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Dal Sessantotto al crollo del muro. I movimenti di protesta in Europa a cavallo tra i due blocchi
Gli anni Sessanta-Ottanta del Novecento sono stati decenni di protesta e di rielaborazione delle culture politiche e sociali in Italia e, più in generale, in Europa. Il vecchio continente, diviso dalla Guerra Fredda, si trovò ad essere unito nella contestazione di forme politiche ritenute obsolete ed oppressive: dalla politica estera al ruolo della famiglia, dall'educazione alla permanenza al potere di una classe dirigente tradizionalista, molti furono gli obiettivi della protesta e non poche furono le sue conseguenze nel plasmare la società. Non solo il Sessantotto dunque, ma un intreccio più complesso di movimenti che percorsero e scossero la società europea e che si svilupparono nel corso di almeno tre decenni. Dieci saggi basati su documentazione d'archivio e due riflessioni di largo respiro che aprono un percorso di ricerca ancora poco battuto, quello della contestazione nell'Italia e nell'Europa della Guerra Fredda, sottolineando insospettabili punti di contatto ed imprevedibili diversità. -
Violenza sulle donne. Aspetti psicologici, psicopatologici e sociali
Quali sono le motivazioni che possono spingere un uomo ad usare violenza fisica, psicologica o sessuale nei confronti di una donna? Quali sono gli effetti psicologici e psicopatologici della violenza sulla vittima? Quali sono le caratteristiche psicologiche dell'offender? Qual è la natura della relazione fra offender e vittima? Le risposte a queste e ad altre domande permettono di superare valutazioni e soluzioni semplicistiche che rischiano di adombrare la complessità di un fenomeno e di suggerire rimedi inadatti, laddove prevenirlo piuttosto o oltre che reprimerlo giova alla tutela sia del benessere individuale delle potenziali vittime che della sicurezza collettiva. -
Omet. Un percorso di eccellenza che continua
L'origine di questo libro è la storia dei primi 50 anni di vita di OMET, una media impresa italiana operante originariamente nel settore della meccanica e diventata uno dei protagonisti più forti a livello mondiale nei settori delle macchine per la stampa del packaging e del ""tissue converting"""". OMET, acronimo di Officina Meccanica E Tranceria, è nata a Lecco in un garage ed è diventata una multinazionale con sedi in diversi Paesi del mondo. OMET ha celebrato il 50° esimo compleanno nel 2013, un momento difficile dell'economia italiana, europea e mondiale. La crisi che si è annunciata nel 2008 ha determinato in molti un clima di incertezza e talvolta di pessimismo. Nel 2010 OMET ha chiuso l'anno con un balzo in avanti del fatturato : una crescita del 40%; nel 2011 la crescita è proseguita con un +15%; nel 2012 il fatturato complessivo del Gruppo ha sfiorato 70 milioni di euro, e il 2013 chiude con un ulteriore crescita del 15%. La continuità nella performance di OMET in questi tempi difficili è prova che la sua forza si fonda su un solido patrimonio di conoscenze, di sapere e di saper fare. È questo patrimonio che induce clienti, fornitori, collaboratori e la comunità tutta ad avere fiducia nell'azienda. L'eccellenza professionale dei pionieri che hanno fondato la OMET segnandone la vita fin dalle origini è diventata un patrimonio di tutti i collaboratori e della nuova generazione oggi alla guida: questo spiega perché l'eredità di OMET è una storia da raccontare."" -
Generazioni al lavoro. Differenze, diseguaglianze e giustizia distributiva
