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Conoscere il nemico. Apparati di intelligence e modelli culturali nella storia contemporanea
Ogni conflitto nasce e si sviluppa sulla base di una particolare conoscenza e immagine dell'avversario. Le decisioni dei vertici politici e militari sono condizionate dalle informazioni disponibili sul nemico, sui suoi disegni, sulle sue strategie, e la costruzione di tale immagine è a sua volta strumento utile a condizionare gli orientamenti della popolazione. La conoscenza del nemico è il risultato di due processi, uno istituzionale e uno culturale. Il primo è rappresentato dall'attività degli apparati di intelligence che raccolgono, organizzano, diffondono le informazioni, per utilizzarle a scopi militari (si pensi alla decrittazione britannica dei messaggi tedeschi durante la seconda guerra mondiale), ma anche per orientare le opzioni delle leadership politiche. Il secondo processo è di tipo culturale e rimanda alle difficoltà di comprendere realtà distanti dalla propria, per l'influenza di modelli e pregiudizi, anche di tipo razzista, in sintesi dell'universo mentale di chi raccoglie e interpreta le informazioni. I saggi qui riuniti affrontano momenti cruciali dell'età contemporanea, nei quali le conoscenze sul nemico hanno costituito la base per scelte di grande rilievo. Il volume, che affronta per la prima volta nel nostro Paese i temi dell'intelligence in un'ampia prospettiva storica, si articola in una prima parte, che prende in considerazione Una prospettiva mondiale dal periodo dell'imperialismo alla Guerra fredda, e in una seconda dedicata a L'Italia e i suoi nemici. -
Stato e potere nell'anarchismo
Il volume di Mirella Larizza Lolli, arricchito di un'introduzione di Giampietro Berti e da un apparato bibliografico aggiornato, illustra attraverso un'indagine rigorosa l'itinerario attraverso il quale la dottrina anarchica è andata costruendo la sua identità: dalla riflessione sullo stato moderno, la sua genesi e le sue strutture, messa a punto dai grandi teorici (da William Godwin a Pierre-Joseph Proudhon, da Michail Bakunin a Pètr Kropotkin), alla disamina appassionata delle nuove tappe che la vicenda statuale ha conosciuto nel secolo XX (stato socialista, nazifascismo, welfare state), attuata da esponenti meno noti, ma non per questo meno perspicaci. La categoria del potere, della quale gli anarchici hanno fatto e fanno uno strumento euristico privilegiato, appare in questo quadro come l'esito della riflessione su processi storici determinati, che nella vicenda dello stato moderno e contemporaneo trovano il loro momento sintetico ed esplicativo. L'interpretazione dell'anarchismo che qui si delinea suggerisce con vigore il suo radicamento in una fase cruciale della nostra storia, sgombrando il campo dai genericismi di una visione metastorica, ancora largamente diffusa nell'opinione pubblica e intellettuale. -
L' educazione di un principe luterano. Il Furschlag di Johann Eberlin, tra Erasmo, Lutero e la sconfitta dei contadini
Un estremo atto di fiducia nelle virtù salvifiche dell'educazione umanistica, una più che esplicita esaltazione di Erasmo e del suo modello educativo (e ciò proprio dopo lo scontro definitivo tra questi e Lutero), ma anche il riconoscimento dell'insostituibile ruolo di un principe sapiente all'indomani della ""guerra dei contadini"""": ecco il senso profondo dello scritto di Johann Eberlin sull'educazione di un principe luterano, espressione di un momento drammatico, oltre che di rinnovate aspettative politiche, sociali e, ovviamente, religiose. In quell'abisso di amara sconfitta dell'uomo, di mani nobili che dovevano lavarsi col sangue degli insorti, di condanna implacabile (eppure coerente) della ribellione all'autorità politica, in quel venir meno delle attese di riscatto sociale e di miglioramento della convivenza civile (erroneamente riposte da molti nella dottrina di Lutero), l'unica speranza poteva darla un principe saggio ed equilibrato. Solo un principe adeguatamente formato e istruito secondo i modelli umanistici di Erasmo e di Melantone, avrebbe potuto ricostituire un ordine politico e creare una società sufficientemente giusta e pia, in grado cioè di assicurare una vita degna di essere vissuta prima della salvezza eterna. Nasceva in questo contesto il """"Furschlag"""" di Eberlin (1526)."" -
