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Profili economico-aziendali e contabili nel nuovo sistema informativo sanitario (NSIS)
Il lavoro si propone di indagare gli aspetti economico-aziendali e contabili del nuovo sistema informativo sanitario alla luce delle recenti modifiche apportate dai competenti Ministeri (Ministero dell'Economia e delle Finanze e della Salute), in particolare per quanto concerne i flussi informativi ministeriali riguardanti il Conto Economico e lo Stato Patrimoniale delle aziende sanitarie, aziende ospedaliere, Irccs, aziende ospedaliere universitarie. Tutto questo è stato preceduto dalla preliminare analisi degli aspetti normativi, soprattutto in riferimento agli adempimenti richiesti dalle singole Regioni in tema di sanità, e di quelli economico-aziendali di tali complesse realtà aziendali, non trascurando altresì di esaminarne i tipici accadimenti gestionali che richiedono una specifica contabilizzazione. Il volume si conclude quindi con l'illustrazione e la descrizione dei principali strumenti necessari per l'attenta lettura professionale dei bilanci di esercizio delle aziende sanitarie e ospedaliere, utili alla predisposizione/programmazione di adeguati interventi correttivi in caso di momentanea perdita, e volontà di ripristino, delle condizioni di equilibrio aziendali. -
La costruzione dello spazio urbano: l'esperienza di Berlino
In questo volume, che tratta dell'esperienza di Berlino, viene ricostruito il percorso che ha portato a ripensare la città nella sua totalità, dopo la caduta del muro, recuperando la sua eredità storica e adottando la strategia della ""ricostruzione critica"""", basata sulla riproposizione dell'idea della città compatta e sul ripristino della trama viaria e dell'isolato."" -
Il valore del dopo. Formazione continua e valutazione. Un'esperienza pilota nel settore del legno-arredo nella Brianza milanese
Da qualche anno anche in Italia la formazione continua è al centro di politiche ed interventi che, con ritardo rispetto agli altri Paesi europei, cercano da un lato di costruirla come sistema organico e dall'altro di mettere a disposizione un'offerta corsuale adeguata in termini sia quantitativi che qualitativi. Vanno in questa direzione le attività programmate e realizzate a valere sulla legge 236/1993, sul Fondo Sociale Europeo, sulla legge 53/2000 e più recentemente sui Fondi Interprofessionali per la Formazione Continua. Questi ingenti investimenti nella formazione per gli occupati - pubblici ma anche realizzati dalle imprese con risorse proprie - hanno reso necessaria l'attivazione presso i decisori, le istituzioni e le Parti Sociali in primo luogo, di adeguati strumenti di programmazione, governo, monitoraggio e valutazione delle attività: al tempo stesso hanno chiamato tutti i soggetti in gioco ad un progressivo coordinamento operativo delle diverse fonti di finanziamento disponibili. La sperimentazione promossa dalla Provincia di Milano e presentata in questo volume si colloca all'intreccio di questi temi. La sperimentazione - localizzata nella futura Provincia di Monza e Brianza ha visto la collaborazione tra la Provincia e le Parti Sociali territoriali e nello specifico l'Associazione degli Industriali di Monza e Brianza (AIMB) e i locali sindacati dei lavoratori (CGIL-CISL-UIL): l'interesse di quanto realizzato risiede pertanto anche in questa dimensione di tipo concertativo. -
Le politiche di formazione e sviluppo nella gestione strategica delle risorse umane. Il caso dell'Università della Calabria
Le risorse umane rappresentano un fattore interno molto importante, capace di creare valore e generare una serie di vantaggi competitivi. Tuttavia, per ottenere dei vantaggi competitivi è necessario che sia riconosciuta la valenza strategica e che sia possibile modellare le competenze di cui ciascuna risorsa umana dispone. La pianificazione dell'azione formativa assume, pertanto, una funzione altamente strategica all'interno dell'azienda quando è volta a originare e sviluppare le cosiddette competenze distintive. Il presente volume considerando quale framework di riferimento un approccio di tipo RBS e CBS, dopo aver analizzato la variabile formativa nelle sue molteplici sfaccettature, elabora tutte le fasi della pianificazione formativa, soffermandosi, in particolar modo, sulla valutazione dell'azione stessa. Completa la parte teorica l'analisi di un case study - la pianificazione formativa dell'Università della Calabria - e un'indagine effettuata su un campione ragionato di Università statali. -
