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Araneus seu de providentia dei
"L'Araneus seu de Providentia Dei"""" (1544), che si ripubblica integralmente in versione latina con traduzione italiana a fronte, rappresenta una delle prime significative opere del piemontese Celio Secondo Curione (1503-1569), in cui elementi del pensiero di Erasmo da Rotterdam e di Huldrych Zwingli si fondono con quelli eterogenei di Francesco Zorzi e di Juan de Valdés. Il commento e le note critiche di Damiano Mevoli, risolvendo complesse problematiche di carattere linguistico e storico-esegetiche e individuando le fonti dell'operetta di Curione, chiariscono alcuni nodi religiosi coevi, facendo di questa edizione un punto fermo nella storia della critica sulla letteratura dei riformati italiani. Le fasi editoriali che hanno portato alla costituzione del testo sono inoltre ripercorse minuziosamente. L'edizione comprende, per questo, anche il testo integrale dell'""""Aranei encomion"""" del 1540. Il puntuale confronto fra le due opere di Curione mette in evidenza varianti e innovazioni che testimoniano un profondo ripensamento sia sul piano formale sia sugli aspetti più significativi del suo pensiero teologico, il che porta a escludere definitivamente che l'""""Araneus"""" del 1544 sia una ristampa, pur riveduta e corretta, del testo del 1540. Prefazione di Luca D'Ascia e postfazione di Lothar Vogel." -
Una biblioteca, un bibliotecario e tre maestri
Il volume raccoglie, nella prima parte, indagini di taglio soprattutto erudito, dedicate alla Biblioteca Ambrosiana e a Pietro Mazzucchelli, che della Biblioteca fu prefetto dal 1823 al 1829. Mazzucchelli, dotto di ebraico, di greco e latino, di storia ecclesiastica, di antiquaria, di paleografia e diplomatica, si dedicò, con onestà intellettuale, modestia e salda erudizione, anche alla filologia classica e alla filologia italiana, come alcuni lavori qui riuniti dimostrano. La seconda parte il libro è dedicata a maestri come Giuseppe Billanovich, Carlo Dionisotti e Paolo Sambin che, guardando alla grande tradizione erudita della quale anche l'Ambrosiana è testimone, hanno contribuito a rendere tale tradizione viva, pulsante, capace di partecipare intensamente al rinnovamento degli studi storico-letterari. -
Andreotti e Gheddafi. Lettere e documenti 1983-2006
La serie ""Le Carte di Giulio Andreotti"""" intende mettere a disposizione di studiosi e lettori interessati, in edizioni scientifiche commentate, le corrispondenze e i documenti conservati nell'Archivio Andreotti. Insieme ad essi vengono proposti anche saggi che, a partire da questa straordinaria e ricchissima fonte, indagano gli aspetti più rilevanti della politica italiana e internazionale nel dopoguerra. rn«A rileggere le testimonianze pubblicate in Andreotti e Gheddafi. Lettere e Documenti 1983-2006, s'impone chiara la centralità che la Libia ha sempre avuto per l'Italia» - Lorenzo Cremonesi, Corriere della SerarnrnrnL'Archivio Giulio Andreotti, dal 2007 all'Istituto Luigi Sturzo, conserva documenti relativi alla sfera sia privata che pubblica del senatore. Esso permette di ripercorrere in modo continuativo, dagli anni Venti del Novecento ai primi del nuovo millennio, la lunga attività di Andreotti uomo di governo e di partito, studioso, giornalista e saggista. Le carte ne testimoniano infatti il ruolo istituzionale, come ministro e presidente del Consiglio, con particolare riguardo alla politica estera e comunitaria, l'attività nel partito della Democrazia Cristiana, ma anche i rapporti con istituzioni e personalità della Chiesa, della cultura, dell'arte, dello sport, sia a livello nazionale che internazionale."" -
Epistola della peste. Edizione critica secondo il ms. Banco rari 29
Nel maggio del 1523 Machiavelli inviò a Lorenzo Strozzi un testo in forma di lettera, nella quale descriveva all'amico, allora lontano da Firenze, lo stato della città sconvolta dalla peste. Dopo la morte di Machiavelli, Strozzi se ne attribuì la paternità manomettendo l'autografo originario, per cui dalla fine dell'Ottocento a oggi quel testo è stato ritenuto opera di Strozzi. Un'indagine a largo raggio di tipo storico, filologico e critico ne restituisce ora la paternità all'autore del Principe, mettendone in luce lo straordinario interesse letterario, su un tema, quello della peste, che fin dall'antichità è stato assunto dagli scrittori come emblema tragico. Machiavelli, parodiando talora Boccaccio, dà invece una rappresentazione comico-grottesca della Firenze appestata, con un'originalità di risultato che fa di questa lettera-racconto un piccolo capolavoro nel suo genere. Si porta nello stesso tempo alla luce un capitolo interessante, finora sconosciuto, della cultura letteraria fiorentina del Rinascimento. -
