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Andare a piedi. Ritorno all'umanesimo
Sollecitato da amici e parenti, ma anche da motivazioni personali, ho pensato di unire in un unico volume alcuni diari della nostra più che decennale esperienza di camminatori. Il nostro terreno preferito è la montagna, ma non disdegniamola pianura, il mare, i fiumi, i colli e tutto quel meraviglioso mondo che ci accoglie. Non cercate nella mia prosa qualcosa di letterario: ho scritto questo libro con... i piedi. La sera, stanco dopo una giornata di cammino, mi appartavo per fissare sulla carta le vicende del giorno. Troverete le solite cose: ci siamo svegliati, abbiamo fatto la colazione e siamo partiti; in salita o in piano abbiamo camminato per venti o trenta chilometri, a volte più, a volte meno e, alla fine, abbiamo trovato la cuccia per la notte. -
Declinazioni di viaggio
Con il suo primo libro, Michael Sofia ci conduce nell'affascinante mondo del viaggio declinandolo nelle sue forme più diverse: viaggi reali o immaginari, viaggi verso mondi lontani o proiezioni della mente, viaggi lunghi o brevi, viaggi del presente o di un passato ormai lontano. Tutti contenuti nei sette racconti della raccolta ""Declinazioni di viaggio"""". Le storie narrate sono molto diverse tra loro, quasi tutte nate dal bisogno di dare un respiro più ampio alle parole di una canzone già esistente, ma una di esse, dal titolo """"Acqua, viaggio al di fuori del corpo"""", è un racconto fantastico sull'idea ricorrente di come, potendo riavvolgere il nastro della vita, le cose avrebbero avuto un finale diverso. La realtà più comune del racconto """"Il venditore di cianfrusaglie"""" si mescola in modo naturale a storie che parlano di grandi fenomeni collettivi come quello dell'emigrazione italiana del Novecento o di quella dei giorni nostri verso l'Italia. Dietro queste diverse sfaccettature, il filo conduttore che lega i sette racconti rimane sempre saldo, conferendo all'intera raccolta un carattere di unità."" -
Seguimi
Progetto: Filastrocche Tutto iniziò dalla nascita dei due gemelli di Nicola (pittore) il quale, in questo momento così intimo, decise di disegnare alcuni animali nella loro versione di genitori. Michela, amica di Nicola, quando vide le illustrazioni rimase colpita e pensò di abbinare ad ogni disegno delle armoniose filastrocche che raccontassero il legame fra padre e figlio/a e fra madre e figlio/a nel mondo animale. In ogni poesie risalta uno stato d'animo: la paura, la fame, la sicurezza e la certezza della mamma o del papà. Sensazioni che ogni essere umano ha. Le filastrocche sono scritte in rima e sono un'ottima lettura da leggere di propri figli prima di andare a dormire. -
I re sono seri
La corsa per riempire sempre e comunque le proprie casse coinvolge gli addetti ai lavori (ladri, malfattori, imbroglioni, malavitosi) e quelli meno avvezzi a determinate attività. Credo che però queste categorie siano una piccola percentuale. Forse non tanto trascurabile ma piccola abbastanza da poterlo sconvolgere. Il terzo gruppo è costituito dagli irriducibili onesti. Sono tanti. Veramente tanti. Comprendono tutte le categorie e sono orgogliosi di esserlo. Si tratta della vera forza del sistema che nessuno potrà mai sconfiggere. -
Volevo solo il vento in faccia
É la storia di una donna, Mara, figlia del dopoguerra che aveva sempre desiderato farsi travolgere dal vento delle emozioni. La sua serenità viene infranta all'improvviso: la morte di suo figlio o forse, semplicemente, la sua scomparsa che ne permette la rinascita in un altro luogo. Dopo questa amara esperienza di vita, l'incontro casuale con un uomo che diventerà il suo confidente. Ascoltando le parole di Mara, l'uomo scoprirà il rimedio per guarire ogni tipo di dolore. -
