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MostrArt. La storia dell'arte a Samugheo
Il titolo MostrArt nasce dal connubio tra mostra e arte. Per l'autrice la mostra dell'artigianato di Samugheo non è un semplice luogo di esposizione, ma è soprattutto luogo di espressione e di arte. In questo libro ne ricostruisce la storia, ne delinea le vicende, identifica i protagonisti, interrogandosi sulla forza e la vitalità della stessa, fino a coglierne la valenza espressiva e artistica. Mostrare deriva dalla parola latina monstrum e indica, tra le altre cose, il sentimento di stupore e meraviglia davanti a un evento straordinario. Lo stesso sentimento si ritrova in queste pagine. L'autrice coglie l'essenza del monstrum e interpreta gli arcaici simboli di una produzione artigianale e artistica, che ancora oggi affascina, coinvolge. -
Il mondo di Antonio Gramsci. Ediz. italiana, sarda e inglese. Vol. 2: Da Caporetto a Vienna.
Secondo volume della trilogia di Sandru Dessì e Viviana Faedda, in versione trilingue (italiano, sardo e inglese) che, attraverso il linguaggio del fumetto e dell'illustrazione, ripercorre la straordinaria biografia di Antonio Gramsci - partendo dal quotidiano e dai luoghi che hanno contribuito a determinarne la non comune personalità, dalle piccole comunità fino alle grandi metropoli industriali - fermandosi a Torino (primo volume) per poi proseguire a Mosca, Vienna, Roma (secondo volume) e infine alla logorante vita carceraria, in giro per la penisola, fino alla morte avvenuta il 27 aprile 1937 (terzo volume). Il presente lavoro dal titolo ""Da Caporetto a Vienna"""" ripartendo da Torino, dove ci eravamo lasciati, ci accompagnerà tra brevi parentesi in altre città italiane fuori dal Bel Paese (prima a Mosca e infine a Vienna), dove terminerà, momentaneamente, il nostro viaggio. Le traduzione in lingua inglese sono di Myriam Cannas e Heater J. Empey; in lingua sarda, di Angelo Canu."" -
Storie perfide
Un vegliardo narratore orientale estrae dal suo ricchissimo bagaglio sorprendenti storie incentrate sulla feroce perfidia della sorte e le offre con cinico compiacimento a un romanziere occidentale a corto d'ispirazione. La sottile ironia che filtra da questi racconti - ognuno segnato da un geniale coup de théâtre - non basta a rendere più accettabile l'atroce destino degli attoniti protagonisti, né il ""virtuoso"""" egoismo che ispira le loro """"nobili"""" azioni."" -
Incontri con il Che
8 gennaio 1959. Fidel Castro entra trionfalmente all'Avana. Un ingegnere italiano fresco di laurea, che seguendo il suo spirito di avventura ha accettato di dirigere la costruzione di uno stabilimento di fertilizzanti a Cuba, assiste attonito allo storico evento. Il suo incarico di direttore tecnico gli darà l'opportunità di avere una lunga frequentazione con l'altro protagonista de la Revoluciòn, Ernesto Che Guevara, che in quel momento riveste il ruolo di direttore dell'INRA (Instituto Nacional para la Reforma Agraria). Tra il giovane medico-guerrigliero che ha già conquistato l'ammirazione delle folle e il giovane ingegnere si instaura un rapporto professionale e umano, fatto di lunghe, amichevoli, affettuose conversazioni. Di questi stimolanti e singolari incontri con un personaggio destinato a far parte della mitologia del XX secolo, l'Autore ha serbato gelosa memoria, e ce la restituisce intatta. -
The petition of right (1628). Ediz. multilingue
Con l’approvazione della Petition of Right il Parlamento, nel contrastare la politica autoritaria di Carlo I, si opponeva a qualsiasi forma di sovranità illimitata che potesse minacciare i principî informatori dell’ordine costituzionale e, innanzitutto, il “dominio della legge”, con ciò riaffermando le libertà fondamentali. […] Nel denunciare i fatti che all’epoca costituivano veri e propri attentati allo statuto delle libertà dei sudditi (e che configuravano altrettante violazioni delle disposizioni della Magna Carta e, in ultima analisi, della law of the land, della lex terrae), la ""Petition"""" si appellava alle antiche leggi e consuetudini, ribadendo l’autorità del Parlamento [...]. Essa dunque non fu soltanto un richiamo alle antiche leggi del paese, ma una chiara manifestazione di uno spirito di libertà la cui sottovalutazione avrebbe portato Carlo I, vent’anni più tardi, sul patibolo. Vi si affermava un modello di legalità “senza Stato”, fondato sul common consent e sulla supremazia della legge (rule of law) che limitava il sovrano attraverso un diritto non statuale, ossia la common law. - (Dall’Introduzione di Salvatore Bonfiglio)"" -