L' oblio e l'apocalissi
Due temi in deliberato, forte contrasto l'uno con l'altro: l'oblio e l'apocalissi. Il loto che minaccia il ritorno di Ulisse e dei suoi uomini, la prima avventura dell'Odissea, che preoccupa antichi e moderni, Senofonte e Plutarco, Baudelaire, Tennyson e Pascoli; e la rivelazione dei segreti della natura che Lucrezio promette nel suo poema e che tutta la letteratura latina, poi il Rinascimento e la modernità, guarderanno con ammirazione. Due modelli centrali dell'immaginario, esemplarmente ricostruiti da Silvia Montiglio e Alessandro Schiesaro. -
L' opera di Nitti
Pubblicato a ridosso della guerra, quel «torbido e travagliato periodo» che aveva provocato una crisi politica e una crisi morale di eguali dimensioni, e riprendendo con grande felicità di sintesi l'analisi svolta nei lavori paterni, Vincenzo Nitti traccia un ampio quadro dell'operato interno ed estero dello statista nel corso della sua presidenza del consiglio, dalla Conferenza di pace di Parigi all'impresa di Fiumern«Sono pagine di una generazione che ha fatto la guerra, più nervose, più problematica di quelle che aveva potuto scrivere Francesco Saverio, ma intinte nella stessa percezione di una tragedia che è appena all'inizio» - Luigi Mascilli Migliorini, Il Sole 24 OrernrnQuando, nel 1924, Vincenzo Nitti diede alle stampe il libro dedicato all'attività di governo del padre Francesco Saverio, la sua famiglia era già in esilio per sfuggire alle persecuzioni fasciste. Proprio nello stesso anno Gobetti scriveva: «Il programma di Nitti fu il solo programma conservatore serio della borghesia italiana». Pubblicato a ridosso della guerra, quel «torbido e travagliato periodo» che aveva provocato una crisi politica e una crisi morale di eguali dimensioni, e riprendendo con grande felicità di sintesi l'analisi svolta nei lavori paterni, Vincenzo Nitti traccia un ampio quadro dell'operato interno ed estero dello statista nel corso della sua presidenza del consiglio, dalla Conferenza di pace di Parigi all'impresa di Fiume. È nelle considerazioni conclusive che si delinea il motivo ispiratore della politica nittiana: l'ideale di una «Italia forte, lavoratrice e democratica in una libera Europa». Postfazione di Luigi Mascilli Migliorini. -
Droghe e coloniali
Finalista al premio Viareggio-Rèpaci 2020, sezione PoesiarnPoesia per chi non legge poesia, i versi di Imbimbo vanno controcorrente rispetto al canone italiano contemporaneo: musicali, poco autobiografici, spesso ironici, corrosivi, drammatici in modica quantità. Moralista, attirato irresistibilmente dalla bêtise, discendente di Marziale e Flaubert, nipote di Flaiano, Imbimbo castiga i costumi, castigando gli stereotipi linguistici e la noia delle mode culturali del nostro tempo. Quando parla di sé cerca di farlo con distacco, quasi osservandosi dall'esterno. L'aulico si accosta così al quotidiano, l'antico al contemporaneo. Leggendolo, si avverte che si diverte e vorrebbe divertire ma, al tempo stesso, graffiare, urtare, invitare, per quanto possibile, alla riflessione sui nostri vezzi e i nostri vizi. Presentazione di Paolo Di Paolo. -
De Deo et eius attributis
Il De Deo et eius attributis (1630) di Johann Crell viene presentato per la prima volta in versione moderna, corredato di un'introduzione storico-critica, e di un apparato di note. Il De Deo è il trattato teologico più completo e agguerrito mai scritto da un sociniano, e come tale fu presto riconosciuto anche da molti avversari. Mentre si riallaccia a Fausto Sozzini per la definizione di Dio e dei suoi principali attributi, Crell se ne distacca per l'assunzione che dell'esistenza di Dio si possa avere cognizione certa anche per via meramente naturale, senza il supporto della rivelazione. Agli atei egli propone un ventaglio di argomenti, centrato su un finalismo globale, possibile obiettivo poi della critica spinoziana. Rispetto ad Aristotele, apporta alcune correzioni determinanti: la finalità della natura, ai suoi vari livelli, è frutto di una deliberazione, da parte di un unico ente supremo, che sul mondo a cui ha dato forma detiene un potere assoluto. Con gli uomini tuttavia Dio interagisce continuamente e variamente, secondo giustizia e benignità. -