Del nostro sangue
Un eccentrico cuoco trapanese, giunto all'apice della sua carriera, senza affetti e senza amici, incrocia il suo destino con quello di un anziano giornalista lombardo in giro col suo autista per l'Appennino meridionale, intento a tracciare nuovi itinerari enogastronomici. Un ruvido poliziotto romano, esiliato a Cosenza e vessato da un impietoso capo, combatte contro la follia di un killer seriale di bambine. Sullo sfondo delle loro vicissitudini, in un piovoso inverno, vi sono i bellissimi e mal ridotti paesaggi del Sud Italia e l'odiosissimo reato dell'omicidio infantile. Nessuna rivendicazione, nessun movente apparente, nessuna traccia illumina l'affannosa indagine del poliziotto tra le rive fangose di fiumi, che fanno da scenario ai lugubri ritrovamenti. -
Una burla riuscita
Perché la fama arrivi, infatti, non basta che lo scrittore la meriti. Occorre il concorso di uno o più altri voleri che influiscano sugl'inerti, quelli che poi leggono le cose che i primi hanno scelto. E succede anche che il critico non capisca nulla del mestiere altrui, e l'editore (l'uomo d'affari) nulla del proprio, e l'esito resti il medesimo. Quando i due s'associano, l'autore, anche se non lo merita, fatto per un tempo più o meno lungo. Può capitare, come al protagonista di ""Una burla riuscita"""" Mario Samigli, che qualcuno si prenda gioco della sua malattia, quella di non vedersi riconosciuta la gloria desiderata, e finisca, senza volerlo, per regalargli un'inattesa fortuna in denaro. Una storia spietata e al contempo divertente, frutto della penna di uno scrittore oggi pietra miliare della letteratura, ieri esordiente spesso ignorato o respinto."" -
I diavoli della Zisa
"Si racconta che un preziosissimo tesoro è sepolto qui, in questo palazzo. Nessuno può calcolare il numero dei demoni dipinti nell'affresco, così come sono innumerevoli i denari del tesoro. Contare i diavoli della Zisa porta sfortuna, o almeno così narra la leggenda"""". Palermo, XIV secolo: re Pietro II s'innamora perdutamente della splendida contessina Bianca. La ragazza è però la figlia del conte di Ventimiglia, nemico giurato del sovrano. Mentre i due amanti consumano la loro passione proibita nel castello della Zisa, l'ombra di una sanguinosa congiura si allunga sulla Corona di Sicilia. Palermo, XXI secolo: il sepolcro di Federico II viene aperto da un'equipe di giovani scienziati. Nella tomba vengono rinvenuti anche il feretro di Pietro II e il corpo di un terzo individuo sconosciuto. Un noir carico di violenza, silenzi e segreti; la storia di un antico intrigo su cui la moderna scienza tenta di fare luce." -
Il vitalizio. Le beffe della morte
"Campate troppo, caro mio. Brutto vizio! E dovreste levarvelo."""" Povero Maràbito, vecchio contadino onesto e leale, tutto per colpa di un vitalizio di due lire al giorno: lo protegge dalla morte e gli consegna un'inaspettata longevità, auspicata dal vicinato e maledetta dal Maltese, prima, e dal notaio Zàgara, poi. Quelle due lire al giorno, che """"non sono rena"""", alle soglie dei cent'anni Maràbito non le vuole più, magari la morte verrebbe finalmente a fargli visita... macché, neppure """"padrone di morire""""! Gioiello dell'ironia pirandelliana """"Il vitalizio"""" ci regala una storia dalle tinte crudamente grottesche, una parodia raffinata delle presuntuose velleità di meschini scommettitori, che una roulette capricciosa alla fine punisce. Perché """"la morte sa essere buffona, se le gira"""" e si fa beffa di chi vorrebbe beffarla. Questo racconto ha offerto lo spunto ad Andrea Camilleri nel 2007 per una riduzione teatrale, rappresentata su vari palcoscenici italiani." -
Cardello. Ognuno ha il suo destino...