Nel corso degli ultimi venti anni è diventato più difficile svolgere un lavoro in Italia, o almeno svolgerlo in modo soddisfacente. La quota del PIL destinata al lavoro è andata assottigliandosi; i salari medi annui netti dei lavoratori dipendenti italiani sono tra i più bassi dei paesi OCSE; la produttività del lavoro e dei fattori è stagnante da circa tre lustri, malgrado un numero di ore lavorate per addetto relativamente alto; il cuneo fiscale e contributivo è comparativamente assai elevato. Scopo del volume è esaminare le credenze positive e normative espresse dai lavoratori italiani sui principali criteri usati per distribuire le risorse destinate al lavoro. Qual è la gerarchia retributiva percepita? Quali lavoratori dovrebbero essere pagati di più e quali di meno? Chi dovrebbe essere messo al riparo dal licenziamento in caso di fallimento di un'azienda? In conformità a quali criteri ripartire le risorse pensionistiche? È opportuno aumentare l'età pensionabile o i contributi previdenziali? Esistono problemi di giustizia tra le occupazioni e le generazioni? Quali sono e come risolverli? Quali rapporti hanno i lavoratori con le rappresentanze sindacali? Per rispondere a queste domande è stato intervistato un campione nazionale di 2.502 persone attive sul mercato del lavoro nell'ambito di una ricerca (AGING) finanziata dalla Regione Piemonte. -
Il verde tecnologico nell'housing sociale
L'integrazione della vegetazione come materiale nel progetto di architettura si sta consolidando in ragione dei molteplici vantaggi che è in grado di produrre alle diverse scale d'intervento, dall'edificio al paesaggio. Tali potenzialità ne hanno portato a una crescente applicazione anche all'housing sociale, come strategia d'intervento ambientale, legata al controllo del microclima e dell'efficienza energetica dell'edificio, cui si stanno affiancando altre importanti conseguenze sul piano morfo-tipologico, funzionale, ed economico oltre che simbolico, psicologico ed educativo. Il testo, attraverso la raccolta e analisi di numerosi esempi e casi studio, indaga, dalla scala urbana a quella architettonica, le radici del rapporto che il verde tecnologico può ricreare tra ambiente naturale e artificiale, fra città densa e paesaggio urbano, mettendo in luce le ragioni, le potenzialità, la fattibilità e le modalità del suo impiego nella residenza sociale, con particolare riferimento alla funzione qualificante che può svolgere per le diverse componenti dello spazio dell'alloggio e per l'esplorazione e sperimentazione di nuovi modelli di abitare. Una tassonomia ragionata illustra e confronta la varietà delle tecniche, dei sistemi costruttivi e delle potenzialità progettuali, segnalando quelle che, nell'housing sociale, meglio rispondono alle istanze della sostenibilità ambientale ed economica considerando sia i costi di realizzazione che di gestione. -
La città con-divisa. Lo spazio pubblico a Torino
Lo spazio pubblico continua a svolgere un ruolo fondamentale nella città contemporanea, anche se non può più essere considerato come il luogo per eccellenza dell'aggregazione sociale e dell'incontro tra soggetti eterogenei. La situazione che si delinea è complessa e, per alcuni aspetti, ambigua: da un lato, gli spazi urbani hanno fatto osservare un aumento della loro vivacità e animazione, aprendosi a pratiche di uso intenso anche nelle città che, nella precedente fase di sviluppo industriale, apparivano dominate quasi esclusivamente dalle esigenze produttive. Dall'altro lato, la moltiplicazione delle pratiche e l'incremento delle differenze tra gli attori sociali protagonisti dello spazio pubblico rende però la sua fruizione sempre meno univoca e sempre più caratterizzata da modalità distinte e, qualche volta, conflittuali. Protagoniste di entrambe le situazioni sono le popolazioni urbane - stranieri, turisti, giovani frequentatori dei luoghi della vita serale e notturna - in passato assenti o marginali nelle città industriali. Il libro riflette su tali fenomeni avendo come punto di osservazione il contesto torinese, vale a dire quello di una città che, più di altre, ha sperimentato nel passaggio alla fase postindustriale - una rapida evoluzione dei propri spazi pubblici, anche di quelli più consolidati e dotati di valenza storica. -
Antisemitismo, islamofobia e razzismo. Rappresentazioni, immaginari e pratiche nella società italiana