I manoscritti di Francesco Ciceri nella Biblioteca Ambrosiana
La collezione di manoscritti appartenuta all'umanista Francesco Ciceri (Lugano 1527 - Milano 1596) confluì quasi integra nella erigenda Biblioteca Ambrosiana tra il 1603 e il 1604 per volere del cardinale Federico Borromeo. Una volta giunti nell'Ambrosiana, i codici furono separati tra loro e ricevettero una collocazione indistinta, funzionale alla Biblioteca. Proseguendo le indagini di Remigio Sabbadini e di Mirella Ferrari, l'autore ha condotto lo spoglio di tutto il patrimonio manoscritto dell'Ambrosiana per ricostruire la collezione di Ciceri in modo completo, sulla scorta delle note di acquisizione, delle postille e delle annotazioni del primo Prefetto dell'Ambrosiana. Si tratta di una delle più importanti biblioteche acquisite dalla istituzione borromaica; i manoscritti hanno contenuto soprattutto letterario latino, italiano e greco, ma anche scientifico, e sono quasi tutti di origine milanese o lombarda. La prima parte del volume presenta la biografia di Ciceri e la sua produzione letteraria; la seconda descrive in modo puntuale la collezione di manoscritti, nonché gli autografi e le copie delle opere dell'umanista; seguono le schede di tutti i codici. -
Cardinale Branda Castiglioni legato pontificio e mecenate della cultura
Il card. Branda Castiglioni fu figura di rilievo particolare nella cultura lombarda del Quattrocento per avere importato novità umanistiche nella pittura a Castiglione Olona e per avere sviluppato con ottica europea le scuole ecclesiastiche; come cardinale, nel Concilio di Ferrara-Firenze si spese per la riunificazione delle Chiese cristiane. Basandosi su nuovi documenti, reperiti in archivi di varie città, e sullo studio di codici, Foffano ha potuto illustrare molte vicende biografiche del cardinale e ricostruire l'ambiente familiare, studiando vita e cultura dei suoi nipoti. Emerge così il profilo di un uomo infaticabile nell'azione politica e nella riforma religiosa, attento alla cultura giuridica e a quella umanistica, all'istruzione dei chierici tanto nella sua pieve di Castiglione Olona, quanto nel collegio universitario da lui fondato a Pavia. Il volume raccoglie dodici contributi pubblicati nell'arco di circa cinquant'anni, che insieme tracciano un profilo biografico di Branda, i suoi rapporti con i Medici, le sue legazioni in Europa, offrendo in fine l'orazione funebre che ne pronunciò il nipote Guarnerio. -
Carteggio. 1910
Il carteggio tra Palazzeschi e Lucini abbraccia il breve arco cronologico compreso tra la primavera e l'inverno 1910, per un totale di 14 missive (9 pezzi di Aldo e 5 di Gian Pietro). Dopo questa data non resta alcuna traccia epistolare nei rispettivi archivi, confermando così che per lo più entro questi limiti temporali occorre ricercare l'origine di quella distanza critico-ideologica, che qualche anno più tardi finisce per separare definitivamente due personalità poetiche, solo in apparenza simpatetiche. L'epistolario si apre con una lettera di presentazione che Palazzeschi scrive all'«Illustre Maestro» dalla «solitudine francescana di Firenze» nell'aprile 1910, dopo aver ricevuto in dono il «Meraviglioso libro ""Revolverate""""». All'indomani dell'adesione al Futurismo e in un momento di forti tensioni tra Marinetti e Lucini, Palazzeschi prova a stabilire con il Melibeo un breve ma intenso contatto epistolare, riconoscendo al «Maestro» Lucini una sorta di primato tra la schiera dei poeti futuristi («Voi siete il primo»), in quanto precursore con l'uso del verso libero di una nuova e moderna proposta lirica. L'invio di una copia di Poemi, il «libretto di versi» che precede la svolta dell'Incendiario, conferma il tentativo da parte di Palazzeschi di stabilire con Lucini un legame diretto, senza la mediazione deformante dell'etichetta futurista. La moderata lode per l'«originalità» dei versi di Poemi non influisce però sul sostanziale giudizio negativo nei confronti dell'Incendiario e del movimento futurista. La corrispondenza epistolare dopo pochi mesi si interrompe bruscamente. Nel 1910 Palazzeschi non è ancora disposto a sottoscrivere contro il «Duce futurista» l'accusa, fino a quel momento formulata pubblicamente dal solo Lucini, di «forgiare a sua immagine e somiglianza tutta quanta l'attività del gruppo»."" -