"Non mi par vero! Quando si dice la sorte, il destino! Burattinaio, servitore - com'ero buffo, non posso neppur pensarci! - ed ora in procinto di essere stovigliaio. Chi avrebbe mai potuto immaginarlo?"""". Già, lo ripete sempre Calogero detto Cardello: """"ognuno ha il suo destino"""". E lui quella straordinaria e improvvisa fortuna - la fabbrica di stoviglie smaltate e i soldi lasciati dal Piemontese - se l'è davvero meritati. Lavorando onestamente, ma soprattutto grazie alla lealtà e alla purezza incondizionata del suo cuore, transitato indenne attraverso le burrasche di un'infanzia e una giovinezza difficili. Fiaba limpidissima e intensa, Cardello è anche il racconto della formazione di un'identità. Un bambino orfano che diviene uomo senza perdere lo stupore e l'entusiasmo di un tempo, la fiducia nella ricerca di un """"secondo padre"""", che troverà dopo tanto penare proprio nel Piemontese." -
Le storie del castello di Trezza
Considerato dall'autore un ""vero peccato di gioventù"""", Le storie del castello di Trezza rappresenta uno degli ultimi retaggi del Verga pre-verista, quel """"poeta delle duchesse"""" come egli stesso si definì durante la stagione di romanziere mondano nei bei salotti milanesi. Lontano anni luce dai pescatori della medesima Trezza ritratti nei Malavoglia e, soprattutto, dalla straordinaria tecnica narrativa adottata dallo scrittore siciliano per presentarceli, questo racconto appare tipicamente incardinato nel genere gotico e vagamente noir: un castello medievale fosco e tetro, un fantasma e un'antica vicenda di amore e morte. Ingredienti tali da esercitare una fascinazione micidiale sulla annoiata e borghese Matilde, provocandole una sorta di tragica immedesimazione, che vince i limiti del tempo e dello spazio."" -
Il dottor Vetrata. Testo spagnolo a fronte
Un maleficio scagliato da un'amante respinta fa impazzire un dotto avvocato, che crede di essere diventato un fragile uomo di vetro. La trasparenza, però, non si limita al fisico: Vetrata diviene estremamente sincero, tagliente e sarcastico. La novella viene considerata, assieme al Don Chiosciotte, il manifesto dell'ironia amara del massimo narratore spagnolo. -
La leggenda di san Giuliano ospitaliere. Testo francese a fronte
Flaubert, padre del Naturalismo francese, si cimenta in un'agiografia del tutto particolare, nella quale la vita del giovane, irruento e sanguinario Giuliano viene descritta con fredda lucidità, fino all'apologo finale e alla definitiva redenzione e susseguente ascensione celeste. Una parabola cruda, un destino ineffabile, il perseguimento dell'assoluto (bene o male che sia) in un esempio di stile e levigatezza tutt'ora godibile. -
Prima di Adamo
ttraverso una sorta di transfert onirico il protagonista si rivede bambino in una terra sconosciuta, abitata da popoli cavernicoli, nel bel mezzo del Medio Pleistocene. Inizia così per lui un viaggio misterioso e affascinante, a tratti crudele e spietato, dove incontrerà il Popolo degli Alberi e al fianco del suo inseparabile amico, Orecchio Pendente, dovrà coraggiosamente difendersi dalle insidie del truce e violento Occhio Rosso. Un vagabondaggio in terre sconosciute e inospitali, la scoperta dell'amore e della lotta per la sopravvivenza, la fuga e lo sterminio ad opera del più evoluto Popolo del Fuoco, l'approdo finalmente in una terra sicura. Fantasia preistorica limpida e inquietante, ""Prima di Adamo"""" presenta tutte le tematiche più care a London assieme a forti suggestioni darwiniane. Una sorta di romanzo distopico proiettato nel passato, ma con un occhio rivolto alle distorsioni e alle ingiustizie del presente. Di ogni presente."" -
Semana. Tutto in una settimana
Esteban Tellier è un incorreggibile sfaccendato che dedica la sua vita a una metodica ricerca di sé, in quanto ente ontologicamente nullafacente. Poche certezze lo circondano: i ricordi di due genitori affatto particolari; la stupefacente letterarietà del suo amico Merda; la presenza assillante della ex moglie, di cui è ancora innamorato. Sarà proprio lei a sconvolgere la sua routine quando chiamerà per informarlo di avergli trovato un impiego. Esteban si butta con scarso entusiasmo in questa nuova avventura, ma, giorno dopo giorno, quando scoprirà che il suo ruolo da manager consiste nel non fare assolutamente nulla, comincerà a sentirsi, finalmente, un uomo soddisfatto. Il nuovo lavoro però lo mette anche in contatto con una squadra di dipendenti davvero improbabile: il misero Micenas, l'androgina Kaltenbrunner e l'illuminato Ahrimán, che giocherà un ruolo fondamentale nel suo percorso di catarsi, da inutile disoccupato a intraprendente avventuriero. -