Elogio della singolarità. Saggio sulla modernità tardiva
Per evitare il ritorno di certezze oppressive, la modernità tardiva genera un individuo vuoto e malleabile. Il paradosso vuole così che l'individuo contemporaneo finisca per somigliare a quello che obbediva ai totalitarismi per mancanza di coscienza. Cosa ha lasciato la crisi delle ideologie? Cosa ha imparato l'uomo dall'esperienza della spersonalizzazione avvenuta nel XX secolo? Come recuperare davvero la dignità dell'essere umano, calpestata ieri e sbandierata oggi? Questi gli interrogativi a cui l'autrice cerca di rispondere. «Questo libro è stato scritto al volgere del secolo, tra la caduta del muro di Berlino e il massacro dell'11 settembre. Esso cerca di descrivere i primi passi di un'epoca nuova. Non ho voluto chiamare quest'epoca ""post-modernità"""", in quanto trattasi di un'espressione troppo sfruttata dalle filosofie della decostruzione. Ho proposto di chiamarla """"modernità tardiva"""", in ricordo dell'""""antichità tardiva"""", intesa come la vecchiaia di un mondo.» (Chantal Delsol, dalla Prefazione all'edizione italiana). Chantal Delsol (Parigi 1947) è uno dei filosofi più attivi nel panorama culturale francese. Editorialista del «Figaro», docente di filosofia a Parigi, è membro della Académie des Sciences morales et politiques."" -
La via dell'acqua
Quarantatré tavole e una poesia introducono il lettore nel mondo lirico e onirico di Negrin. Una grande metafora sul destino, il racconto per immagini di un viaggio: un’andata verso la vita e un ritorno verso la propria origine. Tra immaginazione e ironia scorre il mare che qui è femmina, come la libertà. -
Il mito virtuista e la letteratura immorale
Mentre attendeva nell'""eremo"""" di Céligny alla sua opera più ponderosa e sistematica, il """"Trattato di sociologia generale"""", Pareto metteva mano al """"trattatello"""" """"Le mythe vertuïste et la littérature immorale"""" (Paris 1911), che fu tradotto con notevoli integrazioni e pubblicato in Italia nel 1914. Questa incalzante analisi condensa l'anima profondamente liberale e libertaria di Pareto, e mette a nudo le tante ipocrisie che si nascondono dietro ogni moralismo proibizionista che, oggi come un secolo fa - in nome di una presunta igiene fisica e morale collettiva -, pretende di vietare irrinunciabili diritti personali dell'individuo. Introduzione di Franco Debenedetti."" -
La piramide
C'è stato un tempo in cui le spiagge erano un luogo di riposo. Nell'era del turismo estremo e dei cambiamenti climatici i viaggiatori hanno però bisogno di altre emozioni. A Kukulcan, in Messico, si innalzano ormai hotel fantasma, costruzioni fatiscenti, infestate da piante e topi, battute da una pioggia pressoché incessante. In questa atmosfera di devastazione e agonia, Mario Müller inventa un'ultima, visionaria possibilità di guadagno, il piacere della paura, e nell'hotel che dirige, La Piramide, offre ai propri ospiti pericoli controllati, per trasformare le loro ansie in realtà collaudata: simulazioni di sequestri, ragni velenosi, finte guerriglie. Ma, come sempre accade, non tutto va per il verso giusto e un giorno qualcuno muore. -
Non spargere lacrime per chiunque viva in queste strade