Il giudizio universale
"Il giudizio universale"""" è una commedia di spregiudicata attualità che mette a nudo le ipocrisie, le menzogne, le miserie morali di una onesta e austera famiglia borghese nella Vestfalia del 1880. Al termine di una lunga notte che vede ogni personaggio svelare orribili segreti e maneggiarli come pugnali appuntiti, l'annunciato «giudizio» non avviene, e le ferite aperte dalle reciproche confessioni si rimarginano all'alba, senza lasciare tracce visibili. Qui riproposto in volume, il testo pone ancora oggi interrogativi sulla natura bifronte dell'animo umano." -
Atti e memorie dell'Arcadia. Vol. 8
Fin dall'Ottocento l'Arcadia ha pubblicato una propria rivista, a periodicità irregolare, e con diversi cambi di titolature: 1) «Giornale arcadico di scienze, lettere ed arti» (1819-1868); 2) «Nuovo giornale arcadico di scienze, lettere ed arti» (1869-1889); 3) «L'Arcadia. Periodico mensile di scienze lettere ed arti» (1889-1897); 4) «Giornale arcadico. Rivista mensile di lettere scienze ed arti» (1898-1916); 5) «L'Arcadia. Atti dell'Accademia e scritti dei soci» (1917-1926); 6) «Atti dell'Accademia degli Arcadi e scritti dei soci» (1927-1941); 7) «Arcadia. Accademia letteraria italiana. Atti e Memorie», in tre serie (1948-1988/1989). Oggi l'illustre tradizione è rinnovata dal periodico annuale «Atti e Memorie dell'Arcadia», pubblicato dalle Edizioni di Storia e Letteratura all'interno della «Biblioteca dell'Arcadia», che propone articoli inerenti a tutte le discipline proprie del contesto culturale in cui la nostra Accademia si muove, dalla letteratura alle arti e alla musica. In fascia A per l'Area 10 - Scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche, per i settori: B1 - Storia dellarte; c1 - Teatro, musica, cinema, televisione e media audiovisivi; f1 - Letteratura italiana, critica letteraria e letterature comparate; f2 - Letteratura italiana contemporanea; f3 - Linguistica e filologia italiana. -
Piccola metafisica della medialità. Medium, messaggero, trasmissione
L'antica figura del messaggero viene riproposta in questo libro come il prototipo più calzante di una comunicazione in cui i media - più che i messaggi e le informazioni - si trovano al centro dell'attenzione teoretica. Sybille Krämer apre così una 'terza strada' tra modello tecnico (ispirato agli studi di Friedrich Kittler) e modello dialogico (di derivazione habermasiana) e, attraverso lo studio di alcune figure emblematiche che rivelano la natura ibrida e ambivalente dei media, costruisce una vera e propria fenomenologia della medialità. Gli angeli, i virus, il denaro, il traduttore, lo psicoanalista, il testimone: tutti messaggeri, soggetti terzi che creano relazione e mediano tra mondi altrimenti distinti. -
Un «Ponte» per la democrazia. Lettere 1937-1956
«Preparo il numero di dicembre del Ponte dedicato al Piemonte (...). Anche tu naturalmente sei stato messo in prima linea tra le vittime designate a fare da collaboratori: e bisogna che tu non mi dica di no». È con questa sorridente determinazione che Calamandrei imposta il rapporto di collaborazione col più giovane collega e compagno azionista, Norberto Bobbio. Il carteggio tra queste due figure fondamentali della cultura e della politica italiana del Novecento consente di ricostruire alcuni retroscena della stagione del «Ponte» e della rinascita democratica dopo la Seconda guerra mondiale: il disperdersi e propagarsi della rete azionista, i tentativi di dialogo fra socialismo liberale e comunisti, il ruolo delle nuove riviste nel tener vivo lo «spirito della Resistenza». Nella confidenza di un colloquio fra amici, emergono gli interessi comuni, l'attenzione alle nuove correnti filosofiche e giuridiche, la difesa della cultura liberale dei diritti, le speranze nel laburismo inglese, i timori per il nascente assetto globale della Guerra fredda, l'interesse per il socialismo cinese, l'impegno in difesa di Danilo Dolci e delle sue battaglie per il lavoro e il rispetto della Costituzione, la preoccupazione per le inerzie fasciste nel nascente sistema giudiziario repubblicano. Nel corso degli anni, dall'ammirazione reciproca nascerà una profonda amicizia, che farà dire a Bobbio di Calamandrei: «era quello che avrei voluto essere». Pur con piglio e attitudini diverse, i due vivranno l'immediato dopoguerra come un periodo di impegno ineludibile, di cui il carteggio ci restituisce in controluce le speranze, i timori e le ragioni ideali. -