Città e civiltà. Nuove frontiere di cittadinanza
Il volume approfondisce, nell'ambito degli studi sulla società multiculturale, le modificazioni intervenute nella città e nel modo di concepire l'insieme di problemi che da tempo i commentatori racchiudono nell'espressione politiche per il riconoscimento dei diritti. Le città, che in passato furono le custodi delle nostre appartenenze identitarie, possono ora sembrarci i luoghi di attraversamento per individui ubiquitari che le vivono come lo spazio urbano per i propri negozi o la meta per gli ozi e di rado le considerano il deposito delle tradizioni con cui fare i conti attraverso forme di cittadinanza attiva. Ma anche al di fuori della città, il paesaggio del mondo viene modificandosi così da rendere necessaria una geografia umana del globo che tenga conto della precarietà che minaccia gli stati-nazione, dell'urgente necessità che molti hanno di migrare per garantirsi la sopravvivenza e una speranza nel domani, della divorante volontà di viaggiare per quote di tempo sempre più significative che caratterizza le esistenze dei più ricchi. Il libro, frutto del contributo di molti autori, è però unitario e può essere considerato come un sistema di lemmi che procede dai quattro presenti nel titolo: città, civiltà, frontiere, cittadinanza. A ciascuna di queste voci afferisce una famiglia di concetti che s'interseca così da produrre alcuni possibili percorsi nell'ambito delle questioni sull'intercultura. -
Pane e progetto. Il mestiere di designer
"Pane e Progetto. Il mestiere di designer"""", è una raccolta di riflessioni in forma di dialogo, sul rapporto tra formazione e mestiere di designer. L'autore, progettista e ricercatore, ricostruisce con quarantasei designer della scena nazionale il percorso che dall'apprendimento porta alla genesi di una propria identità professionale. Il libro nasce con l'esigenza di costruire uno strumento di conoscenza per i giovani che si affacciano a questa felice ma difficile professione e vuole essere materiale di riflessione nella definizione di un'identità del design italiano. Partecipano al volume: Davide e Gabriele Adriano, Sergio Asti, Antonia Astori, Mario Bellini, Carlo Bimbi, Cini Boeri, Andrea Branzi, Aldo Cibic, Antonio Citterio, Biagio Cisotti e Sandra Laube, Riccardo Dalisi, Donato D'Urbino e Paolo Lomazzi, Paolo Deganello, Nathalie Du Pasquier, Gianfranco Gualtierotti, Nilo Gioacchini, Stefano, Giovannoni, Gianfranco Gualtierotti, Giulio Iachetti, Massimo IosaGhini, Ugo La Pietra, Angelo Mangiarotti, Luca Mazzari e Liliana Leone, Piero Lissoni, Alberto Meda, Alessandro Mendini, Simone Micheli, Miriam Mirri, Adolfo Natalini, Paola Palma e Carlo Vannicola, Roberto Palomba e Ludovica Serafini, David Palterer, Franco Poli, Ambrogio Pozzi, Daniela Puppa, Matteo Ragni, Prospero Rasulo, Denis Santachiara, William Sawaya, Luca Scacchetti, George Sowden, Matteo Thun, Paolo Ulian, Giancarlo Vegni, Joe Velluto, Gianni Veneziano, Nanda Vigo." -
Telelavoro. Uno strumento a tutela della vita
Le grandi potenzialità applicative della rete telematica permettono alla società del terzo millennio di migliorare la qualità della vita dei singoli cittadini, delle famiglie e di intere comunità. Questo libro parla di Telelavoro, uno strumento ancora da scoprire da parte del grande pubblico e diretto agli uomini che intendono utilizzare la tecnologia non solo per scopi meramente economici ma ancor più per tutelare la salute pubblica e la vita umana. Il Telelavoro, scoperto da Jack Nilles nel 1973, è stato sperimentato in tutto il mondo perfezionandosi nelle forme e nella tecnica. La ricerca si qualifica per la chiarezza, ricchezza e perspicuità dei contenuti, come per l'originalità e l'equilibrio dei giudizi e delle interpretazioni. Vengono esplorate tutte le più rilevanti dimensioni del Telelavoro, dal rapporto con la disabilità e le donne, la formazione e il sindacato, la comunicazione organizzativa e la teledemocrazia, le realtà emergenti in Europa e nel mondo. Di tali dimensioni vengono considerati le motivazioni e i vantaggi, le critiche e gli svantaggi, le opportunità e le minacce, in modo da scandire nei vari capitoli un orientamento deciso e franco di difesa del Telelavoro a tutela della vita umana in un futuro di solidarietà per l'uomo e di più alte opportunità per la società. -
