il Male? Il Male è tutto ciò che non è bene, ontologicamente non è, ed è ciò che ispira sempre il Poeta e che lo fa aspirare al suo benessere: questo libro nasce dal Male, è inciso nel Male, perché l'arte è il Male, e ci insegna che la bellezza e la profondità hanno un loro gusto particolare e deviato sul quale ogni scrittore modellerà in maniera brutta, grottesca, sublime o fiabesca le proprie forme primordiali e demoniache!"" -
Il sogno di topo Tobia. Ediz. illustrata
È Natale nel magico giardino di topo Tobia ed anche gli amici animali si apprestano a festeggiare, ma un incontro inaspettato ed incredibile cambia la vita del simpatico topino. Grazie ad un gradito e speciale dono di Babbo Natale, uno splendido pianoforte, la musica, con il linguaggio universale delle emozioni, diventa il filo conduttore delle storie che si snodano nel parco, una ricchezza che accompagna, che vive dentro ed anche se le orecchie non ascoltano, si insinua nell'anima, si mescola alla memoria, risvegliando ricordi, momenti passati, rimpianti, gioie e dolori. Ma le sorprese per Tobia non sono finite: un viaggio alla scoperta di Napoli con il cugino Ciro, gli fa vivere momenti indimenticabili nella città magica, antica, viva, colorata, ricca di testimonianze storiche, di bellezze naturali, di cibo squisito, solare non solo per il clima, ma per il calore della gente generosa ed accogliente che offre ospitalità senza chiedere nulla in cambio. Ogni storia è preceduta da un aforisma, riflessione o haiku dello scrittore Massimo Baldi che presenta, ne arricchisce e commenta il contenuto. -
Tanto rumore per nulla
La protagonista di ""Tanto rumore per nulla"""" è Rebecca è una ragazza di 24 anni anni. Vive e lavora con la mamma e la sorella. Ha perso suo padre durante l'adolescenza, ma lui è ancora il centro del suo mondo. Altri eventi straordinari hanno sconvolto e cambiato la sua vita, un melanoma benigno e la perdita di un amico. Tali eventi l'hanno cambiata e resa più forte. Centro del libro è la sua storia d'amore con Antonio, apparentemente un banale narcisista. Oltre alla vita della protagonista vengono descritte anche le vite delle sue tre amiche. """"Tanto Rumore per Nulla"""" è un viaggio visto con gli occhi della protagonista, sulla sua vita, su quella degli amici sempre con un tocco d'ironia."" -
La conversione, salvezza
Nel manoscritto parlo della mia conversione, di quello che ero e cosa facevo prima della conversione, le brutte strade, i giri e le persone che frequentavo, donne, alcol, fino ad arrivare al cambiamento, a stare molto male, attacchi di panico che mi avevano rinchiuso in casa, fino all'incontro con Gesù e cominciare ad avere delle conversazioni con lui ed il cambiamento avuto grazie ad esse. -
Il praticante
La storia di un praticante in uno studio di commercialisti, Luca, ragazzo educato, pulito, dedito al lavoro e con tante speranze e progetti per il futuro, che intraprende una relazione con Christine, una studentessa universitaria. Tutto sembra andar bene finché non scompare un'amica e coinquilina di Christine, Sonia, anch'essa studentessa universitaria, e così il via a misteri, complotti, coincidenze e strani segnali e intuizioni che inducono Luca e Christine ad indagare per scoprire la verità sulla scomparsa di Sonia. E nella ricerca vengono coinvolti i datori di lavoro di Luca e le coinquiline di Christine. Ma quale sarà l'orrenda verità che scoprirà Luca e che lo spingerà a trasferirsi al nord per cambiare vita e ambiente? -
Paorsia