Ricerche di storia sociale e religiosa. Vol. 91
Fondata nel 1972 da Gabriele De Rosa la rivista si è da sempre contraddistinta per l'approccio pluridisciplinare e la comparazione fra diversi contesti sociali, in una prospettiva d'indagine all'epoca del tutto inedita. -
EdiTest. Logica verbale. Metodi di ragionamento logico-deduttivo con raccolta di quiz tratti da prove ufficiali. Con software di simulazione
Rivolto a tutti i candidati alle prove di ammissione ai corsi di laurea a numero programmato, il volume è organizzato in due sezioni: nella prima, Studio, vengono presentate le più ricorrenti tipologie di quiz di logica verbale assegnati di solito nell'ambito dei test di accesso; nella seconda, Esercitazione, si affrontano numerosi quesiti a risposta multipla risolti e commentati tratti in parte dalle prove ufficiali degli ultimi anni e ripartiti per tipologia, consentendo in questo modo un utile ripasso delle nozioni teoriche. Attraverso il codice personale contenuto nella prima pagina del volume è possibile accedere a una serie di servizi riservati, tra cui la versione e-book (scaricabile su tablet e pc) e il software di simulazione per effettuare infinite esercitazioni. -
Grammatica inglese
Organizzato secondo i principi del ""Quadro europeo di riferimento per le lingue straniere"""", il volume costituisce un agile supporto per l'apprendimento delle fondamentali strutture morfologiche e sintattiche della lingua inglese. Un test di ingresso per saggiare il proprio livello iniziale, numerosi esercizi di verifica per controllare in itinere l'acquisizione delle capacità logico-linguistiche, frequenti richiami all'""""attenzione"""" su alcune costruzioni grammaticali o su usi particolari di termini ed espressioni, un'esposizione volutamente semplice, frutto dell'esperienza didattica degli autori: queste le caratteristiche principali del manuale."" -
Concorso corpi sanitari e professioni sanitarie Accademie militari e Scuole Marescialli. Manuale per la prova scritta di selezione culturale in biologia, chimica e fisica. Con software di simulazione
Il volume si rivolge a quanti vogliono accedere alle Accademie dell’Esercito Italiano, della Marina Militare e dell’Aeronautica Militare ed essere iscritti ai corsi di laurea in Medicina e Chirurgia per l’inserimento nei Corpi sanitari o a quanti vogliono accedere alle Scuole Marescialli delle medesime Amministrazioni ed essere iscritti ai corsi di laurea in Professioni sanitarie. Nelle prime pagine sono fornite indicazioni sulla figura professionale del Maresciallo e dell’Ufficiale del Comparto sanitario e sulla prova che i concorrenti dovranno affrontare. Nella Parte Seconda, il volume sviluppa, in modo sintetico e incisivo, il programma d’esame previsto dal bando: biologia, chimica e fisica. A corredo di ciascuna sezione, sono inseriti numerosi quesiti di verifica, che consentono un utile ripasso delle nozioni teoriche e al contempo offrono la possibilità di mettersi alla prova con quesiti analoghi a quelli realmente somministrati. Nella Parte Terza, il testo simulazioni d’esame, che permettono di esercitarsi in vista del concorso. -
Specializzazione in sostegno didattico. Esercizi commentati per l’ammissione al corso di specializzazione universitario in attività di sostegno didattico. Scuola infanzia e primaria. Con software...
Il volume è costituito da un’ampia raccolta di quiz a risposta multipla, corredati da un sintetico ma puntuale richiamo teorico. La prima parte contiene una sezione dedicata alla verifica della comprensione dei testi, con batterie di quesiti volti all’interpretazione dei brani e alle più complesse deduzioni logiche, e delle competenze linguistiche, con batterie di quesiti su morfologia, ortografia, sintassi, sinonimi e contrari, relazioni tra termini, tutti corredati da puntuali soluzioni commentate. La seconda parte contiene le specifiche competenze disciplinari relative alle conoscenze necessarie allo svolgimento dell’attività di sostegno didattico. Il commento fornito per ciascun quesito favorisce un rapido riepilogo dei concetti fondamentali e consente di fissare i punti chiave. La terza parte del volume contiene tre esercitazioni che favoriscono la verifica trasversale delle conoscenze su tutti gli argomenti trattati.