Reazioni tricolori. Aspetti della chimica italiana nell'età del Risorgimento
A partire dalla fine del Settecento, il Tricolore venne adottato come simbolo della libertà e della nazione italiana. Il 14 marzo 1861 il Tricolore diventò la bandiera dell'Italia unita. Nel corso dell'età del Risorgimento i chimici svolsero un ruolo di primo piano nella costruzione dello stato unitario, non soltanto per l'importanza della loro attività di ricerca, ma anche per l'impegno in campo politico ed istituzionale. Oltre a produrre contributi teorici di eccezionale livello e notevoli lavori sperimentali, i chimici italiani furono impegnati in prima linea, dai moti rivoluzionari alle guerre d'Indipendenza. Molti, inoltre, spesso costretti all'esilio per ragioni di natura politica, operarono per un certo periodo all'estero, contribuendo in questo modo a mantenere viva un'importante circolazione delle idee scientifiche e politiche tra l'Italia e le altre nazioni europee. Scienza e politica rappresentarono due aspetti complementari di un più ampio progetto di rinnovamento della cultura italiana, che iniziò concretamente a definirsi durante le celebri Riunioni degli Scienziati Italiani, alle quali i chimici dettero un importante contributo. È significativo, in questa prospettiva, che il 1860 abbia visto contemporaneamente realizzarsi l'Unità d'Italia ed il massimo trionfo della nascente scuola chimica nazionale al Congresso di Karlsruhe, in Germania. -
Fare sviluppo. Identità, luoghi, trasformazioni sociali in un'area della Toscana
Affrontare il tema dello sviluppo locale comporta interrogarsi sui modi e sui tempi in cui un gruppo umano agisce in un ambiente. L'argomento proposto in questo volume si snoda attraverso il filo rosso del rapporto tra identità locali e sviluppo, tra forme dell'appartenenza ai luoghi (comunitarie, societarie) e percorsi di trasformazione dei territori interessati. La loro diversità e specificità non come freno allo sviluppo ma come caratteristica peculiare, prima di tutto da indagare e da conoscere secondo chiavi di lettura innovative, dalle quali partire per azioni istituzionali mirate e pianificate. Lo sviluppo di un territorio, di un luogo - dunque le misure utili per agevolarlo o, se rallentato, di riattivarlo - chiama in causa tutte le sfere della vita collettiva. Questo lavoro - nell'articolazione dei capitoli di cui si compone - ne addita alcune: le diverse identità locali ed amministrative che compongono la società locale; il rapporto mobile che si instaura tra le identificazioni di gruppo e quelle personali; il ruolo - di vincolo o risorsa - ricoperto sul piano economico, ma non solo, di nuove realtà sociali come i giovani e gli stranieri; infine la capacità di governance che ha il compito di far dialogare e di orientare efficacemente i diversi interessi e le differenti sensibilità che animano la sfera pubblica locale, e di far confrontare il tutto con i ""campi sociali"""" sovra- o sotto- ordinati."" -
Doing for peace. Design e pratiche per la cooperazione internazionale
Questo testo nasce dalla ricerca svolta all'interno del Laboratorio Ideas for Peace del Dipartimeno IDEAS (Industrial Design, Ambiente e Storia) della Seconda Università di Napoli, allo scopo di portare un contributo teorico e pratico, in termini progettuali, nel campo della cooperazione internazionale e della gestione delle emergenze umanitarie. Il tema del World Design, come approccio orientato alla conoscenza condivisa di modi di vita di radicate appartenenze, predispone gli strumenti teorici per affrontare consapevolmente i programmi di cooperazione internazionale. In contesti di vita dove l'unica abbondanza è la presenza dell'uomo, parallelamente, l'assenza di strategie di sviluppo appropriate, rivela con maggiore evidenza la propria inadeguatezza; laddove enormi risorse ostacolano forme di autodeterminazione fondamentali in un processo di graduale affrancamento dal bisogno quotidiano. L'attivazione di un ""laboratorio creativo"""" di progetti e ricerche, Ideas for Peace Lab, sostiene le attività di attori istituzionali e privati che operano nel panorama dello sviluppo cooperativo, allo scopo di favorire l'utilizzo di network per la formazione e la divulgazione dei temi della cooperazione internazionale."" -
