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Teatro d'Avola in provincia di Siracusa
Questo libro sul Teatro di Avola è la riproposizione di un'opera già pubblicata nel 1875 dell'ingegnere Giovanni Priolo col titolo ""Teatro d'Avola in provincia di Siracusa"""" e col sottotitolo """"Sommaria esposizione"""", quasi a significare, da parte dell'autore, una personale e modesta valutazione su quanto scritto, e detto. Sommaria, come vedrete, non fu affatto e, invece, risulta essere un importante documento da leggere sotto molteplici aspetti."" -
Memoriale di un siciliano emigrato a Milano
Questo memoriale, di un siciliano, affezionato al paese nativo, costretto ad emigrare a Milano, vuole descrivere quali furono i motivi che lo costrinsero ad abbandonare il paese nativo. Questa descrizione autobiografica non vuole elogiare l'«io» o il «mio», ma vuole solo essere da esempio per chi nasce e cresce in zone sottosviluppate, per giovani che aspirano, con sacrifici, perseveranza e volontà a ottenere risultati personali che, nel futuro, consentono di collaborare e migliorare l'ambiente abbandonato, quell'ambiente che non dava possibilità di crearsi una propria personalità. -
L' autra facci... Poesie in vernacolo
Sintomatica la scelta del dialetto siciliano, e più propriamente avolese, per questo secondo volume di poesie di Angelo Rullini, ""L'autra facci"""", composto di 41 liriche di varia estensione a versi liberi, a ben quattro anni di distanza dal primo """"Ai figli di Marte"""". Il sistema di comunicazione non è abito soggetto alla moda, al fine, all'ambiente, è un sentire intimo che in questo caso si esprime, in modo personalissimo, con forme, immagini e spirito profondamente siciliani e non già con scialbe traduzioni, quali, a volte, possono divenire i pensieri che, nati nella madrelingua, in questo caso il siciliano, vengono poi tradotti in quella che è, di fatto, la lingua nazionale, ma che, in alcuni casi, non è atta a rendere le emozioni così come la prima. Chi parla un dialetto si auto-identifica col territorio, rafforzando così il legame culturale con la tradizione e creando maggiore complicità con gli interlocutori. Il dialetto aiuta a mantenere vive le tradizioni, che a loro volta costituiscono una guida per l'individuo durante l'intero corso della propria vita."" -
La legislazione scolastica nel Regno d'Italia e la situazione nella provincia di Noto
Nel libro di Mauro Giarrizzo le varie evoluzioni legislative nell'ambito della scuola pubblica in Italia. -
Miele estremo (2010)
"Miele estremo"""" è l'ultimo libro di Giovanni Stella, pubblicato nel novembre 2010. L'opera, che raccoglie scritti del 2010, si aggiunge, in extremis, come il titolo vuole suggerire anch'essa, così come """"Memoria aggiunta"""" uscita nel 2009, al macrotesto """"Una vita"""", un corposo libro, quest'ultimo, di oltre milleduecento pagine pubblicato nel 2003, in cui Stella, avendo deciso di porre termine alla sua attività letteraria, volle riunire i suoi scritti composti tra il 1989 e quello stesso anno della pubblicazione. Da qui il titolo """"Una vita"""", a significare che quel ponderoso volume raccoglieva, e sigillava definitivamente, gli scritti di tutta una vita." -
Emozioni di un navigante
Nel libro di Giuseppe Aloisi la storia di un uomo che alla fine della sua carriera di professore ripensa alla precedente esperienza di navigante in giro per il mondo. -
La nuova alba
A sei anni di distanza dalla pubblicazione del primo volume di poesie, ""Frammenti di luce"""", Corrado Bono si presenta con la silloge """"La nuova alba"""" che si pone, già dal titolo, come l'avvio di un nuovo percorso, una nuova nascita, o rinascita, come quella del giorno che immancabilmente porta la luce che si affaccia sul mondo uguale e sempre nuovo."" -
Poesie di un pellegrino
Un libro di poesie e immagini collegate all'esperienza del Cammino di Santiago de Compostela. Davideadesso è Davide Bove. È nato a Torino nel 1974. Ha percorso il Cammino nel luglio 2005 e ripercorso con la compagna Rossella nell'agosto 2006. Da allora si susseguono i passi di un cammino intenso ed affascinante. -
La corsa sul mare
Che cos'è la vita se non un'eterna corsa verso qualcosa o qualcuno? Lo sanno bene i personaggi di questo romanzo, che sembrano non poter fare a meno di precipitarsi al mare ogni qualvolta sentono il bisogno di ritrovare se stessi. Lo sanno bene Katia e Lara che apparentemente non hanno niente in comune, se non la loro tenera e ingenua amicizia. Purtroppo il tempo passa e le cose cambiano e il loro legame è costantemente messo alla prova dalle convenzioni sociali. Di fronte a questo mondo che solo ora gli si mostra per quello che è, così lontano dalle fiabe su cui loro spesso fantasticavano giocando da piccole, reagiscono però in modi diversi: Katia rincorre la massa per adeguarsi alla società e Lara fugge da essa. Anche se correndo in direzioni diverse non si rassegnano però a separarsi, sapendo di non poter continuare quella corsa se non insieme. -
Di Aretusa e altri versi. (Poesie 2009-2010)