Il fumo
"Non si vedeva che zolfo, da per tutto, in quel paese! Lo zolfo era anche nell'aria che si respirava, e tagliava il respiro, e bruciava gli occhi."""" La zolfara, miraggio di facile arricchimento, ha segnato la vita del mite Don Mattia. Il suo socio disonesto Dima Chiarenza, ora divenuto usuraio, gliela mandò in malora e, con essa, la moglie e il figlio; e adesso, dopo tanti anni, minaccia anche la sua amatissima terra. """"Il fumo"""" è la dolentissima storia della vendetta peggiore che si possa mettere in atto: tanto furente quanto priva di piacere. Una sorta di olocausto totale, dove il protagonista sacrifica ciò che di più caro gli resta al mondo, pur di non sopportare oltre i soprusi di un destino beffardo. Al grido """"Distruzione! Distruzione! Né io né lui! Brucino!"""", con la morte nel cuore e un """"acuto rimorso"""" che lo tormenta, dà l'addio a quel suo paradiso che diventerà ben presto inferno. Essendo proprio lui a dannarlo. Dannandosi." -
Il giglio rosso
Cinica e disincantata, la bella e capricciosa contessa parigina Thérèse vive un matrimonio ormai spento con un uomo ""ingiallito dagli affari e dalla politica"""" e da tre anni intreccia una relazione clandestina con un giovane e fascinoso rampollo dell'alta società. Ma non è felice né soddisfatta: l'amore per lei è una parola vuota. È desiderata e corteggiata, eppure si annoia, tremendamente. Tutto cambierà, però. Invitata a trascorrere la primavera a Firenze, la città del """"giglio rosso"""", l'incontro con un animo puro e sognatore, un uomo tanto lontano dal suo mondo, quanto capace di penetrare il segreto del suo cuore come nessun altro prima, la sconvolgerà completamente. Sul palcoscenico della città toscana, incarnazione della Bellezza assoluta, i due vivono il loro amore totale, che nutre al suo interno, tra menzogne e incomprensioni, il germe che ne minaccerà la sopravvivenza. Quel giglio rosso, simbolo di una passione frenetica, è capace di ferire. E la sua ferita sanguina senza potersi più rimarginare, per quanti sforzi faccia Thérèse per salvare l'unico vero amore della sua vita."" -
La strabiliante avventura della missione Barsac
"La strabiliante avventura della missione Barsac"""" inizia con una rocambolesca rapina alla Central Bank di Londra e si sposta nell'Africa Occidentale Francese, dove una missione governativa, la missione Barsac appunto, deve appurare sul campo la possibilità di concedere il voto agli indigeni. Ma strani eventi ne intralciano il cammino. Avvincente e fantastico, secondo la migliore tradizione narrativa di Jules Verne, questo gioiello imperdibile aggiunge fra gli altri ingredienti anche un'ambientazione suggestiva, onirica, quella delle avventurose esplorazioni in luoghi esotici alla fine dell'Ottocento. Questo romanzo ha ispirato il film """"Sahara"""", con Penelope Cruz." -
L' angolo felice-The Jolly Corner. Testo inglese a fronte
Dopo aver passato trent'anni in Europa, Spencer Brydon ritorna a New York. Qui trova la città sconvolta dalle aberrazioni dell'epoca moderna. Ma tra giganteschi grattacieli sorge ancora la sua casa natale, L'angolo felice, testimonianza dei fasti passati e della sua personale eredità. Cosa sarebbe successo se Spencer avesse deciso di fermarsi lì, invece che fuggire dal suo destino? Si sarebbe trasformato in un individuo totalmente differente? Visitando le stanze vuote si troverà ad affrontare i suoi fantasmi interiori, ma solo l'amore gli darà la chiave per guardare serenamente nel proprio cuore. -
Gli effetti del lodo ICSID. La convenzione di Washington del 1965. Disciplina per le controversie in materia di investimenti internazionali
La Convenzione di Washington del 1965 istituisce il Centro Internazionale per la Risoluzione delle Controversie in Materia di Investimenti (International Centre for the Settlement of Investment Disputes - ICSID). La Convenzione stessa stabilisce i casi e le condizioni necessarie in cui la decisione possa essere considerata sotto la giurisdizione del Centro. Solo le controversie in materia di investimenti sorte tra uno Stato firmatario della Convenzione e un investitore privato cittadino di un altro Stato firmatario possono essere giudicate dall'ICSID. Gli effetti del lodo ICSID possono essere considerati ""unici"""" sia per quanto riguarda il diritto arbitrale internazionale regolato da altre Istituzioni (es. ICC) sia per quanto riguarda la gestione delle relazioni tra gli Stati coinvolti. Lo scopo di questo elaborato è dunque quello di analizzare in modo specifico gli effetti e i problemi correlati alla pronuncia arbitrale del Centro ICSID.""