Decorazione interculturale fra design e architettura
La situazione odierna è caratterizzata da un flusso continuo di immigrazione all'interno delle metropoli europee. Questo produce numerosi effetti di cambiamento nel modo di vivere la città stessa. Risulta quindi necessaria una riflessione che tocchi tali temi anche nel campo del progetto: questo libro si interroga proprio sugli effetti del rapporto fra identità culturale e contemporaneità nel progetto dello spazio architettonico, partendo da un particolare, la decorazione, strumento privilegiato dell'espressività dell'uomo. Il tema proposto permette una riflessione su che cosa significhi e su quale sia il valore della parola identità e tradizione nell'architettura, in particolare rispetto agli scenari contemporanei nei quali sembra prevalere rispetto alla progettazione un atteggiamento di desemantizzazione e indeterminatezza dello spazio. Nonostante questo dato, comunque rilevante, resta nell'atteggiamento dell'uomo contemporaneo la tendenza a ricercare un'identità nel luogo che abita, sia che si guardi alla città che nella definizione dello spazio abitativo. Per molti anni l'uomo moderno ha identificato la possibilità del proprio senso di libertà attraverso una condizione nomade, quasi senza storia. Oggi invece sempre di più l'uomo comincia a prendere coscienza del fatto che per essere libero deve appartenere e che la parola abitare indica l'appartenenza ad un luogo definito e ad una tradizione. -
Le banche popolari cooperative. Profili italiani ed europei
Il volume raccoglie gli atti del Convegno Le banche Popolari Cooperative: Profili Italiani ed Europei, organizzato nel febbraio 2009 dall'Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane in collaborazione con l'Associazione Nazionale fra le Banche Popolari. Dedicato alla memoria di Giuseppe Murè, uomo illustre che nel corso della propria vita ha dato un riconosciuto e significativo contributo allo sviluppo e alla crescita delle Banche Popolari, il convegno è stato un momento di riflessione e di confronto sul ruolo che le Istituzioni Cooperative sono chiamate a svolgere a sostegno del territorio, delle realtà locali e del Sistema Paese, nel più ampio accoglimento dei valori di sussidiarietà, solidarietà e sviluppo che ne hanno caratterizzato fin dalla nascita lo spirito e l'operato. Il coordinamento di Alberto Quadrio Curzio, il contributo di illustri accademici e l'intervento di Anna Maria Tarantola, Vice Direttore Generale della Banca d'Italia, offrono al lettore ampie e qualificate prospettive su ruolo e aspettative di evoluzione, crescita e innovazione delle Istituzioni Cooperative nel contesto nazionale ed internazionale. -
La difesa della patria. Con e senza armi
Come si cerca di dimostrare nel presente volume, nell'Italia repubblicana la riscoperta del significato più autentico del concetto di patria si è sviluppata per gradi e il cammino non è certo ancora interamente compiuto. Vi hanno concorso ragioni culturali, politiche e sociologiche e vi convergono anche ragioni legate ad interventi normativi e giurisprudenziali che si sono avvicendati nel corso degli anni. La progressiva trasformazione dell'idea di difesa militare e il suo crescente accostamento con quella di una difesa civile hanno contribuito profondamente a riscoprire e rigenerare un concetto che pareva oramai destinato soltanto ad essere ricordato da qualche nostalgico. Il presente lavoro è dedicato all'esame di questo progressivo processo di trasformazione, con particolare riguardo al dato giuridico registratosi da quando è entrata in vigore la Costituzione repubblicana. L'obiettivo è quello di contribuire a dimostrare, con un approccio prevalentemente giuridico, che l'idea di patria non deve essere riservata a pochi stravaganti o qualche parte politica, ad alcuni ambienti o settori dell'ordinamento, ma è ancora oggi, o almeno potrebbe essere, il principale valore di riferimento della società contemporanea; una realtà da rispettare, da onorare, difendere, e che mostra tuttora, malgrado i ripetuti attacchi, una straordinaria attualità e vitalità. -