Nel volume vengono discussi i caratteri sociali e storici del razzismo con un'attenzione particolare al dibattito intorno alle vecchie e nuove forme con cui esso si è manifestato all'interno delle società occidentali. Attraverso il contributo di riconosciuti studiosi internazionali viene evidenziato come sia fuorviante parlare di razzismo al singolare, in quanto fenomeno che si caratterizza per una sorta di unicità socio-storica, e di come divenga necessario ai fini della ricerca teorica ed empirica definire il razzismo al plurale. Sulla base di questo indirizzo analitico sono introdotti i temi salienti dell'antisemitismo e dell'islamofobia quali esempi di razzismi che implicano una riflessione volta a delineare le diverse e/o simili, caratteristiche, rappresentazioni, immagini, mediante le quali prendono corpo storicamente e sociologicamente nella società europea e, specificatamente, nella società italiana. -
City sensing. Approcci, metodi e tecnologie innovative per la città intelligente
Gli elementi principali dell'innovazione ICT nella conoscenza del territorio sono stati due: sensori e rete Internet. Combinando particolari sensori e reti telematiche si può oggi proporre un modello conoscitivo basato sull'acquisizione distribuita di informazioni prodotte sia da strumenti tecnologici sia dall'osservazione umana, sfruttando la nuova condizione di ""pervasività"""" che li caratterizza. Nuove fonti informative si vanno quindi ad aggiungere ai """"giacimenti"""" di informazioni già consolidati creando un quadro dettagliato e aggiornabile in tempo reale, dinamico e accessibile, risorsa irrinunciabile per una corretta pianificazione del futuro di una città. Il nuovo modello di rappresentazione della città è oggi digitale, tridimensionale, multi-risoluzione e in real time; è il City Model. Il nuovo paradigma del monitoraggio è invece diffuso, pervasivo, collaborativo e condiviso; il City Sensing. City Model e City Sensing si conferiscono reciprocamente senso ed efficacia, sostenendo l'interazione multiattoriale e i processi di governance del territorio."" -
L' impresa sociale. Dialogo tra l'economia aziendale e il diritto d'impresa
Il lavoro analizza l'impresa sociale nei suoi elementi qualificanti attraverso lo studio interdisciplinare dei principi aziendali e delle norme giuridiche che ne regolano l'esistenza e il funzionamento. Fornisce una disamina in chiave economico-aziendale della disciplina vigente in materia, con l'obiettivo d'individuare e descrivere i profili organizzativi, gestionali e contabili caratterizzanti le organizzazioni che assumono la qualifica di impresa sociale. Lo studio muove dall'analisi del sistema delle aziende non profit - un settore in evoluzione il cui ruolo emergente è particolarmente stimolato dallo sviluppo dell'imprenditorialità sociale - per rappresentare i caratteri distintivi del modello aziendale configurato nella formula giuridica espressa dal legislatore. Il testo approfondisce le prerogative della costituzione dell'impresa sociale, il relativo assetto proprietario e di governance e l'organizzazione del lavoro, le peculiari condizioni di economicità nonché gli obblighi informativo-contabili e gli strumenti di accountability volti alla rendicontazione del valore economico-sociale. -
Diventa il venditore che fa la differenza. Quando il talento accresce la competitività dell'impresa
Il mercato è in crisi. Lo scenario è super-competitivo. E i clienti sono sempre più esigenti. Essere ""bravi"""" non basta più. Come fare il """"salto di qualità"""" e tirar fuori il proprio talento? Esperienza, preparazione, carisma, stile: cosa conta di più? In che modo conquistare nuovi clienti e fare davvero la differenza per la propria azienda? Questo testo raccoglie una serie di suggerimenti concreti, idee e consigli per migliorare le capacità di un funzionario di vendita - ma anche di un responsabile commerciale - e realizzare obiettivi significativi anche in situazione particolarmente sfidanti. Le riflessioni nascono dall'attività quotidiana dei due autori, trainer e consulenti in ambito commerciale e manageriale, e dai risultati ottenuti nel corso di oltre vent'anni. Saper parlare e porsi in un certo modo, ottenere fiducia e lavorare in team, essere curiosi e continuare ad allenarsi... sono solo alcuni degli spunti che troverete in questa guida; un testo agile, che nasce """"sul campo"""", non solo per il venditore che cerca nuovi stimoli, ma anche per chi dirige una rete vendita e vuole motivare i propri collaboratori."" -