Italia 1945: il Congresso degli Scrittori Fascisti, voluto dalla Repubblica di Salò, si tenne nell'aprile di quell'anno a Pinerolo, ma dei tre giorni previsti ne durò soltanto uno. Trent'anni dopo, quattro scrittori futuristi sopravvissuti a quell'evento sono chiamati a ricordare. Tra lucida ironia e disincanto, ripercorrono la parabola di un movimento che avrebbe dovuto rappresentare l'arte del fascismo al potere e sprofondò con esso, e rievocano la figura di Luca Borrello, autore minore di un'opera invisibile la cui morte portò alla fine anticipata del congresso. Ed è proprio quella morte misteriosa a innescare un racconto che attraversa alcuni momenti chiave della storia italiana. Chi era Borrello e in cosa credeva? Come si intreccia la sua vita a quella di un partigiano? E che legame c'è tra quest'ultimo e l'uomo che trentanni dopo intervista coloro che parteciparono al congresso? Romanzo poliedrico narrato a più voci, il primo di Patricio Pron ambientato in Italia, ""Non spargere lacrime per chiunque viva in queste strade"""" è un'indagine su storia e arte, violenza e avanguardia. Un racconto su come a metà del XX secolo la letteratura si trasformò in politica e la politica in delitto."" -
Immagine Donata. Ediz. illustrata
Raccolte di illustrazioni dell'artista. -
Mi ritorna in mente, accadde nel mondo... Dal 1970 al 1999
Il volume che avete tra le mani ha lo scopo di far conoscere i fatti e le vicende degli anni che vanno dal 1970 al 1989, raccontati in forma di cronaca sequenziale, da leggere come un romanzo o da usare come punto di partenza per approfondire fatti, musica o personaggi di questo periodo. -
Magia Bianca. La cronaca leggendaria
Allo stadio Comunale di Torino, si disputa il secondo spareggio per la promozione in seria C tra Pro Vercelli e Biellese. La partita, ancora una volta, finisce in parità. ""L'arbitro estrae dalla tasca una moneta e la mostra ai capitani delle due squadre. È un vecchio pezzo francese da cinquanta franchi, emesso nel 1952. Tutt'intorno la vita s'è fermata. Ammutoliti sono i tifosi sugli spalti. I due allenatori, Cuscela e Molina, si tengono abbracciati strettamente con il capo reclinato uno sulla spalla dell'altro. Stremati dalla fatica i giocatori si sono abbandonati sull'erba del campo, né sembra che li riguardi ciò che sta avvenendo al centro dello stadio. Le leggi dello sporto a volte sono crudeli, e questa di affidare ai capricci di una moneta le sorti di una squadra, frustandone sforzi e sacrifici, è proprio spietata."" -
Tragedie de Sophoclés intitulée Electra. Ediz. italiana e francese
Il più antico volgarizzamento francese di una tragedia classica, l'""Elettra"""" sofoclea, ad opera di Lazare de Baïf (1537), viene qui per la prima volta pubblicato in edizione critica, accompagnato da un commento che si pone il problema della traduzione e degli slittamenti di senso, rilevanti sul piano ideologico. Il testo di Lazaire de Baïf è anche documento per lo storico della lingua che voglia occuparsi di un momento significativo dell'evoluzione del francese (quello del """"moyen français""""). Lo è tanto più che, avendo attraversato due fasi redazionali non solo successive, ma nettamente distinte, testimonia all'interno della sua stessa elaborazione il fenomeno dell'evoluzione."" -
Vivere alcalini, vivere felici. L'equilibrio acidobase per la salute del corpo e della mente
Qui non si tratta dell'equilibrio acidobase del sangue, argomento riservato ai libri specialistici di medicina, ma di quello dei tessuti e dei fluidi degli organi. L'argomento è stato semplificato per essere reso fruibile non solo dal medico ma anche dai ""non addetti ai lavori"""". Le questioni che solleva sono amplissime e dai risvolti eccezionalmente importanti per chi abbia a cuore la salute propria e quella degli altri. La lettura sarà come un viaggio, un viaggio all'interno del nostro organismo e dei suoi meccanismi di funzionamento più profondi, laddove le malattie iniziano, ma anche laddove inizia la nostra forza di autoguarigione e quindi il nostro benessere."" -
Aggrappati alla voce del cuore. Visioni sulla vita
Gli aforismi, i pensieri, gli spunti di riflessione personali che ho qui raccolto, sono un modo per condividere il proprio pensiero, che ho sempre amato, perché non ""rubano"""" molto tempo, ma nello stesso tempo aiutano ad aprirsi ad un momento di riflessione. Fermarsi un attimo a riflettere su se stessi, sugli altri, sulla nostra vita, su dove la stiamo portando, su dove vorremmo portarla, è diventata una necessità: fermarsi ogni tanto, per un po' di raccoglimento interiore, ci può far riscoprire la presenza di quella Luce che è in noi, che ci riporti ad un rapporto con la vita più sereno per noi stessi e gli altri. Una parola può illuminare la penombra di una vita interiore spenta; una parola può rendere chiara la strada da percorre; un parola può donare il calore di un amore vero."" -