Dal costo al fair value. Il nuovo approccio IASB
Nel corso degli ultimi anni, a seguito della progressiva armonizzazione contabile a livello globale, si è avviato un acceso dibattito su quali debbano essere i contenuti dell'informativa di bilancio. Scopo del libro è quello di descrivere il modello contabile proposto dal nuovo framework IASB, che è in corso di definizione nell'ambito del progetto di convergenza tra principi contabili IAS/IFRS e principi contabili statunitensi (FASB). Le posizioni allo stato espresse dallo IASB sono, infatti, da molti ritenute in grado di comportare una ""rivoluzione"""" e di sancire il definitivo passaggio a un nuovo paradigma contabile, considerato coerente con l'attuale contesto economico globalizzato. Aspetto essenziale del nuovo paradigma è il definitivo superamento di un approccio contabile basato sul """"costo"""" e l'avvento del cosiddetto Fair Value Accounting. Obiettivo ultimo del volume è di alimentare un'appropriata riflessione sull'opportunità e sulle modalità di adozione dei principi contabili IAS/IFRS nella realtà italiana, nella convinzione che tutte le parti interessate siano tenute a contribuire al dibattito in corso a livello internazionale."" -
L' edonista virtuoso. Creatività mercantile e progetto di consumo
"La proposta di Cutolo, benché confortata dagli esempi cui si accenna nel testo, mi sembra irrisolta nei termini sopra esposti e allo stato attuale della sua elaborazione, ma non escludo affatto che, una volta approfondita, possa diventare fattibile e operativa perché comunque una cosa è certa: se vogliamo continuare a studiare la fenomenologia del design è proprio sulla componente consumo che bisogna insistere, essa rappresentando il momento più problematico, il meno indagato, pur essendo quello che decide del risultato dell'intero processo produttivo""""." -
Il pensiero e l'opera di Domenico Demarco
Questi sono gli atti del convegno in ricordo di Domenico Demarco, storico dell'economia, accademico dei Lincei e studioso apprezzato in tutto il mondo. Le relazioni sono divise in quattro sezioni: storia sociale, monetaria e finanziaria, rapporto fra storia economica e pensiero economico ed economia italiana. L'introduzione è affidata a F. Assante, che traccia la figura di Domenico Demarco uomo e storico. -
Strategie e scelte quotidiane per la sicurezza energetica. Il ruolo dei periti industriali. 6° Rapporto annuale sulla sicurezza in Italia
Il nostro sistema energetico è caratterizzato da una forte dipendenza dall'estero e da un ricorso alle fonti rinnovabili in fase di crescita. Nel settore dell'energia la sicurezza (degli approvvigionamenti, della produzione, della distribuzione e del consumo) ha effetti determinanti sull'intera società e sui suoi progressi. Il 6° Rapporto annuale sulla sicurezza in Italia, realizzato dal Censis per il Consiglio nazionale dei periti industriali e dei periti industriali laureati, fa il punto sui consumi energetici e sulle proiezioni verso il futuro. I risultati di una indagine di campo sulla cultura energetica dei giovani italiani confermano come il nostro Paese sia oggi maturo per individuare nel settore energetico uno degli ambiti di sviluppo del futuro. Il Rapporto mette in luce il contributo che i periti industriali offrono allo sviluppo di politiche per l'efficienza energetica, sia sul piano delle strategie di governo territoriale, sia sul piano delle scelte di consumo che le famiglie compiono quotidianamente. -
Ergonomia antropologica. Vol. 2: Applicazioni agli ambienti di lavoro e di vita.