L' economia dei beni confiscati
La confisca dei beni e il loro riutilizzo a fini sociali costituisce lo strumento più importante per contrastare la distruzione di ""capitale sociale"""" da parte delle mafie. Uno dei punti di forza delle organizzazioni mafiose, infatti, è rappresentato proprio dalla capacità di ottenere cooperazione da soggetti esterni all'organizzazione criminale. Il loro controllo del territorio modifica la struttura delle relazioni sociali, alterando quelli che sono gli effetti dello sviluppo locale e impedendo l'affermazione di un tessuto sociale fondato sulla fiducia e sulla condivisione. I beni confiscati rappresentano un valore economico tangibile e costituiscono uno strumento per far crescere le comunità locali sul piano economico e sociale, diventando moltiplicatori di progettualità positiva da parte dei vari soggetti e attori coinvolti. In tale approccio, all'azione repressiva di magistratura e forze dell'ordine, va affiancata quella dei soggetti che si occupano del riutilizzo del bene confiscato, che rappresenta la più efficace opzione di policy nella lotta alla criminalità organizzata e nello sviluppo economico e sociale del territorio."" -
Progetto, ricerca, didattica. L'esperienza decennale di una nuova scuola di architettura
Il progetto è per definizione la proiezione hic et nunc di qualcosa che può potenzialmente nascere a partire dalla realtà. È dunque per sua natura un'attività di ricerca e di esplorazione del possibile grazie alla quale si favoriscono la delineazione e il raggiungimento di nuovi e migliori orizzonti. In questo senso le scuole di architettura giocano un ruolo fondamentale. Luoghi in cui si stimola lo sviluppo di una mentalità progettuale, quell'attitudine al progetto che consente di trasformare le idee in realtà, esse possono diventare motori per lo sviluppo culturale, sociale ed economico di un territorio. A partire da una riflessione sull'esperienza di progettazione, di fondazione, di organizzazione, di gestione e di evoluzione di una delle più giovani scuole di architettura italiane - quella di Alghero -, in questo volume vengono indagate le prospettive per le scuole di architettura in riferimento al generale panorama nazionale e internazionale. Le nuove relazioni e interazioni che si delineano oggi tra azione progettuale, attività di ricerca e didattica vengono discusse attraverso la rappresentazione di alcune delle numerose attività che sono state condotte nel corso dei dieci anni della sua vita, durante i quali la scuola algherese è riuscita a costruirsi e a vedersi riconosciuto un profilo di eccellenza. -
Dal coma alla comunità. La casa dei risvegli Luca De Nigris
C'è un percorso di buone pratiche, per le persone che hanno vissuto il coma e per le loro famiglie, che parte da Bologna e si sviluppa intorno al progetto della ""Casa dei Risvegli Luca De Nigris"""". Questa è una struttura pubblica di neuro-riabilitazione e ricerca che nasce dal felice incontro tra un'azienda sanitaria (l'Azienda Usl di Bologna) e un'associazione di volontariato (Gli amici di Luca onlus). È un'interazione e contaminazione tra vari saperi che si realizza in un ambiente ospedaliero - il luogo fisico è quello dell'Ospedale Bellaria di Bologna - innestando però una dimensione domiciliare che include la famiglia e la rende partecipe del processo di assistenza e riabilitazione. La particolarità della Casa dei Risvegli Luca De Nigris è infatti proprio l'intersezione fra tre dimensioni di progetto che comprendono l'ambiente, la cura, l'integrazione e l'inclusione sociale. Nel volume vengono descritti gli indirizzi, gli obiettivi e le strategie di lavoro di un team multidisciplinare e multi professionale formato da professionisti della salute, dell'educazione, dell'arte e, non di minore rilievo. della persona: il percorso di cura, l'approccio pedagogico, l'uso del teatro e della musica, la formazione del care-giver, il ruolo dei familiari, la sfida del dopo, della lungo assistenza quando si rientra al domicilio."" -
Biblioteconomia. Fondamenti e linee di sviluppo