Acqua, agricoltura e ambiente nei nuovi scenari di politica comunitaria
Questo volume costituisce il prodotto congiunto di due attività di ricerca. La prima è costituita dal progetto PRIN 2003 ""Realizzazione di un sistema di supporto alle decisioni a livello di bacino per la gestione dell'acqua in agricoltura"""", coordinato da Vittorio Gallerani - Università di Bologna. La seconda è il convegno """"Politiche agroambientali e oltre"""", tenutosi a Bologna il 16 maggio 2007, organizzato in collaborazione con il gruppo Risorse e Sostenibilità della Società Italiana di Economia Agraria (SIDEA). Il volume è organizzato in tre gruppi di contributi. Nel primo gruppo si affronta il tema degli effetti della direttiva quadro 60/2000 sull'agricoltura. Nel secondo gruppo l'attenzione è posta sugli effetti che le riforme delle politiche agricole avranno sugli usi dell'acqua da parte del settore agricolo. Infine, nel terzo gruppo di contributi, è trattato il ruolo del settore agricolo nei nuovi scenari di sviluppo e la modellizzazione delle politiche per la produzione di esternalità ambientali da parte dell'agricoltura."" -
La costruzione dello spazio urbano: l'esperienza di Barcellona
Le imponenti trasformazioni che hanno interessato la città europea nel corso degli ultimi due secoli hanno avuto conseguenze profonde sulla configurazione dello spazio urbano. Alla sua costruzione materiale, attraverso una serrata dialettica tra permanenza e mutazione, agendo in particolare sulle pratiche edificatorie e d'uso di questo spazio, ha contribuito in modo rilevante il progetto urbanistico e di architettura. Nei casi più emblematici di Barcellona e Berlino, rivisitati in questo studio restituito in due volumi, appare evidente come entrambi i progetti si siano fondati su idee di città, attraverso le quali si è cercato di rappresentare visioni della società e della modernità. Soprattutto nei decenni centrali del Novecento, questi progetti hanno espresso la volontà di edificare uno spazio di tipo nuovo, contrapposto a quello della città tradizionale, anche quando fondati su ideologie antagoniste. In questo volume, che tratta dell'esperienza di Barcellona, viene posto in evidenza come l'idea di città su cui si è fondato il nuovo progetto urbano abbia rivalorizzato l'idea espressa nell'Ensanche di Cerdà e abbia assunto lo spazio pubblico, la sua rigenerazione, come strategia di modificazione dello spazio metropolitano. -
Boschi e politiche forestali. Venezia e Veneto fra Sette e Ottocento
Partecipi dei fermenti innovativi in campo culturale e del grande processo di trasformazione socio-economica e politico-istituzionale che investe l'Europa a partire dalla seconda metà del Settecento, Venezia e il Veneto vivono profondi cambiamenti anche in campo forestale. Muta la percezione del bosco. Si allarga la presa di coscienza sia del rapido ridursi della risorsa legno, come materia prima e come fonte di energia, sia dei pericoli per la stabilità dell'assetto territoriale derivanti dalla progressiva contrazione del bosco. Nasce la selvicoltura come scienza, benché fatichi a rendersi autonoma da finalità esterne, di natura politica o economica. Lo Stato riorganizza e razionalizza il suo intervento nel ramo boschivo con l'avvio di politiche forestali di tipo organico e la costruzione di strutture tecnico-amministrative capillarmente articolate sul territorio, a partire dall'""azienda boschiva"""" creata dalla Repubblica verso la fine della sua esistenza e ristrutturata nel periodo napoleonico e in quello austriaco. Resta invece sostanzialmente immutato il vasto e complesso sistema che da secoli garantisce l'approvvigionamento di legname, legna da fuoco e carbone vegetale alla città di Venezia, strutturato lungo le direttrici tracciate dalle vie d'acqua convergenti verso la città lagunare, ponendola in comunicazione col suo retroterra, ancora ricco di boschi nell'area montana."" -
Antirealismo e artefatti. Sui limiti della natura