In questo volume vengono analizzate alcune tipiche applicazioni delle conoscenze ergonomiche alla progettazione di posti, attrezzature e ambienti di lavoro, nonché di dispositivi di protezione individuale, il cui uso effettivo da parte degli utenti dipende dal bilanciamento tra le esigenze di protezione e quelle di usabilità. La progettazione di tutti questi elementi può influenzare sia la salute, sia il benessere delle persone, ed anche la loro sicurezza ed efficienza. Vengono fornite indicazioni su come organizzare il layout dei posti di lavoro e su come scegliere gli arredi e gli utensili in relazione ai compiti e alle caratteristiche dimensionali e posturali degli operatori/utenti. Per quanto concerne gli ambienti, le indicazioni riguardano sia la configurazione spaziale e gli aspetti dimensionali delle aree di lavoro, sia il microclima, la qualità dell'aria indoor, il rumore, le vibrazioni e l'illuminazione, con alcuni richiami alla normativa sui diversi argomenti. -
Sistemi e strumenti di corporate governance nelle local utilities
Lo scenario dei servizi pubblici è da diversi anni sottoposto a rilevanti mutamenti sia in Italia, sia in Europa. Di conseguenza, le aziende di tali settori, in particolare nelle local utilities, ovvero i servizi pubblici locali a rilevanza economica, sono sempre più chiamate a governare i processi di cambiamento in corso. Questo lavoro si focalizza sulla considerazione della corporate governance delle aziende, tematica che ha assunto un rilievo crescente negli ultimi anni, soprattutto alla luce di taluni accadimenti, che hanno evidenziato la necessità di regole di governo aziendale più definite e trasparenti, così come di favorire una maggiore integrazione fra sistema di corporate governance generale e sistema dei controlli interni. Le tematiche evidenziate acquisiscono un particolare valore e interesse nelle local utilities, per via della rilevanza dei servizi in questione per la collettività e anche della presenza di un dibattito, da alcuni anni, sulla necessità di politiche di aziendalizzazione, esternalizzazione, liberalizzazione e privatizzazione, più o meno avanzate, dibattito che tende ad assumere differenti connotati, a seconda dei settori e dei comparti industriali. -
Logistica su misura. Indagine sull'innovazione logistica nel distretto calzaturiero delle Marche: competitività e compatiblità ambientale
Un'indagine sulla logistica del distretto calzaturiero marchigiano affronta il livello organizzativo delle relazioni tra imprese e i costi dei trasporti nella circolazione di semilavorati e accessori. L'obiettivo è individuare non solo i margini per migliorare efficienza e produttività del distretto, ma anche per ridurre l'impatto ambientale delle attività di movimentazione delle merci. Il quadro delle risultanze mostra come molte aziende non abbiano un quadro preciso dei costi e della scarsa razionalità con cui è organizzato, in alcuni casi, il settore logistico. Risulta evidente la portata dell'impatto innovativo di un progetto di razionalizzazione dell'attuale organizzazione della logistica del settore calzaturiero. Le ricadute di tale intervento coinvolgerebbero, direttamente o indirettamente, diversi settori: dal livello economico a quello produttivo, dalla qualità ambientale al miglioramento della viabilità urbana ed extraurbana. Costi e consumi non razionali, spreco di risorse umane ed eccessive emissioni rappresentano un pericolo per lo sviluppo futuro non solo delle imprese ma dell'intero territorio. Imboccare la strada della razionalizzazione della logistica del calzaturiero rappresenta dunque, oggi, uno dei metodi più incisivi per riuscire a diventare maggiormente competitivi e, ancor di più, per mettere le basi per poterlo fare anche in futuro. -
Notizie da Bruxelles. Logiche e problemi della costruzione giornalistica dell'Unione Europea