Nel panorama delle discipline dedicate all'organizzazione e alla fruizione del sapere, la Biblioteconomia oggi rivendica un ruolo più centrale e si propone come disciplina che può fornire il supporto scientifico e culturale per la realizzazione e la gestione delle nuove modalità di trasmissione della conoscenza. Lo sviluppo tecnologico degli ultimi anni, trasformando in alcuni casi sostanzialmente le funzioni e i servizi offerti dalle biblioteche, ha determinato un ampliamento delle competenze e l'espansione dei confini della Biblioteconomia, il cui compito fondamentale resta comunque l'elaborazione dei principi che regolano sia l'istituzione di nuove biblioteche e di sistemi bibliotecari, che l'organizzazione dei servizi volti all'acquisizione e alla gestione delle raccolte, all'informazione bibliografica e alla mediazione catalografica. Il volume si rivolge al lettore che affronta la materia per la prima volta, e offre la presentazione dei diversi aspetti che contribuiscono a comporre un quadro disciplinare complesso. -
Vita di fabbrica. Decollo e crisi della Fiat Sata di Melfi nel racconto di Cristina
La fabbrica Fiat-Sata di Melfi (Pz), sorta nel 1993, ha incarnato una grande trasformazione organizzativa e produttiva, ispirata al modello giapponese e indirizzata al passaggio al cosiddetto post-fordismo. Tuttavia essa ha anche rappresentato l'ultimo atto di una politica industriale della Fiat entro i confini nazionali, caratterizzata in maniera crescente da episodi di delocalizzazione e, a partire dal 2009, dalla fusione internazionale con Chrysler. La fabbrica integrata di Melfi ha impiegato il diciotto per cento di donne, la percentuale più alta in Fiat. Cristina Cordisco, operaia alla Sata sin dalla sua fondazione, è una di queste donne. Collocato nella tradizione antropologica rivolta all'uso delle fonti orali, il volume è il risultato di una ricerca etnografica longitudinale, che ripercorre, attraverso il racconto della protagonista, due momenti storici della fabbrica e della sua evoluzione. La prima fase, a cavallo tra il 1999 e il 2002, si collocava negli anni della piena produzione e del faticoso assestarsi del nuovo modello organizzativo, estraneo all'esigua esperienza industriale locale, ai tempi e agli stili di vita dei paesi dell'area del Vulture-melfese. La seconda fase della ricerca, iniziata nell'autunno del 2011 e tuttora in corso, delinea gli aspetti della grave crisi attuale e le dolorose ricadute che questa sta avendo sulle esistenze dei lavoratori. -
Ventottesimo rapporto sull'occupazione in provincia di Trento
L'uscita dell'ultimo Rapporto sull'occupazione in provincia di Trento coincide con il trentennale della nascita dell'Agenzia del Lavoro. Nascita, è bene ricordarlo, che aveva trovato la sua ragion d'essere nella crisi economica e occupazionale che anche in quei primi anni ottanta investiva il mercato del lavoro locale. Per questo nel Rapporto 2013 l'Osservatorio ha ritenuto opportuno rivisitare in ottica di lungo periodo i cambiamenti che hanno investito la struttura del mercato del lavoro locale, con particolare riferimento alle donne, ai giovani e agli stranieri che ne sono stati i principali protagonisti. Le politiche per l'occupazione di donne e giovani e quelle rivolte ai soggetti deboli e svantaggiati sono state altresì oggetto di approfondite analisi da parte di autorevoli esperti che si sono resi disponibili a dare un contributo alla pubblicazione del Rapporto. In fondo al testo, si colloca infine la consueta appendice statistica. Un vastissimo set di dati aggiornati e collocati in serie storica sugli indicatori del mercato del lavoro locale. -
Scenari latino-americani. Evoluzioni sociopolitiche in una pluralità di casi