È possibile sostenere che sedie, tavoli ed aeroplani non sono oggetti reali? La domanda può apparire sciocca e destinata ad una risposta scontata: sedie, tavoli ed aeroplani sono oggetti reali. Tuttavia, la questione è stata frequentemente sollevata nel corso della storia del pensiero filosofico: per molti autori è possibile sostenere che sedie, tavoli ed aeroplani non sono reali. Nel libro si prendono in esame tre argomentazioni, recentemente proposte, da tre differenti autori, a sostegno della tesi antirealista per gli artefatti. Si tratta di tre prospettive diverse che si radicano su uno stesso terreno realista e si pongono uno stesso problema generale: distinguere quali tra gli oggetti che vengono comunemente individuati siano effettivamente componenti del mondo reale. Nell'esame delle tre argomentazioni emergono, inoltre, importanti tematiche della metafisica e della filosofia della scienza contemporanee di ambito analitico: il tema del rapporto tra persistenza ed identità, il tema dalle composizione mereologica ed infine il tema dell'interazione causale. -
Educarsi per educare. Come riuscire ad essere un genitore-educatore sensibile, responsabile e lungimirante nonostante tutto
In una società dove la complessità, unita alla frammentarietà, espone l'uomo alla caduta delle certezze (economiche, scientifiche, esistenziali), il rischio ormai concreto è quello di perdere i principali punti di riferimento pedagogici per educare davvero alla vita. È possibile riuscire ad essere un genitore/educatore sensibile, responsabile e lungimirante nonostante tutto? È possibile svolgere il mestiere di genitore/educatore con padronanza, abilità, gioia e serenità, non lasciandosi irretire da luoghi comuni ma affidandosi a solidi criteri educativi? È possibile apprendere i principali strumenti per educare efficacemente i propri figli perché diventino uomini autentici, sicuri e responsabili? Questo volume vuole offrire a genitori/educatori le basi di una corretta pratica educativa per consentire loro di essere educatori consapevoli, sicuri, empatici, attenti, presenti (fisicamente ed educativamente), critici, liberi e liberanti, forti di quella maturità necessaria ad accompagnare l'altro nel suo percorso esistenziale e fiduciosi che un figlio ben educato oggi sarà un uomo saggio domani. Un testo in grado di coniugare la scientificità e il rigore della ricerca con le reali vicissitudini di genitori/educatori raccontate nei diversi casi proposti. -
Pratiche di scrittura nella scuola superiore
Qual è lo spazio riservato alla scrittura nella scuola? Quale ruolo occupa la scrittura nella prassi didattica quotidiana? Con quali metodi e con quali strumenti si insegna a scrivere ai ragazzi? E con quali risultati? Questo volume, rivolto a chi opera nella scuola e nel campo della ricerca educativa, scaturisce da interrogativi di questo tipo. Analizzando i risultati di un'indagine condotta nella scuola secondaria superiore, gli autori propongono una riflessione sulle forme di scrittura praticate nell'insegnamento dell'italiano e delle altre discipline, sui metodi e sulle tecniche impiegati per insegnare a scrivere e sulle competenze degli studenti. Dall'analisi dei punti di debolezza di una scrittura ""adulta"""" ma non sempre """"matura"""" e dell'incidenza di variabili scolastiche ed extrascolastiche, sociolinguistiche e culturali sulle abilità di scrittura dei ragazzi, scaturiscono indicazioni didattiche utili per lavorare in questo ambito dell'educazione linguistica."" -
L' educazione come capitale sociale. Culture civili e percorsi educativi in Italia
Da tempo l'opinione pubblica italiana esprime disagio e preoccupazione in merito alla scuola e in generale all'educazione delle giovani generazioni. La questione va naturalmente oltre la dimensione cognitiva: le violenze, il bullismo, il vuoto di senso e la debolezza delle personalità nei giovani appaiono sempre più come questioni pubbliche, chiamando in causa la dimensione più profondamente educativa, al di là dell'istruzione. Tuttavia, mentre su quest'ultima esiste una diffusa letteratura, le scienze sociali appaiono in forte difficoltà quando si tratta di offrire alla scuola e alla società un contributo valido rispetto al problema educativo in senso pieno. La questione di come formare personalità solide, radicate nei valori civili e capaci di dare un senso alle proprie esperienze è forse destinata a essere svolta sempre e solo come tema ideologico, o andrà lasciata alla nostalgia morale? Il volume che viene presentato formula il problema nel quadro del concetto di capitale sociale. Gli autori presentano una interpretazione teorica e una recente ricerca empirica in cui il concetto di capitale sociale è impiegato per comprendere quali percorsi personali, attraverso le diverse agenzie ed esperienze socializzative, producano oggi un successo educativo in senso pieno. Si tenta così di spiegare in modo originale a quali condizioni i processi e l agenzie educative diventino capitale sociale per la società italiana, sostenendone la capacità di rigenerare la sua cultura civile. -