Nonostante molte delle decisioni che incidono sulla vita quotidiana dei cittadini italiani vengano prese sempre più frequentemente a Bruxelles, l'Unione europea incontra ancora notevoli difficoltà nell'ottenere visibilità sui media del nostro Paese. In particolare, ciò che spesso non riesce a trovare spazio è la cronaca di ciò che accade all'interno delle istituzioni europee: la narrazione del processo decisionale e delle negoziazioni politiche che precedono i provvedimenti comunitari. La scarsa copertura giornalistica delle attività istituzionali comunitarie contribuisce a determinare la sensazione che le decisioni prese a Bruxelles siano come ""spuntate dal nulla"""", e aggrava, nei cittadini italiani, la percezione del cosiddetto """"deficit democratico"""" dell'Unione europea. Queste osservazioni sono condivise dalla maggior parte degli studiosi che si sono occupati del rapporto tra giornalisti e istituzioni europee, un rapporto che è stato descritto come molto problematico. Per quale motivo l'Europa viene considerata come un argomento giornalistico di scarso interesse? Quali sono le problematiche che rendono difficile il rapporto tra istituzioni europee e corrispondenti da Bruxelles? Quali sono le differenze tra le modalità tipiche di rappresentazione delle attività comunitarie nei media italiani e la copertura ordinaria della vita politica nostrana? Nel presente studio si cercherà di fornire una risposta a queste e ad altre domande."" -
Rischi finanziari nelle operazioni commerciali
Le condizioni di complessità ed incertezza in cui operano le imprese producono l'insorgenza di rischi di natura e di intensità diverse, in funzione di fattori esogeni ed endogeni. Questo saggio focalizza l'attenzione su tre fattori, che possono influenzare in modo significativo l'esito delle operazioni messe in atto dalle imprese dell'economia reale sui mercati nazionali ed internazionali: vulnerabilità delle strutture aziendali; affidabilità delle parti contraenti; contesto delle operazioni. Fenomeni dai contorni sfumati e fra loro tangenziali, che nelle loro dinamiche producono effetti significativi anche sotto il profilo finanziario. Con questa ottica vengono approfondite le tematiche di tre fondamentali rischi finanziari: rischio di credito; rischio paese; rischio di cambio. Il saggio mette in evidenza alcune interrelazioni fra eventi generatori di sinistro e configurazioni di rischio, danno evidenza alla necessità di impostare l'attività di risk management secondo un approccio globale ed integrato. -
Incontro con il nemico. Luigi Turchi e il suo mondo dalla fine della seconda guerra mondiale agli anni della Repubblica
L'antefatto. Dagli anni bui e dolorosi di Salò all'affermazione della propria dignità. I momenti del dolore e dell'impotenza e la gioia della salvezza. L'incontro con la madre e la rivincita sui carcerieri che devono rinunciare alla sua esecuzione davanti a decine di militari alleati. L'inizio di un nuovo percorso politico, lasciandosi alle spalle il periodo più orribile per una Nazione: la guerra civile. Luigi ricomincia la sua vita professionale e politica con nuove esperienze in un Paese che, come lui, sta riaffacciandosi al mondo. Protagonista e testimone della nascita del ""Secolo d'Italia"""", il giornale che ha dato voce al Msi e alla destra italiana. I nuovi rapporti con Peron, Franco, Goldwater, Nixon e Bush. Le elezioni delle cariche istituzionali dei Presidenti della Repubblica, gli accordi politici, il '68. L'amicizia con Giulio Andreotti, gli Expo ed i rapporti con la Chiesa. Il Futuro politico."" -
Diversità culturali e di genere nel lavoro tra tutele e valorizzazioni
L'organizzazione e le discipline del lavoro mostrano da tempo la possibilità di valorizzare le ""diversità"""" culturali e di genere della persona del lavoratore, ovviamente oltre il rispetto di principi e regole di tutela contro le discriminazioni, presenti nel nostro ordinamento, che è allineato alla fondamentale regolamentazione comunitaria e internazionale. Nel volume si punta a far emergere convenienze e criticità della valorizzazione, secondo le metodologie proprie delle scienze organizzative e giuridiche. Tuttavia, discriminazioni persistenti o valorizzazioni inadeguate delle """"diversità"""" inducono gli autori ad interrogarsi, al di là della cortina modellistica, organizzativa e normativa, sull'effettività di tali modelli e sulle coerenze sistematiche del quadro regolamentare. La finalità del volume - nel quale si espongono anche i risultati sia di una ricerca di """"interesse nazionale"""" sulle nuove identità nelle società multiculturali (Prin 2006), sia di una ricerca, finanziata dalla Regione Campania, sulla diversità di genere - è quella di contribuire a svelare le distonie tra assetti reali e ragionevole apprezzamento dell'integrazione, delle sue convenienze economiche e manageriali, della sua idoneità a coniugare """"etica"""" ed """"economia"""", e a tenere accesi, così, i riflettori sulla dimensione """"personale"""" del lavoro ancora, e sempre più, rilevante.""