Il nome perduto
Jacopo Melani è uno studente pistoiese di archeologia, impegnato in un tirocinio formativo presso la soprintendenza archeologica di Firenze. Suo responsabile - nonché rinomato architetto - è il severo dottor Cosimo Bonaiuti. Una sera vengono ritrovati degli antichi reperti durante alcuni scavi a Pistoia, davanti al bar del padre di Jacopo. Bonaiuti, con l'aiuto del giovane studente, è incaricato di occuparsene. I reperti vengono trasferiti dal cantiere alla fortezza di Santa Barbara dove Jacopo, il giorno dopo, farà una terribile scoperta: il corpo del custode della fortezza inerme sul pavimento. Il giovane Jacopo inizia così a indagare e scavando nei meandri della storia pistoiese scoprirà che l'assassinio del custode non è l'unico delitto intorno a quei reperti. Grazie ai consigli e all'aiuto dell'amico Riccardo e della collega Anna, scoprirà che uno dei reperti è stato trafugato, pur non conoscendone l'identità. Tra il comportamento strano di Bonaiuti e i misteriosi indizi che vengono fuori da vecchi libri e documenti archiviati, la pericolosa indagine continua fino alla scoperta di un incredibile segreto. -
Storia dell'Abruzzo in età giolittina (1900-1918)
Con un imponente lavoro di ricerca sulle fonti d'archivio e sui giornali dell'epoca, l'autore traccia un ricco quadro: dalle lotte politiche alla situazione economica, dalla gestione dell'ordine pubblico all'accresciuta emigrazione, dal terremoto nella Marsica alla grande epidemia di influenza spagnola, alle prime strutture ferroviarie alla Settimana Rossa. Un vero e proprio libro da collezione, illustrato con disegni e simboli originali dell'autore. -
Cari benedetti figli. Epistolario abruzzese 1915-1920 dal fronte orientale e da Fiume
L'epistolario della famiglia Mancinelli, ritrovato dall'autrice per un fortunato caso, può insegnarci molto sui valori che spinsero i giovani del 1915 (o almeno una parte di essi) a partecipare con passione e impegno alle battaglie sul fronte orientale e, dopo la cocente delusione del 1918, a seguire con ""fede assoluta"""" Gabriele d'Annunzio a Fiume. Attraverso le lettere che il vecchio padre dal paesino di Crecchio in Abruzzo inviava ai tre figli e le lettere e cartoline che i figli scrivevano a lui e alla sorella riusciamo a capire aspetti che la macrostoria spesso non ci spiega: come fu possibile che tanti giovani si siano nutriti di ideali oggi discutibili (vedi la violenza di alcune idee futuriste) e abbiano lottato con onesto disinteresse e abnegazione totale per la """"liberazione"""" di Trento e Trieste e l'acquisizione di Fiume? Il libro è arricchito dalle foto della stampa e delle cartoline di quel periodo storico che riportano agli stilemi grafici e artistici dell'epoca, alla propaganda governativa (che oggi ci appare ingenua), alle graffianti ironie di cui si nutriva la lotta politica in quei giorni."" -
Il conservatorio di musica Luisa D'Annunzio. Origini e storia
Il conservatorio di musica ""Luisa D'Annunzio"""" di Pescara ha una lunga e gloriosa storia. Il racconto ha inizio il 27 gennaio 1922 nella ricorrenza del quinto anniversario della morte di Luisa de Benedictis, la madre di Gabriele d'Annunzio, nota nella città di Pescara per la sua sensibilità musicale, e termina con la statizzazione del liceo musicale pareggiato """"Luisa D'Annunzio"""" in conservatorio di musica """"Luisa D'Annunzio"""", che nel corso degli anni aveva acquisito importanza e prestigio non solo in ambito regionale. La storia ci riporta al contesto economico e culturale del primo dopoguerra, con lo stile e i contenuti sorprendenti delle """"orazioni"""" di quel periodo. Interessanti infatti i discorsi celebrativi di Ettore Moschino fedelmente riportati e la sacra considerazione che si aveva della madre del Vate, testimoniata in tanti documenti. Interessante anche la storia di tutti i maestri operanti nel conservatorio.""