Non si tratta di poesie ermetiche, bensì di poesie colte nell'euritmia del verso così come nella scelta del lessico, ben armonizzato con l'interiorità del sentimento espresso, sia esso amore o sentimento del tempo, ricordo come memoria del passato o percezione del presente. La poetessa, infine, si dichiara come in una sorta di epitaffio epigrammatico nella sua veste umana e spirituale nelle liriche ''L'amicizia. Che cosa è, veramente?'' e ''Come sono veramente'', il cui epilogo riporta le note già evidenziate: ""...vorrei/sempre essere quel tipo di persona/sanamente disposta al rischio/di perdersi per le proprie idee...""""."" -
Ciò che un cuore in continuo andare sente di dire
"È il messaggio di un giovane, che tende la mano al mondo dei """"grandi"""", a volte superficiali, testardi, autoritari, incosapevoli del tesoro che si nasconde nei mendri più profondi della psiche giovanile, incapaci di tendere loro la mano impegnati, come sono, a mantenere machiavellicamente ricchezza e potere."""" (Maria Concetta Iacono)" -
Ombre di felicità
Tre storie, un.unica matassa inestricabile di fili che si sfiorano. Senza toccarsi. Mai. -
Il trascorrere della vita
Poesia, quella della Curcillo, nata dall'esigenza di comunicare personali dubbi, dolori e certezze a chi la legge, che, alla fine della lettura, può intuire, identificare e comprendere comune umanità e comune sentire. -
Eloro arcaica
Uno studio alla ricerca di fonti e materiale sull'insediamento arcaico di Eloro, a sud di Siracusa, situato su un promontorio sul lato sinistro del Tellaro, fiume che sarà ricordato dagli antichi, più del toponimo, come posto ideale in cui trovare la serenità, la tranquillità e lontananza giusta dallo stress cittadino, esigenza da sempre sentita dall'uomo. -
Esiste il diritto di morire?
Bioetica, diritto, religione, morale, politica. Questi i campi toccati dalla giovane scrittrice, che affronta scottanti argomenti quale quelli del cosiddetto ""testamento biologico"""" e dell'eutanasia, temi della difficile discussione politica attuale, divisa fra laici e cattolici. Al centro, l'opinione pubblica, """"sempre più sondata e sempre meno informata"""". E. possibile ricostituire un dialogo tra le parti che tenga conto dei diversi, e molto spesso confliggenti, interessi in gioco? L'autrice ripercorre, tentando di ritrovarne una base giuridica ed etica, i numerosi interrogativi che, a tutt'oggi, non trovano ancora una risposta soddisfacente: esiste o no il diritto di morire con dignità? Esiste o no il diritto di rifiutare le cure non desiderate? Quali sono, e se ci sono, i confini fra diritto ed etica, fra libertà personale e paternalismo medico? È giusto o no che la Chiesa intervenga nel dibattito politico circa le scelte di fine vita? E qual è il ruolo dello Stato italiano dinanzi a tutto questo? Dalla questione squisitamente giuridica ad una discussione etica e culturale, per riflettere su temi estremamente delicati quali quelli della vita e delle morte."" -
Come potrò dire a mia madre che ho paura?
Salvatrice Catinello, madre di Claudio Macca, narra a Roberta Malignaggi, che ne ha curato il testo, e, di conseguenza, ai suoi eventuali lettori, la storia di suo figlio assuntore per trent'anni di stupefacenti, morto a soli 46 anni per un tumore allo stomaco. Il fatto che una madre spieghi senza pudore o vergogna ciò che ha subìto per causa indiretta dell'eroina, le conseguenze che hanno fatto sì che suo figlio oggi non sia più tra noi, sono sicuramente testimonianze di un atto di coraggio e di monito per chi vive indifferentemente il ruolo di genitore, figlio, cittadino comune. -
Randagi
"Perché """"randagi""""? Si tratta di cani? No... non proprio. Si sarebbe potuto scegliere allora tra tanti altri aggettivi, per così dire, meno equivoci: derelitti, emarginati, vagabondi, erranti, solitari. Benito, tra tutti, ha scelto, come titolo della sua ultima raccolta di sei racconti, """"Randagi"""". Quasi a indicare che tra l'uomo e il cane non c'è solo un rapporto di amicizia e di fedeltà, ma anche un'inconfessabile condizione esistenziale di prossimità: il rischio incombente dell'abbandono."""" (Orazio Parisi)" -
Il papiro di Akhenaton
Questo romanzo è un prodotto di fantasia. I personaggi, realmente esistenti, vengono utilizzati per dare veridicità alla storia. Gli eventi narrati sono frutto della fantasia dell'autore. -
Il tempo si è fermato
L'amore, un desiderio viscerale che strugge gli amanti fino a consumarne le forze, salvo poi renderne l'anima intangibile di fronte all'ineluttabile corsa del tempo; la natura, con le sue bellezze e i suoi misteri, tanto lontani dal mondo grigio delle città, dai rifugi di cemento della società odierna, quanto estremamente vicina all'individuo, come eterno spettacolo a cui attingere le risposte ai perché della vita. Sono questi i temi dominanti nei versi di Corrado Cancemi. -
Gocce di...
Scrive ""cosette"""" da quando era bambina. La maggior parte la ha scritte ad un tratto, senza alcuna revisione e solo perché in quell'attimo aveva una penna in mano che le ha """"salvate"""" dall'oblio... Non ha mai studiato la metrica perché l'ha sempre annoiata. Ama le rime e le assonanze perché trova che siano musicali come una ninna nanna o come una favola la cui morale, se si vuole, si può anche ignorare a meno che non sgorga spontaneamente dall'anima mettendo d'accordo istinto e pensiero.""