Curare e prendersi cura. Temi di bioetica e di biodiritto
Nascita, malattia, sofferenza, morte: parti significative della nostra esistenza, comuni a tutto il genere umano, eppure così diverse per ognuno di noi; momenti ""misurabili"""" non solo con i dati oggettivi provenienti da evidenze scientifiche, """"valutabili"""" non solo attraverso sofisticate tecnologie il cui sguardo penetra nelle cellule, nei geni, in parti del nostro corpo sconosciute perfino a noi stessi, lasciandoci spesso la sensazione di """"non essere stati adeguatamente guardati e compresi"""". Questo libro, nato da un progetto elaborato nell'ambito delle attività del Centro interdipartimentale di studi di Bioetica e Biodiritto dell'Università degli Studi di Siena, si sofferma a riflettere, attraverso contributi di tipo interdisciplinare, sui bisogni di cura degli individui nelle varie fasi della vita e sull'adeguatezza delle risposte che i curanti possono e devono offrire. Il prendersi cura si delinea così come un obiettivo diverso dal lottare contro la malattia e la morte, come se queste fossero realtà """"curabili in vitro"""" estratte dall'esistenza personale degli individui con il bisturi della scienza e della tecnologia. Tra gli autori del testo non vi sono solo esponenti del mondo scientifico, bioetico e biogiuridico, ma anche """"autentici portatori di bisogni di cura"""" che hanno voluto dialogare con i curanti attraverso la narrazione del loro vissuto e la condivisione delle loro riflessioni."" -
Crisi occupazionali e riforma dei servizi per il lavoro
Crisi occupazionali e servizi per il lavoro: due costanti nello sviluppo del Paese e delle regioni italiane; due argomenti spesso al centro della dialettica istituzionale e sociale che non giungono mia ad una sistemazione definitiva e condivisa. I temi della riforma degli ammortizzatori sociali e quello dell'equilibrio tra pubblico e privato nella gestione del collocamento negli ultimi anni sono stati oggetto di un'intensa attività sperimentale finalizzata a fronteggiare i fenomeni di crisi con il ricorso, in primo luogo, alle risorse previste dal Masterplan 2000/2007. La Regione Friuli Venezia Giulia, utilizzando le risorse della legge regionale 18/2005 e quelle previste dal FSE 2000/2006, ha sperimentato, negli ultimi anni, una vasta gamma d'interventi per sostenere l'accompagnamento e il ricollocamento di alcune migliaia di lavoratori. In questo modo nuovi prodotti e nuovi servizi sono entrati nella pratica dei Centri per l'impiego, nel linguaggio degli operatori dei servizi per il lavoro ed in quello dei soggetti della concertazione. Una pubblicazione, dunque, che si propone di fare il punto sull'esperienze di gestione delle crisi occupazionali e di riforma dei servizi per il lavoro realizzate in Friuli Venezia Giulia e nel Nord Est, in Italia ed a livello comunitario. -
I musulmani e la società italiana. Percezioni reciproche, conflitti culturali, trasformazioni sociali
La ricerca, di cui in questo volume si descrivono i risultati, costituisce la parte italiana di una ricerca promossa e coordinata da Etnobarometro alla quale hanno partecipato anche Gran Bretagna, Francia, Germania, Belgio, Olanda. Si tratta della prima importante ricerca comparativa che, in Europa, cerca di sondare non tanto la presenza islamica quanto lo stato delle relazioni tra musulmani che vivono in Europa e popolazioni autoctone europee. L'idea non è quindi solo quella di conoscere meglio le popolazioni musulmane in Europa, ma quella, meno esplorata e anche più ambiziosa, di ragionare sulle trasformazioni che la presenza islamica produce, sui cambiamenti culturali e sociali che avvengono (sia tra le popolazioni di religione islamica che nella popolazione autoctona), sulle relazioni che si instaurano. Il tutto, anche attraverso l'utilizzo di metodologie innovative, che vengono più ampiamente descritte nel capitolo metodologico. Di fatto, dunque, questa si configura come una delle pochissime ricerche empiriche e comparative di una certa portata su questo importantissimo e delicatissimo tema di dibattito anche politico. -