Le mutazioni che oggi attraversano l'America Latina rappresentano delle discontinuità fra le più significative dal punto di vista sociopolitico. Pur nelle multiformi e variegate trasformazioni in corso che rendono impossibile tracciare un quadro unitario, è comunque possibile individuare casi che ne esemplificano l'evoluzione. Il volume analizza in particolare alcune realtà che meglio descrivono il cambiamento in atto e svelano lo scenario che si sta aprendo sul continente, come ad esempio Bolivia, Cile, Venezuela e Messico. L'analisi, attenta ai dati storici, politici ed etnografici, rilegge i concetti e i temi chiave di territorio, comunità, indigeno, rappresentanza politica in terra indigena, partecipazione della società civile alla costruzione delle politiche pubbliche, processo di democratizzazione alla luce delle trasformazioni intercorse, delineando un percorso in cui si intrecciano passato e presente, locale e globale, tradizione e modernità, giustizia sociale e ineguaglianza, partecipazione e bene comune. Il volume propone, dunque, casi che, tra contraddizioni interne e sostanziali differenze, rappresentano spunti di riflessione e di analisi per studiosi, studenti e lettori della materia. -
Storia di un comitato. Il comitato onoranze caduti per la libertà. Milano 1945-1956
Il Comitato Onoranze Caduti per la Libertà, presieduto da Antonio Greppi, sindaco della Liberazione, fu attivo a Milano tra il 1945 e il 1956 con lo scopo di conservare la memoria dei Caduti milanesi, di assisterne i familiari e di coordinare le celebrazioni della Resistenza. Le sue vicende rispecchiano la storia di quegli anni. Nato dalla solidale adesione di tutte le forze democratiche, sviluppò presto tensioni al suo interno e si sciolse in conseguenza di un uso strumentale della memoria che le forze politiche andavano imponendo in clima di Guerra fredda. Marcella Chiorri Principato, che ne fu ispiratrice e segretaria, ne racconta la storia in uno scritto rimasto inedito e che qui si pubblica col corredo di documenti, testimonianze e riscontri sulla stampa del tempo. -
La motivazione nel contesto scolastico. Percorsi di ricerca e prospettive di intervento pedagogico nel territorio della Campania
L'opera muove dalla presentazione di una serie di ricerche sul campo condotte dal gruppo di ricerca afferente al Laboratorio di epistemologia e pratiche dell'educazione (www.lepe.unina.it), focalizzate sulla motivazione degli insegnanti e su quella degli allievi nel territorio della Campania per giungere ad affrontare il tema della motivazione degli insegnanti e degli allievi in ottica pedagogica e proporre strategie di intervento e di didattica laboratoriale. La presente edizione è arricchita da un quaderno didattico per la valutazione dello studente; i due volumi sono da considerarsi indivisibili. Hanno partecipato alla ricerca Francesco Palumbo, Maura Striano, Santa Parrello, Palma Menna, Alessandra Romano, Elisabetta Grieco, Denise Basile, Flavia Melchiorre, Claudia Napolitano. -
Custodire il fuoco. Saggi di filosofia del diritto
"Custodire il fuoco, senza adorare le ceneri"""": questo è l'intento che si sono proposti con la pubblicazione alcuni studiosi, formatisi grazie al magistero di Francesco Cavalla. La metafora del fuoco è sembrata fondamentale sotto due profili. Innanzitutto, il custodire il fuoco richiama il dovere di """"far ardere"""" il Logos, il fuoco eracliteo, per consentire il """"dire collegando"""" grazie alla riflessione critica su alcuni aspetti della tradizione e della attualità occidentale nei quali la vita intellettuale rischia di perdersi, facendosi mera cenere. In secondo luogo, il richiamo al noto aforisma di Gustav Mahler risulta particolarmente suggestivo poiché gli autori dei saggi qui contenuti hanno cercato di realizzare un'armonia che testimoniasse il tratto costitutivo dell'insegnamento del loro Maestro: rispettare le differenze di interessi e di prospettive promuovendo nel contempo un incessante confronto dialettico fra le stesse. In questo modo, una riflessione sulla dimensione paradossale di alcuni valori celebrati nella cultura moderna (F. Zanuso), una indagine sulla giustizia che coinvolge i rapporti tra neuroscienze e filosofia del diritto (S. Fuselli), uno studio sul concetto di libertà indisponibile e sulle sue cadute in ambito giuridico (P. Moro), un approfondimento del tema dell'eticità pensata come non prescrittività (P. Sommaggio) e, infine, una analisi della giustizia distributiva nell'era della positività pluritipica (C. Sarra) confidano di dialogare in armonia."