Paorsia, la culla della cultura! Il luogo in cui gli amanti dell'arte, della filosofia, della musica e di tutte le arti affini dovrebbero vivere, poiché a Paorsia si vive e si respira Arte, in tutte le sue molteplici e singolari forme. Il Professor Martensen, un emerito professore universitario, viene invitato ad una conferenza che si terrà proprio a Paorsia, dove è stato costruito un immenso polo didattico piramidale, il più grande centro culturale del pianeta Terra. Questa costruzione è il frutto della vita e della dedizione di Licurgo, una figura molto importante a Sparta, ma che per varie vicissitudini, tra cui il tradimento e l'assassinio di suo padre, Agide, re di Sparta, è costretto a lasciarsi alle spalle il passato, Sparta, con le sue prepotenze e mentalità ottuse per intraprendere un lungo viaggio che gli ridarà la Libertà, libertà intesa in tutte le sue forme. Licurgo con l'aiuto di centocinque uomini lascerà Sparta, il loro status di cittadini privilegiati e giungeranno infine a Paorsia, luogo incantato che per Licurgo rappresenta la salvezza, il Paradiso, la gioia e la bellezza. -
La tua colpa
Edoardo è un giovane scrittore che ha appena chiuso un'importante relazione amorosa. Una rottura che gli ha provocato non poche difficoltà, facendo scaturire paure nuove e risvegliando vecchie angosce credute sepolte da tempo. Per sfuggire a tali ansie, abbandona la metropoli dove vive per rintanarsi nell'appartamento in montagna della sua famiglia. Qui, si ritroverà a fare i conti con le condizioni climatiche avverse del piccolo borgo e l'ostilità dei suoi abitanti. Molti dei quali sembrano nascondere segreti. Edoardo, fagocitato da un incastro di vicende traumatiche, verrà a scoprire le terribili verità celate tra le silenziose case della cittadina. Verità macchiate di sangue. -
Lo scherzo della luna piena
Nella vita non si smette mai di cercare sé stessi, il proprio ruolo, la propria collocazione. L'età adulta non frena questa corsa ed anche un professionista affermato può ritrovarsi a 35 anni suonati a dover fare i conti con le sue debolezze, le sue paure, con la parte oscura che portiamo tutti dentro per un'esistenza intera, senza mai riuscire ad illuminarla. Marco sembra un personaggio da cartoon, una figura degna delle più blasonate serie animate, ma con una sua precisa peculiarità: quando esce dall'ufficio non si trasforma in un super eroe ma forse in un mostro! Quello stesso mostro che sta portando terrore e sgomento nella zona flegrea? Quel mostro che si aggira nei dintorni dell'Antro della Sibilla Cumana? Quell'essere che sta seminando terrore ai piedi dell'acropoli dell'antica città greca, sbranando con la forza delle sue fauci esponenti politici di spicco durante le notti di luna piena? Complici alcune amicizie del tutto singolari, inizia una divertente commedia degli equivoci, con lo scopo di districare una matassa godibilissima fin dal primo rigo salvo cambiare registro nella parte conclusiva, regalandoci un'autentica sorpresa emozionale. -
Al tocco dell'Ave Maria
1945. Antonio, dopo una lunga assenza in bonifica a Maccarese, dove porta in cuore il lutto della moglie morta, la lontananza dai figli rimasti nel Veneto e il desiderio di ricomporre la famiglia, torna a Badia e convola a seconde nozze con Iside. Questa gli dà un sesto figlio e un altro è in arrivo. Iside e i figli grandi lavorano, mentre lui, per una malattia nervosa avuta in passato, di cui porta addosso costantemente i segni, non trova occupazione. Una frustrazione che lo rende collerico in famiglia. A un barbone, divenuto suo punto di riferimento e sfogo delle sue debolezze, racconta il suo disagio e le sue colpe. La guerra incombe e lui perde i contatti col mendico. Perduto, si rivolta con crudeltà verso Iside, la quale dapprima reagisce furiosa, ma poi, con garbo, lo mette di fronte alle sue fragilità, aiutandolo finalmente a trovare pace.