Uomini e carne. Un viaggio dove nasce il cibo
Un viaggio dove nasce il cibo. Il libro entra negli allevamenti, nei macelli e all'interno della distribuzione, grande e piccola, per dare voce a coloro che lavorano nel settore delle carni bovine. Affronta le problematiche economiche e sociali della filiera in Italia e soprattutto in una regione, il Veneto che ha saputo sviluppare un modello originale e vincente grazie al metodo confinato/protetto e all'alimentazione basata sul mais autoprodotto. Oggi è leader in Italia con circa il 25% delle macellazioni e oltre il 30% dei capi conferiti. Uomini e carne evidenzia i cambiamenti avvenuti in un settore che è nato assieme all'uomo, si è sviluppato secondo una direzione ben precisa e che oggi si misura con una concorrenza internazionale che non può essere affrontata seguendo logiche di prezzo, bensì evidenziando la qualità della carne italiana e la certezza della sua salubrità. Il tutto sulla base delle testimonianze di allevatori, macellatori, distributori e chef, ma anche di veterinari e docenti universitari; con il contributo del ministro per le Politiche Agricole, Luca Zaia, e del vicepresidente della Regione Veneto, Franco Manzato. Il libro è stato impostato sotto forma di inchiesta giornalistica e i suoi contenuti sono accessibili a tutti. L'obiettivo che si pone è raccontare e quantificare il fenomeno economico del comparto. Delineare l'economia a partire dal lavoro dell'uomo. -
Vite transnazionali? Peruviani e peruviane a Milano
Il volume presenta i risultati di un progetto di ricerca, promosso dalla Fondazione Ismu, che ha perseguito un duplice obiettivo. In primo luogo, offrire una panoramica delle condizioni di vita e, per quanto possibile, della storia e delle aspettative dei cittadini peruviani presenti nell'area milanese. In secondo luogo, verificare la presenza e la diffusione, nell'esperienza di queste persone, di dinamiche a carattere transnazionale. Centrale nell'analisi condotta è dunque il concetto di transnazionalismo, che si riferisce a un coinvolgimento simultaneo dei migranti nella società di origine e in quella di accoglienza; società di origine con cui si continua a interagire sistematicamente anche dopo l'avvio del percorso migratorio, senza per questo vivere da estranei la propria esperienza nel Paese di destinazione. Nello svolgimento della ricerca, una particolare attenzione è stata allora dedicata agli esponenti di spicco della comunità peruviana presente a Milano, coloro cioè che hanno portato a termine con successo il percorso di integrazione nella società italiana: successo testimoniato dal buon andamento della propria attività professionale nonché dal prestigio goduto all'interno della comunità peruviana e da eventuali posizioni di leadership in essa acquisite. -
Catalogo della tipografia Calasanziana (1816-1861)
L'importanza di poter disporre di un catalogo a stampa delle edizioni della tipografia Calasanziana è stata ripetutamente segnalata, sempre assieme alle difficoltà della sua effettiva realizzazione. Il catalogo storico cronologico per gli anni che vanno dal 1816 al 1861, andando ad integrare significativamente le edizioni segnalate da Clio, permette di valutare in tutta la loro rilevanza le attività di una tipografia che svolse un ruolo fondamentale all'interno del progetto di egemonia culturale elaborato dagli Scolopi toscani negli anni della Restaurazione. Ne fu primo direttore ed ispiratore, nonché proprietario nominale, il padre Mauro Bernardini, incaricato del delicato ruolo di censore sulle stampe fin dal maggio del 1814 nel restaurato Granducato di Toscana. Le edizioni rinvenute rispecchiano le attività pedagogiche svolte dai figli del Calasanzio, con particolare riferimento all'insegnamento del latino, del greco e delle materie scientifiche, senza trascurare le esigenze di formazione dei nuovi ceti mercantili urbani che porteranno all'introduzione nel corso di studi di un'autonoma Scuola di lingua italiana. Una produzione libraria che testimonia nella sua organicità il fine ultimo delle Scuole Pie, ""educare i giovanetti, e specialmente i poveri, alla pietà cristiana, e per conseguenza a tutte le morali e civili virtù, [...] ammaestrarli insieme gratuitamente non solo nelle più elementari discipline, ma anche nelle lettere e nelle scienze"""".""